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veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Treviso (TV) | 2022-12-21 | b5d90c00c478c4b9ee252b92db81786a | 1 | DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE | Premesso che:
- l'art. 20, comma 1, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 "Razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche" prevede l'obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di effettuare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di legge, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione. I provvedimenti sono trasmessi e resi disponibili alla struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo individuata presso il Dipartimento del Tesoro e alla Sezione di controllo della Corte dei Conti competente ai sensi dell'art. 5, comma 4;
- ai sensi del comma 4 del succitato articolo "in caso di adozione del Piano di razionalizzazione, entro il 31 dicembre dell'anno successivo le pubbliche amministrazioni approvano una relazione sull'attuazione del Piano evidenziando i risultati conseguiti";
Considerato che l'Ente nei precedenti piani di razionalizzazione aveva deliberato la volontà di alienare la propria partecipazione nella Società Autovie Venete S.p.A. e che a tutt'oggi tale cessione risulta vincolata all'Accordo di Cooperazione con la società interamente pubblica "Società Autostrade Alto Adriatico" che prevede il subentro di quest'ultima ad Autovie Venete dopo il conseguente passaggio della concessione autostradale;
Ritenuto pertanto, nell'attesa della definizione del futuro concessionario Autostrade Alto Adriatico di mantenere la partecipazione nella Società Autovie Venete S.p.A., oltre che per l'esiguità della stessa, anche per il fatto che tale società fa parte del Gruppo Friulia S.p.A., di cui all'allegato A al TUSP, ovvero trattasi di società per le quali non si applica l'art. 4 del TUSP;
Vista la Relazione sull'attuazione del sopracitato Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie che, allegata alla presente deliberazione, ne costituisce integrante e sostanziale;
Tenuto conto che ai sensi del D.Lgs. 175/2016 le Pubbliche Amministrazioni non possono, direttamente o indirettamente, mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali;
Considerato altresì che le disposizioni del predetto Testo Unico devono essere applicate avendo riguardo all'efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato, nonché alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica;
Valutate pertanto le modalità di svolgimento delle attività e dei servizi oggetto delle società partecipate dall'Ente, con particolare riguardo all'efficienza, al contenimento dei costi di gestione e alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato;
Tenuto conto del miglior soddisfacimento dei bisogni della comunità e del territorio amministrati a mezzo delle attività e dei servizi resi dalle società partecipate possedute dall'Ente;
Visto il Piano di razionalizzazione annuale delle partecipazioni societarie dell'Ente per l'anno 2022, che allegato alla presente deliberazione ne costituisce integrante e sostanziale;
Considerata la ricognizione effettuata, tenuto conto dell'attività svolta a beneficio della comunità amministrata e della sostenibilità della scelta in termini costo-opportunità per l'ente, a riguardo delle singole Società partecipate dalla Provincia di Treviso;
Tutto ciò premesso, IL CONSIGLIO PROVINCIALE, dato atto che il presente provvedimento è di competenza del Consiglio Provinciale ai sensi dell'art. 42 del D.Lgs. 18.08.2000 n. 267;
Visti i pareri di regolarità tecnica e contabile espressi dal Dirigente del Settore competente e dal Responsabile del Servizio Finanziario, ai sensi degli articoli 49 e 147 bis del D.Lgs. 18.8.2000 n. 267, come risultano dall'allegato che costituisce parte integrante del presente provvedimento;
Vista l'attestazione del Segretario Generale di conformità alla legge, allo Statuto e ai Regolamenti;
Con voti favorevoli 9, contrari nessuno, astenuti 3 (Sartoretto, Spinnato Tocchetto), resi in forma palese con sistema elettronico ed accertati con l'assistenza degli scrutatori presenti,
DELIBERA
- di approvare la Relazione sull'attuazione del Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie anno 2021 come da allegato A alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
- di approvare il Piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie per l'anno 2022, come da allegato B alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, rinviando la cessione della propria partecipazione in Autovie Venete S.p.A. in considerazione degli sviluppi futuri legati al subentro della "Società Autostrade Alto Adriatico";
- di inviare copia della presente deliberazione alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Veneto, nonché alla Struttura del Ministero dell'Economia e delle Finanze incaricata del controllo e monitoraggio sull'attuazione del TUSP mediante l'applicativo "Partecipazioni" del Portale Tesoro. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Treviso (TV) | 2022-12-21 | b5d90c00c478c4b9ee252b92db81786a | 2 | Aeroporto di Treviso S.p.A. – AER TRE | La società svolge attività connesse alla progettazione, realizzazione, sviluppo, gestione, adeguamento, manutenzione e uso degli impianti e delle infrastrutture dell'aeroporto A. Canova di Treviso.
Nonostante la modesta partecipazione azionaria detenuta nella società si conferma l'interesse generale della Provincia di Treviso per il mantenimento della partecipazione, ciò in quanto l'Aeroporto di Treviso rappresenta un fattore strategico per lo sviluppo economico dell'intero territorio trevigiano, in relazione sia ai flussi turistici che alle attività produttive e più in generale economiche trevigiane. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Treviso (TV) | 2022-12-21 | b5d90c00c478c4b9ee252b92db81786a | 3 | Asco Tlc S.p.A. (Gruppo Asco Holding S.p.A.) | La società ha per oggetto la costruzione, l'installazione, e/o l'esercizio di una rete telematica – in fibra ottica o in qualsiasi altra tecnologia – per la realizzazione e gestione di reti territoriali finalizzata all'offerta dei servizi di telecomunicazione.
La partecipazione azionaria detenuta nella società è stata considerata strategica dall'Amministrazione (delibere consiliari n. 51/134031 del 11.12.2010 e n. 13 del 27 maggio 2015) in quanto l'infrastrutturazione digitale dell'intero territorio trevigiano rappresenta un fattore di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e sociale di tutte le realtà pubbliche e private che insistono nel territorio.
La partecipazione della Provincia è stata deliberata dal Consiglio Provinciale con atto n. 34 del 9 aprile 2002, a seguito di approvazione di un accordo che prevedeva:
- la cessione alla Provincia, prezzo di Euro 1,00, di una quota pari all'8% - pari a 480.000 azioni – della società;
- la concessione alla società da parte della Provincia, al prezzo di Euro 1,00, della posa di infrastrutture finalizzate alla rete di fibre ottiche lungo le strade provinciali interessate dal piano/progetto predisposto da ASCO TLC S.p.A.
Permangono immutate le motivazioni e l'interesse alla partecipazione che ne hanno determinato l'ingresso nella struttura societaria. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Treviso (TV) | 2022-12-21 | b5d90c00c478c4b9ee252b92db81786a | 4 | Autovie Venete S.p.A. | La società ha per oggetto principale la progettazione, la costruzione e l'esercizio di autostrade o tratti autostradali già assentiti in concessione, delle connessioni viarie, dei raccordi nonché delle altre opere connesse alle autostrade assentite o di adeguamento delle medesime in quanto richiesto da esigenze relative alla sicurezza del traffico o al mantenimento del livello di servizio.
La società fa parte del Gruppo Friulia S.p.A., di cui all'allegato A al TUSP, che si riferisce a società per le quali non si applica l'art. 4 del TUSP.
L'operazione di smobilizzo delle quote risulta vincolata all'Accordo di Cooperazione con la società interamente pubblica "Società Autostrade Alto Adriatico" che prevede il subentro di quest'ultima ad Autovie Venete dopo il conseguente passaggio della concessione autostradale. Pertanto nell'attesa della definizione di tale accordo si ritiene di mantenere la partecipazione, stante anche l'esiguità della stessa, per valutare in seguito l'eventuale cessione.
La società fa parte del Gruppo Friulia S.p.A., di cui all'allegato A al TUSP, che si riferisce a società per le quali non si applica l'art. 4 del TUSP.
L'Ente nei precedenti piani di razionalizzazione aveva deliberato la cessione della propria quota, ma tale operazione risulta tuttora vincolata all'attuazione dell'Accordo di Cooperazione con la società interamente pubblica "Società Autostrade Alto Adriatico" che prevede il subentro di quest'ultima ad Autovie Venete dopo il conseguente passaggio della concessione autostradale. Pertanto si ritiene di mantenere la partecipazione, stante anche l'esiguità della stessa, per valutare in seguito l'eventuale cessione. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Treviso (TV) | 2022-12-21 | b5d90c00c478c4b9ee252b92db81786a | 5 | MOM – MOBILITÀ DI MARCA S.p.A. | La società ha per oggetto l'esercizio di qualsiasi attività nel settore dei trasporti locali di persone e cose a mezzo di autolinee, ferrovie, tramvie, nonché l'esercizio di attività ad esse ausiliarie; lo svolgimento di servizi comuni, il coordinamento tecnico e l'assistenza anche finanziaria, nei confronti delle aziende di trasporto interessanti la Provincia di Treviso.
Mantenere in quanto strategica e necessaria allo svolgimento delle funzioni nell'ambito del Trasporto Pubblico Locale.
L'Ente di Governo, con deliberazione n. 2/2014, ha disposto di individuare una "Procedura con oggetto l'acquisizione della qualità di socio operativo di MOM S.p.A. e l'affidamento della gestione dei servizi di trasporto pubblico locale alla medesima MOM S.p.A.".
Con deliberazione n. 21/2018 l'Ente di Governo ha individuato nel 30% la quota di capitale sociale di MOM S.p.A. che dovrà essere acquisita dal socio operativo privato mediante la gara a doppio oggetto ai sensi dell'art. 17 del D. Lgs. 175/2016 "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica".
La procedura di cui sopra è risultata deserta, pertanto con determinazione dirigenziale 621/26469/2022 del 13/05/2022 la Provincia di Treviso ha avviato una procedura competitiva con negoziazione per la gara a doppio oggetto per l'individuazione di un nuovo socio di MOM S.p.A. e la concessione dei servizi di Trasporto pubblico locale della Provincia di Treviso, ai sensi dell'art 63, comma 2, lett. a), del D.Lgs. 50/2016, con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, mantenendo sostanzialmente invariate le condizioni di gara della precedente procedura aperta.
Successivamente con determinazione dirigenziale n. 1242/59974 del 14/10/2022 è stato aggiudicato, in via definitiva, alla società Mobilità di Marca Spa - MOM, per la durata di anni 9 decorrenti dalla sottoscrizione del contratto, l'esercizio dei seguenti servizi di trasporto pubblico locale:
- servizi urbani di competenza del Comune di Treviso;
- servizi urbani di competenza del Comune di Conegliano;
- servizi urbani di competenza del Comune di Montebelluna;
- servizi urbani di competenza del Comune di Vittorio Veneto;
- servizi extraurbani di competenza della Provincia di Treviso.
Inoltre è stato individuato, a seguito delle risultanze di gara, come nuovo socio di MOM S.p.A. la ditta Autoguidovie S.p.A. per l'importo complessivo di acquisto di n. 8.482.011 azioni (di cui n. 3.478.100 cessione ATAP) per un importo unitario di € 1,35581 pari ad un importo complessivo di € 11.500.000,00. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Treviso (TV) | 2022-12-21 | b5d90c00c478c4b9ee252b92db81786a | 6 | VENETO STRADE S.P.A. | La società ha per oggetto la progettazione, la costruzione, il recupero, la ristrutturazione, la manutenzione, la gestione, l'esercizio, la vigilanza – ed i relativi coordinamenti esecutivi – di lavori, opere, infrastrutture e servizi d'interesse viario, anche in regime di concessione delle opere stradali.
Mantenere, in quanto la gestione della manutenzione viaria extraurbana per i collegamenti in ambito sub regionale costituisce un interesse strategico per la Provincia ai sensi della L. n. 56/2014 e per lo svolgimento delle funzioni nell'ambito della mobilità e della viabilità. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Veneto | 2022-11-18 | bcd283ff19edc1199912ec7e5110af58 | 1 | Premessa | ## Normativa di riferimento
L'art. 20 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (Testo Unico in Materia di Società a Partecipazione Pubblica –T.U.S.P.), rubricato "Razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche" prevede, in capo alle Amministrazioni Pubbliche, l'obbligo di effettuare annualmente, con provvedimento motivato, "un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione."
In particolare, il comma 2 del citato articolo T.U.S.P. prevede l'adozione di piani di razionalizzazione, corredati di un'apposita relazione tecnica, con specifica indicazione di modalità e tempi di attuazione, laddove le amministrazioni pubbliche rilevino:
- "partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'articolo 4;
- società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro;
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4".
Tale provvedimento di razionalizzazione, ai sensi dell'art. 20, comma 3 del D.Lgs. n. 175/2016, deve essere adottato dall'Amministrazione Regionale entro il 31 dicembre di ogni anno, quindi attualmente entro il 31 dicembre 2022, e trasmesso alla Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per il Veneto e alla Struttura individuata per il controllo e il monitoraggio sull'attuazione del T.U.S.P., istituita presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
## Ambito di applicazione.
Il perimetro oggettivo di applicazione delineato all'art. 1, comma 1 del decreto legislativo n. 175/2016 è relativo alle partecipazioni detenute dalle amministrazioni in società a totale o parziale partecipazione pubblica, diretta o indiretta; in proposito, l'art. 2, comma 1, lettera f) del T.U.S.P. definisce "partecipazione": la titolarità di rapporti comportanti la qualità di socio in società o la titolarità di strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi", mentre il medesimo articolo, comma 1, lettera g) definisce "'partecipazione indiretta: la partecipazione in una società detenuta da un'amministrazione pubblica per il tramite di società o altri organismi soggetti a controllo da parte della medesima amministrazione pubblica".
Pertanto, rientrano fra le "partecipazioni indirette" soggette alle disposizioni del T.U.S.P. sia le partecipazioni detenute da una pubblica amministrazione per il tramite di una società o di un organismo controllati dalla medesima (controllo solitario), sia le partecipazioni detenute per il tramite di una società o di un organismo controllati dall'Amministrazione medesima congiuntamente ad altre Amministrazioni (controllo congiunto).
Le Linee Guida precisano che la nozione di organismo "tramite" non comprende gli enti che rientrano nell'ambito soggettivo di applicazione del decreto legislativo n. 175/2016; pertanto, la presente ricognizione non considera le partecipazioni indirettamente detenute tramite gli enti regionali, in quanto l'onere della ricognizione ricade su questi ultimi.
Ne consegue che sono oggetto della presente rilevazione tutte le società direttamente detenute dall'Amministrazione regionale e le partecipazioni societarie detenute in via indiretta per il tramite di società regionali controllate.
## Aggiornamento del piano di revisione periodica
Nel dare attuazione alle disposizioni dell'art. 20, D.Lgs. n. 175/2016 sopra esposte, al fine di aggiornare la ricognizione di razionalizzazione periodica al 31.12.2021, la Struttura regionale competente ha chiesto alle Società regionali direttamente controllate, titolari a loro volta di partecipazioni societarie, di fornire una relazione sullo stato di avanzamento delle procedure di razionalizzazione avviate e di aggiornare i dati economico-finanziari al 31.12.2021, per sé stesse e per ciascuna delle proprie partecipate.
Nello specifico, l'Amministrazione regionale ha avviato l'aggiornamento del piano di razionalizzazione periodica ordinaria al 31.12.2021 con le seguenti e rispettive note istruttorie:
- prot. 413233 del 07.09.2022 per Veneto Acque S.p.a.;
- prot. 412148 del 07.09.2022 per Veneto Innovazione S.p.a.;
- prot. 412559 del 07.09.2022 per Veneto Strade S.p.a.;
- prot. 413488 del 07.09.2022 per Veneto Nanotech S.c.r.l. in liquidazione;
- prot. 413645 del 07.09.2022 per Infrastrutture Venete S.r.l.;
- prot. 413712 del 07.09.2022 per Veneto Sviluppo S.p.a..
Alla luce del complesso progetto strategico che coinvolge la Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a., pur non trattandosi di partecipazione di controllo, è stato chiesto alla stessa di fornire un aggiornamento della procedura con la seguente nota istruttoria:
- prot. 413732 del 07.09.2022 per Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a..
Dal punto di vista strutturale, il presente piano di revisione periodica si compone di due sezioni:
- la prima titolata "Relazione tecnica: risultati conseguiti e note illustrative di aggiornamento sui processi di razionalizzazione delle società regionali partecipate, modalità e tempi di attuazione" che illustra, anche in termini descrittivi, i processi di razionalizzazione avviati nelle società regionali direttamente e indirettamente partecipate negli esercizi 2021 e 2022, e ne espone gli sviluppi futuri, individuandone gli strumenti operativi e le tempistiche previsionali;
- la seconda parte titolata "Schede redatte sulla base del modello standard di atto di ricognizione e relativi esiti - linee guida adottate dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti con deliberazione n. 22/SEZAUT/2018/INPR", che riprende e dettaglia per ogni società, in modo più schematico, le informazioni relative ai processi di razionalizzazione, seguendo il "format standard" suggerito dalla Corte dei Conti – Sezione delle Autonomie.
Il presente piano include anche la relazione sull'attuazione del piano precedente richiesta all'art. 20 comma 4 T.U.S.P.: negli anni passati tali risultati venivano esposti in un allegato separato, individuato come Allegato A; tuttavia, a partire dal 2020, nel voler rappresentare i risultati conseguiti in coerenza con gli interventi programmati per gli esercizi futuri, in una logica temporale più fluida e meno ripetitiva, si è ritenuto più efficace esporre in un unico documento tutte le informazioni richieste.
Per completezza, si ricorda che in data 21.11.2018 sono state adottate dal MEF – Dipartimento del Tesoro, in condivisione con la Corte dei Conti, delle specifiche "Linee Guida" per le Amministrazioni Pubbliche concernenti la revisione periodica delle partecipate, che contengono, tra l'altro, un modello per la redazione del provvedimento di razionalizzazione, nonché definiscono lo standard del set di informazioni riferibili alla singola società oggetto di analisi nel quadro degli adempimenti prescritti dal T.U.S.P..
È ben noto che le Linee di indirizzo per la revisione ordinaria adottate dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti con deliberazione n. 22/2018, si pongono in continuità logico-sistematica con la precedente deliberazione della stessa Sezione n. 19 del 21.07.2017 (relativamente alle Linee di indirizzo adottate per la revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs. n. 175/2016) e ciò con finalità di semplificazione e di omogeneità di rappresentazione dei piani da parte delle amministrazioni pubbliche; le informazioni richieste dal MEF - Dipartimento del Tesoro, seppur strutturate in modo diverso, sono sostanzialmente analoghe a quelle richieste nel modello proposto dalla Corte dei Conti.
Il procedimento logico correlato all'assolvimento degli obblighi informativi in capo alle Amministrazioni Pubbliche in materia di revisione periodica delle partecipazioni, così come affermato dalla Corte dei Conti - Sezione di Controllo per la Regione Valle d'Aosta con Deliberazione n. 6/2019, "dovrebbe prevedere dapprima la compilazione del modello standard approvato dalla Sezione delle Autonomie e successivamente le schede contenute nell'applicativo "Partecipazioni" del Dipartimento del Tesoro (in quanto il primo si configura come ausilio delle seconde)".
In merito, particolare rilevanza assume il Protocollo d'Intesa siglato in data 10 maggio 2021 tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro e la Corte dei Conti, finalizzato a rafforzare l'efficacia delle rispettive attività di controllo e monitoraggio sull'attuazione del T.U.S.P., ferme restando le rispettive competenze; nell'intesa viene rafforzata la condivisione della banca dati "Partecipazioni", che raccoglie sia i dati e le informazioni relativi alle procedure di razionalizzazione periodica delle partecipazioni ai sensi degli articoli 24 e 20 del decreto legislativo n. 175/2016, sia i dati richiesti ai fini della rilevazione annuale delle partecipazioni pubbliche di cui all'articolo 17, comma 4, del decreto-legge n. 90/2014.
Ancora, con riferimento alle modalità di calcolo del fatturato delle società partecipate, tenuto conto della valutazione espressa in merito dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti per l'Emilia Romagna (deliberazione n. 28/2017), ribadita anche dalla Sezione di Controllo per la Regione Valle d'Aosta (deliberazione n. 6/2019), deve essere inteso "quale ammontare complessivo dei ricavi da vendite e da prestazioni di servizio realizzati nell'esercizio, integrati da altri ricavi e proventi conseguiti e al netto delle relative rettifiche". Si tratta in sostanza della grandezza risultante nei nn. 1 e 5 della lettera A) dell'art. 2425 del cod. civ. che, in contrapposizione ai costi dell'attività tipica, consente di determinare il risultato della gestione caratteristica dell'impresa".
Infine, l'art. 20 del decreto legislativo n. 175/2016 al comma 9 così modificato dall'art. 11, comma 1, lett. b), Legge 5 agosto 2022, n. 118, prevede che entro un anno dalla data di entrata in vigore del succitato decreto legislativo, "il conservatore del registro delle imprese cancella d'ufficio dal registro delle imprese, con gli effetti previsti dall'articolo 2495 del codice civile, le società a controllo pubblico che, per oltre due anni consecutivi, non abbiano depositato il bilancio d'esercizio ovvero non abbiano compito atti di gestione".
Il D.Lgs. n. 175/2016 prevede la non applicabilità dell'art. 4, comma 1, alle partecipate in via diretta Veneto Sviluppo S.p.a., Autovie Venete S.p.a. (Gruppo Friulia) e Finest S.p.a. (Gruppo Friulia), ai sensi dell'art. 26, comma 2 (società incluse nell'Allegato A al T.U.S.P.); analogamente a Veneto Sviluppo S.p.a., anche la indiretta FVS S.G.R. S.p.a. (partecipata da Veneto Sviluppo S.p.a.) è inclusa nell'Allegato al T.U.S.P. e pertanto non è soggetta alle disposizioni dell'art. 4, comma 1, D.Lgs. n. 175/2016.
## Programmazione e governance.
Con il presente piano viene anche data evidenza dei risultati conseguiti dalle società direttamente controllate dalla Regione nell'esercizio 2021, in relazione agli obiettivi assegnati ex art. 19, commi 5 e 6, T.U.S.P., per cui "le amministrazioni pubbliche socie fissano, con propri provvedimenti, obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società controllate ..."; al contempo, con tale provvedimento s'intende rinnovare e monitorare gli indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento assegnati per l'esercizio 2022 alle medesime società controllate, in applicazione delle suddette disposizioni.
La Giunta regionale assegna tali obiettivi alle società controllate in sede di approvazione dei rispettivi bilanci societari. Si ricorda che nel corso del 2018, in un'ottica di semplificazione amministrativa e in una visione più completa e uniforme della programmazione e controllo delle società partecipate, in coerenza con le disposizioni enunciate dallo stesso D.Lgs. n. 118/2011, è stato avviato un percorso di miglioramento della governance degli enti strumentali e delle società a partecipazione regionale, che ha trovato un primo riscontro nella diversa definizione degli indirizzi alle società controllate, completando e rafforzando i contenuti enunciati nell'Allegato I al DEFR.
Nel DEFR 2021-2023 (DACR n. 113 del 16.12.2020) e nella nota di aggiornamento al DEFR 2021-2023 (DACR n. 127 del 17.12.2020), in linea con quanto disposto dall'art. 36, comma 3, D.Lgs. n. 118/2011 e in attuazione del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio di cui all'Allegato 4/1 del suddetto decreto, sono stati delineati e assegnati alle Società controllate gli obiettivi programmati per il triennio 2021-2023.
Tali obiettivi, con riguardo particolare all'annualità 2021, sono stati rendicontati dalle Società nel 2022 e approvati dall'assemblea societaria contestualmente all'approvazione del bilancio d'esercizio, a seguito di espresso provvedimento giuntale; quest'ultimo provvedimento, congiuntamente al verbale assembleare, è stato trasmesso al Consiglio regionale ai sensi dell'art. 58, L.R. n. 39/2001.
Le suddette proposte si aggiungono alle disposizioni legislative nazionali (es. L. n. 190/2012, D.Lgs. n. 33/2013, da comma 471 a comma 475, dell'art. 1, L. n. 147/2013, D.Lgs. n. 50/2016) e regionali (L.R. n. 39/2013) di controllo della spesa delle società partecipate; in tal senso, la Giunta regionale è intervenuta negli ultimi anni con vari provvedimenti volti ad indirizzare le società a partecipazione regionale verso una razionalizzazione delle risorse e una riduzione dei costi di gestione.
Il costante monitoraggio del contenimento dei costi di gestione da parte del socio Regione, avviene, tra le varie forme di esercizio di governance, anche con l'applicazione delle "direttive regionali", giusta D.G.R. n. 1473/2017; tale attività di controllo è iniziata nel 2010 con la D.G.R. n. 2951/2010 e negli anni si è evoluta e adattata alle diverse disposizioni legislative nazionali e regionali in materia, fino all'adozione della D.G.R. n. 2101/2014, che tiene conto anche delle disposizioni contenute nella L.R. n. 39/2013 e nella L. n. 147/2013 (Legge di stabilità 2014). Quest'ultimo provvedimento è stato poi integrato dalla richiamata D.G.R. n. 1473/2017, che include le disposizioni del D.Lgs. n. 175/2016, modificato e corretto dal D.Lgs. n. 100/2017. Con D.G.R. n. 751 del 15.06.2021 le direttive regionali sono state ulteriormente revisionate, in particolar modo in materia di personale dipendente a seguito di intervenuta modifica della L.R. n. 39/2013.
Da ultimo, il prolungarsi dell'epidemia virale da Covid-19 ha determinato la necessità di adottare sia su scala regionale che nazionale, misure urgenti finalizzate al contenimento e alla gestione della corrispondente emergenza sanitaria, al fine di contenere le pesanti ripercussioni sull'intero sistema economico, produttivo ed industriale dell'intero Paese; in tale scenario, gli enti pubblici, specie le Regioni, sono state chiamate a contribuire con ingenti risorse proprie, generando riflessi importanti sugli equilibri dei propri bilanci.
In tale contesto, l'Amministrazione regionale ha inteso rafforzare i controlli interni verso i propri organismi partecipati, tra cui appunto le Società oggetto del presente piano, recependo in primis le "Linee di indirizzo" emanate dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti (Deliberazione n. 18/SEZAUT/2020/INPR), la quale dedica un'apposita sezione al controllo sugli organismi gestionali esterni e sulle società partecipate non quotate. In particolare, con nota n. 482746 del 12.11.2020 gli Uffici regionali hanno fornito indicazioni operative agli organi di amministrazione e di controllo delle società partecipate, rappresentando di proseguire i percorsi di razionalizzazione avviati, preservando ad ogni modo il valore della partecipazione, gli equilibri di bilancio ed evitando ricadute nel bilancio regionale.
Con riferimento all'art. 24 del decreto legislativo n. 175/2016 relativo alla revisione straordinaria, si segnala che con l'art. 16, comma 3-bis, D.L. 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla L. 23 luglio 2021, n. 106 è stato inserito il comma 5-ter, definendo che "le disposizioni del comma 5-bis si applicano anche per l'anno 2022 nel caso in cui le società partecipate abbiano prodotto un risultato medio in utile nel triennio 2017-2019"2.
Di seguito sono illustrati i percorsi di razionalizzazione adottati per ogni società direttamente e indirettamente partecipata dall'Amministrazione regionale, con le valutazioni operate tenuto conto sia della normativa vigente sia delle decisioni e degli interventi di razionalizzazione già intrapresi con i precedenti piani giuste deliberazioni giuntali n. 1594/2021, n. 1687/2020, n. 1816/2019, n. 1813/2018, n. 324/2017 e n. 447/2015. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Veneto | 2022-11-18 | bcd283ff19edc1199912ec7e5110af58 | 2 | Società partecipate in modo totalitario | ## IMMOBILIARE MARCO POLO S.R.L.
Acquisto, vendita, gestione di terreni e fabbricati.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE, monitorando gli equilibri economico-finanziari.
Stato di attuazione: nel 2021 e fino alla data di adozione del presente provvedimento, la Regione ha garantito una governance efficace e continua sulla partecipata in questione, intervenendo dapprima nell'ambito della programmazione regionale con l'assegnazione a Immobiliare Marco Polo S.r.l. di specifici obiettivi ed indirizzi gestionali definiti nel DEFR 2021- 2023 (DACR n. 113 del 16.12.2020), poi con l'approvazione del programma operativo di attività e del relativo budget 2021 (D.G.R. n. 597/2021); con l'Assemblea ordinaria del 09.06.2022 si è infine provveduto ad approvare il bilancio societario al 31.12.2021, giusta D.G.R. n. 644/2022. Gli Uffici regionali hanno effettuato un monitoraggio della situazione economico finanziaria della partecipata nel corso dell'intero esercizio, con il supporto di documentazione gestionale periodica interna.
La Società ha la gestione e valorizzazione del palazzo Torres Rossini di proprietà sito a Venezia e dei beni regionali del complesso monumentale di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD).
Inoltre, in attuazione della L.R. n. 7/2016, modificata e integrata dalla L.R. n. 30/2016, a seguito del completamento del progetto di fusione per incorporazione della Rocca di Monselice S.r.l. nella Immobiliare Marco Polo S.r.l., divenuto efficace in data 16.11.2017, la Società ha preso in carico anche la gestione del complesso monumentale sito nel Comune di Monselice (PD); a conclusione di tale operazione, ai sensi della D.G.R. n. 191 del 20.02.2018, a marzo 2018 è stata sottoscritta la nuova convenzione tra Regione e Società per la gestione del complesso monumentale summenzionato e di quello di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD).
Nell'ambito dell'aggiornamento del Piano di valorizzazione e/o alienazione del patrimonio immobiliare della Regione per l'esercizio 2021, ex art. 16, L.R. n. 7/2011, adottato con D.G.R. n. 787 del 22.06.2021, si segnala che il complesso monumentale del Castello di Monselice, in gestione appunto all'Immobiliare Marco Polo S.r.l., è inserito nel piano quale demanio culturale, allo stato "valorizzato".
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
Per quanto finora rappresentato, MANTENERE la partecipazione regionale nell'Immobiliare Marco Polo S.r.l., monitorando gli equilibri economico-finanziari della stessa, in quanto le attività svolte rientrano nelle categorie previste dall'art. 4, comma 2, lett. a, (produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi) e lett. d) (autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti) T.U.S.P. e sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione.
### Indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento (ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016)
Con riferimento alle disposizioni assegnate alla Società in merito al contenimento delle spese di funzionamento (giusta D.G.R. n. 597/2021) è stato attribuito alla stessa quale obiettivo per l'esercizio 2021 e a medio-lungo termine il contenimento dei costi fissi aziendali ai livelli dell'esercizio 2020, nonché di monitorare che l'eventuale incremento dei costi variabili sia contenuto rispetto all'aumento dei relativi ricavi, operando possibili efficienze per fronteggiare l'emergenza COVID-19. Tale obiettivo può ritenersi perseguito in quanto Immobiliare Marco Polo S.r.l. ha rappresentato come "a fronte di un incremento di circa 36 mila euro dei ricavi e dei proventi rispetto l'esercizio 2020, corrispondente al 3,09 % la società è riuscita a contenere i costi fissi – che sono diminuiti dello 0,56 % - e a monitorare l'incremento dei costi variabili, incrementati di circa 21 mila euro rispetto all'esercizio 2020, corrispondente al 39,68 %, ma dopo che erano diminuiti del 53,15 % rispetto l'esercizio 2019".
Nell'Assemblea ordinaria del 09.06.2022, ex D.G.R. n. 644/2022, il socio Regione prende atto del perseguimento dell'obiettivo assegnato per l'esercizio 2021, ai sensi dell'art. 19, comma 5, D.Lgs. n. 175/2016 e al contempo ripropone e assegna all'Immobiliare Marco Polo S.r.l. per l'esercizio 2022 di contenere i costi fissi aziendali, nonché di monitorare che l'eventuale incremento dei costi variabili sia contenuto rispetto all'aumento dei relativi ricavi, operando possibili efficienze per fronteggiare l'emergenza COVID-19.
Con il presente piano di razionalizzazione si rinnovano e si confermano gli indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento assegnati all'Immobiliare Marco Polo S.r.l. con D.G.R. n. 644/2022.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
La Società non detiene partecipazioni.
## VENETO ACQUE S.P.A.
progettazione, esecuzione e gestione degli interventi diretti alla realizzazione del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto; progettazione, realizzazione, gestione di reti/strutture ed ogni altra opera connessa, attinenti al servizio idrico integrato; progettazione, realizzazione e gestione di interventi e opere volte alla protezione ed al monitoraggio dei corpi idrici superficiali e sotterranei; attività in materia di bonifica di siti contaminati di competenza pubblica; servizi relativi alla gestione dei rifiuti speciali; attività di gestione di fanghi da depurazione, dall'escavo di canali portuali, terre e rocce da scavo; progettazione ed esecuzione delle opere idrauliche di qualsiasi natura e classifica e degli interventi di difesa delle coste e degli ambienti costieri di cui all'art. 84, L.R. 03.04.2001, n. 11.
La Società è stata costituita in data 10.05.1990 e la Regione vi partecipa a seguito dell'entrata in vigore della Legge Regionale n. 12/1998 che ha previsto l'acquisto dell'intero pacchetto dell'allora società Delta Po S.p.a., al fine di assicurare una costante fornitura di acqua potabile nei territori del Veneto Centrale.
In ottemperanza alle disposizioni della L.R. n. 5/1998, la Giunta Regionale, con D.G.R. n. 1688/2000 ha approvato il Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (MO.S.A.V.), il quale individua gli schemi di massima delle principali strutture acquedottistiche necessarie per assicurare il corretto approvvigionamento idropotabile dell'intero territorio regionale.
Parte integrante del MO.S.A.V. è lo Schema Acquedottistico del Veneto Centrale (S.A.VE.C), il quale connette gli acquedotti alimentati dalle falde del Medio Brenta, dalle falde e dalle acque superficiali del Sile, dalle acque superficiali dell'Adige e del Po.
Con Delibera giuntale n. 2332/2001 (aggiornata con D.G.R. n. 1031/2010) la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione del S.A.VE.C. sono state affidate dalla Giunta regionale alla società Veneto Acque S.p.a..
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE, monitorando gli equilibri economico-finanziari.
Stato di attuazione: nel 2021 e fino alla data di adozione del presente provvedimento, la Regione ha garantito una governance efficace e continua sulla partecipata in questione, intervenendo dapprima nell'ambito della programmazione regionale con l'assegnazione a Veneto Acque S.p.a. di specifici obiettivi ed indirizzi gestionali definiti nel DEFR 2021-2023 (DACR n. 113 del 16.12.2020) e nella Nota di Aggiornamento al DEFR 2021-2023 (DACR n. 127 del 17.12.2020), poi con l'approvazione del programma operativo di attività e del relativo budget 2021 (D.G.R. n. 598/2021); con l'Assemblea ordinaria del 12.05.2022 si è infine provveduto ad approvare il bilancio societario al 31.12.2021, la rendicontazione degli obiettivi 2021-2023 e il budget 2022, giusta D.G.R. n. 530/2022. Gli Uffici regionali hanno effettuato un monitoraggio della situazione economico finanziaria della partecipata nel corso dell'intero esercizio, con il supporto di documentazione gestionale periodica interna.
Nel corso degli esercizi 2019 e 2020 la Società ha sostanzialmente esaurito la fase realizzativa del serbatoio di accumulo, che costituisce l'ultima porzione del SAVEC, necessaria prima della sua completa attivazione; tra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021 la Società ha trasferito le singole porzioni funzionalmente autonome dell'infrastruttura che compongono il SAVEC (rami d'azienda autonomi) ai Gestori del Servizio Idrico Integrato qualificati ex D.G.R. n. 1946/2019.
Veneto Acque S.p.a. sta inoltre provvedendo alla realizzazione delle nuove condotte adduttrici finalizzate a portare acqua di buona qualità alle aree per le quali la risorsa idrica è stata contaminata da sostanze PFAS. Nello specifico, nel 2020 è stata completata oltre la metà della prima tratta acquedottistica Lonigo-Brendola-Montecchio, pubblicando il bando di gara per la successiva tratta Brendola-Vicenza Ovest; sono inoltre proseguite le attività di progettazione delle ulteriori tratte residue lungo la medesima direttrice Lonigo-Piazzola sul Brenta. La partecipata regionale svolge altresì attività di bonifica di siti contaminati sulla base di convenzioni con la Regione.
Peraltro, a fronte di un incremento sia delle proprie attività in ambito acquedottistico che ambientale, nel corso del 2020, Veneto Acque S.p.a. è stata coinvolta nel settore della difesa idraulica, in significativi interventi legati all'emergenza determinata dagli eventi atmosferici che hanno colpito il territorio Bellunese nei mesi di ottobre/novembre 2018, afferenti al Piano degli interventi emergenziali del Commissario delegato (rif.: Delibera del Consiglio dei Ministri del 08.11.2018 e Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 558 del 15.11.2018) e nel supporto all'Amministratore Unico nella sua qualità di componente del Comitato Tecnico Regionale VIA.
Ancora, al fine di riscontrare alle esigenze della Regione di avere una struttura tecnica efficiente a consentire un più ampio margine di intervento, nell'Assemblea straordinaria di Veneto Acque S.p.a. del 20.05.2020, giusta D.G.R. n. 600/2020, si è approvato una modifica all'art. 2 dello statuto societario, relativo all'oggetto sociale; tale aggiornamento, configura un'evoluzione del modello di business della Società, che vede integrata l'originaria attività acquedottistica con gli interventi in campo ambientale e di difesa del suolo.
L'ampliamento dell'oggetto sociale di Veneto Acque S.p.a. consente alla Regione di affidare alla stessa, con le modalità dell'in house providing, le funzioni di gestione di interventi presso siti ove essa è chiamata a realizzare, anche in concorso con altre amministrazioni, attività riferibili tra le altre a protezione e monitoraggio di corpi idrici superficiali e sotterranei, smaltimento e/o recupero di rifiuti speciali, gestione di fanghi da depurazione, escavo di canali portuali, gestione di terre e rocce da scavo, interventi di difesa idraulica e di ripristino idrogeologico anche emergenziali e servizi e opere per la produzione di energia da fonti rinnovabili e dismissione dei relativi impianti.
Con Deliberazione n. 1843 del 29 dicembre 2020, la Giunta regionale ha inoltre affidato a Veneto Acque S.p.a., quale soggetto subentrante a S.I.F.A. S.c.p.a. (partecipata di Veneto Acque S.p.a. per l'8,67%), l'esecuzione delle attività di realizzazione, coltivazione, gestione e monitoraggio della Discarica "Vallone Moranzani", nonché di tutte le attività residue in capo alla Regione del Veneto, previste dall'Accordo di Programma Moranzani, ad eccezione di quelle che permangono in capo a S.I.F.A. S.c.p.a. ai sensi del combinato disposto degli artt. 14.2 e 14.5 dell'Accordo Transattivo e Modificativo del 27.12.2016 e di quelle relative alle opere di "Ricalibratura del fosso di Via Moranzani", di cui all'art. 8 dell'Accordo di Programma 31.03.2008, comprendendo i lavori a questi propedeutici, tra cui l'"Interramento delle linee elettriche di bassa tensione di E-Distribuzione S.p.A.", nonché di tutti gli interventi che si dovessero rendere necessari per risolvere le interferenze tra le opere idrauliche e le linee elettriche di media e bassa tensione nel bacino Malcontenta-Marghera, la cui realizzazione sarà affidata, con successivo provvedimento, al Consorzio di Bonifica Acque Risorgive.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
MANTENERE la partecipazione in Veneto Acque S.p.a., monitorando gli equilibri economico- finanziari della stessa, in quanto le attività svolte rientrano nelle categorie previste dall'art. 4, comma 2, lett. a), (produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi) e lett. d), (autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti) T.U.S.P. e sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione.
### Indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento (ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016).
Con riferimento agli adempimenti in merito al contenimento delle spese di funzionamento, ai sensi dell'art. 19, comma 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016, con D.G.R. n. 598/2021 è stato assegnato alla Società per l'esercizio 2021 quale obiettivo specifico, il mantenimento del costo complessivo del personale al di sotto del valore medio dell'analogo costo per il triennio 2011- 2013 (pari a € 1.125.443,00) nel rispetto, comunque, di quanto previsto dall'art. 9 della L.R. n. 39/2013, così come sostituito dall'art. 15 della L.R. n. 20.04.2021, n. 5 pubblicata nel B.U.R. n. 54 del 20.04.2021.
Nell'Assemblea ordinaria del 12.05.2022, giusta D.G.R. n. 530/2022, la Regione prende atto del raggiungimento dell'obiettivo assegnato per l'esercizio 2021 a Veneto Acque S.p.a. e al contempo ripropone e assegna alla Società quale obiettivo specifico per il triennio 2022-2024 il mantenimento nel triennio 2021-2023 del costo complessivo del personale al di sotto del valore medio dell'analogo costo per il triennio 2011-2013 (pari a euro 1.125.443,00) nel rispetto, comunque, di quanto previsto dall'art. 9 della L.R. n. 39/2013.
Con il presente provvedimento si rinnovano e si confermano gli indirizzi di contenimento assegnati alla Società.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
Veneto Acque S.p.a. detiene un'unica partecipazione in S.I.F.A. S.c.p.a., con una quota di capitale sociale pari all'8,67%, per la quale è stato dato impulso dalla Regione nel corso del 2017 ad avviare un percorso di dismissione.
S.I.F.A. S.c.p.a., concessionaria regionale del Progetto Integrato Fusina – Project Financing, è stata costituita in data 01.07.2005 ed ha registrato anche nel 2021, così come nel triennio precedente, un risultato economico positivo, invertendo il trend negativo degli anni passati; per tale partecipazione indiretta non ci sono oneri a carico del bilancio regionale.
Nel piano di revisione straordinaria delle partecipazioni regionali, adottato con D.G.R. n. 324/2017 ai sensi dell'art. 24, D.Lgs. n. 175/2016, l'Amministrazione regionale aveva proposto di mantenere tale partecipazione, previa verifica degli equilibri economico-finanziari della stessa.
Considerato, tuttavia, che il bilancio d'esercizio al 31.12.2016 di S.I.F.A. S.c.p.a. presentava una perdita di euro -9.541.325,00 e tenuto conto delle disposizioni suddette di cui alla D.G.R. n. 324/2017, l'Assemblea dei soci del 05.10.2017, in ottemperanza alla D.G.R. n. 1553/2017, ha attribuito alla Società l'indirizzo di avviare il percorso più idoneo volto a consentire l'uscita di Veneto Acque S.p.a. dalla propria partecipata, previamente valutata la compatibilità di esso con l'Accordo transattivo tra Regione e S.I.F.A. S.c.p.a. e con i correlati patti parasociali.
Nel mese di gennaio 2019, Veneto Acque S.p.a. ha ricevuto una manifestazione d'interesse all'acquisizione della partecipazione in S.I.F.A. S.c.p.a. da parte di Veritas S.p.a., per un valore offerto di 1,6 mln di euro circa, calcolato sulla base del patrimonio netto al 31.12.2017.
Il 27.02.2019, la partecipata regionale pubblicava "l'Avviso pubblico per manifestazione di interesse preliminare all'acquisizione della quota di capitale sociale detenuta dalla partecipata regionale nella società Sistema Integrato Fusina Ambiente - S.I.F.A. S.c.p.a. concessionaria della Regione del Veneto per la costruzione e gestione del Progetto Integrato Fusina – project financing", in esito al quale non sono pervenute manifestazioni di interesse preliminari.
Veneto Acque S.p.a. ottenuta successivamente una valutazione asseverata del valore della partecipazione, procedeva all'indizione di un'asta pubblica, mediante offerte segrete, da porre a confronto con il prezzo a base d'asta definito giusta perizia in euro 2.741.000,00.
Scaduto il termine per la presentazione delle offerte, definito al 30.09.2019, la Società comunicava al socio Regione che la procedura di asta pubblica per la dismissione in argomento aveva avuto esito deserto.
In adempimento agli indirizzi di cui alla D.G.R. n. 1816/2019, nel corso del 2020 Veneto Acque S.p.a. ha proceduto con un secondo tentativo di cessione della partecipazione detenuta in S.I.F.A. S.c.p.a., mediante pubblicazione in data 14.02.2020 di un bando di asta pubblica, con fissazione della base d'asta al valore precedentemente definito. Anche per tale tentativo di vendita l'asta è andata deserta.
Nell'ambito del piano revisione periodica delle partecipazioni regionali al 31.12.2019, ex art. 20, D.Lgs. n. 175/2016, adottato con D.G.R. n. 1687 del 09.12.2020, l'Amministrazione regionale ribadiva a Veneto Acque S.p.a. di proseguire con le operazioni di dismissione della partecipazione detenuta in S.I.F.A. S.c.p.a., talché la Società in data 25.02.2021, esperisce un terzo tentativo di cessione della partecipazione in argomento, ai medesimi valori delle precedenti, dandone avviso sia in quotidiani a tiratura nazionale che locale; al termine di scadenza del bando di asta pubblica, previsto per il 30 marzo 2021, non risultano pervenute offerte a Veneto Acque S.p.a.
In considerazione del fatto che ben tre procedure sono andate deserte e che le stesse comportano dei costi per le relative pubblicazioni, Veneto Acque S.p.a. propone di procedere, entro la fine dell'esercizio 2021, alla pubblicazione esclusivamente nel sito internet aziendale di un avviso per manifestazione di interesse con invito a formulare offerte.
L'Amministrazione regionale condivide la succitata proposta formulata da Veneto Acque S.p.a. talché in data 31.12.2021 Veneto Acque S.p.a. pubblica sul portale istituzionale della società l'Avviso recante l'invito a presentare manifestazione d'interesse per l'acquisto della partecipazione societaria in argomento, con scadenza 31.03.2022, successivamente prorogata al 30.06.2022, senza tuttavia ricevere alcuna manifestazione d'interesse.
Ciò detto, la Società intende nuovamente pubblicare il medesimo avviso, senza indicazione di scadenza; tale proposta viene condivisa dall'Amministrazione regionale che conferma anche nel presente piano di proseguire le operazioni di dismissione avviate, ritenendo le attività svolte dalla stessa non più necessarie e strategiche ai fini istituzionali della Regione.
Al di là dell'esito negativo delle suddette procedure, va considerato che l'Impresa di Costruzioni Ing. E. Mantovani S.p.a. in concordato preventivo dal 2018 (in data 03.05.2021 è intervenuta l'omologa del piano di concordato da parte del Tribunale di Padova), detiene la quota sociale più rilevante di S.I.F.A. S.c.p.a. pari al 47% del capitale sociale; tenuto conto che anche tale partecipazione rientra nel piano concordatario del Gruppo Mantovani, si suppone che eventuali soluzioni di razionalizzazione per la quota detenuta da Veneto Acque S.p.a. seguiranno le sorti e ancor più le tempistiche della procedura di concordato del socio di maggioranza relativa.
Resta fermo che Veneto Acque S.p.a. può cedere le proprie quote di S.I.F.A. S.c.p.a. a soggetti in possesso di adeguate capacità tecniche, organizzative e gestionali, nonché economiche finanziarie; ciò verificato anche il diritto di prelazione degli altri soci, ai sensi dell'art. 8.5 dello statuto.
Oltre alle condizioni di cessione sopracitate, l'eventuale acquirente della partecipazione dovrà impegnarsi ad aderire ai Patti parasociali sussistenti, e più in generale, a condividere e sottoscrivere tutti gli accordi in essere tra i soci.
## VENETO INNOVAZIONE S.P.A.
Promuovere iniziative per lo sviluppo dell'innovazione raccogliendo e coordinando le risorse scientifiche, organizzative e finanziarie esistenti o confluenti nel Veneto. Attività di promozione del sistema economico del Veneto nei settori economico-produttivi, dal primario al secondario, commercio, infrastrutture e servizi, favorendo anche il miglioramento dei servizi per l'internazionalizzazione delle imprese.
Veneto Innovazione S.p.a., costituita il 05.09.1991, è una partecipazione totalitaria della Regione ai sensi della Legge Regionale n. 45/1988 ed ha quale scopo principale quello di promuovere e di diffondere nel sistema economico e produttivo Veneto iniziative per lo sviluppo dell'innovazione, anche di processo e di prodotto, a favore delle imprese ivi operanti.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE, monitorando gli equilibri economico-finanziari.
Stato di attuazione: nel 2021 e fino alla data di adozione del presente provvedimento, la Regione ha garantito una governance efficace e continua sulla partecipata in questione, intervenendo dapprima nell'ambito della programmazione regionale con l'assegnazione a Veneto Innovazione S.p.a. di specifici obiettivi ed indirizzi gestionali definiti nel DEFR 2021- 2023 (DACR n. 113 del 16.12.2020) e nella Nota di Aggiornamento al DEFR 2021-2023 (DACR n. 127 del 17.12.2020), poi con l'approvazione del programma operativo di attività e del relativo budget 2021 (D.G.R. n. 920/2021); con l'Assemblea ordinaria del 26.05.2022 si è infine provveduto ad approvare il bilancio societario al 31.12.2021, la rendicontazione sugli obiettivi 2021 – 2023, il budget per l'anno 2022, giusta D.G.R. n. 570/2022. Gli Uffici regionali hanno effettuato un monitoraggio della situazione economico finanziaria della partecipata nel corso dell'intero esercizio, con il supporto di documentazione gestionale periodica interna.
I piani di razionalizzazione adottati con deliberazioni giuntali n. 324/2017, n. 1813/2018, n. 1816/2019, n. 1687/2020 e da ultimo n. 1594/2021 si allineano negli indirizzi ritenendo tale partecipazione strumentale alla Regione e pertanto da mantenere.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
MANTENERE la partecipazione regionale in Veneto Innovazione S.p.a., monitorando gli equilibri economico-finanziari della stessa, in quanto le attività svolte rientrano in quelle previste ai sensi dell'art. 4, comma 2, lett. d, T.U.S.P. e sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione.
### Indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento (ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016)
Per quanto concerne le disposizioni assegnate alla Società in merito al contenimento delle spese di funzionamento, ai sensi dell'art. 19, comma 5, D.Lgs. n. 175/2016, giusta D.G.R. n. 920/2021, per l'esercizio 2021, il contenimento del "Costo complessivo per studi ed incarichi di consulenza" entro il limite di euro 52.000,00.
Nell'Assemblea ordinaria del 26.05.2022, giusta D.G.R. n. 570/2022, il socio Regione ha preso atto dell'avvenuto raggiungimento, nell'esercizio 2021, degli obiettivi fissati con D.G.R. n. 920/2021, assegnando al contempo alla Società, per l'esercizio 2022, quale obiettivo specifico ai sensi dell'art. 19, comma 5, D.Lgs. n. 175/2016, il contenimento dei costi per incarichi a professionisti esterni, a carico della società, entro il limite di euro 50.000 e azzeramento del costo per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza.
Con il presente piano di razionalizzazione si rinnovano e si confermano gli indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento assegnati alla Veneto Innovazione S.p.a. giusta D.G.R. n. 570/2022, dando impulso anche alle partecipazioni regionali indirette in cui sia possibile esercitare un controllo qualificato in assemblea, di provvedere al contenimento delle spese di funzionamento in attuazione delle disposizioni ex art. 19, D.Lgs. n. 175/2016.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
Per effetto della fusione per incorporazione di VI Holding S.r.l. in liquidazione in Veneto Innovazione S.p.a. conclusasi in data 18.12.2019, Veneto Innovazione S.p.a. è subentrata, di diritto, in tutto il patrimonio di VI Holding S.r.l., proseguendo i processi di razionalizzazione avviati nelle partecipazioni indirettamente detenute.
Certottica S.c.a.r.l. svolge attività di certificazione e di formazione nel settore ottico.
Politecnico Calzaturiero S.c.a r.l. sviluppa attività di ricerca tecnologica, controllo qualità, servizi e formazione professionale per il settore calzaturiero.
Thetis S.p.a. gestisce servizi di ingegneria integrata volti ad attività di studio, progettazione, gestione e monitoraggio dei progetti legati alla salvaguardia dell'ambiente e del patrimonio storico – artistico.
Le azioni intraprese dall'ex VI Holding S.r.l. (oggi Veneto Innovazione S.p.a.) nel corso del 2018, volte alla dismissione delle tre partecipate allora detenute (Certottica S.c.a.r.l., Politecnico Calzaturiero S.c.a.r.l. e Thetis S.p.a.), hanno dato esito negativo; nello specifico, nei due esperimenti di procedura aperta per la vendita delle partecipazioni detenute, nonostante il valore dei lotti fosse stato ribassato al secondo esperimento, l'asta è andata deserta per tutte le partecipazioni.
A seguito dei due esperimenti d'asta andati deserti, si è ritenuto opportuno ricorrere alla trattativa diretta per la cessione delle quote di dette partecipate, avviando sempre nel 2018 alcune trattative con stakeholder istituzionali.
Preso atto delle linee di indirizzo formulate dalla Giunta regionale nel piano di razionalizzazione approvato con deliberazione n. 1816/2019, Veneto Innovazione S.p.a. in data 16.04.2020 pubblicava un nuovo "Avviso esperimento di asta pubblica per l'alienazione delle partecipazioni societarie", in esito al quale non sono pervenute offerte o manifestazione d'interesse.
Con riferimento a Thetis S.p.a. (1,89%), è da considerare che la società aveva una durata fino al 31.12.2020, prolungata al 31.12.2021 dall'Assemblea straordinaria degli azionisti tenutasi in data 7 dicembre 2020, a cui Veneto Innovazione S.p.a. non ha partecipato; in coerenza alle linee di indirizzo confermate dall'Amministrazione regionale nel piano di razionalizzazione approvato con D.G.R. n. 1687/2020, in data 30.12.2020 la società inviava comunicazione di recesso ai sensi dell'art. 2437, comma 1, lett. a) e comma 2, lett. a), del codice civile. In data 11 gennaio 2021 Thetis S.p.a. comunicava di aver ricevuto ed accettato la richiesta di recesso, rappresentando altresì che sarebbero seguite le attività di liquidazione delle quote detenute da Veneto Innovazione S.p.a., ai sensi dell'art. 2437 quater c.c.. In data 29.03.2022 la partecipata regionale ha ricevuto il pagamento del corrispettivo.
Con riferimento a Politecnico Calzaturiero S.c.ar.l. (1,02%) Veneto Innovazione S.p.a. inviava comunicazione di recesso ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. n. 175/2016; alla data di adozione del presente piano di razionalizzazione, la partecipata regionale comunica di essere in attesa di ricevere la convocazione dell'assemblea dei soci del Politecnico Calzaturiero S.c.ar.l. per la riduzione del capitale sociale e la relativa liquidazione della quota a Veneto Innovazione S.p.a..
Ciò detto, nel bilancio d'esercizio al 31.12.2021 della Veneto Innovazione S.p.a. le partecipazioni succitate in Thetis S.p.a. e in Politecnico Calzaturiero S.c.ar.l. sono state eliminate dall'attivo immobilizzato (Immobilizzazioni finanziarie) e contestualmente è stato registrato un "Credito vs altri" pari alla quota di liquidazione delle azioni detenute; di conseguenza, a prescindere dalla data del pagamento del corrispettivo, tali dismissioni sono da considerarsi concluse.
In merito a Certottica S.c.a.r.l. (20,15%), nel corso dell'assemblea societaria del 17.12.2020, il rappresentante delle CCIAA di Venezia, Rovigo, Treviso e Belluno, dichiarava l'interesse del sistema camerale veneto ad acquisire la quota di partecipazione di Veneto Innovazione S.p.a. in Certottica S.c.a.r.l.; al contempo, nei mesi successivi una nuova proposta è pervenuta da una società terza operante nel campo della certificazione, CSQA Certificazioni S.r.l..
Alla luce delle manifestazioni d'interesse ricevute, Veneto Innovazione S.p.a. nel mese di novembre 2021 ha proceduto con la pubblicazione di un nuovo avviso di asta pubblica con scadenza 15 dicembre 2021. Alla data di scadenza della gara risultava pervenuta un'unica offerta di acquisto da parte di CSQA Certificazioni S.r.l.. In data 29.12.2021 la cessione a titolo oneroso si è conclusa.
Infine, con riguardo a Veneto Nanotech S.c.a.r.l. in liquidazione e in concordato e alla società Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia S.c.a.r.l. in concordato, si rimane necessariamente in attesa della chiusura delle rispettive procedure concorsuali di concordato, per la successiva liquidazione delle quote.
## INFRASTRUTTURE VENETE S.R.L.
La società ha per oggetto la gestione, direttamente o attraverso società controllate o partecipate, della rete, delle infrastrutture e degli impianti di qualunque genere per l'esercizio dell'attività di trasporto ferroviario regionale; può svolgere inoltre tutte le altre attività complementari o affini a quelle che costituiscono l'oggetto sociale incluse quelle relative alla progettazione e realizzazione di infrastrutture di trasporto ed alla manutenzione e ristrutturazione di reti e mezzi di trasporto. Alla società può anche essere trasferita dalla Regione Veneto, in tutto o in parte, la proprietà delle reti ferroviarie, degli impianti e delle dotazioni patrimoniali. La società gestisce, direttamente o attraverso società controllate o partecipate, le infrastrutture, relative al sistema idroviario Padano Veneto nonché tutte le altre attività complementari o affini a quelle che costituiscono l'oggetto sociale incluse quelle relative alla progettazione e realizzazione di nuove opere ed alla manutenzione del sistema idroviario e portuale di competenza della Regione del Veneto.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: ai sensi della Legge Regionale n. 40/2018, MANTENERE la società Infrastrutture Venete S.r.l. in quanto le attività svolte dalla stessa rientrano nell'elenco dell'art. 4, comma 2, lett. a) T.U.S.P. e sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione. Al contempo, tenuto conto che Infrastrutture Venete S.r.l. è il soggetto destinato ad attuare, per conto della Regione del Veneto, il piano di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile ferroviario, dare seguito al progetto di fusione per incorporazione della Sistemi Territoriali S.p.a. nella Infrastrutture Venete S.r.l., giusta D.G.R. n. 987/2021 con efficacia non anteriore al 01.01.2023, una volta cessata l'attività di Sistemi Territoriali S.p.a..
Stato di attuazione: nel corso del 2021 e fino alla data di adozione del presente provvedimento, la Regione ha garantito una governance efficace e continua sulla partecipata in questione, intervenendo dapprima nell'ambito della programmazione regionale con l'assegnazione a Infrastrutture Venete S.r.l. di specifici obiettivi ed indirizzi gestionali definiti nel DEFR 2021-2023 (DACR n. 113 del 16.12.2020) e successiva Nota di Aggiornamento al DEFR 2021-2023 (DACR n. 127 del 17.12.2020), poi nell'Assemblea ordinaria del 24.06.2021 con l'approvazione del bilancio societario al 31.12.2020 (D.G.R. n. 784/2021) e nell'Assemblea
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Gli Uffici regionali hanno effettuato un monitoraggio della situazione economico finanziaria della partecipata nel corso dell'intero esercizio, con il supporto di documentazione gestionale periodica interna.
Con Legge Regionale 14 novembre 2018, n. 40, rubricata "SOCIETÀ REGIONALE "INFRASTRUTTURE VENETE S.R.L." PER LA GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E DI NAVIGAZIONE INTERNA", la Regione riorganizza e razionalizza il settore della gestione delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna, in aderenza ai principi comunitari e nazionali, ex D.Lgs. 15.07.2015, n. 112 "Attuazione della direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21.11.2012, che istituisce uno spazio ferroviario unico (Rifusione)".
A tal fine l'art. 2, comma 1, L.R. n. 40/2018, ha previsto il trasferimento alla Regione, dell'intera partecipazione, pari al 100 % del capitale sociale, detenuta da Sistemi Territoriali S.p.a. (società a partecipazione totalitaria regionale) nella "Ferroviaria Servizi S.r.l.", stabilendo contestualmente il cambio di denominazione di quest'ultima in "Infrastrutture Venete S.r.l.".
In adempimento al dettato legislativo suddetto e in esecuzione della D.G.R. n. 221/2019, Infrastrutture Venete S.r.l. è trasferita da Sistemi Territoriali S.p.a. alla Regione Veneto in data 28.05.2019, mediante distribuzione di un dividendo in natura.
Il progetto di scissione parziale proporzionale della Sistemi Territoriali S.p.a. nella beneficiaria Infrastrutture Venete S.r.l., approvato dall'Assemblea Straordinaria del 20.06.2019, dispone il trasferimento alla partecipata in questione di quanto segue:
- la gestione dell'infrastruttura ferroviaria della tratta Adria - Mestre in concessione dalla Regione;
- il parco rotabile di proprietà di Sistemi Territoriali S.p.a., quello trasferito in concessione e comodato da parte della Regione e quello acquisito in leasing, con esclusione degli asset ricompresi nel ramo d'azienda relativo al trasporto merci;
- gli immobili in possesso e intestati alla Sistemi Territoriali S.p.a., nonché tutti gli altri uffici in locazione gratuita dalla Regione;
- il personale operativo della rete ferroviaria e della navigazione interna e tutto il personale direzionale - amministrativo, che svolge anche l'attività a favore della società scissa;
- la gestione e manutenzione delle vie navigabili, con i relativi dipendenti e cespiti;
- tutti i progetti comunitari afferenti il trasporto ferroviario e la navigazione interna regionale, con l'unica esclusione del progetto "Connect 2 CE";
- le partecipazioni in società controllate e collegate.
La suddetta scissione è stata sancita il 24.10.2019, con atto notarile rep. 194.120 – raccolta n. 49.583 di Padova. Ai sensi dell'art. 2056 –quater, Codice Civile, gli effetti della scissione hanno avuto efficacia dal 01.01.2020; a partire da tale data Infrastrutture Venete S.r.l. è divenuta pienamente operativa, anche in forza di quanto stabilito con D.G.R. n. 1854/2019 dove, fra l'altro, in attuazione di quanto disposto dagli artt. 3 e 4, L.R. n. 40/2018, si è provveduto alla delega interorganica alla Società delle funzioni pubbliche in materia di trasporto pubblico locale ferroviario ed al trasferimento delle competenze relative di gestione delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione.
L'art. 4, comma 2, L.R. n. 40/2018, prevede che la Regione trasferisca in misura adeguata ad Infrastrutture Venete S.r.l. le risorse finanziarie necessarie allo svolgimento delle attività previste all'art. 3 della citata legge regionale.
In ragione di ciò, considerato che al 31.12.2022 (termine dell'attuale contratto di servizio) Sistemi Territoriali S.p.a. avrà esaurito la sua attività e che dovranno essere assunte per tempo le determinazioni conseguenti, la Giunta regionale con Deliberazione n. 195 del 24.02.2021 ha impartito le opportune direttive a Sistemi Territoriali S.p.a. ed a Infrastrutture Venete S.r.l. per la predisposizione di uno studio di fattibilità avente ad oggetto la fusione per incorporazione della prima nella seconda a far data dal 01.01.2023.
In data 22 luglio 2021, giusta D.G.R. n. 987/2021, nelle rispettive Assemblee societarie straordinarie di Sistemi Territoriali S.p.a. e di Infrastrutture Venete S.r.l. è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione della prima società nella seconda, disponendo che tale fusione divenga efficace dal 01.01.2023.
In data 25.01.2022 Infrastrutture Venete S.r.l. ha avviato la procedura aperta per l'affidamento del servizio ferroviario ad altro gestore con bando n. 1/2022 (pubblicato nella GUUE n. 2022/S 017-0421151 del 25.01.2022 e nella GURI n. 11 del 26.01.2022); nell'ambito del monitoraggio finanziario e tecnico – prestazionale della società Infrastrutture Venete S.r.l. – Audit I semestre 2022, giusta D.G.R. n. 266/2020, con nota del 29.09.2022, nel relazionare sullo stato di avanzamento della procedura, la società ha comunicato l'aggiudicazione provvisoria della gara per l'affidamento del TPL.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
In attuazione del progetto regionale di riordino e razionalizzazione del settore delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna, ai sensi della Legge Regionale n. 40/2018, MANTENERE la partecipazione regionale in Infrastrutture Venete S.r.l., in quanto le attività svolte dalla stessa rientrano nell'elenco dell'art. 4, comma 2, lett. a) "produzione di un servizio di interesse generale." del D.Lgs. n. 175/2016 e sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione. Al contempo, tenuto conto che Infrastrutture Venete S.r.l. è il soggetto destinato ad attuare, per conto della Regione del Veneto, il piano di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile ferroviario, dare seguito al progetto di fusione per incorporazione della Sistemi Territoriali S.p.a. nella Infrastrutture Venete S.r.l., giusta D.G.R. n. 987/2021 con efficacia non anteriore al 01.01.2023, una volta cessata l'attività di Sistemi Territoriali S.p.a. e ad avvenuto affidamento del servizio ferroviario ad altro gestore.
### Indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento (ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016).
La Società è controllata direttamente dalla Regione a partire dal 28.05.2019 ed è pienamente operativa a partire dal 01.01.2020.
Con riferimento alle disposizioni assegnate alla Società in merito al contenimento delle spese di funzionamento ai sensi della L.R. n. 39/2013 e in attuazione delle disposizioni di cui all'art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016, il socio Regione nell'Assemblea ordinaria del 24.06.2021, giusta D.G.R. n. 784/2021, ha assegnato alla partecipata in questione, quale obiettivo specifico per l'esercizio 2021, la riduzione del 5 % dei consumi energetici, per il comparto della navigazione interna, a parità di altre condizioni, rispetto all'analogo valore del 2020 (circa 620 MWh).
Tale obiettivo è stato perseguito dalla Società, in quanto la riduzione dei consumi energetici del comparto navigazione interna nell'anno 2021 rispetto all'anno 2020 è stata del 6,25%.
Nell'Assemblea ordinaria del 20.05.2022 il socio Regione prende atto del perseguimento dell'obiettivo per il 2021 da parte di Infrastrutture Venete S.r.l. e al contempo assegna alla medesima per l'esercizio 2022, quale obiettivo annuale specifico, ai sensi dell'art. 19, comma 5, D.Lgs. n. 175/2016 e quale misura di contenimento delle spese di funzionamento ai sensi della L.R. n. 39/2013, nell'ambito delle politiche di riduzione dei consumi energetici e più in generale degli obiettivi nazionali e regionali di transizione ecologica, la riduzione nel 2022, di un ulteriore 2% dei consumi energetici rispetto all'analogo valore del 2021 per il comparto della navigazione interna.
Con il presente provvedimento si rinnovano e si confermano gli indirizzi di contenimento assegnati alla Società, dando impulso anche alle partecipazioni regionali indirette in cui sia possibile esercitare un controllo qualificato in assemblea, di provvedere al contenimento delle spese di funzionamento in attuazione delle disposizioni ex art. 19 D.Lgs. n. 175/2016, in particolare sul contenimento dei costi per il personale.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
A far data 01.01.2020, per effetto della scissione parziale proporzionale della Sistemi Territoriali S.p.a., le partecipazioni detenute in società controllate e collegate (Interporto di Rovigo S.p.a. e Veneto Logistica S.r.l.) sono state trasferite alla beneficiaria Infrastrutture Venete S.r.l., con l'obiettivo di proseguire il percorso di razionalizzazione avviato in precedenza.
Interporto di Rovigo S.p.a. è una società a prevalente capitale pubblico che si occupa di promozione, studio, progettazione e realizzazione di un interporto nel comune di Rovigo, oltre che della gestione delle strutture e dei servizi interportuali connessi; nel 2021, così come nel triennio precedente, la società ha chiuso il bilancio con un utile d'esercizio, confermando l'inversione del trend negativo registrato negli anni passati.
Tale partecipata è stata oggetto di dismissione dal piano di razionalizzazione straordinaria ex D.G.R. n. 324/2017 fino al piano di razionalizzazione periodica ex D.G.R. n. 1816/2019; diversi sono stati i tentativi di vendita attuati nel 2017 e 2018 dalla Sistemi Territoriali S.p.a. non andati a buon fine, tenuto conto che stante la quota allora posseduta pari al 32,9357% del capitale sociale, le eventuali proposte di razionalizzazione diverse dalla cessione non potevano concretizzarsi senza l'appoggio e il voto favorevole di altri soci.
Infrastrutture Venete S.r.l., nel corso del 2020, nell'ambito del ruolo assegnatole dalla stessa Regione con delega interorganica di gestore infrastrutturale, ben diverso dalla prospettiva di Sistemi Territoriali S.p.a., pone allo studio e all'attenzione del socio Regione un percorso di razionalizzazione teso al mantenimento di un'unica società, individuata in Interporto di Rovigo S.p.a., mediante un'operazione che prevede la cessione delle quote detenute in Veneto Logistica S.r.l. a favore di Interporto di Rovigo S.p.a. con successiva fusione per incorporazione delle due società.
La considerazione dell'oggettiva strategicità dell'interporto in ambito infrastrutturale, ha di fatto revisionato la scelta di dismettere la partecipazione in Interporto di Rovigo S.p.a., quale relativa società di gestione, intendendo per contro mantenere e valorizzare tale partecipata; tale scelta è conseguenza della decisione della Giunta regionale che con deliberazione n. 265 del 02.03.2020 ha previsto significativi investimenti nell'area dell'interporto in argomento, nonché del "Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030", approvato dal Consiglio Regionale con provvedimento n. 75 del 14.07.2020, il quale riconosce nei cinque interporti regionali, tra cui appunto quello di Rovigo, una peculiare eccellenza del sistema di trasporto merci e logistica regionale, assegnando allo stesso un ruolo strategico vista la particolare presenza di tre modalità (acqua/ferro/gomma).
Dal complesso di questi due provvedimenti regionali emerge che le attività della Interporto di Rovigo S.p.a. sono quindi ritenute di rilievo e di interesse pubblico per lo sviluppo e la crescita del territorio, per meglio dire di "interesse pubblico emergente", correlate quindi alla comunità, così come definito nel Trattato di Maastricht e Trattato di Amsterdam.
Il piano di rilancio e riorganizzazione di Interporto di Rovigo S.p.a. ha incluso quindi l'acquisizione del 100% di Veneto Logistica S.r.l. (ivi compresa quindi la quota detenuta da Infrastrutture Venete S.r.l.), preordinata alla successiva fusione tra le due società. Interporto di Rovigo S.p.a. per finanziare l'acquisizione ha previsto una copertura mediante finanziamento bancario e aumento di capitale.
Con riferimento all'aumento di capitale, con Legge Regionale 29 dicembre 2020, n. 39 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2021", art. 10, – Infrastrutture Venete S.r.l. ne è stata autorizzata a partecipare nel limite massimo di euro 1.600.000,00.
In data 5 agosto 2021 Interporto di Rovigo S.p.a. ha acquisito la partecipazione detenuta da Infrastrutture Venete S.r.l. in Veneto Logistica S.r.l. (in data 31 ottobre 2021 è stato chiuso l'aumento di capitale). Conseguentemente la quota di partecipazione di Infrastrutture Venete S.r.l. al capitale sociale di Interporto di Rovigo S.p.a. si è rafforzata passando dal 32,9357% al 42,1605%.
Infine, in data 20 febbraio 2022 Interporto di Rovigo S.p.a. ha dato esecuzione alla delibera di fusione per incorporazione della Veneto Logistica S.r.l. in Interporto di Rovigo S.p.a., giusta deliberazione dell'Assemblea straordinaria dei soci del 16.12.2021.
Per quanto finora esposto, Infrastrutture Venete S.r.l. detenendo oggi un'unica partecipazione, quella appunto in Interporto di Rovigo S.p.a., ha ultimato il proprio percorso di razionalizzazione societaria, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 175/2016.
## SISTEMI TERRITORIALI S.P.A.
Esercizio dei servizi di trasporto di persone e/o cose con qualsivoglia mezzo, in particolare, servizio pubblico di trasporto ferroviario di interesse regionale e locale, gestione della rete, acquisto di materiale rotabile, nonché modalità e gestione vie navigabili.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE per la restante durata del contratto di servizio ferroviario la Sistemi Territoriali S.p.a., giuste DD.G.R. n. 2002/2018, n. 1590/2019 e n. 987/2021 in quanto le attività svolte dalla stessa di produzione di un servizio di interesse generale, rientrano tra le attività elencate all'art. 4, comma 2, lett. a), T.U.S.P., dando poi seguito al progetto di fusione per incorporazione della Sistemi Territoriali S.p.a. nella Infrastrutture Venete S.r.l., con efficacia non anteriore al 01.01.2023, una volta cessata l'attività in capo a Sistemi Territoriali S.p.a..
Stato di attuazione: nel 2021 e fino alla data di adozione del presente provvedimento, la Regione ha garantito una governance efficace e continua sulla partecipata in questione, intervenendo dapprima nell'ambito della programmazione regionale con l'assegnazione a Sistemi Territoriali S.p.a. di specifici obiettivi ed indirizzi gestionali definiti nella nel DEFR 2021-2023 (DACR n. 113 del 16.12.2020) e successiva Nota di Aggiornamento al DEFR 2021- 2023 (DACR n. 127 del 17.12.2020), poi con l'approvazione del programma operativo di attività e del relativo budget 2021 (D.G.R. n. 785/2021); con l'Assemblea ordinaria del 23.05.2022 si è infine provveduto ad approvare il bilancio societario al 31.12.2021, giusta D.G.R. n. 569/22. Gli Uffici regionali hanno effettuato un monitoraggio della situazione economico finanziaria della partecipata nel corso dell'intero esercizio, con il supporto di documentazione gestionale periodica interna.
In attuazione del decreto legislativo 15.07.2015, n. 112 "Attuazione della direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21.11.2012, che istituisce uno spazio ferroviario unico (Rifusione)", nel corso del 2018, Sistemi Territoriali S.p.a. ha avviato il progetto di separazione societaria tra la gestione dell'infrastruttura e l'attività di esercizio ferroviario (c.d. progetto di spin-off).
Con L.R. 14.11.2018, n. 40, rubricata "SOCIETÀ REGIONALE "INFRASTRUTTURE VENETE S.R.L." PER LA GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E DI NAVIGAZIONE INTERNA", la Regione riorganizza e razionalizza il settore della gestione delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione interna, in aderenza ai principi comunitari e nazionali già menzionati.
Come primo passo, in data 28.05.2019 la Regione riceve da Sistemi Territoriali S.p.a. l'intera partecipazione della società Ferroviaria Servizi S.r.l. rinominata Infrastrutture Venete S.r.l. (con distribuzione di un dividendo in natura), in esecuzione della D.G.R. n. 221/2019, alla quale sono delegate ex L.R. n. 40/2018 altresì specifiche funzioni proprie della Regione in materia di infrastrutture.
Peraltro, con nota 28.05.2019 prot. 156740, la partecipata regionale riceve risposta favorevole dall'Agenzia delle Entrate in merito all'interpello presentato in data 17.10.2018 per la non assoggettabilità ad IVA delle risorse finanziarie ricevute dalla Regione per il finanziamento dei contratti di servizio destinati al trasporto ferroviario, appunto nell'ipotesi di costituzione di un soggetto giuridico a cui vengono demandate (i.e. delega di funzioni non sinallagmatica) le funzioni relative alla gestione infrastrutture, come appunto stabilito dalla L.R. n. 40/2018.
L'Assemblea Straordinaria del 20.06.2019 approva il progetto di scissione parziale proporzionale della Sistemi Territoriali S.p.a. nella beneficiaria Infrastrutture Venete S.r.l., prevedendo, nel dettaglio, il trasferimento a quest'ultima di quanto segue:
- la gestione dell'infrastruttura ferroviaria della tratta Adria - Mestre in concessione dalla Regione;
- il parco rotabile di proprietà di Sistemi Territoriali S.p.A., quello trasferito in concessione e comodato da parte della Regione e quello acquisito in leasing, con esclusione degli asset ricompresi nel ramo d'azienda relativo al trasporto merci;
- gli immobili in possesso e intestati alla Sistemi Territoriali S.p.A., nonché tutti gli altri uffici attualmente in locazione gratuita dalla Regione;
- il personale operativo della rete ferroviaria e della navigazione interna e tutto il personale direzionale - amministrativo, che svolgerà anche l'attività a favore della società scissa;
- la gestione e manutenzione delle vie navigabili, con i relativi dipendenti e cespiti;
- tutti i progetti comunitari afferenti il trasporto ferroviario e la navigazione interna regionale, con l'unica esclusione del progetto "Connect 2 CE";
- le partecipazioni in società controllate e collegate.
A Sistemi Territoriali S.p.a. rimangono, tra le altre:
- la licenza per il trasporto passeggeri e merci e la gestione del servizio di trasporto passeggeri sulle tratte Adria - Mestre, Rovigo - Chioggia e Rovigo – Verona;
- la licenza per il trasporto delle merci, le attività di manovre ferroviarie in stazione a Rovigo, unitamente agli asset (locomotori con scorte tecniche e materiali di ricambio) ricompresi nel ramo d'azienda relativo al trasporto merci;
- tutto il personale operativo per la gestione del servizio di trasporto e per lo svolgimento della propria attività d'impresa.
Sistemi Territoriali S.p.a. assume in uso da Infrastrutture Venete S.r.l. il parco rotabile e ne gestisce la manutenzione.
Ai sensi dell'art. 2056 – quater Codice Civile, gli effetti della scissione hanno avuto efficacia dal 01.01.2020, con il subentro di Infrastrutture Venete S.r.l. alla Regione anche nella realizzazione degli obiettivi della politica di trasporto ferroviario e nei contratti di servizio in essere, ai sensi della L.R. n. 40/2018.
Contabilmente la scissione è stata esclusa dal campo di applicazione IVA ai sensi dell'art. 2, comma 3, lett. f, DPR 633/1972, e più in generale, l'operazione è risultata neutrale dal punto di vista fiscale, ex art. 173, comma 1, DPR 917/1986.
Per quanto concerne i servizi affidati alla Sistemi Territoriali S.p.a. sulle tratte Adria-Mestre, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona con Contratto sottoscritto il 26.05.2016, la D.G.R. n. 2002 del 21.12.2018 ha fornito linee di indirizzo circa l'affidamento di detti servizi successivamente alla scadenza del Contratto, nonché per interventi sull'assetto strutturale della rete gestita da Sistemi Territoriali S.p.a. e le politiche di acquisto di nuovo materiale rotabile.
In merito a quest'ultimo aspetto, in considerazione del programma di investimenti per l'acquisto di nuovo materiale rotabile, tramite l'utilizzo di Fondi FSC, veniva riconosciuta alla controllata regionale Sistemi Territoriali S.p.a. una proroga nella gestione del servizio per un periodo massimo di tre anni, cioè fino al 31.12.2022 (giusta D.G.R. n. 1590/2019); tale proroga è stata definita tenuto conto dei tempi necessari allo svolgimento della procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento dei servizi in questione ed alla successiva fase di subentro nella gestione del soggetto aggiudicatario. Decorso tale termine, Sistemi Territoriali S.p.a. avrà esaurito l'attività e pertanto dovranno essere assunte per tempo le determinazioni conseguenti per la sua razionalizzazione.
Appare opportuno inoltre considerare come Infrastrutture Venete S.r.l., società a totale partecipazione regionale, sia il soggetto destinato ad attuare, per conto della stessa Regione del Veneto, il piano di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile ferroviario, pari complessivamente a circa € 42,8 milioni, a fronte del quale sono già state assegnate risorse per complessivi € 24 milioni con deliberazioni del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.) n. 54 del 01.12.2016 e n. 12 del 28.02.2018. L'impegno finanziario differenziale dovrà essere autonomamente sostenuto dalla stessa Infrastrutture Venete S.r.l., mediante il ricorso al sistema bancario ovvero con specifici sostegni da parte della Regione.
Al fine di ottimizzare tali processi di razionalizzazione, la Giunta regionale, con delibera 195 del 24.02.2021, ha impartito le opportune direttive a Sistemi Territoriali S.p.a. ed a Infrastrutture Venete S.r.l. per la predisposizione di uno studio di fattibilità avente ad oggetto la fusione per incorporazione della prima nella seconda a far data dal 01.01.2023.
Così facendo, da un lato, l'estinzione di Sistemi Territoriali S.p.a., una volta cessata la sua attività, risulterebbe più celere rispetto al ricorso alla procedura di liquidazione volontaria (dai tempi e costi incerti), dall'altro, le sue disponibilità liquide potranno essere utilizzate da Infrastrutture Venete S.r.l. per la realizzazione degli investimenti previsti.
Inoltre, l'operazione di fusione è neutrale dal punto fiscale ai sensi dell'art. 172, comma 1, del DPR 917/1986 e pertanto non costituisce presupposto per il realizzo né per la distribuzione di plusvalenze e/o di minusvalenze dei beni della società incorporanda.
In data 22 luglio 2021, giusta D.G.R. n. 987/2021, nelle rispettive Assemblee societarie straordinarie di Sistemi Territoriali S.p.a. e di Infrastrutture Venete S.r.l. è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione della prima società nella seconda, disponendo che tale fusione divenga efficace dal 01.01.2023. Qualora, nelle more del subentro del nuovo gestore, la società incorporanda Sistemi Territoriali S.p.a. fosse chiamata a continuare la gestione del servizio ferroviario regionale di trasporto passeggeri oltre l'attuale termine del 31.12.2022, l'efficacia della fusione sarà necessariamente differita a data successiva, attendibilmente (salva diversa indicazione dell'atto di fusione) entro il 2023.
Per effetto dell'operazione, Infrastrutture Venete S.r.l. (società incorporante) subentrerà in tutte le posizioni attive e passive della Sistemi Territoriali S.p.a. (società incorporanda) che residueranno dopo aver ultimato il passaggio della gestione del servizio di trasporto ferroviario al nuovo concessionario, permettendo in tal modo di gestire le posizioni eventualmente pendenti all'interno della più ampia capacità patrimoniale e amministrativa della società incorporante, con semplificazioni e risparmi nelle procedure societarie, amministrative, contabili e fiscali.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
Tenuto conto di quanto stabilito nelle DD.G.R. n. 2002/2018, n. 1590/2019 e n. 987/2021, MANTENERE per la restante durata del contratto di servizio ferroviario la partecipazione regionale nella Sistemi Territoriali S.p.a. in quanto le attività svolte dalla stessa di produzione di un servizio di interesse generale, rientrano tra le attività elencate all'art. 4, comma 2, lett. a), T.U.S.P., dando poi seguito al progetto di fusione per incorporazione della Sistemi Territoriali S.p.a. nella Infrastrutture Venete S.r.l., con efficacia non anteriore al 01.01.2023, una volta cessata l'attività in capo a Sistemi Territoriali S.p.a.. Qualora, nelle more del subentro del nuovo gestore, la società incorporanda Sistemi Territoriali S.p.a. sia chiamata a continuare la gestione del servizio ferroviario regionale di trasporto passeggeri oltre il termine suddetto, l'efficacia della fusione sarà necessariamente differita a data successiva, attendibilmente (salva diversa indicazione dell'atto di fusione) entro il 2023.
### Indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento (ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016)
In attuazione dell'art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016, che prevede l'obbligo per le amministrazioni pubbliche socie di fissare obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di contenimento delle proprie società controllate, giusta D.G.R. n. 785/2021, è stato assegnato alla Sistemi Territoriali S.p.a. per l'esercizio 2021, quale misura di contenimento delle spese funzionamento, di contenere, nell'esercizio 2021, le spese di consulenza entro il limite di euro 30.000,00.
Tale obiettivo non è stato raggiunto in quanto la Società ha sostenuto una spesa complessiva di euro 44.205,00; Sistemi Territoriali S.p.a. ha motivato tale sforamento per la spesa straordinaria di euro 20.000,00 sostenuta ai fini dello studio inerente la fusione per incorporazione della stessa in Infrastrutture Venete S.r.l..
Nell'Assemblea ordinaria del 23.05.2022 il socio Regione ha preso atto di quanto rappresentato dalla partecipata in merito al mancato contenimento, nell'esercizio 2021, delle spese di consulenza e ha fornito a Sistemi Territoriali S.p.a., quale obiettivo specifico, ai sensi dell'art. 19, comma 5, D.Lgs. n. 175/2016, di ridurre, nell'esercizio 2022, la spesa del personale per euro 150.000,00 e di contenere i costi per studi incarichi e consulenza a euro 26.000,00.
Con il presente piano di razionalizzazione si rinnovano e si confermano gli indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento assegnati alla Sistemi Territoriali S.p.a. ex D.G.R. n. 569/2022.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
La Società non detiene partecipazioni. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Veneto | 2022-11-18 | bcd283ff19edc1199912ec7e5110af58 | 3 | Altre società partecipate | ## VENETO STRADE S.P.A.
Progettazione, costruzione, manutenzione, gestione, realizzazione di lavori ed opere stradali.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE la partecipazione in Veneto Strade S.p.a. in quanto le attività svolte dalla stessa ai sensi dell'art. 4, comma 2, lett. a) e d) T.U.S.P. sono ritenute necessarie ai fini istituzionali della Regione, realizzando idonei percorsi di riorganizzazione societaria.
Con la Legge Regionale 25.10.2001, n. 29, emanata a seguito del trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni ed agli Enti Locali in materia di viabilità, è stata prevista la costituzione di Veneto Strade S.p.a. a cui affidare la progettazione, l'esecuzione di interventi, la manutenzione, gestione e vigilanza della rete viaria di interesse provinciale e regionale.
Tenuto conto del ruolo svolto da Veneto Strade S.p.a. nella realizzazione di nuove infrastrutture stradali e nella gestione e manutenzione della rete viaria d'interesse regionale, già nel Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente detenute, con D.G.R. n. 324/2017, si è stabilito il mantenimento della Società ritenendo le attività svolte dalla stessa necessarie e strategiche ai fini istituzionali dell'Ente, prevedendo, fra l'altro, la condivisione di un percorso con i soci volto a consentire l'acquisizione da parte della Regione del Veneto di un controllo qualificato pari quantomeno al 71 % del capitale sociale.
Con Legge Regionale 30 dicembre 2017, n. 45 recante "Collegato alla legge di stabilità regionale 2018", art. 1, la Giunta regionale è stata autorizzata ad acquisire ulteriori azioni di Veneto Strade S.p.A..
Tale percorso si è completato in data 19.07.2018, con l'acquisizione da parte della Regione del Veneto del 46,42% delle azioni di Veneto Strade S.p.a., raggiungendo così la quota maggioritaria pari al 76,429% del capitale sociale della medesima.
A seguito della nuova strutturazione della compagine societaria, nel recepire le disposizioni del D.Lgs. n. 175/2016, l'Assemblea Straordinaria del 31.05.2019 ha approvato il nuovo statuto societario, tenuto conto del parere favorevole espresso dalla Seconda Commissione Consiliare ai sensi dell'art. 1, comma 4, L.R. n. 29/2001 e giusta D.G.R. n. 647 del 21.05.2019.
Tra le principali modifiche statutarie si segnala la nuova composizione dell'organo amministrativo che passa da un Consiglio di Amministrazione composto di quattordici membri ad un Amministratore Unico o un Consiglio di Amministrazione composto da tre o cinque membri ove l'assemblea rinvenga specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenuto conto delle esigenze di contenimento dei costi.
La L.R. 29.03.2019, n. 13 "Modifiche alla Legge Regionale 25 ottobre 2001, n. 29 "Costituzione di una società di capitali per la progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e vigilanza delle reti stradali" e successive modificazioni", ha modificato la Legge istitutiva di Veneto Strade S.p.a., in attuazione del Protocollo d'Intesa siglato da Regione del Veneto ed ANAS S.p.a. in data 23.02.2018, ex D.G.R. n. 201 del 20.02.2018.
Con tale Protocollo d'Intesa s'intende gestire la rete stradale prioritaria statale e regionale con un unico soggetto compartecipato dalla Regione e ANAS S.p.a., condividendo appieno la riorganizzazione stradale avviata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che coinvolge alcune Regioni confinate nel settentrione (rispettivamente Regione Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna). Il provvedimento di riclassifica delle strade regionali (D.P.C.M. con oggetto "Revisione delle reti stradali relative alle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto) è intervenuto in data 21.11.2019, pubblicato nella G.U. del 28.01.2020, a cui Veneto Strade S.p.a., ANAS S.p.a. e Regione Veneto devono dare seguito nelle sue fasi esecutive.
Con nota prot. n. 180008 del 23.03.2021 l'ANAS ha confermato a Veneto Strade S.p.a. la volontà di dare seguito all'attuazione del sopraccitato protocollo, convenendo di rinviare il trasferimento delle strade regionali e provinciali oggetto di riclassifica a statali, in data successiva al perfezionamento di tale iter procedurale, autorizzando l'Amministrazione regionale a proseguire con la gestione della rete regionale in argomento; al contempo ANAS ha manifestato la disponibilità a trasferire alla Regione una quota delle risorse finanziarie che il MIMS metterà a disposizione di ANAS stessa.
Con D.G.R. n. 399 del 30.03.2021 Veneto Strade S.p.a. è stata autorizzata a proseguire nella gestione, senza soluzione di continuità, anche sulle strade regionali e provinciali, riclassificate statali ai sensi del D.P.C.M. 21.11.2019, attualmente già in gestione, quantificando e rendicontando il relativo onere finanziario che sarà rimborsato da ANAS S.p.a. stessa, per competenza, nei limiti di quanto definito.
In data 30.06.2021, ai sensi di quanto deliberato dall'Assemblea societaria del 30.04.2021 e giusta D.G.R. n. 523/2021, è stato sottoscritto l'Accordo tra Regione del Veneto e Provincia di Belluno per l'esercizio del controllo analogo congiunto sulla società Veneto Strade S.p.a. con il quale è stato istituito il Comitato di Coordinamento per l'esercizio congiunto del controllo analogo sulla Società, ai sensi dell'art. 5 del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii., degli artt. 4 e 16 del D.Lgs. n. 175/2016 e ss.mm.ii., degli art. 13.8 e 18 dello statuto di Veneto Strade S.p.a..
Ancora, in attuazione della D.G.R. n. 523 del 27.04.2021, il Responsabile dell'anagrafe delle stazioni appaltanti (RASA) della Regione del Veneto ha trasmesso in data 10.09.2021 ad ANAC, ai sensi dell'art. 192 del D.Lgs. n. 50/2016, l'istanza di iscrizione della Veneto Strade S.p.a. nell'Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house. In data 03.11.2022 la procedura si è conclusa con l'accoglimento dell'istanza e l'iscrizione della società all'Elenco A.N.A.C..
Sul versante societario, a seguito della manifesta volontà della Provincia di Padova di voler procedere alla dismissione dell'intera partecipazione azionaria detenuta in Veneto Strade S.p.a., secondo le modalità previste dall'art. 10 del D.Lgs. n. 175/2016 e tenuto conto delle disposizioni contenute nello statuto sociale, gli Organi societari stanno procedendo in base a quanto previsto dalla normativa.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
Alla luce di quanto sopra esposto, si conferma il MANTENIMENTO della partecipazione in Veneto Strade S.p.a. in quanto le attività svolte dalla stessa, ai sensi dell'art. 4, comma 2, lett. a) e d), T.U.S.P., sono ritenute necessarie ai fini istituzionali della Regione, proseguendo al contempo la riorganizzazione societaria prevista dal Protocollo d'Intesa succitato.
### Indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento (ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016)
Nell'Assemblea ordinaria dei soci del 30.04.2021, giusta D.G.R. n. 523/2021, era stato attribuito alla Società quale obiettivo specifico annuale e pluriennale, ai sensi dell'art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016 ai fini del contenimento delle spese di funzionamento, l'obiettivo di ridurre gli oneri finanziari/interessi passivi per l'importo di euro 50.000,00. Nel merito l'obiettivo risulta conseguito stante che nell'esercizio 2021 gli oneri finanziari/interessi passivi sostenuti sono pari a € 459.845,00, a fronte dei costi contabilizzati nel bilancio chiuso al 31.12.2020 per € 567.176,00.
Nell'Assemblea dei soci del 29.04.2022, giusta D.G.R. n. 454/2022, è stato attribuito a Veneto Strade S.p.a. quale obiettivo specifico e pluriennale ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016, l'obiettivo del contenimento dei costi di funzionamento per l'esercizio 2022 riguardante la riduzione per un importo pari almeno a € 50.000,00 dei service tecnici.
Con il presente provvedimento si rinnovano e si confermano gli indirizzi di contenimento assegnati alla Società ex D.G.R. n. 454/2022.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
Nel piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche della Regione al 31.12.2017, giusta D.G.R. n. 1813/2018, Vi.Abilità S.r.l. non poteva definirsi "partecipazione indiretta" ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. g), D.Lgs. n. 175/2016, in quanto la Regione del Veneto deteneva al 31.12.2017 in Veneto Strade S.p.a., una quota pari al 30% del capitale sociale della medesima.
Ciò nonostante, tenuto conto del percorso di acquisizione del controllo qualificato da parte della Regione Veneto in Veneto Strade S.p.a. conclusosi nel 2018, già nel piano succitato la Giunta regionale con riferimento a Vi.Abilità S.r.l. proponeva di proseguire il percorso di dismissione della stessa, in quanto non strettamente necessaria ai fini istituzionali dell'Ente, ai sensi dell'art. 4 c. 1 T.U.S.P..
Al 31.12.2018, stante la quota del socio Regione del Veneto in Veneto Strade S.p.a., tale partecipazione si definisce "partecipazione indiretta" ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. g), D.Lgs. n. 175/2016 e pertanto soggetta a razionalizzazione.
Nel corso del 2018 non è stata avviata da parte di Veneto Strade S.p.a. nessuna procedura di alienazione relativa a Vi.Abilità S.r.l., posto che il Protocollo d'Intesa tra ANAS e Regione del Veneto sottoscritto dalle parti in data 23.02.2018, sopra citato, prevedeva tra l'altro l'ingresso di ANAS S.p.a. nel capitale di Veneto Strade S.p.a. con una quota di maggioranza a cui sarebbe seguita, nell'ottica di un'ottimizzazione delle risorse, la valutazione delle possibili sinergie tra Veneto Strade S.p.a. e la stessa Vi.Abilità S.r.l..
Tuttavia, tenuto conto delle linee d'indirizzo fornite dall'Amministrazione regionale giusta D.G.R. n. 1813/2018 e considerato il dilatarsi dei tempi di ingresso di ANAS S.p.a. in Veneto Strade S.p.a., quest'ultima ha inteso avviare nel 2019 le procedure finalizzate all'alienazione della quota detenuta.
In data 12.11.2019 Veneto Strade S.p.a. comunica alla Provincia di Vicenza, socio al 95% di Vi.Abilità S.r.l., la propria volontà di cedere le quote nella partecipazione in argomento; l'Amministrazione Provinciale con nota del 18.12.2019 riscontra a Veneto Strade S.p.a. che il Consiglio Provinciale con Deliberazione n. 51 del 12.12.2019 ha autorizzato l'avvio delle trattative per l'acquisizione delle quote summenzionate, stimando un valore di cessione di euro 253.259,00.
Il socio Regione, nel prendere atto della volontà espressa dall'Amministrazione Provinciale nell'acquisizione delle quote di Vi.Abilità S.r.l., manifesta a Veneto Strade S.p.a. l'esigenza di disporre di un valore corrente della partecipata, chiedendo agli organi della società di valutare l'impatto della cessione sul risultato economico della stessa, al fine di preservare al contempo gli equilibri di bilancio.
Ciò detto, nel recepire gli indirizzi regionali, Veneto Strade S.p.a. provvede alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 62 del 01.06.2020 dell'avviso di cessione, mediante pubblico incanto, dell'intera quota societaria in argomento.
Il socio Regione, preso atto che non sono pervenute offerte in relazione alla procedura ad evidenza pubblica di cessione, con nota prot. 271212 del 08.07.2020, condivide la decisione di Veneto Strade S.p.a. di continuare il processo di dismissione avviato, vagliando una trattativa con il socio di maggioranza. Tale operazione appare l'unica perseguibile considerata l'esigua partecipazione percentuale raffrontata a quella del socio di maggioranza e del fatto che la società svolge servizi stradali dedicati al territorio provinciale di Vicenza.
Veneto Strade S.p.a. in data 04.11.2020 invitava la Provincia di Vicenza a comunicare l'eventuale permanere dell'interesse all'acquisto dell'intera partecipazione societaria, tenuto conto che il valore contabile della stessa iscritto a bilancio è di euro 324.000,00.
Il socio Provincia di Vicenza, nel rinnovare l'interesse all'acquisto dell'intera quota posseduta dalla partecipata regionale, quantificava in euro 280.000,00 l'offerta per l'acquisto.
Il Consiglio di Amministrazione di Veneto Strade S.p.a. nella seduta del 25.06.2021 riteneva opportuno dotarsi di una perizia di stima del valore della partecipazione detenuta alla data del 31.12.2020; alla luce delle analisi svolte, il valore economico attribuibile alla partecipazione in questione è risultato essere pari a € 370.000,00.
In data 09.09.2021 la Società comunicava l'esito della perizia alla Provincia di Vicenza, chiedendo di confermare o meno il permanere dell'interesse ad acquisire la partecipazione in Vi.Abilità al valore stimato; il socio Provincia ribadiva il proprio interesse all'acquisizione ma al valore non superiore a € 300.000,00.
A seguito di tale riscontro, il Consiglio di Amministrazione di Veneto Strade S.p.a. deliberava di non procedere all'alienazione della partecipazione detenuta (essendo non supportata dalla stima del valore corrente), comunicando tale decisione al socio Regione.
Nel precedente piano di revisione ordinaria adottato dall'Amministrazione il 19 novembre 2021 giusta D.G.R. n. 1594/2021, si conferma il percorso di razionalizzazione avviato per la partecipata in argomento, dando indirizzo a Veneto Strade S.p.a. di proseguire con ulteriori tentativi di vendita ad un congruo valore di realizzo.
In data 16.04.2022 la Provincia di Vicenza, su richiesta di Veneto Strade S.p.a., comunicava il permanere dell'interesse della stessa all'acquisizione delle quote di Vi.Abilità S.r.l. al valore non superiore a euro 300.000,00.
Con nota prot. 14518/2022 del 01.07.2022 la Società aggiornava gli Uffici regionali, chiedendo al contempo indicazioni sulle procedure da adottare, vista la situazione di stallo; l'Amministrazione regionale, in data 12.07.2022, invitava l'organo amministrativo di Veneto Strade S.p.a. a non interrompere i rapporti e a mantenere aperta una diretta interlocuzione con il socio Provincia di Vicenza, tenuto conto che nell'identificare una valore di mercato della partecipazione in argomento, va considerato che Vi.Abilità S.r.l. svolge come unica attività un servizio di gestione stradale a favore del socio di maggioranza Provincia sulla base di contratto di concessione di durata quindicennale e scadenza al 31.12.2036, da cui riceve la quasi totalità dei finanziamenti. È quindi un'entità aziendale in house della Provincia di Vicenza che vive di finanza derivata sulla base di una concessione a termine.
Il Consiglio di Amministrazione di Veneto Strade S.p.a. nella seduta del 27.09.2022 ha deliberato di proseguire il processo di dismissione mantenendo attive le interlocuzioni con la Provincia di Vicenza, al fine di addivenire alla vendita della quota ad un valore pari a quanto iscritto a Bilancio della società (euro 324.000,00), dando contestuale mandato agli uffici di verificare se sussiste l'interesse da parte di terzi all'acquisto della quota al medesimo valore.
Per quanto detto, si propone di proseguire il percorso di dismissione della partecipata in argomento, in quanto non strettamente necessaria ai fini istituzionali dell'Ente, ai sensi dell'art. 4, comma 1, T.U.S.P., proseguendo con ulteriori tentativi di vendita ad un congruo valore di realizzo.
## VENETO SVILUPPO S.P.A.
Finanziaria di gestione di numerosi interventi a favore delle imprese per lo sviluppo economico del sistema veneto e di partecipazioni societarie
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE la partecipazione in Veneto Sviluppo S.p.a., la finanziaria per lo sviluppo economico regionale, in quanto strettamente necessaria ai fini istituzionali della Regione del Veneto, che ai sensi della L.R. 47/75 gestisce numerosi interventi a favore delle imprese per lo sviluppo economico del sistema veneto e, in via prevalente, anche tramite la controllata FVS S.G.R. S.p.a., investe in partecipazioni e strumenti di debito delle imprese venete attraverso operazioni di private equity e private debt.
La Legge Regionale n. 47/1975 ha autorizzato la Giunta regionale alla costituzione di Veneto Sviluppo S.p.a., avvenuta il 15.09.1979.
La Società, in armonia con le leggi e la programmazione della Regione del Veneto, concorre:
- alla promozione dello sviluppo economico e sociale del Veneto, quale strumento di attuazione della programmazione regionale;
- alla promozione dell'attiva presenza e competitività, nei mercati interni ed esteri, delle imprese ed enti con sede e/o stabilimento nel territorio del Veneto, anche collaborando con soggetti pubblici e privati, secondo gli indirizzi della programmazione regionale;
- alla promozione della formazione e del consolidamento delle strutture finanziarie delle imprese con sede e/o stabilimento nel territorio del Veneto;
- al superamento degli squilibri territoriali e settoriali esistenti.
La società a controllo pubblico, il cui capitale sociale attualmente è pari a euro 112.407.840,00, è partecipata al 51% dalla Regione del Veneto e per il 49% da soci privati facenti parte del sistema bancario e finanziario.
Al fine di garantire una maggiore operatività a favore del sistema economico produttivo veneto ed un maggiore apporto di capitali finanziari finalizzati ad investimenti a favore delle imprese, l'art. 12, L.R. n. 30/2016 ha modificato l'art. 1, L.R. n. 47/75 disponendo che, nell'ambito della compagine sociale della Finanziaria Regionale: "Potranno essere soci della Veneto Sviluppo S.p.a., oltre alla Regione del Veneto, gli enti pubblici territoriali e non territoriali, le società che per legge esercitano attività di pubblico interesse sotto il controllo o la vigilanza della pubblica autorità, i loro consorzi, le società che esercitano attività bancaria e finanziaria, le fondazioni bancarie, le casse di previdenza, i fondi pensione, nonché le società controllate dagli enti anzidetti, con esclusione delle società fiduciarie.".
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
MANTENERE Veneto Sviluppo S.p.a., la finanziaria per lo sviluppo economico regionale, in quanto strettamente necessaria ai fini istituzionali della Regione del Veneto, che ai sensi della L.R. 47/75 gestisce numerosi interventi a favore delle imprese per lo sviluppo economico del sistema veneto e, in via prevalente, anche tramite la controllata FVS S.G.R. S.p.a., investe in partecipazioni e strumenti di debito delle imprese venete attraverso operazioni di private equity e private debt.
Tenuto conto che l'art. 26, comma 2, D.Lgs. n. 175/2016 definisce che le disposizioni contenute all'art. 4, comma 1 del medesimo ("Finalità perseguibili mediante l'acquisizione e la gestione di partecipazioni pubbliche") non sono applicabili a Veneto Sviluppo S.p.a. (società inclusa nell'Allegato A al T.U.S.P.), si rappresenta che le partecipazioni detenute dalla Finanziaria Regionale in qualità di investimenti partecipativi non sono riconducibili ai processi di razionalizzazione illustrati e pianificati nel presente piano.
Infatti, gli investimenti in partecipazioni da parte di Veneto Sviluppo S.p.a. sono effettuati, in coerenza con il proprio oggetto sociale e mission, nell'esercizio di attività di gestione di fondi ovvero nell'esercizio di attività di investimento nel capitale di rischio di imprese sul territorio, finalizzati a consentirne lo sviluppo ma senza finalità di stabile investimento.
L'intervento partecipativo esercitato dalla Società nell'esercizio di attività di investimento nel capitale di rischio di imprese sul territorio veneto, è esclusivamente di carattere temporaneo, e rappresenta quindi lo strumento (e non già l'obiettivo) attraverso il quale Veneto Sviluppo S.p.a. esercita la propria attività, a supporto delle imprese operanti sul territorio.
Dal punto di vista operativo, Veneto Sviluppo S.p.a. entra nella compagine societaria delle imprese da sostenere, in genere attraverso un aumento di capitale, erogando alle stesse le risorse finanziarie necessarie per il perseguimento del proprio piano di sviluppo industriale; tale intervento di patrimonializzazione, consente alle piccole e medie imprese di migliorare la struttura delle fonti di finanziamento per la crescita aziendale, nonché beneficiare di un miglior accesso al canale bancario.
Gli investimenti partecipativi sono sottoscritti sulla base di accordi finalizzati a disciplinare concretamente un percorso di crescita e di sviluppo societario, definendo a priori le modalità di smobilizzo della partecipazione medesima in un arco temporale di tre-cinque anni.
Ciò detto, tali partecipazioni temporanee acquisite e gestite da Veneto Sviluppo S.p.a. nello svolgimento della propria "attività caratteristica" non possono essere incluse nel piano di razionalizzazione periodica di cui all'art. 20, D.Lgs. n. 175/2016, in quanto trattasi di investimenti partecipativi assunti in via strumentale nell'ambito dell'esercizio di un'attività prevista dal citato decreto legislativo n. 175/2016 e dell'inclusione del "Gruppo Veneto Sviluppo" nell'Allegato A dello stesso.
È emblematico, del resto, il caso altre finanziarie regionali che detengono una numerosità di investimenti partecipativi ben superiore al caso veneto. Si pensi ad esempio al caso di Friulia, finanziaria che detiene n. 110 investimenti (di cui n. 32 soggette a procedure liquidatorie, fallimentari e/o concordatarie) ed a Finest S.p.a. che ai sensi della propria legge istitutiva detiene n. 79 partecipazioni in società per lo più estere.
Si conferma, pertanto, in coerenza con quanto già sinteticamente esposto in sede di prima applicazione del T.U.S.P., con D.G.R. n. 324/2017 e con successive deliberazioni giuntali n. 1813/2018, n. 1816/2019, n. 1687/2020 e n. 1594/2021, di considerare gli investimenti partecipativi di Veneto Sviluppo S.p.a. esclusi dal provvedimento di razionalizzazione periodica giacché rientranti nell'attività tipica della Società, definita con L.R. n. 47/1975 che, per espressa previsione del D.Lgs. n. 175/2016, prevede la non applicabilità dell'art. 4, comma 1, alla Società medesima, ai sensi dell'art. 26, comma 2, ("Gruppo Veneto Sviluppo" incluso nell'Allegato A al T.U.S.P.). Al di là della qualificazione formale, si rappresenta tuttavia che dal punto di vista sostanziale detti investimenti partecipativi sono tutti destinati alla dismissione (in questo senso quindi oggetto di un loro specifico percorso di razionalizzazione).
Fermo restando quanto sopra illustrato circa lo svolgimento di una complessa attività sul tessuto delle imprese venete (e non già di una saltuaria acquisizione di partecipazione), con riferimento al portafoglio partecipativo detenuto dalla Finanziaria regionale, l'Allegato B del presente provvedimento fornisce una sintesi circa l'attività di gestione svolta e le prospettive di dismissione dei suddetti investimenti partecipativi (escluso FVS S.G.R. S.p.a., n. 23 investimenti al 31.12.2021, di cui 11 soggetti a procedura di liquidazione e/o fallimento; al 30.06.2022 n. 21 investimenti, di cui 10 soggetti a procedura di liquidazione e/o fallimento).
Ciò detto, la partecipazione detenuta in FVS S.G.R. S.p.a. (vedasi infra), non è invece da considerarsi un investimento partecipativo temporaneo, bensì strettamente necessaria per le finalità istituzionali della Veneto Sviluppo S.p.a. e quindi da mantenere.
Peraltro, analogamente al "Gruppo Veneto Sviluppo", anche il "Gruppo FVS S.G.R." è incluso nell'Allegato A al T.U.S.P. e pertanto non è soggetto alle disposizioni dell'art. 4, comma 1, D.Lgs. n. 175/2016.
### LINEE DI INDIRIZZO SUGLI INVESTIMENTI PARTECIPATIVI DETENUTI DA VENETO SVILUPPO S.P.A.
Con riferimento ai cd. "investimenti partecipativi" di Veneto Sviluppo S.p.a., si conferma, in coerenza con quanto già stabilito con deliberazioni giuntali n. 324/2017, n. 1813/2018, n. 1816/2019, n. 1687/2020 e n. 1594/2021 di considerare gli stessi non direttamente riconducibili al provvedimento di razionalizzazione periodica in quanto rientranti nell'attività caratteristica della Società, che per espressa previsione del D.Lgs. n. 175/2016 prevede la non applicabilità dell'art. 4, comma 1, alla Società medesima, ai sensi dell'art. 26, comma 2, ("Gruppo Veneto Sviluppo" incluso nell'Allegato A al T.U.S.P.). Ad ogni modo, al di là della questione formale, detti investimenti partecipativi sono tutti in corso di dismissione (i.e. destinati alla vendita) in quanto, per loro natura, sono di carattere temporaneo.
L'unica partecipazione non riconducibile alla categoria di investimento partecipativo temporaneo è quella detenuta in FVS S.G.R. S.p.a., sottoposta a vigilanza della Banca d'Italia, che è da considerarsi strumentale alla Finanziaria Regionale e strettamente necessaria per le finalità istituzionali della Società e quindi da MANTENERE (vedi sezione sottostante relativa alle partecipazioni indirette). Anche il "Gruppo FVS S.G.R." è escluso dall'applicabilità dell'art. 4, comma 1, del T.U.S.P., in quanto anch'esso inserito nell'Allegato A del T.U.S.P., ai sensi dell'art. 26 del T.U.S.P..
### Indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento (ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016)
Con riferimento alle disposizioni assegnate alla Società in merito al contenimento delle spese di funzionamento, giusta D.G.R. n. 569/2021, nell'Assemblea ordinaria del 10.05.2021 è stato attribuito a Veneto Sviluppo S.p.a. quale obiettivo specifico, ai sensi dell'art. 19, comma 5, D.Lgs. n. 175/2016, di ridurre per il 2021 il costo per studi e consulenze entro il limite del 50% delle spese registrate nel 2009 e di mantenere i costi di funzionamento nel triennio 2021-2023, in un'ottica di consolidato con la propria controllata FVS S.G.R. S.p.a., in una percentuale rispetto al fatturato non superiore a quella registrata nel 2019. Per quanto concerne la riduzione del costo per studi e consulenze entro il limite del 50 % delle spese sostenute nel 2009 (euro 445.172,55) esso può considerarsi raggiunto, avendo comunicato la Società un valore di euro 121.839,17 (pari al 27 %).
È importante considerare come, nella determinazione di tali valori, la Società abbia fatto riferimento alla delibera della Corte dei Conti del 15.02.2005, n. 6/CONTR/05. In essa la Corte ha individuato una serie di linee di indirizzo e di criteri interpretativi in materia di incarichi di studio o ricerca ovvero di consulenza, stabilendo che si debba fare riferimento al "contenuto dell'atto piuttosto che alla qualificazione formale adoperata nel medesimo". In particolar modo non rientrano fra i suddetti incarichi:
- le prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge, qualora non vi siano uffici o strutture a ciò deputati;
- la rappresentanza in giudizio ed il patrocinio dell'amministrazione;
- gli appalti e le esternalizzazioni di servizi, necessari per raggiungere gli scopi dell'amministrazione.
Su tali basi il limite di spesa sopra indicato risulta rispettato.
Per quanto concerne l'obiettivo del mantenimento dei costi di funzionamento, nel triennio 2021- 2023, in un'ottica di consolidato con la propria controllata FVS S.G.R. S.p.a., in una percentuale rispetto al fatturato non superiore a quella registrata nel 2019, la Società ha rappresentato come l'incidenza cumulata dei costi di funzionamento sul fatturato per il 2021 sia pari a 1,07 mentre nel 2019 risultava pari a 1,16.
Ciò detto, nell'Assemblea ordinaria del 09.05.2022, giusta D.G.R. n. 508/2022, il socio Regione prende atto del perseguimento dell'obiettivo assegnato alla Veneto Sviluppo S.p.a. per l'esercizio 2021 in merito al contenimento delle spese di funzionamento e al contempo assegna alla medesima per l'esercizio 2022 quale obiettivo specifico ex art. 19 comma 5 D.Lgs. n. 175/2016 di mantenere i costi di funzionamento, nel triennio 2021-2023, in un'ottica di consolidato con la propria controllata FVS S.G.R. S.p.a., in una percentuale rispetto al fatturato non superiore a quella registrata nel 2019.
Con il presente piano di razionalizzazione si rinnovano e si confermano gli indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento assegnati alla Finanziaria regionale e alla propria partecipata FVS S.G.R. S.p.a. con D.G.R. n. 508/2022.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
FVS S.G.R. S.p.a. è una società partecipata totalmente da Veneto Sviluppo S.p.a. che ha per oggetto la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio realizzata attraverso la promozione, l'istituzione, e l'organizzazione di fondi comuni di investimento e l'amministrazione dei rapporti con i partecipanti, nonché la gestione del patrimonio di OICR, di propria o altrui istituzione, anche in regime di delega, mediante l'investimento avente ad oggetto strumenti finanziari, crediti e altri beni mobili o immobili.
Le cd. Società di Gestione del Risparmio ("S.G.R.") sono società alle quali nell'ordinamento italiano è riservata la prestazione del servizio di gestione collettiva ed individuale del risparmio. Le attività di cui si occupano le S.G.R. sono:
- la gestione collettiva del risparmio, cioè l'investimento sui mercati e la gestione in forma aggregata del risparmio raccolto attraverso fondi comuni di investimento e SICAV;
- la gestione di fondi pensione (cioè di fondi accantonati dai risparmiatori durante la vita lavorativa e destinati a costruire una rendita pensionistica complementare per integrare le coperture offerte dai sistemi di previdenza obbligatoria);
- la gestione patrimoniale, ossia la gestione individuale del patrimonio dei singoli risparmiatori sulla base di un mandato specifico da essi conferito alla S.G.R..
Oltre a gestire i fondi comuni di investimento e i fondi pensione, la S.G.R. può istituire tali fondi e realizzare le attività ad essi connesse o strumentali stabilite dalla Banca d'Italia.
L'autorizzazione alla prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio e di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi è rilasciata dalla Banca d'Italia, sentita la Consob. Le S.G.R. autorizzate alla prestazione di tali servizi sono iscritte all'apposito Albo tenuto dalla Banca d'Italia. Con la nascita delle S.G.R., il T.U.I.F. (Testo unico in materia di intermediazione finanziaria) ha introdotto nell'ordinamento italiano il c.d. "gestore unico", nuova figura di intermediario abilitato ad operare in tutti i campi della gestione patrimoniale, quindi abilitato a gestire per conto di terzi sia in forma "collettiva" che in forma "individuale".
Secondo quanto dispone l'art. 33, Testo Unico sugli Intermediari Finanziari (D.Lgs. 24.02.1998, n. 58 e s.m.i.) alle S.G.R. è riservata, unitamente alle SICAV, la prestazione di servizi di gestione collettiva, comprendenti la promozione, istituzione ed organizzazione dei fondi comuni di investimento nonché la gestione del patrimonio degli organismi di investimento collettivo del risparmio; inoltre le S.G.R. possono prestare il servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi, istituire e gestire fondi pensione e svolgere le attività connesse e strumentali stabilite dalla Banca d'Italia, sentita la Consob.
L'art. 34 del TUIF stabilisce che "la Banca d'Italia, sentita la Consob, autorizza l'esercizio del servizio di gestione collettiva del risparmio e del servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento da parte delle società di gestione del risparmio quando ricorrono le seguenti condizioni:
- sia adottata la forma di società per azioni;
- la sede legale e la direzione generale della società siano situate nel territorio della Repubblica;
- il capitale sociale versato sia di ammontare non inferiore a quello determinato in via generale dalla Banca d'Italia (attualmente un milione di euro);
- i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo abbiano i requisiti di professionalità e onorabilità indicati dall'articolo 13 del T.U.I.F.;
- i partecipanti al capitale abbiano i requisiti di onorabilità indicati dall'articolo 14 del T.U.I.F.;
- la struttura del gruppo di cui è parte la società non sia tale da pregiudicare l'effettivo esercizio della vigilanza sulla società stessa e siano fornite almeno le informazioni richieste ai sensi dell'articolo 15, comma 5 (partecipazioni qualificate al capitale della S.G.R.) del T.U.I.F.;
- venga presentato, unitamente all'atto costitutivo e allo statuto, un programma concernente l'attività iniziale nonché una relazione sulla struttura organizzativa;
- la denominazione sociale contenga le parole "società di gestione del risparmio".
FVS S.G.R. S.p.a., soggetto vigilato da Banca d'Italia, è quindi il veicolo strutturato e regolamentato attraverso il quale Veneto Sviluppo S.p.a. focalizza progressivamente tutti gli impieghi di capitale, siano essi realizzati mediante investimenti in capitale di rischio e o attraverso la sottoscrizione di strumenti di debito privato o di natura ibrida, di per sé idoneo anche per raccogliere sempre più fondi di terzi in gestione.
L'attività di FVS S.G.R. S.p.a. è focalizzata su due macro aree d'attività: la gestione di fondi di privaty equity e venture capital e l'attività di advisory.
In particolare, FVS S.G.R. S.p.a. ha operatività nei cosiddetti F.I.A. (Fondi d'Investimento Alternativi Mobiliari chiusi) la cui gestione ricomprende:
- il Fondo di Ventures Capital Aladinn (gestione conclusa in data 30.06.2020), F.I.A. Chiuso Immobiliare riservato ad investitori professionali, il cui regolamento è stato autorizzato da Banca d'Italia in data 16.04.2007 e la cui attività di investimento è stata avviata nel luglio 2007 e al 31.12.2018 si è chiuso il dodicesimo esercizio del Fondo; il Fondo è scaduto il 30.06.2019. La gestione del Fondo si è conclusa in data 30 giugno 2020 con un valore complessivo netto pari a Euro 1.182.323 e la liquidità rimanente è stata distribuita proporzionalmente tra tutti i sottoscrittori. Al termine di tale attività FVS S.G.R. S.p.a. ha provveduto in data 31 luglio 2020 alla chiusura del conto corrente intestato al Fondo.
- il Fondo Sviluppo PMI, F.I.A. Chiuso Immobiliare riservato ad investitori professionali, il cui regolamento di gestione è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della S.G.R. in data 24.11.2014 e depositato presso Banca d'Italia in data 19.12.2014. Il Fondo è stato avviato il 04.04.2015, la cui attività si è focalizzata per il 2018 e anche per il primo semestre 2019 su una intensa ricerca ed individuazione di opportunità di investimento; nel corso del 2019, Veneto Sviluppo S.p.a. ha intensificato la sua attività di investimenti sottoscrivendo ca. 2,1 €/milioni in tale Fondo Sviluppo PMI. Nell'esercizio 2021, l'operatività del Fondo è stata focalizzata sulla gestione del portafoglio di aziende partecipate per massimizzare la creazione di valore e gestire la complessa congiuntura economica collegata all'emergenza Covid-19, nonché sull'individuazione di nuove opportunità di investimento e sulla gestione dei percorsi di valorizzazione e disinvestimento di alcune società in portafoglio. Il Fondo Sviluppo PMI risulta investito al 31 dicembre 2021 per un importo complessivo pari a circa Euro 22,4 milioni. Nel corso del 2021 è stato realizzato anche il disinvestimento della partecipata All In S.p.a., holding che detiene la maggioranza del Gruppo Exor International S.p.a..
- il Fondo Sviluppo PMI 2, istituito a seguito dell'approvazione del regolamento di gestione con delibera del Consiglio di Amministrazione della S.G.R. in data 14.04.2021 e depositato presso la Banca d'Italia in data 19.04.2021. Nel mese di luglio 2021 ha avuto luogo il primo closing di sottoscrizione del fondo ed è stata avviata l'attività di investimento; nel corso del 2022 è continuato il processo di raccolta del Fondo, con un target di raccolta pari a Euro 75 milioni. Il commitment sottoscritto dai Partecipanti risulta pari a Euro 57,4 milioni, di cui 51,4 milioni sottoscritti nel 2021 ed Euro 6,0 milioni sottoscritti nel 2022. L'ammontare sottoscritto da Veneto Sviluppo è pari ad Euro 20 milioni; il restante è stato sottoscritto da primari istituti bancari, fondi pensione, investitori privati e confindustrie. La durata del Fondo è stabilita fino al 2 luglio 2031.
L'attività di advisory svolta nel corso del 2021, come negli esercizi precedenti, è stata erogata principalmente a favore della stessa Veneto Sviluppo S.p.a.. In particolare l'attività si è concentrata sul supporto da parte del Team della FVS S.G.R. S.p.a. al processo di scouting e di analisi delle opportunità di investimento in titoli di debito subordinato all'interno dell'iniziativa "Fondo Veneto Minibond" e sul sostegno alle attività di analisi e di valutazione delle opportunità di exit dagli investimenti posti in essere attraverso lo strumento di private equity "Fondo di capitale di rischio" gestito dalla Società medesima.
Come già sopra rappresentato, la Società è l'unica partecipazione detenuta da Veneto Sviluppo S.p.a. da considerarsi strumentale e strettamente necessaria per le finalità istituzionali della stessa, e quindi da mantenere.
Peraltro, anche il "Gruppo FVS S.G.R." è incluso nell'Allegato A al T.U.S.P. e pertanto non è soggetto alle disposizioni dell'art. 4, comma 1, D.Lgs. n. 175/2016, ai sensi dell'art. 26, comma 2.
## CONCESSIONI AUTOSTRADALI VENETE S.P.A.
Attività di gestione, comprese quelle di manutenzione ordinaria e straordinaria, del raccordo autostradale di collegamento tra l'autostrada A4 – tronco Venezia- Trieste, delle opere a questo complementari, nonché della tratta autostradale Venezia-Padova.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE la partecipazione in C.A.V. S.p.a., monitorando gli equilibri economico-finanziari della stessa in quanto svolge attività rientranti nell'art. 4, comma 2, lett. a), T.U.S.P. considerate necessarie alle finalità istituzionali dell'Ente.
In attuazione di quanto disposto dall'art. 2, comma 290, L. 24.12.2007, n. 244 (Finanziaria 2008), dall'art. 40, L.R. 19.2.2007, n. 2 (legge finanziaria regionale 2007) e dalla D.G.R. n. 370 del 19.02.2008, in data 01.03.2008 è stata costituita in forma paritetica tra la Regione del Veneto (50%) e ANAS S.p.a. (50%) la società Concessioni Autostradali Venete S.p.a..
La Società, conformemente a quanto disposto nella Delibera CIPE del 26.01.2007, ha ad oggetto il compimento e l'esercizio di tutte le attività, gli atti ed i rapporti inerenti la realizzazione e la gestione degli ulteriori investimenti in infrastrutture viarie che saranno indicati dalla Regione Veneto, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Le attività svolte da C.A.V. S.p.a. rientrano nell'art. 4, comma 2, lett. a), T.U.S.P., ovvero di produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi, in quanto la società si occupa appunto della gestione, e della manutenzione ordinaria e straordinaria del raccordo autostradale di collegamento tra l'autostrada A4 – tronco Venezia-Trieste (c.d. Passante di Mestre), delle opere a questo complementari, nonché della tratta autostradale Venezia-Padova.
In data 1 marzo 2008, si è provveduto altresì alla stipula dei Patti parasociali fra i due soci, al fine di meglio definire le modalità di governance e di funzionamento della medesima società.
Detti patti, vigenti dal 01.03.2008, si sono rinnovati tacitamente alla scadenza del primo quinquennio (01.03.2013) dalla costituzione della società, e sono venuti a scadere in data 01.03.2018.
Prima di tale data, stante il lasso di tempo intercorso, alla luce dell'attuale operatività di C.A.V. S.p.a. e delle modifiche normative nel frattempo intervenute in materia (D.Lgs. n. 175/2016, integrato e corretto dal D.Lgs. n. 100/2017) con D.G.R. n. 1334/2017 si è ritenuto opportuno avviare un confronto con il socio paritetico ANAS S.p.a. al fine di ridefinire il contenuto dei Patti Parasociali medesimi.
Infatti, l'art. 15, Legge regionale n. 30/2016 del "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017" ha introdotto alcune modifiche all'art. 40, L.R. n. 2/2007 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2007", volte ad ampliare l'operatività della CAV S.p.a. consentendo alla stessa di svolgere attività tese alla realizzazione di opere di infrastrutturazione viaria. Detta modifica, mirante nel medio-lungo termine anche alla realizzazione di possibili sinergie operative ed economie di scala con Veneto Strade S.p.a. necessita tuttavia, di analoga previsione normativa nazionale, il cui iter e le cui tempistiche non sono al momento prevedibili.
I nuovi patti parasociali approvati con D.G.R. n. 783 del 08.06.2018 tengono conto della normativa vigente in materia di società a partecipazione pubblica, di quella a garanzia dell'equilibrio di genere e delle disposizioni in materia di trasparenza e anticorruzione. Detti patti, regolano la composizione ed il funzionamento degli organi sociali che, considerata la partecipazione paritetica al capitale sociale da parte dei due soci, sarebbe altrimenti molto complicato definire, e dall'altro la governance proposta appare distribuire in maniera equa tra i soci il potere di guida della società, in particolare riservando ad ANAS S.p.a. maggiori poteri di gestione tramite la scelta dell'Amministratore Delegato e alla Regione del Veneto poteri di controllo grazie alla maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione, tra cui il Presidente e alla designazione di un sindaco effettivo.
Ancora, si rappresenta che in data 23.02.2018 la Regione del Veneto e ANAS S.p.a. hanno siglato un Accordo Programmatico per la definizione dello sviluppo infrastrutturale sul territorio regionale, al fine di promuovere e garantire la migliore fruibilità della rete stradale, assicurando adeguati interventi di riqualificazione della rete esistente e promuovendo nuovi investimenti per l'ammodernamento della stessa; con tale accordo, che coinvolge indirettamente anche le società regionali C.AV. S.p.a. e Veneto Strade S.p.a., si è convenuto istituire un Gruppo di lavoro permanente con il compito di monitorare le attività intraprese e sviluppare le iniziative comuni per perseguire gli obiettivi assegnati.
Peraltro, con D.G.R. n. 1277 del 28.08.2018, è stato approvato lo "Schema di primo atto aggiuntivo alla Convenzione ricognitiva ai sensi dell'art. 2, comma 290 – Legge 27.12.2007, n. 244" trasmesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in data 08.06.2018.
In data 08.08.2018 è stato sottoscritto da C.A.V. S.p.a. e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (in qualità di concedente) il summenzionato Schema di Atto Aggiuntivo alla Convenzione vigente, che reca in allegato il nuovo Piano Economico Finanziario 2015-2032 ed il nuovo Piano Finanziario Regolatorio per il quinquennio 2015-2019; l'iter di approvazione, iniziato a giugno 2015, si è concluso in data 24.05.2019, con la registrazione da parte della Corte dei Conti del Decreto Interministeriale di approvazione dello stesso Atto Aggiuntivo.
Nel corso del secondo semestre 2019, C.A.V. S.p.a. ha avviato un confronto con il MIT al fine definire il nuovo Piano Economico Finanziario 2020-2024. Ancora, con deliberazione n. 67/2019 del 19.06.2019 l'Autorità di Regolazione dei Trasporti – ART ha approvato il nuovo sistema tariffario di pedaggio relativo alla convenzione ANAS S.p.a. – Concessioni Autostradali Venete S.p.a.; dall'applicazione di tale nuovo sistema tariffario deriverebbe una decrescita costante dei pedaggi, con peggioramento rispetto al trend medio del Sistema Tariffario CIPE, e di conseguenza i ricavi per CAV S.p.a. diminuirebbero, con ripercussioni sui finanziamenti da destinare agli interventi sulle infrastrutture venete.
Per quanto sopra, con D.G.R. n. 1264 del 03.09.2019 è stato autorizzato il Presidente della Giunta Regionale a proporre ricorso avanti al TAR per il Veneto e/o al TAR per il Piemonte per ottenere l'annullamento della succitata deliberazione.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, con due sentenze quasi gemelle del 7 ottobre 2020, pubblicate il 25.11.2020, accoglie parzialmente i ricorsi proposti succitati e per l'effetto annulla nei limiti la deliberazione 67/2019 dell'ART; il Tribunale riconosce il diritto dell'Autorità di intervenire anche sulle concessioni autostradali in essere e non solo su quelle future. Inoltre, in merito alla metodologia utilizzata da ART per individuare i costi efficienti di riferimento, il giudice riconosce che "pur agendo attraverso un procedimento unico valido per tutti i concessionari coinvolti, l'ART ha tenuto in considerazione le specificità di CAV. D'altra parte l'individuazione dei parametri di riferimento compiuta da ART risulta una scelta tecnico- discrezionale opinabile, non viziata da evidenti vizi logici. In definitiva la metodologia utilizzata da ART per individuare i costi efficienti di riferimento non può ritenersi illegittima sotto i profili denunciati". "(omissis)... Appare, invece, fondato il profilo di censura con cui la ricorrente lamenta la mancata valutazione dei margini di effettiva realizzabilità, da parte di CAV, dell'obiettivo imposto, in ragione dei vincoli fattuali, giuridici ed economici già assunti...". Il TAR del Veneto riconosce che l'ART avrebbe dovuto prendere in considerazione i vincoli giuridici ed economici già in essere, operando un'ulteriore personalizzazione, in modo da verificare in concreto l'effettiva sostenibilità dell'importante obiettivo imposto. Ritenendosi solo parzialmente soddisfatta di quanto statuito dalla sentenza di primo grado, C.A.V. S.p.a. decide di impugnare la sentenza stessa.
Inoltre, con nota prot. n. 312471 del 06.08.2020 il Presidente della Regione del Veneto sottopone all'attenzione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il progetto "Polo Autostradale del Nord Est", consistente nell'assegnare direttamente in house le concessioni autostradali del Veneto a C.A.V. S.p.a.; ciò detto, al fine, in primis, di governare, nel medio lungo periodo, l'intera rete autostradale veneta, con obiettivo prioritario sulla sicurezza e sulla manutenzione della stessa, ma anche di finanziare, realizzare e gestire nuove importanti opere infrastrutturali, alleggerendo il peso sul bilancio regionale e dello Stato.
Tale progetto prevede nell'immediato di intervenire con due iniziative urgenti riguardanti la predetta Società, relative al rinnovo della concessione della C.A.V. S.p.a. per ulteriori 30 anni e la modifica normativa che permetta l'ampliamento del campo d'azione della Società stessa, rispetto all'attuale configurazione di "gestore del Passante di Mestre".
In coerenza a quanto sopra, con Legge regionale 10 febbraio 2021, n. 4 rubricata "Razionalizzazione e riordino della governance regionale nel settore delle infrastrutture e dei trasporti" e in aderenza al nuovo Piano Regionale dei Trasporti 2020 - 2030 (PRT), è stata incaricata la Giunta regionale, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della succitata legge, di adottare un disegno di legge di riordino organizzativo ed operativo, con le seguenti finalità: a) assicurare elevati standard di qualità nella gestione e manutenzione delle infrastrutture e degli impianti, valorizzando il patrimonio esistente; b) raggiungere un elevato livello di qualità ed uniformità sul territorio regionale nella erogazione dei servizi integrati di trasporto, definendo i livelli dei servizi essenziali, valutando le specificità territoriali laddove esistenti; c) raggiungere più elevati standard di efficienza, efficacia ed economicità nell'azione amministrativa e tecnica nell'ambito del settore.
Nel dare piena attuazione al progetto di riordino in argomento, dovranno essere considerati alcuni criteri tra cui la semplificazione del quadro complessivo dei soggetti e società, controllati o partecipati dalla Regione, nel settore delle infrastrutture e dei trasporti; l'individuazione di uno o più soggetti per la gestione della rete stradale regionale, nonché delle infrastrutture ferroviarie e per la navigazione interna e lacuale in ambito regionale; la ridefinizione delle competenze nel settore del trasporto pubblico regionale e locale con individuazione di un soggetto, quale regolatore dei servizi in ambito regionale; la promozione della costituzione di una holding autostradale del nord est per il rafforzamento istituzionale e gestionale nell'ambito della rete autostradale regionale.
Tale disposto normativo è altresì coerente con quanto auspicato dalla Corte dei Conti in merito ad una possibile razionalizzazione di C.A.V. S.p.a. con le altre partecipazioni di similare oggetto sociale (i.e. concessionarie autostradali).
Con il Decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, art. 44, comma 8-bis, convertito con modificazioni dalla L. 29 luglio 2021, n. 108, è intervenuta la modifica alla legge istitutiva di C.A.V. S.p.a., ampliando di fatto l'operatività della società e disponendo che alla stessa "possono essere affidate le attività di realizzazione e di gestione, comprese quelle di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ulteriori tratte autostradali situate prevalentemente nel territorio della regione Veneto nonché, previa intesa tra le regioni interessate, nel territorio delle regioni limitrofe, nei limiti e secondo le modalità previsti dal comma 8-ter dell'articolo 178 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50".
Peraltro, CAV S.p.a. ha avviato negli esercizi 2020 e 2021 attività preliminari di studio circa la possibilità di dare corso a taluni nuovi investimenti funzionali al miglioramento – in ottica di medio-lungo periodo – della viabilità sulle tratte gestite dalla stessa, nonché all'ammodernamento e/o all'incremento dei livelli complessivi di sicurezza della rete gestita dalla Società.
In attuazione delle normative vigenti, nel corso del 2020 la Società ha trasmesso al MIMS tutta la documentazione concernente il Piano Economico Finanziario 2020-2032 e il Piano Finanziario Regolatorio 2020-2024 secondo il quadro regolatorio definito dall'ART.
Al mero fine di adempiere all'obbligo normativo imposto e alla luce dell'impugnativa da parte della società del quadro regolatorio definito dall'ART, CAV S.p.a. ha trasmesso due diversi aggiornamenti degli atti suddetti, uno predisposto in conformità a quanto previsto dalla Convenzione Ricognitiva e dalle Delibere CIPE ed uno predisposto in conformità al quadro regolatorio definito dall'ART.
Con sentenza n. 8765 del 14.10.2022 il Consiglio di Stato ha accolto gli appelli proposti da ART (N. 1919/21 e N. 1920/21) e rigettato integralmente sia quello proposto dalla Regione del Veneto (N. 1857/21) che quello proposto da C.A.V. S.p.a. (N. 1778/21).
Nel secondo semestre 2020 e nel corso del 2021 sono seguiti gli aggiornamenti alla documentazione in argomento, come richiesto dal Concedente.
A fronte dell'invio al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili del Piano Economico Finanziario e del Piano Finanziario Regolatorio, la normativa prevede che l'iter di approvazione si completi con l'emissione dell'apposito Decreto Interministeriale (MIMS e MEF) di approvazione e la successiva registrazione dello stesso presso la Corte dei Conti. L'efficacia del PEF decorrerà dalla data di registrazione del suddetto Decreto Interministeriale.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
MANTENERE, monitorando gli equilibri economico-finanziari la partecipazione regionale in C.A.V. S.p.a. in quanto la stessa svolge attività rientranti nell'art. 4, comma 2, lett. a), T.U.S.P., considerate necessarie alle finalità istituzionali dell'Ente.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
La Società non detiene partecipazioni societarie.
## SOCIETÀ AUTOSTRADE ALTO ADRIATICO S.P.A.
Attività di progettazione, costruzione, esercizio e/o adeguamento nell'ambito del territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Regione del Veneto di autostrade, infrastrutture di trasporto limitrofe alla rete autostradale, comprese le attività di mera gestione del servizio autostradale e di manutenzione dei tratti autostradali.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE la partecipazione all'oggetto, monitorandone gli equilibri economico-finanziari, in quanto le attività svolte dalla stessa rientrano nell'art. 4, comma 2, lett. a), T.U.S.P. ("produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi") e sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione del Veneto.
La Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. è stata costituita in data 17.04.2018 su iniziativa della Regione Friuli Venezia Giulia (67%) e della Regione Veneto (33%), con un capitale sociale iniziale di 6 milioni di euro, prevendendo in seguito il conferimento nella stessa da parte di entrambi i soci delle quote di capitale direttamente e indirettamente detenute in Autovie Venete S.p.a..
La Società a totale capitale pubblico è finalizzata all'assunzione e/o comunque alla gestione e all'esercizio della concessione autostradale trentennale delle tratte autostradali A4 Venezia- Trieste, A23 Palmanova-Udine Sud, A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano, A57 tangenziale di Mestre e della A34 Villesse-Gorizia, attualmente assentite in concessione ad Autovie Venete S.p.a., in forza della Convenzione Unica sottoscritta con l'Ente Concedente giunta a scadenza naturale lo scorso 31.03.2017.
La costituzione della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. è avvenuta in applicazione dell'art. 13 bis, D.Lgs. n. 148/2017 e s.m.i., il quale al comma 1 prevede che: "Per il perseguimento delle finalità di cui ai protocolli di intesa stipulati in data 14 gennaio 2016, rispettivamente, tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol unitamente a tutte le amministrazioni pubbliche interessate allo sviluppo del Corridoio scandinavo mediterraneo e sottoscrittrici del predetto protocollo e tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto interessate allo sviluppo del Corridoio mediterraneo, tesi a promuovere la cooperazione istituzionale per lo sviluppo dei medesimi Corridoi, il coordinamento delle infrastrutture autostradali A22 Brennero-Modena e A4 Venezia-Trieste, A28 Portogruaro-Pordenone e raccordo Villesse-Gorizia è assicurato come segue:
- le funzioni di concedente sono svolte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
- le convenzioni di concessione per la realizzazione delle opere e la gestione delle tratte autostradali hanno durata trentennale e sono stipulate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con le regioni e gli enti locali che hanno sottoscritto gli appositi protocolli di intesa in data 14 gennaio 2016, che potranno anche avvalersi di società in house, esistenti o appositamente costituite, nel cui capitale non figurino privati;
- le convenzioni di cui alla lettera b) devono prevedere che eventuali debiti delle società concessionarie uscenti e il valore di subentro delle concessioni scadute restino a carico dei concessionari subentranti".
Le attività della Società, dalla data di costituzione ad oggi, si sono concentrate nell'individuazione, d'intesa con i soci ed il MIT, dell'istituto giuridico nel quale inquadrare l'art. 13 bis, D.Lgs. n. 148/2017; si tratta di dare per la prima volta attuazione ad una norma di legge che inquadra il rapporto contrattuale non nell'ambito di una classica convenzione di concessione ove le parti sono due (tipicamente Concedente e Concessionario), bensì nell'ambito di un rapporto trilatero del quale devono far parte anche i Soci.
Il Consiglio di Stato, Sezione Prima, con proprio parere n. 1645/2018 del 26.06.2018, ha confermato il fatto che il rapporto avrebbe dovuto essere inquadrato nell'ambito di un accordo di cooperazione interistituzionale tra il Ministero delle Infrastrutture e Traporti, in qualità di ente Concedente, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione del Veneto, in qualità di soci della Società Autostrade Alto Adriatico e la stessa società.
La bozza di Accordo di Cooperazione così predisposta, è stata trasmessa dal MIT alla Commissione Europea (DG Grow) affinché esprimesse il proprio parere in merito alla compatibilità dell'Accordo stesso con la normativa europea in materia di appalti e concessioni.
In data 11.11.2018 la Commissione Europea (DG Grow) ha reso il proprio parere favorevole, ritenendo peraltro di ampliare i compiti originariamente previsti dal Comitato di Indirizzo e Coordinamento assimilandoli a quelli che il comitato per l'esercizio del controllo analogo ha nell'ambito delle società "in house".
Per quanto attiene al sistema tariffario dei pedaggi autostradali che la Società dovrà applicare, si rappresenta che con deliberazione n. 3/2018 del 25.01.2018 dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (per brevità ART) ha avviato il procedimento volto a definire il sistema tariffario di pedaggio per l'affidamento in house della concessione relativa alle tratte autostradali in questione.
Con deliberazione n. 88/2018 del 27.09.2018, l'ART ha indetto la consultazione pubblica sul sistema tariffario di pedaggio in argomento convocando altresì un'audizione al fine di consentire ai partecipanti alla consultazione che ne facessero richiesta di illustrare le proprie osservazioni e proposte innanzi alla stessa, prorogando al 21.12.2018 il termine di conclusione del procedimento.
Con determinazione n. 133 del 19.12.2018 l'Autorità di Regolazione dei Trasporti ha stabilito il sistema tariffario di pedaggio da applicare alla Società; sulla base di quest'ultimo provvedimento, la Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. deve redigere il proprio Piano Economico Finanziario (PEF) ed il Piano Finanziario Regolatorio (PFR), e trasmettere tali documenti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché richieda alla stessa Autorità di esprimere il parere di compatibilità con la determinazione n. 133/2018 sopra citata.
Ottenuto il parere dell'ART, competente ad esprimersi sarà il CIPE, previo parere tecnico del NARS (Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica). A seguito dei relativi pareri favorevoli, seguirà il decreto interministeriale MIT-MEF di approvazione dell'Accordo di Cooperazione nonché la successiva registrazione da parte della Corte dei Conti. Affinché tale Accordo divenga efficace, la Società dovrà sottoscrivere i contratti di finanziamento volti a garantire la prosecuzione dei lavori in corso di competenza del Commissario delegato e pagare alla S.p.A. Autovie Venete il valore di subentro.
Nel corso della seduta del 24.07.2019, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), ha assunto la Delibera n. 38 inerente il "criterio generale per l'accertamento e per la definizione dei rapporti economici riferibili alle società concessionarie autostradali limitatamente al periodo intercorrente tra la data di scadenza della concessione e la data di effettivo subentro del nuovo concessionario (periodo transitorio)" e la Delibera n. 39 sull'"approvazione dell'accordo di cooperazione relativo alla tratta autostradale A4 Venezia- Trieste, A23 Palmanova-Udine, A28 Portogruaro-Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre per la quota parte e A34 raccordo Villesse-Gorizia [ex Autovie Venete]".
Con particolare riguardo alla deliberazione CIPE n. 39/2019 è stato invece approvato l'Accordo di Cooperazione relativo alle tratte autostradali A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova- Udine Sud, A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano, A57 tangenziale di Mestre per la quota parte e della A34 raccordo Villesse-Gorizia; al contempo la Società ha avviato l'iter per l'approvvigionamento delle risorse finanziarie indispensabili all'attuazione dell'Accordo di Cooperazione.
L'attuazione dell'Accordo di Cooperazione presuppone la sottoscrizione da parte di Autostrade Alto Adriatico S.p.a. dei Contratti di Finanziamento con i potenziali soggetti finanziatori (BEI e CDP) volti a garantire sia la corresponsione ad Autovie Venete S.p.a. del valore di subentro sia la prosecuzione dei lavori di attuale competenza del Commissario Delegato.
Peraltro, tale Accordo di Cooperazione deve tener conto degli imprevedibili effetti legati alla situazione emergenziale dell'epidemia da COVID-19 che ha colpito anche il nostro Paese da febbraio 2020 ai primi mesi 2022, sia nei contenuti dello stesso, che nelle tempistiche ivi previste per il relativo perfezionamento.
Resta inteso, come già ribadito nella scheda di Autovie Venete S.p.a. (vedi la scheda seguente relativa ad Autovie Venete S.p.a.), che la priorità per la Società è quella di conoscere la puntuale definizione del valore di subentro che dovrà essere corrisposto ad Autovie Venete, dato questo fondamentale per la predisposizione del Piano Economico Finanziario definitivo e per proseguire l'iter con gli istituti finanziatori.
Nel corso del 2020 la Società, ha proseguito l'interlocuzione con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, volta all'aggiornamento dell'Accordo di Cooperazione a seguito dell'emanazione dell'art. 35, comma 1, del D.L. 162/2019 e delle richieste formulate al Ministero stesso di inserire dei meccanismi di mitigazione dell'allocazione del rischio traffico (c.d. meccanismo del revenue sharing stabilito dall'ART), tenuto conto degli impatti negativi sui volumi di traffico derivanti dall'emergenza sanitaria Covid-19.
Con comunicazione del 26 gennaio 2021 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ora Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili) comunicava ad Autovie Venete S.p.a., notiziando per conoscenza la Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a., le sue conclusioni in merito alla "determinazione del valore netto dei cespiti devolvibili ai fini della determinazione dell'indennizzo di subentro", chiedendo alla stessa una versione aggiornata del Piano Finanziario Transitorio.
Il 2 marzo 2021 Autovie Venete S.p.a. inviava al MIMS e alla Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. il proprio PEF Transitorio contenete la rappresentazione del valore di subentro, determinato sulla base del valore netto dei cespiti devolvibili così come rettificati dal MIMS con la succitata comunicazione.
In data 16 marzo 2021 il Concedente chiedeva alla Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. di procedere alla predisposizione di una versione aggiornata del PEF precisando che lo stesso "(...) potrà decorrere dal 1 luglio 2021 e dovrà recepire la corresponsione di un indennizzo di subentro, pari al valore risultante dagli atti del concessionario scaduto". Il MIMS evidenziava inoltre che la regolazione definitiva dell'indennizzo di subentro, poteva avvenire successivamente al trasferimento dell'infrastruttura stessa in occasione del primo aggiornamento del Piano Finanziario Regolatorio così come previsto dall'Accordo di Cooperazione.
Successivamente all'approvazione da parte dei Soci nell'Assemblea del 30.06.2021 dell'Accordo di Cooperazione, del Piano Economico Finanziario e dei relativi allegati, la Società ha provveduto in egual data, ad inviare la citata documentazione al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (MIMS), al fine di proseguire l'iter volto alla sottoscrizione e alla successiva efficacia dei medesimi atti.
Al contempo sono state sottoposte all'attenzione del Ministero le seguenti proposte:
- la previsione dell'inserimento di un ulteriore allegato che si pone l'obiettivo di disciplinare le concrete modalità di applicazione del meccanismo del Revenue Sharing stabilito dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti
- l'introduzione di integrazioni derivanti dalla necessità, già rappresentata dai Soci all'Ente Concedente, di tenere conto dell'evento di forza maggiore (emergenza epidemiologica da Covid-19) che si è verificato successivamente all'adozione della delibera CIPE n. 39/2019 i cui effetti negativi nel tempo non sono, allo stato, preventivabili con il necessario livello di affidabilità.
A seguito delle successive interlocuzioni e condivisioni intercorse tra Ente Concedente, Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) e Società, in data 9 luglio 2021, la Società Autostrade Alto Adriatico ha avanzato le seguenti proposte definitive:
- espresso richiamo dell'emergenza epidemiologia da Covid-19 tra gli eventi di forza maggiore elencati nell'Accordo di Cooperazione;
- inserimento, come allegato al Piano Economico Finanziario, dell'allegato tecnico volto a disciplinare le concrete modalità di applicazione del meccanismo del Revenue Sharing così come modificato a seguito di quanto statuito dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti (e cioè senza il meccanismo simmetrico in caso di variazioni del traffico negative).
In data 17 settembre 2021 la Direzione Generale del MIMS ha richiesto alla Società "(...) una versione aggiornata del Piano Economico Finanziario annesso all'Accordo di Cooperazione che, sulla base delle attuali previsioni, assuma il trasferimento delle infrastrutture e la contestuale corresponsione dell'indennizzo da subentro ad Autovie Venete S.p.A. alla data del 1 gennaio 2022 (...)", anziché al 1° luglio 2021, data dalla quale era stato sviluppato il PEF inviato al Ministero in data 30 giugno 2021 sulla base di quanto precedente richiesto dal Ministero stesso; tale richiesta di aggiornamento del PEF è stata formulata in considerazione dei maggiori tempi richiesti per il perfezionamento della procedura ed al fine di garantire l'attualità dei valori numerici oggetto di approvazione, segnalando peraltro l'urgenza della richiesta in relazione ai tempi necessari per l'espletamento dell'attività istruttoria.
In data 30 settembre 2021, la Società inviava all'Ente Concedente la versione aggiornata del Piano Economico Finanziario, così predisposta in coerenza con i dati contenuti nel PEF transitorio presentato dalla S.p.A. Autovie Venete e sulla base delle previsioni già contenute nella versione del PEF trasmesso in data 30 giugno 2021.
Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) nel corso della seduta del 22 dicembre 2021 ha approvato con delibera n. 76 del 22 dicembre 2021 – registrata dalla Corte dei conti in data 21 marzo 2022 e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della repubblica Italiana il 2 aprile 2022 (GURI n. 78) l'aggiornamento dell'Accordo di Cooperazione e i relativi allegati, incluso il PEF della Società.
Dopo la registrazione e pubblicazione della suindicata delibera CIPESS, il MIMS al fine di istruire il Decreto Interministeriale (MIMS-MEF) di approvazione dell'Accordo di Cooperazione, in data 11 aprile 2022, prot. n. 0003352, ha trasmesso alla Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. il testo dell'Accordo di Cooperazione aggiornato alla luce delle prescrizioni e raccomandazioni contenute nella medesima delibera per le valutazioni ed integrazioni di competenza.
In data 14 luglio 2022 è stato sottoscritto l'Accordo di Cooperazione dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Regione del Veneto e dalla Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a.. La documentazione è stata poi trasmessa dal MIMS al MEF per l'adozione del Decreto Interministeriale MIMS-MEF di approvazione dell'accordo stesso; il MEF ha trasmesso al MIMS delle osservazioni sul contenuto dell'Accordo di Cooperazione, alle quali è seguito una Scrittura Interpretativa dell'Accordo stesso sottoscritta tra la Società e il MIMS in data 30 agosto 2022. A seguito dell'adozione del Decreto interministeriale MIMS/MEF n. 306 del 28 settembre 2022, lo stesso in data 05 ottobre 2022 è stato trasmesso dalla Direzione Generale del MIMS agli Organi di controllo per la successiva registrazione.
Il 1° agosto 2022 è stato sottoscritto l'Agreement tra la Società, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Finanziaria Regionale FVG – Friulia S.p.a. e Autovie Venete S.p.a volto a definire le operazioni societarie da porre in essere per garantire l'adeguata capitalizzazione della Società. L'Agreement prevede che le parti si impegnino a porre in essere ogni sforzo per il rispetto delle attività individuate, tenuto conto che tra la registrazione da parte della Corte dei Conti del Decreto interministeriale MIMS-MEF di approvazione dell'Accordo di Cooperazione ed il pagamento dell'indennizzo ad Autovie non possono trascorrere più di 120 giorni.
Alla luce degli eventi sopra descritti, i rapporti con gli Istituti Finanziatori (BEI, CDP e SACE) si sono intensificati così come si sono intensificate le relative attività volte a consentire ai finanziatori stessi di completare le proprie istruttorie necessarie affinché i rispettivi organi possano deliberare la concessione dei finanziamenti.
Infine, l'Accordo di Cooperazione prevede l'impegno della Società a mantenere tutto il personale dipendente del Concessionario uscente con il subentro nei relativi contratti senza soluzione di continuità, come da ultimo bilancio approvato.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
MANTENERE, la partecipazione regionale in Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. in quanto le attività svolte dalla stessa rientrano nell'art. 4, comma 2, lett. a), T.U.S.P. ("produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi") e sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione, stimando entro l'esercizio 2023 il termine per il conferimento delle azioni possedute dall'Amministrazione regionale in Autovie Venete S.p.a. nella Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a, in applicazione delle disposizioni normative previste per tali operazioni straordinarie.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
La Società non detiene partecipazioni.
## AUTOVIE VENETE S.P.A.
Esercizio in forma imprenditoriale delle attività di progettazione, costruzione, esercizio e/o adeguamento in Italia e/o all'estero di autostrade.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: MANTENERE, monitorando gli equilibri economico-finanziari, la partecipazione all'oggetto in quanto le attività svolte da Autovie Venete S.p.a. di cui all'art. 4, comma 2, lett. a, T.U.S.P. ("produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi") sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione, proseguendo nel contempo, in accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia, il percorso volto al conferimento delle azioni possedute nella Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a., una volta conseguito il rinnovo della concessione in capo a quest'ultima; tale percorso si concluderà con la liquidazione di Autovie Venete S.p.a., concentrando così in un'unica società tutte le attività del concessionario. Tale proposta di razionalizzazione risulta funzionale al percorso che ha portato alla costituzione della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a., in applicazione delle disposizioni normative vigenti.
Per quanto riguarda i tempi di attuazione di tale accordo, gli stessi sono da concordarsi con il Socio di maggioranza della newco, la Regione Friuli Venezia Giulia, stante l'esiguità della partecipazione regionale e comunque non prima che la Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. ottenga la nuova concessione autostradale.
La Società si occupa di progettazione, costruzione e gestione di autostrade o tratti autostradali in concessione, tra cui l'Autostrada A4 tratto Venezia – Trieste, l'A23 tratto Palmanova - Udine sud e l'A28 Portogruaro – Pordenone.
La concessione relativa alla gestione delle reti autostradali attualmente in capo ad Autovie Venete S.p.a. è scaduta il 31.03.2017, tuttavia la continuità ("proroga tecnica") della stessa da parte di Autovie Venete viene comunque assicurata sulla base di un atto integrativo alla convenzione, il quale prevede che la gestione autostradale rimane in capo ad Autovie fino all'effettivo subentro di un nuovo soggetto concessionario.
In data 14.01.2016, i soci pubblici di Autovie Venete S.p.a., Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Regione del Veneto ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell'ambito della collaborazione tra pubbliche amministrazioni per la valorizzazione e lo sviluppo e tutela del territorio, hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa, al fine di individuare ed adottare gli strumenti normativi e amministrativi necessari per l'affidamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della concessione autostradale in questione, ad una società interamente partecipata dalle amministrazioni pubbliche territoriali e locali aderenti a detto accordo. Il suddetto Protocollo è espressione delle disposizioni di cui agli artt. 2 e 17 (relativi all'aggiudicazione dei contratti di concessione) della Direttiva 26.02.2014 n. 2014/23/UE, e riguarda la gestione e la costruzione di nuovi interventi a condizioni di mercato riguardanti le autostrade A4 Venezia – Trieste, A23 Palmanova – Udine, A28 Portogruaro – Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre per la quota parte e A34 raccordo Villesse – Gorizia.
Il Protocollo d'Intesa prevede, inoltre, che la concessione sarà affidata, fino al 31 dicembre 2038, dallo Stato ai soggetti sopra indicati, e che il nuovo concessionario, nel dare esecuzione agli obblighi di servizio pubblico sarà tenuto, tra l'altro, a contenere gli aumenti tariffari in linea con il tasso di inflazione.
In esecuzione del suddetto Protocollo, in data 21.12.2016, ANAS S.p.a. e le Regioni del Veneto e Friuli Venezia Giulia, hanno sottoscritto un Accordo Preliminare (Memorandum of Understanding, "MoU") assumendosi reciproci impegni volti ad avviare un percorso condiviso per la costituzione di una newco.
A tal proposito si fa presente che l'art. 18, L.R. n. 30/2016 ha previsto che la Regione del Veneto possa partecipare alla newco a totale partecipazione pubblica subentrante nella gestione delle reti autostradali attualmente in concessione ad Autovie Venete S.p.a., stanziando le relative risorse.
Inoltre, l'art. 17 della medesima legge ha previsto la destinazione dell'indennizzo di subentro e di altri attivi relativi ad Autovie Venete S.p.a. spettanti alla Regione del Veneto, nel capitale della newco a seguito della liquidazione di Autovie Venete S.p.a..
Con D.G.R. n. 142/2017, la costituzione della newco è stata dichiarata necessaria per il perseguimento delle finalità della Regione, ai fini di quanto previsto dall'art. 4, D.Lgs. n. 175/2016.
Successivamente è intervenuto l'art. 13 bis (Disposizioni in materia di concessioni autostradali), del D.L. n. 148/2017, convertito con modificazioni in L. n. 172/2017, successivamente modificato ai commi 3 e 4 dall'art. 1, c. 1165, lett. a), L. n. 205/2017 e nuovamente rivisto ai commi 3 e 4 dall'art. 4, comma 3-quater, lett a), D.L. n. 91/2018, convertito con modificazioni dalla L. n. 108/2018. Dette modifiche prevedono tra l'altro, che il perseguimento delle finalità di cui al Protocollo d'Intesa summenzionato stipulato in data 14.01.2016, è assicurato con l'assunzione delle funzioni di "concedente" da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale stipula le convenzioni di concessione per la realizzazione delle opere e la gestione delle tratte autostradali con durata trentennale, con le Regioni e gli Enti locali che hanno sottoscritto il protocollo, le quali potranno anche avvalersi di Società "in house" esistenti o appositamente costituite, nel cui capitale non figurino privati.
Nel dare concreta attuazione all'art. 13 bis, D.L. n. 148/2017, si è condiviso un Accordo di Cooperazione Interistituzionale tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da una parte e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Regione del Veneto, dall'altra, all'interno del quale sono stati individuati gli obiettivi strategici di interesse comune che le parti intendono perseguire congiuntamente.
Con nota 07.02.2018 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al fine di dare attuazione a quanto previsto dalla norma summenzionata, ha definito l'iter temporale finalizzato all'assegnazione della concessione, specificando che la stessa verrà sottoscritta con il nuovo concessionario che dovrà essere composto esclusivamente dalla Regione del Veneto e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e che il concessionario, ai fini della gestione della concessione, potrà avvalersi di propria società in-house nel cui capitale non figurino privati.
In attuazione di dette previsioni normative, nonché su impulso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con D.G.R. n. 498 del 09.03.2018 e la Regione del Veneto con D.G.R. n. 393 del 26.03.2018, hanno rispettivamente approvato gli schemi di Atto costitutivo, di Statuto e di Accordo reciproco per l'esercizio del controllo analogo congiunto sulla Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a., costituita in data 17.04.2018; nello specifico, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia partecipa al capitale sociale della newco con una quota del 67%, mentre la Regione del Veneto detiene la partecipazione residua del 33%. La newco, in questa prima fase, dovrà affiancare le due Regioni nel percorso teso all'ottenimento della concessione.
Peraltro, la Sezione Prima del Consiglio di Stato, con parere n. 1645 del 26.06.2018, ha risposto ai quesiti posti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con nota 13.04.2018 prot. 12111, in ordine all'affidamento delle tratte autostradali del Nord Est, confermando la percorribilità della strada tracciata dalle Regioni con la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa del 14.01.2016 e precisando che la società in house non viene in rilievo quale "affidataria diretta" né da parte del concedente (MIT) né da parte degli Enti territoriali interessati. La facoltà per tali enti territoriali di avvalersi di una società con dette caratteristiche ha lo scopo di risolvere i problemi di tipo organizzativo legati alla gestione della concessione da parte degli enti stessi. L'eventuale ricorso all'in house deve comunque rispondere ai requisiti di legge e non deve comportare un depotenziamento dei poteri di controllo del concedente; inoltre, non sussiste a carico degli enti locali alcun obbligo di iscrizione all'elenco ANAC ex art. 192 del Codice dei Contratti Pubblici, in quanto gli stessi sono concessionari e non concedenti.
Quanto alla procedura di affidamento in house della concessione autostradale, in data 11.11.2018 la Commissione Europea (DG Grow) ha reso parere favorevole in merito alla compatibilità dell'Accordo di Cooperazione con il diritto comunitario in materia di appalti pubblici e concessioni, ritenendo peraltro di ampliare i compiti originariamente previsti dal Comitato di Indirizzo e Coordinamento assimilandoli a quelli che il comitato per l'esercizio del controllo analogo ha nell'ambito delle società "in house".
Infine, si rappresenta che con delibera n. 3/2018 l'Autorità di Regolazione dei Trasporti – ART, ha avviato il procedimento volto a definire il sistema tariffario di pedaggio relativo alle tratte autostradali in argomento, basato sul metodo del price cap e con determinazione dell'indicatore di produttività X a cadenza quinquennale, ai fini del nuovo affidamento della concessione mediante il ricorso al modello dell'in house providing. Con successiva delibera n. 88 del 27.09.2018, l'ART ha deliberato l'indizione di una consultazione pubblica sul presente sistema tariffario di pedaggio, prorogando al 21.12.2018 il termine per la conclusione del relativo procedimento.
Con determinazione n. 133 del 19.12.2018 l'Autorità di Regolazione dei Trasporti ha stabilito il sistema tariffario di pedaggio da applicare alla Società.
In merito all'evoluzione del rapporto concessorio si segnala che nel corso della seduta del 24.07.2019, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), ha assunto la Delibera n. 38 inerente il "criterio generale per l'accertamento e per la definizione dei rapporti economici riferibili alle società concessionarie autostradali limitatamente al periodo intercorrente tra la data di scadenza della concessione e la data di effettivo subentro del nuovo concessionario (periodo transitorio)", registrata in Corte dei Conti e pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30.10.2019; nella medesima seduta il CIPE ha assunto anche la Delibera n. 39 sull'"approvazione dell'accordo di cooperazione relativo alla tratta autostradale A4 Venezia- Trieste, A23 Palmanova-Udine, A28 Portogruaro-Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre per la quota parte e A34 raccordo Villesse-Gorizia [ex Autovie Venete]", anche questa registrata in Corte dei Conti e pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23.12.2019. Entrambe le deliberazioni succitate rappresentano il necessario presupposto per la prosecuzione dell'iter di affidamento alla Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. (per ulteriori dettagli si rinvia alla scheda "Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a.").
Le citate deliberazioni adottate dal CIPE, hanno quindi consentito l'una di acquisire maggiori certezze circa la definizione dei rapporti economici tra la Società e il Concedente avuto particolare riguardo al periodo intercorrente tra la data di scadenza della concessione e la data di effettivo subentro del nuovo concessionario (c.d. periodo transitorio) e, l'altra, che concerne l'approvazione dello schema di Accordo di Cooperazione, di progredire nell'iter procedimentale di trasferimento della concessione con affidamento diretto "in house" da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Società appositamente costituita dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Ciò detto, la puntuale definizione del valore di subentro che dovrà essere corrisposto da Società Alto Adriatico S.p.a. alla concessionaria uscente rimane la priorità assoluta nell'iter procedimentale di trasferimento della concessione e rappresenta altresì il presupposto per l'aggiornamento del Piano Economico Finanziario; tuttavia, nel corso dei primi mesi 2020, sono emersi diversi profili di incertezza in merito alle modalità di calcolo e all'esatta quantificazione del valore di indennizzo, specie sulla valutazione da parte del Concedente dei c.d. "costi ammessi" ai fini della determinazione del valore netto dei cespiti devolvibili.
Infatti, a seguito della presentazione da parte di Autovie Venete S.p.a. in data 29 novembre 2019 del Piano Economico Finanziario transitorio, predisposto nel rispetto dei criteri della Delibera CIPE n. 38/2019, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (concedente) con comunicazione del 5 febbraio 2020 trasmetteva ad Autovie Venete una relazione tecnica avente ad oggetto "Determinazione del valore dei cespiti devolvibili ai fini della quantificazione dell'indennizzo da subentro".
Tale provvedimento è stato cautelativamente impugnato nei termini di legge da Autovie Venete, a seguito di opportune valutazioni, specie nella necessità di garantire l'adeguata tutela del patrimonio aziendale, considerato il fatto che i criteri di calcolo dei costi ammessi ai fini della quantificazione del valore d'indennizzo non risultano rinvenibili nel testo della Concessione regolante il rapporto concessorio, e gli stessi appaiono in contrasto con il quadro regolatorio di riferimento.
A prescindere dal succitato ricorso, Autovie Venete ha proseguito con le attività volte alla definizione del valore di subentro con il MIT, fermo restando l'auspicio di poter addivenire in tempi brevi alla definizione stragiudiziale della questione; la Concessionaria, anche a seguito dell'intervenuta efficacia del Secondo Atto Aggiuntivo, il cui iter si è concluso il 16 maggio 2020, ha provveduto a comunicare all'Ente Concedente (MIT, oggi Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili - MIMS) i conteggi aggiornati relativi a tutti i cespiti devolvibili ai fini della quantificazione dell'indennizzo di subentro.
Il 26 gennaio 2021, il Concedente nel rendere noto di aver esaminato la documentazione acquisita per la rideterminazione del valore dei cespiti ammissibili ai fini convenzionali, ha peraltro comunicato una significativa rettifica (pari a circa Euro 7 milioni) al valore netto dei cespiti devolvibili riferito al 30 giugno 2020 così come definiti dalla Società ammissibili ai fini convenzionali, rappresentando, altresì, l'esigenza di acquisire una versione aggiornata del PEF Transitorio.
Anche quest'ultimo provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) è stato impugnato da Autovie Venete S.p.a. ritenendo lo stesso lesivo della posizione e degli interessi della Società, fermo restando l'ottemperanza alla richiesta di procedere all'aggiornamento e alla presentazione del Piano Economico Finanziario per il periodo aprile 2017 - dicembre 2038, redatto in coerenza con il principio di salvaguardia delle specifiche pattuizioni convenzionali vigenti (cfr. Delibera CIPE n. 38 del 24 luglio 2019) e, quindi, in aderenza e continuità con le disposizioni di cui all'Atto Integrativo del 4 novembre 2011.
Il CIPESS, con la Delibera n. 76 del 22 dicembre 2021 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2 aprile 2022, ha approvato l'aggiornamento dell'Accordo di Cooperazione tra il concedente - Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) - e il concessionario subentrante Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a. come regolato dall'articolo 13-bis del decreto legge 16 ottobre 2017, n. 148 e s.m.i., per l'affidamento in concessione delle tratte autostradali A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine, A28 Portogruaro-Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre per la quota parte e A34 Raccordo Villesse-Gorizia, con le raccomandazioni di cui al parere NARS n. 2 del 22 dicembre 2021.
Con la medesima Delibera n. 76/2021, il CIPESS ha rimesso al MIMS di verificare la quantificazione del valore di subentro, a carico del concessionario subentrante, presente nell'Accordo di cooperazione, per il concerto con il Ministero dell'Economia e delle finanze, tenendo opportunamente conto della delibera CIPE n. 38/2019 e della disciplina convenzionale applicabile al caso di specie.
In data 11 aprile 2022, il MIMS ha provveduto a trasmettere formalmente ad Autovie Venete lo schema di Terzo Atto Aggiuntivo alla vigente Convenzione di Concessione e, per quanto di competenza della Società Autostrade Alto Adriatico, lo schema dell'Accordo di Cooperazione.
Nell'Assemblea dei Soci del 27.06.2022, giusta D.G.R. n. 730/2022, la società è stata autorizzata a porre in essere tutti gli atti necessari alla sottoscrizione del Terzo Atto Aggiuntivo alla Convenzione di Concessione (per ulteriori approfondimenti si rinvia alla scheda della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a.).
Nel corso degli esercizi 2021 e 2022 la Società ha comunque proseguito non solo nella gestione ordinaria delle tratte autostradali assentite ma ha pure fornito, ai sensi dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (OPCM) n. 3702/2008 e s.m.i., il supporto tecnico-operativo-logistico al Commissario Delegato nei cantieri già avviati nonché a garantire le necessarie coperture finanziarie delle iniziative dallo stesso intraprese per il superamento dello stato di emergenza, da ultimo prorogato, giusta Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2020, sino al 31 dicembre 2022.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
MANTENERE la partecipazione regionale in Autovie Venete S.p.a., monitorando gli equilibri economico-finanziari della stessa, in quanto le attività svolte da Autovie Venete S.p.a. di cui all'art. 4, comma 2, lett. a) T.U.S.P. ("produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi") sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione, proseguendo nel contempo, in accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia, il percorso volto al conferimento delle azioni Autovie Venete S.p.a. possedute nella Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a., una volta conseguito il rinnovo della concessione in capo a quest'ultima; tale percorso si concluderà con la liquidazione di Autovie Venete S.p.a., concentrando così in un'unica società le attività del concessionario. Tale proposta di razionalizzazione risulta funzionale al percorso che ha portato alla costituzione della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.a., in applicazione delle disposizioni normative vigenti.
Per quanto riguarda i tempi di attuazione di tale accordo, gli stessi sono da concordarsi con il Socio di maggioranza della newco, la Regione Friuli Venezia Giulia, stante l'esiguità della partecipazione regionale, e comunque non prima che la Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. ottenga la nuova concessione autostradale.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
Stante la quota di partecipazione regionale ai sensi dell'art. 2 comma 1, lett. g), T.U.S.P., le partecipazioni detenute da Autovie Venete S.p.a. non sono considerate "partecipazioni indirette" per l'Amministrazione Regionale.
## SOCIETÀ INFRASTRUTTURE MILANO CORTINA 2020-2026 S.P.A.
progettazione, realizzazione, quale centrale di committenza e stazione appaltante, delle opere infrastrutturali a sostegno dell'organizzazione delle Olimpiadi 2026.
A seguito dell'assegnazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026, nell'ambito dell'Assemblea generale del CIO del 24 giugno 2019, tra il CIO, il CONI, le Città di Milano e di Cortina d'Ampezzo, la Regione del Veneto e la Regione Lombardia, è stato sottoscritto l'Host City Contract, recante i principi fondamentali che dovranno presiedere l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi.
Con la Legge Regionale 25 novembre 2019 n. 44 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2020", è stata autorizzata la partecipazione della Regione del Veneto, in qualità di aderente istituzionale, al Comitato Organizzatore e all'Agenzia di Progettazione Olimpica, assicurando insieme agli altri enti interessati il supporto necessario per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi.
La Legge 8 maggio 2020, n. 31, di conversione del decreto legge 11 marzo 2020 n. 16, recante "Disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e delle finali ATP Torino 2021 - 2025, nonché in materia di divieto di pubblicizzazione parassitaria", ha definito il modello di Governance dei Giochi Olimpici e Paralimpici, secondo i principi dettati dalla disciplina olimpica e dal Dossier di Candidatura, prevedendo i seguenti Organismi: il Consiglio Olimpico (art 1), il Comitato Organizzatore (art. 2), la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020- 2026 S.p.a. (art. 3) e il Forum per la sostenibilità dell'eredità olimpica e paralimpica (art. 3 bis).
In particolare, l'art. 3 del citato D.L. n. 16/2020, conv. dalla L. n. 31/2020, come modificato dall'art. 17 duodecies del D.L. n. 80/2021, conv. dalla L. n. 113/2021, ha previsto la costituzione della Società "Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a.", avente come scopo statutario "la progettazione nonché la realizzazione, quale centrale di committenza e stazione appaltante, anche stipulando convenzioni con altre amministrazioni aggiudicatrici, delle opere individuate con decreto adottato ai sensi dell'articolo 1, comma 20, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022, nonché delle opere, anche connesse e di contesto, relative agli impianti sportivi olimpici, finanziate interamente sulla base di un piano degli interventi predisposto dalla società, d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e con le regioni interessate, e approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell'autorità di Governo competente in materia di sport adottato entro il 31 ottobre 2021".
La Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 – 2026 S.p.a. opera in coerenza con le indicazioni del Comitato Olimpico Congiunto e del Comitato organizzatore relativamente alla predisposizione del piano degli interventi, al rispetto del cronoprogramma, alla localizzazione e alle caratteristiche tecnico-funzionali e sociali delle opere, all'ordine di priorità ed ai tempi di ultimazione delle stesse, nonché alla quantificazione dell'onere economico di ciascuna opera e alla relativa copertura finanziaria. La Società tiene conto anche delle indicazioni del Forum per la sostenibilità dell'eredità olimpica e paraolimpica e monitora lo stato di avanzamento delle attività informandone periodicamente il comitato organizzatore.
È evidente come l'oggetto della società in argomento si differenzi nettamente da quello della "Fondazione Milano Cortina 2026": la Fondazione, senza fine di lucro, opera quale soggetto di diritto privato, con lo scopo, nell'ambito dello sviluppo del Movimento Olimpico, di curare l'organizzazione e lo svolgimento dei XXV Giochi Olimpici Invernali del 2026; la Fondazione ha quindi la responsabilità dell'organizzazione dell'evento "Milano Cortina 2026" sulla base degli obblighi contrattuali assunti verso il CIO. La Fondazione è stata costituita il 9 dicembre 2019 su iniziativa del Comune di Milano, del Comune di Cortina d'Ampezzo, della Regione Lombardia, della Regione del Veneto, del CONI e del CIP, che hanno contribuito in parti uguali alla dotazione iniziale. In attuazione del decreto legislativo n. 175/2016, la Fondazione Milano Cortina 2026 è esclusa dalla presente ricognizione; per completezza informativa, si rappresenta tuttavia che la stessa è inclusa nel "Gruppo Regione del Veneto" del Bilancio Consolidato regionale 2021, ex D.G.R. n. 125/2022, quale ente strumentale partecipato nella misura del 16,67%.
Con Legge Regionale 29 dicembre 2020, n. 41 "Bilancio di previsione 2021-2023", sono stati confermati gli stanziamenti relativi alla partecipazione della Regione del Veneto agli Organismi Olimpici.
La Società "Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a." costituita in data 22 novembre 2021 si configura quale società partecipata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per la quota del 70% del capitale (ciascuno nella misura del 35%) e, per la restante quota dalle Regioni Lombardia e Veneto (ciascuna nella misura del 10%) e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano (ciascuna nella misura del 5%).
La Società è sottoposta alla vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che, d'intesa con le Regioni Lombardia e Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano, esercita il controllo analogo congiunto, così come disposto dal citato art. 3 comma 1 del D.L. n. 16/2020. La Società è iscritta di diritto nell'elenco di cui all'articolo 192, comma 1, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (c.d. elenco delle società in house gestito dall'A.N.A.C.).
Nell'ambito delle opere legate agli appuntamenti internazionali delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, con D.G.R. n. 263 del 15.03.2022 viene espressa l'intesa della Regione del Veneto sullo schema della Direttiva del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili sul programma di attività della Società "Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a.", ai fini del controllo analogo congiunto, in attuazione dell'art. 2, comma 2, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 agosto 2021, nonché in attuazione dell'art. 4 dello statuto della Società.
Con Decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili n. 315 del 04.10.2022 è stato costituito il Comitato di controllo analogo congiunto sulla Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 -2026 S.p.a. ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D.Lgs. 18.04.2016, n. 50; il suddetto comitato è composto da tre membri: un membro, con funzioni di presidente, in rappresentanza del Ministero; due membri designati dalle Regioni del Veneto e Lombardia e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, d'intesa fra loro.
Ai sensi dell'art. 4 recante "Modalità di esercizio del controllo analogo" di cui alla Direttiva Ministeriale firmata il 12 agosto 2022, la Società è tenuta ad inviare al predetto Comitato, con cadenza semestrale, una Relazione sulle iniziative adottate, con specifico riguardo ai seguenti punti:
- Quadro di sintesi delle attività svolte;
- Stato di avanzamento degli interventi da realizzare;
- Rapporti di avvalimento con altre amministrazioni aggiudicatrici, mediante la stipula di apposite convenzioni;
- Aspetti organizzativi e gestionali.
Entro 60 gg. dalla sua presentazione, il Comitato è tenuto ad approvare la Relazione, segnalando eventuali criticità e specifiche linee di rilievo o indirizzo; decorso tale termine la Relazione s'intende automaticamente approvata.
Oltre a ciò, in applicazione dell'art. 4 dello statuto societario, la Società è tenuta a comunicare preventivamente al Comitato l'ordine del giorno delle sedute del consiglio di amministrazione, fornendo tempestivamente informazioni sulle delibere da assumere.
Ancora, la Sezione del Controllo sugli Enti della Corte dei Conti, nell'adunanza del 20.09.2022, ha adottato la determinazione n. 109/2022, ai fini dell'assoggettamento al controllo della Società "Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a.", previsto dalla legge 21 marzo 1958, n. 259, tenuto conto in particolare che il capitale della società è per il 70% detenuto dallo Stato e che si configura la fattispecie tipica dell'apporto statale al patrimonio e, di conseguenza, il presupposto per l'attivazione del controllo ai sensi dell'art. 12 della legge n. 259/1958.
Il primo esercizio sociale, ai sensi dell'art. 11 dell'atto costitutivo, si chiude al 31 dicembre 2022.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
In attuazione delle disposizioni di cui all'art. 3 comma 1 D.L. 11.03.2020, n. 16, convertito con modificazioni dalla L. 08.05.2020, n. 31 e s.m.i., MANTENERE la partecipazione regionale in Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a. in quanto le attività svolte dalla stessa rientrano nell'elenco dell'art. 4, comma 2, lett. a) "produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi", lett. b) "progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 193 del decreto legislativo n. 50 del 2016" e lett. e) "servizi di committenza" T.U.S.P. e sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione.
Ai sensi del citato art. 3 comma 1 D.L. n. 16/2020, esercizio del controllo analogo congiunto attraverso il relativo Comitato istituito con Decreto del MIMS n. 315 del 04.10.2022, per il monitoraggio infrannuale della gestione economica-finanziaria della società.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
La Società non detiene partecipazioni.
## FIN.EST. S.P.A.
Attività finanziarie per la promozione della cooperazione economica con i Paesi dell'Est europeo.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: stante la Legge istitutiva n. 19/1991 e alla luce della sottoscrizione della Convenzione tra la Regione del Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Finest S.p.a. per l'internazionalizzazione del "Sistema Nord-Est", MANTENERE la partecipazione in Finest S.p.a., monitorandone gli equilibri economico-finanziari della medesima.
La Legge Regionale n. 38/1991 ha previsto, in attuazione dell'art. 2, L. n. 19/1991, la partecipazione della Regione del Veneto alla costituzione della Finest S.p.a. con sede a Pordenone, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Finest S.p.a., costituita il 23.12.1992, svolge attività finanziarie per la promozione della cooperazione economica con i Paesi dell'Est europeo, promuovendo la costituzione di imprese e società miste ad opera di imprese aventi stabile e prevalente organizzazione nel Veneto, nel Friuli Venezia Giulia e nelle Province di Trento e Bolzano.
La presente partecipazione era stata posta in dismissione ai sensi dell'art. 19, L.R. n. 30/2016, della D.G.R. n. 324/2017 e della D.G.R. n. 1813/2018.
La D.G.R. n. 1897 del 22.11.2017 ha avviato le procedure per la pubblicazione di un invito a manifestare interesse per l'acquisto della partecipazione regionale in Finest, onde verificare primariamente la sussistenza di soggetti interessati a tale acquisto.
La Regione del Veneto e Veneto Sviluppo S.p.a. hanno stabilito di formulare un invito congiunto relativo alle partecipazioni possedute nella Società che è stato pubblicato in data 01.12.2017 e con scadenza 28.01.2018, ma tuttavia non è pervenuta alcuna manifestazione di interesse.
Orbene, è da rilevare che alla luce dell'attività svolta da Finest S.p.a. e dei vincoli legislativi nazionali e statutari relativi alla propria operatività, Finest S.p.a. può operare solamente nei paesi dell'Est Europeo come previsto dalla L. n. 19/1991. Ciò rende estremamente complesso identificare potenziali soggetti interessati a rilevare una partecipazione nella Società, diversi dall'attuale socio di maggioranza (il quale, a prescindere dai vincoli legislativi, detenendo un pacchetto di maggioranza qualificata superiore al 51%, non ha un interesse specifico a rilevare quote residuali di minoranza).
Al fine di ampliare l'operatività di Finest, l'attuale socio di maggioranza Friulia S.p.a. (che partecipa al 73,232% del capitale sociale della stessa), si è fatto promotore di un progetto di modifica della legge istitutiva che prevede che, oltre a quanto già consentito in termini di operatività dell'oggetto sociale, la Società finanziaria in questione possa partecipare al capitale sociale e finanziare imprese aventi stabile e prevalente organizzazione sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, della Regione del Veneto e della Regione Trentino Alto Adige, al fine di supportare "Progetti di Internazionalizzazione" intesi a delineare specifici percorsi aziendali, finalizzati a incrementare la competitività internazionale delle imprese.
In ragione dell'approssimarsi della scadenza dei termini ex L.R. n. 30/2016 che autorizzavano la Regione del Veneto a dismettere la propria partecipazione, al fine di avviare un secondo tentativo di vendita, gli uffici regionali competenti hanno predisposto l'avviso a manifestare interesse per l'acquisto delle azioni detenute dalla Regione del Veneto in Finest. Tuttavia, in data 30.07.2019 avveniva il formale ritiro della Deliberazione di Giunta avente tale oggetto e, al contempo, con D.G.R. n. 1122 del 30.07.2019 si approvava l'Accordo tra la Regione del Veneto e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per l'internazionalizzazione del "Sistema Nord-Est", con l'obiettivo di perseguire la massima collaborazione sinergica tra le azioni delle due Regioni, nell'ambito delle relazioni economiche internazionali e delle dotazioni infrastrutturali strategiche, al fine di migliorare il processo di internazionalizzazione delle imprese.
Tale accordo, frutto di un lavoro condiviso, trova il proprio punto di forza nella peculiarità comune alle due Regioni coinvolte, di avere cioè un sistema produttivo caratterizzato da piccole e medie imprese per le quali si rileva necessario individuare forme di sostegno nel loro processo di internazionalizzazione, a fronte delle trasformazioni dei mercati di riferimento dovute alla globalizzazione.
L'intesa, siglata in data 24.09.2019 dai rispettivi Presidenti delle Regioni del Veneto e Friuli Venezia Giulia, individua Finest S.p.a. quale soggetto esecutore delle attività deliberate e oggetto dell'accordo, definendo poi che i rapporti tra le Regioni coinvolte e la stessa Società saranno oggetto di apposita Convenzione che dovrà regolare anche i rapporti con gli eventuali soggetti terzi aderenti all'Accordo e alle Convenzioni operative.
Con successiva deliberazione n. 331 del 17.03.2020 la Giunta regionale approvava l'adesione al succitato Accordo di Unioncamere del Veneto, della Camera di Commercio della Serbia in Belgrado e della Camera artigianale della Regione Istriana di Pola. La citata adesione è stata perfezionata in data 20 maggio 2020.
In data 7 agosto 2020, con nota prot. R.V. n. 31459, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia trasmetteva alla Regione del Veneto lo schema della Convenzione operativa in argomento, già approvato dal Consiglio di Amministrazione di Finest S.p.a., giusta nota prot. R.V. n. 305452 del 31 luglio 2020; in seguito, con Deliberazione n. 1284 del 21 agosto 2020 la Giunta della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia approvava lo schema di Convenzione succitato, trasmettendo il provvedimento adottato alla Regione del Veneto affinché anche quest'ultima approvasse il medesimo documento.
In esecuzione dell'Accordo di cui alle DD.G.R. n. 1122/2019 e n. 331/2020, con Disposizione n. 1383 del 16.09.2020 la Giunta Regionale del Veneto approvava, a sua volta, lo Schema di Convenzione tra la Regione del Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Finest S.p.a. per l'internazionalizzazione del "Sistema Nord Est".
In data 24.09.2020 è stata siglata la convenzione operativa tra le due citate Regioni e Finest S.p.a. per l'assegnazione del ruolo di soggetto operativo attuatore dell'intesa, nonché attuatore delle direttive annuali impartite a favore dell'internazionalizzazione delle imprese del territorio.
Lo Schema di Convenzione per l'anno 2021, giusta deliberazione n. 585/2021, veniva approvato dalla Giunta regionale e successivamente in data 12.05.2021 sottoscritto formalmente tra le parti.
Peraltro, in data 13.09.2019 i Presidenti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia avevano sottoposto all'attenzione del Ministro dell'Economia e delle Finanze la proposta di modifica legislativa alla Legge n. 19/1991 "Norme per lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale della regione Friuli-Venezia Giulia, della provincia di Belluno e delle aree limitrofe", al fine di poterla inserire in un provvedimento legislativo di successiva approvazione.
Riconoscendo l'importanza strategica della Società per i territori del Veneto e del Friuli, le Regioni socie di Finest S.p.a. ritengono doverosa la modifica della Legge societaria istitutiva, in modo tale da estendere l'operatività societaria e di adeguarla ai nuovi scenari in essere nel campo dell'internazionalizzazione delle imprese.
In proposito, le modifiche proposte alla Legge n. 19/1991 sono state inserite nell'ambito della manovra 2020 – DDL Bilancio di Previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e Bilancio Pluriennale per il triennio 2020-2022, e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso in merito parere favorevole (prot. n. 19/184/CU01-02/C2), tuttavia non vi è stata prosecuzione del confronto con il Governo sugli emendamenti proposti.
La Società è stata inserita per la prima volta nell'Elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell'articolo 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e ss.mm. (Legge di contabilità e di finanza pubblica), pubblicato nella Gazzetta ufficiale Serie generale n. 229 del 30 settembre 2019 con efficacia a far data dal 1° gennaio 2020.
Ritenendo insussistenti i presupposti per l'inclusione all'interno dell'elenco di cui sopra, in data 8 gennaio 2020 la Società ha promosso ricorso innanzi alle Sezioni Unite della Corte dei Conti volto ad ottenere l'accertamento dell'insussistenza dei presupposti di detta inclusione.
La Corte dei Conti, con sentenza n. 17/2020/RIS del 19 giugno 2020, ha accolto il ricorso, tuttavia in occasione dell'aggiornamento dell'Elenco per l'anno 2021, ISTAT ha nuovamente inserito Finest S.p.a. nell'Elenco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 242 del 30 settembre 2020 con efficacia a far data dal 1° gennaio 2021: Finest è stata quindi costretta a promuovere un nuovo ricorso innanzi alle Sezioni Unite della Corte dei Conti.
Dal 1° gennaio 2022 la società non risulta più inclusa nell'elenco ISTAT.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
Stante la Legge n. 19/1991 e alla luce della sottoscrizione della Convenzione per l'anno 2021 tra la Regione del Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Finest S.p.a. per l'internalizzazione del "Sistema Nord-Est", MANTENERE la partecipazione in Finest S.p.a., monitorandone gli equilibri economico-finanziari della medesima. La Società è elencata nell'Allegato A del T.U.S.P. e pertanto, ai sensi dell'art. 26, c. 2, è esclusa dall'applicazione dell'art. 4 (Gruppo Friulia).
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
Stante la quota di partecipazione regionale ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. g), T.U.S.P., le partecipazioni detenute da Finest S.p.a. non sono considerate "partecipazioni indirette" per l'Amministrazione regionale.
## VENETO NANOTECH S.C.R.L. in liquidazione
Coordinamento, promozione e svolgimento delle attività di ricerca nel settore delle nanotecnologie.
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: ritenendo la Società non più strategica e necessaria per le finalità istituzionali della Regione, ai sensi dell'art. 4, comma 1, T.U.S.P., confermare la dismissione della partecipazione con la chiusura della procedura di concordato, funzionale alla successiva chiusura della Società.
Stato di attuazione: Proseguono le attività liquidatorie/concordatarie gestite dagli organi della procedura.
La D.G.R. n. 447/2015 prevedeva una progressiva riduzione della quota di partecipazione regionale al capitale della Società, dal 76,67% fino anche a sotto il 10%, condizionando il mantenimento della partecipazione all'approvazione di un piano industriale di rilancio e di equilibrio economico – finanziario.
Tuttavia, nel corso del 2015, la Società si è venuta a trovare in una particolare situazione di difficoltà economico finanziaria, che ha comportato la riduzione del capitale sociale di oltre un terzo e al di sotto del minimo legale.
La mancanza di sottoscrizione da parte dei soci e/o terzi del previsto aumento di capitale sociale inscindibile deliberato in data 12.02.2015, ha determinato, nel corso dell'assemblea straordinaria del 06.07.2015, la constatazione dell'impossibilità di ripristinare il capitale sociale, nonché la presa d'atto che la stessa è venuta a trovarsi in una delle cause di scioglimento "de iure", previste dal Codice Civile e segnatamente dall'art. 2484, con la conseguente messa in liquidazione della società.
Nel contempo, la Società presentava in data 30.06.2015, avanti al Tribunale di Padova una domanda di concordato preventivo c.d. "prenotativo", art. 161, comma 6, della legge fallimentare, poi depositato in data 07.12.2015, concordato preventivo c.d. "pieno".
Il Tribunale di Padova, con provvedimento del 15.01.2016 ha ammesso la Società al beneficio del concordato preventivo, ottenendo l'approvazione dei creditori il cui esito positivo è stato reso pubblico in data 04.08.2016. In data 21.11.2016 è intervenuta l'omologa del piano di concordato da parte del medesimo Tribunale.
Nel corso del 2017-2018 è proseguita la procedura di concordato secondo le indicazioni degli organi giudiziali competenti ed in data 16.01.2019, giusta D.G.R. n. 2036/2018, l'Assemblea ordinaria dei soci di Veneto Nanotech S.c.r.l. ha approvato il bilancio al 31.12.2017.
Nella medesima assemblea societaria il socio Regione del Veneto ha preso atto di quanto esposto dal Liquidatore Giudiziale in merito allo stato della procedura di concordato, segnalando tra l'altro che la trasformazione societaria da Società consortile per azioni a Società a responsabilità limitata, con conseguente modifica dello statuto sociale, avvenuta in data 23.04.2018, ha consentito un risparmio di spesa.
Peraltro, si segnala che in data 04.07.2019 su mandato del Tribunale di Milano, la Guardia di Finanza ha effettuato un sequestro preventivo di una somma presente sul conto corrente della società, relativamente al c.d. "Progetto Idrogeno".
Tale sequestro ha inevitabilmente generato un impatto nell'attuazione del piano di concordato e altresì dei creditori, nonché un allungamento dei tempi di chiusura della procedura stessa.
Nell'Assemblea dei Soci del 31.03.2021 sono stati approvati i bilanci d'esercizio 2018 e 2019 di Veneto Nanotech S.c.r.l in liquidazione, mentre in quella del 10.09.2021 è stato approvato il bilancio d'esercizio 2020; nell'ambito di quest'ultima Assemblea, in merito agli aggiornamenti richiesti sullo stato della procedura e sulla relativa tempistica di conclusione, è stato rappresentato che nonostante l'attivo sia stato liquidato, a causa dei contenziosi pendenti, non è possibile prevedere con certezza la durata della procedura. Sul punto, i creditori sono stati informati, mediante le relazioni semestrali inviate agli stessi e depositate in Tribunale, che la procedura ha subito un ritardo in merito alla completa esecuzione del piano rispetto al termine dei 36 mesi, principalmente a causa dei contenziosi pendenti.
Con Decreto della Direzione Progetti Speciali per Venezia n. 37 del 03.06.2022 è stata disposta la revoca del finanziamento relativo al c.d. "Progetto Idrogeno", concesso alla Società Veneto Nanotech S.c.r.l. con D.G.R. n. 2611/2012 e rimodulato con D.G.R. n. 1950/2015; in data 06.06.2022 tale decreto è stato notificato alla Procedura ed al Liquidatore, con richiesta di restituzione di quanto già liquidato, oltre ad interessi e sanzioni.
L'Assemblea ordinaria convocata il 15.06.2022 per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2021 è stata pertanto revocata, al fine di rielaborare il progetto di bilancio in considerazione dei fatti intercorsi.
### LINEE DI INDIRIZZO SULLA PARTECIPATA
Ritenendo la Società non più strategica e necessaria per le finalità istituzionali della Regione, ai sensi dell'art. 4, comma 1, T.U.S.P., confermare la dismissione della partecipazione con la chiusura della procedura di concordato, funzionale alla successiva estinzione della Società. Proseguono le attività liquidatorie/concordatarie gestite dagli organi della procedura.
### Indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento (ex art. 19, commi 5 e 6, D.Lgs. n. 175/2016)
Tenuto conto delle procedure di concordato e di liquidazione in essere, l'Amministrazione Regionale non ha assegnato alla Società indirizzi di contenimento delle spese di funzionamento già dal 2016, in quanto tutte le spese sono sottoposte a controllo e autorizzazione da parte degli organi giudiziali di gestione della procedura liquidatoria e concorsuale stessa.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
Veneto Nanotech S.c.r.l. al 31.12.2021 deteneva n. 2 partecipazioni societarie in corso di dismissione, rispettivamente Bilcare Technologies Italia S.r.l. e Krystalia S.r.l..
Bilcare Technologies Italia S.r.l. è una società costituita nel 2006, che ha ad oggetto la produzione, commercializzazione, ricerca e sviluppo di prodotti e servizi per l'informatica.
Krystalia S.r.l. costituita nel 2011, ha ad oggetto la lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale ed al 31.12.2016 registrava un unico dipendente.
In data 28.11.2017 il Giudice Delegato che segue la procedura liquidatoria di Veneto Nanotech S.c.r.l. ha autorizzato la vendita mediante procedura competitiva delle partecipazioni detenute dalla società, tuttavia in conseguenza dei tre esperimenti di vendita andati deserti, gli organi della procedura stanno valutando di rinunciare alla realizzazione di tale attivo, in quanto la cessione non sembrerebbe conveniente, in relazione all'incertezza dell'esito della vendita, rispetto ai costi fissi che la Società dovrebbe comunque sostenere per la relativa procedura competitiva, confrontati con il valore estremamente esiguo di dette partecipazioni (il prezzo che Veneto Nanotech S.c.r.l. riuscirebbe presumibilmente ad incassare per Bilcare Technologies Italia S.r.l. è stimato pari ad euro 81,00 e per Krystalia S.r.l. di euro 1.539,00).
Non da ultimo, come già rappresentato nei piani di razionalizzazione precedenti, giuste DD.GG.R. n. 1687/2020 e n. 1594/2021, nel decreto Semplificazioni (D.L. n. 76/2020, convertito in Legge n. 120/2020) sono state inserite disposizioni che interessano aspetti procedurali legati alla cancellazione d'ufficio dal Registro delle imprese; nello specifico, l'art. 40 del succitato decreto prevede che la "cancellazione d'ufficio conseguente alla mancata registrazione obbligatoria a domanda di parte nel registro delle imprese" sia disposta con determinazione del conservatore, con un iter semplificato.
Tenuto conto che l'ultimo bilancio depositato dalla società Bilcare Technologies Italia S.r.l. al Registro delle Imprese risale al 2012, si rinnova a Veneto Nanotech S.c.r.l. anche in tale provvedimento, la proposta di procedere con la richiesta della cancellazione della società in argomento dal richiamato Registro.
Con riferimento a Krystalia S.r.l., gli organi della procedura sono stati autorizzati alla cessione della stessa tramite procedura competitiva, a seguito del ricevimento di un'offerta di acquisto; in data 29.03.2022 la partecipazione è stata ceduta.
Per quanto finora rappresentato, si conferma il proseguimento delle attività di dismissione di Bilcare Technologies Italia S.r.l., nell'ambito della procedura di concordato in corso.
## VERONAFIERE S.P.A. (DISMESSA)
gestione di spazi fieristici e organizzazione di eventi fieristici
### RELAZIONE E RISULTATI CONSEGUITI IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE APPROVATO CON D.G.R. n. 1594/2021.
Intervento programmato: considerata l'esigua quota di partecipazione al capitale sociale di Veronafiere S.p.a., irrilevante per esercitare qualunque attività di governance sulla società, proseguire le operazioni di DISMISSIONE della partecipata in argomento, con un ulteriore tentativo di vendita mediante asta pubblica del pacchetto azionario detenuto; nel caso in cui l'asta pubblica non andasse a buon fine, la D.G.R. n. 1372/2021 stabilisce, quale modalità alternativa di razionalizzazione secondo quanto previsto dall'art. 20, comma 2, che il pacchetto azionario di Veronafiere S.p.a. detenuto dalla Regione venga trasferito all'ente AVISP, già socio di Veronafiere S.p.a. al 5,4%, ove ciò non pregiudichi i propri equilibri di bilancio. Per l'Agenzia "Veneto Agricoltura", infatti, tale partecipazione è ritenuta strategica al perseguimento dei propri fini istituzionali.
Stato di attuazione: perfezionata cessione in data 20.06.2022.
La società Veronafiere S.p.a. (partecipazione regionale dello 0,1128% fino al 19.06.2022) è una società per azioni derivante dalla trasformazione dell'Ente Autonomo per le Fiere di Verona, il cui progetto di riordino e trasformazione è stato approvato con D.G.R. n. 1593 del 10.10.2016, in attuazione della L.R. n. 11/2002, art. 10, ed è divenuto efficace dal 01.02.2017.
Come noto, il Legislatore al comma 7 dell'art. 4 T.U.S.P. consente alle amministrazioni pubbliche l'acquisizione o il mantenimento di "partecipazioni nelle società aventi per oggetto sociale prevalente la gestione di spazi fieristici e l'organizzazione di eventi fieristici ... (omissis)".
Tenuto conto dell'esegua quota di partecipazione regionale al capitale sociale di Veronafiere S.p.a., già nel piano di revisione periodica giusta D.G.R. n. 1813 del 04.12.2018, si proponeva di dismettere la partecipata in argomento in quanto non più strategica e necessaria per le finalità istituzionali della Regione del Veneto; tale scelta di razionalizzazione è stata confermata anche nei precedenti piani di razionalizzazione adottati con D.G.R. n. 1594/2021, D.G.R. n. 1816/2019 e con D.G.R. n. 1687/2020, pur essendo la dismissione della quota in Veronafiere S.p.a. facoltativa ai sensi del decreto legislativo n. 175/2016.
Con D.G.R. n. 679 del 28.05.2019 è stata avviata la procedura ad evidenza pubblica per la cessione delle azioni di Veronafiere S.p.a., pubblicando un invito a manifestare interesse per l'acquisto delle azioni detenute dall'Amministrazione regionale, al fine di verificare primariamente la presenza di soggetti interessati a tale acquisto.
In data 16.09.2019, la Commissione costituita in proposito, ha preso atto che l'unica manifestazione di interesse pervenuta è stata formulata da Veneto Sviluppo S.p.a..
La D.G.R. n. 1482 del 15.10.2019 ha disposto la prosecuzione della procedura di cessione delle azioni di Veronafiere S.p.a., incaricando gli uffici competenti alla definizione ed alla successiva pubblicazione dell'avviso di asta pubblica, compreso di uno schema di contratto per la cessione delle azioni stesse (oggetto di pubblicazione nel BUR e nel sito internet regionale nel mese di novembre 2019).
Considerato l'esito deserto della procedura di asta pubblica per la dismissione in argomento, con successivo Decreto della Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali n. 2 del 18.02.2020 si è proceduto con la pubblicazione sul BURV in data 28.02.2020 di un secondo avviso di asta pubblica per la cessione delle quote regionali, con scadenza 15.04.2020, poi prorogata al 08.06.2020 a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19 in atto. Anche in tal caso il tentativo di vendita non è andato a buon fine.
Veronafiere S.p.a. ha chiuso l'esercizio al 31.12.2020 con una perdita di euro 26.222.614,00 (nel 2019 aveva chiuso con un utile di euro 10.805.090,00), dovuta dall'interruzione a partire dal mese di marzo delle proprie attività fieristiche a causa dell'emergenza sanitaria.
In data 15.04.2021 l'Assemblea Straordinaria della Società ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento, anche in via scindibile per un importo massimo complessivo di euro 30.000.000,00, di cui euro 27.355.880,00 per capitale sottoscritto ed euro 2.644.120,00 per sovrapprezzo, sulla base del valore della Società stimato in euro 69.700.000,00, da offrirsi in opzione ai soci. L'aumento di capitale è stato interamente sottoscritto, per cui attualmente il capitale sociale di Veronafiere S.p.a. è di euro 90.912.707,00.
Il socio Regione, in coerenza all'indirizzo di dismissione, non ha aderito a tale aumento.
Al fine di dare nuovo impulso al processo di dismissione avviato, giusta D.G.R. n. 1372 del 12.10.2021, si è inteso procedere con un ulteriore tentativo di vendita mediante asta pubblica del pacchetto azionario di Veronafiere S.p.a..
Nel caso in cui l'asta pubblica non andasse a buon fine, la D.G.R. suddetta stabilisce, quale modalità alternativa di razionalizzazione secondo quanto previsto dall'art. 20, comma 2, lettera g), che il pacchetto azionario di Veronafiere S.p.a. detenuto dalla Regione venga trasferito all'ente AVISP, già socio di Veronafiere S.p.a. al 5,4%, ove ciò non pregiudichi i propri equilibri di bilancio. Per l'Agenzia "Veneto Agricoltura", infatti, tale partecipazione è ritenuta strategica al perseguimento dei propri fini istituzionali.
Anche tale procedura è andata deserta e nessun socio ha esercitato il diritto di prelazione ai sensi dell'art. 8 dello statuto societario; in data 17.05.2022 l'Assemblea dei soci ha espresso il proprio gradimento per il trasferimento della partecipazione regionale all'ente AVISP, già socio di Veronafiere S.p.a. al 5,4%, e la cessione è stata perfezionata in data 20.06.2022.
### PARTECIPAZIONI REGIONALI INDIRETTE
Stante la quota di partecipazione regionale ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. g), T.U.S.P., le partecipazioni detenute da Veronafiere S.p.a. non sono considerate "partecipazioni indirette" per l'Amministrazione regionale. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Veneto | 2022-11-18 | bcd283ff19edc1199912ec7e5110af58 | 4 | I principali processi di razionalizzazione realizzati | Nel presente paragrafo s'illustrano i risultati derivanti dalle attività di razionalizzazione svolte sulle partecipazioni regionali in seguito all'entrata in vigore del D.Lgs. n. 175/2016 "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" (T.U.S.P.).
In attuazione dell'art. 24 del T.U.S.P., la Giunta Regionale con Deliberazione n. 324/2017 "Revisione straordinaria delle partecipazioni societarie detenute, direttamente o indirettamente dalla Regione del Veneto. Art. 24 D.Lgs. 175 del 19.08.2016", ha provveduto ad effettuare una ricognizione delle partecipazioni possedute dalla Regione, individuando quelle da alienare.
Successivamente, in ossequio al disposto dell'art. 20 del T.U.S.P., l'Amministrazione regionale ha adottato, entro il 31/12 di ogni anno, il Piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni detenute, giuste D.G.R. n. 1813/2018, n. 1816/2019, n. 1687/2020 e n. 1594/2021.
Ad oggi, i principali processi di razionalizzazione delle società regionali direttamente partecipate sono conclusi; tra i più importanti risultati conseguiti, si ricorda la chiusura della liquidazione di College Valmarana Morosini S.r.l., della S.V.EC. S.p.a. e di Veneto Promozione S.c.p.a., l'avvenuta fusione per incorporazione di Rocca di Monselice S.r.l. in Immobiliare Marco Polo S.r.l. e di VI Holding S.r.l. in Veneto Innovazione S.p.a.. Nel corso del 2022 si è perfezionata anche la cessione del pacchetto azionario di Veronafiere S.p.a..
Al 01.01.2020 hanno inoltre avuto efficacia gli effetti della scissione parziale proporzionale della Sistemi Territoriali S.p.a. nella beneficiaria Infrastrutture Venete S.r.l., secondo le vigenti disposizioni nazionali e comunitarie.
Prosegue la procedura di concordato di Veneto Nanotech S.c.r.l. in liquidazione, tuttavia la tempistica di dismissione della società non dipende dall'attività della Regione ma bensì dagli organi della procedura e pertanto l'estinzione della stessa potrà avvenire solo al termine della procedura concorsuale.
Per quanto concerne, invece, i progetti strategici attualmente in corso che coinvolgono le società regionali operanti in ambito infrastrutturale (vedi CAV S.p.a., Veneto Strade S.p.a., Autovie Venete S.p.a. e Società Alto Adriatico S.p.a.), questi richiedono interventi legislativi complessi, perfezionati a più livelli, che coinvolgono diversi soggetti istituzionali; per tali operazioni, la Regione sicuramente esercita un potere d'impulso e monitora costantemente l'evolversi degli accordi assunti, tuttavia le tempistiche ad essi correlate non sono direttamente gestibili dalla medesima.
Con riferimento, infine, alle partecipazioni indirettamente detenute, va rilevato, come il percorso di razionalizzazione sconti, oltre alle tradizionali difficoltà del processo di razionalizzazione delle partecipazioni dirette (difficoltà di comprimere i tempi di chiusura delle fasi liquidatorie o in taluni casi delle procedure concorsuali, essendo quest'ultime non gestite in alcun modo dal socio Regione Veneto, difficoltà di dismettere partecipazioni di minoranza non appetibili) maggiori problematicità legate all'adozione dei relativi atti da parte dell'organo amministrativo della singola società controllante, potendo la Regione esercitare esclusivamente un potere d'impulso, anche in sede assembleare, nei confronti della stessa.
Da ultimo, si ribadisce quanto già anticipato in premessa, relativamente al prolungarsi nel 2022 dell'epidemia virale da Covid-19 che ha determinato la necessità di adottare sia su scala regionale che nazionale, misure urgenti finalizzate al contenimento e alla gestione della corrispondente emergenza sanitaria, al fine di contenere le pesanti ripercussioni sull'intero sistema economico, produttivo ed industriale dell'intero Paese; in tale scenario, gli enti pubblici, specie le Regioni, sono state chiamate a contribuire con ingenti risorse proprie, generando riflessi importanti sugli equilibri dei propri bilanci.
Peraltro, anche la rottura dei rapporti internazionali, legata agli eventi bellici in Ucraina ed alle conseguenti misure sanzionatorie adottate nei confronti della Federazione Russa, hanno generato nell'economia italiana in generale, elementi di criticità, tanto che l'inizio dell'anno 2022 è stato caratterizzato da una forte lievitazione dei prezzi al consumo, dell'energia elettrica, dei carburanti, del gas nonché delle materie prime, con un conseguente riflesso prevedibile, se la situazione non dovesse tornare alla normalità, sui bilanci di alcune società partecipate. La Regione intende garantire un costante monitoraggio delle dinamiche gestionali dei propri organismi partecipati, al fine di salvaguardare l'equilibrio economico patrimoniale e finanziario degli stessi. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Venezia (VE) | 2021-12-31 | d509297974cc22bfd3e91ffc0e08f3e4 | 1 | 1. RICHIAMO DELLA NORMATIVA IN MATERIA | Il 23 settembre 2016 è entrato in vigore il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, recante "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" (in breve T.U.S.P.), che dà attuazione ad alcune delle deleghe che la legge n. 124 del 7 agosto 2015 aveva conferito al Governo in materia di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione.
Il procedimento di delega legislativa è stato oggetto di pronuncia da parte della Corte Costituzionale (n. 251/2016), in seguito alla quale si è pervenuti all'emanazione del D.Lgs. 100/2017, entrato in vigore in data 27 giugno 2017, che ha apportato rilevanti interventi correttivi al D.Lgs. 175/2016.
Il T.U.S.P. opera un riordino della disciplina in materia di società pubbliche, incidendo su vari aspetti, fra i quali la governance, la gestione del personale, la razionalizzazione delle partecipazioni, il sistema dei controlli, introducendo anche disposizioni innovative sotto il profilo degli adempimenti, sia in capo alle pubbliche amministrazioni socie, sia in capo alle società partecipate.
Fra le disposizioni introdotte vi sono un regime più stringente in tema di tipo di società e partecipazioni (artt. 3 e 4 del Testo Unico) che possono essere detenute dalle amministrazioni pubbliche e l'obbligo di una razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche prevista dall'art. 20 del Testo Unico, da effettuarsi annualmente entro il 31 dicembre a decorrere dal 2018, con riferimento alla situazione al 31/12/2017.
In particolare detta norma prevede che:
- Fermo quanto previsto dall'articolo 24, comma 1, le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 17, comma 4, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, le amministrazioni che non detengono alcuna partecipazione lo comunicano alla sezione della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4, e alla struttura di cui all'articolo 15.
- I piani di razionalizzazione, corredati di un'apposita relazione tecnica, con specifica indicazione di modalità e tempi di attuazione, sono adottati ove, in sede di analisi di cui al comma 1, le amministrazioni pubbliche rilevino:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'articolo 4;
- società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro;
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4.
- I provvedimenti di cui ai commi 1 e 2 sono adottati entro il 31 dicembre di ogni anno e sono trasmessi con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge di conversione 11 agosto 2014 n. 114 e rese disponibili alla struttura di cui all'articolo 15 e alla sezione di controllo della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4."
Inoltre l'art. 26 comma 11 del medesimo T.U.S.P. prevede che: "11. Salva l'immediata applicazione della disciplina sulla revisione straordinaria di cui all'articolo 24, alla razionalizzazione periodica di cui all'articolo 20 si procede a partire dal 2018, con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2017." |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Venezia (VE) | 2021-12-31 | d509297974cc22bfd3e91ffc0e08f3e4 | 2 | 2. LA SITUAZIONE SPECIFICA DEL COMUNE DI VENEZIA. | In via preliminare si ricorda che in applicazione delle previsioni dei commi 611 e ss. dell'art. 1 della L. 190/2014 il Comune di Venezia ha approvato entro i termini di legge, con provvedimento del Commissario Straordinario con i poteri del Sindaco prot. n. 139984 del 31/3/2015, il Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie. Detto piano è stato trasmesso alla Sezione Regionale di Controllo per il Veneto della Corte dei Conti con PEC n. 140026 del 31/3/2015 e pubblicato sul sito istituzionale dell'Amministrazione.
Il predetto Piano è stato successivamente oggetto di integrazione e parziali modifiche in seguito all'insediamento della nuova Amministrazione Comunale, mediante approvazione con deliberazione di Consiglio Comunale n. 137 del 18/12/2015 di un documento di "Revisione del Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie del Comune di Venezia", trasmesso alla Sezione Regionale di Controllo per il Veneto della Corte dei Conti con PEC n. 601176 del 31/12/2015 e pubblicato anch'esso sul sito istituzionale del Comune di Venezia. In esito a detti provvedimenti, sempre in applicazione delle previsioni di legge, entro il termine del 31 marzo 2016 con provvedimento del Sindaco prot. n. 154918 è stata approvata la Relazione sui risultati conseguiti in attuazione del Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie del Comune di Venezia come revisionato, trasmessa alla Sezione Regionale di Controllo per il Veneto della Corte dei Conti con PEC n. 155217 del 31/3/2016 e pubblicato anch'esso sul sito istituzionale del Comune.
Successivamente, alla luce del fatto che il Piano di razionalizzazione come revisionato prospettava un inevitabile slittamento, stimabile in circa 9 mesi, del periodo di tempo entro quale completare l'attuazione delle operazioni societarie nello stesso previste, il Sindaco con provvedimento prot. n. 595972 del 27 dicembre 2016 ha approvato l'"Aggiornamento della Relazione sui risultati conseguiti in attuazione del Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie del Comune di Venezia come revisionato". Come i precedenti, anche questo provvedimento è stato inviato Sezione Regionale di Controllo per il Veneto della Corte dei Conti con PEC n. 596167 del 27/12/2016 e pubblicato sul sito istituzionale del Comune.
Successivamente ai sensi dell'articolo 24 del Testo Unico è stata approvata la Ricognizione straordinaria delle partecipazioni detenute al 23/09/2016 approvata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 37 del 28 settembre 2017; con nota PEC PG/2017/481153 del 9/10/2017 la suddetta Revisione Straordinaria è stata inviata alla Corte dei Conti e al Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 60 del 19/12/2018 è stata approvata la Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie detenute al 31/12/2017 ex art. 20 e 26 comma 11 del D. Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, che in data 2/1/2019 è stata trasmessa alla Corte dei Conti ed in data 17/4/2019 è stata tramite l'applicativo "Partecipazioni" al Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro.
Con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 75 del 18/12/2019 è stata approvata la Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie detenute al 31/12/2018 ex art. 20 e 26 comma 11 del D. Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 che in data 9/1/2020 è stata trasmessa alla Corte dei Conti ed in data 16/7/2020 inviata nell'applicativo "Partecipazioni" del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro.
Con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 91 del 16/12/2020 è stata approvata la Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie detenute al 31/12/2019 ex art. 20 e 26 comma 11 del D. Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 che in data 21/12/2020 è stata trasmessa alla Corte dei Conti.
Con successiva deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 del 31/03/2021 sono stati parzialmente modificati gli allegati A ed A1. della precedente deliberazione n. 91/2020 con riferimento a Venezia Spiagge S.p.A., conseguentemente alla qualificazione dell'attività svolta dalla società come rispondente alle finalità istituzionali del Comune di Venezia ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 comma 2 lett. a) del D.Lgs. n. 175/2016, essendo l'attività svolta pienamente conforme alle previsioni della definizione di servizio di interesse generale di cui all'art. 2 comma 1, lett h), del medesimo Decreto legislativo; detta deliberazione è stata successivamente trasmessa alla Corte dei Conti in data 13/04/2021.
Entrambe le ultime due deliberazioni di Consiglio Comunale, relative alla Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie detenute al 31/12/2019, sono state inviate in data 18/06/2021 tramite l'applicativo "Partecipazioni" al Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro.
Da ultimo, con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 54 del 17/12/2021 è stata approvata la Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie detenute al 31/12/2020 ex art. 20 e 26 comma 11 del D. Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 che in data 31/12/2021 è stata trasmessa alla Corte dei Conti. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Venezia (VE) | 2021-12-31 | d509297974cc22bfd3e91ffc0e08f3e4 | 3 | 3. PARTECIPAZIONI OGGETTO DELLA RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DETENUTE DIRETTAMENTE E INDIRETTAMENTE DAL COMUNE DI VENEZIA AL 31 DICEMBRE 2021. | L'art. 20 del T.U.S.P. prevede che la razionalizzazione periodica interessi annualmente le "partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente, dalle amministrazioni pubbliche".
Si ritiene pertanto, anche alla luce delle previsioni del sopra richiamato art. 26 comma 11 del T.U.S.P., che le partecipazioni oggetto di analisi siano quelle detenute dall'Ente al 31 dicembre dell'anno precedente all'approvazione della razionalizzazione periodica, quindi attualmente al 31 dicembre 2021.
In forza delle definizioni di cui all'art. 2 del T.U.S.P.:
- per "partecipazione diretta" si intende "la titolarità di rapporti comportanti la qualità di socio in società o la titolarità di strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi";
- per "partecipazione indiretta" si intende "la partecipazione in una società detenuta da un'amministrazione pubblica per il tramite di società o altri organismi soggetti a controllo da parte della medesima amministrazione pubblica".
Ne consegue che costituiscono oggetto della rilevazione tutte le partecipazioni societarie detenute in via diretta dal Comune di Venezia e le sole partecipazioni societarie detenute in via indiretta tramite società od organismi controllati secondo la definizione dell'art. 2359 del Codice Civile.
Sono invece escluse le partecipazioni detenute tramite società quotate come definite dal suddetto art. 2 del T.U.S.P., in quanto alle società quotate e relative partecipate non si applicano le disposizioni del Testo Unico per le quali detta applicazione non sia espressamente prevista.
Tale ricostruzione trova piena conferma nelle "Istruzioni per la comunicazione della revisione straordinaria delle partecipazioni pubbliche" nell'applicativo "Partecipazioni", elaborate ed ufficialmente diramate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro in data 27 giugno 2017, successivamente all'entrata in vigore del c.d. Decreto correttivo D.Lgs. 100/2017, alle quali si rimanda.
Inoltre, sul punto, la Camera dei Deputati – Servizio Studi – XVIII Legislatura ha chiarito, in proprio documento esplicativo relativo alle Società a partecipazione pubblica datato 22/5/2019, che il suddetto intervento modificativo ad opera della Legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha l'effetto di restringere l'ambito applicativo del Testo unico, escludendo del tutto le società partecipate da società quotate, ferme restando le previsioni dell'art. 1 comma 5 del T.U.S.P. per le società controllate da società quotate.
Pertanto, alla luce di tale ricostruzione, sino ad ora il Comune di Venezia non ha proceduto ad effettuare la ricognizione delle partecipate del Gruppo Veritas S.p.A., non essendo espressamente prevista dal T.U.S.P. l'applicazione degli articoli sulla revisione ordinaria delle partecipazioni anche alle società quotate e alle proprie controllate.
Recentemente la Corte dei Conti – Sezioni riunite in sede di controllo -, nel documento "Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dai Ministeri e dagli altri enti pubblici soggetti al controllo delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti" datato novembre 2020 ha accertato l'omessa ricognizione, nei provvedimenti adottati dal Ministero dell'economia e delle finanze, delle società quotate in mercati regolamentati, nonché delle partecipazioni indirette detenute tramite queste ultime; in particolare la Corte dei Conti evidenzia che: "1.3.2. La prospettazione emersa in sede istruttoria pone il dubbio sul se l'ente pubblico socio, nel definire il processo di revisione (straordinaria o periodica), debba considerare anche le partecipazioni in società quotate in mercati regolamentati, come, peraltro, già affermato da pronunce della magistratura contabile. L'art. 1, comma 5, del d.lgs. n. 175 del 2016, nell'affermare che le disposizioni del decreto si applicano, solo se espressamente previsto, alle società quotate, sembra riferirsi alle norme che hanno come dirette destinatarie le medesime società (come, per esempio, quelle dettate dagli artt. 11 e 19, in materia di amministratori e dipendenti), non invece a quelle che hanno come destinatarie le amministrazioni socie, quali quelle che impongono l'approvazione dei piani di revisione. Opinando diversamente, il legislatore avrebbe legittimato, in ragione della quotazione in mercati regolamentati, la detenzione di società non inerenti alla missione istituzionale delle amministrazioni socie (art. 4) o acquisite/costituite senza previo provvedimento di autorizzazione dell'organo competente debitamente motivato (artt. 5 e 7), etc.. Anche l'art. 18 del d.lgs. n. 175 del 2016, nel consentire alle società controllate da una o più amministrazioni di quotare azioni (o altri strumenti finanziari) in mercati regolamentati, richiede la previa adozione, da parte del competente organo dell'ente socio (art. 7 TUSP), di una deliberazione conforme ai requisiti richiesti dall'art. 5, comma 1 (provvedimento analiticamente motivato). Il legislatore, pertanto, non legittima, tout court, la partecipazione di un ente pubblico in una società quotata, ma ne subordina la possibilità al rispetto di un predeterminato procedimento (che, per inciso, costituisce uno dei parametri in base ai quali valutare l'adozione di azioni di razionalizzazione). L'opzione interpretativa esposta comporta, quale conseguenza, la rilevanza, ai fini della revisione, anche delle società detenute indirettamente per il tramite di una società, anche quotata, a controllo pubblico (mentre non rileva la detenzione indiretta tramite una società meramente partecipata). L'art. 2, comma 1, lett. g), del d.lgs. n. 175 del 2016 precisa, infatti, che, ai fini del testo unico, sono considerate "partecipazione indirette" (solo) quelle detenute da una PA "per il tramite di società o altri organismi soggetti a controllo".
Pur non rientrando il Comune di Venezia nell'ambito soggettivo di riferimento della predetta relazione della Corte dei Conti (riferita, come sopra detto, ai soli Ministeri ed Enti pubblici sottoposti al controllo delle Sezioni Riunite della stessa), al fine di contemperare le disposizioni del T.U.S.P. sopra richiamate con gli indirizzi applicativi a livello nazionale suggeriti dalla Corte dei Conti nelle Sezioni Riunite in sede di Controllo, si rappresenta che, per quanto riguarda le partecipazioni detenute in via indiretta tramite la società quotata Veritas S.p.A., è stato redatto da Veritas S.p.A. stessa un Piano di razionalizzazione delle proprie controllate e partecipate. Detto Piano è oggetto di separato documento e allegato alla deliberazione consiliare di approvazione del presente Piano di razionalizzazione. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Venezia (VE) | 2021-12-31 | d509297974cc22bfd3e91ffc0e08f3e4 | 4 | 4. RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA: PARTECIPAZIONI OGGETTO DI MANTENIMENTO O DI INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE. | Il Comune di Venezia non può mantenere partecipazioni dirette e indirette in società che svolgano attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali (art. 4, c. 1, T.U.S.P.), ed in particolare le attività consentite sono indicate dall'art. 4, c. 2, del T.U.S.P.:
- produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi;
- progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 193 del decreto legislativo n. 50 del 2016;
- realizzazione e gestione di un'opera pubblica ovvero organizzazione e gestione di un servizio d'interesse generale attraverso un contratto di partenariato di cui all'articolo 180 del decreto legislativo n. 50 del 2016, con un imprenditore selezionato con le modalità di cui all'articolo 17, commi 1 e 2;
- autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento;
- servizi di committenza, ivi incluse le attività di committenza ausiliarie, apprestati a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 50 del 2016;
- ovvero, al solo scopo di ottimizzare e valorizzare l'utilizzo di beni immobili facenti parte del proprio patrimonio, "in società aventi per oggetto sociale esclusivo la valorizzazione del patrimonio (...), tramite il conferimento di beni immobili allo scopo di realizzare un investimento secondo criteri propri di un qualsiasi operatore di mercato";
- altre fattispecie tassativamente indicate.
Le società in house devono avere come oggetto sociale esclusivo una o più delle attività di cui alle lettere a), b), d) ed e).
Il Comune di Venezia deve deliberare la dismissione delle partecipazioni dirette e indirette in società che ricadano nelle fattispecie di cui all'art. 20 del T.U.S.P.:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, T.U.S.P., sopra citato;
- società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro;
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4 del T.U.S.P..
Di seguito si riesaminano le singole partecipazioni in modo da verificare la congruenza del mantenimento rispetto alle previsioni del Testo Unico ed individuando quelle oggetto di interventi di razionalizzazione.
Si rimanda ai contenuti degli Allegati A.1 Ricognizione e razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie al 31/12/2021 ai sensi dell'art. 20 del D. Lgs. 175/2016 ed A.2. Relazione tecnica alla razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie al 31/12/2021, che costituiscono parte integrante del presente documento, per quanto riguarda informazioni maggiormente dettagliate:
- sull'analisi di ricognizione condotta e sugli esiti della ricognizione stessa;
- su anagrafica, organi, affidamenti di servizi relativi alle singole società.
## PARTECIPATE DIRETTE
### AZIENDA VENEZIANA DELLA MOBILITÀ (AVM S.p.A.)
AVM S.p.A (già ASM S.p.A.) è stata costituita in forma di azienda speciale del Comune di Venezia con deliberazione di Consiglio comunale n. 108 del 03 luglio 1995 ex art. 22 L. 142/1990. Dal 1 gennaio 2000 l'azienda è diventata S.p.A. a seguito della trasformazione ai sensi della L. 127/1997 approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 123 del 28-29/07/1999.
In data 25 gennaio 2012 ASM S.p.A. ha cambiato denominazione in AVM S.p.A. in seguito alla deliberazione di consiglio comunale n. 140/2011.
Con deliberazione n. 35 del 23 aprile 2012 il Consiglio Comunale ha approvato la "Riorganizzazione societaria della mobilità. Costituzione della società capogruppo AVM S.p.A.", deliberando il conferimento ad AVM S.p.A. della partecipazione detenuta dal Comune di Venezia in ACTV S.p.A. corrispondente al 76,99% del capitale sociale pari a 551.514 azioni.
In data 11 novembre 2013 con Deliberazione n. 89 il Consiglio Comunale ha approvato in conferimento ad AVM S.p.A. di n. 310.896 azioni su un totale di n. 365.916 azioni detenute dal Comune di Venezia in PMV S.p.A.
In data 28 novembre 2014 sempre in esecuzione della deliberazione n. 89 e della deliberazione n. 97 del 28 novembre 2014 del Consiglio Comunale, il Comune di Venezia ha perfezionato parzialmente la seconda tranche dell'aumento del capitale sociale conferendo ad AVM S.p.A. altre 984 azioni di PMV S.p.A.. A seguito di tale operazione sono state emesse 1.385 nuove azioni di AVM S.p.A.
In data 29 dicembre 2014 in esecuzione della deliberazione n. 97 del 28 novembre 2014 del Consiglio Comunale, il Comune di Venezia ha ceduto ad AVM S.p.A. le restanti 54.036 azioni di PMV S.p.A. rimaste in sua proprietà.
Successivamente in attuazione del Piano di razionalizzazione delle Società partecipate con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 148 del 25/7/2017 è stato approvato il Progetto di scissione di PMV S.p.A. nelle società AVM S.p.A. e Actv S.p.A..
La società è oggi controllata al 100% dal Comune di Venezia e svolge le funzioni di capogruppo del settore della Mobilità (controllando a sua volta Actv S.p.A. e Vela S.p.A.), gestisce i servizi ausiliari al traffico e alla mobilità urbana nel solo Comune di Venezia, e dal 1.1.2015 è la titolare dell'affidamento in-house (da parte del competente Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale del Bacino territoriale ottimale e omogeneo di Venezia) del servizio di Trasporto Pubblico Locale nell'ambito urbano dei Comuni di Venezia e Chioggia e nell'extraurbano centromeridionale della Provincia di Venezia.
La ragione principale della costituzione di questa società e del suo mantenimento nel tempo risiede nell'affidamento dei due predetti servizi pubblici locali.
La società è legata all'Amministrazione Comunale e all'Ente di Governo del Trasporto pubblico locale da appositi contratti di servizio.
Lo statuto della società è stato adeguato alle previsioni del Testo Unico con deliberazione dell'assemblea straordinaria dei soci del 19 dicembre 2016.
La società non ricade in alcuna delle ipotesi di cui all'art. 20, comma 2, del D.Lgs. n. 175/2016 e produce beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente, ai sensi dell'art. 4 del T.U.S.P.
In particolare svolge servizi di interesse generale, attività rientranti fra quelle ammesse dall'art. 4 del Testo Unico (comma 2 lett. a).
Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 77 del 18/12/2019 è stato approvato l'affidamento in house del servizio pubblico locale di gestione integrata dei servizi ausiliari al traffico e alla mobilità e la gestione degli approdi operativi del trasporto pubblico non di linea, a decorrere dal 1/1/2020 al 31/12/2024.
Inoltre l'Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale del Bacino territoriale ottimale e omogeneo di Venezia ha approvato con deliberazione n. 5 del 27/11/2019 la proroga di due anni e mezzo (fino al 30/6/2022) dell'affidamento in house del 90% del servizio del trasporto pubblico locale del bacino veneziano ai sensi delle previsioni dell'art. 4 del Regolamento Europeo n. 1370/2007.
In ogni caso è opportuno rappresentare che a causa dell'emergenza sanitaria che ha caratterizzato il 2020 e che ha comportato delle forti restrizioni alla circolazione delle persone per contrastare la diffusione del virus, la società ha dovuto rivedere il budget dell'anno rispetto alle stime iniziali per valutare l'impatto derivante dal drastico calo delle vendite dei titoli di viaggio del Trasporto Pubblico Locale legato all'azzeramento dei flussi turistici nella Città di Venezia. La società si è, inoltre, avvalsa degli istituti di integrazione salariale per i dipendenti che necessariamente sono stati posti in cassa integrazione durante i mesi di aprile e maggio.
L'esercizio 2020 è stato caratterizzato, a causa dell'emergenza sanitaria che ha caratterizzato il 2020 e che ha comportato delle forti restrizioni alla circolazione delle persone per contrastare la diffusione del virus, da una grave tensione finanziaria dovuta al ritardo con cui sono pervenuti i contributi stanziati dal Governo per compensare i mancati ricavi dalla vendita dei titoli di viaggio.
Anche l'esercizio 2021 con il persistere della pandemia da Covid-19 ha visto una notevole diminuzione nella vendita dei titoli di viaggio che si è attestata ad un importo complessivo inferiore del 43,4% rispetto alle vendite del 2019.
Alla luce di questa situazione e al fine di salvaguardare la continuità aziendale, la società ha approvato e posto in essere ad inizio del 2021 un piano di risanamento e di riequilibrio volto ad arrivare ad un sistema di costi aziendali più flessibili sia rispetto alla domanda che alle possibili incertezze negli introiti da ricavi da tariffa del TPL viste le possibili conseguenze della pandemia nell'economia e nel fenomeno dei flussi turistici.
L'esercizio 2021 si è chiuso positivamente con un utile netto di € 339.475 solo grazie alla sospensione momentanea (così come consentito dalla legge) del costo degli ammortamenti. Altrimenti la perdita complessiva del bilancio si sarebbe attestata a circa meno 18 milioni di euro.
Si deve, inoltre, evidenziare che in data 24/6/2021 l'Assemblea dell'Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale del Bacino territoriale ottimale e omogeneo di Venezia - composta dal Comune di Venezia, Città Metropolitana e Comune di Chioggia - ha disposto l'avvio della procedura per poter pervenire all'eventuale rinnovo per 9 anni dell'affidamento in house ad AVM S.p.A. del Servizio di Trasporto Pubblico Locale del Comune di Venezia, del Comune di Chioggia e del servizio extra urbano della Città Metropolitana di Venezia in scadenza il 30 giugno 2022, dando mandato agli uffici competenti di pubblicare entro il 30/06/2021 l'avviso di preinformazione previsto dall'art. 7 del Regolamento Europeo n. 1370 del 2007.
Gli uffici dell'Ente di Governo hanno quindi avviato l'istruttoria tecnica per procedere con le complesse attività volte ad approvare il nuovo affidamento, nel rispetto delle procedure e dei requisiti previsti dalla delibera n. 154/2019 del 28/11/2019 dell'ART - Autorità di Regolazione dei Trasporti - in cui si richiede all'Ente affidante una complessa attività istruttoria anche in merito all'equilibrio economico e finanziario del contratto di servizio.
Con Delibere n. 4, 5 e 6 del 21.06.2022, l'Assemblea dell'Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale del Bacino territoriale ottimale e omogeneo di Venezia ha prorogato dal 1.07.2022 sino al 31.03.2023, ai sensi dell'art 92 comma 4-ter del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 1, salva in ogni caso la possibilità di procedere con l'approvazione del nuovo affidamento in house anche in data antecedente, rispettivamente:
- il contratto di servizio in essere relativo all'affidamento in house ad AVM S.p.A. per l'esercizio dei servizi minimi di trasporto pubblico locale automobilistici, tranviari e di navigazione dell'area urbana di Venezia sottoscritto tra l'ufficio periferico di Venezia dell'Ente di Governo e AVM S.p.A. in data 29.12.2014 con Repertorio Speciale n. 18089/2015, poi prorogata dal 1.01.2020 sino al 30.06.2022, giusto atto aggiuntivo Repertorio Speciale n. 21007/2020;
- il contratto di servizio in essere relativo ai servizi minimi di trasporto pubblico locale automobilistici extraurbani dell'ambito di unità di rete della Venezia centro-meridionale, sottoscritto tra l'ufficio periferico presso la Città metropolitana dell'Ente di governo ed AVM S.p.A. in data 31/07/2015, prot. 64284, e che era stato prorogato sino al 30/06/2022;
- ed il contratto di servizio in essere relativo ai servizi minimi di trasporto pubblico locale automobilistici dell'area urbana di Chioggia, sottoscritto tra l'ufficio periferico di Chioggia dell'Ente di Governo e AVM S.p.A. in data 21.11.2017 e che era stato prorogato dal 1.01.2020 sino al 30.06.2022.
Relativamente agli affidamenti in house providing ad AVM S.p.A., il Comune di Venezia è stato iscritto nell'elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house di cui all'art. 192, comma 1, del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. con provvedimento dell'ANAC del 22/12/2021, in cui l'ANAC ha raccomandato, alla prima occasione utile, di variare lo Statuto di AVM S.p.A., con espresso e specifico riferimento alla previsione del controllo analogo delineato nel Regolamento sul sistema dei controlli interni del Comune.
Si ritiene, pertanto, di confermare il mantenimento della partecipazione in AVM S.p.A. alla luce del suo ruolo di capogruppo delle Società afferenti al Gruppo Mobilità e alla luce dei servizi pubblici locali svolti da parte della stessa.
### Ve.La. S.p.A.
La Società è stata costituita con atto del 20 maggio 1998 da ACTV S.p.A. e ha sempre svolto come principale attività la vendita dei biglietti TPL per l'Affidatario del Servizio di trasporto pubblico locale.
In esito alla deliberazione n. 35 del 23 aprile 2012 con cui il Consiglio Comunale ha approvato la "Riorganizzazione societaria della mobilità. Costituzione della società capogruppo AVM S.p.A.", in data 30 ottobre 2012 AVM S.p.A. acquista da Actv S.p.A. 815.000 azioni pari all'86,472% del capitale sociale di Ve.La. S.p.A. in esecuzione della delibera consigliare n°68 del 13/09/2012.
Ad oggi la società è controllata all'88,86% da AVM S.p.A. e partecipata all'11,14% direttamente dal Comune di Venezia.
La società svolge le funzioni di bigliettazione per il Trasporto Pubblico Locale per conto di AVM S.p.A., oltre ad essere affidataria in house da parte del Comune del servizio promozione turistica e culturale e del servizio di informazione e accoglienza turistica per la Città di Venezia.
La ragione principale della costituzione di questa società e del suo mantenimento nel tempo risiede nell'affidamento del predetto servizio operativo della bigliettazione del Trasporto Pubblico Locale da parte di AVM S.p.A. per il tramite di apposito contratto di servizio.
La società è legata all'Amministrazione da appositi contratti di servizio per la gestione diretta del servizio pubblico di promozione turistica e culturale e del servizio pubblico di informazione e accoglienza turistica per la Città di Venezia.
Nel corso degli ultimi esercizi il risultato economico è sempre stato positivo. Inoltre al momento non vi sono particolari criticità sotto il profilo economico e finanziario.
Si evidenzia che il bilancio di Ve.La. non risente degli effetti negativi sulla vendita dei titoli di viaggio in quanto i costi di gestione, in virtù del contratto con la capogruppo Avm S.p.A., sono sostanzialmente coperti da quest'ultima.
La società non ricade in alcuna delle ipotesi di cui all'art. 20, comma 2, del D.Lgs. n. 175/2016 e produce beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente, ai sensi dell'art. 4 del T.U.S.P.
In particolare svolge servizi di interesse generale, attività rientranti fra quelle ammesse dall'art. 4 del Testo Unico (comma 2 lett. a).
Relativamente agli affidamenti in house providing a Vela S.p.A., il Comune di Venezia è stato iscritto nell'elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house di cui all'art. 192, comma 1, del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. con provvedimento dell'ANAC del 24/05/2022.
Si ritiene necessario il mantenimento della partecipazione alla luce dell'affidamento dei predetti servizi svolti da parte della società.
### CMV S.p.A.
La Casinò Municipale di Venezia S.p.A. è stata costituita il 14 dicembre 1995 a seguito di deliberazione di Consiglio Comunale n. 22 del 6/7 febbraio 1995.
Con deliberazione n. 148 del 22 dicembre 2008 il Consiglio comunale ha deliberato un aumento di capitale mediante conferimento di beni mobili e immobili, perfezionato con il trasferimento della proprietà di beni mobili artistici per un valore di 5.612.500 euro e del "Palazzo del Casinò" del Lido di Venezia, per un valore di 34.414.025 euro.
Con deliberazione n. 34 del 23 aprile 2012 il Consiglio Comunale ha approvato la riorganizzazione del "Casinò di Venezia" e la modalità di affidamento della gestione della Casa da Gioco.
In data 1° ottobre 2012, in un'ottica che a quel tempo prevedeva il successivo affidamento a terzi (c.d. "privatizzazione") dell'attività di gestione della Casa da Gioco, la società Casinò Municipale di Venezia S.p.A. ha modificato la denominazione societaria in CMV S.p.A. e ha scorporato il "ramo gioco", conferendolo nella società di nuova costituzione ed interamente controllata denominata Casinò di Venezia Gioco S.p.A..
In data 22 ottobre 2012 è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione in CMV S.p.A. delle società interamente possedute Marco Polo S.r.l. e Ranch S.r.l., con decorrenza dal 1° gennaio 2013.
Venuta nel frattempo meno la prospettiva della "privatizzazione", ed in esecuzione di quanto previsto dal Piano di Razionalizzazione adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 137/2015, l'assemblea dei soci di CMV S.p.A. nella seduta del 29 febbraio 2016 ha deliberato il conferimento da parte di CMV S.p.A. alla Casinò di Venezia Gioco S.p.A. di un ulteriore ramo d'azienda costituito da un ulteriore insieme di beni e rapporti giuridici organizzati per la gestione dell'impresa, comprendenti anche la partecipazione in Venis S.p.A., pari al 5% del capitale sociale.
Il predetto Piano di Razionalizzazione e la Revisione Straordinaria delle partecipazioni approvata nel 2017 con la deliberazione n. 37 hanno previsto che i residui assets patrimoniali attivi e passivi rimanessero in capo a CMV S.p.A., al fine di una successiva e progressiva valorizzazione e cessione delle attività detenute; al termine di tale procedura, si sarebbe potuto addivenire alla dismissione di CMV S.p.A. tramite una procedura di liquidazione.
Una parte significativa delle attività di valorizzazione e cessione di cui sopra è stata già realizzata, con risultati adeguati sia in termini di valori, sia in termini di riduzione delle partite debitorie di CMV S.p.A..
Per ciò che peraltro riguarda uno degli asset attivi ad oggi residui – i terreni del c.d. "Quadrante di Tessera" – si deve evidenziare come la Società Venezia F.C. s.r.l. avesse presentato in data 24 luglio 2018 al Comune di Venezia lo Studio di Fattibilità, a valere quale progetto preliminare, per la realizzazione del nuovo stadio del Venezia Calcio in un'area di 40 ettari inclusi nel menzionato compendio immobiliare.
Detto progetto, che prevedeva anche l'acquisizione dei terreni di proprietà di CMV S.p.A., è stato dichiarato, ai sensi della Legge n. 147/2013, art. 1 comma 304, lett. a), di pubblico interesse con la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 42 del 18 ottobre 2018.
Pertanto erano state avviate le procedure per una successiva cessione delle aree al proponente, una volta concluso il complesso iter amministrativo volto all'approvazione del progetto definitivo.
Ad oggi però, alla luce della rinuncia da parte della società Venezia F.C. s.r.l. a portare avanti il progetto, si rende necessario procedere in modo diverso, non risultando possibile la cessione dei predetti terreni in tempi coerenti con l'obbligo di dismissione della società CMV S.p.A..
All'immediata dismissione della società CMV S.p.A. osta, per altro verso, anche la presenza di un rilevante asset fiscale a recuperabilità progressiva, costituito dalla futura possibilità di deduzione dai redditi imponibili del gruppo di perdite, interessi passivi ed ACE (Aiuto alla crescita economica) prodotti in esercizi precedenti. Tale asset è in larga parte fruibile all'interno della procedura di consolidato fiscale nazionale promossa da CMV S.p.A. a partire dall'esercizio 2008 e tutt'ora in corso. Il venire meno di tale recuperabilità futura, anche eventualmente per effetto della dismissione immediata di CMV S.p.A., potrebbe generare un pregiudizio per la società e conseguentemente anche per l'Amministrazione Comunale di oltre 17 milioni di euro.
Il verificarsi di tale pregiudizio si porrebbe in evidente contrasto con la finalità della disciplina avente ad oggetto la razionalizzazione delle partecipazioni detenute dalle Pubbliche Amministrazioni.
Con nota PEC prot. DT 22866 – 25/03/2021 avente ad oggetto "Monitoraggio sull'attuazione delle misure di razionalizzazione previste nei piani di revisione straordinaria e periodica delle partecipazioni pubbliche adottati ai sensi degli artt. 24, comma 1, e 20, commi 1 e 2, del d.lgs. 19 agosto 2016, n. 175, recante Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica", il Ministero dell'Economia e delle Finanze - Struttura di Indirizzo, Monitoraggio e Controllo delle Partecipazioni Pubbliche - ha richiesto al Comune di Venezia di voler esprimere le proprie considerazioni in merito alla mancata realizzazione della misura di razionalizzazione deliberata relativamente a CMV S.p.A..
Con nota PEC 192438 del 20/04/2021 l'Amministrazione Comunale ha riscontrato la richiesta di chiarimenti del MEF, precisando che nei piani di razionalizzazione succedutisi nel tempo è stata motivatamente prevista la dismissione differita della società, al fine di consentire il rimborso ai creditori dei debiti esistenti in capo alla società.
Tale differimento trovava, come detto, ulteriore e rilevante ragione sia in relazione ai tempi necessari per la procedura di cessione dei terreni del c.d. Quadrante di Tessera, sia per consentire il recupero dell'importante asset fiscale sopra menzionato.
Solo una volta concluse e definite le predette tematiche sarebbe stato dunque possibile procedere, senza pregiudizio, con la dismissione della società. Il Comune di Venezia ha, quindi, chiarito che si tratta di una complessa procedura di dismissione, il cui perfezionamento è correlato alla realizzazione di importanti operazioni e verifiche, volte a tutelare gli interessi e l'equilibrio della società e, conseguentemente, a non arrecare pregiudizio all'Amministrazione Comunale anche nella sua veste di socio unico.
È stato infine rappresentato che, a tutela di tali rilevanti interessi, si riteneva necessario porre in istruttoria la percorribilità di una dismissione di CMV S.p.A. mediante la diversa modalità consistente in una operazione di fusione inversa nella controllata Casinò di Venezia Gioco S.p.A. e che, in ogni caso, la Corte dei Conti - nel Referto sullo stato della razionalizzazione delle società partecipate dagli Enti territoriali del Veneto approvato con deliberazione n. 42/2021/GEST - ha compreso la difficoltà per gli Enti soci di rispettare i termini di dismissione delle partecipazioni societarie.
La società svolge attività non strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente e ricade nelle seguenti fattispecie dell'art. 20: è priva di dipendenti e presenta un fatturato medio nell'ultimo triennio inferiore a 1 mln di €, pertanto è prevista la sua dismissione.
Con la proposta di Deliberazione di Consiglio Comunale PDD 1059/2022 è stato avviato l'iter volto ad approvare, in attuazione del precedente piano di razionalizzazione, l'operazione di fusione inversa per incorporazione della società CMV S.p.A. nella sua controllata Casinò di Venezia Gioco S.p.A., con riserva del diritto di far procedere alla revoca delle delibere di fusione nel caso in cui l'Amministrazione Finanziaria non autorizzasse il riporto in capo all'incorporante Casinò di Venezia Gioco S.p.A. dell'intero asset fiscale a recuperabilità progressiva costituito dalla futura possibilità di deduzione dai redditi imponibili del "Gruppo Casinò" di perdite ed interessi passivi relativi ad esercizi precedenti, gestiti per la loro parte del tutto prevalente all'interno della procedura di consolidato fiscale nazionale e dunque già compensabili con futuri redditi imponibili.
Si conferma la previsione di una dismissione differita della società, da realizzarsi tramite una operazione di fusione con la controllata alle condizioni sopra riportate.
### LA IMMOBILIARE VENEZIANA – SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA (IVE S.r.l.)
Il 3 gennaio 1940, con determinazione del 17 maggio 1939 n. 70043 del podestà, il Comune di Venezia ha aderito alla società Anonima per Azioni "La Immobiliare Veneziana".
La Società ha lo scopo di intervenire sui problemi della tensione abitativa, della riqualificazione urbana, del rilancio e riconversione di aree industriali dismesse, della carenza di infrastrutture urbane e di servizio.
Per realizzare dette attività l'oggetto sociale è il seguente: l'acquisto, permuta, gestione, locazione, manutenzione ordinaria e straordinaria di fondi rustici e urbani o di costruzioni di qualsiasi natura, nonché il compimento di tutte le attività materiali o giuridiche connesse alla proprietà immobiliare, sia della stessa società sia di terzi, ivi compresa la possibilità di costruire diritti reali di godimento o di garanzia, oneri reali e servitù personali.
Con deliberazione n. 95 del Commissario straordinario del Comune di Venezia del 14 maggio 2015, è stato approvato il conferimento del 34,48% del capitale sociale di VEGA S.c.a r.l. a IVe S.r.l.. Il capitale di quest'ultima è stato incrementato da 9.400.396 a 10.860.240 euro, così pure la percentuale di possesso del Comune di Venezia è incrementata da 99,45% a 99,524%. Tale operazione si è perfezionata in data 11 giugno 2015.
In esito a tale conferimento la società ha assunto per conto dell'Amministrazione Comunale il ruolo di unica società immobiliare.
Nel corso 2016 la società è stata individuata dall'Amministrazione Comunale come soggetto destinato ad acquisire tutti i beni immobili del Fondo immobiliare Città di Venezia.
Tale operazione ha portato la società a sottoscrivere con Unicredit (banca finanziatrice del Fondo immobiliare Città di Venezia) un contratto di accollo e parziale rifinanziamento del debito per far fronte agli oneri connessi alla stipula del contratto di acquisto dei beni immobili.
Il bilancio 2018 ha presentato una perdita di € 2.722.258 che però è stata integralmente coperta tramite la rinuncia da parte del Comune di Venezia ad € 5.444.374 di dividendi deliberati negli esercizi precedenti e che ha portato alla creazione nel patrimonio netto di una riserva disponibile.
Il bilancio 2019 si è chiuso con un utile di € 46.795.
L'esercizio 2020 ha chiuso invece con perdita di € 127.514 che è stata integralmente coperta con l'utilizzo della riserva straordinaria disponibile nel patrimonio netto.
L'esercizio 2021 ha nuovamente chiuso con una perdita € 1.065.004, anche a causa delle misure restrittive necessarie ad arginare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 quali ad esempio la sospensione di alcune attività produttive, le limitazioni nel commercio e nella mobilità delle persone.
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 118 del 16/06/2022 è stata approvata l'autorizzazione al Comune di Venezia per l'erogazione di un'anticipazione di liquidità fino ad € 3.280.500 a favore dell'Immobiliare Veneziana S.r.l. fino al 31/12/2022 e in ogni caso fino all'effettiva stipula dei contratti definitivi relativi alle aree denominate "Mattuglie UMI2" e "Via Pertini".
Nella Revisione Straordinaria delle Partecipazioni approvata con DCC n. 37/2017 e con le successive ricognizioni annuali si era dato atto che la società: non ricade in alcuna delle ipotesi di cui all'art. 20, comma 2, del D.Lgs. n. 175/2016 e produce beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente, ai sensi dell'art. 4 del T.U.S.P.
In particolare svolge attività rientranti fra quelle ammesse dall'art. 4 del Testo Unico comma 3: valorizzazione del patrimonio immobiliare dell'amministrazione partecipante.
Alla luce di tale situazione la partecipazione è ritenuta indispensabile per le ragioni sopra esposte e può essere confermato il mantenimento della stessa da parte dell'Amministrazione Comunale.
### AZIENDA MULTISERVIZI ECONOMICI SOCIALI S.p.A. - AMES S.p.A.
AMES S.p.A. è stata costituita in forma di azienda speciale con deliberazione di Consiglio Comunale n. 207 del 23/09/1996 ex art. 22 della L. 142/1990. Dal 1 dicembre 1999 (iscrizione Registro Imprese) è diventata S.p.A. a seguito della trasformazione dell'azienda speciale AMES ai sensi della L. n. 127/1997 (deliberazione C.C. n. 122 del 28-29/07/1999).
È una società totalmente partecipata dal Comune di Venezia con i requisiti dell'in house, a cui sono affidati i servizi pubblici di gestione delle farmacie comunali e della ristorazione scolastica, nonché l'attività a quest'ultimo connessa prestata dal personale non docente delle scuole materne.
La ragione principale della costituzione di questa società e del suo mantenimento nel tempo risiede nell'affidamento dei due predetti servizi pubblici locali.
La società è legata all'Amministrazione da appositi contratti di servizio.
Nel corso degli ultimi esercizi il risultato economico è stato sempre positivo e al momento non vi sono criticità sotto il profilo economico finanziario. A tal proposito anche l'esercizio 2021 ha chiuso con un utile netto di € 82.853.
La società non ricade in alcuna delle ipotesi di cui all'art. 20, comma 2, del D.Lgs. n. 175/2016 e produce beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente, ai sensi dell'art. 4 del T.U.S.P.
In particolare svolge servizi di interesse generale, attività rientranti fra quelle ammesse dall'art. 4 del Testo Unico (comma 2 lett. a).
Si ritiene necessario il mantenimento della partecipazione alla luce dei servizi pubblici locali svolti da parte della società a favore del Comune di Venezia.
### INSULA S.p.A.
Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 35 del 15/07/2021, è stata approvata la Razionalizzazione di Insula S.p.A. mediante cessione a Veritas S.p.A. del ramo d'azienda lavori pubblici e contestuale modifica dell'oggetto sociale al fine di riqualificare la società come braccio operativo strategico dell'Amministrazione Comunale nella gestione delle politiche della residenza.
A seguito dell'esercizio del diritto di recesso per il cambiamento significativo dell'oggetto sociale, Veritas S.p.A. e AVM S.p.A. sono uscite dalla compagine sociale e pertanto ad oggi il capitale sociale di Insula pari ad € 2.715.280 è detenuto per il 98,45% dal Comune di Venezia e per il restante 1,55% da IVE S.r.l.
Insula S.p.A., società a capitale interamente pubblico, risponde ai requisiti richiesti dalla normativa e dalla giurisprudenza comunitaria per l'affidamento in house di servizi.
La ragione principale della costituzione di questa società e del suo mantenimento nel tempo risiede nell'autoproduzione di servizi strumentali all'ente nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento.
Il bilancio 2018 si è chiuso con un utile di € 136.412. Il bilancio 2019 ha presentato un utile di € 73.826. Il bilancio 2020 ha chiuso con utile di € 28.718. Il bilancio 2021 ha chiuso con un utile di € 41.904. Al momento non vi sono particolari criticità sotto il profilo economico finanziario.
La società non ricade in alcuna delle ipotesi di cui all'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 175/2016 e produce beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente, ai sensi dell'art. 4 del T.U.S.P.
In particolare svolge servizi strumentali all'ente, attività rientranti fra quelle ammesse dall'art. 4 del Testo Unico (art. 4 comma 2 lett. d).
Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 35 del 15/07/2021, è stata approvata la Razionalizzazione di Insula S.p.A. mediante cessione a Veritas S.p.A. del ramo d'azienda lavori pubblici e contestuale modifica dell'oggetto sociale al fine di riqualificare la società come braccio operativo strategico dell'Amministrazione Comunale nella gestione delle politiche della residenza.
Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 47/2022 è stato approvato l'affidamento in house ad Insula S.p.A. dei servizi strumentali inerenti la gestione amministrativa e tecnica del patrimonio immobiliare ad uso residenziale di proprietà o in disponibilità al Comune di Venezia e attività accessorie, fino al 31/12/2026.
Si ritiene necessario il mantenimento della partecipazione alla luce dei servizi strumentali svolti da parte della società a favore del Comune di Venezia.
### Venezia Spiagge S.p.A.
La società ha ad oggetto la gestione in regime di concessione demaniale turistico ricreativa di alcune spiagge del Lido di Venezia - San Nicolò e Lungomare G. D'Annunzio e l'area demaniale marittima denominata "Blue Moon".
La società è oggi detenuta al 100% dal Comune di Venezia, infatti in esecuzione della deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 del 31/03/2021 si è proceduto alla stipula del contratto di compravendita, in data 30/04/2021, delle 735.000 azioni detenute da Contarini S.r.l. (pari al 49% del capitale sociale) da parte del Comune di Venezia, al prezzo di € 3.000.000,00.
Con la medesima deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 del 31/03/2021 sono stati parzialmente modificati gli allegati A ed A1. della precedente deliberazione di approvazione del piano di razionalizzazione delle partecipate n. 91/2020 con riferimento a Venezia Spiagge S.p.A., conseguentemente alla qualificazione dell'attività svolta dalla società come rispondente alle finalità istituzionali del Comune di Venezia ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 comma 2 lett. a) del D.Lgs. n. 175/2016, essendo l'attività svolta pienamente conforme alle previsioni della definizione di servizio di interesse generale di cui all'art. 2 comma 1, lett h), del medesimo Decreto legislativo.
In data 25/5/2021 si è tenuta un'assemblea sia in forma straordinaria che ordinaria di Venezia Spiagge S.p.A., con cui sono state approvate le modifiche statutarie che il Comune di Venezia aveva approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 91/2020, volte a:
- prorogare la durata della società al 31/12/2038 (in coerenza con la scadenza della nuova concessione turistico-demaniale);
- rafforzare anche a livello statutario il ruolo del socio pubblico;
- modificare dai 2/3 del capitale sociale a metà del capitale sociale il quorum deliberativo dell'assemblea straordinaria;
- adeguare lo Statuto alle previsioni del D.Lgs. 175/2016 per le società a controllo pubblico.
L'esercizio 2020 si è chiuso con un utile netto pari ad € 261.055.
L'esercizio 2021 si è chiuso con un utile netto pari ad € 26.982. Anche il bilancio 2022 si chiuderà con un risultato positivo.
A tal proposito, nella primavera del 2021 sono stati conclusi i lavori per la costruzione della nuova piscina del Blue Moon che è stata inaugurata al pubblico a giugno. In tal modo la società ha adempiuto alle previsioni previste per il rinnovo della concessione demaniale marittima fino al 2038.
Si conferma, alla luce di quanto sopra rappresentato, il mantenimento della partecipazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 comma 2 lett. a) del D.Lgs. n. 175/2016, essendo l'attività svolta dalla società pienamente conforme alle previsioni della definizione di servizio di interesse generale di cui all'art. 2 comma 1, lett h), del medesimo Decreto legislativo.
### Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. - VENIS S.p.A.
La società è stata fin dalla data di acquisizione delle azioni affidataria dal Comune di Venezia della realizzazione, sviluppo e conduzione tecnica del sistema informativo e della rete di telecomunicazioni, anche nell'interesse della collettività e del territorio comunale.
Attualmente i servizi prestati dalla società sono quasi esclusivamente su committenza del socio Comune di Venezia, sia per la realizzazione sviluppo e conduzione tecnica del sistema informativo e della rete di telecomunicazioni utilizzata dall'Ente sia per la realizzazione di opere, impianti e infrastrutture di interesse generale per la collettività.
Nel corso degli ultimi esercizi il risultato economico è stato influenzato dalla capacità dell'amministrazione di affidare una quantità di servizi coerente con la struttura organizzativa della società.
Il bilancio 2018 ha chiuso con un utile netto di € 144.393.
Il bilancio 2019 ha chiuso con un utile netto di € 360.516 ed il bilancio 2020 con un lieve utile di € 11.679.
Il bilancio 2021 ha chiuso con un utile netto di € 4.985.
Il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 52 del 19 dicembre 2017 ha affidato a Venis S.p.A. il servizio di sviluppo e conduzione del sistema informativo del Comune di Venezia per una durata di 5 anni, con decorrenza dal 01.01.2018 fino al 31.12.2022, con la medesima deliberazione sono state inoltre approvate le linee-guida per la stesura del contratto tra il Comune di Venezia e Venis S.p.A. relativo al servizio di gestione del Sistema Informativo Comunale e dei relativi disciplinari tecnici.
Successivamente la Giunta Comunale, con deliberazione n. 354 del 29-12-2017 ha approvato il testo del contratto di servizio, nel rispetto delle linee-guida approvate con provvedimento consiliare.
La società pertanto risulta oggi affidataria in house di servizi strumentali.
Con deliberazione n. 57 del 21 dicembre 2017, il Consiglio Comunale ha approvato l'accettazione della proposta di cessione delle 3.000 azioni di Venis S.p.A. alla Città Metropolitana di Venezia al prezzo di euro 105,66 per azione, per un importo complessivo di euro 316.980,00.
Successivamente con contratto stipulato in data 20 giugno 2018 si è perfezionata la cessione delle predette azioni alla Città Metropolitana di Venezia.
Pertanto ad oggi Venis S.p.A. è una società controllata in via diretta ed indiretta dal Comune di Venezia, che ne possiede direttamente una quota del 65,1%, mentre le altre quote sono possedute da ACTV S.p.A. con una quota del 5%, da Casinò di Venezia Gioco S.p.A. con una quota del 5% e da Veritas S.p.A. con una quota del 5% e del 3% rispettivamente in capo ad AMES S.p.A., Insula S.p.A. e Ve.La. S.p.A. e per il 10% dalla Città Metropolitana di Venezia.
Con deliberazione di Giunta Comunale n. 183 del 30/6/2020 è stato approvato con riferimento al contratto di servizio per la gestione del sistema informativo comunale, il programma triennale delle attività 2020-2022.
Si rappresenta che l'ANAC, con nota del 8/7/2020, ha inviato alla Città Metropolitana di Venezia un preavviso di rigetto alla domanda di iscrizione all'Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici che affidano ai propri organismi in house providing per carenza di alcuni requisiti statutari. In particolare l'ANAC ha affermato che non viene assicurato il requisito del controllo analogo congiunto. A tal fine era stato già stato dato mandato, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 57/2017, alla Giunta, di compiere tutti gli atti di competenza al fine di adeguare lo statuto di Venis all'ingresso della Città Metropolitana. La Giunta Comunale con deliberazione n. 388/2018 aveva approvato le modifiche statutarie conseguenti all'ingresso nella compagine sociale della Città Metropolitana e quelle sulla gestione dei servizi in house da parte dei soci affidanti.
Con nota PEC n. 369715 del 30/08/2020 la Città Metropolitana ha comunicato all'ANAC che erano in corso le valutazioni da parte delle amministrazioni aggiudicatrici al fine di adeguare lo statuto della società per assicurare il requisito del controllo analogo congiunto.
A seguito dell'invio all'ANAC, da parte della Città Metropolitana con PEC del 22/01/2021, dello Statuto e del regolamento del Comitato di coordinamento e controllo analogo approvati nell'assemblea straordinaria di Venis S.p.A. del 18/01/2021, l'ANAC con determina prot. n. 2021/7188 del 12/02/2021 ha disposto l'iscrizione della Città Metropolitana di Venezia, del Comune di Venezia e degli altri soci di Venis S.p.A., all'Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici che affidano ai propri organismi in house providing.
La Città Metropolitana di Venezia potrebbe richiedere nel 2023 al Comune di Venezia la cessione di un ulteriore 10% del capitale sociale al fine di acquisire una partecipazione di collegamento in Venis S.p.A. Ciò sempre al fine di garantire il rispetto dei requisiti per procedere ad affidamenti in house.
La società non ricade in alcuna delle ipotesi di cui all'art. 20, comma 2, del D.Lgs. n.175/2016 e produce beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente, ai sensi dell'art. 4 del T.U.S.P.
In particolare svolge attività rientranti fra quelle ammesse dall'art. 4 del Testo Unico (art. 4 comma 2 lett. d): produzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni).
Si ritiene necessario il mantenimento della partecipazione alla luce dei servizi strumentali svolti da parte della società a favore del Comune di Venezia e degli altri soci pubblici.
### Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi – V.E.R.I.T.A.S. S.p.A.
La società è stata costituita nel 2001 e nel 2007 vi è stata l'incorporazione in Vesta S.p.A. (ridenominata Veritas S.p.A.) di ACM S.p.A. ed ASP S.p.A. di Chioggia e successivamente della società SPIM S.p.A. di Mogliano Veneto.
Il Comune di Venezia detiene al 31 dicembre 2020 il 50,937% di Veritas S.p.A., società multiutility affidataria del servizio idrico integrato e del ciclo integrato dei rifiuti per la gran maggioranza dei Comuni della Provincia di Venezia, sotto il controllo dei rispettivi Consigli di Bacino, gestendo inoltre altri servizi per singoli Comuni, tra cui in particolare per Venezia il servizio di gestione dei servizi cimiteriali, dei mercati all'ingrosso, dei servizi igienici e della posa passerelle e di altri servizi strumentali alle necessità dell'Ente.
La società è legata all'Amministrazione Comunale e ai Consigli di Bacino da appositi contratti di servizio.
Nel corso degli ultimi esercizi il risultato economico è stato sempre positivo e al momento non vi sono criticità sotto il profilo economico finanziario.
Sebbene il Comune di Venezia possieda la maggioranza del capitale sociale di Veritas S.p.A., suddiviso per il resto tra altri 50 Comuni della Provincia di Venezia e di Treviso, il controllo analogo sulla società viene svolto, ai sensi della vigente Convenzione sottoscritta da tutti gli enti soci, da un apposito Comitato di Coordinamento per il Controllo Analogo, composto da tutti i soci della società.
Le previsioni sul sistema di funzionamento ai sensi della Convenzione di detto Comitato prevedono un meccanismo di approvazione delle deliberazioni non solo per quote societarie ma anche per teste con l'attribuzione ad ogni socio di un voto, a prescindere dalla quota di capitale detenuta nella società.
In virtù di ciò, nonché del fatto che il Comune di Venezia non nomina la maggioranza degli amministratori, l'Amministrazione Comunale non esercita in via esclusiva l'attività di direzione e coordinamento sulla società.
Veritas S.p.A. nel novembre 2014 ha proceduto all'emissione di strumenti finanziari consistenti in prestiti obbligazionari quotati in mercati regolamentati, in esito a procedimento intrapreso già all'inizio dello stesso anno, assumendo lo stato di Eip (ente di interesse pubblico) ai sensi dell'art. 16 comma 1 D.Lgs. n. 39/2010 e pertanto può essere definita società quotata ai sensi e per gli effetti di quanto stabilito nel Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica (D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175).
Infatti l'articolo 2 prevede che sono società quotate "le società a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati; le società che hanno emesso, alla data del 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati; le società partecipate dalle une o dalle altre, salvo che le stesse siano anche controllate o partecipate da amministrazioni pubbliche".
Inoltre l'art. 1 del TUSP stabilisce che "le disposizioni del presente decreto si applicano, solo se espressamente previsto, alle società quotate come definite dall'art. 2 comma 1 lettera p)".
Inoltre alla luce delle previsioni di cui all'art. 26 comma 3 del decreto del D.Lgs. n. 175/20106 come modificato dal D.Lgs. n. 100/2017 secondo cui "Le pubbliche amministrazioni possono comunque mantenere le partecipazioni in società quotate detenute al 31 dicembre 2015." la partecipazione detenuta in Veritas S.p.A. può essere mantenuta.
Alla luce di tale previsione normativa si ritiene, comunque, di precisare che la ragione principale della costituzione di questa società e del suo mantenimento risiede nell'affidamento e nella gestione dei predetti servizi pubblici locali.
Nel corso dell'esercizio 2021 è stato rimborsato il prestito obbligazionario emesso nel 2014 e si è proceduto a dicembre 2020 all'emissione di un nuovo prestito obbligazionario del medesimo importo (100 milioni di euro) quotato su mercati regolamentati con scadenza 2026.
Si evidenzia, inoltre, che il Consiglio di Bacino Venezia Ambiente il 15/11/2019 ha approvato l'affidamento del Servizio di gestione dei rifiuti urbani del Comune di Venezia in house a Veritas S.p.A. fino novembre 2038.
Da ultimo si ricorda che con deliberazione di Consiglio Comunale n. 35 del 15/07/2021, è stata approvata la Razionalizzazione di Insula S.p.A. mediante cessione a Veritas S.p.A. del ramo d'azienda lavori pubblici. Successivamente, a seguito della modifica dell'oggetto di Insula S.p.A. in cui è stato eliminato ogni riferimento alle attività inerenti all'affidamento di lavori pubblici e sono state integrate tutte le attività relative alla gestione delle politiche della residenza e degli immobili del Comune di Venezia, Veritas S.p.A. con atto del 27/07/2021 ha esercitato il diritto di recesso ed è uscita dal capitale sociale di Insula S.p.A.
La cessione del "ramo Lavori Pubblici" a Veritas S.p.A. permetterà a quest'ultima di sviluppare e integrare la gestione dei sotto-servizi e delle manutenzioni necessarie al Centro Storico della Città di Venezia in particolare delle infrastrutture fognarie e di depurazione anche alla luce delle professionalità acquisite.
### Marco Polo System G.E.I.E.
Il Marco Polo System è un Gruppo Europeo di Interesse Economico i cui Associati sono il Comune di Venezia per il 50% e KEDKE (ora KEDE) - Associazione centrale dei Comuni e delle Comunità della Grecia - per il restante 50%.
Come già ampiamente motivato nei precedenti Piani di razionalizzazione e nella Revisione Straordinaria si conferma la volontà di procedere con la dismissione della partecipazione in quanto non rientrante tra le previsioni di cui all'art. 4 TUSP.
Infatti l'organismo svolge attività non riconducibili ad alcuna delle fattispecie ammesse dall'art. 4 del D.Lgs. n. 175/2016.
Inoltre il G.E.I.E. è organismo riconducibile per la sua disciplina alle società di persone, forma giuridica esclusa dai tipi di società in cui è ammessa la partecipazione pubblica, ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. n. 175/2016.
Il Tribunale di Venezia, con ordinanza 24/01/2017, rep. n. 381/2017, nel rigettare il ricorso proposto dal Comune di Venezia volto a far accertare lo scioglimento del Gruppo alla data del 21/06/2015, ha evidenziato come invece la sua scadenza naturale vada ricondotta alla data del 21/06/2020. La predetta decisione è stata gravata dal Comune di Venezia avanti la Corte d'Appello di Venezia.
Si evidenzia infine che, anche alla luce del parere del Collegio dei Revisori, il bilancio 2015 e il bilancio 2016 non sono stati approvati dall'Associato Comune di Venezia.
Inoltre con Delibera n. 307 del 12 dicembre 2017 della Giunta Comunale si è approvato di promuovere azione giudiziale avanti il Tribunale di Venezia nei confronti dell'Amministratore Unico del G.E.I.E. Marco Polo System per violazione dei limiti del mandato.
Con ordinanza n. ruolo 4494/2018-1 del 28/4/2019 il Tribunale di Venezia – Sezione Specializzata in materia di impresa - ha revocato l'amministratore unico del Marco Polo System G.E.I.E. Si evidenzia che con atto negoziale prot. n. 357595 del 12/7/2019, i due associati all'unanimità hanno convenuto di sciogliere Marco Polo System G.E.I.E. e hanno a tal fine nominato due liquidatori.
I bilanci di esercizio dal 2015 in poi non sono stati approvati.
I due liquidatori hanno ricostruito l'insieme dei rapporti attivi e passivi del G.E.I.E. al fine di giungere alla liquidazione dell'organismo in attesa della definizione di alcune cause legali la cui chiusura permetterà di concludere la liquidazione dell'organismo.
Si conferma, alla luce di quanto sopra evidenziato, l'obbligo e la volontà dell'Ente di procedere con la dismissione di detto Organismo tramite la conclusione della procedura di liquidazione.
Con deliberazione di Giunta Comunale n. 237 del 13/10/2022 è stato approvato, in adempimento del "Piano di Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie del Comune di Venezia al 31/12/2020 - art. 20 D. Lgs. 19 agosto 2016, n. 175" lo schema di accordo di scioglimento del Marco Polo System G.E.I.E. fra gli associati ed il G.E.I.E., accordo volto a porre fine alle controversie in essere e finalizzato alla chiusura della liquidazione del G.E.I.E. con successiva cancellazione dell'organismo dal Registro Imprese.
### Interporto di Venezia S.p.A. in liquidazione
Il Comune di Venezia detiene l'1,09% in Interporto di Venezia S.p.A., società avente ad oggetto lo studio, promozione, coordinamento, svolgimento e gestione di tutte le attività inerenti alla creazione e all'esercizio in Venezia-Marghera di un'area intermodale in collegamento con il sistema portuale per l'integrazione dei sistemi di trasporto terrestre, marittimo, fluviale e aereo.
Come già ampiamente motivato nei precedenti Piani di razionalizzazione e nella Revisione Straordinaria si conferma la volontà di procedere con la dismissione della partecipazione in quanto non rientrante tra le previsioni di cui all'art. 4 T.U.S.P. ed in quanto presenta perdite reiterate.
Si rappresenta che dal 20/11/2018 la società è in stato di liquidazione e pertanto si è in attesa dell'esito della procedura medesima.
Si fa presente che il bilancio 2018, il bilancio 2019, il bilancio 2020 e il bilancio 2021 non sono stati approvati dai soci.
## PARTECIPATE INDIRETTE
### ACTV S.p.A.
La Società è stata costituita il 4 dicembre 2000 in esito alla trasformazione del Consorzio Veneziano dei Trasporti. A detta società il Comune di Venezia partecipava direttamente con una quota del 76,99%.
In esito alla deliberazione n. 35 del 23 aprile 2012 con cui il Consiglio Comunale ha approvato la "Riorganizzazione societaria della mobilità. Costituzione della società capogruppo AVM S.p.A.", il 27 aprile 2012 AVM S.p.A. ha acquisito a titolo di aumento di capitale dal Comune di Venezia la partecipazione del 76,99% del capitale sociale in ACTV S.p.A..
Ad oggi la società è controllata appunto da AVM S.p.A. e partecipata al 17,67% dalla Città Metropolitana di Venezia e all'11,27% dal Comune di Chioggia, mentre il residuo 4,53% è suddiviso tra altri 21 Comuni della Provincia di Venezia.
Svolge le attività operative per l'esercizio del servizio di Trasporto Pubblico Locale per conto di AVM S.p.A., negli ambiti sopraindicati, oltre a gestire in regime di proroga tecnica il servizio TPL in alcune linee minori oggetto di affidamento a terzi tramite procedura ad evidenza pubblica da parte dell'Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale.
La ragione principale della costituzione di questa società e del suo mantenimento nel tempo risiede nell'affidamento del servizio operativo del Trasporto Pubblico Locale da parte di AVM S.p.A. per il tramite di apposito contratto di Servizio.
La società è legata all'Amministrazione e all'Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale da appositi contratti di servizio per la gestione diretta dei servizi in regime di proroga tecnica.
Nel corso degli ultimi tre esercizi il risultato economico è stato positivo. A tale proposito, l'esercizio 2019 ha presentato una chiusura ampiamente positiva con un utile netto di € 743.652.
Il bilancio 2020 chiude con un risultato positivo di € 161.639. Il bilancio 2021 chiude con un risultato positivo di € 173.625.
Si evidenzia che il bilancio di Actv S.p.A. non risente degli effetti negativi sulla vendita dei titoli di viaggio derivanti dalla pandemia in atto che ha ridotto in maniera significativa i flussi turistici in quanto i costi di gestione, in virtù del contratto in essere con la capogruppo Avm S.p.A. sono integralmente coperti da quest'ultima.
La società è stata dotata in esito alla modifica dello statuto dei requisiti per l'in house providing, in modo da realizzare le condizioni in astratto per un eventuale affidamento diretto di servizi pubblici.
La società non ricade in alcuna delle ipotesi di cui all'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 175/2016 e produce beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente, ai sensi dell'art. 4 del T.U.S.P.
In particolare svolge servizi di interesse generale, attività rientranti fra quelle ammesse dall'art. 4 del Testo Unico (art. 4 comma 2 lett. a).
Alla luce di tale situazione la partecipazione indiretta può essere mantenuta dall'Amministrazione Comunale.
### Thetis S.p.A.
In data 1 gennaio 1999 Actv S.p.A. ha acquisito la propria quota di partecipazione in Thetis S.p.A.
La società ha per oggetto sociale l'attività, per conto proprio e di terzi, di:
- servizi di ingegneria integrata volti ad attività di studio, progettazione, gestione, verifica e monitoraggio dei progetti, direzione lavori e consulenza nel campo delle scienze e tecnologie legate alla salvaguardia e gestione dell'ambiente e del patrimonio storico e artistico;
- servizi integrati per la realizzazione e l'eventuale successiva gestione di interventi di riduzione dei consumi energetici;
- attività di laboratorio chimico ed ecotossicologico;
- attività di ingegneria, sviluppo e fornitura di sistemi tecnologici e reti, prototipi e sistemi operativi destinati ad applicazione ed impieghi di carattere scientifica ed industriale e alla fornitura di servizi innovativi connessi;
- attività di fotogrammetria, elaborazione di immagini e cartografia;
- attività di bonifica, recupero e rinaturalizzazione ambientale.
Alla luce di tale situazione nella Revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 si era previsto di:
- mantenere la partecipazione azionaria nella società Thetis in quanto l'attività ITS svolta dalla medesima è fondamentale - sia da un punto di vista strategico che industriale - per il mantenimento e lo sviluppo del sistema di monitoraggio e localizzazione dei mezzi navali ed automobilistici di Actv S.p.A. nonché per il sistema di infomobilità all'utenza, entrambi realizzati da Thetis stessa.
In considerazione di quanto rappresentato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro con nota prot. DT 55552 – 09/07/2018 avente ad oggetto "Monitoraggio dei piani di revisione straordinaria delle partecipazioni pubbliche adottate ai sensi dell'art. 24 del D. Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, recante "Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica" in merito alla impossibilità di poter detenere la partecipazione in Tethis S.p.A. in quanto la società non svolge alcuna delle attività ammissibili ai sensi dell'art. 4 e 26 del TUSP, nella ricognizione periodica delle partecipazioni approvata con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 60/2018 si era reso necessario precisare che la società doveva essere oggetto di dismissione, in quanto effettivamente non rientrante tra le stringenti ipotesi previste per il mantenimento della stessa.
Alla luce di tale situazione, nel precedente piano di razionalizzazione si era stabilito di dismettere la partecipazione detenuta tramite Actv S.p.A. secondo le indicazioni del TUSP.
In data 7/12/2020 l'Assemblea straordinaria della società ha approvato la proroga della scadenza della società, originariamente fissata al 31.12.2020, sino al 31.12.2025, con approvazione del nuovo statuto.
In data 29/07/2022 è stato approvato il bilancio di esercizio al 31/12/2021, con riduzione del capitale sociale per ricaduta della società della fattispecie ex art. 2446 C.C..
Ciò premesso, visto che l'art. 95 del D.L. n. 104/2020 stabilisce la nomina di un Commissario Liquidatore per lo scioglimento del Consorzio Venezia Nuova (che detiene la quota di controllo di Thetis S.p.A.) ed il passaggio delle attività e del MOSE alla nuova Autorità per la Laguna di Venezia, le decisioni sulla società dovrebbero essere adottate da detto Commissario.
### Casinò di Venezia Gioco S.p.A.
È la società affidataria in house della gestione della Casa da Gioco del Comune di Venezia.
La Società è stata costituita a seguito del progetto di riorganizzazione della Casinò Municipale S.p.A., approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 34 del 23.04.2012 mediante conferimento del ramo d'azienda relativo alla gestione della Casa da Gioco.
In esecuzione di quanto deliberato dall'assemblea dei soci nella seduta del 29 febbraio 2016, la società CMV S.p.A. ha conferito a Casinò di Venezia Gioco S.p.A. il ramo d'azienda costituito dall'insieme dei beni e rapporti giuridici organizzati funzionalmente alla gestione della Casa da Gioco.
La ragione principale della costituzione di questa società e del suo mantenimento nel tempo risiede nell'affidamento del Servizio di Gestione della Casa da Gioco del Comune di Venezia.
Infatti il soggetto giuridico autorizzato all'esercizio del gioco d'azzardo, in deroga ai divieti imposti dalle vigenti leggi penali, è il Comune di Venezia, quale unico destinatario dell'autorizzazione contenuta nel decreto del Ministero dell'Interno, emanato il 30 luglio 1936, così come nei successivi decreti autorizzatori che, di volta in volta, individuano le sedi idonee allo scopo.
L'autorizzazione del Ministero dell'Interno nei confronti del Comune di Venezia, risulta adottata in virtù del R.D.L. del 16 luglio 1936, n. 1404, convertito nella legge il 14 gennaio 1937, n. 62, che ha esteso al Comune di Venezia le disposizioni del R.D.L. del 22 dicembre 1927, n. 2448, convertito nella legge 27 dicembre 1928, n. 3125, già recante analoghe disposizioni in favore del Comune di San Remo.
La deroga al divieto penale di esercizio di giochi d'azzardo, previsto e sanzionato dagli artt. 718 e ss. del codice penale, che tale autorizzazione comporta, risulta giustificata proprio in ragione del fatto che il controllo su un'attività, normalmente considerata illecita, è affidata ad un Ente pubblico Territoriale.
A fronte di tale situazione giuridica il Comune di Venezia ha confermato in esito alla mancata conclusione dell'operazione di cessione a terzi della gestione della Casa da Gioco la modalità di affidamento in house del predetto servizio.
La società è legata all'Amministrazione da un apposito contratto di servizio.
La natura aleatoria delle entrate della Casa da Gioco, ha comportato, nel corso degli ultimi anni (2012-2016), anche a causa della crisi del mercato del gioco d'azzardo in Italia e nel mondo, la diminuzione delle entrate che, correlata alla dinamica dei costi strutturali della società e al regime convenzionale con il Comune di Venezia, ha determinato una situazione economico-finanziaria della società particolarmente critica.
Infatti l'Amministrazione Comunale è dovuta intervenire ripetutamente ad effettuare degli interventi di ricapitalizzazione indiretti per il tramite di CMV S.p.A, sempre nel rispetto delle previsioni di cui all'art. 6, comma 19, del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010 (previsione ora inserita nel testo unico all'art. 14), a norma del quale il divieto di finanziamento da parte dei soci pubblici non si applica agli interventi di ricapitalizzazione dovuti ai sensi dell'art. 2447 c.c, ad effettuare degli interventi di ricapitalizzazione.
Alla luce di tale situazione nella Revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 si era previsto di mantenere la partecipazione anche alla luce delle previsioni di cui all'art. 26 comma 12- sexies del decreto del D.Lgs. 19/08/2016, n. 175 come modificato dal D.Lgs. n.100/2017 secondo cui: "In deroga all'articolo 4, le amministrazioni pubbliche possono acquisire o mantenere partecipazioni nelle società che, alla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, risultano già costituite e autorizzate alla gestione delle case da gioco ai sensi della legislazione vigente. Con riguardo a tali società, le disposizioni di cui all'articolo 20, comma 2, lettere a) ed e), non trovano applicazione e le disposizioni di cui all'articolo 14, comma 5, si applicano a decorrere dal 31 maggio 2018".
Si deve ricordare come nel corso del 2017 la società abbia approvato un Piano di Ristrutturazione aziendale approvato dal Consiglio di Amministrazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 14 comma 4 del D.Lgs. n. 175/2016 al fine di consentire all'Amministrazione Comunale il necessario intervento di ricapitalizzazione della società nel 2017 approvato con DCC n. 19 del 24/5/2017.
Gli elementi essenziali di tale Piano erano costituiti:
- dalla revisione complessiva dei principali costi operativi (tra cui in particolare i costi dei servizi alla clientela);
- dall'avvio del confronto con le organizzazioni sindacali per giungere alla stesura del nuovo contratto di lavoro aziendale; e contestuale programma di investimenti volti al rilancio della Casa da Gioco.
In data 1/7/2017, a causa dell'infruttuosa trattativa e all'impossibilità di giungere ad un nuovo contratto aziendale di lavoro, la società si è trovata costretta ad applicare un Regolamento Aziendale disciplinante in via unilaterale il rapporto di lavoro in attesa della stipula di un nuovo contratto aziendale di lavoro ciò al fine di ripristinare l'equilibrio economico e finanziario della gestione.
L'attuazione di detto Piano nel corso del 2017 ha permesso di chiudere il bilancio dell'esercizio con un risultato ampiamente positivo conseguendo, dopo 4 anni, un utile netto di € 1.176.753.
Detto risultato deriva sostanzialmente dagli effetti degli interventi previsti nel Piano d'Azione per il definitivo riequilibrio della gestione della Casa da Gioco.
In ogni caso durante l'esercizio 2018 sono proseguite le attività volte all'attuazione del Piano d'Azione. In particolare si è riaperta la fase delle trattative sindacali volte a pervenire alla stipula di un nuovo contratto di lavoro aziendale anche se sul punto è necessario evidenziare come in data 13 marzo 2018 è stata sottoscritta una pre-intesa tra l'Azienda e tre Organizzazioni Sindacali (su otto), SLC-CGIL, Snalc – Cisal e RLC; tale pre-intesa è stata sottoposta a referendum dei lavoratori, svoltosi nel periodo 29 marzo – 3 aprile 2018.
La proposta di nuovo CAL, contenuta nella citata pre-intesa, è stata però rigettata dalla maggioranza dei lavoratori.
Successivamente in data 16 maggio 2018 sono state depositate le sentenze relative alle cause di lavoro intentate da alcuni dipendenti contro il recesso unilaterale dal CAL e l'applicazione di un Regolamento Unilaterale per la disciplina del rapporto di lavoro dal primo luglio 2017.
Dette sentenze hanno sostanzialmente confermato la legittimità dell'impianto introdotto con il Regolamento aziendale unilaterale applicato dalla società accertando solamente il diritto dei lavoratori alla conservazione, quale trattamento individuale, di alcune voci retributive del precedente CAL 1999-2002, condannando la Società a corrispondere ai ricorrenti le relative differenze retributive.
In ogni caso dette pronunce non hanno minato l'equilibrio economico del bilancio 2017 e l'attuazione del predetto Piano nel corso del 2018.
Nel corso del predetto periodo si sono gestiti diversi momenti di tensione a causa di alcuni scioperi dei lavoratori ma il 10 dicembre 2019 si è arrivati alla stipula di un nuovo Contratto Aziendale di Lavoro di durata triennale in sostituzione del Regolamento Aziendale Unilaterale adottato il primo luglio 2017.
Il nuovo Contratto Aziendale di Lavoro ha permesso di conseguire i seguenti risultati:
- garantire il perseguimento dell'equilibrio economico finanziario della Società;
- legare in modo definitivo il Premio di Risultato agli incassi effettivi dell'anno di riferimento evitando quanto accadeva nel passato dove il premio non era coerente con l'andamento economico della società;
- acquisire una maggiore flessibilità del lavoro;
- il mantenimento dei livelli occupazionali.
Nel 2018 CdV Gioco S.p.A. ha chiuso il bilancio con un utile di € 2.207.415 con un esercizio sociale caratterizzato dal ritorno ad un clima di normalità dei rapporti tra le parti sociali.
Nel 2019 CdV Gioco S.p.A. ha chiuso il bilancio con un utile di € 2.207.366.
Per quanto riguarda l'esercizio 2020, nonostante le note difficoltà causate dall'emergenza epidemiologica che ha determinato la chiusura delle attività per circa 6 mesi, ha chiuso con un lieve utile pari ad € 49.829.
Per quanto riguarda l'operazione di ricapitalizzazione della società (pari a € 4,25 milioni) avviata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 19/2017, la stessa è stata completata con il versamento dell'ultima tranche dell'aumento di capitale avvenuto il 29/5/2020.
A fronte di tale intervento si è realizzato l'ampliamento della sede di Cà Noghera che è stata inaugurata il 24 agosto 2020.
È stata così portato a completa realizzazione ed attuazione il piano di investimenti e di rilancio approvato con la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 19/2017.
Infine, a seguito delle difficoltà che si sono riscontrate nel primo semestre 2020 per l'emergenza da COVID-19 che hanno comportato la chiusura delle attività al pubblico dal 24/2/2020 al 5/3/2020 e poi dal 8/3/2020 al 18/6/2020 e ad un conseguente azzeramento degli incassi, con la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 59 del 22/07/2020 è stata approvata la modifica alla convenzione rep. n. 16538 del 26/6/2012 in merito alle modalità di riversamento degli incassi di gioco al fine di consentire alla società di fronteggiare le difficoltà finanziarie causate dal blocco dell'attività. Con la deliberazione succitata è stato approvato il sesto atto integrativo alla Convenzione.
L'andamento dell'emergenza epidemiologica nel corso dell'autunno 2020 ha determinato una ulteriore chiusura della Casa da Gioco a partire dal 26 ottobre 2020 ininterrottamente fino al 6 giugno 2021. Durante tale periodo di tempo, i dipendenti della società sono stati messi in cassa integrazione. La riapertura dei locali da gioco avvenuta il 7 giugno 2021 è avvenuta in modo completo per la sede di terraferma, Ca' Noghera, e parziale con eventi mensili ad invito per la sede del centro storico, Ca' Vendramin Calergi. Al riguardo si segnala che ad agosto del 2021 è stato approvato in assemblea dei soci un revised budget che prevedeva una chiusura in sostanziale pareggio per l'esercizio 2021.
Nel 2021 CdV Gioco S.p.A. ha chiuso il bilancio con un utile di € 204.787.
Alla luce di tale situazione è necessario mantenere la partecipazione, continuando nelle attività di risanamento e di rilancio della società.
### VEGA – Parco Scientifico Tecnologico di Venezia S.c.a r.l.
Vega S.c.ar.l. è stata costituita il 27 ottobre 1993.
La società, di prevalente proprietà pubblica, ha concorso alla realizzazione del Parco Scientifico Tecnologico di Marghera, ed è proprietaria di un importante lotto di tali aree, ove insistono complessi edilizi di rilevante valore locati ad attività di ricerca, servizi e direzionali, anche con formule innovative quali l'incubatore di impresa per il quale è in corso di definizione un accordo per la gestione associata con l'Università Cà Foscari e la Camera di Commercio di Venezia.
Nel periodo 2008-2012 la società ha subito rilevanti perdite, per un ammontare complessivo di € 12,3 milioni, che hanno determinato una forte incremento dell'indebitamento, salito ad € 15,5 milioni, con speculare abbattimento del patrimonio netto.
Data la complessa situazione di crisi strutturale ed economico-finanziaria in cui versava la società hanno chiesto l'ammissione alla procedura di concordato preventivo con continuità aziendale, presentando al Tribunale un dettagliato Piano di interventi con l'obiettivo da un lato di soddisfare i creditori sociali con il ricavato dello smobilizzo di alcuni assets, e dall'altro di proseguire l'operatività sui residui fabbricati di proprietà, per garantire la continuità delle imprese operanti nel Parco Scientifico Tecnologico di Marghera.
Ad esito dell'istruttoria condotta dal Tribunale, nonché del parere favorevole dei creditori, nel mese di luglio 2014 si è chiuso l'iter di ammissione della società al concordato in continuità.
L'esercizio 2018 ha chiuso con un risultato negativo in quanto ha presentato una perdita di € 732 mila.
Il bilancio 2019 ha chiuso con una perdita di € 307.174. L'assemblea della società in sede di approvazione del bilancio ha deliberato di ridurre il capitale sociale in proporzione delle perdite accertate secondo quanto previsto dall'art. 2482 bis c.c. in quanto la perdita non risulta diminuita a meno di un terzo rispetto all'esercizio precedente. Il capitale è stato ridotto da 2.966.579 euro ad 1.109.756 euro.
Il bilancio 2020 ha chiuso con una perdita di € 86.061. Il bilancio 2021 ha chiuso con una perdita di € 325.848.
Come già rilevato nel precedente Piano di razionalizzazione, la società ricade nella fattispecie di cui all'art. 20 comma 2 lettera e) avendo chiuso in perdita gli ultimi cinque esercizi e pertanto la partecipazione è oggetto di dismissione.
In ogni caso essendo appunto la società in fase di concordato preventivo si trova già di fatto in una situazione simile a quella liquidatoria e quindi al momento l'Amministrazione, pur procedendo atto del fatto che la partecipazione debba astrattamente essere dismessa, ritiene che non vi siano le condizioni per poter procedere ora in tal senso se non minando la conclusione in bonis della procedura di concordato.
Solo una volta terminata la procedura di concordato sarà possibile definire le modalità di dismissione e, coerentemente, le linee strategiche per lo sviluppo e gestione del Parco Scientifico Tecnologico di Venezia.
Nel frattempo sono in corso le attività, da parte del liquidatore giudiziario, finalizzate alla pubblicazione di una nuova procedura competitiva per la vendita di beni concordatari.
### Expo Venice S.p.A. (in procedura fallimentare)
Società costituita con atto del 06 novembre 2006.
Vega S.c.a r.l. ha acquisito la partecipazione dell'1% del capitale sociale il 11 giugno 2010.
La Società, che aveva per oggetto l'organizzazione e la gestione di fiere, mostre, congressi, conferenze, tavole rotonde, saloni specializzati, esposizioni, mostre mercato, quartieri fieristici o equivalenti, è stata sottoposta a procedura di fallimento dichiarata il 28 settembre 2016 dal Tribunale di Venezia rif. 146/16.
Non risultano approvati i bilanci di esercizio dal 2015 in poi.
Si conferma la volontà di dismettere la partecipazione indiretta al termine della procedura fallimentare, che dovrebbe portare alla liquidazione della società.
### TAG S.r.l.
Società costituita il 2 agosto 2012.
Vega S.c.a r.l. ha acquisito la partecipazione dell'1% del capitale sociale l'11 dicembre 2012.
A oggi detta quota è diminuita allo 0,38% del capitale sociale.
La Società ha per oggetto la creazione e manutenzione di siti web, realizzazione di software ad attività di informatica in genere compresa l'installazione e la manutenzione di reti locali, con particolare attenzione alla consulenza on line e digitale. Formazione, progettazione, sviluppo, produzione, commercio e noleggio a terzi di materiali tecnici dei settori elettronico, informatico, delle comunicazioni e dei sistemi multimediali. Assistenza aziendale, commerciale e tecnica in genere con esclusione di ogni attività riservata per legge ai professionisti iscritti in albi professionali nonché a soggetti muniti di particolari requisiti non posseduti dalla società.
La società presenta un fatturato medio nei tre esercizi precedenti inferiore ai 1.000.000 €, e nel precedente piano di razionalizzazione si era già evidenziato che la società aveva chiuso 4 degli ultimi 5 esercizi in perdita, ricadendo in tal modo nelle fattispecie di obbligatoria razionalizzazione ai sensi dell'art. 20 del T.U.S.P., inoltre la partecipazione non rientra in alcuna delle categorie dell'art. 4.
A tal proposito, si segnala che anche l'esercizio 2021 ha chiuso con una perdita di € 8.417.
Anche nella Revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 si era precisato che la partecipazione doveva essere dismessa dall'Amministrazione Comunale.
Al momento si precisa che sono in corso le attività da parte del Liquidatore di Vega S.c.a r.l. per la dismissione della quota tramite cessione o recesso ex art. 24 comma 5 del D.Lgs. n. 175/2016. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Venezia (VE) | 2021-12-31 | d509297974cc22bfd3e91ffc0e08f3e4 | 5 | 5. SITUAZIONE ATTESA IN ESITO ALL'ATTUAZIONE DELLE OPERAZIONI PREVISTE DALLA RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA | Una volta ultimate tutte le operazioni di riorganizzazione e dismissione previste nel presente documento ne deriverebbe una riduzione del numero delle partecipazioni, che scenderebbe da n. 17 a n. 10 società tra controllate e partecipate in via diretta e indiretta, oltre al Gruppo delle partecipate di Veritas S.p.A., non oggetto di rilevazione in questo ma come spiegato nella deliberazione oggetto di apposito piano separato. |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Vicenza (VI) | 2020-12-31 | eb1f5538f81cdcf371f2acd06df14607 | 1 | DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE | Premesso che l'art. 20 del Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" ss.mm.ii. prevede: "1. Fermo quanto previsto dall'articolo 24, comma 1, le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione."
Richiamati i precedenti provvedimenti della Provincia in materia di razionalizzazione delle partecipate:
- Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 28 del 25/06/2014 "Ricognizione delle partecipazioni – art. 3, commi 27 e seg., L. 244/2007 e s.m.i e art 1 comma 569 L. 147/2013 e s.m.i.";
- Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 19 del 15/04/2015 "Approvazione del Piano di razionalizzazione delle Società e delle partecipazioni societarie possedute dalla Provincia di Vicenza, ex art. 1, commi 611 e 612 della Legge 190/2014 (Legge di stabilità 2015)";
- Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 17 del 26/04/2016 "Informativa trasmissione alla Corte dei Conti della relazione del Presidente sui risultati conseguiti dal Piano di razionalizzazione delle Società e delle partecipazioni societarie possedute dalla Provincia di Vicenza, ex art. 1, commi 611 e 612 della Legge 190/2014 (Legge di stabilità 2015), prot. n.21948 del 30/03/2016";
- Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 30 del 25/09/2017 "Revisione straordinaria delle partecipazioni, ai sensi dell'art. 24 del Testo Unico in materia di Società a partecipazione pubblica.";
- Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 41 del 28/11/2018 "Art. 20 del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175 "Testo Unico in materia di società": razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche";
- Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 51 del 12/12/2019 "Art. 20 del Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 Testo Unico in materia di società' a partecipazione pubblica: razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche al 31/12/2018";
- Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 "Art. 20 del Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 Testo Unico in materia di società' a partecipazione pubblica: razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche al 31/12/2019";
Dato atto che alla data attuale risultano ancora in corso operazioni di razionalizzazione sulle seguenti società:
- Vicenza Holding Spa;
- Interporto di Rovigo Spa;
Vicenza Holding Spa: Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020, con cui si è approvata la razionalizzazione periodica delle partecipazioni possedute al 31/12/2019" pur confermando il percorso di riallineamento al quadro normativo del D. Lgs. 175/2016 già evidenziato nella precedente ricognizione delle partecipazioni di cui alla delibera di Consiglio Provinciale nr. 51 del 12/12/2019 e viste le problematiche suesposte con particolare riferimento alla crisi socio-economica derivante dal COVID-19, si ritiene di sospendere momentaneamente il percorso già avviato allo scopo di tutelare il patrimonio pubblico vicentino ed, indirettamente, il valore delle quote societarie pubbliche, nonché il tessuto socio-economico del territorio vicentino"; stimando che la conclusione delle operazioni di razionalizzazione possa concludersi alla fine del 2022"; considerato che la società ha chiuso il bilancio di esercizio 2020 con una perdita di € 152.335,00. Rilevato che nell'assemblea dei consiglieri del 14/09/2021 è stato dato mandato al Presidente "di verificare meglio le possibilità di collocare sul mercato la quota azionaria dell'Ente". Risulta necessario nell'anno 2022, non appena superato l'attuale periodo di crisi derivante dall'Emergenza Covid-19, continuare il percorso di riallineamento al D.Lgs 175/2016, salvaguardando il patrimonio pubblico vicentino in accordo con gli altri soci pubblici che detengono la quota di maggioranza della Società.
Interporto di Rovigo Spa: Dato atto che nonostante la Provincia abbia in più occasioni ribadito la volontà di uscire dalla compagine societaria, la società non ha ancora dato seguito alla richiesta di recesso/liquidazione della Provincia ai sensi dell'art. 2437 quater del codice civile (procedimento di liquidazione). La Provincia è pertanto in attesa di ricevere gli atti ufficiali della Società volti alla effettuazione della procedura di liquidazione della quota prevista dall'art. 2437 quater del codice civile.
In seguito alle varie attività svolte le partecipazioni societarie detenute DIRETTAMENTE dalla Provincia di Vicenza al 31/12/2020 sono:
- Vi.Abilità Srl
- SVT Srl
- Vicenza Holding Spa
- Magazzini Generali Srl in fallimento
- C.I.S. Srl in concordato preventivo (in fallimento da gennaio 2021)
- A4 Holding Spa
- Interporto di Rovigo Spa
La Provincia detiene anche una partecipazione del 3,22% nel GAL Montagna Vicentina e visto l'art. 4 comma 6 del Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 che recita "È fatta salva la possibilità di costituire società o enti in attuazione dell'articolo 34 del regolamento (CE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e dell'articolo 61 del regolamento (CE) n. 508 del 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio 15 maggio 2014", si dà atto che detta società ricade nella previsione di cui alla Legge 30 dicembre 2018, n. 145 che ha disposto (con l'art. 1, comma 724) l'introduzione del comma 6-bis all'art. 26 TUSP, secondo cui: "Le disposizioni dell'articolo 20 non si applicano alle società a partecipazione pubblica di cui all'articolo 4, comma 6."
Tenuto conto delle indicazioni del MEF per la definizione di partecipazioni societarie indirette da inserire nella razionalizzazione e della delibera n. 11 del 20/06/2019 della Corte dei conti a sezioni riunite in sede di controllo, le partecipazioni societarie detenute INDIRETTAMENTE dalla Provincia di Vicenza al 31/12/2020 sono:
- Italina Exhibition Group Spa (I.E.G. Spa)
- Expo Venice Spa in fallimento
Dato atto che la Società indiretta Italian Exhibition Group Spa (I.E.G. Spa) è stata ammessa alla quotazione in Borsa in data 10/06/2019 con inizio delle negoziazioni in data 19/06/2019.
Richiamati gli art. 24 commi 5-bis e 5-ter del TUSP che recitano:
- 5-bis. "A tutela del patrimonio pubblico e del valore delle quote societarie pubbliche, fino al 31 dicembre 2021 le disposizioni dei commi 4 e 5 non si applicano nel caso in cui le società partecipate abbiano prodotto un risultato medio in utile nel triennio
precedente alla ricognizione. L'amministrazione pubblica che detiene le partecipazioni è conseguentemente autorizzata a non procedere all'alienazione".
- 5-ter. "Le disposizioni del comma 5-bis si applicano anche per l'anno 2022 nel caso in cui le società partecipate abbiano prodotto un risultato medio in utile nel triennio 2017-2019".
Viste le schede di analisi della razionalizzazione periodica delle partecipate allegate al presente provvedimento (allegato B) di cui fanno parte integrante, da cui si evidenzia la seguente sintesi:
- Mantenimento senza interventi di razionalizzazione
- Vi.Abilità Srl: La società produce un servizio di interesse generale (art. 4, co. 2, lett. a) volto allo svolgimento delle funzioni dell'ente (art. 4, c. 2, lett. d): costruzione, manutenzione e gestione delle strade provinciali, che rientrano nelle funzioni fondamentali della Provincia.
- SVT Srl: La società produce un servizio di interesse generale (art. 4, co. 2, lett. a): il Trasporto pubblico locale nel territorio provinciale, che rientra nelle funzioni fondamentali della Provincia
- A4 Holding Spa: La società con riferimento allo sviluppo infrastrutturale della A31 Valdastico Nord, realizzata per la quasi totalità in territorio vicentino per la parte della Regione Veneto, svolge un'attività che rientra nell'attività istituzionale per quanto riguarda la determinazione degli indirizzi generali di assetto del territorio (art. 4 co.1) Produce un servizio di interesse generale (art. 4, co. 2, lett. a)
- Italian Exhibition Group Spa (I.E.G. Spa): La società ha per oggetto sociale prevalente la gestione di spazi fieristici e l'organizzazione di eventi fieristici (art. 4, co. 7)
- Magazzini Generali Spa in fallimento: Prosecuzione della procedura fallimentare, La società è in fallimento dal 03/07/2015. La procedura è soggetta al controllo da parte del Tribunale
- C.I.S. Srl in concordato preventivo: Prosecuzione del concordato preventivo/fallimento (concordato preventivo n. 36/2014). Il Tribunale di Vicenza con sentenza nr. 2 depositata in Cancelleria il 20/01/2021 ha dichiarato il fallimento della società. La procedura è soggetta al controllo da parte del Tribunale.
- Expo Venice Spa in fallimento: Prosecuzione della procedura fallimentare. La società è in fallimento dal 28/09/2016. La procedura è soggetta al controllo da parte del Tribunale
- Azioni di razionalizzazione
- Vicenza Holding Spa: Recesso/Cessione/Scioglimento/Liquidazione
- Interporto di Rovigo Spa: Recesso/Cessione/Scioglimento/Liquidazione
Visto l'art. 20 comma 3 del TU partecipate che prevede la trasmissione della razionalizzazione ordinaria alla Corte dei Conti Sez. di Controllo del Veneto e al Ministero dell'Economia ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. 175/2016;
Richiamata la deliberazione del Consiglio Provinciale n.1 del 25/01/2021 con la quale è stato approvato il Bilancio di Previsione 2021-2023;
Richiamato il PEG - Piano esecutivo di gestione - 2021/2023 approvato con Decreto presidenziale n. 11 del 12/02/2021;
Acquisiti, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000, i pareri favorevoli espressi dal responsabile interessato in ordine alla regolarità tecnica e dal Responsabile di ragioneria per la regolarità contabile;
Preso atto del visto di conformità alle leggi, statuto e regolamenti espresso dal Segretario Generale ai sensi del Decreto presidenziale n. 107 del 15/11/2018;
Tutto ciò premesso IL CONSIGLIO PROVINCIALE
- Udito e fatto proprio quanto esposto dal relatore;
- Udita la discussione seguitane, come da sintesi riepilogativa e da registrazione integrale agli atti;
- Preso atto dell'esperita votazione, come da sintesi riepilogativa che segue;
DELIBERA:
- di approvare la Relazione sull'attuazione delle misure di razionalizzazione ALLEGATO A;
- di approvare la Razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche al 31/12/2020 della Provincia di Vicenza, ai sensi dell'art. 20 del Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" nelle modalità indicate in premessa e secondo le schede di analisi allegate al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale ALLEGATO B;
- di demandare al Dirigente competente l'adozione di quanto necessario per dare esecuzione al presente provvedimento;
- di trasmettere la presente deliberazione alla Corte dei Conti Sez. di controllo del Veneto e al Ministero dell'Economia ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. 175/2016 e alle società partecipate direttamente;
- di pubblicare ad avvenuta approvazione, il presente provvedimento all'Albo Pretorio e sul sito Internet della Provincia di Vicenza;
- di attestare che, oltre a quanto indicato nei punti precedenti del dispositivo del presente provvedimento, non vi sono altri riflessi diretti ed indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
- il presente provvedimento rispetta il termine previsto dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza (Determinazione del Segretario Generale n. 256 del 26/02/2021) |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Vicenza (VI) | 2020-12-31 | eb1f5538f81cdcf371f2acd06df14607 | 2 | RELAZIONE SULL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE AL 31/12/2020. | L'articolo 20, comma 4, del TUSP, prescrive che, entro il 31 dicembre di ogni anno, ciascuna amministrazione pubblica approvi una relazione sull'attuazione delle misure adottate nel piano di razionalizzazione dell'anno precedente, evidenziando i risultati conseguiti, e la trasmetta alla Struttura di monitoraggio e controllo, oltre che alla competente Sezione della Corte dei conti.
Tale relazione deve essere trasmessa alla Struttura con le stesse modalità telematiche previste per l'invio del provvedimento di revisione periodica.
Nella relazione vanno fornite informazioni differenziate per le partecipazioni che:
- sono state dismesse in attuazione del piano di revisione periodica dell'anno precedente;
- sono ancora detenute dall'amministrazione pubblica.
## A) PARTECIPAZIONI DISMESSE IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI REVISIONE PERIODICA DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE N. 24 DEL 21/12/2020.
Si dà atto che nel corso del 2020 non sono state effettuate dismissioni.
## B) PARTECIPAZIONI ANCORA DETENUTE DALLA PROVINCIA DI VICENZA
### Vicenza Holding Spa
Si richiama quanto riportato nella scheda descrittiva della società, presente nell'Allegato B del provvedimento di razionalizzazione, per quanto riguarda le azioni attuate negli anni antecedenti il 2020 dalla Provincia.
Nell'assemblea dei soci del 15/06/2020:
- è stato approvato il bilancio di esercizio 2019 (che chiude con un utile di € 943.290);
- a seguito di procedura di selezione è stato confermato l'incarico di Amministratore Unico del dott. Primo Ceppellini per il triennio 2020-2022.
La Società ha redatto, in occasione del bilancio 2019, la Relazione sul Governo societario contenente il programma di valutazione del rischio di crisi aziendale: "I risultati dell'attività di monitoraggio condotta in funzione degli adempimenti prescritti ex art. 6, co. 2 e 14, co. 2,3,4,5 del D.Lgs 175/2016 inducono l'organo amministrativo a ritenere che il rischio di crisi aziendale relativo alla Società sia da escludere. In ottica di early warning si evidenzia che la Società, in caso di mancata distribuzione dei dividendi da parte della società partecipata Italian Exhibition Group per un periodo di oltre tre anni, potrà evidenziare una potenziale situazione di criticità finanziaria."
Dopo la quotazione in borsa di IEG avvenuta nell'anno 2019 (inizio negoziazioni il 19/06/19) è stata avviata una valutazione tecnico economica sulle modalità di allineamento alle norme del D.Lgs. 175/16 di Vicenza Holding Spa, perseguendo gli obiettivi già fissati dal patto parasociale sottoscritto con la Provincia di Vicenza e la C.C.I.A.A. di Vicenza, allo scopo di salvaguardare le garanzie della presenza pubblica vicentina nel capitale di IEG.
Tra la fine dell'anno 2019 e l'inizio dell'anno 2020 sono peraltro intervenuti nuovi fatti ed elementi tali da dover ridelineare l'intervento pubblico congiunto del Comune, Provincia e CCIAA di Vicenza nell'attuale sistema fieristico vicentino, anche in relazione alla possibilità concessa dal legislatore di mantenere piccole società in utile di esercizio fino alla data del 31/12/2021 allo scopo di tutelare il patrimonio pubblico ed il valore delle quote societarie pubbliche (art. 1, comma 723, della L. 30 dicembre 2018, n. 145, legge di bilancio per l'anno 2019, che ha introdotto il comma 5 bis all'art. 24 del TU sulle partecipate D. Lgs. 175/16).
Il quadro economico del territorio di riferimento è profondamente mutato e la crisi socio economica conseguente all'emergenza epidemiologica COVID-19, impone di effettuare nuove valutazioni anche con riferimento a possibili operazioni di aggregazione tra IEG - Italian Exhibition Group Spa (società quotata che ha riunificato le fiere di Vicenza e Rimini) e Fiera di Bologna.
Con PEC acquisita al Prot n. 0038057 del 11/09/2020 la Società ha comunicato che, in riscontro alla richiesta di evidenziare operazioni straordinarie e/o operazioni di squilibrio economico finanziari incidenti sul bilancio provinciale: "allo stato attuale, sulla base delle informazioni disponibili – preso atto anche dei risultati di bilancio 2019 e semestrale 2020 di Italian Exhibition Group S.p.A. – la Società non rileva potenziali squilibri economico-finanziari a breve termine, ed in particolare al 30/06/2020 e in proiezione al 31/12/2020, fermo restando gli aggiornamenti alle previsioni che risulteranno nel prosieguo dell'anno corrente e che sarà cura della Società medesima portare tempestivamente all'attenzione del Socio".
Con la Delibera di Consiglio nr 24 del 21/12/2020 la Provincia ha confermato la presenza delle condizioni di legge che impongono l'uscita dalla Società, ritenendo di "... sospendere momentaneamente il percorso già avviato allo scopo di tutelare il patrimonio pubblico vicentino ed indirettamente, il valore delle quote societarie pubbliche, nonché il tessuto socio-economico del territorio vicentino (...)" allungando l'orizzonte temporale per la conclusione dell'operazione sino al 31/12/2022.
Nel corso dell'Assemblea del 29 giugno 2021 è stato:
- approvato il bilancio di esercizio 2020 che chiude con una perdita di € 152.335,00;
- nominata la società Aurora Audit S.r.l. quale Revisore Legale dei conti;
- nominato il Collegio Sindacale, nella composizione seguente, per il periodo 2021-2023:
- Dottor Marco Poggi – Presidente del Collegio Sindacale;
- Dottoressa Paola Negretto – Sindaco effettivo;
- Dottor Filippo Boschiero – Sindaco effettivo;
- Dottoressa Monica Botta – Sindaco supplente;
- Dottor Ezio Framarin – Sindaco supplente.
Si riporta la dichiarazione resa in tale sede dal sindaco del Comune di Vicenza che è anche Presidente della Provincia: "Il dott. Rucco, per il Comune di Vicenza, esprime il voto favorevole all'approvazione del bilancio, ma evidenzia come la perdita di esercizio ponga sia la questione della partecipazione in Vicenza Holding dei Soci pubblici Provincia e Comune di Vicenza sia la necessità di valutare se porre in liquidazione la società ovvero cedere le quote, il tutto in ossequio alle disposizioni della legge Madia: tale questione non è ulteriormente rinviabile e pertanto richiede una decisione a breve termine." Si riporta anche la dichiarazione resa dal segretario/direttore della Provincia resa in tale sede: "Il dott. Macchia per la Provincia di Vicenza, condividendo le parole del Sindaco Rucco, esprime voto favorevole alla proposta di bilancio".
Con PEC acquisita al Prot n. 027032 del 23/06/2021 la Società ha comunicato, con riferimento alla richiesta di evidenziare operazioni straordinarie e/o operazioni di squilibrio economico-finanziari incidenti sul bilancio provinciale, che: "attualmente la Società Vicenza Holding S.p.A evidenzia una situazione di equilibrio, garantito dalle disponibilità finanziarie accantonate nel corso dell'ultimo triennio, costituite dalla differenza, al netto delle spese di gestione, tra l'ammontare dei dividendi percepiti dalla Società e l'ammontare (inferiore) dei dividendi distribuiti ai Soci di Vicenza Holding S.p.A (...)".
L'ufficio ha proposto una manifestazione di interesse per conoscere l'interesse del mercato alla razionalizzazione della società; l'assemblea dei consiglieri del 14/09/2021, dopo ampia discussione ha tuttavia dato mandato al Presidente "di verificare meglio le possibilità di collocare sul mercato la quota azionaria dell'Ente".
### Interporto di Rovigo Spa
Si richiama quanto riportato nella scheda descrittiva della società, presente nell'Allegato B del provvedimento di razionalizzazione, per quanto riguarda le azioni attuate negli anni antecedenti il 2020 dalla Provincia per la cessione della società.
La Società con nota nr. 1 del 07/01/2020 ha informato di non avere riserve disponibili per la liquidazione della quota e che avrebbe attivato la procedura ex art. 2437 quater del CC. Qualora tale procedura non fosse andata a buon fine, avrebbe provveduto a rimborsare la Provincia in 10 anni.
La Provincia, con nota Prot n. 3610 del 24/01/2020 (ritrasmessa con Prot n. 4129 del 28/01/2020), ha comunicato di escludere la forma di pagamento dilazionata.
La Provincia ha partecipato alla Assemblea dei Soci del 28/05/2020 nella quale l'Amministratore della Società ha dichiarato che "nell'eventualità che ci sia da parte della Provincia di Vicenza ancora manifesta la volontà di alienare le quote gli accordi saranno portati a termine, dopo le coperture legate alle perdite pregresse, come proposto e scritto procederemo alla dismissione delle quote".
Con la Delibera di Consiglio nr 24 del 21/12/2020 di ricognizione delle partecipate, la Provincia ha confermato la presenza delle condizioni di legge che impongono l'uscita dalla Società, ritenendo congruo un orizzonte temporale per la conclusione dell'operazione sino al 31/12/2022.
Il MEF con nota prot. DT23584 del 26/03/2021 (acquisita al protocollo della Provincia al nr. 012968 del 26/03/2021) ha chiesto informazioni in merito a tale procedura. La Provincia ha dato riscontro al MEF con nota prot. 25242 del 11/06/2021.
La Provincia di Vicenza, in relazione alla convocazione per l'assemblea ordinaria e straordinaria del 28/05/2021, ha inviato alla società la nota prot. nr. 21553 del 18/05/2021 in cui:
- si comunicava che la Provincia di Vicenza non aderiva alla proposta di aumento del capitale sociale da deliberare in sede di assemblea straordinaria;
- si trasmetteva la nota MEF DT 23584 - 26/03/2021;
- si confermava la volontà di cessione delle quote di partecipazione e la necessità di concordare modalità di liquidazione e pagamento maggiormente favorevoli per la Provincia rispetto a quanto già oggetto di corrispondenza tra le parti, anche alla luce dei risultati positivi raggiunti e della proposta di destinazione dell'utile a riserve.
In sede dell'assemblea ordinaria e straordinaria del 28/05/2021 è stato approvato il Bilancio 2020 che si è chiuso con un risultato economico positivo di euro 213.780 destinato come segue:
- Euro 10.689: riserva legale;
- Euro 134.089: copertura integrale delle perdite degli esercizi precedenti;
- Euro 69.002: riserva straordinaria.
Nella medesima assemblea, in sede straordinaria, è stato deliberato l'aumento di capitale sociale a cui la Provincia non ha dato aderito.
Con PEC acquisita al 027555 del 28/06/2021 la Società ha comunicato che " la scrivente sulla base del preconsuntivo, prevede di chiudere in utile il bilancio di esercizio 2021".
In data 29/06/2021 prot. 27859, la Provincia ha richiesto alla società copia integrale del verbale di approvazione del Bilancio 2020.
La Società con nota 40 del 27 settembre 2021 ha chiesto alla Provincia di esprimersi in merito al citato aumento di capitale, trasmettendo modello da compilare.
La Provincia con nota 041949 del 30/09/2021 ha comunicato alla Società che:
- "... come già comunicato con la nota prot. nr. 21553 del 18/05/2021, la Provincia di Vicenza non aderisce alla proposta di aumento del capitale sociale;
- si ribadisce la richiesta, già più volte formulata dalla Provincia, di uscire dalla compagine sociale, precisando altresì che il valore economico dell'operazione sia stabilito a prescindere da un eventuale possibile rideterminazione della entità partecipazione per effetto dell'aumento di capitale sociale;
- si rimane in attesa, come da nota 0021553 del 18/05/2021, di concordare le relative modalità di liquidazione e pagamento della quota della Provincia;
- si rimane altresì in attesa, come da nota 0027859 del 29/06/2021, della trasmissione di copia integrale del verbale di approvazione del Bilancio 2020."
Con email acquisita al prot. nr. 0044106 del 14/10/2021 la Società ha
- inviato i verbali del Bilancio 2020, che sono stati trasmessi al MEF con nota prot. nr. 44526 del 18/10/2021;
- non si è espressa in merito alla richiesta della Provincia di uscita dalla compagine sociale e sulle modalità di liquidazione.
Con nota prot. nr. 045027 del 20/10/2021 la Provincia ha preso atto della dichiarazione del Presidente CdA Interporto di Rovigo S.p.A. contenuta nel verbale di approvazione del Bilancio 2020 secondo cui non cambierà il valore della quota della Provincia ed ha chiesto riscontro relativamente alla già prospettata procedura ex art. 2437 quater del CC commi da 1 a 4.
Viste l'operazione di acquisizione delle azioni di Veneto Logistica da parte della Società, al fine della fusione per incorporazione della prima società nell'Interporto, la Provincia ha formalizzato in data 06/12/2021 prot. n. 52027 un'ulteriore richiesta di riscontro urgente alla precedente nota 45027 del 20/10/2021.
La Provincia è in attesa di ricevere gli atti ufficiali della Società volti alla effettuazione della procedura prevista dall'art. 2437 quater del CC. (procedura di liquidazione). |
veneto | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Vicenza (VI) | 2020-12-31 | eb1f5538f81cdcf371f2acd06df14607 | 3 | RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA DELLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE | ## Vi.Abilità Srl
La società Vi.Abilità Srl è in house e si occupa della realizzazione, gestione, manutenzione delle reti e degli impianti funzionali relativi alle strade provinciali. Tale servizio è coerente con le competenze della Provincia ai sensi dell'art.1 c.85, lettera B, della Legge 7/04/2014 n.56 Delrio: "pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente".
La Provincia di Vicenza è stata iscritta all'Elenco delle Amministrazioni Aggiudicatrici e degli Enti Aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti delle proprie società in House con decreto ID 975 dell'ANAC per quanto riguarda l'affidamento diretto a favore di Vi.Abilità srl. Detto decreto è stato acquisti agli atti della Provincia al prot. nr. 000797 del 12/01/2021.
L'azione di razionalizzazione della partecipazione è stata posta in essere con la stipulazione nel 2016 di un contratto unico aziendale, con il piano strategico 2016-2018 e con la sottoscrizione di un nuovo contratto di servizio per il triennio 2016/2019. Tali operazioni si sono concretizzate in azioni di contenimento dei costi, in particolare quelli relativi al costo del personale.
Con decreto del Presidente della Provincia nr. 136 del 20/12/2019 è stato disposto il rinnovo del contratto di servizio dal 01/01/2020 al 31/12/2021 ed attualmente è in corso la procedura per un nuovo affidamento in house.
La Provincia di Vicenza detiene il 95% di tale società e il restante 5% è detenuto da Veneto Strade Spa che con nota prot. n. 26974 del 12/11/2019 (acquisita al Prot n. 59329 del 12/11/2019) ha comunicato l'avvio delle procedure per la cessione della partecipazione nella società Vi.Abilità Srl, chiedendo alla Provincia di esprimere un parere preliminare all'interesse all'operazione di acquisto.
Con la Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 51 del 12/12/2019 è stato disposto di autorizzare gli uffici ad avviare le trattative con Veneto Strade Spa per giungere all'acquisto direttamente, o indirettamente tramite la società, delle quote societarie di Vi.Abilità Srl valutando le condizioni economiche e in conformità alla normativa.
Nel giugno 2020 Veneto Strade ha esperito una gara pubblica, andata deserta, per la cessione della propria quota in Vi.Abilità Srl; la Provincia non ha partecipato alla gara e successivamente ha avuto contatti con la società comunicando l'interesse all'acquisto della quota ad un valore di € 280.000,00.
La Società Veneto Strade con nota acquisita al prot. 038397 del 09/09/2021 ha comunicato che il valore attribuibile alla partecipazione detenuta in Vi.Abilità srl risulta essere di € 370.000,00.
La Provincia di Vicenza, con nota prot. nr. 39282 del 16/09/2021 ha comunicato che permane l'interesse della Provincia alla acquisizione della partecipazione in Vi.Abilità srl ad un valore non superiore ad € 300.000,00.
La Società ha redatto la Relazione sul Governo societario contenente il programma di valutazione del rischio di crisi aziendale:
- "9.3.Conclusioni:. I risultati dell'attività di monitoraggio condotta in funzione degli adempimenti prescritti ex art. 6, co. 2 e 14, co. 2, 3, 4, 5 del d.lgs. 175/2016 inducono l'organo amministrativo a ritenere che il rischio di crisi aziendale relativo alla Società sia da escludere".
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stato disposto il mantenimento senza interventi di razionalizzazione (in quanto già attuati negli anni precedenti).
Si conferma nuovamente la volontà del mantenimento senza interventi.
## SVT srl
La società S.V.T. Srl è stata costituita nel 2007 e, a seguito del conferimento dei rami trasporti di FTV Spa e AIM trasporti avvenuta nel 2016, si occupa del trasporto urbano ed extra-urbano nel territorio vicentino.
Con deliberazione 2/2017 del 31/07/2019, l'Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale del bacino provinciale di Vicenza ha disposto di "procedere all'affidamento in house providing" a favore della società SVT Srl del servizio di trasporto pubblico nel territorio vicentino per il periodo 2017-2026.
La società è in house e la Provincia di Vicenza (65,34%) con il Comune di Vicenza (34,66%) esercitano un controllo analogo congiunto sulla società e sui servizi pubblici ad essa affidati ai sensi dell'art. 23 dello Statuto della società.
La Società anche per il 2020 ha redatto la Relazione sul Governo societario contenente il programma di valutazione del rischio di crisi aziendale da cui emerge che:
- "I risultati di monitoraggio condotta in funzione degli adempimenti prescritti inducono l'organo di amministrativo a ritenere che il rischio di crisi aziendale relativo alla Società sia da escludere".
La società S.V.T. Srl è stata oggetto di razionalizzazione negli anni scorsi con il citato conferimento dei rami trasporto di FTV Spa e di AIM nella società.
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stato disposto il mantenimento senza interventi di razionalizzazione.
Si conferma nuovamente la volontà del mantenimento senza interventi.
## Vicenza Holding Spa
Nel corso del 2016 sono iniziate le operazioni di razionalizzazione della società che, dopo il superamento della progettualità iniziale volta all'aggregazione con la Fiera di Verona, con la Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 34 del 24/10/2016 si sono concretizzate con l'avvio al processo di aggregazione tra Fiera di Vicenza Spa e Rimini Fiera Spa.
In data 31 ottobre 2016 è giunta a conclusione l'operazione di aggregazione fra Fiera di Vicenza Spa e Rimini Fiera Spa concretizzatasi sul piano tecnico mediante il conferimento dell'intera Azienda di Fiera di Vicenza nella società Rimini Fiera Spa.
Contestualmente all'operazione sopra descritta la società Fiera di Vicenza Spa ha modificato la propria denominazione sociale in "Vicenza Holding spa" mentre Rimini Fiera Spa ha modificato la propria denominazione societaria in "Italian Exhibition Group Spa" (Decreto del Presidente della Provincia n. 149 del 07/12/2016).
A partire dal primo novembre 2016, Vicenza Holding S.p.A. svolge principalmente l'attività di gestione della partecipazione - pari al 19% - nel capitale della società Italian Exhibition Group Spa (IEG SpA).
Al termine dell'operazione di aggregazione, la società:
- è priva di dipendenti;
- presenta un fatturato assai contenuto (si passa dai 43 milioni di euro del 2016, 10 mila euro del 2017 anno di completamento dell'aggregazione, 1 euro nel 2018, 0 euro nel 2019 e nel 2020).
Ai sensi del Madia T.U.S.P. vi è il mancato rispetto:
- della lettera b (secondo cui il n. dei dipendenti deve essere maggiore del n. degli amministratori) dell'art. 20 co. 2 del TUSP;
- della lettera d (secondo cui il fatturato medio dell'ultimo triennio deve essere > a 1 milione di euro con il triennio 2018/2020) dell'art. 20 co. 2 del TUSP.
La CCIAA di Vicenza aveva avanzato una proposta di acquisto parziale delle azioni di Vicenza Holding con nota del 29/08/2018 acquisita al prot. n. 56514, a cui però non è stato dato ulteriore seguito.
Nell'assemblea dei soci del 01/10/2019 per la società Vicenza Holding sono state valutate le seguenti ipotesi:
- liquidazione della società;
- recesso concordato di alcuni soci con liquidazione della rispettiva quota mediante attribuzione proporzionale delle azioni di IEG Spa e degli altri attivi aziendali residuali;
- cessione della partecipazione a potenziale acquirente socio o terzo.
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 51 del 12/12/2019 è stata disposta la "Dismissione con cessione/alienazione quote, recesso concordato con proporzionale liquidazione quota azioni IEG Spa, liquidazione società..."
Nell'assemblea dei soci del 15/06/2020:
- è stato approvato il bilancio di esercizio 2019 (che chiude con un utile di € 943.290);
- a seguito di procedura di selezione è stato confermato l'incarico di Amministratore Unico del dott. Primo Ceppellini per il triennio 2020-2022.
La Società ha redatto, in occasione del bilancio 2019, la Relazione sul Governo societario contenente il programma di valutazione del rischio di crisi aziendale: "I risultati dell'attività di monitoraggio condotta in funzione degli adempimenti prescritti ex art. 6, co. 2 e 14, co. 2,3,4,5 del D.Lgs 175/2016 inducono l'organo amministrativo a ritenere che il rischio di crisi aziendale relativo alla Società sia da escludere. In ottica di early warning si evidenzia che la Società, in caso di mancata distribuzione dei dividendi da parte della società partecipata Italian Exhibition Group per un periodo di oltre tre anni, potrà evidenziare una potenziale situazione di criticità finanziaria."
Dopo la quotazione in borsa di IEG avvenuta nell'anno 2019 (inizio negoziazioni il 19/06/19) è stata avviata una valutazione tecnico economica sulle modalità di allineamento alle norme del D.Lgs. 175/16 di Vicenza Holding Spa, perseguendo gli obiettivi già fissati dal patto parasociale sottoscritto con la Provincia di Vicenza e la C.C.I.A.A. di Vicenza, allo scopo di salvaguardare le garanzie della presenza pubblica vicentina nel capitale di IEG.
Tra la fine dell'anno 2019 e l'inizio dell'anno 2020 sono peraltro intervenuti nuovi fatti ed elementi tali da dover ridelineare l'intervento pubblico congiunto del Comune, Provincia e CCIAA di Vicenza nell'attuale sistema fieristico vicentino, anche in relazione alla possibilità concessa dal legislatore di mantenere piccole società in utile di esercizio fino alla data del 31/12/2021 allo scopo di tutelare il patrimonio pubblico ed il valore delle quote societarie pubbliche (art. 1, comma 723, della L. 30 dicembre 2018, n. 145, legge di bilancio per l'anno 2019, che ha introdotto il comma 5 bis all'art. 24 del TU sulle partecipate D. Lgs. 175/16).
Il quadro economico del territorio di riferimento è profondamente mutato e la crisi socio economica conseguente all'emergenza epidemiologica COVID-19, impone di effettuare nuove valutazioni anche con riferimento a possibili operazioni di aggregazione tra IEG - Italian Exhibition Group Spa (società quotata che ha riunificato le fiere di Vicenza e Rimini) e Fiera di Bologna.
Con PEC acquisita al Prot n. 0038057 del 11/09/2020 la Società ha comunicato che, in riscontro alla richiesta di evidenziare operazioni straordinarie e/o operazioni di squilibrio economico-finanziari incidenti sul bilancio provinciale: "allo stato attuale, sulla base delle informazioni disponibili – preso atto anche dei risultati di bilancio 2019 e semestrale 2020 di Italian Exhibition Group S.p.A. – la Società non rileva potenziali squilibri economico-finanziari a breve termine, ed in particolare al 30/06/2020 e in proiezione al 31/12/2020, fermo restando gli aggiornamenti alle previsioni che risulteranno nel prosieguo dell'anno corrente e che sarà cura della Società medesima portare tempestivamente all'attenzione del Socio".
Con la Delibera di Consiglio nr 24 del 21/12/2020 la Provincia ha confermato la presenza delle condizioni di legge che impongono l'uscita dalla Società, ritenendo di "... sospendere momentaneamente il percorso già avviato allo scopo di tutelare il patrimonio pubblico vicentino ed indirettamente, il valore delle quote societarie pubbliche, nonché il tessuto socio-economico del territorio vicentino (...)" allungando l'orizzonte temporale per la conclusione dell'operazione sino al 31/12/2022.
Nel corso dell'Assemblea del 29 giugno 2021 è stato:
- approvato il bilancio di esercizio 2020 che chiude con una perdita di € 152.335,00;
- nominata la società Aurora Audit S.r.l. quale Revisore Legale dei conti;
- nominato il Collegio Sindacale, nella composizione seguente, per il periodo 2021-2023:
- Dottor Marco Poggi – Presidente del Collegio Sindacale;
- Dottoressa Paola Negretto – Sindaco effettivo;
- Dottor Filippo Boschiero – Sindaco effettivo;
- Dottoressa Monica Botta – Sindaco supplente;
- Dottor Ezio Framarin – Sindaco supplente.
Si riporta la dichiarazione resa in tale sede dal sindaco del Comune di Vicenza che è anche Presidente della Provincia: "Il dott. Rucco, per il Comune di Vicenza, esprime il voto favorevole all'approvazione del bilancio, ma evidenzia come la perdita di esercizio ponga sia la questione della partecipazione in Vicenza Holding dei Soci pubblici Provincia e Comune di Vicenza sia la necessità di valutare se porre in liquidazione la società ovvero cedere le quote, il tutto in ossequio alle disposizioni della legge Madia: tale questione non è ulteriormente rinviabile e pertanto richiede una decisione a breve termine." Si riporta anche la dichiarazione resa dal segretario/direttore della Provincia resa in tale sede: "Il dott. Macchia per la Provincia di Vicenza, condividendo le parole del Sindaco Rucco, esprime voto favorevole alla proposta di bilancio".
La Società ha redatto anche per il 2020 la Relazione sul Governo societario contenente il programma di valutazione del rischio di crisi aziendale: "I risultati dell'attività di monitoraggio condotta in funzione degli adempimenti prescritti ex art. 6, co. 2 e 14, co. 2,3,4,5 del D.Lgs 175/2016 inducono l'organo amministrativo a ritenere che il rischio di crisi aziendale relativo alla Società sia da escludere. In ottica di early warning si evidenzia che la Società, in caso di mancata distribuzione dei dividendi da parte della società partecipata Italian Exhibition Group per un periodo di oltre tre anni, potrà evidenziare una potenziale situazione di criticità finanziaria."
Con PEC acquisita al Prot n. 027032 del 23/06/2021 la Società ha comunicato, con riferimento alla richiesta di evidenziare operazioni straordinarie e/o operazioni di squilibrio economico-finanziari incidenti sul bilancio provinciale, che: "attualmente la Società Vicenza Holding S.p.A evidenzia una situazione di equilibrio, garantito dalle disponibilità finanziarie accantonate nel corso dell'ultimo triennio, costituite dalla differenza, al netto delle spese di gestione, tra l'ammontare dei dividendi percepiti dalla Società e l'ammontare (inferiore) dei dividendi distribuiti ai Soci di Vicenza Holding S.p.A (...)".
L'ufficio ha proposto una manifestazione di interesse per conoscere l'interesse del mercato alla razionalizzazione della società; l'assemblea dei consiglieri del 14/09/2021, dopo ampia discussione ha tuttavia dato mandato al Presidente "di verificare meglio le possibilità di collocare sul mercato la quota azionaria dell'Ente".
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stato disposto la dismissione "confermando il percorso di riallineamento al quadro normativo del D. Lgs. 175/2016, ma viste le problematiche con particolare riferimento alla crisi socio-economica derivante dal COVID-19 ed alle aggregazioni in corso, si ritiene anche opportuno allungare i tempi della conclusione dell'operazione di razionalizzazione alla fine del 2022 allo scopo di tutelare il patrimonio pubblico vicentino ed, indirettamente, il valore delle quote societarie pubbliche, nonché il tessuto socio-economico del territorio vicentino".
Si conferma nuovamente la volontà di dismissione con recesso/cessione/scioglimento-liquidazione dalla società, salvaguardando il patrimonio pubblico vicentino in accordo con gli altri soci pubblici che detengono la quota di maggioranza della Società.
## MAGAZZINI GENERALI MERCI E DERRATE srl in fallimento
La società Magazzini Generali srl è in fallimento dal 03/07/2015 (Procedura Numero: 103/2015) a seguito della revoca del concordato preventivo n. 35/2014.
Prosegue pertanto la procedura di cui alla legge fallimentare soggetta al controllo da parte del Tribunale.
Durante la procedura di fallimento non vengono approvati i bilanci d'esercizio.
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stata disposta la prosecuzione della procedura fallimentare.
Si conferma nuovamente la prosecuzione della procedura fallimentare.
## CIS in concordato preventivo
Il Tribunale di Vicenza ha ammesso la società CIS Srl al concordato preventivo n. 36/2014, l'omologazione del decreto è avvenuta nel 2015.
Periodicamente si è chiesto al Commissario Giudiziale Dott. Nerio De Bortoli di trasmettere copia delle relazioni sullo stato della procedura.
L'ultima relazione è stata inviata dal Commissario Giudiziale con PEC, acquisita al Protocollo n. 24838 del 11/06/2020, ed è relativa al periodo sino al 20 aprile 2020.
A gennaio 2021 il Tribunale di Vicenza, con sentenza nr. 2 depositata in Cancelleria il 20/01/2021, ha dichiarato il fallimento della società.
Nel corso del 2021 è stata presentata istanza di ammissione al passivo fallimentare e il Giudice Delegato ha disposto la seguente ammissione al passivo:
- ammesso per euro 76.516,94, categoria Prededuzioni;
- ammesso per euro 1.718.664,40, in chirografo per capitale e relativi interessi, pari alla quota del 39,19% come da falcidia concordatari.
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stata disposta la prosecuzione della procedura concordataria.
Si conferma nuovamente la prosecuzione della procedura concordataria che diventa prosecuzione della procedura fallimentare dal 20/01/2021 data del decreto del Tribunale di Vicenza di dichiarazione del fallimento delle società.
## A4 HOLDING SPA
Nel corso del 2018 è stata portata a termine l'operazione iniziata nel 2016 per la cessione parziale del pacchetto azionario detenuto dalla Provincia.
In seguito al completamento della cessione parziale, la partecipazione della Provincia di Vicenza nella società si è portata al 2,05% del capitale sociale.
Secondo l'art. 85 della Legge 56/2014 "Le province, ..., quali enti con funzioni di area vasta, esercitano le seguenti funzioni fondamentali: a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, ...;"
La Legge regionale 11/2004 definisce all'art. 22 i contenuti del piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP). Il piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) è lo strumento di pianificazione che delinea gli obiettivi e gli elementi fondamentali dell'assetto del territorio provinciale (...), ed in particolare: "k) indica gli obiettivi e gli elementi fondamentali dell'assetto del territorio, i sistemi delle infrastrutture, le attrezzature, gli impianti e gli interventi di interesse pubblico di rilevanza provinciale";
La società ha un ruolo cruciale nello sviluppo infrastrutturale all'interno del territorio vicentino, in particolare per quanto riguarda l'opera interregionale A31 Valdastico Nord realizzata per la quasi totalità in territorio vicentino per la parte della Regione Veneto.
Da segnalare che il PTCP è strettamente correlato alla funzione fondamentale di costruzione e gestione delle strade provinciali.
La Giunta Regionale del Veneto con Deliberazione:
- n. 1959 del 21 dicembre 2018 ha espresso, per quanto di competenza nell'ambito del procedimento di VIA statale, giudizio favorevole di compatibilità ambientale al progetto per le varianti di tracciato nei tratti dal km 1+328 al km 11+169 e dal km 13+757 al km 17+841, dell'autostrada Valdastico A31 Nord - Tronco Trento - Valdastico - Piovene Rocchette, proposto dalla società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A.
- n. 1129 del 06 agosto 2020 ha espresso parere favorevole, con prescrizione, ai sensi di quanto previsto dall'art. 165, comma 5, del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., ai fini dell'intesa sulla localizzazione dell'intervento denominato "Autostrada A31 Valdastico Nord - 1° lotto Piovene Rocchette - Valle dell'Astico. Varianti intervenute nel Progetto definitivo tra km 1+328 e km 11+169 e tra km 13+757e km 17+841" da rendere in sede CIPE.
Nel corso del 2020 la Provincia di Vicenza ha partecipato alla conferenza per il parere in merito alla localizzazione urbanistica relativa al progetto della AUTOSTRADA A31 VALDASTICO NORD - 1° LOTTO PIOVENE ROCCHETTE - VALLE DELL'ASTICO.
Da segnalare che la quota di partecipazione detenuta ha consentito nel periodo 2016/2019 di introitare come distribuzione dividendi/riserve euro 4.425.256,99.
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stato disposto il mantenimento senza interventi di razionalizzazione (per la quota restante a seguito della cessione parziale già conclusa)
Si conferma nuovamente la volontà del mantenimento senza interventi.
## INTERPORTO DI ROVIGO S.P.A.
La società si occupa di promozione, studio, progettazione di un Interporto situato nel Comune di Rovigo e di strutture portuali e/o interportuali con particolare riferimento alla navigazione interna, fulviomarittima e marittima(...).
La tipologia di attività svolta non rientra nel perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia.
Sia nella ricognizione straordinaria delle partecipate che nella ricognizione ordinaria è prevista la DISMISSIONE di tale società.
Dopo la gara andata deserta nel 2015, nel corso del 2017 sono continuati i tentativi per la dismissione della società. In particolare con nota prot. n. 7591 del 31/01/2017 la Provincia di Vicenza ha proposto alla società una operazione di acquisto di azioni proprie, alla quale la Società, con nota prot. n. 010 del 0/02/2017, ha dato riscontro negativo. La Provincia ha rinnovato tale richiesta alla Società con nota prot. n. 68095 del 04/10/2017, a cui la Società non ha dato riscontro.
Nel corso del 2018 la Provincia di Vicenza ha aderito alla proposta della Regione del Veneto (che detiene l'Interporto di Rovigo tramite la partecipata Sistemi Territoriali spa che era il maggior azionista della Società) di effettuare una gara congiunta per la cessione delle quote. A tale proposta hanno aderito anche la Provincia di Rovigo e la CCIAA di Venezia e Rovigo. L'avviso pubblico per la quota congiunta del 50,0921% è stato pubblicato in data 12 settembre, ma entro la scadenza fissata per il 23/10/2018 non sono pervenute offerte.
In data 21/01/2019, la Provincia di Vicenza ha richiesto alla società, ai sensi art. 24 comma 5 del D.Lgs 175/2016, la liquidazione in denaro della partecipazione, in base ai criteri stabiliti all'articolo 2437-ter, secondo comma, e seguendo il procedimento di cui all'articolo 2437-quater c.c..
Per tutto il 2019 si sono intensificate le trattative con la società che hanno portato in data 10/10/2019 ad un incontro tra i vertici della società e il Presidente della Provincia nel corso del quale l'Amministratore Unico ha proposto la liquidazione della quota della Provincia (n. 54.245 azioni pari al 1,645% - corrispondenti ad € 96.000 nominali) con un pagamento dilazionato in 10 anni.
Nonostante la Provincia abbia in più occasioni ribadito la volontà di recedere dalla società nelle diverse modalità consentite dalla legge, come ribadito anche con nota prot n. 3610 del 24/01/2020 e senza pagamento dilazionato in 10 anni, nell'ultima Assemblea dei Soci del 28/05/2020, alla quale ha partecipato in rappresentanza il consigliere delegato confermando la volontà di recesso da parte della Provincia, l'Amministratore della Società ha dichiarato che "nell'eventualità che ci sia da parte della Provincia di Vicenza ancora manifesta la volontà di alienare le quote gli accordi saranno portati a termine, dopo le coperture legate alle perdite pregresse, come proposto e scritto procederemo alla dismissione delle quote" come risulta nel verbale che la Società ha trasmesso con nota del 16/09/2020.
Con la Delibera di Consiglio nr 24 del 21/12/2020 di ricognizione delle partecipate, la Provincia ha confermato la presenza delle condizioni di legge che impongono l'uscita dalla Società, ritenendo congruo un orizzonte temporale per la conclusione dell'operazione sino al 31/12/2022.
Il MEF con nota prot. DT23584 del 26/03/2021 (acquisita al protocollo della Provincia al nr. 012968 del 26/03/2021) ha chiesto informazioni in merito a tale procedura. La Provincia ha dato riscontro al MEF con nota prot. 25242 del 11/06/2021.
La Provincia di Vicenza, in relazione alla convocazione per l'assemblea ordinaria e straordinaria del 28/05/2021, ha inviato alla società la nota prot. nr. 21553 del 18/05/2021 in cui:
- si comunicava che la Provincia di Vicenza non aderiva alla proposta di aumento del capitale sociale da deliberare in sede di assemblea straordinaria;
- si trasmetteva la nota MEF DT 23584 - 26/03/2021;
- si confermava la volontà di cessione delle quote di partecipazione e la necessità di concordare modalità di liquidazione e pagamento maggiormente favorevoli per la Provincia rispetto a quanto già oggetto di corrispondenza tra le parti, anche alla luce dei risultati positivi raggiunti e della proposta di destinazione dell'utile a riserve.
In sede dell'assemblea ordinaria e straordinaria del 28/05/2021 è stato approvato il Bilancio 2020 che si è chiuso con un risultato economico positivo di euro 213.780 destinato come segue:
- Euro 10.689: riserva legale;
- Euro 134.089: copertura integrale delle perdite degli esercizi precedenti;
- Euro 69.002: riserva straordinaria.
Nella medesima assemblea, in sede straordinaria, è stato deliberato l'aumento di capitale sociale a cui la Provincia non ha dato aderito.
Con PEC acquisita al 027555 del 28/06/2021 la Società ha comunicato che " la scrivente sulla base del preconsuntivo, prevede di chiudere in utile il bilancio di esercizio 2021".
In data 29/06/2021 prot. 27859, la Provincia ha richiesto alla società copia integrale del verbale di approvazione del Bilancio 2020.
La Società con nota 40 del 27 settembre 2021 ha chiesto alla Provincia di esprimersi in merito al citato aumento di capitale, trasmettendo modello da compilare.
La Provincia con nota 041949 del 30/09/2021 ha comunicato alla Società che:
- "... come già comunicato con la nota prot. nr. 21553 del 18/05/2021, la Provincia di Vicenza non aderisce alla proposta di aumento del capitale sociale;
- si ribadisce la richiesta, già più volte formulata dalla Provincia, di uscire dalla compagine sociale, precisando altresì che il valore economico dell'operazione sia stabilito a prescindere da un eventuale possibile rideterminazione della entità partecipazione per effetto dell'aumento di capitale sociale;
- si rimane in attesa, come da nota 0021553 del 18/05/2021, di concordare le relative modalità di liquidazione e pagamento della quota della Provincia;
- si rimane altresì in attesa, come da nota 0027859 del 29/06/2021, della trasmissione di copia integrale del verbale di approvazione del Bilancio 2020."
Con email acquisita al prot. nr. 0044106 del 14/10/2021 la Società ha
- inviato i verbali del Bilancio 2020, che sono stati trasmessi al MEF con nota prot. nr. 44526 del 18/10/2021;
- non si è espressa in merito alla richiesta della Provincia di uscita dalla compagine sociale e sulle modalità di liquidazione.
Con nota prot. nr. 045027 del 20/10/2021 la Provincia ha preso atto della dichiarazione del Presidente CdA Interporto di Rovigo S.p.A. contenuta nel verbale di approvazione del Bilancio 2020 secondo cui non cambierà il valore della quota della Provincia ed ha chiesto riscontro relativamente alla già prospettata procedura ex art. 2437 quater del CC commi da 1 a 4.
Viste l'operazione di acquisizione delle azioni di Veneto Logistica da parte della Società, al fine della fusione per incorporazione della prima società nell'Interporto, la Provincia ha formalizzato in data 06/12/2021 prot. n. 52027 un'ulteriore richiesta di riscontro urgente alla precedente nota 45027 del 20/10/2021.
La Provincia è in attesa di ricevere gli atti ufficiali della Società volti alla effettuazione della procedura prevista dall'art. 2437 quater del CC. (procedura di liquidazione).
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stata disposta la cessione, o altra procedura atta alla dismissione, delle azioni detenute nell'Interporto di Rovigo spa
Si conferma nuovamente la volontà di uscire dalla compagine sociale di Interporto di Rovigo Spa.
## ITALIAN EXHIBITION GROUP Spa (IEG Spa) Detenuta tramite Vicenza Holding
La società ha per oggetto sociale prevalente la gestione di spazi fieristici e l'organizzazione di eventi fieristici ed è detenuta dalla Provincia indirettamente tramite la società Vicenza Holding Spa.
In data 31 ottobre 2016 è giunta a conclusione l'operazione di aggregazione fra Fiera di Vicenza Spa e Rimini Fiera Spa concretizzatasi sul piano tecnico mediante il conferimento dell'intera azienda di Fiera di Vicenza nella società Rimini Fiera Spa. Contestualmente all'operazione sopra descritta la società Fiera di Vicenza Spa ha modificato la propria denominazione sociale in "Vicenza Holding spa" mentre Rimini Fiera Spa ha modificato la propria denominazione societaria in "Italian Exhibition Group Spa".
Italian Exhibition Group in data 10/06/19 è stata ammessa alla quotazione in Borsa nel Mercato Telematico Azionario - Segmento MTA (Super Sector: Viaggi e Tempo Libero).
L'esercizio 2020 ha visto lo scoppio della pandemia COVID-19 che ha inferto un duro colpo all'attività economica in generale e a quella fieristica in particolare. I provvedimenti adottati dal Governo italiano con l'intento di contenere la diffusione dei contagi hanno comportato forti restrizioni alla circolazione delle persone, allo svolgimento delle attività commerciali e produttive portando come conseguenza il blocco totale delle manifestazioni fieristiche e congressuali a partire dal mese di marzo 2020. Il sostanziale blocco dell'attività del gruppo ha interessato tutti i mesi del 2020 ed anche buona parte del 2021 con pesanti ripercussioni sulla redditività della società.
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stato disposto il mantenimento senza interventi di razionalizzazione
Si conferma nuovamente la volontà del mantenimento senza interventi.
## Expo Venice Spa in fallimento
La società è in fallimento dal 28/09/2016. La procedura (146/16) è soggetta al controllo da parte del Tribunale.
In occasione della Revisione ordinaria approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 24 del 21/12/2020 è stata disposta la prosecuzione della procedura fallimentare.
Si conferma nuovamente la prosecuzione della procedura fallimentare. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Verona (VR) | 2022-12-01 | 2ea86eb46044def35c6cc5084ebb01df | 1 | Introduzione | ## Cos'è la Carta di qualità dei servizi
La Carta di qualità dei servizi permette la conoscenza organizzativa dell'Ente, delle modalità di accesso e di contatto, dei livelli di qualità prefissati nell'erogazione dei servizi verso il cittadino, pensato come soggetto titolare di diritti e protagonista attivo nella comunità locale, in una prospettiva di un rapporto diretto con la Pubblica Amministrazione.
La Carta di qualità dei servizi, prima ancora di essere una guida, è un patto, attraverso il quale si pongono le basi per un nuovo rapporto di fiducia tra l'Ente pubblico e il cittadino e in una prospettiva dialogica, si stimola un confronto dinamico teso al continuo miglioramento dei servizi.
La Carta di qualità dei servizi è, in altre parole, uno strumento mediante il quale il Comune di Verona, in un'ottica di trasparenza, nel fornire informazioni circa l'offerta dei servizi ed il loro utilizzo per facilitarne la fruizione, si impegna ad osservare criteri di qualità esplicitati dettagliatamente e si impegna a rispettare quanto dichiarato rafforzando il rapporto di fiducia con i cittadini,
Gli standard di livello minimi di qualità previsti nell'erogazione di servizi, che il Comune s'impegna a garantire ai cittadini, sono derogabili soltanto se più favorevoli, tali livelli, inoltre, sono soggetti a monitoraggio periodico anche con rilevazione annuale del grado di soddisfazione (customer satisfaction) del cittadino fruitore.
Gli standard riferiti alle singole prestazioni e al complesso delle prestazioni rese, fanno riferimento alle dimensioni di accessibilità, trasparenza, efficacia, efficienza e rassicurazione, articolate in fattori di qualità, indicatori e standard/obiettivi di qualità delle prestazioni rese.
In caso di mancato rispetto degli obiettivi e/o degli standard prefissati, il cittadino può presentare reclamo con le modalità previste. Il riconoscimento della mancata o difettosa erogazione di una singola prestazione, può dare luogo ad azioni correttive e, se espressamente richiesto, ad un eventuale indennizzo/rimborso forfetario, normalmente in forma non monetaria.
Gli standard dei procedimenti amministrativi coincidono con il termine di conclusione del procedimento.
## Caratteristiche di questa Carta
La presente Carta di qualità dei servizi ha validità pluriennale e sarà aggiornata nel momento in cui interverranno significative variazioni a quanto indicato. Annualmente sarà affiancata da una Relazione sui risultati conseguiti.
La Carta di qualità dei servizi e la Relazione sui risultati sono pubblicate sul sito del Comune di Verona. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Verona (VR) | 2022-12-01 | 2ea86eb46044def35c6cc5084ebb01df | 2 | A. Norme e principi | ## 1. Principi fondamentali
Nell'erogazione dei propri servizi il Comune di Verona si conforma ai principi fondamentali di seguito esposti, avendo come obiettivo primario la soddisfazione dei bisogni del cittadino.
### Legalità
L'erogazione dei servizi e il generale funzionamento dell'Amministrazione comunale s'ispirano al principio di legalità, nel rispetto delle norme, delle leggi e dei regolamenti applicabili.
### Eguaglianza
L'erogazione dei servizi pubblici e il loro accesso si conformano al principio di eguaglianza dei diritti degli utenti, secondo regole uguali per tutti a prescindere da sesso, età, nazionalità, etnia, lingua, religione, opinione politica e condizione sociale.
L'eguaglianza garantisce la parità di trattamento, escludendo ogni forma di discriminazione ingiustificata. Non va comunque intesa come uniformità delle prestazioni, che possono invece variare in funzione delle specifiche situazioni personali e sociali.
### Imparzialità
Il Comune di Verona eroga i servizi pubblici ai propri utenti secondo criteri di obiettività, giustizia e imparzialità. È assicurata la costante e completa conformità alle norme regolatrici di settore, in ogni fase di erogazione dei relativi servizi.
### Continuità
Nell'ambito delle modalità stabilite dalla vigente normativa regolatrice di settore, l'erogazione dei servizi pubblici avviene, nei limiti del possibile, con continuità, regolarità e senza interruzioni. In caso di funzionamento irregolare o d'interruzione del servizio, sono adottate tutte le misure necessarie al fine di limitare al minimo i tempi dell'irregolarità, e di ridurre il più possibile i disagi all'utenza.
### Diritto di scelta
Laddove non lo impedisca la normativa di settore, e compatibilmente con le esigenze organizzative e funzionali, agli utenti è riconosciuta la facoltà di scegliere fra i diversi soggetti che erogano i servizi, in particolare distribuiti sul territorio.
### Partecipazione
Il Comune di Verona s'impegna a promuovere la partecipazione dei cittadini alla prestazione del servizio pubblico, sia per tutelare il diritto alla corretta erogazione dei servizi, sia per favorirne il rapporto collaborativo.
L'utente, in base alle modalità stabilite dalla normativa vigente in materia, ha diritto di accesso alle informazioni che lo riguardano. Per migliorare la prestazione dei servizi pubblici e la partecipazione attiva dei cittadini, questi possono produrre documenti, osservazioni o formulare suggerimenti, nonché presentare reclami per eventuali disservizi rilevati nell'erogazione dei servizi stessi. Il Comune di Verona promuove periodiche rilevazioni sul grado di soddisfazione degli utenti, circa la qualità dei servizi resi.
### Efficienza ed efficacia
Il Comune di Verona pone il massimo impegno affinché i servizi siano erogati in modo da garantire un idoneo grado di efficienza ed efficacia, ponendo in essere le condizioni e le misure idonee al raggiungimento di tali obiettivi, compatibilmente con le risorse disponibili.
### Chiarezza e cortesia
Il Comune di Verona assicura il proprio impegno per garantire l'esposizione corretta delle informazioni necessarie e la disponibilità degli Uffici ai fini del buon esito della pratica in fase di trattazione, ponendo anche la massima attenzione alla semplicità e alla chiarezza del linguaggio utilizzato. Tutti i rapporti con gli utenti sono improntati alla cortesia, alla disponibilità all'ascolto, al rispetto e all'educazione reciproci.
### Informazione
Il Comune di Verona considera l'informazione, tempestiva ed efficace, fondamentale per la qualità dei servizi erogati e dei rapporti con gli utenti. In tal senso, l'informazione costituisce il presupposto imprescindibile per una partecipazione piena e consapevole da parte dei cittadini alle modalità di erogazione dei servizi. All'utente viene quindi garantita un'informazione comprensibile, semplice, completa e tempestiva riguardo alle procedure, ai tempi e ai criteri di erogazione dei servizi, nonché ai diritti e alle opportunità di cui può godere.
## 2. Principali riferimenti normativi
La Carta di qualità dei servizi trae origine dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994, recante i Principi sull'erogazione dei servizi pubblici. Tale documento ha fissato e reso vincolante la modalità "cui deve essere progressivamente uniformata l'erogazione dei servizi pubblici, anche se svolti in regime di concessione, a tutela delle esigenze dei cittadini che possono fruirne, e nel rispetto delle esigenze di efficienza e imparzialità cui l'erogazione deve uniformarsi".
Riferimenti alla qualità dei servizi pubblici, agli standard e alle carte dei servizi si trovano anche nel Decreto Legge n. 163 del 12 maggio 1995, convertito in Legge 11 luglio 1995, n. 273, e parzialmente abrogato dall'art. 11 del Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 286.
Più di recente è stato dato nuovo impulso a questi temi, in seguito all'emanazione del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 in materia di ottimizzazione del lavoro pubblico, e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni. Questo Decreto prevede, fra l'altro, la rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi, e lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, e in particolare con i destinatari dei servizi.
Da ultimo, va menzionato anche il Decreto Legislativo 20 dicembre 2009, n. 198, di attuazione dell'art. 4 della Legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ricorso per l'efficienza delle Amministrazioni e dei Concessionari di servizio pubblici. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Verona (VR) | 2022-12-01 | 2ea86eb46044def35c6cc5084ebb01df | 3 | B. Presentazione del servizio | ## 1. Presentazione generale
Nel Comune di Verona, la Direzione Servizi Sociali Accoglienza Turismo Sociale Promozione Lavoro si colloca nell'Area Servizi Sociali e alla Persona insieme a Servizi ai Cittadini URP, Politiche Educative Scolastiche Giovanili, Sport Tempo Libero Edilizia Sportiva, Cultura delle Differenze Pari Opportunità. La Direzione si colloca nella delega Assessorile ai Servizi Sociali. Servizi Sociali Accoglienza si caratterizza per i servizi rivolti alle problematiche sociali individuali e familiari dei cittadini, con l'investimento quotidiano e costante sul lavoro sinergico di rete con il territorio e con il terzo settore.
Turismo Sociale si caratterizza per le attività di turismo e tempo libero agevolato rivolte ad adulti e anziani, a disabili e a famiglie con minori.
Promozione Lavoro si caratterizza per l'offerta di servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro.
## 2. Obiettivi, attività e destinatari
La Direzione Servizi Sociali Accoglienza Turismo Sociale Promozione Lavoro si pone obbiettivi e realizza servizi in tema di diritti sociali, politiche sociali e famiglia attraverso:
- interventi su minori, mediante progetti di prevenzione, di valorizzazione delle risorse disponibili, mirati ad offrire un'esperienza positiva di contesto familiare o di comunità
- accessibilità e integrazione per i diversamente abili
- interventi su adulti e anziani attraverso politiche attive, progetti mirati al recupero della persona, interventi per il diritto alla casa
- inclusione sociale tramite un impianto di prevenzione, di lotta alle disuguaglianze e un nuovo sistema di contributi economici
- integrazione tra il sociale e il sanitario attraverso azioni di coordinamento e cooperazione
- offerta di iniziative turistiche e di tempo libero agevolate rivolte a soggetti anziani e alle famiglie con figli minori
- offerta di attività e servizi negli ambiti dell'orientamento al lavoro, della formazione professionale e dell'accompagnamento al lavoro, in rete con agenzie pubbliche e private del territorio.
### Interventi per l'infanzia e i minori
Intensificare le attività di prevenzione del disagio minorile e di sostegno alla genitorialità attraverso il Servizio Educativo Territoriale, i Centri Diurni, i Centri Aperti, i Centri Diurni del privato sociale, e gli appoggi educativi e gli interventi di mediazione linguistica e culturale
Valorizzare le risorse disponibili all'accoglienza di minori e alla loro tutela personale (affido familiare e tutori volontari) e nello sviluppo della rete dei soggetti del privato sociale disponibili all'accoglienza
### Interventi per la disabilità
Erogare all'Azienda ULSS 9 le risorse necessarie alla gestione della delega ex lege per i servizi da garantire in materia di disabilità, conformemente al programma presentato annualmente al Comitato dei Sindaci
Attuare politiche volte a favorire l'integrazione e l'accessibilità alle strutture delle persone disabili, monitorare l'applicazione del PEBA ed erogare a privati i contributi per la rimozione delle barriere architettoniche
### Interventi per gli anziani
Gestire gli interventi di erogazione di contributi integrativi per il pagamento delle rette di ricovero in strutture protette sperimentando nuovi servizi
Attuare politiche di servizio agli anziani residenti nel Comune improntate alla domiciliarità e all'inclusione attiva
Mantenere gli interventi e i servizi nell'ambito del "Progetto Alzheimer", sviluppando ulteriori progettualità per il sostegno anche dei familiari e dei volontari
Sviluppare politiche attive per garantire il mantenimento della salute psico-fisica, sostenere il protagonismo dell'anziano e rivalutare il suo ruolo
### Interventi per le famiglie
Sviluppare le progettualità di aiuto e sostegno alle persone adulte in situazione di disagio, privilegiando i percorsi di inclusione sociale attiva e con particolare riferimento ai progetti Nuove Povertà, RIA, RdC e PUC
Mantenere le attività dello Spazio Famiglie e dello spazio Famiglie in 7^, nei quali le famiglie potranno trovare informazioni utili e opportunità di incontro, ricreative, di scambio di esperienze, di approfondimento di tematiche legate alla genitorialità
Sviluppare interventi che valorizzino la centralità della famiglia, il suo ruolo di risorsa e le funzioni sociali da essa svolte
### Interventi per il sostegno al disagio abitativo
Combattere il disagio abitativo sostenendo chi è in difficoltà ad accedere e a conservare l'abitazione, anche attraverso il contributo affitto e gli interventi per la morosità incolpevole
### Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale
Mantenere i centri diurni per i senza fissa dimora e i rifugi strutturati
Proseguire con i progetti SAI adulti e SAI minori
Partecipare alle progettualità finalizzate a far uscire il maggior numero di persone dalla tratta
Sostegno Ucraina
### Pianificazione e accesso ai servizi sociosanitari
Gestire lo Sportello Sociale SI e i punti di primo accesso, con particolare attenzione nell'accoglienza dell'utenza multiproblematica
Gestire le attività del Comitato dei Sindaci dei Distretti 1 e 2 dell'Azienda Ulss 9 con particolare riguardo alle attività delegate all'Azienda Ulss e più in generale degli interventi
Proseguire nel coordinamento delle procedure di autorizzazione all'esercizio delle strutture sociali
Svolgere azioni di co-programmazione, monitoraggio e controllo dell'attività delegata all'Azienda ULSS 9 Scaligera, alla quale vengono erogati i fondi per la gestione degli interventi
Svolgere attività di programmazione e governo della rete dei Servizi e pianificazione sociale e socio sanitaria
Realizzare forme di collaborazione e di sinergia con le associazioni di volontariato socio/sanitario
### Interventi per il turismo sociale
Attuare le iniziative di turismo sociale a favore degli over 60, con particolare riferimento ai soggiorni climatici e alle gite giornaliere o di più giorni
Erogare contributi economici a parziale copertura dei costi per soggiorni climatici delle persone anziane disabili, per migliorarne la qualità di vita e costituire un aiuto alle famiglie, favorendo momenti di socializzazione e contrastando l'emarginazione
Soggiorni e gite per famiglie
### Interventi per l'occupabilità e l'occupazione
Promuovere iniziative a sostegno della riqualificazione dei lavoratori e di chi ha perso il lavoro, e della stabilità occupazionale e dell'inclusione delle fasce deboli nel mercato del lavoro
## 3. Recapiti, orari e modalità di accesso
I Servizi Sociali del Comune di Verona si dividono in una sede centrale che ospita la struttura amministrativa e di coordinamento e nelle strutture periferiche dei Centri Sociali Territoriali. Possono in generale rivolgersi a tali strutture tutte le persone residenti nel territorio del Comune di Verona di ogni nazionalità, ma esistono iniziative e servizi rivolti in particolar modo ad anziani, minori e famiglie, adulti, persone diversamente abili e persone senza fissa dimora. Per loro natura, alcune particolari attività e progetti sono inoltre destinati anche ai non residenti.
La struttura è così composta:
- Sede centrale
- Centri Sociali Territoriali che costituiscono il punto di riferimento dei cittadini per le problematiche sociali individuali e familiari. In ognuno di essi opera un gruppo di assistenti sociali che offrono al cittadino la loro professionalità e competenza. I Centri Sociali Territoriali del Comune di Verona sono cinque e hanno un ambito operativo territorialmente coincidente con una o più Circoscrizioni.
- Accoglienza
- Turismo Sociale
- Promozione Lavoro |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Verona (VR) | 2022-12-01 | 2ea86eb46044def35c6cc5084ebb01df | 4 | C. I servizi offerti | Nel presupposto che l'istanza presentata sia completa, e quindi non comporti l'interruzione dei termini ai sensi di legge, il tempo massimo di attesa ha inizio il giorno in cui il cittadino si presenta per chiedere il corrispondente servizio.
Qualora l'attesa della prestazione si prolunghi oltre il termine fissato, il cittadino può presentare reclamo con le modalità previste nel paragrafo E.2 di questa Carta.
## Interventi per l'infanzia e i minori
### Appoggi educativi domiciliari
L'appoggio educativo domiciliare comprende diversi servizi: appoggi a singoli, o fratelli, che si svolgono presso l'abitazione del bambino/adolescente, o in piccoli gruppi presso locali individuati sul territorio; gestione delle visite protette, prescritte dall'Autorità Giudiziaria, tra bambini/adolescenti e genitori in caso di affidamento (ad uno dei due genitori o extrafamiliare); lavoro con i gruppi spontanei con prevalente presenza di bambini/adolescenti fino a 18 anni.
L'assistenza domiciliare di supporto ai genitori comprende un insieme di prestazioni finalizzate a supportare i genitori, con una rete familiare e/o sociale debole o assente, nell'apprendimento di funzioni e competenze relative all'organizzazione e gestione del quotidiano, allo scopo di migliorare il benessere dei bambini e adolescenti fino a 18 anni presenti in famiglia. Il servizio è rivolto ai genitori residenti nel Comune di Verona, con rete familiare/sociale debole o assente. Le prestazioni possono essere anche rivolte prevalentemente ai bambini e adolescenti stessi. La situazione di difficoltà della famiglia va presentata all'Assistente Sociale del territorio. Il servizio verrà attivato dopo la valutazione della situazione familiare, nell'ambito di un progetto specifico concordato con i genitori.
### Centri diurni comunali e centri diurni del privato sociale
Servizi per aiutare le famiglie in difficoltà a svolgere i compiti educativi e di cura dei figli minorenni. I servizi disponibili sono: Centro Diurno, Centro Aperto e Centro Ragazzi.
Il Centro Diurno prevede l'affiancamento di un Educatore Professionale che sostiene il minore nello svolgimento della propria attività quotidiana, viene svolto con frequenza variabile nell'arco della settimana, presso l'abitazione del minore, o in altro luogo concordato con il Servizio Sociale.
Il Centro Diurno è un servizio rivolto ai bambini e adolescenti residenti nel Comune di Verona, di età compresa tra i 6 ed i 16 anni, che si trovano in situazione di temporanea difficoltà lungo il percorso di crescita. È un centro educativo dove bambini e adolescenti sono seguiti da Educatori Professionali nell'ambito di un progetto educativo individuale e di gruppo, in cui ognuno ha la possibilità di vivere esperienze in comune e confrontarsi con un piccolo gruppo di coetanei. Negli Educatori trova ascolto, accoglienza e una relazione significativa attraverso la quale acquisisce capacità di autoriflessione e di espressione positiva dei propri vissuti, consapevolezza dei propri diritti/doveri e delle regole sociali dei vari contesti di vita. I sei centri sono: Centro Diurno "Salice Ridente" - zona Borgo Milano; Centro Diurno "Bonsai" - zona Borgo Roma; Centro Diurno "Il Girabussola" - zona S. Michele; Centro Diurno "Il Cantastorie" - zona Montorio; Centro Diurno "Occhio Ragazzi" - zona Borgo Milano; Centro Diurno "Panda" - zona Borgo Nuovo.
L'offerta dei centri diurni del Comune è integrata dai centri diurni del privato sociale, che sono: "Le Primule" gestito da Pia Società Maestre Cooperatrici di Don Mazza; "Arcobaleno" gestito da Centro Minori L'Arcobaleno; C.A.M. O.n.l.u.s. gestito da Centro Accoglienza Minori ODV; "Don Mazza" gestito da Pia Società Maestre Cooperatrici di Don Mazza; "Germoglio - Progetto Adolescenti" gestito da Associazione Il Germoglio ONLUS; "Il Germoglio" gestito da Associazione Il Germoglio ONLUS; "L'Ancora" gestito da Fondazione L'Ancora ONLUS; "Le Fate" gestito da Associazione Le Fate ONLUS; "Spazio Ragazzi" gestito da Associazione Spazio Ragazzi; "Veronettamica" gestito da Associazione Veronettamica ONLUS; "Villa Buri" gestito da Associazione Villa Buri onlus.
### Centri aperti e centro ragazzi
Il Centro Aperto è un servizio è rivolto a tutti i bambini e adolescenti residenti nel Comune di Verona, di età compresa tra i 6 e i 16 anni. Ogni centro può accogliere fino a 30 minori in base alla disponibilità. Luogo d'incontro per bambini e adolescenti, dove gli Educatori Professionali propongono e organizzano attività educative, ludiche e creative da condividere con altri coetanei del proprio quartiere, nel rispetto delle regole e nella reciproca responsabilità. Nel Comune di Verona ci sono tre Centri Aperti ai quali ci si può rivolgere anche direttamente: Centro Aperto "Bambù" - zona Golosine; Centro Aperto "Spazio Giochi" - zona Montorio; Centro Aperto "Amico" zona Borgo Nuovo.
Il Centro Ragazzi, aperto dal 2005, è un luogo, uno spazio dove adolescenti e giovani possono incontrarsi e trascorrere parte del proprio tempo libero non solo ascoltando musica o vedendo un film, ma soprattutto realizzando personalmente progetti e attività di animazione, organizzando momenti di confronto con adulti significativi su argomenti per loro importanti e appropriarsi di conoscenze utili per orientarsi nella vita, partendo da bisogni spontanei e ambiti di interesse. Nel Centro i ragazzi e le ragazze, attraverso l'incontro con i due operatori presenti, possono trovare anche uno spazio dove esprimere i propri desideri, problemi, progetti futuri e confrontarsi. In alcuni casi possono anche essere realizzati progetti educativi individuali. Il servizio è rivolto agli adolescenti e giovani tra i 16 ed i 25 anni ha sede in Borgo Nuovo.
### Protocollo operativo tra il Comune di Verona - Direzione Servizi Sociali e gli Istituti Comprensivi del Comune di Verona per la realizzazione di buone prassi finalizzate alla promozione del benessere, alla prevenzione del disagio e alla tutela di bambini e adolescenti
Il Protocollo considera due tipi di casistica:
- Comunicazione e collaborazione tra Servizio Sociale del Comune e Scuola, in un contesto di beneficità.
- Comunicazione e collaborazione tra Servizio Sociale del Comune e Scuola, in un contesto di tutela
Il Protocollo d'Intesa è finalizzato a realizzare buone prassi per la promozione del benessere, alla prevenzione del disagio e alla tutela di bambini e adolescenti attraverso queste azioni:
- delineare linee di intervento che consentano di chiarire le prassi delle due Istituzioni, in particolare nelle cosiddette "aree grigie";
- costruire una comune base di riferimento relativamente al concetto di interesse del minore, tenuto conto dei cambiamenti delle famiglie;
- creare una cornice istituzionale che renda i percorsi di intervento meno aleatori e più stabili nel tempo, superando le dimensioni personalistiche e al contempo rispettando le autonomie professionali.
### Lavoro con gruppi e comunità migranti e azioni di miglioramento della qualità del servizio di mediazione linguistica e culturale nell'ambito degli interventi sociali
Attraverso la facilitazione linguistica e la mediazione culturale nell'ambito degli interventi sociali si favorisce la relazione tra operatori dei servizi sociali e utenti stranieri e si agevola l'integrazione, valorizzando le risorse offerte da gruppi e comunità di migranti ben radicati e dalle famiglie straniere e miste. La prospettiva è di costruire e consolidare forme concrete di collaborazione tra reti di migranti, comunità locali, amministrazioni pubbliche e servizi, quale presupposto di una politica sull'immigrazione volta a favorire l'inclusione, l'integrazione e la coesione sociale.
### Affido familiare
L'affidamento familiare è un intervento temporaneo di aiuto e sostegno ad un minore ed alla sua famiglia che si trova a vivere una situazione di difficoltà. Attraverso l'affidamento il bambino incontra un'altra famiglia che, accogliendolo presso di sé, si impegna ad assicurare una adeguata risposta a tutti i suoi bisogni: affettivi, educativi, di mantenimento, di istruzione, con la garanzia del rispetto della sua storia e delle sue relazioni significative. Il Servizio Affidi promuove periodiche iniziative per informare, sensibilizzare, conoscere rivolte a famiglie disponibili all'affido. L'affidamento familiare richiede alle famiglie disponibili e ai servizi sociali una stretta collaborazione per un esito positivo del percorso. Il Comune di Verona prevede per le famiglie affidatarie anche un sostegno di tipo economico.
### Casa accoglienza per madri e gestanti in difficoltà
Le donne interessate possono rivolgersi all'Assistente Sociale del proprio territorio. Il servizio verrà attivato, dopo la valutazione della situazione familiare, all'interno di un progetto concordato con le interessate o a seguito di un provvedimento dell'autorità giudiziaria. Il servizio è rivolto alle donne in stato di gravidanza o alle madri con figli di età compresa tra 0 e 12 anni, residenti nel Comune di Verona Struttura residenziale del Comune che accoglie temporaneamente le madri con i propri figli, o le donne in gravidanza, che si trovano a vivere un periodo di difficoltà. Vengono offerte ospitalità, protezione e aiuto in un percorso indirizzato all'autonomia personale, lavorativa, abitativa e per preparare all'essere genitore.
Oltre a quella comunale, operano altre strutture di accoglienza pubbliche e del privato sociale, alle quali è possibile accedere anche tramite il Servizio Sociale Comunale.
I posti convenzionati si trovano presso: "L'ancora" gestita da Casa Generalizia del Pio Istituto "Piccole Suore della Sacra Famiglia" c/o "LA RETE"; "Casa Betania" gestita da Istituto Palazzolo delle Suore delle Poverelle; "Ca' Emiliani" gestita da Opere Riunite Buon Pastore – IPAB; "Com.Ed.Mamma/Bambino Casa 4" gestita da Villaggio SOS di Vicenza Onlus; "Com.Ed. Mamma/Bambino Casa 5" gestita da Villaggio SOS di Vicenza Onlus; "Casa Nuova Primavera" gestita da Coop. Sociale Santa Maddalena di Canossa – ONLUS; "Casa Famiglia IN-CON-TRA" gestita da Coop. Sociale Contatto Cemea Veneto.
### Comunità educativa Mamma-Bambino "Il Porto delle mamme"
La comunità educativa mamma-bambino "Il Porto delle Mamme" è una struttura residenziale del Comune che accoglie temporaneamente le madri con i propri figli, o le donne in gravidanza, che si trovano a vivere un periodo di difficoltà. Vengono offerte ospitalità, protezione e aiuto in un percorso indirizzato all'autonomia personale, lavorativa, abitativa e per preparare all'essere genitore. Il servizio è rivolto alle donne in stato di gravidanza o alle madri con figli di età compresa tra 0 e 12 anni, residenti nel Comune di Verona. Le donne interessate possono rivolgersi all'Assistente Sociale del proprio territorio. Il servizio verrà attivato, dopo la valutazione della situazione familiare, all'interno di un progetto concordato con le interessate o a seguito di un provvedimento dell'autorità giudiziaria.
### Progetto SF&RA (La famiglia si rigenera)
Il progetto La famiglia si rigenera – SFERA si svolge in collaborazione con una rete di partenariato del privato sociale. Una parte del progetto prevede l'apertura del Centro SF&RA (Spazio Famiglie & Rete Adolescenti) in via del Carroccio 13 a Verona (zona San Zeno). Il Centro si presenta come un punto di contatto e di servizio, di ascolto, orientamento e breve consulenza per le famiglie con figli adolescenti che necessitano di un riferimento per un confronto o un'indicazione per rafforzare le capacità genitoriali. È anche uno spazio in cui si promuovono eventi per la famiglia, laboratori sulla genitorialità e che si raccorda con le scuole e le realtà territoriali che intercettano i bisogni delle famiglie.
## Interventi per la disabilità
### Strutture residenziali per disabili psicofisici – contributi pagamento retta alberghiera
Intervento economico per il pagamento della retta alberghiera di accoglienza in strutture residenziali protette di assistenza alla persona, rivolto ai disabili psicofisici. La gestione del servizio è delegata dal Comune di Verona all'Azienda ULSS 9 Scaligera. La domanda va presentata ai Servizi dell'Area Handicap dell'ULSS 9 Scaligera che provvedono alla valutazione del caso, predispongono un progetto individuale di intervento e chiedono al Comune l'eventuale integrazione della retta della struttura. Possono richiedere il servizio le persone con disabilità psicofisiche, certificate ai sensi della Legge 104/92, residenti nel Comune di Verona e con comprovata situazione economica che non consente di provvedere autonomamente al pagamento della retta.
### Strutture residenziali del Dipartimento Salute Mentale – contributi pagamento retta alberghiera
Intervento economico per il pagamento della retta alberghiera di accoglienza in strutture residenziali del Dipartimento Salute Mentale appartenenti alle seguenti tipologie: Comunità alloggio e Gruppi appartamento. Il servizio, gestito dall'Azienda Ulss 9 Scaligera, è rivolto a persone con problematiche di tipo psichico per le quali vengono individuate le suddette tipologie residenziali, residenti nel Comune di Verona e con comprovata situazione economica che non consente di provvedere autonomamente al pagamento della retta. La gestione del servizio, per decisione assunta dalla Conferenza dei Sindaci del territorio dell'Azienda Ulss 9 Scaligera, è delegata alla stessa Ulss, che interviene per i singoli casi attraverso la propria struttura, a seguito di valutazione multidimensionale con la quale viene disposto un progetto individuale di intervento e richiesta al Comune l'eventuale integrazione della retta della struttura.
### Gestione segreteria della Consulta comunale della disabilità
La Consulta raccoglie le associazioni che operano a favore delle persone con disabilità di vario genere (sensoriali, motorie, intellettive, ecc.), le quali, pur differenziandosi per filoni d'intervento, tendono, all'interno di questo organismo, ad un unico indirizzo progettuale e culturale diretto a favorire innanzitutto l'integrazione della persona disabile, ricercando risposte qualitativamente adeguate. Attualmente costituita da 33 associazioni, è un organismo propositivo e consultivo, che opera quale strumento di partecipazione dei cittadini alla realizzazione di politiche dirette a garantire a tutti i cittadini pari opportunità, nel superamento delle limitazioni derivanti da situazioni di disabilità.
La Consulta partecipa all'elaborazione degli indirizzi politici in materia di disabilità ed alle scelte dell'Amministrazione Comunale in questo settore; esprime parere motivato e formulare proposte sui temi riguardanti il diritto alla salute (riabilitazione cura ed assistenza), allo studio, all'occupazione, all'informazione, alla mobilità ed all'accessibilità ai luoghi aperti al pubblico, nonché alle attività ludico-sportive; opera per il rafforzamento e potenziamento della rete di protezione sociale, favorendo forme di collaborazione e collegamenti operativi tra servizi, sollecitando il rispetto dei diritti del cittadino disabile, coadiuvando l'Amministrazione comunale nella programmazione del Piano di Zona Socio-sanitario e partecipando ai programmi orientati alla ricerca del benessere della comunità ed al sostegno dei progetti di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
### Contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche (statali e regionali)
Si tratta di due tipi di contributi economici finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici privati a carattere residenziale principale (Domanda Legge 9 gennaio 1989 n.13) o per edifici e spazi privati aperti al pubblico, edifici privati (compresi residenziali e luoghi di lavoro), mezzi di locomozione privati (Domanda Legge Regionale 12 luglio 2007 n.16) Il contributo è rivolto a persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale e i condomìni ove esse risiedono; enti privati e imprese.
## Interventi per gli anziani
### Prestazioni economiche integrative ad anziani non autosufficienti presso centri servizi residenziali
Si tratta di un contributo economico per integrare la retta di accoglienza alberghiera in case di riposo, per persone anziane non autosufficienti. Possono richiedere il contributo i residenti nel Comune di Verona con età minima di 65 anni, con comprovata difficoltà economica.
### Casa Famiglia per Anziani
La Casa Famiglia è una struttura di accoglienza pensata per alloggiare persone anziane autosufficienti che non sono più in grado di vivere autonomamente. L'accoglienza può essere temporanea o diventare definitiva. L'accesso ai centri può avvenire in forma privata prendendo contatti diretti con i servizi e pagando la retta intera; con invio da parte dell'Assistente Sociale.
### Impegnativa di cura domiciliare e interventi a sostegno dei caregiver familiari
L'impegnativa di Cura Domiciliare istituita ai sensi della Delibera Giunta Regionale n° 1338 del 30.7.2013, è un contributo economico, erogato per l'assistenza delle persone non autosufficienti di qualunque età ed erogato alle stesse, ovvero al familiare o alla persona che ne garantisce adeguata assistenza e cura (i caregivers). Il Comune di Verona gestisce tre tipologie di contributo: Base (ICDb) per utenti non autosufficienti, media (ICDm) e per gravissimi (ICDmgs) rivolta agli utenti con presenza di demenza di tutti i tipi e disturbi comportamentali.
Il servizio è rivolto a persone non autosufficienti residenti nel Comune di Verona che usufruiscono di un'adeguata assistenza presso il proprio domicilio o presso altro domicilio privato, ovvero le loro famiglie. Possono presentare domanda le persone assistite, o un loro familiare anche non convivente. Si precisa che gli interventi economici per l'Impegnativa di Cura Domiciliare di ogni tipo (ICDb - ICDm - ICDmgs) non sono cumulabili con altre impegnative di cura domiciliare e non sono compatibili con l'inserimento in struttura residenziale extraospedaliera in convenzione.
Oltre all'ICD a partire dal 01/01/2022 sono stati istituiti gli Interventi a sostegno del ruolo di cura e assistenza dei caregiver familiari (Decreto interministeriale del 27/10/2020, DGR n.295/2021, DDR n.52/2021 e DDR n.2/2022). Sono interventi economici finalizzati a prolungare il più possibile la permanenza nel contesto di vita proprio della persona non autosufficiente e con disabilità. Il contributo economico caregiver CG è compatibile con l'erogazione dell'ICD (Impegnativa di Cura Domiciliare, previa valutazione in sede UVDM), ma quest'ultimo beneficio dovrà essere giustificato presentando documenti che dimostrino le spese sostenute.
### Servizio Accoglienza Diurna per anziani
Servizio di accoglienza diurna per anziani presso strutture accreditate. Le strutture accreditate hanno lo scopo di sostenere l'autonomia individuale e relazionale dell'anziano, anche per evitare o ritardare il suo eventuale inserimento in casa di riposo. Il servizio è rivolto ai residenti nel Comune di Verona con età minima di 65 anni, in condizione di parziale non autosufficienza, in particolare con patologia di tipo Alzheimer. La procedura viene attivata al Distretto sociosanitario di appartenenza territoriale. L'eventuale integrazione alla retta può essere richiesta rivolgendosi all'Ufficio Integrazione Rette dei Servizi Sociali.
### Assistenza domiciliare
Consiste nel servizio a domicilio, in orario diurno, per sostenere l'autonomia e la cura della persona anziana. Il servizio prevede: la cura della persona; la cura e il governo della casa; il sostegno alla vita quotidiana; il sostegno alle relazioni familiari e sociali servizio è rivolto ai cittadini con età minima 65 anni, residenti nel Comune di Verona, non autonomi nella gestione personale e della casa. Può essere gratuito o prevedere il pagamento di un ticket orario variabile di compartecipazione alla spesa, in base ai parametri economici stabiliti annualmente dall'Amministrazione Comunale.
### Pasti a domicilio
Servizio di consegna a domicilio di un pasto giornaliero confezionato da strutture certificate, convenzionate con il Comune di Verona, rivolto alle persone con età minima di 65 anni, o adulti in situazione di comprovato disagio, residenti nel Comune di Verona. La domanda va presentata all'Assistente Sociale della propria zona di residenza che può attivare il servizio dopo una valutazione dello stato di bisogno e dopo una valutazione della situazione familiare. Il servizio può essere gratuito o prevedere il pagamento di un ticket variabile di una compartecipazione alla spesa, in base ai parametri economici stabiliti annualmente dall'Amministrazione Comunale.
### Telecontrollo – telesoccorso
Servizio telefonico di pronto intervento e di controllo presso il domicilio dell'anziano, attraverso un apparecchio portatile collegato con un centro di assistenza attivo tutti i giorni 24 ore su 24. Garantisce la sicurezza dell'anziano all'interno della propria abitazione. Il servizio è rivolto alle persone ultra sessantenni residenti nel Comune di Verona. Può essere offerto anche a persone di età inferiore ai 60 anni se c'è una situazione di rischio comprovata. Il servizio è gratuito. La domanda può essere presentata dall'anziano titolare del servizio, da un familiare o da una persona di riferimento; va compilata con l'Assistente Sociale del proprio territorio, recandosi presso il Centro Sociale Territoriale di appartenenza.
### Sportello per l'assistenza domiciliare
Lo Sportello per l'assistenza familiare dei Distretti 1 e 2 dell'Ulss 9 Scaligera è un servizio pubblico gratuito che dispone di sportelli territoriali ed è rivolto a famiglie che cercano una/un assistente familiare (badante) per persone non autonome, anziani o disabili e a persone italiane, neo-comunitarie e extracomunitarie (in regola con i documenti) che intendono svolgere la propria attività lavorativa nell'ambito dell'assistenza a domicilio (badante).
Lo Sportello SI della Direzione Servizi Sociali è parte attiva per il Comune di Verona dello Sportello per l'assistenza familiare e fornisce informazioni su appuntamento, telefonando al numero verde 800085570 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.
### Convegno annuale in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer
La Giornata Mondiale Alzheimer, istituita nel 1994 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall'Alzheimer's Disease International (ADI), si celebra il 21 settembre in tutto il mondo. Testimonia la crescita di un movimento internazionale che vuole creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa malattia e ogni anno riunisce in tutto il mondo malati, familiari e associazioni Alzheimer. L'evento è organizzato dal Comune di Verona, in collaborazione con le Associazioni di Volontariato cittadine che si occupano di sostenere i malati di Alzheimer e i loro familiari e con l'Ulss 9 Scaligera, con il patrocinio di Enti e Fondazioni cittadini, pubblici e privati.
### Centri di Comunità
I Centri di Comunità nascono dalla co-progettazione tra l'Assessorato ai Servizi Sociali e l'Assessorato al Decentramento, partendo dalla consolidata esperienza dei Centri Anziani protagonisti nel Quartiere, trasformandosi da Centri destinati solo agli anziani a luoghi aperti a tutti i cittadini. I destinatari degli interventi sono tutti i cittadini residenti nel Comune, in particolare nel quartiere e/o nel territorio di riferimento, interessati ad usufruire dei servizi offerti e/o a partecipare alla realizzazione delle attività. Una attenzione particolare viene prestata alla popolazione anziana, valorizzandone le risorse, le conoscenze, le competenze relazionali e di cura.
I nuovi Centri di Comunità aprono nelle medesime sedi dei precedenti centri APQ, con la gestione degli Enti del Terzo Settore che da anni collaborano con il Comune per la realizzazione di numerose attività in favore della popolazione anziana e con l'auspicio di aprire nel tempo anche nuovi spazi. I Centri sono aperti per 5 giorni alla settimana e propongono attività ricreative, come giochi di società e passatempi collettivi, laboratori creativi manuali, con l'obiettivo di stimolare e mantenere le abilità manuali e favorire la socializzazione, intrattenimento e attività di animazione sociale; attività socio-culturali, come conferenze e dibattiti, corsi di formazione/informazione, visite e gite guidate, eventi culturali, sportello di segretariato sociale per supporto digitale; attività di prevenzione socio-sanitaria, come corsi di varie discipline per favorire il movimento (cammino, ginnastica, danza, ecc), prestazioni di prevenzione sanitaria (misurazione della pressione arteriosa e della glicemia), incontri informativi su tema del benessere, della salute e dell'alimentazione, sensibilizzazione su tematiche ambientali. Le attività sono gratuite e aperte a tutti, con iscrizione per adulti e minori: non può essere richiesto ai frequentanti alcun tesseramento.
### Estate Anziani
Tutti gli anni il Comune di Verona promuove una serie di servizi e prestazioni a supporto degli anziani soli, per aiutarli a prevenire ed affrontare eventuali situazioni di difficoltà che potrebbero sopraggiungere nel periodo estivo. L'iniziativa è attuata dall'Assessorato ai Servizi Sociali e supportata da un opuscolo informativo che viene distribuito sul territorio comunale e riporta una serie di servizi e informazioni utili per sostenere gli anziani che rimangono soli durante l'estate. Nel periodo estivo gli Uffici dei Servizi Sociali comunali sono aperti ed erogano normalmente tutte le prestazioni rivolte ai cittadini anziani. Il progetto è rivolto agli anziani residenti a Verona, che rimangono in città durante il periodo estivo.
### Progetto Vivere e invecchiare in una Comunità amica
Circa un quarto della popolazione veronese ha più di 65 anni, di cui molti ultraottantenni. Il decadimento psicofisico e cognitivo può essere prevenuto e sostenuto evitando l'isolamento e la solitudine. Il progetto vuole realizzare una rete sociale diffusa per promuovere l'invecchiamento attivo con l'attivazione di operatori di prossimità (cosiddetti portieri sociali), attività di socializzazione e di apertura al quartiere e altre forme di contrasto al decadimento cognitivo e fisico.
### Festa dei Nonni
Dal 2005 è istituita la festa dei nonni, il 2 ottobre nella giornata dei Santi Angeli Custodi. L'Amministrazione Comunale celebra il significato di tale ricorrenza, con un calendario di eventi su una o più giornate, offrendo spettacoli, intrattenimento e agevolazioni per nonni e nipoti.
## Interventi per le famiglie
### Gestione progetti RIA, Reddito di cittadinanza (RdC) e Progetti Utili alla Collettività (PUC)
Reddito Inclusione Attiva – R.I.A. Verona è un progetto promosso dalla Regione Veneto per l'inclusione attiva di soggetti che vengono individuati dai Servizi Sociali del Comune di Verona, in collaborazione con gli altri partner coinvolti nel Progetto, tra le persone già in carico al Servizio. Si propone le seguenti finalità: promuovere e sostenere percorsi di recupero, reinserimento sociale e autonomia di persone in stato di marginalità ed esclusione sociale; consolidare la rete territoriale di agenzie del pubblico e del privato sociale impegnate nel reinserimento sociale e lavorativo di soggetti in situazione di emarginazione e fragilità; favorire una gestione integrata delle politiche di inclusione sociale a favore di cittadini svantaggiati e consolidare la rete tra i servizi pubblici e i soggetti afferenti al mondo del privato sociale valorizzandone le competenze; supportare e valorizzare le associazioni e le cooperative sociali che operano nel territorio; sperimentare forme di sostegno al reddito che superino una logica assistenzialistica e favoriscano la capacità della persona di valorizzare le proprie potenzialità.
Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale che i cittadini possono richiedere a partire dal 6 marzo 2019. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro ed un Patto per l'inclusione sociale. Da marzo 2019 (Decreto legge n. 4/2019, art. 13) il Reddito di cittadinanza ha sostituito il REI (Reddito di Inclusione). Entro il primo semestre 2020 tutti i progetti legati al REI si sono esauriti e sono stati ricompresi, o sostituiti, dal Reddito di cittadinanza.
Nell'ambito dei Patti per il lavoro e/o per l'inclusione sociale, i beneficiari Rdc sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla Collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti.
Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un'occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività:
- per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l'impiego o presso il Servizio sociale del Comune;
- per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti.
Le attività messe in campo nell'ambito dei PUC devono rispondere ad uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Il progetto può riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un'attività esistente, ma in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie né saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo.
### Contributi a sostegno delle Nuove Povertà
Il progetto "Una risposta alle Nuove Povertà" nasce per rispondere alle nuove esigenze sociali derivate dalla recente crisi economica, con le seguenti finalità: ridurre la pressione economica e contribuire all'autonomia delle famiglie e delle persone sole in momentanea difficoltà; dare aiuto alle donne sole e dignità agli anziani. Il servizio è rivolto a persone particolarmente esposte al rischio di entrare nell'area della povertà, individuate tra le persone già in carico ai Servizi Sociali del Comune di Verona, per le quali l'Assistente Sociale predispone un progetto individuale, finalizzato al superamento delle condizioni di criticità, che possa portare alla graduale autonomia della persona e/o del nucleo familiare.
Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico vengono riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda, come stabilito dal decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157. Dal 1 gennaio 2021 quindi è sufficiente compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), ai fini dell'ISEE, per ottenere la prevista riduzione sulla spesa sostenuta per le forniture di elettricità, gas naturale e acqua. La DSU si può compilare sul sito dell'INPS o rivolgendosi ad un CAF. Chi invece richiede il bonus per motivazioni legate a problemi di salute e all'uso di apparecchiature elettromedicali salvavita, dovrà continuare a presentare la richiesta al proprio comune di residenza, presentando domanda allo Sportello SI dei Servizi Sociali di Vicolo San Domenico 13/b.
### Sostegno economico e di collocamento abitativo a neo maggiorenni Interventi di accompagnamento all'autonomia per neo maggiorenni
Il progetto riguarda neomaggiorenni che hanno alle spalle percorsi di affidamento o condizioni familiari gravemente disagiate e prevede la strutturazione di una rete di risorse sul territorio per fornire ai ragazzi strumenti concreti di sostegno nel proprio percorso di autonomia, tramite misure economiche e sostegno psicologico. Il sostegno del processo di maturazione/autonomia e la prevenzione della caduta nella grave marginalità sono gli obiettivi prioritari.
### Interventi economici mensili e straordinari di sostegno a nuclei familiari
Possono richiedere i contributi i nuclei familiari in difficoltà economica, residenti nel Comune di Verona, con reddito inferiore ai limiti stabiliti annualmente dall'Amministrazione Comunale. Servizio di erogazione di sussidi economici ad integrazione del reddito al fine di assicurare il "minimo vitale" alle famiglie con minori e/o anziani in condizioni di indigenza, per aiutare a coprire le spese di prima necessità e/o di carattere straordinario, erogati in via temporanea, al fine di ristabilire l'autonomia economica.
Altre forme di intervento sono le seguenti:
- Assegno di maternità di base (AMB): Servizio per la concessione di assegni di maternità a donne non lavoratrici (con alcune eccezioni) che abbiano i requisiti economici familiari di Indicatore della Situazione Economica ISEE previsti dal Decreto Legislativo 151/01 (Testo Unico) - art. 74 e successive modifiche. Il servizio è rivolto a madri naturali, adottive e affidatarie preadottive, residenti nel Comune di Verona, con cittadinanza italiana, comunitaria oppure extracomunitaria in possesso di titolo di Soggiorno.
- Assegno ai nuclei familiari (ANF): Contributo economico per i nuclei familiari che abbiano i requisiti di composizione (almeno tre figli minori) ed economici di Indicatore della Situazione Economica ISEE previsti dalla Legge 448/98 - art. 65 e successive modifiche. È diretto a nuclei familiari con almeno tre figli minori di anni 18 al momento della domanda, figli del richiedente o del coniuge o da essi ricevuti in affidamento preadottivo.
- Alimenti prima infanzia: Servizio che mette a disposizione, presso le farmacie comunali, alimenti gratuiti per sostenere la nutrizione del bambino nei primi mesi di vita. Il servizio viene erogato per un massimo di sei mesi ed è rivolto alle famiglie in difficoltà, residenti nel Comune di Verona, con reddito inferiore ai limiti stabiliti annualmente dall'Amministrazione Comunale.
### Istruttoria pratiche bonus regionali: famiglie fragili, famiglie numerose, monoparentali, pratiche sportive
Si tratta di bonus regionali a sostegno della famiglia emanati con tempistiche diverse, la cui raccolta delle domande viene delegata al Comune, che coordina quale capofila dell'Ambito Territoriale VEN 20 l'attività di tutti i 36 comuni che lo compongono, redige la graduatoria e trasferisce ai comuni le risorse.
### Sviluppo di misure urgenti di solidarietà dei canoni di locazione e delle utenze domestiche
Si tratta di una serie di interventi contenuti in Decreti ministeriali, o finanziati direttamente dall'Amministrazione di cui viene data tempestiva divulgazione sul portale.
### Gestione di lasciti ed eredità con erogazione di sussidi a famiglie/anziani in condizioni di disagio, in attuazione di disposizioni testamentarie
L'attuazione di alcune disposizioni testamentarie si attua attraverso le seguenti azioni:
- erogazione di sussidio annuale a favore delle tre signore più anziane residenti nella parrocchia di S. Tommaso in attuazione delle disposizioni testamentarie di Angelo Dall'Oca Bianca
- sostegno, con le rendite derivanti dal patrimonio lasciato in eredità al Comune da Achille Forti, di anziani e disabili in condizione di povertà in strutture residenziali temporaneamente o permanentemente, di anziani e famiglie in condizione di povertà con contributi straordinari, di anziani non autosufficienti per soggiorni climatici
- devoluzione ai poveri della parrocchia della quota di eredità Emma Voghera in capo al Comune
- gestione della quota di eredità Giuseppina Loi in capo al Comune
### Spazio Famiglie e Famiglie in Settima
Si tratta di due centri per le famiglie (previsti dal Piano Nazionale per la Famiglia 2012), luoghi nei quali le famiglie possono incontrare altre famiglie con le quali condividere la propria esperienza di adulti e di genitori e per favorire il gioco, la socialità e la creatività dei propri bambini. Il servizio è rivolto a bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. In questi servizi comunali vengono proposte varie iniziative di carattere informativo, formativo e ricreativo rivolte alle famiglie nella prospettiva di un sempre maggiore coinvolgimento delle famiglie stesse nella programmazione delle attività. L'accesso è gratuito previa registrazione.
### Gestione segreteria della Consulta Comunale della famiglia
La Consulta Comunale della famiglia è un organismo propositivo e consultivo sulle problematiche familiari, nonché centro di partecipazione, di aggregazione, di analisi e confronto con le realtà sociali operanti nel territorio comunale; è costituita da trentaquattro associazioni di volontariato che si occupano di problematiche della famiglia. La Consulta ha il compito di contribuire all'elaborazione delle politiche familiari dell'Amministrazione Comunale, e in particolare ha tra gli scopi: dare impulso all'Amministrazione Comunale al fine di effettuare studi e ricerche sulla situazione delle famiglie a Verona e sulle politiche familiari più opportune; promuovere iniziative atte a diffondere una cultura per la famiglia come istituzione fondamentale e a rendere la società e le altre istituzioni più attente ed adeguate ai problemi che la riguardano; favorire il metodo collaborativo tra soggetti pubblici e privati che operano per la realizzazione di interventi a favore della famiglia; contribuire, attraverso la propria attività propositiva, al miglioramento dei servizi offerti dall'Amministrazione Comunale, nonché alla promozione di interventi in ambiti culturali, economici, sociali, ecc., al fine di realizzare un concreto miglioramento della qualità della vita nella città.
## Interventi per il sostegno al disagio abitativo
### Interventi per il sostegno abitativo
Nei limiti delle disponibilità finanziarie assegnate, il Comune di Verona – Assessorato ai Servizi Sociali – avvia degli interventi a sostegno della cosiddetta "morosità incolpevole". Per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. Il servizio è rivolto a cittadini residenti, titolari di contratti di locazione regolarmente registrati e destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida.
Il Sostegno all'Abitare - SoA è una misura regionale stabilita nel 2018. I destinatari dell'intervento sono persone singole e nuclei familiari in condizioni di fragilità socio economica in carico ai Servizi Sociali comunali e per i quali sia già attivo o in corso di attivazione un progetto personalizzato, la cui adesione è condizione essenziale per la ricezione del contributo economico. Le tipologie di interventi ammissibili a contributo sono: particolari situazioni di morosità nel pagamento del canone di locazione che non abbiano ancora dato esito all'avvio di una procedura di sfratto giudiziario; mancato pagamento di mutuo da almeno tre mensilità, causa perdita involontaria del lavoro; arretrati documentati di spese condominiali che producono atto di sollecito da parte dell'amministratore; sostegno nel pagamento di depositi cauzionali per nuovi alloggi.
L'articolo 11 della Legge 431 del 1998 ha istituito il "Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione" al fine di assicurare un sostegno economico alle famiglie meno abbienti in difficoltà nel pagamento del canone di locazione. Il suddetto Fondo è finanziato dallo Stato ogni anno e ripartito dal Ministero delle Infrastrutture tra le Regioni, per la successiva distribuzione tra i Comuni interessati.
Convenzione con Sportello AISA – Lo sportello offre sostegno nella ricerca abitativa a nuclei familiari (che necessitano un nuovo alloggio) tramite lo Sportello AISA, anche in relazione all'applicazione dell'istituto della morosità incolpevole, svolgendo un'attività di intermediazione con i proprietari delle unità immobiliari, con i relativi legali e con gli inquilini.
"CasaPerUnPo'" è un centro d'accoglienza temporaneo per mamme in grave disagio abitativo, può ospitare complessivamente 4 nuclei di madri con figli minori, che sono state sfrattate e per le quali l'Amministrazione comunale, tramite i Servizi sociali, garantisce l'accompagnamento alla risoluzione del problema abitativo. Gli eventuali mariti o compagni non possono essere ospitati. Centro d'accoglienza temporaneo per mamme in grave disagio abitativo "CasaPerUnPo'", per mamme e minori sfrattati, gestito dalla Cooperativa "L'Albero" per conto del Comune. L'obiettivo del centro è di dare una risposta temporanea di accoglienza alle situazioni di famiglie, residenti nel Comune di Verona, con minori (in particolare la madre con i figli) che si trovano in grave disagio abitativo, dovuto a sfratto esecutivo. La struttura, inserita in un contesto abitativo di edilizia pubblica, può ospitare complessivamente 4 nuclei di madri con bambini, assicurando loro un luogo sicuro e la possibilità di mantenere gli impegni quotidiani (scolastici ed extra). Inoltre, permette alla madre di poter esprimere il proprio ruolo genitoriale all'interno di un contesto abitativo accogliente e di concentrarsi nel contempo, assieme agli eventuali mariti o compagni (non ospitati), nella ricerca di soluzioni abitative e, se necessario, anche lavorative. Nella casa, ogni donna ha a disposizione una stanza da letto per sé e i suoi figli, mentre sono in comune i servizi igienici e la zona soggiorno e pranzo. I pasti sono assicurati dal servizio pasti a domicilio del Comune, già attivo in convenzione. Le situazioni da inserire vengono segnalate dai Servizi sociali territoriali. La permanenza del nucleo nella struttura è al massimo di 90 giorni, tempo congruo per le famiglie per attivarsi e trovare delle soluzioni abitative adeguate.
Interventi di orientamento e assistenza a gestanti e nuclei familiari con minori in condizione di disagio abitativo ed esistenziale - Nell'ambito della tutela, anche preventiva, dei minori, l'Ufficio Accoglienza interviene in via emergenziale per l'accoglienza e la messa in sicurezza di donne straniere in stato di gravidanza, con azioni di accompagnamento alla nascita e valutazione sul progetto futuro, in relazione alla condizione soggettiva del nucleo e ad eventuali connessioni con progetti specifici. Opera inoltre pronta accoglienza emergenziale di nuclei, prevalentemente monogenitoriali con minori, individuati in condizioni di disagio abitativo ed esistenziale estremi.
## Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale
### Accoglienza notturna per persone adulte prive di abitazione ed emergenza inverno
Si tratta di un servizio di accoglienza notturna temporanea, presso strutture pubbliche o del privato sociale in convenzione con il Comune di Verona, rivolto a persone prive di un'abitazione che si trovano in strada. In base ai requisiti in possesso viene valutata la durata dell'accoglienza. Il servizio si rivolge a persone prive di una sistemazione abitativa, italiane e straniere con regolare permesso di soggiorno, presenti nel territorio cittadino. In città sono attivi diversi asili notturni sia pubblici che del privato sociale convenzionato: l'asilo notturno Camploy, storico dormitorio comunale, ora in fase di ristrutturazione, l'asilo notturno comunale femminile con n 10 posti letto, due asili notturni convenzionati, Casa Accoglienza e Locanda della Coop. Soc Il Samaritano, per ulteriori 40 posti maschili. In sostituzione temporanea dell'Asilo notturno Camploy sono stati attivati due distinti dormitori in strutture comunali per una capienza complessiva di 40 posti ed il convenzionamento con una ulteriore del privato sociale per altri 8 posti.
Accoglienza invernale - Nel periodo invernale il Comune di Verona, in collaborazione con i partner del privato sociale, attiva un servizio di accoglienza aggiuntiva per persone senza dimora, integrando le disponibilità di accoglienza e derogando per motivi umanitari ai criteri ordinari di accoglienza sia nell'accesso che nella tempistica di permanenza.
### Sportello Unico Accoglienza
Lo Sportello Unico, in funzione da novembre 2008, si trova presso il Tempio Votivo, in Piazzale XXV Aprile ed è operativo nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì dalle 14 alle 17. Coordina il servizio di filtro per l'accesso e permanenza negli asili notturni cittadini: l'ammissione agli asili notturni è generalmente possibile per persone adulte italiane, comunitarie, extracomunitarie regolarmente soggiornanti in condizioni di salute compatibili con l'accoglienza di bassa soglia. La tempistica di permanenza varia a seconda della condizione soggettiva e giuridica del richiedente. Le attività dello Sportello Unico si distinguono in attività di front-office (colloqui individuali finalizzati all'inserimento differenziato nelle strutture cittadine ordinarie ed in quelle attivate durante la stagione invernale; filtro ed invio delle persone ai servizi competenti ed orientamento ai servizi; monitoraggio e verifica dell'accoglienza in occasione dei rinnovi periodici; colloqui di dimissione) e attività di back office (partecipazione ai tavoli di coordinamento; raccolta, archiviazione ed elaborazione dei dati per contribuire al monitoraggio dell'evoluzione del fenomeno della grave a marginalità a Verona; lavoro di rete con i servizi sociali e specialistici).
### Progetto "senza fissa dimora"
Gli assistenti sociali che operano in ambito territoriale e presso l'Ufficio accoglienza, offrono un servizio professionale di informazione, consulenza, orientamento, ascolto e supporto:
- per singoli o famiglie, per individuare ed approfondire eventuali difficoltà o problemi, sia personali che organizzativi, cercando con gli operatori strategie o soluzioni per risolverli
- per persone senza fissa dimora al fine di favorire il reinserimento nel contesto sociale predisponendo progetti di accompagnamento individuali, in rete con enti del privato-sociale convenzionati e non
Il servizio di informazione e consulenza, ascolto e supporto è rivolto a cittadini residenti nel Comune di Verona.
### Unità di Strada
È un intervento educativo professionale di monitoraggio, supporto, prevenzione in strada contro la marginalità estrema e di assistenza ed eventuale presa in carico di persona senza dimora e in condizione di disagio abitativo ed esistenziale, gestito dalla Coop. Comunità dei Giovani per conto e nell'ambito territoriale del Comune di Verona. Lo staff di operatori sociali è attivo sia presso i luoghi della marginalità estrema (piazze, giardini, anfratti dove le persone dormono e/o si aggregano) sia presso i servizi specifici e caritatevoli a cui le persone in disagio abitativo si rivolgono (mense, centri di ascolto ed altro), con uscite programmate, o su specifica segnalazione dei servizi sociali.
### Verona Solidale e Verona Solidale Under
Si tratta di un progetto all'interno del Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati volto ad offrire accoglienza integrazione e tutela a richiedenti e titolari di protezione internazionale. Il Progetto Verona Solidale è rivolto ai rifugiati, ai beneficiari di protezione internazionale e ai richiedenti asilo politico; Verona Solidale Under è rivolto ai minori stranieri non accompagnati.
### Interventi per minori stranieri non accompagnati
Nell'ambito degli interventi di tutela minorile, l'Amministrazione comunale, con l'intervento del servizio sociale dell'Ufficio Accoglienza, svolge azioni di protezione specifica nei confronti dei minori stranieri non accompagnati che emergono sul territorio comunale privi di riferimenti genitoriali, attivando i seguenti interventi: accoglienza in comunità educative; approfondimento della storia familiare e di migrazione del minore: rapporti con autorità giudiziaria e altre competenti; monitoraggio dell'andamento delle attività del progetto e del perseguimento degli obiettivi generali ed individuali prefissati; accompagnamento del minore all'autonomia, nella transizione alla maggiore età.
### Progetto N.A.V.I.G.A.Re.
N.A.V.I.G.A.Re. è l'acronimo di Network Antitratta per il Veneto Intersezioni Governance Azioni Regionali. Il progetto ha come obiettivo l'implementazione ed il consolidamento di un sistema unico ed integrato di emersione e assistenza di vittime di tratta e/o grave sfruttamento, attivo 24 ore per 365 giorni all'anno, su tutto il territorio del Veneto, volto a garantire sia l'assistenza alle vittime che il contrasto alle organizzazioni criminali dedite a tali reati. N.A.V.I.G.A.Re. Network Antitratta per il Veneto Intersezioni Governance Azioni Regionali opera in partenariato progettuale e operativo con Regione Veneto, E.E.L.L., Aziende Sanitarie, Prefetture, Autorità giudiziarie, forze di Polizia, Direzioni del lavoro, Università e organizzazioni non governative.
### Azioni di sostegno all'emergenza Ucraina
Alcune azioni sono state messe in campo per la gestione dell'emergenza Ucraina con assistenza a famiglie provenienti dalle zone di guerra:
- attivazione ed implementazione mail dedicata per segnalazioni ed orientamento ai nuclei provenienti da Ucraina
- assistenza ed orientamento documentale ai profughi ucraini accoglienza ed assistenza ai nuclei ospitati in appartamento sottratto alla mafia ed affidato ai Servizi Sociali
- attivazione ed estensione di nuovi posti attraverso l'inserimento in 5 appartamenti in comodato gratuito Edilscuola
## Pianificazione e accesso ai servizi sociosanitari
### Sportello SI
SI, lo Sportello Integrato Informativo del Sociale della Direzione Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria - Promozione Lavoro, è un servizio di contatto diretto tra cittadinanza ed ente pubblico.
La finalità è di rimuovere le barriere organizzative e burocratiche che spesso ostacolano o scoraggiano le persone e le famiglie nella ricerca di risposte adeguate ai loro bisogni diventando un punto di informazione e orientamento. Oltre al proprio ruolo informativo, lo Sportello sempre con maggior frequenza assume collaborazioni attive con gli uffici erogatori dei servizi, in particolar modo con la gestione diretta di prenotazioni e appuntamenti relativi sia ad iniziative occasionali o temporanee, sia a prestazioni permanenti. Gestisce anche le prenotazioni dello Sportello Notai, un servizio gratuito di consulenza di primo livello per residenti nel Comune di Verona.
### Agevolazioni tariffarie per il trasporto pubblico locale
Alcune categorie di cittadini possono accedere alle agevolazioni tariffarie per il trasporto pubblico locale (art. 1 Legge Regionale 19/1996), presentando la domanda al Comune di Verona, presso lo Sportello SI di vicolo San Domenico 13/B. Lo Sportello SI del Comune di Verona acquisisce la domanda presentata dal cittadino richiedente, verifica la correttezza dei requisiti richiesti, accogliendo la domanda solo se è valida e provvede a richiedere alla Provincia di Verona le tessere di riconoscimento che attestano il diritto al beneficio. Ritira quindi le tessere pronte e contatta i diretti interessati per la consegna presso lo Sportello SI. Con la tessera ritirata allo Sportello SI, il beneficiario si presenta all'ufficio abbonamenti di ATV di piazza Renato Simoni 12, oppure all'ufficio abbonamenti di ATV presso l'Autostazione di Porta Nuova in piazzale XXV Aprile, per il rilascio dei titoli di viaggio a costo agevolato.
### Autorizzazioni per l'esercizio di strutture sociali
È il provvedimento con il quale il Comune autorizza una struttura all'esercizio ed è subordinata alla positiva valutazione della rispondenza della richiesta alla programmazione attuativa locale.
### Procedure di selezione per borse di studio
Sono uno strumento di sostegno allo studio, rivolte a categorie diverse di studenti. Possono essere annuali o con diversa cadenza, ogni borsa di studio segue un proprio iter procedimentale.
- Borsa di studio intitolate al "Prof. Giacomo Frizzo" e "Adele Frizzo Bianchi", come da disposizioni testamentarie della figlia Maria Frizzo per studenti universitari
- Borsa di studio Stefano Bertacco: conferimento di 3 borse di studio di € 1.000 a giovani, segnalati da Enti del Terzo Settore, scuole statali e paritarie, distintisi in attività di solidarietà ed azione sociale gratuita, promuovendo i valori del bene comune e risaltare gesti significativi
- Borsa di studio Simonetta Perazzoli di euro 1.500 per tesi discusse, con il superamento dell'esame finale di laurea magistrale afferente alla classe LM/87 (Servizi Sociali e Politiche Sociali), non prima del 01.01.2017 e non dopo il 31.10.2021
### Progetto innovativo ABC
Il progetto ABC si concretizza in uno spazio di aggregazione in piazza Brodolini, aperto agli abitanti del quartiere che fornisce informazioni e piccoli servizi. Attraverso i social divulga iniziative come i servizi offerti dagli e dalle abitanti; il tempo, gli oggetti, le competenze messe a disposizione dagli e dalle abitanti; ricerca di tempo, oggetti e competenze da parte degli abitati e delle abitanti; alcuni servizi del Comune di Verona; le pratiche di cittadinanza attiva segnalate dagli e dalle abitanti; le offerte di lavoro provenienti dagli abitanti del quartiere oppure altra tipologia di offerte di lavoro; i desideri, i progetti, le idee per migliorare la propria vita, quella della propria famiglia e dei propri vicini di casa.
### Guida ai Servizi Sociali
La Guida ai Servizi Sociali nasce per "incontrare" la città e vuole essere un manuale di facile e immediata consultazione: offre la panoramica delle funzioni degli uffici e le modalità per accedervi, nell'intento di fornire uno strumento pratico, che aiuti ad orientarsi nell'ambito sociale.
Per rendere più agevole e immediata la consultazione della Guida, le schede dei servizi sono così raggruppate:
- Famiglia e minori
- Adulti e Anziani
- Disabili
- Donne
- Turismo Sociale
- Promozione Lavoro
- Progetti e Bandi
- Sostegno economico
Le schede sono sintetiche e di facile consultazione e riportano la descrizione di ciascun servizio, i suoi destinatari, le condizioni di accesso, gli orari di apertura al pubblico e le sedi degli Uffici competenti.
### Portierato Sociale
Il Portierato Sociale è un luogo fisico dove il cosiddetto "Portiere Sociale" avvia una rete di relazioni per mettere in rapporto cittadini in stato di bisogno con i servizi presenti sul territorio, crea momenti di svago e occasioni di socializzazione, intercetta fragilità, previene problemi, media conflitti, supporta e promuove in generale una nuova cultura della domiciliarità. Cerca di intercettare inoltre gli effetti dell'isolamento sociale nella popolazione anziana, che si manifestano con fenomeni di progressivo ritiro sociale, esclusione pubblica e depressione.
Il Portiere Sociale si occupa di attività di supporto alle pratiche burocratiche, alle prenotazioni, orientamento ai servizi, ascolto ecc., di monitoraggio per quelle situazioni di maggiore fragilità; promozione alla partecipazione alla vita sociale e alle iniziative del quartiere e dei Centri di Comunità, anche con accompagnamento diretto; mediazione e risoluzione dei conflitti di vicinato; promozione del servizio e volantinaggio porta a porta, al mercato e in punti strategici; mappatura delle realtà presenti sul territorio specifico, associazioni, luoghi di aggregazione..; integrazione delle attività del portiere con le attività dei Centri di Comunità. Si trova:
- via Nicola Mazza 54 (presso Case AGEC) nei giorni di martedì e giovedì dalle 9.00 alle 13.00
- circonvallazione Maroncelli 8b presso il Centro di Comunità "Massimo D'Azeglio" – San Bernardino San Zeno (Circoscrizione 1^) il lunedì dalle 16.00 alle 18.00 e il mercoledì dalle 9.00 alle 11.00
- via Velino 22 presso il Centro di Comunità di via Velino – Golosine Santa Lucia (Circoscrizione 4^) il martedì dalle 16.00 alle 18.00 e il giovedì dalle 9.00 alle 11.00
### Fondazione Luigi Iorio per l'assistenza agli orfani della città di Verona
La Fondazione Luigi Iorio si occupa di:
- attività amministrativa relativa a convocazioni CdA e verbali
- attività amministrativa relativa a pagamenti, bilancio, contratti, controllo Regione Veneto
- rapporti con altri settori e inquilini degli immobili della Fondazione
### Sportello Famiglia a livello di Ambito territoriale
Si tratta di una raccolta di informazioni on line per orientare la Famiglia nella ricerca dei servizi nel sito del Comune di Verona, in adesione al progetto "Sportello Famiglia" della Regione Veneto. Con l'estensione del progetto all'Ambito territoriale VEN 20 si intende offrire sostegno alle famiglie tramite lo Sportello Famiglia di Ambito on line per facilitare e coordinare l'accesso delle famiglie ai servizi.
L'obiettivo è stilare una mappatura degli sportelli esistenti nei 35 comuni di cui il Comune di Verona è capofila, per arrivare ad implementare una piattaforma comune ai Comuni dell'Ambito per informazioni e primi servizi online su bandi a livello di Ambito.
### Interventi relativi al PNRR M5C2 sottoc. 1 a livello di Ambito territoriale VEN 20 (10 progetti)
La programmazione e progettazione a livello di Ambito territoriale degli interventi relativi al PNRR passa attraverso:
- interlocuzioni e incontri con partners pubblici e privati coinvolti nella progettazione PNRR M5C2 sottoc. 1
- interlocuzioni, FAQ, webinar e incontri con Regione Veneto, Unità di Missione PNRR e Direzioni Generali MLPS
- Comuni dell'Ambito contattati singolarmente per reperimento dati necessari alla progettazione
- elaborazione progetti
- gestione procedure
## Interventi per il Turismo Sociale
### Vacanze in albergo per over 60
Il servizio, effettuato in collaborazione con il Consorzio Intercomunale Soggiorni Climatici riguarda soggiorni estivi in diverse località balneari, riservati ai cittadini residenti a Verona con più di 60 anni, completamente autosufficienti, e comprende:
- servizio di trasporto completo da Verona all'hotel ospitante e ritorno,
- in pullman Gran Turismo e/o trasporto aereo
- trattamento di pensione completa in camera doppia in hotel 3 o 4 stelle, bevande incluse
- sistemazione in camere a due letti dotate di servizi
- servizio spiaggia per le località marine
- accompagnatore
- animatore
- spese organizzative
### Vacanze in campeggio per over 60
Si tratta di un'iniziativa che consente a chi ha più di 60 anni, residente nel Comune di Verona, di trascorrere una vacanza all'aria aperta e in compagnia dei propri familiari. Le case mobili sono alloggi indipendenti e si trovano in campeggi/villaggi al mare e sulla sponda veronese del Lago di Garda.
### Vacanze in appartamento per over 60
Il servizio riguarda soggiorni in appartamento in località di mare per cittadini over 60 residenti nel Comune di Verona, con la possibilità di trascorrere un periodo di vacanza anche con i propri familiari.
### Gite di uno o più giorni over 60
Il servizio riguarda l'organizzazione di gite di uno o più giorni in località di interesse storico e paesaggistico, rivolte ai residenti nel Comune di Verona con più di 60 anni.
### Contributi per soggiorni disabili
Il Comune di Verona eroga un contributo economico a favore dei cittadini anziani disabili per soggiorni effettuati nel corso dell'anno. La spesa di soggiorno sostenuta e documentata, viene rimborsata fino ad un massimo di euro 20,00 giornalieri per l'utente e per l'eventuale accompagnatore e per non più di 15 giorni, comunque entro i limiti del budget. La quota di contributo giornaliero a titolo di rimborso economico è determinata sulla base di un indicatore ISEE determinato per ogni annualità, con richiesta individuale entro il 31 gennaio dell'anno successivo. È rivolto a cittadini residenti nel Comune di Verona con più di 60 anni di età ed in possesso di certificazione d'invalidità pari o superiore al 75%.
### Vacanze per famiglie con minori in pensione completa
Il servizio riguarda le vacanze estive per famiglie in pensione completa presso case per ferie e comprende:
- animazione
- ampio parcheggio non custodito
- area giochi bambini
- campi da gioco e attrezzature sportive
- ampi spazi comuni
- giochi e area wi-fi
- lavanderia a gettoni.
Il servizio è rivolto alle famiglie residenti nel Comune di Verona con almeno un figlio minorenne alla data di presentazione della domanda. La località di soggiorno è da raggiungere con mezzi propri. Non sono previste tariffe agevolate in base all'indicatore ISEE.
### Vacanze per famiglie con minori in campeggio
Il servizio riguarda le vacanze estive per famiglie, per un periodo di una o due settimane in casa mobile in campeggio/villaggio in località di mare. Il servizio è rivolto alle famiglie residenti nel Comune di Verona con almeno un figlio minorenne alla data di presentazione della domanda. La località di soggiorno è da raggiungere con mezzi propri. Non sono previste tariffe agevolate in base all'indicatore ISEE.
### Vacanze per famiglie con minori in appartamento
Il servizio riguarda le vacanze per famiglie in località marine, di una o due settimane in appartamento. Il servizio è rivolto alle famiglie residenti nel Comune di Verona con almeno un figlio minorenne alla data di presentazione della domanda. Con indicatore ISEE inferiore a € 9.000,00 è possibile, dopo aver prenotato l'appartamento, chiedere una tariffa agevolata, all'atto della presentazione della domanda. Le famiglie che hanno già prenotato una settimana in campeggio o in pensione completa possono prenotare una settimana in appartamento solamente a tariffa intera.
### Gite di uno o più giorni per famiglie con minori
Gite di uno o più giorni rivolte alle famiglie con minori residenti nel Comune di Verona. La quota solitamente comprende:
- trasporto in pullman
- ingressi e visite guidate
### Capodanno al mare per famiglie con minori
Il Comune di Verona organizza un soggiorno al mare di quattro giorni/tre notti per le famiglie in occasione delle feste di fine anno. La struttura ospita i partecipanti con un ricco programma di iniziative, con animazione per adulti e bambini ed escursioni nei dintorni. L'iniziativa è rivolta alle famiglie residenti nel Comune di Verona con almeno un figlio minore. La località di soggiorno è da raggiungere con mezzi propri. Non sono previste tariffe agevolate in base all'indicatore ISEE.
## Sostegno all'occupazione
### Spazio informativo per Informazioni e di Primo orientamento
Lo Spazio Informativo è un servizio aperto a tutti i cittadini, giovani e adulti, dove si possono trovare informazioni e documentazione di particolare interesse su lavoro e professioni, corsi di formazione e aggiornamento, primo orientamento, PCTO (Alternanza Scuola Lavoro), tirocini, mobilità internazionale. Attraverso colloqui con gli operatori e la consultazione di materiali si possono avere informazioni e consulenza per poter scegliere un percorso formativo o professionale per migliorare le competenze personali, sociali e professionali per presentarsi in modo adeguato nel mondo del lavoro.
### Servizio Specialistico di Orientamento e Accompagnamento al lavoro
È un servizio di orientamento, accompagnamento e supporto alla ricerca attiva del lavoro dedicato a residenti nel Comune di Verona. Si svolge tramite colloqui individuali o incontri di gruppo con consulenti specializzati che possono fornire supporto a scelte formative/professionali, analisi delle competenze, stesura curriculum e sviluppo degli strumenti di ricerca attiva del lavoro, definizione di un piano d'azione personalizzato, inserimento in eventuali progetti di politica attiva per il lavoro e l'inclusione sociale.
### Tirocini curricolari
Il tirocinio offre l'opportunità di agevolare le scelte professionali dei giovani attraverso il contatto diretto con il mondo del lavoro e di acquisire competenze di base, tecnico operative e trasversali. Il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro. Il Comune di Verona ospita esclusivamente studenti per tirocini curriculari, ovvero tirocini promossi da Università o istituti di istruzione universitaria abilitati al rilascio di titoli accademici o comunque titoli aventi valore legale.
### PCTO - Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro)
Per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e del sistema di Iefp, invece, sono previsti i Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO). durante l'anno scolastico o nel periodo estivo. I settori e gli uffici del Comune di Verona che accolgono studenti e studentesse in PCTO sono diversi e possono cambiare di anno in anno, offrendo opportunità per studenti di licei e di istituti tecnici o professionali. Per l'attivazione dei progetti di PCTO il Comune di Verona, tramite il Servizio Promozione Lavoro, stipula convenzioni con gli Istituti scolastici.
### Eurodesk e Mobilità internazionale
Il Servizio Promozione Lavoro è anche Agenzia Eurodesk e offre informazioni e consulenza sulla mobilità internazionale ed europea (lavoro, volontariato, scambi giovanili).
### Eventi tematici e laboratori sulle competenze trasversali
Cicli di eventi e laboratori gratuiti rivolti a giovani e adulti interessati a conoscere le evoluzioni del mondo del lavoro e delle professioni e a sviluppare competenze trasversali e per il lavoro.
### Pronto CV e tutorato digitale
Servizio di supporto alla revisione o prima scrittura del proprio Curriculum Vitae in formato Europass. Il Curriculum Vitae è un documento personale che raccoglie la sintesi delle esperienze formative e lavorative di chi si candida per un posto di lavoro. Rappresenta il biglietto da visita che permette di catturare l'attenzione dell'interlocutore e può aprire la strada al colloquio e alle diverse fasi di selezione. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Verona (VR) | 2022-12-01 | 2ea86eb46044def35c6cc5084ebb01df | 5 | D. Standard e valutazione | ## 1. Adozione di standard della qualità del servizio
Per garantire una buona erogazione dei servizi sono stati individuati alcuni standard, ovvero livelli minimi di qualità che il Comune di Verona s'impegna a garantire agli utenti, in riferimento ad aspetti organizzativi dei servizi. Gli standard sono derogabili solo se più favorevoli ai cittadini, e sono soggetti a monitoraggio. È inoltre prevista la rilevazione annuale del grado di soddisfazione degli utenti rispetto al servizio, attraverso la compilazione di un questionario di gradimento.
Gli standard riferiti ai procedimenti amministrativi coincidono con i termini indicati al paragrafo C, mentre gli standard di qualità riferiti alle singole prestazioni e al complesso delle prestazioni rese, sono elencati nella tabella che segue.
In caso di mancato rispetto degli obiettivi di seguito elencati, il cittadino può presentare reclamo con le modalità previste al paragrafo E.2 di questa Carta di qualità dei servizi. Il riconoscimento della mancata o difettosa erogazione di una singola prestazione può dare luogo ad azioni correttive e, se espressamente richiesto, a un eventuale indennizzo/rimborso forfetario, normalmente in forma non monetaria.
### Accessibilità
Ubicazione e Accessibilità fisica
- Numero di ore di disponibilità del servizio: 24 ore /settimana medie
- Numero di punti di accesso sul territorio: 6
- Spazi privi di barriere architettoniche: Percorsi agevolati
Accessibilità multicanale
- Accesso ai servizi tramite numero verde Sportello SI o e-mail: Almeno 2 canali gratuiti
- Accesso ai principali servizi con domanda on line: Domanda on line per i principali servizi
Informazioni per l'accesso
- Numero Verde: Informazioni telefoniche in tempo reale
- Sportello SI: informazioni a sportello secondo ordine di arrivo
- Sito Internet: Costante aggiornamento
### Trasparenza
Disponibilità e completezza dei materiali informativi
- Tempo di pubblicazione e aggiornamento sul sito delle informazioni relative ai prodotti e servizi erogati e aggiornamento dei materiali informativi cartacei: Entro 5 giorni
Tempistica di risposta alle segnalazioni e ai reclami
- Numero massimo di giorni per la risposta: Entro 30 giorni dal ricevimento, prorogabili di altri 30 per questioni di particolare complessità
### Efficacia
Affidabilità (capacità di prestare il servizio come richiesto)
- Numero di cittadini che si rivolgono ai servizi: Primo ascolto del 100% dei cittadini e indicazione del percorso verso il servizio idoneo
Conformità (capacità di prestare il servizio come richiesto)
- Numero giornate di formazione per operatore: Mediamente 1 giorno/bimestre
### Efficienza
Tempestività e livelli di produttività
- Tempi di attesa a sportello: Risposta telefonica media entro 2 minuti, in presenza mediamente entro 15 minuti
- Tempi di attesa accesso ai servizi: Risposta telefonica immediata; gestione calendario appuntamenti secondo disponibilità
Criteri di economicità e risparmio
- Accesso telefonico: Prestazioni erogate nell'anno/numero ore di servizi erogati
- Accesso su appuntamento: Prestazioni erogate nell'anno/numero ore di servizi erogati
### Rassicurazione
Comprensione (capacità di aiutare)
- Formazione del personale all'ascolto: Accesso di tutto il personale, a turno, ad almeno un pacchetto formativo
Cortesia (capacità di ascolto empatico)
- Soddisfazione degli utenti rispetto alla cortesia degli operatori: Numero rilevazioni positive almeno 80% rispetto a interviste/questionari raccolti
### Riservatezza (capacità di inspirare sicurezza)
Gestione utenza a risposta immediata: Risposta in spazi separati dagli spazi d'attesa
Gestione utenza servizi su appuntamento prenotato: Risposta in spazi separati dagli spazi d'attesa
## 2. Valutazione e aggiornamento della Carta
Ogni anno si elabora e si pubblica sul sito internet del Comune di Verona una Relazione sui risultati conseguiti nell'applicazione della Carta di qualità dei servizi, che riporti:
- le eventuali anomalie riscontrate nell'erogazione dei servizi e le azioni correttive intraprese;
- i più significativi scostamenti rispetto degli standard, con le relative cause ed azioni di miglioramento;
- l'esito dell'indagine di soddisfazione:
- i reclami presentati dagli utenti, ed accolti. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Verona (VR) | 2022-12-01 | 2ea86eb46044def35c6cc5084ebb01df | 6 | E. Altre informazioni utili | ## 1. La Direzione Servizi Sociali Accoglienza Turismo Sociale Promozione Lavoro nel sito del Comune
Il sito internet del Comune di Verona è www.comune.verona.it. Dall'homepage i contenuti descritti possono essere raggiunti da diversi percorsi di navigazione. Nell'ambito del progetto regionale 2019 "Sportello Famiglia" le pagine dei Servizi Sociali hanno trovato una rilocazione più immediata. Il percorso più immediato di navigazione è:
- Home page > Vivere > Sportello Famiglia > Servizi Sociali
Dal menu Servizi Sociali si accede alle sottosezioni
- Famiglia e minori
- Adulti e anziani
- Disabili
- Stranieri
- Donne
- Sostegno economico
- Turismo Sociale
- Promozione Lavoro
- Progetti e Lavoro di rete
Percorsi alternativi sono:
- Home page > Il Comune > Struttura organizzativa > Area Servizi Sociali > Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria – Promozione Lavoro
- Home page > cerca: servizi sociali
- Home page > cerca: promozione lavoro
- Home page > cerca: sportello SI
## 2. Prodotti/servizi con domanda on-line
Interventi per l'infanzia e i minori
- Appoggi educativi domiciliari
- Centri diurni comunali e centri diurni del privato sociale
- Centri aperti e centro ragazzi
- Protocollo operativo tra il Comune di Verona e gli IC
- Lavoro con gruppi e comunità migranti
- Affido familiare
- Casa accoglienza per madri e gestanti in difficoltà
- Comunità educativa Mamma-Bambino "Il Porto delle mamme"
- Progetto SF&RA (La famiglia si rigenera)
Interventi per la disabilità
- Strutture residenziali per disabili psicofisici – contributi pagamento retta alberghiera
- Strutture residenziali del Dipartimento Salute Mentale - contributi pagamento retta alberghiera
- Consulta comunale della disabilità
- Contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche
Interventi per gli anziani
- Prestazioni economiche integrative ad anziani non autosufficienti presso centri servizi residenziali
- Casa Famiglia per Anziani
- Impegnativa di cura domiciliare e interventi a sostegno dei caregiver familiari
- Servizio Accoglienza Diurna per anziani
- Assistenza domiciliare
- Pasti a domicilio
- Telecontrollo - telesoccorso
- Sportello per l'assistenza domiciliare
- Convegno annuale in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer
- Centri di Comunità
- Estate Anziani
- Progetto Vivere e Invecchiare in una Comunità amica
- Festa dei Nonni
Interventi per le famiglie
- Gestione progetti RIA, RdC e PUC
- RIA
- RdC
- PUC
- Contributi a sostegno delle Nuove Povertà
- contributi
- bonus sociali (elettrico)
- Sostegno economico e di accompagnamento neomaggiorenni
- Interventi economici mensili e straordinari di sostegno a nuclei familiari
- integrazione al minimo vitale
- assegno di maternità di base
- assegno ai nuclei familiari
- alimenti prima infanzia
- Istruttoria pratiche bonus regionali
- bonus famiglie fragili
- bonus famiglie numerose
- bonus monoparentali
- Misure urgenti di solidarietà
- bonus canone di locazione e utenze domestiche
- Gestione di lasciti ed eredità
- Spazio Famiglie e Famiglie in Settima
- Gestione segreteria della Consulta Comunale della famiglia
Interventi per il diritto alla casa
- Interventi per il sostegno abitativo
- morosità incolpevole
- sostegno all'abitare SoA
- FSA
- CasaPerUnPo'
Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale
- Accoglienza notturna per persone adulte prive di abitazione
- Sportello Unico Accoglienza
- Progetto "senza fissa dimora"
- Unità di strada
- Verona Solidale e Verona Solidale Under
- Interventi per minori stranieri non accompagnati
- Progetto N.A.V.I.G.A.R.e.
- Azioni di sostegno all'emergenza Ucraina
Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali
- Sportello SI
- Agevolazioni tariffarie per il trasporto pubblico locale
- Autorizzazioni per l'esercizio di strutture sociali
- Procedure di selezione per borse di studio
- Progetto innovativo ABC
- Guida ai Servizi Sociali
- Portierato Sociale
- Fondazione Luigi Iorio per l'assistenza agli orfani della città di Verona
- Sportello Famiglia a livello di Ambito territoriale
- Interventi relativi al PNRR M5C2 sottoc. 1 a livello di Ambito territoriale
Interventi per il Turismo Sociale
- Vacanze in albergo per over 60
- Vacanze in campeggio per over 60
- Vacanze in appartamento per over 60
- Gite di uno o più giorni over 60
Contributi per soggiorno disabili
- Vacanze per famiglie con minori in albergo
- Vacanze per famiglie con minori in campeggio
- Vacanze per famiglie con minori in appartamento
- Gite di uno o più giorni per famiglie con minori
- Capodanno al mare per famiglie con minori
Sostegno all'occupazione
- Spazio informativo e di Primo orientamento
- Servizio Specialistico di Orientamento e Accompagnamento al lavoro
- Tirocini curricolari
- PCTO - Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento
- Eurodesk e Mobilità internazionale
- Eventi tematici e laboratori
- Pronto CV e tutorato digitale
## 3. I reclami
Per segnalare reclami su eventuali disservizi riscontrati nei servizi pubblici erogati dal Comune di Verona, gli utenti possono rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) del medesimo Comune, utilizzando anche l'apposito modello predisposto allo scopo (Allegato n. 1). Il reclamo può essere presentato a mano, spedito per posta, per fax o tramite posta elettronica.
L'URP inoltra i reclami ai responsabili degli Uffici competenti e/o agli altri Enti di competenza, i quali provvederanno a effettuare gli accertamenti e le valutazioni del caso, allo scopo di correggere gli eventuali errori o disfunzioni accertati.
Il reclamo dev'essere formulato in modo chiaro, preciso, dettagliato, con tutte le informazioni necessarie per l'individuazione del problema segnalato, per facilitarne l'accertamento. Non saranno tenute in considerazione segnalazioni anonime od esclusivamente offensive.
Su richiesta dell'interessato, i competenti Uffici daranno puntuale risposta scritta circa l'esito del reclamo, entro 30 giorni dal suo ricevimento. Qualora, tuttavia, la questione sollevata con il reclamo sia particolarmente complessa, o comunque di non immediata definizione, sarà inoltrata all'interessato motivata comunicazione scritta sulla necessità di proroga ai fini dell'espletamento dell'intera pratica, stabilendo un ulteriore termine, ordinariamente non superiore a 30 giorni.
Resta ferma la facoltà dell'interessato d'inoltrare reclami verbali o scritti, anziché all'URP, direttamente al Dirigente responsabile del servizio interessato, secondo le modalità, condizioni e presupposti sopra descritti.
Le motivazioni del reclamo costituiranno oggetto di valutazione per migliorare la qualità dei servizi. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Verona (VR) | 2022-12-01 | 2ea86eb46044def35c6cc5084ebb01df | 7 | Modulo presentazione reclami | il presente modulo per segnalare reclami su eventuali disservizi riscontrati nei servizi pubblici erogati dal Comune di Verona può essere presentato, debitamente compilato in ogni sua parte, attraverso una delle seguenti modalità:
- a mano, o spedito per posta al Comune di Verona - Ufficio Relazioni con il Pubblico, Via Adigetto 10 - 37122 Verona, o via fax al n. 045 8077384, o tramite posta elettronica all'indirizzo: urp@comune.verona.it
- a mano, o spedito per posta, o per fax o tramite posta elettronica direttamente al Dirigente responsabile del servizio interessato.
Resta ferma la facoltà d'inoltrare reclami verbali, anche telefonando allo 045 8077500 o al numero verde 800 202525 (risponde l'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico).
Il reclamo dev'essere formulato in modo chiaro, preciso, dettagliato e con tutte le informazioni necessarie per l'individuazione del problema segnalato, e per facilitarne l'accertamento. Non saranno tenute in considerazione segnalazioni anonime od esclusivamente offensive. È quindi indispensabile indicare nome, cognome e indirizzo: i dati verranno forniti solo agli uffici interni del Comune per il proseguimento della pratica, fatto salvo il diritto di accesso disciplinato dalla L. 241/1990 e successive modifiche, che garantisce agli interessati la visione degli atti, la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i loro diritti soggettivi e interessi legittimi.
Su richiesta dell'interessato, i competenti Uffici daranno puntuale risposta scritta circa l'esito del reclamo entro 30 giorni dal suo ricevimento. Qualora, tuttavia, la questione sollevata con il reclamo sia particolarmente complessa o comunque di non immediata definizione, sarà inoltrata all'interessato motivata comunicazione scritta sulla necessità di proroga ai fini dell'espletamento dell'intera pratica, stabilendo un ulteriore termine ordinariamente non superiore a 30 giorni. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Verona (VR) | 2022-12-01 | 2ea86eb46044def35c6cc5084ebb01df | 8 | Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell'art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679. | Il Comune di Verona, in qualità di titolare (con sede in Piazza Bra, 1 – 37121 Verona; email: protocollo.informatico@comune.verona.it; PEC: protocollo.informatico@pec.comune.verona.it; centralino: +39 045/8077111), tratterà i dati personali conferiti, con modalità prevalentemente informatiche e telematiche, per l'esecuzione dei propri compiti di interesse pubblico, ivi incluse le finalità di archiviazione, di ricerca storica e di analisi per scopi statistici, in relazione alla gestione del reclamo presentato. Il conferimento dei dati (nome, cognome, indirizzo) è obbligatorio e il loro mancato inserimento non consente lo svolgimento degli adempimenti procedimentali. Per contro, il conferimento della mail, pur potendo risultare utile in caso di necessità di chiarimenti da parte dell'ufficio competente per il reclamo, è facoltativo e la sua mancata indicazione non pregiudica il completamento del procedimento avviato. Qualora la mail sia stata indicata e sia stato barrato Sì alla richiesta di risposta scritta, l'ufficio competente per il reclamo si riserva la facoltà di rispondere all'interessato via mail. Infine, il conferimento del telefono, pur potendo risultare utile in caso di necessità di chiarimenti da parte dell'ufficio competente per il reclamo, è facoltativo e la sua mancata indicazione non pregiudica il completamento del procedimento avviato.
I dati saranno trattati per tutto il tempo del procedimento e, successivamente alla sua cessazione, i dati saranno conservati in conformità alle norme sulla conservazione della documentazione amministrativa. I dati saranno trattati esclusivamente dal personale e dai collaboratori del Comune di Verona o dai soggetti espressamente nominati come responsabili del trattamento. Al di fuori di queste ipotesi i dati non saranno comunicati a terzi né diffusi, se non nei casi specificamente previsti dal diritto nazionale o dell'Unione europea. Gli interessati hanno il diritto di chiedere al titolare del trattamento l'accesso ai dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che li riguarda o di opporsi al trattamento (artt. 15 e ss. del Regolamento (UE) 2016/679). L'apposita istanza è presentata contattando il dott. Giuseppe Baratta – Comune di Verona – Responsabile della Protezione dei Dati personali, Piazza Bra, 1 – 37121 Verona, email: rpd@comune.verona.it; PEC: rpd@pec.comune.verona.it. Gli interessati, ricorrendone i presupposti, hanno, altresì, il diritto di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali (con sede in Piazza Venezia, 11 – 00187 Roma; email: garante@gpdp.it; PEC: protocollo@pec.gpdp.it) quale autorità di controllo nazionale secondo le procedure previste (art. 77 del Regolamento (UE) 2016/679) o di adire le opportune sedi giudiziarie (art. 79 del Regolamento (UE) 2016/679). |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 1 | PRESENTAZIONE DELLA CARTA | ## La carta della qualità dei servizi di mobilità privata
La Carta della Qualità dei Servizi rappresenta lo strumento con il quale AVM S.p.A. intende interagire con la clientela promuovendo un rapporto il più possibile diretto e trasparente al fine di migliorare la qualità dei servizi erogati, dando altresì formalmente atto degli impegni assunti nei confronti dei fruitori attuali e potenziali.
È il frutto di un progetto di collaborazione sviluppato negli anni tra l'Amministrazione Comunale di Venezia e la Società (con il consulto delle Associazioni dei Consumatori) per la redazione del documento e relativo monitoraggio, con l'impegno comune di verificare costantemente il rispetto dei livelli minimi di qualità garantiti, il grado di soddisfazione della clientela, attivando azioni migliorative per rispondere in modo adeguato alle esigenze della domanda.
Tale documento permette infatti alla clientela di prendere visione con rapidità della vasta gamma dei servizi erogati, conoscere i propri diritti, apprendere le modalità per presentare eventuali segnalazioni, reclami, suggerimenti o richieste di rimborso, inoltre vengono indicati gli standard di livello qualitativo e quantitativo offerti.
L'edizione sarà aggiornata nel momento in cui dovessero intervenire variazioni a quanto indicato all'interno del testo in termini di modifiche ai servizi erogati. La "Carta della qualità dei servizi di mobilità privata" è pubblicata sul sito internet di AVM.
Il presente documento è stato adottato con disposizione dirigenziale PG/2022/0053293 del 3/02/2022 a seguito di consultazione avviata con mail in data 7/12/2021 delle seguenti associazioni dei consumatori: Adiconsum, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Unione Nazionale Consumatori.
## L'AZIENDA
AVM - Azienda Veneziana della Mobilità S.p.A., è una società controllata al 100% dal Comune di Venezia che le ha affidato in house per 5 anni con decorrenza dal 01.01.2020 fino al 31.12.2024 la Gestione Integrata dei Servizi Ausiliari al Traffico e alla Mobilità (Deliberazione di Consiglio Comunale n. 77 del 18/12/2019), ivi compresa la gestione delle strutture di approdo per lo sbarco, l'imbarco e l'eventuale sosta di unità di navigazione impegnate nel trasporto pubblico non di linea e assimilato.
Oggi AVM S.p.A si configura come il gestore unico di tutte le attività riconducibili ai servizi pubblici locali previsti dalla legge in materia di gestione integrata dei servizi ausiliari al traffico e alla mobilità nonché dei servizi di trasporto pubblico locale. AVM svolge inoltre la funzione di Società capogruppo del Gruppo AVM che coordina i servizi di trasporto, di mobilità, di marketing territoriale e di promozione culturale e turistica della Città di Venezia.
## PRINCIPI FONDAMENTALI
Coerentemente con gli indirizzi tracciati dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 e con i principi enunciati dal D.P.C.M. del 30 dicembre 1998, il gestore dei servizi ausiliari al traffico ed alla mobilità convenzionalmente denominati di mobilità privata, si impegna a rispettare i seguenti principi:
- Eguaglianza ed imparzialità;
- Continuità
- Partecipazione
- Efficienza ed efficacia;
- Trasparenza.
## TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
AVM garantisce che il trattamento dei dati personali dei clienti avvenga nel rispetto del D.Lgs. n. 196 (cd. "Codice della Privacy") così come novellato dal D.Lgs. 101/2018 in adeguamento alla disciplina introdotta con Regolamento UE 2016/679.
## SERVIZI AVM
I Servizi Ausiliari al Traffico e alla Mobilità prevedono la gestione dei seguenti servizi:
- Parcheggi a pagamento in struttura a Venezia (Autorimessa Comunale e parcheggio S.Andrea) e a Mestre (Parcheggio Candiani, Park Costa, Parcheggio Ca' Marcello)
- Sosta sulle zone con stalli a pagamento e relativo servizio di controllo tramite gli ausiliari al traffico nelle zone di Mestre, Marghera, Lido, Venezia P.le Roma, nonché le aree di sosta del Parco San Giuliano e l'area sosta breve autocaravan Porta Gialla sempre a San Giuliano, i parcheggi scambiatori intermodali a pagamento e gratuiti;
- Aree di sosta attrezzata per natanti (Darsene Sacca della Misericordia e Isola Nova del Tronchetto);
- Servizio di rimozione natanti;
- Servizi di Ciclabilità (Bici Park Mestre e Venezia, Punzonatura Biciclette);
- ZTL Auto e Bus ed attività connesse;
- Gestione degli Approdi non di linea.
Per una breve descrizione di ciascuno dei sopra elencati servizi si veda quanto più oltre riportato, rinviando per maggiori dettagli informativi alla corrispondente pagina del sito internet di AVM www.avmspa.it. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 2 | QUANTO COSTA IL SERVIZIO | Le tariffe dei servizi pubblici erogati da AVM sono deliberate dalla Giunta del Comune di Venezia e sono consultabili sul sito aziendale www.avmspa.it. Spettano ad AVM i proventi tariffari relativi:
- alla gestione dei parcheggi in struttura;
- alla gestione dei servizi di ciclabilità;
- al servizio di gestione delle darsene;
mentre spettano al Comune di Venezia, a termini di legge, le entrate derivanti dalle tariffe al pubblico relative:
- ai lasciapassare per l'accesso alle ZTL;
- alle aree di sosta su strada a pagamento (strisce blu);
- all'utilizzo degli approdi non di linea.
## IL PERSONALE – FORMAZIONE E REGOLE DI COMPORTAMENTO
L'Azienda si impegna a curare la formazione del personale affinché adotti verso la clientela comportamenti professionali che assicurino un buon grado di efficienza e cortesia.
In particolare nelle relazioni tra il personale e la clientela AVM si impegna a garantire:
- Riconoscibilità: Il personale a contatto con il pubblico sarà dotato di un cartellino di riconoscimento (da portare in modo ben visibile) contenente i dati identificativi dell'azienda e il numero di matricola del dipendente.
- Presentabilità: Il personale in servizio avrà cura di indossare la divisa aziendale o, per chi non ne ha l'obbligo, un abbigliamento decoroso e pulito.
- Comportamenti, modi e linguaggio: Il personale a contatto con la clientela deve mantenere comportamenti tali da stabilire un rapporto di fiducia e di collaborazione. Il Cliente deve essere trattato con cortesia e rispetto.
- Il linguaggio utilizzato per le informazioni/comunicazioni, sia verbali che scritte, deve essere chiaro e comprensibile.
- Deve inoltre essere garantita la prontezza e disponibilità per risolvere le problematiche che dovessero insorgere.
## CONDIZIONI DEL SERVIZIO
### Diritti della Clientela
I clienti del servizio hanno diritto:
- alla continuità del servizio;
- ad acquisire le informazioni attinenti le tariffe e le modalità che regolano l'utilizzo del servizio;
- a ricevere un comportamento cortese e rispettoso da parte di tutto il personale in servizio;
- alla riconoscibilità del personale a contatto con la clientela;
- al rispetto degli orari di apertura e chiusura degli impianti;
- all'efficienza degli apparati tecnologici;
- all'igiene e pulizia degli impianti;
- ad esprimere giudizi e proporre suggerimenti;
- ad inoltrare reclami o richieste di rimborso.
### Doveri della Clientela
I clienti hanno l'obbligo di osservare le prescrizioni relative all'uso del servizio e sono tenuti in ogni caso ad attenersi alle avvertenze, agli inviti ed alle disposizioni dell'azienda e del personale. L'azienda non risponde delle conseguenze derivanti dall'inosservanza di tali norme. Le disposizioni per la clientela sono affisse presso gli impianti. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 3 | I PARCHEGGI A PAGAMENTO IN STRUTTURA | ## A VENEZIA
### L'Autorimessa Comunale di Piazzale Roma – Venezia
Parcheggio multipiano per clientela abbonata e clientela in transito occasionale [altezza massima consentita m. 2,20].
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione esatta della struttura, descrizione dell'impianto, orari, tariffe, modalità prenotazione posti auto, tipologie di abbonamento disponibili per auto e moto con relative modalità di concessione, sistema di accoglienza disabili, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
Prenotazione del posto auto: www.veneziaunica.it e altri soggetti partner. Nel corso del 2022 verrà rivisto il sistema di gestione/prenotazione degli stalli per disabili con relativo tagliando (vedi link https://preparco.avmspa.it/).
### Il Parcheggio Sant'Andrea - Venezia
Parcheggio a pagamento in struttura per soli transiti a ore (NO abbonati), sito in Piazzale Roma (all'interno dell'Autorimessa Comunale); vi si accede da Rio Terà (Fondamenta) S. Andrea [altezza massima consentita m. 2,00]
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione esatta della struttura, descrizione dell'impianto, orari, tariffe, sistema di accoglienza disabili, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
Prenotazione del posto auto: non prevista.
## A MESTRE
### Il Parcheggio Candiani
Parcheggio interrato al di sotto di P.le Candiani (in prossimità di P.zza Ferretto) per utenza abbonata ed utenza in transito occasionale [altezza massima consentita m. 2,00]. Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione esatta della struttura, descrizione dell'impianto, orari, tariffe, modalità di concessione degli abbonamenti, sistema di accoglienza disabili, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
Prenotazione del posto auto: non prevista.
### Il Park Costa
Parcheggio interrato non custodito sito in via Costa n. 15 a Mestre per utenza abbonata ed utenza in transito occasionale [NO GPL; altezza massima consentita m. 2,00].
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione esatta della struttura, descrizione dell'impianto, orari, tariffe, modalità di concessione degli abbonamenti, sistema di accoglienza disabili, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
Prenotazione del posto auto: non prevista.
### Il Parcheggio Ca' Marcello
È un'autorimessa aperta non custodita nell'omonima via, posizionata nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Mestre. La struttura accoglie sia autovetture in transito che in abbonamento.
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione esatta della struttura, orari, tariffe, modalità di pagamento, abbonamenti, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
Prenotazione del posto auto: non prevista. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 4 | SOSTA SU STRADA A PAGAMENTO | ### Le aree di sosta del Parco San Giuliano - Mestre
Facilmente raggiungibili da tutte le principali arterie autostradali le aree di sosta di pertinenza stradale in località San Giuliano gestite da AVM sono tre e sorgono in corrispondenza dei principali varchi di accesso al parco San Giuliano (Porta Gialla, Porta Rossa, Porta Blu) assumendone il relativo nome.
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione esatta, orari, tariffe, modalità di pagamento, abbonamenti, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
### Area attrezzata per la sosta breve di autocaravan a San Giuliano - Porta Gialla - Mestre
Area di parcheggio scoperta attrezzata per accogliere autocaravan e camper in località San Giuliano (Porta Gialla)
Tariffe ed informazioni di dettaglio sul sito: www.caravanparksangiuliano.com.
### Mestre Marghera e Lido di Venezia:
Servizio di sosta a pagamento sulle zone con strisce blu del centro di Mestre, Marghera, del Lido di Venezia avente lo scopo di garantire a tutti la possibilità di fruire degli spazi pubblici adibiti a parcheggio (al fine di incentivare la rotazione nell'utilizzo degli spazi).
Le tariffe di sosta oraria in vigore nelle diverse zone e le fasce orarie a pagamento sono riportate on line, nei parcometri e all'interno delle applicazioni mobile di pagamento AVM Venezia Official App e soggetti partner.
Previste in favore di residenti e operatori economici il rilascio delle seguenti agevolazioni per la sosta che consentono l'acquisto degli abbonamenti:
- residenti nelle zone interessate dalla sosta a pagamento privi di garage;
- operatori economici con sede nelle zone interessate alla sosta a pagamento;
- residenti possessori di seconde auto privi di garage/posto auto;
- residenti possessori di garage con dimensioni insufficienti;
- (solo al Lido di Venezia) agevolazione per turisti.
N.B. L'assegnazione delle agevolazioni per la sosta ai possessori di seconde auto privi di garage, ai possessori di garage con dimensioni insufficienti ed agli operatori economici avviene esclusivamente mediante pubblico bando ed è a numero chiuso.
Per dettagli o aggiornamenti (tariffe, fasce orarie a pagamento, modalità per corrispondere le tariffe di sosta, tipologie di agevolazioni disponibili che consentono l'acquisto degli abbonamenti, modalità di concessione delle agevolazioni, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
Le autovetture dotate di tagliando disabili – fatta eccezione per l'area di P.le Roma di cui al paragrafo successivo - possono parcheggiare gratuitamente senza limitazioni orarie anche sulle strisce blu.
### Aree di sosta a pagamento di P.le Roma
La tariffazione della sosta sull'area di P.le Roma differisce rispetto alle altre zone del Comune con sosta a pagamento su strada.
Per dettagli o aggiornamenti (tariffe, fasce orarie a pagamento, modalità per corrispondere le tariffe di sosta, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
N.B.: Non sono previste "agevolazioni tariffarie" con formula abbonamento. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 5 | PARCHEGGI SCAMBIATORI | ### I Parcheggi Scambiatori intermodali e non (aperti 24 ore su 24)
I parcheggi scambiatori gestiti da AVM, posizionati in area peri-urbana o periferica, sono parcheggi ove è possibile lasciare il proprio veicolo per poi raggiungere il centro della città con mezzi alternativi (quali: trasporto pubblico, biciclette, ecc.). Hanno lo scopo di diminuire il traffico diretto in centro città e incentivare l'utilizzo di modalità di trasporto collettive o alternative.
Sono tutti gratuiti, fatta eccezione per i parcheggi scambiatori intermodali a pagamento S. Maria dei Battuti (P2) ed il Castellana A (P5).
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione esatta, orari, tariffe, fasce orarie a pagamento, modalità di pagamento, abbonamenti, elenco servizi aggiuntivi disponibili presso i parcheggi, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 6 | LE AREE DI SOSTA ATTREZZATA PER NATANTI | ### Sacca della Misericordia
È una struttura di sosta destinata ad accogliere le seguenti tipologie di imbarcazioni:
- unità di navigazione temporaneamente rimosse, su apposita disposizione comunale dagli spazi acquei concessi, per lavori di scavo dei rii e/o altre esigenze di pubblica utilità (c.d. "revoche temporanee);
- unità di navigazione cui viene revocata in via definitiva la concessione, in quanto per le loro dimensioni, stazza o altre caratteristiche costruttive sono di intralcio alla circolazione e al traffico acqueo nei rii interni (c.d. revoche definitive);
- natanti di proprietà comunale e/o acquisiti in custodia in forza di provvedimenti di confisca amministrativa;
- imbarcazioni da diporto di proprietà di residenti in centro storico e isole assegnati tramite apposito concorso (natanti lunghezza inferiore a m. 10; max n. 110 posti);
- unità di navigazione in abbonamento mensile;
- unità di navigazione in ormeggio giornaliero.
al fine, rispettivamente, di poter effettuare interventi integrati di manutenzione delle sponde e delle strutture pubbliche dei rii interni od operazioni di riduzione e riordino di concessioni in essere che determinano situazioni di difficoltà e d'intralcio alla circolazione acquea (finalità principale della struttura).
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione, tariffe, abbonamenti, modalità sottoscrizione contratti, modalità richiesta/prenotazione ormeggio giornaliero) consultare il sito www.avmspa.it - sezione "Servizi di Mobilità - Tutti i Servizi", alla pagina "Darsene".
AVVERTENZA: In caso di ormeggio non autorizzato, è prevista la rimozione dell'imbarcazione a spese del proprietario o armatore della stessa al quale saranno imputati anche i costi di custodia forzata dell'unità, nonché l'applicazione della prevista sanzione amministrativa pecuniaria.
### Isola Nova del Tronchetto
È una struttura di sosta destinata ad accogliere le seguenti tipologie di imbarcazioni professionali (previo espletamento di apposito concorso):
- unità di navigazione a motore per il trasporto di passeggeri, adibite a servizi pubblici non di linea di taxi e di noleggio con conducente;
- unità di navigazione a motore per il trasporto di cose per conto di terzi e di rimorchio;
- unità di navigazione a motore abilitata al trasporto di persone o di cose per conto proprio.
- unità di navigazione cui viene revocata in via definitiva la concessione, in quanto per le loro dimensioni, stazza o altre caratteristiche costruttive sono di intralcio alla circolazione e al traffico acqueo nei rii interni (c.d. revoche definitive);
- unità di navigazione in abbonamento mensile (a fronte di semplice manifestazione di interesse).
al fine, rispettivamente, di poter effettuare interventi integrati di manutenzione delle sponde e delle strutture pubbliche dei rii interni od operazioni di riduzione e riordino di concessioni in essere che determinano situazioni di difficoltà e d'intralcio alla circolazione acquea (finalità principale della struttura).
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione, tariffe, abbonamenti, modalità sottoscrizione contratti, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
AVVERTENZA: In caso di ormeggio non autorizzato, vedasi quanti indicato per la darsena della Misericordia. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 7 | Il SERVIZIO DI RIMOZIONE NATANTI | Servizio di rimozione, trasferimento, custodia ed eventuale riconsegna dei natanti abbandonati, che stazionano abusivamente, anche parzialmente sommersi - ad esclusione dei relitti configurabili come rifiuti - e quelli che comunque creano condizioni di impedimento alla navigazione e di pericolo per la pubblica incolumità nelle acque comunali od in aree in concessione al Comune.
Per dettagli o aggiornamenti (nel caso venga rimossa la propria imbarcazione, per sapere a chi è necessario rivolgersi per rivendicarne la proprietà e per conosce i costi di rimozione e deposito a carico) consultare il sito www.avmspa.it - sezione "Servizi di Mobilità - Tutti i Servizi", alla pagina "Rimozione"
Avvertenza: le imbarcazioni non rivendicate saranno vendute all'incanto decorsi i termini di legge. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 8 | IL SERVIZIO DI CICLABILITÀ | ### Bici Park di Mestre - Stazione Ferroviaria
La struttura, per sole biciclette (non sono ammessi tandem, ciclomotori e moto), si trova in via Trento n. 1/g, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Mestre. Ad essa possono accedere sia utenti giornalieri che abbonati.
Per dettagli o aggiornamenti (capienza, modalità di accesso, orari, tariffe, abbonamenti, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa.it.
### Bici Park di Venezia P.le Roma c/o Autorimessa Comunale
Parcheggio per biciclette (consistente in n. 100 box con apertura/chiusura automatizzata) sito all'interno dell'Autorimessa Comunale di P.le Roma Venezia. Ad essa possono accedere sia utenti giornalieri che abbonati.
Per dettagli o aggiornamenti (ubicazione esatta, tariffe, modalità di accesso al servizio, convenzioni, modulistica e contatti) consultare il sito www.avmspa. Prenotazione del posto bici: www.avmspa.it
### La punzonatura biciclette
È un sistema che mediante l'impressione di un codice sul telaio della bicicletta consente alle forze dell'ordine, in caso di ritrovamento del mezzo, di risalire immediatamente al proprietario. Ad ogni codice è, infatti, univocamente associato il nominativo del proprietario della bici che è stata punzonata, i cui dati sono tutti riportati su un data-base a disposizione per la consultazione da parte degli enti autorizzati. Il servizio è riservato ai soli residenti nel Comune di Venezia.
Per dettagli o aggiornamenti (dove rivolgersi per effettuare la punzonatura della propria bici, che documento occorre presentare, la tariffa vigente) consultare il sito www.avmspa.it. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 9 | ZTL | ### Gestione ZTL Auto
Per ZTL (acronimo di Zona a Traffico Limitato) s'intende un'area all'interno del centro urbano nella quale - fatta eccezione per particolari categorie di utenti e veicoli muniti di apposita autorizzazione (sia essa temporanea o permanente) - non è possibile accedere e circolare con veicoli targati.
Per verificare lo stato delle ZTL, la mappa delle ztl, l'ubicazione delle telecamere e le modalità di richiesta delle sottoelencate autorizzazioni:
- Autorizzazioni permanenti (validità 00:00-24:00);
- Autorizzazioni permanenti a fasce orarie;
- Autorizzazioni temporanee;
- Autorizzazioni per disabili;
- Sanatoria emergenze.
Il controllo in corrispondenza dei varchi di accesso alle ZTL, è effettuato da telecamere. Al passaggio del veicolo la telecamera registra il numero della targa e lo invia al sistema di controllo che verifica se il mezzo è autorizzato (il tutto nel rispetto delle norme sulla privacy).
A chi dovesse accedere in ZTL senza aver preventivamente provveduto a richiedere l'autorizzazione prevista sarà comminata la sanzione disposta per legge.
### Gestione ZTL Bus
Il servizio consiste nella gestione della Zona a Traffico Limitato per gli autobus turistici (ZTL Bus) che coincide quasi esattamente con il territorio del Comune di Venezia (ad esclusione della tangenziale di Mestre e della bretella di congiunzione con l'aeroporto Marco Polo), al fine di garantire un sistema coordinato ed integrato di controllo degli accessi alle zone a traffico limitato del Comune da parte dei veicoli a motore. Per la circolazione interna alla ZTL, i bus hanno l'obbligo di munirsi di un pass oneroso, il cui costo è direttamente proporzionale alle emissioni inquinanti del veicolo. È possibile acquistare il pass on line (https://ztlbusvenezia. avmspa.it/login) o presso i check-in posizionati lungo le principali vie di accesso alla città. La sosta all'interno della ZTL BUS è consentita esclusivamente nelle aree di carico e scarico autorizzate, nei parcheggi dedicati e nei parcheggi privati raggiungibili comunque con l'esposizione del pass. A partire dal 2022 il controllo sulla regolarità del pass emesso viene effettuato anche tramite varchi di controllo elettronici.
Per dettagli o aggiornamenti (tariffe, termini e condizioni d'acquisto, orari check point, deroghe, esenzioni, normativa) consultare il sito www.avmspa.it. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 10 | LA GESTIONE DEGLI APPRODI NON DI LINEA | Il Comune di Venezia ha affidato ad AVM la gestione degli approdi pubblici operativi a servizio del trasporto pubblico non di linea e assimilato siti nel territorio del Comune di Venezia e nel territorio del Comune di Cavallino – Treporti.
Gli approdi operativi in questione sono a disposizione di una specifica utenza così identificata:
- titolari di unità abilitate all'esercizio di servizi di trasporto pubblico non di linea di persone ai sensi della L.R. 63/93, dal Comune di Venezia;
- titolari di unità abilitate all'esercizio di servizi di trasporto pubblico non di linea di persone ai sensi della L.R. 63/93, da altri Comuni;
- titolari di unità abilitate al trasporto di passeggeri, iscritte nelle matricole e nei registri tenuti dall'autorità Marittima, che svolgono servizio assimilati ai sensi dell'art. 1 ter L.R. 63/93;
- altre unità su specifica richieste e valutazione del Comune di Venezia;
Le modalità di accredito per l'utilizzo delle strutture, le tariffe di utilizzo e in generale le condizioni di applicazione sono disciplinate nell'allegato A alla Delibera di Giunta del Comune di Venezia n.52 del 29 febbraio 2016. Per ulteriori dettagli o aggiornamenti consultare il sito www.avmspa.it. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 11 | MOBILITÀ ACCESSIBILE SERVIZI PER LA MOBILITÀ DELLE PERSONE DISABILI | Per informazioni sulle iniziative poste in essere da AVM a favore della clientela disabile, consultare il sito www.avmspa.it. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 12 | MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI | ### Standard di qualità dei servizi
Per garantire una corretta erogazione dei servizi agli utenti sono stati individuati e stabiliti contrattualmente tra Comune di Venezia ed AVM alcuni Fattori di Qualità, relativi indicatori e "standard" che permettono all'ente affidante ed ai cittadini di verificare se le prestazioni offerte sono di qualità. Con il termine "standard" si intende il livello di qualità minimo che il Comune ed AVM intendono garantire alla clientela. Nell'usufruire dei servizi l'Amministrazione Comunale di Venezia e i clienti possono di volta in volta verificare se gli standard vengono affettivamente rispettati.
Il mancato conseguimento di determinati parametri minimi di qualità comporta l'applicazione da parte del Comune di sanzioni economiche che devono essere destinate alla realizzazione di progetti- obiettivo e di specifici interventi di monitoraggio, da concordarsi con l'Ente affidante, volti al miglioramento del servizio.
Si riportano nel presente paragrafo gli standard di qualità generale comuni a tutti i servizi e quelli specifici previsti per ciascun servizio che sono stati adottati con il contratto di servizio a partire dal 2020, anno di decorrenza del rinnovo dell'affidamento del servizio ad AVM S.p.A. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 13 | INDAGINI DI SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA | Ogni anno sono effettuate, a rotazione tra i diversi servizi in affidamento, almeno tre rilevazioni per verificare il gradimento dei servizi presso la clientela (Customer Satisfaction Analysis).
I risultati delle indagini verranno pubblicati su www.avmspa.it e serviranno per impostare i progetti di miglioramento del servizio. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 14 | RAPPORTI CON I CITTADINI | ### Informazione
AVM assicura la piena informazione della clientela circa le modalità di prestazione dei servizi. In particolare:
- rende noto, tramite materiali informativi e sistemi informatici, le condizioni economiche e tecniche per la fruizione dei servizi;
- informa tempestivamente, attraverso ogni mezzo d'informazione utile, di ogni eventuale variazione delle modalità di erogazione dei servizi;
- pubblica annualmente sul sito web aziendale i risultati delle indagini di customer satisfaction ed il rispetto dei parametri di qualità.
### Reclami e suggerimenti
L'ascolto dei cittadini è un impegno prioritario di AVM per consentire lo sviluppo della cultura del miglio. L'allegatoramento continuo della qualità e per incentivare la capacità di dialogo tra chi eroga il servizio e chi lo riceve.
Gli uffici competenti di AVM gestiscono eventuali suggerimenti e reclami di disservizi o di mancato rispetto degli impegni fissati secondo quanto stabilito dalla direttiva del Presidente Consiglio dei Ministri del 27/01/1994.
Suggerimenti/segnalazioni/reclami devono essere formulati per iscritto compilando il modulo on line disponibile nella sezione "servizi al cliente" del sito www.avmspa.it;
### Diritto al rimborso
Eventuali richieste di rimborso dovranno essere presentate per iscritto compilando il modulo online disponibile nella sezione "servizi al cliente" del sito www.avmspa.it;
### Risarcimento danni
AVM ha stipulato con primaria compagnia di assicurazione un'apposita polizza allo scopo di risarcire il cliente per tutti quei fatti, incidenti o danni alle cose che abbiano origine da una responsabilità civile, diretta o indiretta, dell'azienda. Disponibili presso gli sportelli dell'Autorimessa Comunale e del parcheggio Candiani i rispettivi moduli di dichiarazione danno.
### Risoluzione extragiudiziale delle controversie (c.d. conciliazione paritetica)
AVM si impegna a promuovere la risoluzione non giurisdizionale di eventuali controversie sorte con la clientela in via amichevole e/o conciliativa nei termini di 30 giorni successivi alla richiesta avanzata dalla stessa, in coerenza con quanto approvato dal protocollo di conciliazione paritetica sottoscritto in data 12 luglio 2012 tra AVM e le seguenti Associazioni dei Consumatori: Adiconsum, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Unione Nazionale Consumatori.
Nell'eventualità la risoluzione della controversia sorta non avvenga nelle suddette modalità, l'azienda comunicherà all'utenza la modalità della risoluzione in via giudiziaria. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Venezia (VE) | 2022-02-03 | 4059a2c79b74f60768857b8440b867d7 | 15 | ALLEGATO | Ad integrazione del presente documento si allega il "Prospetto indicatori di qualità e relative unità di misura". L'allegato verrà aggiornato ogniqualvolta dovessero intervenire delle variazioni agli elementi in esso contenuti. La versione più recente dell'allegato sarà sempre consultabile nel sito www.avmspa.it sezione "Azienda". |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 1 | 1. PREMESSA E DEFINIZIONI | ## 1.1. Premessa
La presente Carta del Servizio Idrico Integrato è stata redatta in attuazione alle direttive impartite dalla Dir.P.C.M. 27 gennaio 1994 "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici" e dal D.P.C.M. 29 aprile 1999 "Schema generale per la predisposizione delle carte dei servizi nel settore idrico", nonché in osservanza alle disposizioni dettate in materia dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA già AEEGSI) con deliberazione del 23 dicembre 2015 n. 655/2015/R/IDR e aggiornata alla luce delle nuove disposizioni dettate dall'Autorità con le successive deliberazioni del 5 maggio 2016 n. 218/2016/R/ IDR, del 28 settembre 2017 n. 665/2017/R/ IDR e del 27 dicembre 2017 n. 917/2017/R/ IDR.
Tale documento si applica a tutti i 92 Comuni dell'Ambito Territoriale Ottimale "Veneto Orientale" nei quali la gestione del Servizio Idrico Integrato (in sigla SII) è stata affidata dall'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale (ora Consiglio di Bacino) "Veneto Orientale" alle società Piave Servizi S.r.l. con delibera n. 2 del 21 febbraio 2007 e alla società Alto Trevigiano Servizi S.r.l. con delibera n. 6 del 11 luglio 2007.
La Carta del Servizio Idrico Integrato è il documento che definisce gli impegni che il Gestore assume nei confronti dell'Utente con l'obiettivo di contribuire a migliorare la qualità dei servizi forniti e il rapporto tra gli Utenti e il Gestore, fissando i principi ed i criteri per l'erogazione del servizio stesso.
In particolare tale documento:
- costituisce una dichiarazione d'impegno formale del Gestore nei confronti dei propri Utenti e come tale è elemento integrativo del contratto di somministrazione, nonché dei regolamenti che disciplinano le condizioni generali della fornitura del Servizio Idrico Integrato. Tutte le condizioni più favorevoli per gli Utenti contenute nella Carta, pertanto, comprese le eventuali modifiche e/o revisioni, sostituiscono le corrispondenti clausole contrattuali in essere;
- individua i principi fondamentali che il Gestore deve osservare nella gestione del SII;
- è uno strumento per il miglioramento del servizio, tramite anche un costante e costruttivo confronto con gli Utenti;
- individua standard, generali e specifici, di qualità del servizio che il Gestore si impegna a rispettare nell'espletamento delle proprie attività e costituisce lo strumento per verificare la soddisfazione degli Utenti;
- rappresenta una scelta di chiarezza e trasparenza nel rapporto tra il Gestore e gli Utenti; gli Utenti sono intesi come titolari di diritti; il Gestore riconosce e garantisce agli Utenti i loro diritti, favorendo la partecipazione, l'accesso alle informazioni e la trasparenza.
Nei casi di mancato rispetto degli standard specifici, indicati in Tabella 1, l'Utente ha diritto ad un indennizzo automatico.
La presente Carta del Servizio Idrico Integrato è disponibile nel sito internet e presso gli Sportelli del Gestore.
## 1.2. Il soggetto Gestore
Alto Trevigiano Servizi S.r.l., con sede legale in Montebelluna (TV), Via Schiavonesca Priula n.86 è affidataria "in house providing" del Sevizio Idrico Integrato nel territorio (sub-ambito c.d. "destra Piave") dei propri 53 Comuni Soci di seguito elencati: Alano di Piave, Altivole, Arcade, Asolo, Borso del Grappa, Breda di Piave, Caerano San Marco, Carbonera, Castelcucco, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Cavaso del Tomba, Cison di Valmarino, Cornuda, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Follina, Fonte, Giavera del Montello, Istrana, Loria, Maserada sul Piave, Maser, Miane, Monfumo, Montebelluna, Moriago della Battaglia, Mussolente, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Paese, Pederobba, Pieve di Soligo, Ponzano Veneto, Possagno, Povegliano, Quero-Vas, Refrontolo, Revine lago, Riese Pio X, San Zenone degli Ezzelini, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Spresiano, Tarzo, Trevignano, Treviso, Valdobbiadene, Vedelago, Vidor, Villorba, Volpago del Montello. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 2 | 2. PRINCIPI FONDAMENTALI | Il Gestore basa il proprio rapporto con gli Utenti sui principi generali di seguito descritti.
## 2.1. Eguaglianza e imparzialità di trattamento
L'erogazione del servizio si basa sul principio di eguaglianza dei diritti degli Utenti; il rapporto con gli Utenti, pertanto, avviene nel rispetto dei diritti del singolo e prescindendo da valutazioni attinenti a genere, razza, lingua, religione e credo politico. È garantito lo stesso trattamento, a parità di presupposti tecnici e/o condizioni impiantistico-funzionali, nell'ambito di aree geografiche e di categorie o fasce di Utenti omogenee. Il Gestore si impegna ad agire in modo obiettivo ed imparziale nei confronti degli Utenti.
## 2.2. Continuità del servizio
Il Gestore garantisce la continuità dell'erogazione dei servizi al fine di evitare eventuali disservizi o ridurne la durata con le modalità e nei termini di cui al successivo punto 6.
## 2.3. Partecipazione
L'Utente può richiedere al Gestore tutte le informazioni che lo riguardano. Può inoltre avanzare proposte e suggerimenti e inoltrare reclami all'Ufficio preposto a tale attività e messo a disposizione dell'Utente da parte del Gestore. Per gli aspetti di relazione con gli Utenti, il Gestore garantisce l'identificabilità del personale ed individua i responsabili delle strutture, garantendo la massima attenzione alla semplificazione del linguaggio della comunicazione utilizzato nei rapporti con l'Utente.
## 2.4. Cortesia
Il Gestore si impegna a uniformare il rapporto con gli Utenti a criteri di cortesia e gentilezza e a favorire chiarezza e comprensibilità nella comunicazione. Garantisce inoltre l'identificabilità, la formazione e l'istruzione, del personale addetto ai rapporti con gli Utenti.
## 2.5. Efficienza, efficacia e qualità del servizio
La gestione persegue l'obiettivo del continuo miglioramento dell'efficienza, dell'efficacia e della qualità del servizio. È improntata a criteri di economicità ed è finalizzata ad assicurare il massimo contenimento dei costi in relazione agli obiettivi sopra prefissati, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali allo scopo.
## 2.6. Qualità e sicurezza
Il Gestore si impegna a garantire la qualità del servizio idrico integrato fornito all'Utente non solo nel rispetto delle norme legislative, ma anche e soprattutto nella scelta dei materiali, delle lavorazioni e delle tecnologie non inquinanti che garantiscano sicurezza e tutela della salute del cittadino.
## 2.7. Sostenibilità
L'uso non controllato della risorsa idrica può portare all'esaurimento della risorsa stessa. Si rende pertanto necessario un uso della stessa di tipo sostenibile. Il Gestore si impegna, ad assicurare, per quanto di propria competenza e nei limiti dei vincoli tariffari, la cura e il monitoraggio dei pozzi e delle sorgenti gestiti dal medesimo ai fini idropotabili, a ricercare perdite idriche nelle reti di distribuzione, ad intervenire per la riparazione delle condotte per garantire la continuità del servizio, a programmare, a eseguire le opere di rinnovamento, a potenziare e razionalizzare le opere al fine di migliorare il servizio all'Utenza, a potenziare i servizi di depurazione in termini di rinnovo tecnologico, monitoraggio e miglioramento dell'efficienza.
## 2.8. Condizioni principali della fornitura del servizio idrico integrato
Dal punto di vista della trasparenza e della correttezza, gli Utenti sono informati su tutte le principali condizioni di fornitura del servizio idrico integrato. Le condizioni generali di fornitura del servizio idrico integrato sono fissate nel contratto di fornitura e nel Regolamento del servizio idrico integrato (scaricabili dal sito www.altotrevigianoservizi.it). |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 3 | 3. STANDARD DI QUALITÀ DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO | Gli standard sono parametri che permettono di confrontare la qualità e i tempi del servizio reso con quelli previsti dalla normativa vigente e dalle indicazioni dell'Autorità, e ai quali il Gestore deve fare riferimento nel rapporto con gli Utenti. Gli standard costituiscono un obiettivo prestabilito a carico del Gestore, ma anche un sistema di misurazione concreto e visibile della qualità del servizio erogato. Gli indicatori sono di natura quantitativa, quando esprimono un valore specifico o generale a seconda che si tratti di singole prestazioni o del complesso delle stesse, e qualitativa, quando invece indicano una garanzia nei confronti di specifici aspetti del servizio sia in termini reali che di percezione soggettiva.
## 3.1. Efficienza ed efficacia
Il Gestore opera per il continuo miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza nell'erogazione dei servizi, adottando le soluzioni tecniche, organizzative e procedurali più idonee. La qualità del servizio è pertanto verificabile mediante gli indicatori di qualità nel seguito descritti. Per maggiori dettagli sulla terminologia adottata si rimanda alle definizioni (rif. paragrafo 1.3).
## 3.2. Tempo di preventivazione allacciamenti (idrico e fognario)
È il tempo intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore della richiesta di preventivo di allaccio all'acquedotto o alla rete fognaria (corredata di tutta la documentazione necessaria disposta dal Gestore) e la data di invio del preventivo stesso al richiedente.
Il tempo di preventivazione è diverso a seconda che lo stesso necessiti o meno di un sopralluogo da parte del Gestore.
All'interno del preventivo viene specificata la tipologia di allaccio previsto. Le tipologie di allaccio possono essere di tipo semplice, che contemplano prestazioni standard, oppure complesse, ove sono richieste verifiche di natura tecnica non standard (misure di pressione, modellazioni reti, etc.).
Standard specifici
- Tempo massimo di preventivazione senza sopralluogo = (10) dieci giorni lavorativi
- Tempo massimo di preventivazione con sopralluogo = (20) venti giorni lavorativi
## 3.3. Tempo di esecuzione nuovo allacciamento (idrico e fognario)
È il tempo intercorrente fra la data di accettazione formale del preventivo da parte dell'Utente (con contestuale pagamento per l'intero dello stesso), al netto del tempo necessario per il rilascio di eventuali autorizzazioni e permessi, e l'ultimazione dei lavori necessari per l'eventuale attivazione della fornitura. Il tempo di esecuzione dell'allaccio è diverso a seconda che si tratti di allaccio idrico o fognario e che si tratti di lavoro semplice o complesso (sono lavori complessi quelli che richiedono modifiche idrauliche, atti autorizzativi da parte di soggetti terzi o interruzione della fornitura del servizio ad altri Utenti).
Standard generali
- Tempo massimo per allacciamenti idrici con lavori complessi = (30) trenta giorni lavorativi nel 90% delle singole prestazioni
- Tempo massimo per allacciamenti fognari con lavori complessi = (30) trenta giorni lavorativi nel 90% delle singole prestazioni
Standard specifici
- Tempo massimo per allacciamenti idrici con lavori semplici = (15) quindici giorni lavorativi
- Tempo massimo per allacciamenti fognari con lavori semplici = (20) venti giorni lavorativi
## 3.4. Informazione sui tempi di esecuzione
I tempi delle prestazioni sopra riportati, espressi in giorni lavorativi, vanno considerati al netto del tempo necessario al rilascio di autorizzazioni da parte di terzi da richiedere da parte del Gestore, alla predisposizione di opere edili o ad altri adempimenti a carico dell'Utente. Nel caso in cui, per cause di forza maggiore, dovessero insorgere difficoltà per il rispetto delle scadenze garantite o già comunicate all'Utente, il Gestore si impegna a comunicare tempestivamente all'Utente stesso il nuovo termine. Qualora fosse l'Utente a richiedere esplicitamente variazioni dei tempi di intervento, le nuove scadenze, tenuto conto di quanto già sopra esplicitato, saranno quelle proposte e concordate con lo stesso.
## 3.5. Tempi di attivazione di nuova fornitura
É il tempo intercorrente fra la data di definizione del contratto di fornitura e l'avvio della fornitura stessa, fatti salvi accordi diversi.
Standard specifico
- Tempo massimo di attivazione della fornitura = (05) cinque giorni lavorativi
## 3.6. Tempi di riattivazione della fornitura e/o di subentro
É il tempo intercorrente fra la data di richiesta di riattivazione ovvero, nel caso di subentro, di richiesta e contestuale definizione del contratto, e la data di effettiva riattivazione. Sono esclusi i casi in cui per il riavvio siano necessari lavori di ricostruzione dell'impianto, anche parziale, per i quali si rimanda al punto che tratta dell'esecuzione di nuovo allacciamento o di lavori semplici per i quali è necessario un preventivo.
Standard specifici
- Tempo massimo di riattivazione/ subentro nella fornitura senza modifiche alla portata del misuratore = (05) cinque giorni lavorativi
- Tempo massimo di riattivazione/ subentro nella fornitura con modifiche alla portata del misuratore = (10) dieci giorni lavorativi
## 3.7. Tempi di disattivazione della fornitura su richiesta dell'Utente
É il tempo a disposizione del Gestore per disattivare la fornitura idrica; esso decorre dalla data di ricevimento della richiesta dell'Utente, salvo eventuali differimenti proposti dallo stesso, e la data di effettiva disattivazione.
Standard specifico
- Tempo massimo di disattivazione della fornitura = (07) sette giorni lavorativi
## 3.8. Tempi di esecuzione voltura
È il tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta di voltura da parte del nuovo Utente e la data di attivazione della fornitura da parte del Gestore.
Standard specifico
- Tempo massimo di esecuzione della voltura = (05) cinque giorni lavorativi
Al momento della richiesta di voltura, corredata dalla documentazione disposta dal Gestore nonché dalla stipula del relativo contratto di fornitura, il nuovo Utente deve comunicare l'autolettura che costituirà lettura di cessazione per il precedente intestatario del contratto. Nel caso in cui l'autolettura non coincida con quella comunicata dall'Utente finale uscente, il Gestore è tenuto ad una lettura di verifica entro 7 giorni lavorativi decorrenti dalla data di comunicazione della lettura da parte del nuovo Utente. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 4 | 4. ACCESSIBILITÀ AL SERVIZIO | ## 4.1. Apertura al pubblico degli sportelli
Presso gli sportelli Utenti è possibile richiedere informazioni in materia contrattuale e tariffaria, richiedere preventivi, effettuare tutte le operazioni dirette alla conclusione del contratto di fornitura e alla relativa risoluzione, nonché ottenere ogni altro tipo di chiarimento inerente la fornitura, i propri consumi, oltre all'inoltro di segnalazioni, reclami, apprezzamenti, suggerimenti e richieste di informazione. Gli orari di apertura al pubblico degli sportelli vengono resi noti mediante affissioni pubbliche, inseriti in apposite comunicazioni informative, nelle bollette inviate periodicamente agli Utenti, pubblicati nel sito Internet aziendale. Nel sito internet del Gestore www.altotrevigianoservizi.it sono reperibili ulteriori notizie utili, tra cui orari sportelli e loro ubicazione, riferimenti telefonici, riferimenti normativi, modulistica necessaria per le operazioni contrattuali, form di contatto e altro ancora.
## 4.2. Svolgimento di pratiche e servizio informazioni: corrispondenza, call center e Sportello online
Agli Utenti viene offerta la possibilità di effettuare telefonicamente tramite il call center, che risponde al numero verde servizio clienti 800.800.882, gratuito sia da rete fissa che mobile, oltre che per iscritto, via mail attraverso il formulario di contatto presente sul sito Internet aziendale o via fax, le normali pratiche di cessazione dei contratti e i subentri su utenza cessata; anche tramite portale WEB (sportello on line) è possibile fare richiesta di cessazione del contratto.
Possono essere ottenute telefonicamente, sempre per il tramite del Call Center, anche le seguenti informazioni:
- informazioni di carattere generale;
- informazioni specifiche in merito alla fornitura (consumi, fatture, stato pagamenti), con accesso tramite il codice personale.
Il Gestore mette a disposizione dell'Utente finale un sito internet con la possibilità di inoltrare, anche tramite apposite maschere o web chat per l'assistenza in linea, reclami, richieste di rettifiche di fatturazione e di rateizzazione dei pagamenti, richieste di informazioni, richieste di preventivazione ed esecuzione di lavori e allacciamenti, richieste di attivazione, disattivazione, voltura, subentro nella fornitura, richieste di appuntamenti, di verifiche del misuratore e del livello di pressione.
## 4.3. Differenziazione delle forme e delle modalità di pagamento
I pagamenti delle bollette possono essere eseguiti con le seguenti modalità:
- contanti (presso le Banche convenzionate indicate nella bolletta e nel sito www.altotrevigianoservizi.it);
- assegni circolari o bancari;
- carta bancaria e/o carta di credito;
- domiciliazione bancaria;
- bollettino postale;
- eventuali ulteriori modalità di pagamento messe a disposizione dal Gestore vengono indicate nel sito internet e in bolletta.
Ove il canale utilizzato preveda un costo per l'esecuzione del pagamento, l'Utente sosterrà solamente il medesimo onere senza maggiorazioni da parte del Gestore.
## 4.4. Facilitazioni per Utenti particolari
Per i diversamente abili, le persone con difficoltà motorie ed in genere per tutti coloro che si trovano in situazioni di disagio fisico e/o psichico, sono previste facilitazioni di accesso ai servizi aziendali e riduzioni, da concordare, su tempi di allacciamento, attesa agli sportelli, ripristino del servizio, ecc. Il Gestore garantisce un idoneo accesso alle proprie infrastrutture tramite l'eliminazione di barriere architettoniche.
## 4.5. Rispetto degli appuntamenti
Il Gestore, ove necessario per l'esecuzione della prestazione o per l'effettuazione di un sopralluogo, fissa l'appuntamento con l'Utente o un suo delegato. In questo caso l'Utente deve assicurare la disponibilità propria o di un suo delegato per l'appuntamento concordato con il Gestore in una fascia oraria massima di 3 ore dalle 8 alle 17. Il Gestore può modificare l'appuntamento entro le 24 ore antecedenti l'inizio della fascia di puntualità in precedenza concordata.
Standard specifico
- Fascia di puntualità per gli appuntamenti = (3) tre ore
Standard generali
- Tempo massimo per l'appuntamento concordato = (07) sette giorni lavorativi nel 90% delle singole prestazioni
- Preavviso minimo per la disdetta dell'appuntamento concordato = (24) ventiquattro ore nel 95% delle singole prestazioni
## 4.6. Tempi di attesa agli sportelli
Trattasi del tempo intercorrente tra il momento in cui l'Utente si presenta allo Sportello e il momento in cui viene ricevuto dal personale del Gestore.
Standard generali
- Tempo medio di attesa agli sportelli = (20) venti minuti Media sul totale delle prestazioni
- Tempo massimo di attesa agli sportelli = (60) sessanta minuti nel 95% delle singole prestazioni
## 4.7. Tempo medio di attesa per il servizio telefonico
È il tempo intercorrente tra l'inizio della risposta (anche da parte di risponditore automatico) e l'inizio della conversazione con l'operatore o di conclusione della chiamata in caso di rinuncia prima dell'inizio della conversazione.
Standard generale:
- Tempo medio di attesa per il servizio telefonico ≤ (240) duecentoquaranta secondi in almeno 10 degli ultimi 12 mesi
## 4.8. Accessibilità al servizio telefonico
È il rapporto mensile tra unità di tempo in cui almeno una linea è libera e il numero complessivo di unità di tempo di apertura del call center con operatore, moltiplicato per 100; misura la percentuale di tempo in cui almeno una linea è libera.
Standard generale:
- Accessibilità al servizio telefonico > 90% in almeno 10 degli ultimi 12 mesi
## 4.9. Livello del servizio telefonico
È il rapporto mensile tra il numero di chiamate telefoniche degli Utenti che hanno effettivamente parlato con un operatore e il numero di chiamate degli Utenti che hanno richiesto di parlare con operatore o che sono state reindirizzate dai sistemi automatici ad un operatore, moltiplicato per 100.
Standard generale
- Livello del servizio telefonico ≥ 80% in almeno 10 degli ultimi 12 mesi
## 4.10. Tempi di risposta alle richieste scritte di informazioni
L'Utente può inoltrare al Gestore richieste scritte per informazioni. I canali di trasmissione sono:
- Posta elettronica certificata (PEC): azienda@ats-pec.it;
- Sportelli;
- Recapito postale presso la sede legale di Montebelluna: via Schiavonesca Priula, 86
Il Gestore s'impegna a fornire risposta scritta alle richieste di informazioni pervenute per iscritto entro un tempo massimo di 30 giorni lavorativi decorrenti dalla data di ricevimento della richiesta dell'Utente.
Standard specifico
- Tempo massimo per la risposta a richieste scritte di informazioni = (30) trenta giorni lavorativi
## 4.11. Procedura e tempi di risposta ai reclami
Viene definito "reclamo" qualunque comunicazione in cui gli Utenti manifestano insoddisfazione per il mancato rispetto delle modalità e/o delle tempistiche nell'erogazione del servizio. Il reclamo può essere inoltrato dall'Utente a sua scelta attraverso uno dei canali di contatto messi a disposizione dal Gestore:
- Posta elettronica certificata (PEC): azienda@ats-pec.it;
- Sportelli;
- Recapito postale presso la sede legale di Montebelluna: via Schiavonesca Priula, 86
Il Gestore s'impegna a rispondere ai reclami pervenuti per iscritto entro un tempo massimo di 30 giorni lavorativi decorrenti dall'arrivo del reclamo dell'Utente. L'Utente può presentare reclamo scritto utilizzando l'apposito modulo predisposto dal Gestore, disponibile sul sito internet e presso gli Sportelli, oppure, in altra forma, fornendo almeno i seguenti dati:
- nome e cognome;
- l'indirizzo di fornitura;
- l'indirizzo postale, se diverso dall'indirizzo di fornitura, o telematico;
- il servizio a cui si riferisce il reclamo scritto (SII o singoli servizi che lo compongono);
- motivo del reclamo.
Standard specifico
- Tempo massimo per la risposta a reclami = (30) trenta giorni lavorativi |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 5 | 5. GESTIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE | ## 5.1. Attivazione servizio di somministrazione
A seguito della richiesta di attivazione del servizio idrico integrato, l'Utente stipula con il Gestore un contratto di somministrazione. In sede di stipula all'Utente viene richiesta la corresponsione dei seguenti oneri contrattuali:
- Marche da bollo di legge,
- eventuali oneri di sopralluogo per uscita operatore,
- eventuale deposito cauzionale,
- eventuali Diritti d'Istruttoria.
## 5.2. Lettura dei contatori e fatturazione dei consumi
Il Gestore effettua, per tutte le tipologie di utenza idrica, almeno i seguenti tentativi annui di raccolta della misura:
- Per gli utenti finali con consumi medi annui fino a 3.000 mc: 2 tentativi di raccolta;
- Per gli utenti finali con consumi medi annui superiori a 3.000 mc: 3 tentativi di raccolta.
Il Gestore, con riferimento alle nuove attivazioni della fornitura, effettua un tentativo di raccolta della misura entro sei mesi dalla data di nuova attivazione
Il Gestore garantisce il rispetto delle seguenti distanze temporali minime tra tentativi di raccolta della misura consecutivi effettuati presso uno stesso Utente finale:
- Nel caso di due tentativi di raccolta l'anno: 150 giorni solari;
- Nel caso di tre tentativi di raccolta l'anno: 90 giorni solari.
Per le modalità e tempi, anche diversi, dei tentativi di raccolta, obblighi di "ripasso", validazione dei dati di misura raccolti, informazioni/avvisi dei tentativi di lettura agli Utenti con misuratore non accessibile o parzialmente accessibile, criteri per l'individuazione del consumo medio annuo (coefficiente Ca), aggiornamento del numero minimo dei tentativi di raccolta della misura, modalità di stima dei consumi e casistiche varie, il Gestore è tenuto ad osservare le disposizioni tutte dettate in materia dall'Autorità, in particolare con deliberazioni del 5 maggio 2016 n. 218/2016/R/IDR e del 28 settembre 2017 n. 665/2017/R/IDR.
Il Gestore garantisce la seguente periodicità di fatturazione minima annua differenziata in base ai consumi medi annui dell'utenza:
- 2 bollette/anno se consumi ≤ 100 mc
- 3 bollette/anno se consumi > 100 mc e ≤ 1.000 mc
- 4 bollette/anno se consumi > 1.000 mc e ≤ 3.000 mc
- 6 bollette/anno se consumi > 3.000 mc
Le fasce di consumo sono determinate sulla base dei consumi medi annui relativi alle 3 ultime annualità calcolati con le modalità e i criteri, anche in caso di indisponibilità dei dati di misura, di cui all'articolo 10 ("Calcolo del consumo medio annuo") e all'articolo 11 ("Stima e ricostruzione dei dati di misura d'utenza") della citata deliberazione ARERA n. 218/2016/R/IDR.
Il Gestore procede con cadenza biennale alla revisione della periodicità di fatturazione associata a ciascuna utenza.
I consumi medi annui delle utenze condominiali saranno determinati riproporzionando il consumo medio annuo totale per le unità immobiliari sottostanti.
Il tempo di emissione della fattura è il tempo intercorrente tra l'ultimo giorno del periodo di riferimento della fattura e la data di emissione della fattura stessa.
Standard specifico
- Tempo per l'emissione della fattura = (45) quarantacinque giorni solari
Il termine di pagamento della bolletta è conteggiato in almeno 20 giorni solari dalla data di emissione.
Standard specifico
- Tempo per il pagamento della bolletta = (20) venti giorni solari
Il Gestore evidenzia nelle bollette la data dell'ultima lettura e le stime dei consumi fatturati, invitando l'Utente a comunicare l'autolettura del contatore. Nel caso non sia possibile effettuare la lettura dei misuratori, viene lasciato all'Utente un avviso contenente la richiesta di effettuare l'autolettura e comunicarla nei modi previsti dal Gestore.
Il Gestore mette a disposizione degli utenti finali la possibilità di autolettura dei misuratori di utenza, mediante le seguenti modalità:
- Messaggio SMS (al numero 320-2041660);
- Comunicazione al Numero Verde del Servizio Clienti 800.800.882;
- Con accesso allo Sportello Web on Line, o ATSApp; disponibili per 365 giorni all'anno e 24 ore su 24;
- Presso gli sportelli territoriali.
Eventuali ulteriori modalità di comunicazione dell'autolettura messe a disposizione dal Gestore vengono indicate nel sito internet e in bolletta.
Fatto salvo casi di dati palesemente errati, il Gestore prende in carico la misura comunicata dall'Utente finale con la modalità di autolettura, ai fini della sua validazione e del suo successivo utilizzo per scopi gestionali e di fatturazione.
È onere e cura del Gestore:
- Fornire tempestivo riscontro all'Utente finale sulla mancata presa in carico della misura da autolettura, nei casi in cui le modalità utilizzate per la comunicazione consentano una risposta immediata.
- Fornire riscontro all'Utente finale entro nove giorni lavorativi dalla ricezione dell'autolettura in caso di mancata validazione, con le medesime modalità di comunicazione utilizzate dall'Utente.
## 5.3. Trasparenza nell'applicazione delle tariffe e loro variazioni
Il Gestore garantisce idonea pubblicità alle tariffe in vigore utilizzando tutti i mezzi e i canali a propria disposizione. Lo stesso dicasi per ogni variazione delle stesse, che sarà riportata nella prima bolletta utile.
## 5.4. Monitoraggio e controllo dei consumi
L'Utente è responsabile del monitoraggio dei propri consumi, del misuratore e della sua protezione dal gelo e/o da agenti estranei che ne possano modificare il funzionamento o impedire la lettura.
In caso di manomissioni o guasti l'Utente deve comunicarli con tempestività al Numero Verde dedicato al pronto intervento 800.088.780 (attivo 24 ore su 24 e gratuito sia da rete fissa che da mobile).
In caso di anomalie, anche potenziali, l'Utente potrà chiedere il necessario supporto tecnico rivolgendosi agli operatori presso gli sportelli, tramite il formulario di contatto presente sul sito Internet aziendale o al numero verde 800.800.882..
Si ricorda che un attento monitoraggio dei consumi consente di riscontrare in maniera tempestiva eventuali rotture, guasti o perdite occulte degli impianti ricadenti in proprietà privata.
## 5.5. Rettifiche di fatturazione
Qualora vengano evidenziati e/o rilevati errori di fatturazione (in eccesso o in difetto), il Gestore s'impegna alla pronta correzione degli stessi, eventualmente mediante verifiche e controlli. Il rimborso dei pagamenti in eccesso avverrà nell'emissione della prima bolletta utile. Nel caso in cui l'importo da accreditare sia superiore all'importo addebitato in bolletta o la data di emissione della bolletta stessa non consenta il rispetto dello standard specifico previsto, il credito verrà erogato all'Utente tramite rimessa diretta.
Resta salva la facoltà del Gestore di accreditare l'importo dovuto nella prima bolletta utile nel caso in cui tale importo sia inferiore a cinquanta (50,00) euro.
Il tempo di rettifica di fatturazione è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore di richiesta scritta dell'Utente di rettifica di fatturazione, relativa ad una fattura già pagata, o per la quale è prevista la rateizzazione, e la data di accredito della somma non dovuta, anche in misura diversa da quella richiesta.
Altresì, il tempo di risposta alla richiesta scritta di rettifica di fatturazione è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore di richiesta dell'Utente di rettifica di fatturazione e la data di invio all'Utente della risposta motivata scritta.
Standard specifico
- Tempo di rettifica di fatturazione = (60) sessanta giorni lavorativi
Standard generale
- Tempo per la risposta a richieste scritte di rettifica fatturazione = (30) trenta giorni lavorativi per il 95% delle richieste
## 5.6. Rateizzazione
Il Gestore garantisce all'Utente la possibilità di rateizzare il pagamento qualora la fattura emessa superi del 100% il valore dell'addebito medio riferito alle bollette emesse nel corso degli ultimi 12 mesi.
Qualora sussistano le condizioni di cui sopra, il Gestore riconosce all'Utente la possibilità di richiedere un piano di rateizzazione, con rate non cumulabili e con una periodicità corrispondente a quella di fatturazione, salvo un diverso accordo fra le parti.
Il termine per l'inoltro della richiesta di rateizzazione da parte dell'Utente finale che ne ha diritto è fissato nel decimo giorno solare successivo alla scadenza della relativa fattura.
Le somme relative ai pagamenti rateali possono essere maggiorate:
- degli interessi di dilazione non superiori al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea;
- degli interessi di mora previsti dalla vigente normativa solo a partire dal giorno di scadenza del termine prefissato per il pagamento rateizzato.
## 5.7. Morosità
In caso di mancato pagamento della fattura/bolletta nel termine indicato, il Gestore potrà avviare la procedura di recupero del credito sia in via stragiudiziale, anche a mezzo di società di recupero crediti, che in via giudiziale.
Trascorsi 30 (trenta) giorni dalla scadenza prevista per il pagamento, il Gestore potrà sospendere/interrompere il servizio e risolvere di diritto il contratto. È comunque facoltà del Gestore porre in essere mezzi di riduzione della fornitura prima di procedere con detta sospensione/interruzione e/o risoluzione.
Di tale sospensione/riduzione l'Utente è preavvisato con raccomandata a.r. o posta elettronica certificata (PEC) con indicate le modalità per evitare la riduzione/disalimentazione stessa unitamente al duplicato della fattura/bolletta non pagata. Tale preavviso non può essere inferiore a 20 (venti) giorni dal ricevimento dello stesso.
Tutte le spese per i solleciti/diffide, il recupero del credito stragiudiziale o giudiziale e gli interventi del personale del Gestore, vengono addebitati all'Utente, fatta salva la richiesta di risarcimento di eventuali danni.
L'erogazione del servizio sospeso per morosità verrà riattivata entro 2 (due) giorni dalla prova dell'avvenuto pagamento, a mezzo di una delle modalità di cui al precedente 4.3., degli importi insoluti, degli interessi e delle spese relative alla chiusura e riattivazione del servizio nonché delle eventuali spese di recupero crediti, ovvero a seguito di intervento dell'Autorità competente. In quest'ultimo caso è facoltà del Gestore porre in atto mezzi di limitazione della portata e della pressione di fornitura, comunicati in forma scritta all'Utente.
La riattivazione della fornitura sospesa per morosità avverrà entro il tempo massimo di due giorni feriali (salvo i casi in cui l'interruzione abbia comportato lavori sull'impianto) a partire dalla presa visione della ricevuta dell'avvenuto pagamento, quest'ultima dovrà pervenire al Gestore attraverso uno dei seguenti canali:
- presso gli sportelli dislocati sul territorio,
- trasmettendone copia via fax al numero 0423-292929,
- trasmettendone copia a mezzo posta elettronica all'indirizzo pec: azienda@ats-pec.it.
Le richieste di riattivazione della fornitura pervenute al Gestore oltre le ore 18 nei giorni lavorativi saranno trattate, a tutti gli effetti, come pervenute il giorno successivo. In caso di errata interruzione della fornitura, il Gestore s'impegna all'immediata riattivazione della stessa.
Standard specifico
- Tempo di riattivazione della fornitura in seguito a disattivazione per morosità = (2) due giorni feriali
## 5.8. Gestione perdite occulte
In caso di consumi eccezionali d'acqua conseguenti ad una presunta perdita occulta, così come definita ed individuata nel Regolamento del Servizio Idrico Integrato del Gestore, l'Utente potrà presentare a quest'ultimo richiesta di riduzione/abbuono dei consumi riconosciuti come perdite occulte, secondo le modalità, condizioni e termini previsti nel citato Regolamento. Il Gestore potrà attivare un servizio di copertura per le eventuali perdite occulte con quota di adesione a carico dell'Utente. La procedura di abbuono tariffario e/o il servizio di copertura non saranno riconosciuti agli Utenti che si trovino in condizioni di insoluto verso il Gestore.
## 5.9. Verifica metrica certificata del misuratore
L'Utente può richiedere per iscritto al Gestore la verifica da parte dello stesso o di un soggetto terzo abilitato, del corretto funzionamento del misuratore dei volumi di acqua potabile (contatore). Il tempo di intervento per la verifica è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta dell'Utente e la data di intervento da parte del Gestore.
Standard specifico
- Tempo massimo d'intervento per la verifica del misuratore = (10) dieci giorni lavorativi
Il Gestore mette a disposizione dell'Utente l'esito della verifica a partire dalla data di esecuzione della verifica stessa a seconda che sia effettuata presso l'Utente o in laboratorio.
Standard specifici
- Tempo di comunicazione dell'esito della verifica del misuratore effettuata in loco = (10) dieci giorni lavorativi
- Tempo di comunicazione dell'esito della verifica del misuratore effettuata in laboratorio = (30) trenta giorni lavorativi
Qualora, a seguito di verifica in loco, il misuratore risulti guasto o malfunzionante, il Gestore procede alla sostituzione dello stesso, che dovrà essere effettuata a titolo gratuito.
Se dalla verifica risulterà una misurazione non corretta (oltre la fascia di tolleranza di errore del ± 5%), il Gestore provvederà alla ricostruzione dei consumi e all'accredito (o addebito) in base alla media dei consumi storici degli ultimi tre anni. In mancanza di questi, sulla base dei consumi medi annui degli Utenti della stessa tipologia d'uso. Gli importi calcolati sulla base dei nuovi consumi sono fatturati nella prima bolletta utile emessa dopo la sostituzione. Nel caso in cui la verifica effettuata confermasse la correttezza della misura, all'Utente sarà addebitata una cifra pari alle spese sostenute per la verifica, come indicato nel tariffario vigente.
Nel caso in cui l'Utente richieda di essere presente alle operazioni di verifica, dovrà accordarsi autonomamente con il soggetto terzo che effettuerà la verifica.
Standard specifico
- Tempo di sostituzione del misuratore malfunzionante = (10) dieci giorni lavorativi
## 5.10. Verifica del livello di pressione
L'Utente può richiedere la verifica della pressione in rete presso il punto di consegna. Il Gestore procede alla verifica del valore della pressione entro un tempo massimo di 10 giorni lavorativi decorrenti dalla data di ricevimento della richiesta scritta dell'Utente.
Nel caso in cui l'Utente richieda di essere presente alle operazioni di verifica, il Gestore provvederà a concordare con lo stesso un appuntamento.
Qualora, a seguito della verifica il livello di pressione risulti nella norma, all'Utente sarà addebitato il costo d'intervento come indicato nel tariffario vigente.
Nel caso in cui i valori rilevati non risultino compresi entro i valori di riferimento previsti dalla normativa in vigore, il Gestore analizzerà le possibilità del ripristino delle condizioni.
Il Gestore mette a disposizione dell'Utente l'esito della verifica entro un tempo massimo di 10 giorni lavorativi decorrenti a partire dalla data di esecuzione dell'intervento.
Standard specifici
- Tempo di intervento per la verifica del livello di pressione = (10) dieci giorni lavorativi
- Tempo di comunicazione dell'esito della verifica del livello di pressione = (10) dieci giorni lavorativi |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 6 | 6. CONTINUITÀ DEL SERVIZIO | ## 6.1. Continuità e servizio sostitutivo di emergenza
Il Gestore s'impegna a garantire un servizio continuo, regolare e senza interruzioni ingiustificate.
Qualora cause di forza maggiore, guasti e/o inevitabili esigenze di servizio (manutenzioni necessarie per il corretto funzionamento della rete e degli impianti e la garanzia di qualità e di sicurezza del Servizio), dovessero provocare momentanee interruzioni, il Gestore adotterà ogni possibile provvedimento per contenere al massimo i disagi degli Utenti e, in ogni caso, si impegna a ridurre al minimo necessario i tempi di disservizio, sempre e compatibilmente con i problemi tecnici insorti.
Il Gestore in caso di interruzioni fornirà adeguate e tempestive informazioni all'Utente.
In caso di carenze o sospensioni del servizio idropotabile per un tempo superiore alle 48 ore, il Gestore si impegna ad attivare un servizio sostitutivo di emergenza, secondo le disposizioni dell'Autorità sanitaria competente.
Il tempo massimo per l'attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile è il tempo, misurato in ore, intercorrente tra il momento in cui si verifica una singola interruzione – sia essa programmata o non – e il momento in cui viene attivato il servizio sostitutivo di emergenza, per ciascun utente finale interessato.
Standard specifico (Indicatore S2)
- Tempo massimo per l'attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile = (48) quarantotto ore
## 6.2. Interruzioni con preavviso (Sospensioni programmate)
Sono le interruzioni del servizio dovute all'esecuzione di interventi o manovre programmate sulla rete, precedute da un preavviso agli Utenti interessati (sono esclusi gli interventi dovuti a guasto).
Nel caso si renda necessario interrompere il servizio per i motivi di cui al punto precedente, gli Utenti interessati dalla sospensione vengono avvisati con un preavviso minimo di 48 ore.
Il tempo minimo di preavviso per interventi programmati che comportano una sospensione della fornitura, è il tempo, misurato in ore, intercorrente tra il momento in cui viene avvisato ciascun utente finale e il momento in cui si verifica la singola interruzione della fornitura oggetto del preavviso.
La durata massima della singola sospensione programmata è il tempo, misurato in ore, intercorrente tra il momento in cui si verifica una singola interruzione programmata, e il momento di ripristino della fornitura per ciascun utente finale interessato.
La segnalazione viene effettuata, di norma, tramite avvisi affissi in luoghi pubblici, in punti di facile accesso/lettura (affissioni lungo le pubbliche vie interessate), e, in casi particolari, direttamente all'utenza, ed eventualmente anche a mezzo stampa e sito web aziendale, nonché eventuali ulteriori modalità di comunicazione individuate dal Gestore (es. Social media, sms, ecc).
Standard specifico (Indicatore S1 e S3)
- Durata massima della singola sospensione programmata (Indicatore S1) = (24) ventiquattro ore
- Tempo minimo di preavviso per interventi programmati che comportano una sospensione della fornitura (Indicatore S3) = (48) quarantotto ore
Standard generali
- Tempo massimo di sospensione del servizio di fornitura d'acqua:
- per interventi sulla rete = (24) ventiquattro ore nel 90% delle singole prestazioni
- per interventi sul contatore = (24) ventiquattro ore nel 90% delle singole prestazioni
- Tempo massimo di sospensione del servizio fognatura = (24) ventiquattro ore nel 90% delle singole prestazioni
## 6.3. Crisi idrica
In caso di scarsità della fornitura idrica, prevedibile o in atto, dovuta a fenomeni naturali o a fattori antropici e comunque non dipendenti dall'attività di gestione, il Gestore, con adeguato preavviso, si impegna a informare gli Utenti e propone all'Autorità competente le misure da adottare per coprire il periodo di crisi. Tali misure possono comprendere:
- invito al risparmio idrico e alla limitazione degli usi non essenziali;
- utilizzo di risorse destinate ad altri usi;
- limitazione dei consumi attraverso la riduzione della pressione in rete;
- turnazione delle utenze.
## 6.4. Pronto intervento
Il pronto intervento per segnalazione disservizi, irregolarità o interruzione nella fornitura è attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno al numero verde 800.088.780 (gratuito da rete fissa e mobile).
Il Gestore fornisce al segnalante, qualora necessario, istruzioni sui comportamenti e i provvedimenti generali da adottare immediatamente per tutelare la propria e l'altrui incolumità in attesa dell'arrivo sul luogo della squadra di pronto intervento.
Il Gestore dispone di squadre operative per il pronto intervento attive 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno per casi di guasti o disfunzioni che possano generare situazioni di pericolo o rischio di danni.
Il tempo di risposta alla chiamata di pronto intervento è il tempo intercorrente tra l'inizio della risposta (anche da parte di un risponditore automatico) e l'inizio della conversazione con l'operatore di centralino o con l'operatore di pronto intervento o di conclusione della chiamata in caso di rinuncia prima dell'inizio della conversazione.
Standard generale
- Tempo di risposta alla chiamata di pronto intervento ≤ (120) centoventi secondi per il 90% delle singole prestazioni
## 6.5. Situazioni di pericolo o rischio di danni
In caso di richiesta di pronto intervento il Gestore si impegna ad intervenire sul luogo di chiamata in un tempo massimo pari a 3 ore, calcolate a partire dall'inizio della conversazione telefonica con l'operatore di pronto intervento fino all'arrivo del personale incaricato sul luogo di chiamata.
Standard generale
- Tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento = (3) tre ore per il 90% dei singoli interventi
Il pronto intervento può essere richiesto in caso di:
- fuoriuscite di acqua copiose, ovvero anche lievi con pericolo di gelo;
- alterazione delle caratteristiche di potabilità dell'acqua distribuita;
- guasto od occlusione di condotta o canalizzazione fognaria;
- avvio di interventi di pulizia e spurgo a seguito di esondazioni e rigurgiti.
In quest'ultimo caso l'Utente dovrà preventivamente verificare che nel tratto di rete fognaria interna e/o in proprietà privata, non vi siano intasamenti o occlusioni di diretta competenza. In caso di intervento del Gestore per guasti o occlusioni o rigurgiti dovuti a mancata manutenzione dei tratti interni, si procederà, nella prima bolletta utile, all'addebito delle spese di intervento.
Gli eventuali interventi di riparazione di allacciamenti ed accessori relativi al servizio di acquedotto verranno addebitati all'Utente in conformità alle disposizioni regolamentari.
Nel caso di più segnalazioni contemporanee di pericolo, con conseguente aumento dei tempi di intervento, il Gestore fornisce telefonicamente le opportune indicazioni agli interessati.
## 6.6. Altre situazioni
Per guasto al contatore o apparecchi accessori, con conseguente interruzione del servizio il tempo massimo previsto per il primo intervento è pari a 24 ore, calcolate a partire dall'inizio della conversazione telefonica con l'operatore di pronto intervento fino all'arrivo del personale incaricato sul luogo di chiamata.
Standard generale
- Tempo di intervento che causa interruzione del servizio = (24) ventiquattro ore per il 90% dei singoli interventi
## 6.7. Ripristino dell'erogazione del servizio a seguito di guasto
Per riparazione di guasti ad impianti o a condotte fino a 300 mm di diametro il tempo massimo previsto per la riparazione è pari a 12 ore, calcolate a partire dalla segnalazione, per guasti a condotte di oltre 300 mm di diametro il tempo massimo previsto per la riparazione è di 24 ore.
Standard generali
- Tempo massimo di riparazione per guasti:
- ad impianti = (12) dodici ore nel 90% delle singole prestazioni
- a condotte sino a 300 mm di diametro = (12) dodici ore nel 90% delle singole prestazioni
- a condotte oltre i 300 mm di diametro = (24) ventiquattro ore nel 90% delle singole prestazioni
## 6.8. Servizio preventivo di ricerca programmata delle perdite
Il Gestore si impegna a sensibilizzare l'utenza al contenimento dei consumi e alla prevenzione dell'inquinamento ed effettua a tale scopo ricerche periodiche delle perdite sulla rete idrica e verifiche sulla rete fognaria. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 7 | 7. INFORMAZIONE ALL'UTENZA | ## 7.1. Accesso all'informazione
Il Gestore intende fornire un'informazione chiara e completa sull'erogazione dei servizi e favorire la partecipazione e la trasparenza. Per garantire all'Utente la costante informazione sulle modalità di prestazione dei servizi, nonché sulle procedure e iniziative aziendali che possono interessarlo, il Gestore utilizza, tra gli altri, i seguenti strumenti:
- sportelli;
- call Center;
- sito internet;
- portale web;
- bollette e allegati;
- organi di informazione (TV, conferenze stampa, mass-media);
- riviste, brochure e opuscoli informativi;
- visite presso gli impianti e le sedi aziendali;
- divulgazioni di ricerche, dati, condizioni di servizio, variazioni tariffarie, di regolamenti o della stessa Carta;
- campagne d'informazione speciali;
- campagne di sensibilizzazione nelle scuole sull'uso consapevole dell'acqua e sul ruolo del Gestore.
Informazioni generali vengono fornite telefonicamente tramite il numero verde 800.800.882, attraverso il sito Internet aziendale e presso le sedi di sportello negli orari di apertura.
## 7.2. Informazioni
Il Gestore, anche attraverso uno o più degli strumenti di cui al paragrafo precedente, si impegna a mettere a disposizione di tutti gli Utenti:
- copia della vigente Carta dei Servizi;
- copia dei vigenti Regolamenti;
- i valori caratteristici indicativi dei parametri relativi all'acqua distribuita per ambiti;
- servizio di supporto e consulenza riguardo ai contratti (stipule e volture);
- gli aspetti commerciali del servizio (bollette, allacciamenti, letture);
- informazione e sensibilizzazione sui problemi idrici;
- andamento del servizio di fognatura e depurazione (informazioni in merito ai fattori di utilizzo degli impianti di depurazione, ai limiti di scarico, etc.);
- informazioni sugli effetti a carico del corpo idrico recettore determinato dagli effluenti depurati (messa a disposizione solo su specifica richiesta dell'Utente);
- comunicazioni tempestive riguardo attività che interessano l'Utente;
- le norme di legge di riferimento e le disposizioni dell'Autorità;
- le informazioni sull'articolazione e sulle variazioni tariffarie;
- la procedura per la presentazione di eventuali reclami;
- un servizio di informazioni relative al Gestore ed alla generalità dei servizi;
- un servizio chiaro e comprensibile con riferimento a tutto ciò che viene segnalato;
- i sondaggi e le interviste in materia di soddisfazione dell'Utente
## 7.3. Accesso agli atti
Chiunque, indipendentemente dalla sua qualità di Utente, abbia un interesse diretto, concreto ed attuale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata ad un documento amministrativo formato o comunque detenuto dal Gestore nell'attività di pubblico interesse svolta, può esercitare il diritto di accesso di cui alla Legge n. 241/90 e s.m.i. ("Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi") e al D.P.R. n. 184/2006 ("Regolamento recante disciplina di accesso ai documenti amministrativi") al fine di prenderne visione e, se del caso, estrarne copia. Le specifiche modalità, i termini e i limiti di detto accesso, oltre ad essere disciplinati dalla citata normativa, saranno oggetto di apposito Regolamento aziendale. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 8 | 8. TRATTAMENTO DEI DATI | Il Gestore effettua il trattamento dei dati personali riguardanti gli Utenti, in osservanza alle disposizioni e principi dettati dal Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27.04.2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati o GDPR) nonché dalla vigente disciplina nazionale in materia (D. Lgs. 30.06.2003 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" così come modificato dal D. Lgs. n. 101/2018).
Il Gestore può trattare i dati personali per esigenze legate alla stipula del contratto (fase precontrattuale e per dare seguito alle obbligazioni da queste derivanti) e per rispondere agli obblighi normativi connessi ai servizi resi alla clientela.
Relativamente ai propri dati personali l'Utente, in qualità di interessato, potrà esercitare i diritti di cui agli articoli 15 (diritto all'accesso ai dati personali), 16 (diritto di rettifica), 17 (diritto alla cancellazione – "diritto all'oblio"), 18 (diritto alla limitazione di trattamento), 20 (diritto alla portabilità dei dati) e 21 (diritto di opposizione) del citato Regolamento Europeo e nei limiti indicati dallo stesso, inviando apposita comunicazione scritta al Titolare del trattamento.
L'interessato può, qualora ne ricorrano i presupposti, presentare reclamo all'autorità nazionale di controllo competente in materia, Garante per la protezione dei dati personali.
Il Responsabile della Protezione dei Dati (DPO) potrà essere contattato a mezzo e-mail: privacy@altotrevigianoservizi.it o a mezzo posta presso la sede legale di Montebelluna (TV), via Schiavonesca Priula n. 86.
Titolare del trattamento dei dati è Alto Trevigiano Servizi S.r.l., con sede legale in Montebelluna (TV), via Schiavonesca Priula n. 86; pec: azienda@ats-pec.it. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 9 | 9. LA TUTELA DELL'UTENTE | L'Utente può segnalare qualsiasi violazione ai principi e alle prescrizioni fissati dalla presente Carta dei Servizi tramite forma scritta presso gli sportelli o telefonando al numero verde 800.800.882. Nel caso in cui l'Utente non si ritenesse soddisfatto dell'esito della propria segnalazione, potrà inoltrare, in forma scritta, formale reclamo al Gestore.
## 9.1. Controlli esterni
Qualora l'Utente ritenga insoddisfacente la risposta ricevuta dal Gestore per questioni o reclami presentati in merito alla qualità dei servizi, può rivolgersi all'Ente di governo dell'ambito (Consiglio di bacino Veneto orientale) e all'Autorità.
## 9.2. Cause di mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità
Le cause di mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità sono classificate in:
- causa di forza maggiore, intese come atti di autorità pubblica, eventi naturali eccezionali, scioperi, assemblee del personale dipendente come previsto dai C.C.N.L. di riferimento, mancato ottenimento di atti da parte di terzi;
- cause imputabili all'Utente, quali la mancata presenza dell'Utente a un appuntamento concordato con il Gestore per l'effettuazione di sopralluoghi necessari all'esecuzione delle prestazioni richieste o per l'esecuzione delle prestazioni stesse, ovvero qualsiasi altro fatto imputabile all'Utente;
- cause imputabili al Gestore, intese come tutte le cause non comprese nelle lettere a) e b).
## 9.3. Servizio minimo in caso di sciopero/assemblee sindacali
Durante le astensioni dal lavoro, il Gestore garantisce tutte le prestazioni lavorative assicurate nei giorni festivi, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa in vigore e dagli accordi sottoscritti dalle associazioni di categoria, con particolare riguardo agli obblighi di comunicazione e informazione agli organi e ai soggetti interessati.
## 9.4. Indennizzo per il mancato rispetto degli standard specifici
A fronte di un mancato rispetto da parte del Gestore degli standard di qualità specifici, riportati nella Tabella 1, è previsto un indennizzo automatico base pari a 30 € corrisposto all'Utente nella prima fatturazione utile e comunque entro 180 giorni dalla formazione dell'obbligo in capo al Gestore di erogare la prestazione oggetto di standard specifico. Nella bolletta l'importo sarà detratto con dicitura/causale specifica. L'indennizzo automatico base, ad esclusione degli indennizzi relativi al mancato rispetto della fascia di puntualità degli appuntamenti, sarà crescente in relazione al ritardo nell'esecuzione della prestazione come indicato di seguito:
- se l'esecuzione della prestazione avviene oltre lo standard, ma entro un tempo doppio dello standard, è corrisposto l'indennizzo automatico base;
- se l'esecuzione della prestazione avviene oltre un tempo doppio dello standard, ma entro un tempo triplo dello standard, è corrisposto il doppio dell'indennizzo automatico base;
- se l'esecuzione della prestazione avviene oltre un tempo triplo dello standard, è corrisposto il triplo dell'indennizzo automatico base.
Con riferimento agli standard specifici di continuità del servizio di acquedotto (Indicatori S1, S2 e S3), l'incremento del doppio o del triplo sarà proporzionato al ritardo dallo standard. Il Gestore non sarà tenuto a corrispondere l'indennizzo automatico:
- Qualora il mancato rispetto degli standard specifici di qualità sia riconducibile ad una delle cause di cui all'articolo 9.2, lettere a e b;
- Nel caso in cui all'Utente finale sia già stato corrisposto nell'anno solare un indennizzo per mancato rispetto del medesimo livello specifico.
- In caso di reclami o altra comunicazione per i quali non è possibile identificare l'Utente finale perché non contengono le informazioni minime previste.
- Con riferimento agli indicatori S1, S2 e S3, qualora all'Utente finale, inteso come Utente indiretto in caso di utenza condominiale, sia già stato corrisposto due volte nell'anno solare in corso un indennizzo per mancato rispetto del medesimo standard.
Il Gestore sospende l'erogazione dell'indennizzo automatico nei casi in cui l'Utente risulti moroso e ciò fino al pagamento delle somme dovute. Nel caso di utenza condominiale l'indennizzo automatico relativo agli indicatori S1, S2 e S3 è valorizzato per ciascun Utente indiretto sotteso.
## 9.5. Copertura assicurativa
Per eventuali danni arrecati a terzi nella gestione del Servizio Idrico Integrato, il Gestore si dota di apposita copertura assicurativa. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 10 | 10. RAPPORTI CON GLI UTENTI | ## 10.1. Codice di comportamento
I rapporti con gli Utenti del servizio sono regolati dal rispetto dei seguenti principi:
- il personale è tenuto a trattare gli Utenti con rispetto e cortesia e ad agevolarli nell'esercizio dei loro diritti, oltre che nell'adempimento degli obblighi;
- i dipendenti sono tenuti altresì a indicare le proprie generalità, sia nel rapporto personale, sia nelle comunicazioni telefoniche;
- le procedure interne degli uffici sono rivolte, per quanto possibile e compatibilmente con le esigenze organizzative e tecniche, a soddisfare nel minor tempo possibile i diritti dei cittadini Utenti.
## 10.2. La soddisfazione dell'Utente
Il Gestore, al fine di verificare la qualità del servizio reso e i possibili interventi migliorativi da attivare, effettua indagini periodiche sul grado di soddisfazione degli Utenti, dando la più ampia diffusione dei risultati di tali rilevazioni. Eventuali suggerimenti per il miglioramento del servizio possono essere indirizzati ai recapiti messi a disposizione dal Gestore. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 11 | 11. CONTROVERSIE | In caso di controversia l'Utente, in alternativa alla procedura di conciliazione dell'Autorità, può ricorrere alla Procedura di Conciliazione, utilizzando l'apposito modulo di adesione, così come definita dal relativo Regolamento sottoscritto tra le Associazioni dei Consumatori e il Gestore o altre procedure di risoluzione extra giudiziale. Il predetto Regolamento è reperibile nel sito www.altotrevigianoservizi.it. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Treviso (TV) | 2022-07-12 | 65f5268a4bc72113ccfac6b67694f5cb | 12 | 12. VALIDITÀ DELLA CARTA SERVIZI | La presente Carta è stata:
- approvata con delibera dell'Ente di Governo dell'Ambito "Veneto Orientale" n. 9 del 28/06/2016 e adottata dal Consiglio di Amministrazione di Alto Trevigiano Servizi S.r.l. con delibera del 29/06/2016;
- aggiornata con delibera dell'Ente di Governo dell'Ambito "Veneto Orientale" n. 19 del 18/12/2018.
La Carta è soggetta a revisioni periodiche. Le revisioni apportate alla Carta e concordate tra Gestore e Autorità competente sono tempestivamente portate a conoscenza degli Utenti, utilizzando i canali informativi indicati in precedenza. Gli standard di continuità, regolarità d'erogazione e tempestività di ripristino del servizio evidenziati nella Carta sono da considerarsi validi in condizioni "normali" d'esercizio ed escludono pertanto situazioni straordinarie dovute a eventi naturali eccezionali, eventi causati da terzi, scioperi o provvedimenti dell'Autorità pubblica. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 1 | 1. OBIETTIVO DEL SERVIZIO | L'obiettivo primario del Servizio è la diffusione e il rispetto delle norme che regolano la convivenza civile sul territorio comunale. In particolare il servizio svolto si propone alla cittadinanza per meglio far conoscere i servizi offerti e per un migliore orientamento nel territorio (informazione su dislocazione di servizi di pubblica utilità, parcheggi, toponomastica vie, ecc.). |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 2 | 2. ATTIVITÀ DEL SERVIZIO | I Servizi di Polizia Locale Reparto Operativo del Comune svolgono la propria attività a favore del rispetto delle regole di convivenza nella città di Rovigo, basandosi su alcuni principi fondamentali, enunciati di seguito al punto 9) ed attuati sempre con spirito di servizio.
L'operatore di Polizia Locale, quindi, rappresenta un importante punto di riferimento per la collettività. Nell'ambito delle sue funzioni, esso svolge i propri compiti in maniera autorevole, dando prova di preparazione professionale e sensibilità nel contatto relazionale. La sua attività, inoltre, è caratterizzata dal costante sforzo teso alla migliore interpretazione delle situazioni e delle problematiche incontrate, applicando un approccio educativo e orientato alla più adeguata risposta ai bisogni della cittadinanza.
Le modalità di azione e di intervento partono dall'ascolto dei bisogni del cittadino, al fine di individuare soluzioni adeguate e orientate al benessere comune, per una migliore fruizione dei servizi e delle possibilità d'uso della città. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 3 | 3. OGGETTO DEL SERVIZIO | Il Servizio di Polizia Locale Reparto Operativo agisce al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle seguenti attività: controllo della mobilità e sicurezza stradale; tutela della vivibilità e della qualità urbana, nonché salvaguardia della sicurezza sociale. In particolare:
## Sicurezza Stradale
Comprende:
- attività di controllo esercitata sugli utenti della strada, volta a prevenire e reprimere i comportamenti che creano pericolo per la sicurezza e l'incolumità dei cittadini sulle strade, o che ledono il diritto alla mobilità;
- azioni di regolamentazione e sostegno finalizzate ad un più fluido scorrimento della viabilità locale.
Le priorità di intervento sono sviluppate attraverso azioni mirate a far rispettare il Codice della Strada (eccesso di velocità, transito con il semaforo rosso, rispetto dell'uso del casco, divieto di uso del telefono cellulare nei casi previsti, obbligo di cinture di sicurezza, ecc.), in accordo con le strategie dell'Amministrazione Comunale, e rifacendosi inoltre alle analisi dei fenomeni propri della mobilità locale ed ai dati relativi alle componenti di rischio per gli utenti della strada. Tali campagne vengono promosse e supportate da azioni di informazione continua: l'educazione stradale scolastica ne rappresenta un momento fondamentale, incidendo sulla formazione delle fasce giovanili della popolazione.
## Sicurezza della città
Comprende le attività operative specifiche per la promozione di un sistema integrato di sicurezza in base alle direttive impartite dalla Prefettura. In tal senso la Polizia Locale opera d'iniziativa ed anche in collaborazione con altre forze di Polizia, con altri settori della Amministrazione Comunale e con le istituzioni locali preposte alle problematiche sociali che possono incidere sul territorio in termini di sicurezza e vivibilità. Le specifiche azioni intraprese sono finalizzate a monitorare e contrastare la microcriminalità e fenomeni di disagio urbano, quali ad esempio lo spaccio di sostanze stupefacenti, gli edifici occupati abusivamente, e così via. La Polizia Locale si impegna inoltre, con tutte le risorse presenti sul territorio e attraverso gli agenti di quartiere, a prevenire e controllare fenomeni di disturbo della quiete pubblica, nonché ad intervenire in situazioni di conflitto o che comportino problemi alla convivenza dei cittadini. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 4 | 4. DESTINATARI | Cittadini residenti e non residenti che usufruiscono dei servizi della Polizia Locale, con le modalità illustrate al punto precedente. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 5 | 6. ORARI D'ACCESSO AL PUBBLICO | Dal lunedì al sabato: dalle ore 09.00 alle ore 12.00, salvo eventuali emergenze di servizio. L'Ufficio Cassa è aperto negli stessi giorni dalle ore 08.30 alle ore 12.30. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 6 | 7. MODALITÀ D'ACCESSO E DI FRUIZIONE | Mediante libero accesso agli uffici negli orari di apertura al pubblico si effettuano le seguenti prestazioni:
- Informazioni generali;
- Informazioni e chiarimenti relativi ad eventuali preavvisi di contravvenzione;
- Ritiro e consegna atti.
È possibile ricevere informazioni mediante appuntamento, che può essere richiesto e fissato anche telefonicamente ai seguenti numeri:
- Informazioni generali;
- Informazioni e chiarimenti relativi ad eventuali preavvisi di contravvenzione;
- Ritiro e consegna atti.
È possibile ricevere informazioni mediante appuntamento, che può essere richiesto e fissato anche telefonicamente ai seguenti numeri:
- 0425/2046 (centralino)
- 0425/204.616 (ufficio edilizia)
- 0425/204.607 – 0425/204.608 – 0425/204.609 (Ufficio informazioni, Residenze, Passi Carrai, Pubblicità)
- 0425/204.624 (ufficio infortunistica)
- 0425204.616 (protezione civile)
- 0425/204.631 (ufficio verbali)
- 0425/204.614 (ufficio permessi ed autorizzazioni)
- 0425/204.621 (ufficio permessi ZTL e permessi Invalidi) |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 7 | 9. PRINCIPI FONDAMENTALI DELL'EROGAZIONE DEL SERVIZIO | ## PARTECIPAZIONE
I destinatari del servizio possono esercitare il loro diritto, nell'ambito del processo di erogazione del servizio, a partecipare:
- al miglioramento dei procedimenti in termini di semplificazione, trasparenza, efficienza ed efficacia:
- presentando memorie o note scritte, alle quali il responsabile deve dare riscontro;
- fornendo suggerimenti verbali al responsabile o all'istruttore incaricato;
- all'istruttoria del procedimento di interesse, esercitando i diritti:
- di accesso agli atti (per visione e/o per estrazione di copia) così come disciplinato dalla legge 241/90 e dal corrispondente regolamento comunale;
- di presentazione di memorie e documenti, così come previsto dalla stessa legge 241/90.
Nell'esercizio di tali diritti l'utente riceve l'assistenza del responsabile del procedimento o dell'istruttore incaricato.
## CONTINUITÀ
L'erogazione del servizio avviene di norma con continuità, regolarità e senza interruzioni nei giorni e negli orari stabiliti al punto 6.
Eventuali interruzioni nell'erogazione del servizio, dovute a cause di forza maggiore o eventualmente programmate, saranno tempestivamente comunicate all'utenza, unitamente alla motivazione dell'interruzione, di norma nei seguenti modi:
- con affissioni di cartelli agli ingressi degli uffici;
- pubblicate sul sito Internet del Comune nella pagina "Polizia Locale", all'interno della "Guida ai servizi comunali".
## EFFICIENZA ED EFFICACIA
I Servizi di Polizia Locale Reparto Operativo improntano la propria azione organizzativa e di erogazione delle prestazioni ai principi di efficienza ed efficacia, specificando che:
- per efficienza si intende la fornitura di prestazioni e servizi al massimo livello quantitativo e qualitativo rispetto alle risorse a disposizione ed ai programmi stabiliti;
- per efficacia si intende la fornitura di prestazioni e servizi al massimo livello quantitativo e qualitativo rispetto ai bisogni ed alle necessità degli utenti, ricercando la soddisfazione degli stessi.
## EGUAGLIANZA ED IMPARZIALITÀ
Gli operatori dei Servizi di Polizia Locale Reparto Operativo ispirano i loro comportamenti nei confronti degli utenti a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.
## CORTESIA E DISPONIBILITÀ
I responsabili del Reparto Operativo si impegnano a far sì che il comportamento dei propri collaboratori sia ispirato a presupposti di gentilezza, cortesia e disponibilità nei rapporti con gli utenti, auspicando che l'atteggiamento di questi ultimi sia improntato ad un criterio di proficua collaborazione, tale da agevolare in ogni occasione la corretta erogazione del servizio.
I responsabili del Reparto Operativo si impegnano inoltre a favorire l'applicazione di tali elementi relazionali nei confronti degli utenti anche attraverso opportune e specifiche azioni formative dirette agli operatori di ogni ordine e grado.
## CHIAREZZA ED IDENTIFICABILITÀ
Gli operatori del servizio si impegnano, nei rapporti con gli utenti, ad utilizzare in ogni occasione di comunicazione, sia verbale che scritta, un linguaggio semplificato e comprensibile ai destinatari, ponendo particolare cura alla spiegazione dei termini tecnico/giuridici.
Gli stessi operatori, in orario di servizio, garantiscono all'utenza la loro agevole identificabilità attraverso l'esposizione di una placca indicante con caratteri ben leggibili il loro rispettivo numero di matricola. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 8 | 10. STRUMENTI PER L'ATTUAZIONE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI | ## COORDINAMENTO DELLE PROCEDURE COINVOLGENTI PIÙ UFFICI
Allo scopo di favorire il rapido decorso delle pratiche che presuppongono l'intervento di più reparti, appartenenti anche a Settori diversi, i Servizi di Polizia Locale Reparto Operativo promuovono la costituzione di un Tavolo di Coordinamento intersettoriale, con riunioni periodiche e programmate, allo scopo di costituire un dispositivo destinato a meglio coordinare l'attività tra uffici, in linea con quanto affermato al punto 9.c.
## INFORMAZIONI AGLI UTENTI
I Servizi di Polizia Locale Reparto Operativo adottano gli strumenti utili ad assicurare la piena informazione degli utenti circa le modalità di prestazione dei servizi. In particolare:
- forniscono, tramite gli operatori, tutte le informazioni verbali per il soddisfacimento delle richieste degli utenti;
- garantiscono, per ogni procedimento elencato più avanti al punto 11 della presente Carta di Servizio, che gli atti notificati agli utenti contengono le necessarie indicazioni per l'inoltro di eventuali ricorsi. In tale prospettiva, garantiscono altresì che ogni riferimento di legge sarà seguito dalla riproduzione dello stralcio della norma pertinente ovvero dal suo Titolo, allo scopo di ottenere il massimo di chiarezza e comprensibilità;
- forniscono informazioni agli utenti sui loro diritti di partecipazione, accesso e trasparenza sulla situazione di una pratica, in particolare comunicando esplicitamente e tempestivamente agli interessati:
- il nominativo del responsabile del procedimento e dell'operatore che materialmente segue la pratica;
- il termine previsto dalla legge per la chiusura del procedimento;
- informano tempestivamente gli utenti della eventuale interruzione dell'erogazione del servizio, con le modalità di cui al punto 9.b;
- indicano esplicitamente, in ogni atto di rifiuto o dissenso, l'Autorità alla quale l'utente può presentare ricorso ed i termini entro cui poterlo fare.
## RAPPORTI CON GLI UTENTI
I responsabili del Reparto Operativo, d'intesa con il Comandante della Polizia Locale di Rovigo ed in accordo con il Settore Risorse Umane, predispone tutte le necessarie azioni formative nei confronti del personale operativo del servizio, affinché i rapporti dello stesso con gli utenti siano sempre improntati al massimo rispetto, cortesia e competenza professionale ed il loro atteggiamento sia tale da agevolare gli stessi nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento degli obblighi.
Al fine di comprendere pienamente le esigenze degli utenti e calibrare su di esse il contenuto e le modalità di erogazione del servizio, il Comandante della Polizia Locale di Rovigo attiva i seguenti interventi, avvalendosi della collaborazione e dell'eventuale supporto tecnico dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico:
- Indagini sulla soddisfazione degli utenti: A cadenza annuale, immediatamente dopo l'erogazione del servizio ed in maniera assolutamente anonima e riservata, agli utenti viene consegnato un questionario da compilare, per rilevare la valutazione degli stessi utenti sulla qualità del servizio reso. I risultati dei questionari vengono indicati nel Rapporto annuale di valutazione della Carta del servizio ed esaminati al fine della redazione del Piano di miglioramento della qualità.
- Procedure di reclamo: Ogni utente può presentare reclami relativamente all'erogazione del servizio, con particolare riferimento a quanto disposto dalla presente Carta e dalla Carta generale dei Servizi del Comune di Rovigo. Il reclamo può essere presentato anche tramite consegna dello stesso allo sportello dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico. Il reclamo dovrà essere presentato in forma scritta (mediante consegna diretta, per posta, via fax, per posta elettronica) e sottoscritto dal presentatore. L'eventuale presentazione informale (orale diretta o telefonica) sarà considerata in ogni caso, ma alla stregua di semplice segnalazione. I reclami anonimi e non circostanziati non saranno presi in considerazione. In caso di presentazione formale, l'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune risponde all'utente con la massima celerità e comunque entro trenta giorni dalla presentazione del reclamo. L'insieme dei reclami e gli indicatori relativi alla loro gestione entrano a far parte del Rapporto annuale di valutazione della Carta del servizio ed esaminati al fine della redazione del Piano di miglioramento della qualità.
- Procedura di registrazione interna delle anomalie: I responsabili del Reparto Operativo, sentiti periodicamente gli operatori del servizio, registrano le anomalie che presentano i procedimenti, formulano le proposte di miglioramento degli stessi e le trasmettono al Comandante della Polizia Locale di Rovigo, Responsabile della Qualità di settore, affinché le includa nel Rapporto qualità e vengano considerate nella redazione del relativo Piano di miglioramento. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 9 | 11. STANDARD DI SERVIZIO RIFERITI AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI | I procedimenti amministrativi oggetto dei Servizi di Polizia Locale Reparto Operativo sono indicati nel prospetto di seguito riportato. Per ognuno di essi sono indicati:
- il nome del responsabile del procedimento;
- il nome del responsabile dell'Ufficio (Reparto);
- i nomi degli operatori che, eventualmente, forniscono al responsabile il supporto necessario;
- i tempi massimi di legge entro i quali deve essere concluso il procedimento;
Qualora l'utente non provveda a inviare la documentazione completa o la trasmetta inesatta, rallentando in tal modo il procedimento, i responsabili del Reparto Operativo si impegnano a sollecitarlo informandolo sullo stato della pratica al fine di trovare una rapida soluzione. A questo proposito, gli stessi si impegnano, in casi di particolare complessità, a convocarlo, anche telefonicamente, per una più rapida risoluzione di eventuali problemi. |
veneto | public_services | service_charter | Comune di Rovigo (RO) | 2019-07-18 | aae5c6f0c213946d265cb98c08106c0b | 10 | 13. VALUTAZIONE ED AGGIORNAMENTO DELLA CARTA DEL SERVIZIO | Annualmente i responsabili del Reparto Operativo producono al Comandante della Polizia Locale di Rovigo un Rapporto di valutazione sulla Carta del Servizio con indicazione:
- dei risultati dell'attività relativamente agli indicatori di qualità riportati in tabella, con i relativi scostamenti dagli standard prestabiliti, esplicandone le cause e proponendo i relativi correttivi sull'attività del reparto;
- degli esiti delle indagini di soddisfazione effettuate sugli utenti;
- dei reclami, presentati direttamente o indirettamente, dagli utenti;
- delle eventuali anomalie riscontrate.
Il rapporto è esaminato in pubbliche adunanze, alle quali sono invitati direttamente i rappresentanti delle Associazioni per la tutela dei Consumatori, con le quali esiste un apposito Protocollo d'Intesa.
A seguito degli esiti delle pubbliche adunanze il Comandante della Polizia Locale di Rovigo, d'accordo con i responsabili del Reparto Operativo aggiorna o conferma gli standard e gli indicatori di qualità rinvenibili nella presente Carta del Servizio, su corrispondente Direttiva del Sindaco o dell'Assessore alla Sicurezza. |