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calabria | healthcare | planning_acts | Regione Calabria | 2022-11-01 | 898a04d810ac391b42ddc8d93805c8c6 | 16 | 16. ACCREDITAMENTI DEGLI EROGATORI | ## 16.1 Adeguamento della vigente normativa regionale alla normativa statale in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali
#### Stato di attuazione
Gli articoli 8-bis e seguenti del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni definiscono i principi e la disciplina di riferimento in materia di autorizzazioni e di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private. L'accreditamento, in particolare, mira a promuovere un processo di miglioramento continuo della qualità delle cure e dell'assistenza e si configura come un qualificato strumento di selezione dei soggetti erogatori, caratterizzato dalla necessaria corrispondenza ad una serie di requisiti ulteriori di qualificazione, alla funzionalità rispetto agli indirizzi di programmazione regionale e alla verifica positiva dell'attività svolta e dei risultati raggiunti.
La Regione Calabria ha regolamentato il percorso delle autorizzazioni e dell'accreditamento con diversi e specifici provvedimenti:
- L.R. n. 24/2008 "Norme in materia di autorizzazione, accreditamento, accordi contrattuali e controlli delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private".
- DCA n 81/2016 "Autorizzazione e accreditamento – approvazione nuovo regolamento attuativo della L.R. n. 24/2008 – approvazione nuovi manuali di autorizzazione e accreditamento".
- DCA n. 14/2022 Modifica al DCA n. 81 del 22 luglio 2016 "Autorizzazioni e Accreditamento- Approvazione Nuovo Regolamento attuativo della L.R. n. 24/2008;
- DCA n.102 del 11/07/2017 - Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) - modifica e integrazione DCA 81/06 - Allegato 4 requisiti minimi per l'autorizzazione e l'accreditamento - modifica e integrazione DCA 15/2016 nella definizione della tariffa massima regionale per le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).
- DCA n.118 del 14/09/2017 - Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) - Nuovi requisiti minimi per l'autorizzazione e l'accreditamento e l'accreditamento della nuova tariffa massima regionale per le RSA. Revoca e sostituzione del DCA n.102 del 11/07/2017.
- DCA n. 144/2018 "Integrazione al DCA n.81 del 22/07/2016 - Allegato 4 Requisiti specifici delle Cure Domiciliari - Definizione tariffe".
- DCA n. 143/2018 Integrazione al DCA n.81 del 22/07/2016 - Allegato 4 Requisiti specifici delle Cure Domiciliari - Definizione tariffe.
- DCA n. 233/2018 "Integrazione e modifica al DCA n.81 del 22/07/2016 - Definizione nuovi requisiti delle strutture residenziali e semi-residenziali per persone affette da Disturbi dello Spettro Autistico e relative tariffe".
- DCA n. 145/2020 con cui la struttura Commissariale ha disciplinato il rilascio dell'autorizzazione
all'esercizio, nonché delle volture delle autorizzazioni all'esercizio a seguito di cessione.
Inoltre, con il DCA n. 95/2019 "Costituzione Organismo Tecnicamente Accreditante (O.T.A.) ai sensi dell'Intesa Stato-Regioni del 19 febbraio 2015 – revoca del DCA n. 70/2017" è stato approvato il nuovo regolamento generale dell'OTA relativo all'organizzazione e al funzionamento del sistema di gestione delle verifiche per l'accreditamento istituzionale e la vigilanza. Con la successiva L.R. 15/12/2021, n. 32 le funzioni di Organismo Tecnicamente Accreditante (O.T.A.) sono state assegnate all'Azienda Zero istituita con il medesimo provvedimento.
In questa fase si ritiene necessario rivisitare le regole esistenti al fine di renderle maggiormente coerenti con le indicazioni nazionali e con la programmazione regionale e prevedendo inoltre un più proficuo sistema di monitoraggio e controllo a livello regionale.
La proposta di adeguamento della Legge Regionale n. 24/2008 alla normativa nazionale in materia di autorizzazione e accreditamento istituzionale sarà adottata dalla struttura Commissariale e trasmessa al Consiglio regionale ai fini dell'approvazione. La nuova proposta di legge, si pone l'obiettivo di semplificare ed omogeneizzare le procedure di autorizzazione e accreditamento, in linea con le vigenti disposizioni nazionali.
Il monitoraggio e la verifica delle procedure di autorizzazione e di accreditamento in itinere e la riconduzione alla gestione tipica di cui agli articoli 8-ter e 8-quater del D.Lgs. 502/1992, con il superamento delle eventuali criticità e la predisposizione di un relativo cronoprogramma, sarà definito anche grazie all'istituzione di una task force.
Analogamente, il sistema dei controlli ex art. 8 octies del D.Lgs. n. 502/1992 dovrà essere orientato alla promozione della qualità e dell'appropriatezza recuperando il ruolo delle ASP nella funzione di controllo esterno sull'appropriatezza e sulla qualità delle prestazioni erogate.
La digitalizzazione delle procedure e degli adempimenti riconducibili al settore 2 "Autorizzazione e Accreditamento", finalizzata a garantire una maggiore efficienza dei processi, sarà obiettivo prioritario dell'ufficio partendo dai moduli dei registri elettronici delle strutture autorizzate e accreditate e delle ambulanze, nonché del registro personale, mentre successivamente si procederà all'attivazione del modulo per la gestione documentale ai fini del mantenimento dei requisiti per l'accreditamento.
In considerazione dell'ingente numero di contenziosi si provvederà con il supporto di avvocati presenti in Regione o messi a disposizione dall'assistenza tecnica a redigere nei tempi richiesti le relazioni tecniche da trasmettere all'Avvocatura dello Stato e all'Avvocatura Regionale per la difesa dell'Ente.
Sarà inoltre obiettivo prioritario il rafforzamento del sistema di autorizzazione e accreditamento soprattutto con riguardo all'assistenza territoriale, anche attraverso l'adeguamento alle indicazioni sancite in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
Con riferimento alle strutture pubbliche, la Regione promuoverà l'attivazione di percorsi di autorizzazione e accreditamento, sostenendone l'implementazione.
Al fine di supportare l'attività di autorizzazione e accreditamento è stato predisposto un piano operativo nell'ambito dell'"Accordo quadro, ai sensi del d.lgs. 50/2016 e s.m.i., avente ad oggetto l'affidamento di servizi applicativi e l'affidamento di servizi di supporto in ambito "sanità digitale - sistemi informativi clinico-assistenziali" per le pubbliche amministrazioni del ssn - id 2202 - lotto 6 - pubbliche amministrazioni del SSN - centro – sud" che prevede:
- Supporto alla funzione accreditamento standardizzando, automatizzando ed efficientando la procedura di autorizzazione e accreditamento;
#### Obiettivi
- Riconduzione delle procedure di autorizzazione e accreditamento in itinere alla gestione tipica di cui agli articoli 8-ter e 8-quater del D.Lgs. 502/1992 e successive modificazioni.
- Messa a regime dell'informatizzazione delle procedure e degli adempimenti riconducibili al Settore 2 "Autorizzazione e accreditamento".
- Adozione del DCA di proposta al consiglio regionale di una nuova normativa regionale in materia di autorizzazione e accreditamento in conformità alle nuove disposizioni emanate a livello nazionale.
- Adeguamento del sistema regionale di autorizzazione e accreditamento alle indicazioni sancite dalla Conferenza permanente per i rapporti tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di requisiti specifici.
- Aggiornamento dei requisiti minimi e ulteriori e delle relative procedure successivamente all'approvazione della nuova normativa regionale in materia di autorizzazione e accreditamento.
- Considerando le modifiche nelle modalità erogative delle prestazioni è importante un aggiornato sistema di controllo dell'attività sanitaria, sia interno che esterno, e delle prestazioni erogate. Pertanto sarà necessaria una rivisitazione del sistema dei controlli ex art. 8-octies del D.Lgs. n. 502/1992 e successive modificazioni e degli indicatori di controllo al fine di fornire una migliore rappresentazione dell'attività svolta nelle strutture sanitarie.
- Implementazione dei percorsi di autorizzazione e accreditamento delle strutture pubbliche, anche in relazione all'attività di facilitazione e preparazione svolta dall'OTA con le Direzioni aziendali (v. paragrafo 16.2)
#### Azioni
- Attivazione della digitalizzazione delle procedure e degli adempimenti riconducibili al Settore 2 "Autorizzazione e accreditamento"
- pianificazione die controlli ex art. 8-octies del D.Lgs 502/1992 e smi e indicazione delle tempistiche di attuazione
- Adozione DCA di una proposta al consiglio regionale di un disegno di legge regionale in materia di autorizzazione e accreditamento.
- Strutturazione di un sistema di accreditamento delle reti di cure palliative e terapie del dolore anche pediatriche;
- Definizione/Aggiornamento dei requisiti minimi autorizzativi e ulteriori di accreditamento delle cure domiciliari;
- Definizione dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi dell'Ospedale di Comunità.
- Revisione e aggiornamento dei manuali di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie;
- Revisione e aggiornamento delle procedure di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie;
- Pianificazione e implementazione delle procedure di autorizzazione e accreditamento delle strutture pubbliche, dando priorità alle unità operative di nuova istituzione nelle Aziende Sanitarie Provinciali e Ospedaliere.
## 16.2 Organismo Tecnicamente Accreditante (O.T.A.)
La legge regionale n. 32 del 15 dicembre 2021: Istituzione dell'ente di governance della sanità regionale calabrese denominato "Azienda per il Governo della Sanità della Regione Calabria – Azienda Zero", all'art.2, comma 1, punto 6) prevede:" l'autorizzazione all'esercizio e l'accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie svolgendo le funzioni di organismo tecnicamente accreditante".
#### Stato dell'arte
A seguito dell'istituzione dell'O.T.A., con D.C.A. n.95/2019, sono state realizzate le seguenti azioni:
- Decreto del Dirigente Generale n. 9829 del 08 agosto 2019 recante: "Istituzione Elenco dei Valutatori regionali per il sistema di accreditamento. Approvazione Codice Deontologico Valutatori per la Qualità della Regione Calabria" è stato istituito l'Elenco dei Valutatori regionali del sistema di accreditamento che assumono la funzione di Auditor, per la verifica del possesso e mantenimento dei requisiti di accreditamento delle strutture sanitarie e socio- sanitarie pubbliche e private, del quale fanno parte tutti i professionisti che hanno partecipato al corso di formazione per i Valutatori regionali del sistema di accreditamento.
- Decreto del Dirigente Generale n. 11195 del 17.09.2019 recante: "Manuale Operativo dell'Organismo Tecnicamente Accreditante (O.T.A.) ai sensi dell'Intesa Stato-Regioni del 19 febbraio 20l5 (Rep. Atti n.32/CSR) – Approvazione", è stato approvato il Manuale Operativo dell'Organismo Tecnicamente Accreditante, relativo alle caratteristiche dell'organizzazione ed ai criteri per il funzionamento del sistema di gestione della qualità, delle verifiche per l'accreditamento istituzionale e la Vigilanza.
- Da ottobre a dicembre 2019 sono state effettuate circa 70 verifiche dall'O.T.A. sia presso le strutture pubbliche sia presso le strutture sanitarie e sociosanitarie private accreditate.
Sono state effettuate le visite di verifica presso i Servizi Trasfusionali e le Unità di Raccolta associative del sangue, ai sensi del D.Lgs. n. 261/2007 e s.m.i., al fine del rinnovo dell'accreditamento istituzionale.
- Su disposizione della Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute si è svolto, da parte del Gruppo di Audit formalmente individuato dallo stesso Ministero, l'Audit documentale sull'attività dell'O.T.A. regionale di cui al DCA n.95/2019 nonché sul possesso di tutti i requisiti del manuale, prodotto dal Tavolo di lavoro per lo sviluppo e l'applicazione del sistema di accreditamento nazionale di cui al Decreto del Ministro della salute del 30 maggio 2017.
- Con nota prot. n. 58913 del 11/02/2020 sono state programmate ed attivate (trasmissione del Piano di Audit a tutte le Aziende Sanitarie ed all'INRCA) le visite di audit presso le strutture sanitarie pubbliche, accreditate provvisoriamente in virtù della L.R. n.19/2009, al fine di avviare un percorso di facilitazione e di supporto alle Direzioni aziendali per la definizione dei piani di adeguamento, ai sensi dell'art. 14, comma 4, della L.R. n.24/2008.
Le attività di Audit sopracitate presso le Aziende Sanitarie, sono state sospese dal 09/03/2020 per effetto dell'emergenza COVID-19.
Con D.D.G. n. 14434 del 28/12/2020 è stato stabilito che l'Organismo Tecnicamente Accreditante, al fine di garantire autonomia, assenza di conflitti di interesse nell'espletamento delle proprie funzioni e nella formulazione dei pareri tecnici di competenza nonché nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza, viene collocato all'interno del Settore n. 6 "Programmazione dell'Offerta Ospedaliera e Sistema delle Emergenze -Urgenze" anche al fine di garantire una migliore attuazione del percorso di facilitazione e di supporto alle Direzioni delle Aziende Sanitarie Provinciali ed Ospedaliere per la definizione dei piani di adeguamento, ai sensi dell'art. 14, comma 4, della L.R. n.24/2008, per le strutture sanitarie ospedaliere pubbliche. Da ultimo e come già rappresentato, con la legge regionale n. 32 del 15 dicembre 2021, la funzione di Organismo Tecnicamente Accreditante è stata trasferita all'Azienda Zero.
#### Obiettivi
- Nuova edizione del percorso formativo per Valutatori regionali del sistema di accreditamento della Regione Calabria – Organismo Tecnicamente Accreditante, concluso con la formazione di nuovi valutatori.
- Ripresa dell'attività di audit presso le strutture sanitarie pubbliche - Piani di adeguamento, ai sensi dell'art. 14, comma 4, della L.R. n.24/2008;
- Proposta del DCA di modifica del Regolamento interno dell'O.T.A., approvato con DCA n.95/2019, in coerenza con quanto successivamente sarà stabilito dalla nuova legge regionale di revisione della L.R. n.24/2008 in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali.
#### Azioni
- Trasferimento della funzione di O.T.A. all'Azienda Zero
- Realizzazione del corso Formazione Valutatori regionali OTA.
- Aggiornamento Elenco Valutatori regionali.
- Implementazione degli audit presso le strutture pubbliche con la realizzazione di verifiche documentali e in loco
- Modifica del Regolamento interno dell'OTA
## 16.3 Ridefinizione delle tariffe per l'assistenza territoriale
#### Stato di attuazione
Con DCA n.15/2016 sono state adottate le tariffe provvisorie dell'assistenza territoriale.
Con successivo DCA n.81/2016 sono stati approvati i nuovi manuali di autorizzazione e accreditamento contenenti, tra l'altro, modifiche ai requisiti organizzativi.
Con DCA n.118/2017 sono stati modificati i requisiti organizzativi e contestualmente rideterminate le tariffe per le RSA per anziani.
Con DCA n.140/2018 sono stati nuovamente modificati i requisiti organizzativi e contestualmente rideterminate le tariffe per le RSA per anziani.
La sentenza TAR Calabria n.846/2019 ha annullato il DCA n.140 e per gli effetti ritorna efficace la tariffa di cui al DCA n.15/2016.
La sentenza del Consiglio di Stato n. 5082 del 19/07/2019 che ha "confermate le tariffe e le decorrenze previste, rispettivamente, dai due decreti nn. 102 e 118 del 2017, posto che gli effetti del successivo decreto n. 140/2018 risultano essere stati sospesi dal medesimo TAR per la Calabria, sede di Catanzaro, con ordinanza n. 473/2018".
Con DCA n. 144 del 13/07/2018 recante: "Integrazione al DCA n.81 del 22/07/2016 – Allegato 4 Requisiti specifici per le Cure Domiciliari – Definizione tariffe" sono stati modificati i requisiti specifici e definite le tariffe.
Con DCA n.143 del 11/7/2018 recante: "Integrazione al DCA n.81 del 22/07/2016 – Allegato 4. Requisiti specifici delle Strutture Semiresidenziali per Anziani e Strutture Semiresidenziali per persone affette da Demenze – Definizione tariffe" sono stati modificati i requisiti specifici e definite le tariffe.
Con DCA n. 233/2018 recante: "Integrazione e modifica al DCA n. 81 del 22/07/2016 - Definizione nuovi requisiti delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone affette da Disturbi dello Spettro Autistico e relative tariffe" sono stati modificati i requisiti specifici e definite le tariffe.
Con nota prot. n.112567 del 7 marzo 2022 è stato chiesto supporto ad Agenas ai fini della costituzione del gruppo di lavoro per la definizione/aggiornamento delle tariffe dell'assistenza territoriale
Con nota prot. n. 2228 del 9 marzo 2022 Agenas ha comunicato la designazione di un proprio referente per la costituzione del gruppo di lavoro
Con il DCA n. 41 del 12 aprile 2022 è stato costituito il gruppo di lavoro per la definizione delle tariffe dell'assistenza territoriale
#### Obiettivo
L'obiettivo principale è la ridefinizione delle tariffe per l'assistenza territoriale.
#### Azioni
Istituzione del Gruppo di Lavoro per la ridefinizione delle tariffe. Elaborazione e definizione delle tariffe dell'assistenza territoriale.
## 16.4 Rapporti con gli erogatori privati
#### Stato di attuazione
Con il DCA n. 41/2021 è stato definito il livello massimo di finanziamento per l'acquisto di prestazioni di assistenza riabilitativa psichiatrica, di assistenza sanitaria e sociosanitaria e di assistenza extra – ospedaliera estensiva, ambulatoriale e domiciliare con oneri a carico del SSR, per l'Anno 2021 erogate dalla rete di assistenza territoriale privata accreditata con un valore pari a 186.785.000,00 euro.
Con il DCA n. 46/2021 è stato definito il livello massimo di finanziamento per l'acquisto di prestazioni di assistenza termale a carico del SSR per l'anno 2021 per la regolamentazione dei rapporti in materia di prestazioni sanitarie erogate dagli stabilimenti termali accreditati con un valore pari a 5.300.000,00 euro.
Con il DCA n. 49/2021 è stato definito il livello massimo di finanziamento per l'acquisto di prestazioni erogate dalla rete di assistenza ospedaliera privata accreditata con oneri a carico del SSR per l'anno 2021, con un valore pari a 186.513.000,00 euro.
Con il DCA n. 50/2021 è stato definito il livello massimo di finanziamento per l'acquisto di prestazioni erogate dalla rete specialistica ambulatoriale privata accreditata con oneri a carico del SSR per l'anno 2021, con un valore pari a 66.754.000,00 euro.
In particolare la struttura commissariale in ottemperanza alle sentenze del Consiglio di Stato in merito al DCA n. 172/2018 (Cons. St., sez. III, 11 novembre 2020, n. 06931, n. 06933 e, n. 06936) che affermano, tra l'altro, l'illegittimità dell'inclusione nel tetto di spesa della specialistica ambulatoriale delle prestazioni di APA-PAC, già finanziate per la quota parte di prestazioni erogate dalla rete della ospedalità privata accreditata nei limiti del tetto per le attività ospedaliere, ha finanziato tali prestazioni nell'ambito del tetto di spesa dell'ospedalità privata quantificando gli APA- PAC in 11.368.754,00 euro.
Con riferimento all'articolo 1, comma 277, della legge n. 234/2021 per il raggiungimento delle finalità relative al recupero delle liste d'attesa, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono coinvolgere anche le strutture private accreditate, in deroga all'articolo 15, comma 14, primo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, per un ammontare non superiore all'importo complessivo su base nazionale pari a 150 milioni di euro, che per la Calabria ammontano (come da tabella allegata alla legge n 234/2021) a euro 3.293.364.
Si procederà a dare indicazioni in merito al coinvolgimento delle strutture private per il recupero delle liste d'attesa, concordando le prestazioni da erogare ai fini del recupero.
A seguito, inoltre, della sentenza del TAR Calabria che ha sospeso i DCA 49/2021 e 50/2021 la struttura commissariale ha avviato una verifica in merito al fabbisogno assistenziale per quantificare il budget per i ricoveri per acuti, post acuti, APA PAC e specialistica ambulatoriale.
Visto l'articolo 45, comma 1 ter del Decreto Legge n. 124 del 26 ottobre 2019 "A decorrere dall'anno 2020, il limite di spesa indicato all'articolo 15, comma 14, primo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è rideterminato nel valore della spesa consuntivata nell'anno 2011, fermo restando il rispetto dell'equilibrio economico e finanziario del Servizio sanitario regionale".
In particolare, con riferimento a quanto consuntivato nell'anno 2011 risultano complessivamente, per l'assistenza ospedaliera e per la specialistica ambulatoriale risorse pari a 263.385.000 euro.
Entro dicembre 2022 saranno determinati i tetti di spesa triennali 2022-2024:
- i budget dell'assistenza ospedaliera, specialistica ambulatoriale sulla base dell'all'articolo 15, comma 14, primo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135
- i budget dell'assistenza territoriale e termale.
Sarà approvata una metodologia per la definizione del fabbisogno ai fini della determinazione dei budget per le singole strutture.
A seguito dell'armonizzazione di tutte le regole relative all'accreditamento e alla definizione delle modalità operativa di verifica delle ASP e della Regione sarà integrato lo schema contrattuale
#### Obiettivi
- Definizione budget 2022-2024 per le strutture di assistenza ospedaliera e di specialistica ambulatoriale anche in considerazione della sentenza del Consiglio di Stato 02064 del 22 marzo 2022 e coinvolgimento delle strutture private nel recupero delle liste d'attesa.
- Definizione budget 2022-2024 per le strutture di assistenza territoriale e termale.
- Definizione di un sistema di individuazione delle funzioni assistenziale, di cui all'art. 8 - sexies del D. Lgs. 502/1992, per le strutture pubbliche e private accreditate
- Definizione del sistema di determinazione dei fabbisogni e assicurare l'iter procedurale per la definizione dei tetti di spesa, tenendo conto delle peculiarità che caratterizzano le strutture della rete di offerta, specificando passi procedurali e tempistiche per la sottoscrizione dei contratti con le strutture private accreditate.
- Integrazione nuovo schema contrattuale.
- Potenziare il Sistema di monitoraggio e garantire l'invio dei flussi di produzione al fine di assicurare I controlli di appropriatezza e di economicità del settore.
#### Azioni
- Adozione del decreto di attribuzione del budget pluriennale 2022-2024 agli erogatori privati accreditati
- Sottoscrizione dei contratti
- Adozione decreto definizione funzioni assistenziali strutture pubbliche e private accreditate
- Adozione della procedura per la definizione del fabbisogno di prestazioni
- Adozione del decreto di approvazione del nuovo schema contrattuale.
- Monitoraggio delle prestazioni da privato (budget/produzione/fatturato etc.). |
calabria | healthcare | planning_acts | Regione Calabria | 2022-11-01 | 898a04d810ac391b42ddc8d93805c8c6 | 17 | 17. ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE GOVERNO LISTE D'ATTESA | #### Stato di attuazione
Con DCA n. 88/2019 la Regione Calabria ha recepito il Piano Nazionale di Governo delle Liste d'attesa (PNGLA) e, contestualmente, ha adottato il Piano Regionale di Governo delle Liste d'Attesa (PRGLA).
Considerata la natura composita del PNGLA, che ricomprende ― in una prospettiva, per così dire, ex ante, il CUP e, in un momento logicamente e cronologicamente successivo, l'Attività Libero Professionale Intramuraria (ALPI) ed il Controllo cartelle cliniche ― si è ritenuto opportuno redigere un PRGLA che riprendesse pedissequamente le indicazioni del PNGLA, con l'intento di elaborare successivamente, in seno ad istituendi Gruppi tecnici di lavoro, linee d'intervento specifiche da trasfondere nei Programmi Attuativi Aziendali (PAAGLA).
Con DDG n. 1567 del 17/02/2020 è stato istituito il gruppo tecnico di lavoro regionale dedicato al Piano Regionale di Governo delle Liste d'Attesa (PRGLA) con competenza su tutte le materie di cui al PNGLA (CUP, Cartelle cliniche, ALPI) considerato il periodo pandemico ad oggi il gruppo non si è ancora riunito.
Con DCA n. 13/2022 la Regione Calabria ha adottato il proprio "Piano di recupero per le liste d'attesa, ai sensi della legge 30 dicembre 2021, n. 234 - articolo 1, commi 276 e 279" precipuamente finalizzato al recupero delle liste d'attesa determinate dall'emergenza Covid-19.
Nell'ambito del monitoraggio delle liste d'attesa ambulatoriali regionali la regione Calabria attiverà nel corso del 2022 una azione di governo direzionale ed operativo delle politiche di organizzazione delle attività specialistiche attraverso l'istituzione di un modello di Sovra-Cup, affiancato a moderni strumenti di data analytics.
Con DCA n. 45 del 20/04/2022 confermato l'assetto tripartito (Nord-Centro-Sud), si è ritenuto opportuno e necessario istituire un sovra-CUP regionale quale strumento indispensabile per consentire ai pazienti che ne avessero necessità di superare gli attuali limiti legati alla compartimentalizzazione dei tre CUP d'Area esistenti, nonché per perseguire l'efficientamento dell'intero Sistema, uniformando linguaggi e prassi dei predetti CUP d'Area. Con il medesimo atto si è autorizzato il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche socio-sanitarie all'adesione all'Accordo Quadro per l'affidamento di Servizi applicativi di Data Management per le Pubbliche Amministrazioni, ID 2102-LOTTO 3, CIG 8184365FA4, presente sulla piattaforma CONSIP.
#### Obiettivi
Implementazione nei sistemi dei CUP di area di tutte le agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private accreditate, nonché quelle dell'attività istituzionale e della libera professione intramuraria.
- Implementazione nei sistemi CUP di apposite agende destinate alla programmazione delle visite di controllo e degli accessi successivi al primo e gestite dai medici specialisti.
- Governo della mortalità della prenotazione mediante attivazione di servizi telefonici (recall) dedicati alla conferma dell'appuntamento e telematici relativi alla disdetta delle prestazioni prenotate – (D.Lgs. 124/1998)
- adozione di strumenti trasparenti e condivisi per il recupero della quota di compartecipazione alla spesa in caso di prestazioni non disdette ed in caso di mancato ritiro dei referti
- Realizzazione di un sistema di controllo sistematico e uniforme delle cartelle cliniche in tutte le aziende sanitarie.
- Uniformazione delle modalità operative dei CUP d'Area, implementando le funzioni di sovra-CUP regionale anche in prospettiva dell'eventuale realizzazione di un CUP Regionale.
- Attivazione del metodo RAO (Raggruppamenti di attesa omogenea).
- Favorire l'accesso alla prenotazione attraverso le farmacie convenzionate
- Sviluppo in ognuno dei CUP di area di un Cup on–line aggiornato in tempo reale
- informazione e comunicazione sulle liste di attesa, sulle modalità di accesso alla prenotazione delle prestazioni attraverso sezioni dedicate e accessibili sui siti Web Regionale ed Aziendali
#### Azioni
- Proposizione di provvedimenti da parte del gruppo di lavoro per il governo delle liste d'attesa.
- Monitoraggio del corretto funzionamento dei cup aziendali
- Formazione dei referenti aziendali sul corretto uso del protocollo operativo e sull'elaborazione dei report previsti.
- Definizione di linee guida uniformi per i 3 CUP di Area esistenti (Area Nord: Cosenza; Area Centro: Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia; Area Sud: Reggio Calabria) prevedendo il costante monitoraggio della effettiva inclusione di tutte le agende (attività pubblica, privata e libera professione) nel sistema CUP.
- Definizione di tutte agende con suddivisione per classi di priorità e gestione improntata a criteri di flessibilità in maniera di evitare la sottoutilizzazione e di massimizzare la capacità erogativa.
- I Sistemi CUP devono consentire la gestione separata dei primi accessi (visite e prestazioni diagnostico-terapeutiche) rispetto agli accessi successivi. A tal fine dovranno essere istituite apposite agende dedicate alle prestazioni intese come visite/esami successivi al primo accesso e programmate dallo specialista che ha preso in carico il paziente senza che questi venga rimandato dal medico di MMG/PLS, mediante la prescrizione in dematerializzata (DCA n. 35/2014)
- Il sistema CUP on-line deve consentire all'utente di: effettuare la prenotazione; consultare in tempo reale l'attesa relativa a prestazioni sanitarie erogate in ciascuna Classe di priorità; annullare le prenotazioni effettuate agli sportelli, al telefono oppure attraverso i CUP online; pagare il ticket e/o il costo della prestazione con bancomat, carta di credito e pago PA; visualizzare gli appuntamenti già prenotati; ristampare il promemoria dell'appuntamento e dell'eventuale costo della prestazione prenotata.
- Formare i referenti aziendali per l'utilizzo del metodo RAO (Raggruppamenti di Attesa Omogenei).
- Dare attuazione al DCA n. 13/2022 "Piano di recupero per le liste d'attesa, ai sensi della legge 30 dicembre 2021, n. 234 - articolo 1, commi 276 e 279" finalizzato al recupero delle liste d'attesa determinate dall'emergenza Covid-19 nel rispetto del termine del 31/12/2022 di cui all'art. 276, legge n. 234/2021. |
calabria | healthcare | planning_acts | Regione Calabria | 2022-11-01 | 898a04d810ac391b42ddc8d93805c8c6 | 18 | 18. GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO | #### Stato di attuazione
È stata approvata con DCA n. 20/2022 la Riorganizzazione dell'attività regionale di gestione del rischio clinico, che disciplina il nuovo modello organizzativo del Centro Regionale per la gestione del Rischio Clinico, in coerenza con le indicazioni della Legge n. 24/2017. Il Centro Regionale per la gestione del Rischio Clinico esercita funzioni di indirizzo e controllo sulle attività di Governo clinico, qualità e risk management, interfacciandosi con l'Osservatorio nazionale delle Buone Pratiche. Il Centro coordina le Unità Operative di Rischio Clinico delle Aziende Sanitarie e tutte le strutture private accreditate nell'attuazione delle norme relative al rischio clinico e nell'implementazione delle migliori pratiche per la prevenzione dei rischi e degli eventi avversi nonché nella raccolta e nell'analisi dei dati relativi agli eventi avversi, agli eventi sentinella, agli eventi senza danno e al contenzioso.
Nello specifico, il Centro procede ad analisi e feedback annuale sul monitoraggio aziendale: mappatura dei rischi, analisi cartelle cliniche, qualità dell'informazione e consenso informato, applicazione delle Raccomandazioni Ministeriali e dei relativi sistemi di monitoraggio, segnalazione e gestione degli eventi sentinella e segnalazione spontanea degli eventi avversi (incident reporting), prevenzione delle cadute e delle lesioni da decubito, controllo delle infezioni, controllo del dolore, sicurezza del percorso operatorio, sicurezza del farmaco, monitoraggio piani di formazione aziendali, regolamenti e piani aziendali di rischio clinico per gli adempimenti LEA e legge 24/2017, nonché gli obiettivi aziendali e regionali.
Il Centro si basa su due specifici organismi regionali consultivi, di controllo e di feedback, previsti nel citato DCA, ovvero:
- il Comitato regionale analisi e valutazione degli eventi (C.A.V.E.) che provvede all'analisi, controllo e feedback degli eventi sentinella, ma anche di gravi criticità o di eventi avversi seri, qualunque sia la fonte informativa, con lo scopo principale di ricavare informazioni utili per la qualificazione e la stratificazione dei rischi, di fornire indicazioni circa le azioni correttive o i piani di miglioramento e l'applicazione di metodologie dedicate e adatte al contenimento dei rischi;
- il Comitato regionale valutazione sinistri (Co.Re.Va.Si.) che ha il compito principale di rilevare a livello regionale le informazioni relative alle denunce dei sinistri trasmesse dalle aziende sanitarie, in modo da elaborare una mappatura regionale dei rischi e dei sinistri, espletare funzioni di indirizzo operativo e gestionale rispetto ai comitati di valutazione sinistri aziendali, nonché uniformare le procedure di gestione tecnico-amministrative e fornire indicazioni dei rischi incidenti sulla sicurezza delle cure. Si rimanda a successivo atto il regolamento per la gestione diretta dei sinistri.
Gli organismi regionali forniranno le informazioni utili per implementare un sistema informatizzato che colleghi in rete tutte le aziende sanitarie, al fine di effettuare:
- Il monitoraggio dei flussi di segnalazione degli eventi sentinella
- Il monitoraggio delle raccomandazioni ministeriali
- Il monitoraggio dei sinistri
- Il monitoraggio degli eventi avversi.
Dalle analisi periodiche dei dati scaturisce il programma formativo annuale degli operatori e saranno stabiliti gli indicatori per la verifica delle singole realtà aziendali.
Con il medesimo DCA è stato approvato anche il documento che regolamenta le attività di gestione del rischio clinico nelle strutture sanitarie private accreditate, ribadendo gli obblighi e fornendo alle stesse indirizzi univoci per la strutturazione delle attività di governo clinico nell'ottica di un miglioramento dell'efficacia clinico–assistenziale.
#### Obiettivi
- Avviare l'attività del nuovo Centro Regionale per la gestione del Rischio Clinico, attraverso l'istituzione dei due organismi regionali consultivi.
- Aggiornare e regolamentare il flusso informativo dei dati relativi ai sinistri, favorendo, tramite piattaforme informatiche integrate, la trasmissione e la condivisione delle informazioni tra il livello aziendale e quello regionale, al fine di elaborare una mappatura regionale dei rischi e dei sinistri.
- Avviare e monitorare l'attività di rischio clinico nelle strutture private accreditate.
- Monitorare la qualità della documentazione sanitaria.
- Coordinare le azioni di prevenzione e gestione del rischio clinico con quelle di prevenzione e gestione del rischio infettivo.
#### Azioni
- Costituire il Comitato regionale analisi e valutazione degli eventi ed il Comitato regionale valutazione sinistri.
- Redigere il Regolamento relativo al flusso informativo dei dati relativi ai sinistri tra livello aziendale e livello regionale.
- Monitorare l'attività di rischio clinico nelle strutture private accreditate, costruendo una rete di input/output fra la struttura sanitaria privata e l'azienda sanitaria territorialmente competente e favorendo attività di cooperazione e condivisione attraverso feedback continuativi, al fine di assicurare processi di sicurezza delle cure.
- Monitorare la qualità della documentazione sanitaria attraverso modelli operativi regionali, al fine di identificare rischi ed esposizione medico-legale e uniformare le procedure su tutto il territorio regionale.
- Coordinare le azioni di prevenzione e gestione del rischio clinico con quelle di prevenzione e gestione del rischio infettivo e supportare l'implementazione delle azioni previste dai piani nazionali come il Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico-Resistenza (PNCAR). |
calabria | healthcare | planning_acts | Regione Calabria | 2022-11-01 | 898a04d810ac391b42ddc8d93805c8c6 | 19 | 19. GESTIONE PAGAMENTI | ## 19.1 Programmazione, gestione dei pagamenti del SSR e monitoraggio dei tempi di pagamento corrente
#### Stato di attuazione
La Regione Calabria presenta ancora delle criticità sui tempi di pagamento, come evidenziato dall'ITP (Indicatore di Tempestività dei Pagamenti). Il fenomeno dei ritardi dei pagamenti è presente in tutte le Aziende con situazioni di estrema criticità in alcune Aziende Sanitarie (ASP Crotone, ASP Catanzaro, ASP Reggio Calabria, AO Catanzaro, AOU Mater Domini, etc.).
Il ritardo nei pagamenti è dovuto a specifiche criticità:
- La presenza di un elevato contenzioso e in alcune Aziende della presenza di assegnazioni giudiziarie/pignoramenti, che hanno determinato pagamenti forzosi da parte dell'Istituto Tesoriere non ancora regolarizzate da parte delle Aziende sanitarie. Tale situazione determina l'incapacità di alcune Aziende di procedere ai pagamenti delle situazioni debitorie pregresse.
- Risorse finanziarie correnti (risorse FSR) non sufficienti, anche in termini di disponibilità, a far fronte ai debiti correnti, per assorbimento delle stesse per i pagamenti della gestione straordinaria (soprattutto sopravvenienze passive per debito pregresso) e per il pagamento degli interessi passivi generati dai ritardati pagamenti; nonché dalla presenza dei pignoramenti della cassa presso il Tesoriere delle Aziende sanitarie, rendendo tali risorse di fatto non disponibili.
- Difficoltà delle Aziende sanitarie ad effettuare una programmazione mensile coerente con le risorse correnti per la gestione dei pagamenti.
- Difficoltà connesse al processo di liquidazione delle fatture, in parte riconducibili alla frequente mancata individuazione relativamente ai singoli contratti del Direttore Esecuzione Contratto (DEC) e del responsabile unico del procedimento (RUP);
Nell'anno 2020, la Regione ha avviato il percorso di monitoraggio dei pagamenti da parte delle Aziende sanitarie. Nello specifico con nota n. 14449 del 15 gennaio 2020 è stata avviata la "rilevazione situazione del debito commerciale al 31/12/2019 ed istituito il flusso mensile dei pagamenti, al fine di verificare l'andamento del debito commerciale aperto e le fattispecie (categorie di fornitori) oggetto dei pagamenti periodici. La Regione ha avviato di conseguenza la raccolta dei flussi mensili dei pagamenti ed il monitoraggio degli stessi, che è risultato possibile ad eccezione di alcune aziende che non hanno trasmesso puntualmente il flusso mensile dei pagamenti. Fermo restando la necessità di addivenire alla risoluzione delle criticità connesse alla gestione del pregresso e soprattutto del contenzioso in essere, la cui trattazione è rimandata allo specifico capitolo "Gestione del Contenzioso e del Debito pregresso", nel presente capitolo si individueranno le azioni da porre in essere per migliorare la programmazione delle risorse del SSR e l'utilizzo omogeneo ed efficace delle stesse da parte delle Aziende sanitarie.
A fronte delle criticità sopra riportate, si pone la necessità di garantire a livello regionale una programmazione dell'utilizzo delle risorse correnti e a cascata da parte delle Aziende sanitarie al fine di limitare i ritardi nei pagamenti.
In riferimento alle criticità connesse alla liquidazione delle fatture, si rende necessario, coerentemente con quanto previsto nel capitolo 19 "Percorso di Certificabilità dei Bilanci" del P.O. 2022-2023, adottare delle linee guida sull'acquisto dei beni di consumo e servizi sanitari e non sanitari al fine di ottimizzare la procedura amministrativo contabile del ciclo passivo ed impattare positivamente sulla gestione dei pagamenti.
Preliminarmente le Aziende dovranno effettuare una ricognizione sui contratti in essere, al fine di verificare la designazione dei DEC e dei RUP per ogni singolo contratto.
Inoltre, al fine di favorire l'individuazione dei RUP/DEC si dovranno adottare dei regolamenti aziendali, sulla base delle linee guida regionali, e della normativa in tema di appalti pubblici D.Lgs 50/2016.
Parallelamente, il Sistema informativo regionale (Sec-Sisr) dovrà consentire, successivamente alla ricezione della fattura e alla sua registrazione sul sistema contabile, per il tramite di uno dei seguenti parametri: CIG, n° ordine, contratto, lo smistamento immediato della stessa sulla "scrivania virtuale" del DEC e del RUP.
Le linee guida regionali, rientranti nel Percorso di certificabilità dei bilanci, dovranno stabilire che Il processo di liquidazione prevederà due differenti fasi ed in particolare una fase tecnica seguita da quella amministrativa che dovranno completarsi entro 60 giorni al fine di consentire il rispetto dei tempi di pagamento.
Inoltre, coerentemente con quanto previsto nel capitolo 19 "Percorso di Certificabilità dei Bilanci" del P.O. 2022-2023, la Regione intende formalizzare l'adozione di linee guida sull'acquisto dei beni di consumo e servizi sanitari e non sanitari al fine di ottimizzare la procedura amministrativo contabile sul ciclo passivo ed impattare positivamente sulla gestione dei pagamenti. A seguito le Aziende dovranno adottare la propria procedura, il cui monitoraggio avverrà sulla base di quanto previsto nel paragrafo denominato "Monitoraggio/verifica delle azioni del PAC".
A partire dall'anno 2022, la Regione prevede di avviare un ulteriore monitoraggio sull'indicatore di tempestività dei pagamenti basato sui flussi dell'esercizio della sola gestione corrente e che, pertanto, non risulti inficiato dalle partite debitorie pregresse. La finalità è di ottenere degli indicatori realmente rappresentativi dei tempi di pagamento delle Aziende del SSR al netto del contenzioso e del debito pregresso ancora aperto.
Le Aziende, inoltre, dovranno individuare un referente che monitori l'andamento dell'ITP aziendale nel rispetto della tempistica del processo di liquidazione descritta nelle linee guida regionali.
In riferimento al personale da dedicare alla gestione dei pagamenti, si evidenzia che le Aziende hanno avviato le procedure previste ai sensi del D.L. 146/2021 c. 16 septies lett.b) al fine del reclutamento delle unità lavorative da dedicare al processo di controllo, liquidazione e pagamento delle fatture, sia per la gestione corrente che per il pregresso, previa circolarizzazione obbligatoria dei fornitori sul debito iscritto fino al 31 dicembre 2020. In particolare le Aziende sono autorizzate a reclutare, sulla base dei fabbisogni di personale valutati e approvati dal commissario ad acta, fino a 5 unità di personale non dirigenziale, categoria D, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di durata non superiore a trentasei mesi, esperte nelle predette procedure e dotate dei previsti requisiti formativi. Tutte le aziende hanno quasi completato le procedure di reclutamento di dette unità e due delle aziende regionale utilizzeranno per l'assunzione di detti operatori le graduatorie delle altre aziende
Infine, un ulteriore monitoraggio dovrà riguardare l'intensificazione dell'utilizzo della PCC da parte delle Aziende con un report attestante la riconciliazione tra importo dovuto (al netto delle sospensioni per contestazioni, contenzioso, etc) e importo comunicato dall'Azienda nonché tra debito scaduto e rilevazione in Co.ge della voce debiti v/fornitori. |
calabria | healthcare | planning_acts | Regione Calabria | 2022-11-01 | 898a04d810ac391b42ddc8d93805c8c6 | 20 | 20. PERCORSO DI CERTIFICABILITÀ DEI BILANCI | ## 20.1 Attuazione delle azioni previste dall'ultimo decreto del PAC, da parte delle Aziende sanitarie
#### Stato di attuazione
La Regione Calabria, con DPGR-CA n. 96 del 04.07.2013 ha approvato il Percorso Attuativo della Certificabilità (PAC) dei bilanci sanitari della Regione Calabria, recante gli obiettivi e le relative scadenze indicate nella griglia redatta ai sensi del DM 1.3.2013, articolata nelle parti: Requisiti generali, Requisiti Ciclo Attivo, Requisiti Ciclo Passivo e corredata dalla Relazione di accompagnamento ai sensi dell'art. 3 del Decreto interministeriale del 17/9/2012.
Con il DCA n. 5 del 01/04/2015 sono state recepite le prescrizioni ministeriali al PAC regionale approvato con DPGR-CA 96/2013, indicate nell'allegato al verbale del Tavolo di Verifica congiunto concernente le riunioni del 28 ottobre e del 12 novembre 2014; con il DCA n. 93 del 14.09.2015 sono state recepite dalla Struttura Commissariale, con un atto formale richiesto dal Tavolo e Comitato nel verbale del 23/07/2015, le ulteriori raccomandazioni/prescrizioni.
Con il DCA n. 33 del 08/03/2016, a seguito dell'attività di ricognizione delle procedure in uso presso le Aziende del SSR e coerentemente con quanto previsto dal PAC regionale, sono state approvate le Procedure Amministrativo Contabili relative a: Gestione del Ciclo Attivo, Gestione del Personale, Gestione Magazzino, Gestione del Patrimonio, Gestione Inventari, Gestione della Mobilità Sanitaria e delle Partite infragruppo, Gestione del Contenzioso, Gestione delle Rilevazione Numerarie, Gestione Chiusure Contabili.
Con il DDG n. 5946 del 07/07/2017, si è proceduto ad affidare al Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario (CERISMAS) l'organizzazione di un percorso di formazione, strutturato in quattro moduli (Magazzino, Immobilizzazioni e Patrimonio netto, Ciclo Passivo e Ciclo attivo), avente la finalità di supportare le Aziende del SSR nello sviluppo delle competenze necessarie per l'implementazione delle procedure amministrativo-contabili, con relativa verifica finale.
Con il DCA n. 212 del 5/11/2018 avente ad oggetto "Obiettivo 3.1 del P.O. 2016-2018 - Percorso Attuativo della Certificabilità dei bilanci delle aziende del SSR - Rideterminazione del cronoprogramma del PAC regionale adottato con DPGR-CA n. 96/2013" si è proceduto ad approvare, sulla base delle delibere aziendali di rimodulazione dei PAC, la griglia attestante la riprogrammazione del Percorso attuativo di Certificabilità delle Aziende Sanitarie, indicando quale scadenza ultima per il raggiungimento degli obiettivi quella del 31/12/2019.
Con il DCA n. 68 del 19/03/2020, a seguito delle numerose criticità rilevate nell'implementazione delle azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi previsti dal PAC, si è proceduto ad un'ulteriore riprogrammazione del Percorso Attuativo della Certificabilità indicando quale scadenza ultima per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PAC quella del 31/12/2021.
Nel corso dell'attività di monitoraggio sullo stato di avanzamento del PAC è emersa la necessità di rivedere ed aggiornare alcune procedure amministrativo-contabili, di cui al già citato DCA n. 33/2016, oltre che di procedere all'adozione di procedure ancora non oggetto di approvazione regionale.
Con il suindicato DCA n. 68/2020 si è dato atto che la Regione Calabria, nell'ambito del contratto stipulato con l'RTI "KPMG Advisory S.p.A. - Università Commerciale Luigi Bocconi" per i servizi di Advisory contabile, si sarebbe avvalsa del supporto dell'Università Bocconi per quanto riguarda la formazione del personale delle Aziende del SSR e la verifica dei risultati raggiunti oltre che nella predisposizione e l'aggiornamento di linee guida e/o direttive e/o manuali operativi aventi a oggetto le procedure contabili, le procedure di revisione e le procedure di consolidamento dei conti al fine di garantire il miglioramento del processo di formazione e analisi delle informazioni contabili del SSR.
A partire da aprile 2020, pertanto, è stata avviata un'attività formativa, realizzata attraverso corsi FAD, individuando quali destinatari le figure professionali che svolgono attività a rilevanza contabile all'interno delle Aziende del SSR (es. magazzino, personale, gestione immobilizzazioni e ordini) e i Collegi Sindacali Aziendali (interlocutori fondamentali nelle revisioni limitate previste dal PAC).
La suddetta attività formativa ha riguardato le seguenti procedure amministrativo-contabili:
- gestione del magazzino farmaceutico;
- distribuzione per conto dei farmaci A-PHT;
- gestione delle attrezzature sanitarie;
- acquisto dei beni di consumo e servizi sanitari e non sanitari (ciclo passivo);
I corsi FAD, aventi ad oggetto le sopracitate procedure amministrativo-contabili del magazzino farmaceutico, della distribuzione per conto dei farmaci A-PHT e della gestione delle attrezzature sanitarie, si sono conclusi con due giornate formative presso la Cittadella Regionale nell'ambito delle quali, alla presenza dei rappresentanti di tutte le Aziende del SSR, sono state discusse le linee guida regionali.
Le suddette linee guida regionali saranno oggetto di approvazione con decreto commissariale e ciascuna Azienda, nell'ambito dei controlli descritti dalle medesime linee guida, dovrà adottare, entro un termine stabilito, la propria procedura amministrativo contabile aziendale.
Con nota prot. 283286 del 22/06/2021, la Struttura Commissariale, di concerto con il Dipartimento regionale, ha richiesto alle Aziende di relazionare in merito allo stato di implementazione delle Azienda del SSR. Si rappresentano, nella tabella sottostante, in modo sintetico gli esiti della ricognizione.
Successivamente si procederà ad una ricognizione sullo stato di attuazione del Percorso di Certificabilità dei Bilanci alla data del 31/12/2021, che condurrà ad una riprogrammazione del PAC con annessa rimodulazione delle scadenze (previste dal DCA 68/2020) relative all'implementazione delle azioni funzionali al raggiungimento degli obiettivi.
La Regione, nell'ambito delle procedure già adottate con DCA n.33/2016 ed oggetto di revisione, coerentemente con il programma 6 "Gestione del Contenzioso" del presente P.O. 2022-2024, si focalizzerà sulla procedura del contenzioso con particolare riferimento all'aspetto del regolarizzo contabile dei pignoramenti e delle assegnazioni giudiziarie nonché sulla procedura della circolarizzazione del debito pregresso.
Sono in corso attività di messa a punto dei regolamenti aziendali inerenti il "ciclo passivo" con particolare attenzione al processo di "liquidazione tecnica" e attestazione di reso servizio in termini qualitativi e quantitativi.
Entro gennaio 2023, sarà convocato un tavolo tecnico alla presenza dei Direttori Amministrativi, soggetti responsabili dei PAC Aziendali, con la finalità di verificare l'adeguamento delle procedure amministrativo contabili che sono state oggetto di integrazioni e verificarne lo stato di adozione.
A seguito del tavolo tecnico saranno avviati percorsi di formazione in modalità FAD e/o incontri con il personale Aziendale afferente alle aree di attività coinvolte dalle singole procedure.
A conclusione dell'attività di revisione delle procedure già adottate e della definizione delle procedure previste dal PAC e non ancora esitate, sarà adottato un nuovo provvedimento commissariale inerente le procedure amministrativo contabili.
#### Obiettivi
La Regione si pone i seguenti obiettivi:
- Aggiornamento delle linee guida regionali inerenti le procedure amministrativo contabili.
- Adozione del DCA di approvazione delle linee guida sulle procedure amministrativo contabili (gestione del magazzino farmaceutico, distribuzione per conto dei farmaci A-PHT, gestione delle attrezzature sanitarie, acquisto dei beni di consumo e servizi sanitari e non sanitari - ciclo passivo);
- L'adozione di un nuovo DCA con rimodulazione delle scadenze, condivise con tutte le Aziende del SSR e in relazione allo stato di attuazione di ciascuna Azienda.
- Adozione delle linee guida regionali ed implementazione, da parte delle Aziende, della relativa procedura amministrativo-contabile sulla "gestione contenzioso".
- Adozione della procedura amministrativo-contabile della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) con contestuale aggiornamento delle linee guida per le modalità di rilevazione contabile degli eventi della Gestione Sanitaria Accentrata (Dec. n. 16670 del 30/12/20214).
- La conclusione del Percorso di Certificabilità dei Bilanci da parte delle Aziende del SSR entro il 31 dicembre 2024.
#### Azioni
- Adozione del DCA di approvazione delle linee guida sulle procedure amministrativo contabili, già oggetto di confronto con i referenti aziendali
- Ricognizione dello stato di attuazione dei PAC aziendali alla data del 31 dicembre 2021.
- Adozione del DCA con rimodulazione delle scadenze.
- Adozione linee guida regionali sulla "gestione contenzioso".
- Tavolo tecnico con i Direttori Amministrativi delle Aziende, Responsabili dei PAC Aziendali, al fine di individuare le procedure amministrativo contabili oggetto di aggiornamento.
- Avvio percorso di formazione in presenza o in modalità FAD su procedure amministrativo- contabili e/o incontri con referenti aziendali su singole procedure.
- Adozione DCA aggiornamento linee guida procedure amministrativo contabili.
Le azioni, qui descritte saranno armonizzate con l'accordo di programma quadro, già richiamato nel paragrafo 4 del presente documento denominato "Gestione contenzioso e riconciliazione del debito pregresso", che prevede delle attività di accompagnamento alla certificabilità dei bilanci.
## 20.2 Monitoraggio/verifica delle azioni del PAC
#### Stato di Attuazione
Al fine di realizzare gli obiettivi indicati nel PAC regionale, la Regione prevede di attivare un sistema di monitoraggio periodico relativo alle azioni poste in essere dalle Aziende e ai risultati conseguiti, in relazione alle tempistiche previste dal PAC adottato.
A tal fine, in ottemperanza al DPGR n. 96/2013, sono stati individuati, quali Responsabili del PAC, i direttori amministrativi pro-tempore di ciascuna Azienda.
In relazione alla coerenza delle azioni del PAC è necessario implementare le attività di monitoraggio a livello regionale ed al livello aziendale.
Tale implementazione prevedrà una verifica periodica e ciclica delle procedure approvate dalla Regione e dalle Aziende attraverso strumenti di autovalutazione elaborati a livello regionale, condivisi con i Collegi sindacali aziendali e somministrati alle aziende.
#### Obiettivo
Obiettivo principale del monitoraggio trimestrale è quello di garantire il raggiungimento degli obiettivi indicati nei PAC da ciascuna Azienda e nei tempi stabiliti in ciascun percorso aziendale nonché di verificare periodicamente il funzionamento e l'adeguatezza delle procedure approvate.
#### Azioni
- Elaborazione di check list di verifica sulle procedure regionali ed aziendali attraverso gruppi di lavoro appositamente costituiti.
- Condivisione delle check list con i Collegi Sindacali. Somministrazione alle aziende delle check list e loro compilazione.
- Individuazione da parte delle aziende degli interventi correttivi al fine di ottemperare alle criticità emerse nella redazione delle check list.
- Espressione di pareri da parte dei collegi sindacali sulla check list e sull'applicazione delle procedure amministrativo contabili (revisioni limitate)
- Analisi regionale dei risultati delle check list aziendali, dei pareri dei collegi sindacali e dei correttivi adottati.
- Assunzione di eventuali provvedimenti conseguenti. |
calabria | healthcare | planning_acts | Regione Calabria | 2022-11-01 | 898a04d810ac391b42ddc8d93805c8c6 | 21 | 21. TENDENZIALE PROGRAMMATICO 2022-2025 | Il Tendenziale 2022-2025 è stato costruito sulla base dei dati del CE IV trimestre 2021 e tenendo conto degli andamenti rilevati nell'anno 2020 e negli anni precedenti, al fine di considerare anche la gestione del SSR degli anni pre pandemia da COVID-19. L'elaborazione del Tendenziale per gli anni 2022-2025 prende in considerazione le dinamiche economiche realizzate nel periodo 2019- 2021, oltre che i fattori macroeconomici di riferimento che, seppur in maniera esogena, influenzano l'andamento dei ricavi e la crescita della spesa.
Il Programmatico è stato definito sulla base delle stime degli impatti economici dei singoli interventi previsti all'interno del presente documento programmatorio. Va evidenziato, che la costruzione economica tiene conto anche di quanto previsto dal Decreto-legge 150/2020, dalla Legge di Bilancio 2022 e dalla situazione riconducibile all'emergenza COVID-19.
Al fine di attuare un confronto con i documenti di Verifica Trimestrale e le Relazioni economiche- sanitarie trimestrali, nel Tendenziale e Programmatico, viene adoperata la rappresentazione nella riclassifica adottata nei suddetti documenti.
Sempre ai fini di un migliore confronto con i documenti di Verifica Trimestrale e Relazioni economiche-sanitarie trimestrali si evidenzia che anche le successive tabelle del presente documento seguiranno la riclassifica di seguito esposta.
Nell'allegato 1 "Modello CE" si presenta il prospetto con il dettaglio delle singole voci di conto economico.
Il tendenziale 2022-2025 della Regione Calabria è stato costruito a partire dai valori del CE IV trimestre 2021 e delle informazioni desumibili dalla gestione e andamento dei costi degli anni precedenti al 2021. Inoltre, si è tenuto conto dell'incremento del fondo sanitario come previsto dalla Legge di Bilancio 2022 n. 234/2021. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Catanzaro (CZ) | 2022-12-22 | 07108e7d68b7e897ed6a800be9802105 | 1 | Esito dell'analisi dell'assetto complessivo delle società partecipate | Le amministrazioni locali devono dare attuazione alle nuove disposizioni dettate dal D. Lgs. n. 175 del 19 agosto 2016, recante "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica", per come modificato e integrato dal decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100.
Il "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" (in avanti, per brevità, T.U.S.P.) impone a tutte le amministrazioni pubbliche di effettuare annualmente, entro il 31 dicembre, una "analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrono i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione...".
Ai sensi delle previsioni di cui all'art. 4, comma 1, del predetto T.U.S.P., le Pubbliche Amministrazioni, ivi compresi le Provincie, non possono, direttamente o indirettamente, mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. La razionalizzazione periodica deve pertanto evidenziare quelle partecipazioni delle quali non si ravvisa la necessità del mantenimento per il perseguimento delle finalità dell'Ente e che, pertanto devono essere dismesse.
Al fine della corretta gestione delle partecipazioni societarie, è necessario che la Provincia definisca un efficace sistema di controllo e di vigilanza delle società partecipate, funzionale alla preventiva acquisizione di dati ed informazioni utili alla motivazione della scelta di mantenere o dismettere la partecipazione. Nello specifico, questo Ente deve sottoporre le società partecipate ad un penetrante controllo in ordine alla realizzazione degli obiettivi preventivamente individuati, ai reciproci rapporti finanziari, alla situazione contabile, gestionale e organizzativa delle società nonché ai possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il bilancio della Provincia.
La scelta di mantenere lo strumento societario, inoltre, necessita di una puntuale ed argomentata motivazione, soprattutto nel caso di società in perdita strutturale, le cui partecipazioni si ritenga, ciò nonostante, di mantenere. La valutazione dell'Ente, dunque non può prescindere da un'attenta analisi dei risultati economici e della gestione finanziaria delle società partecipate. A tal proposito, il d. lgs. 175/2016, con l'obiettivo di responsabilizzare maggiormente gli Enti, prevede che in caso di perdite reiterate nella partecipata gli Enti sono tenuti ad accantonare risorse e a decurtare i compensi degli amministratori (art. 21), dando atto che il conseguimento di un risultato economico negativo per due anni consecutivi rappresenta giusta causa per la revoca degli amministratori, nonché per l'avvio del processo di razionalizzazione delle società con un trend negativo per quatto anni nell'ultimo quinquennio (artt. 20 e 24). La formulazione complessiva del decreto, evidenzia che la ratio legis si sostanzia nell'intento del legislatore di dare impulso al riordino e alla razionalizzazione delle partecipazioni societarie pubbliche anche mediante la previsione di pesanti sanzioni. Da quanto sopra, emerge che questo Ente è obbligato, indipendentemente dalla consistenza più o meno ampia della propria partecipazione azionaria, ad un effettivo monitoraggio sull'andamento delle società. La Provincia di Catanzaro detiene partecipazioni nelle società di seguito elencate:
## LAMEZIAEUROPA S.P.A.
È una società per azioni a maggioranza pubblica che ha sede nel Comune di Lamezia Terme, Zona Industriale area ex SIR. La società è stata costituita in data 17 marzo 1997. È iscritta nel Registro delle Imprese di Catanzaro dal 14 agosto 1997 (Codice fiscale 0212133095, n. R.E.A. CZ-154049). La società ha per oggetto la promozione di attività dirette al rilancio ed allo sviluppo produttivo e occupazionale dell'area ex SIR di Lamezia Terme nel quadro dell'utilizzo di risorse rivenienti dai fondi nazionali di cui alla legge n. 263/93, alle leggi regionali n. 488/92 e n. 341/95 e di altre normative regionali, nazionali e comunitarie nonché il rilancio economico e sociale di Lamezia Terme e del suo comprensorio. Il capitale sociale è pari ad € 3.500.000,00, interamente versato, suddiviso in 700.000 azioni del valore nominale di € 5,00. L'Amministrazione Provinciale di Catanzaro possiede una partecipazione di n. 97.312 azioni, per un valore nominale di € 486.560,00 pari al 13,90%.
La compagine societaria è costituita da 26 soci tutti Soggetti Promotori del Patto Territoriale Lametino ed i cui azionisti di riferimento sono – oltre alla PROVINCIA di Catanzaro, il COMUNE di Lamezia Terme con una partecipazione del 28,52%, la Regione Calabria attraverso "FINCALABRA S.P.A.", con una partecipazione del 20%, "INVITALIA SPA" attraverso "Investire Partecipazioni", con una partecipazione del 20%, la C.C.I.A.A. di Catanzaro, con una partecipazione del 14,14% - detentori del 97% delle azioni.
Il consiglio di amministrazione è composto da cinque amministratori di cui uno nominato dal Comune di Lamezia Terme.
Con la L. R. 2 agosto 2013, n. 42, pubblicata sul B.U.R. n. 15 dell'1 agosto 2013, supplemento straordinario n. 3 del 8 agosto 2013 – recante ad oggetto "Riconoscimento delle Agenzie di sviluppo Locale" – la "LAMEZIAEUROPA S.P.A." ha ottenuto il riconoscimento di "Agenzia di Sviluppo Locale". Ai sensi dell'articolo 3, comma 2, della suddetta legge regionale, le "Agenzie di Sviluppo Locale" hanno lo scopo di "promuovere lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale, di qualificare le competenze e le risorse umane e di accrescere la competitività e l'attrattività dei territori di riferimento valorizzando i sistemi produttivi locali, in piena sinergia con gli strumenti della programmazione regionale e della pianificazione territoriale". Va evidenziato che la partecipazione in "Lamezia Europa S.p.A." ricade nelle ipotesi di cui all'articolo 20, comma 2, lett. b) (società con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti) e lett. d) (società che, nel triennio precedente, ha conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro).
Pertanto, risulta in contrasto con le previsioni di cui all'art. 24, comma1, TUSP, che prescrive, per tale partecipazione l'adozione di una misura di razionalizzazione di cui all'art. 20, commi 1 e 2.
Nonostante le criticità, si riconosce alla partecipata un riguardevole potenziale che induce a ritenere la partecipazione strumentale al perseguimento degli obiettivi istituzionali di questo Ente, ravvisando pertanto un interesse a mantenere la partecipazione posseduta nella Società.
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 ha registrato una perdita pari ad € 547.492,00. La suddetta perdita, data l'impossibilità di copertura nell'esercizio medesimo, è stata riportata a nuovo determinando, in tal modo, una riduzione del patrimonio netto ad € 2.952.508,00 (€ 3.500.000,00 - 547.492,00).
I dati desunti dal bilancio al 31 dicembre 2017 evidenziano una situazione caratterizzata da elementi di elevata criticità, quali:
- sproporzione tra il valore ed il costo della produzione;
- elevato indebitamento della società, con buona parte della consistente esposizione debitoria esigibile entro il corrente anno (per un importo pari ad € 2.140.495,00);
- elevati costi per il personale che, paradossalmente si compone di tre sole unità (un dirigente, un impiegato ed un operario).
Dalla "Relazione della società di revisione indipendente sul bilancio al 31 dicembre 2017" redatta dalla società "AUDIREVI S.p.A.", (CF 05953410585, PI 12034710157) Società di revisione e organizzazione contabile con sede legale in Milano – emerge, tra l'altro, che la società presenta una difficile situazione finanziaria che, come dichiarato dagli amministratori, va affrontata mediante un intervento da parte della compagine azionaria.
Il Consiglio di Amministrazione, nel corso del 2017 e del 2018, ha convocato diverse assemblee straordinarie per proporre l'adeguamento del patrimonio sociale alle correnti esigenze della gestione.
Dalla documentazione trasmessa dalla partecipata con nota n. 82103 del 20 novembre 2017, emerge che l'operazione proposta si sostanzia in un aumento del Capitale Sociale a pagamento, per un importo massimo di 3.000.000,00 oltre l'eventuale sovrapprezzo sull'inoptato, mediante l'emissione di nuovi titoli azionari, avente valore nominale di € 5,00 offerti in opzione agli Azionisti della Società ai sensi dell'art. 2441 c.c..
Gli azionisti avranno la facoltà di esercitare il diritto di opzione in base al rapporto tra il numero delle azioni in circolazione e quello delle azioni emesse. Essendo il capitale sociale, nella sua attuale entità, di € 3.500.000,00, costituito da n. 700.000 azioni in circolazione, ed essendo oggetto di deliberazione l'aumento del capitale sociale per € 3.000.000,00 mediante emissione di n. 600.000 azioni, ciascun azionista potrà esercitare il diritto di opzione in base al rapporto di sei azioni di nuova emissione ogni sette azioni vecchie possedute. È stato tuttavia previsto che l'operazione non si esaurisca nell'ambito dell'attuale base sociale, per cui l'offerta potrebbe rivolgersi a terzi per l'eventuale inoptato pur mantenendo una maggioranza pubblica.
Per quanto riguarda l'Amministrazione Provinciale il diritto di opzione consentirebbe l'acquisto di n. 83.410 azioni, per un importo di € 417.050,00. La sottoscrizione di questo numero di azioni garantirebbe il mantenimento inalterato della quota di capitale sociale posseduta, pari al 13,90%.
Come risulta evidente da quanto esposto dal management aziendale nelle relazioni allegate al bilancio al 31 dicembre 2016 e al bilancio 2017, l'operazione è finalizzata esclusivamente alla ristrutturazione patrimoniale che, a sua volta, si pone l'obiettivo di superare l'attuale squilibrio, causa di disavanzi di periodo.
Il programma di sviluppo, sostenuto dall'operazione di aumento del capitale sociale sembra indirizzato al recupero dell'equilibrio gestionale per creare un organismo aziendale equilibrato sia nella sua struttura statica che nelle dinamiche di periodo.
Viste le ristrettezze economiche-finanziarie dovute ai continui e ingenti tagli del Governo centrale, nonché i dati desunti dall'analisi di bilancio, hanno indotto la dirigenza di questo Ente ad esprimere parere sfavorevole all'aumento di capitale sociale della "Lameziaeuropa S.p.A." e alla sottoscrizione di nuove azioni. La dirigenza dell'Ente, pur rimanendo contraria all'aumento di capitale, è consapevole che in assenza di tale operazione si verificherà, inevitabilmente, l'acuirsi della crisi aziendale con le conseguenze plasticamente prevedibili.
Va ancora evidenziata l'impossibilità – in assenza di un processo di ristrutturazione patrimoniale – di garantire l'equilibrio economico-finanziario e di fronteggiare la propria esposizione debitoria, ritenuta dagli organi di amministrazione e controllo della partecipata, indispensabile al superamento della crisi e a garantire la continuità aziendale.
Si evidenzia che nel 2019 la società, dopo anni di perdite, ha realizzato un risultato positivo di euro 2.964,00, in linea con il Piano Industriale 2019 – 2023 sottoposto alla valutazione degli Azionisti in occasione dell'Assemblea Straordinaria del 21 gennaio 2019. Sul punto, tra l'altro si rileva che la "Audirevi" nella propria relazione sul bilancio 2019 ha preso atto del fatto che "la società Lamezia Europa SpA ha messo in atto una serie di attività ed interventi, di seguito indicati, che potranno permettere, a partire dall'esercizio di bilancio 2020, di recuperare l'equilibrio finanziario societario, allo stato compromesso, e garantire la continuità aziendale".
Al riguardo la "Audirevi" ha richiamato l'attenzione sul seguente aspetto commentato dagli amministratori nella Relazione sulla Gestione "Lo squilibrio economico-finanziario che ne è rivenuto è, comunque, legato a più fattori:
- in primis, un risultato fortemente legato alla crisi pandemica che nel 2020 ha investito il nostro Paese ed ha determinato e continuerà a determinare anche per il 2021 conseguenze e ricadute molto negative sull'economia nazionale;
- il residuo debito di €. 2,4 milioni verso Ubi Banca per il mutuo fondiario stipulato a dicembre 2005 occorre che venga rimodulato e ulteriori privilegiati riguardano l'Erario, per i quali sono, anche, in corso delle rateazioni.
- Si aggiunge il ritardo, a causa della pandemia, si è detto, nei percorsi di maturazione, nei tempi previsti, dei principali progetti portati avanti dalla società (Green Economy, Waterfront e Porto Turistico, Progetto centro servizi, Progetto AgriExpo).
In considerazione di quanto rappresentato, gli amministratori, nella consapevolezza di aver descritto adeguatamente gli eventi e le circostanze principali che possono far sorgere dubbi sulla capacità dell'azienda di continuare ad operare come un'entità in funzionamento, nonché i piani ad oggi ancora non verificatisi per far fronte a tali eventi e circostanze, hanno ritenuto di seguitare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nell'elaborazione del presente bilancio in relazione all'attesa capacità dell'impresa di continuare ad operare come un'entità in funzionamento entro i 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio tenuto conto in particolare:
- Dell'attuazione del progetto legato alla green economy della società anglo-tedesca Aura Power, che prevede un investimento complessivo di 15 milioni di euro, e che potrà determinare, tra ottobre e novembre 2021, la vendita di un macrolotto di 20 ettari circa con un introito cash all'atto del rogito notarile per la società di circa 2.400.000,00 euro. Come già evidenziato in precedenza il progetto, a seguito della presentazione ad aprile 2021 della documentazione tecnica, è attualmente in fase di istruttoria da parte del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria attraverso la procedura del PAUR "Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale" che sarà conclusa entro 120 giorni dalla presentazione di tutta la documentazione prevista. Considerato che il lotto in cui insiste il progetto è già destinato a livello urbanistico alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, il nullaosta tecnico per l'immissione in rete attraverso una linea già esistente nell'area da parte di Enel e che la potenza dei due impianti previsti non supera i 15 megawatt, il Consiglio di Amministrazione ritiene che non ci sono elementi ostativi all'attuazione del progetto.
- Dell'attuazione del progetto waterfront e Porto Turistico promosso da Coipa International che, definita la procedura di evidenza pubblica, determinerà la concretizzazione degli impegni finanziari a favore della società contenuti nel MOI rivisto e sottoscritto nel dicembre 2020. In particolare si evidenzia che in data 5 maggio 2021 Coipa International, in una nota trasmessa alla società, ha confermato l'impegno a sottoscrivere, attraverso la NEWCO Coipa Italia Spa in fase di costituzione, azioni della Lameziaeuropa spa fino ad un controvalore pari a 1.500.000,00 euro.
- Della prosecuzione delle attività di vendita dei lotti della società, i cui preliminari sono già stati stipulati nel corso del 2020 e che avranno attuazione nel 2021. In particolare nei primi quattro mesi del 2021 si è proceduto nell'area ex Sir con la stipula del rogito (26.02.2021) con la società Dinamica srl valore operazione 45.000 euro oltre iva e nell'area Pip Rotoli con la stipula del rogito (10.02.2021) con Giancarlo Pulice valore operazione 44.000 euro oltre iva. Inoltre entro il 15 giugno 2021 si procederà con la stipula di ulteriori due rogiti per lotti nell'area ex Sir rispettivamente con la società Pironaggi valore operazione 50.000 euro oltre iva e con la società Costa Group valore operazione 55.000 euro oltre iva e di un ulteriore lotto nell'area Pip Rotoli con la società Vimer Sud valore operazione 66.000 euro oltre iva.
Le esistenti concrete avviate operazioni di ingressi di finanza hanno condotto a tracciare un percorso di sicura realizzabilità. Si ritiene, pertanto, che sussista la ragionevole aspettativa acché la Società, entro il 31 dicembre 2021, possa disporre di adeguate risorse finanziarie atte a pervenire alla chiusura del mutuo in essere con IntesaSanpaolo già Ubibanca, al ripianamento delle passività pregresse ed all'esercizio delle correnti attività gestionali, volte, con determinazione, al perseguimento di tutti gli obbiettivi programmati".
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 la società ha subito una perdita di Euro 191.199; tale risultato economico negativo ha ridotto il Patrimonio a 2,2 milioni di euro rispetto ai 2,4 milioni di Euro dell'esercizio precedente.
L'Amministrazione Provinciale, nonostante le criticità sopra evidenziate crede fermamente nelle potenzialità della partecipata di continuare ad operare nella qualità di "Agenzia di Sviluppo Locale" contribuendo, nel rispetto delle previsioni di cui all'art. 4 comma 2, del d. lgs. 175/2016, alla produzione di un servizio di interesse generale, oltre che al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente individuate nella promozione e nella tutela dello sviluppo e del progresso civile, sociale ed economico della propria comunità. La detenzione della partecipazione non appare contrastante con le previsioni di cui all'art. 5, comma 1, del medesimo decreto in quanto il mercato locale fa constatare l'esclusività della società rispetto a potenziali concorrenti, data l'assenza di altre compagini similari e partecipate che svolgono le medesime funzioni in ambito comunale, comprensoriale e sovra comunale ovvero in ambiti territoriali ottimali.
Pertanto, l'Amministrazione Provinciale intende avvalersi della previsione di cui al TUSP, art. 26 rubricato "Altre disposizioni transitorie", comma 7 – che testualmente recita "Sono fatte salve, fino al completamento dei relativi progetti, le partecipazioni pubbliche nelle società costituite per il coordinamento e l'attuazione dei patti territoriali e contratti d'area per lo sviluppo locale, ai sensi della delibera CIPE 21 marzo 1997" – che consente di superare quanto previsto dall'art. 24, comma, d. lgs. n. 175/2016 che prevede l'alienazione delle partecipazioni che non soddisfano quanto previsto dall'articolo 20, comma 2, lett. b) e d) del decreto.
## SOCIETÀ AEROPORTUALE CALABRESE (S.A.C.A.L. – S.p.A.)
È una società per azioni a capitale misto a prevalenza pubblica che ha sede nel Comune di Lamezia Terme presso l'aeroporto civile. La società è stata costituita in data 23 febbraio 1990. È iscritta nel Registro Imprese di Catanzaro dal 7 giugno 1990 (codice fiscale e partita Iva 01764970792, n. R.E.A. CZ-134480). La società ha per oggetto lo sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture concernenti l'esercizio dell'attività dello scalo dell'aeroporto di Lamezia Terme, o di eventuali altri scali e dei relativi servizi di assistenza a terra e commerciali, dei collegamenti con i centri urbani via aerea e via superficie nonché la realizzazione e la gestione intermodale dei trasporti.
In qualità di gestore aeroportuale, "S.A.CAL. S.p.A." – in forza di apposita convenzione quarantennale con l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (E.N.A.C.), sottoscritta in data 11 settembre 2017 e resa efficace con D.I. n. 69 (Infrastrutture – Trasporti – Economia e Finanze), registrato alla Corte dei Conti in data 29/07/2009 – coordina e gestisce l'intero aeroporto, pianifica e coordina lo sviluppo infrastrutturale dello scalo, cura la manutenzione e la pulizia, gestisce i controlli di sicurezza sui passeggeri in partenza, le aree parcheggio e la fornitura di servizi commerciali e pubblicitari attraverso concessione a terzi.
Nel corso dell'anno 2016, la società è stata oggetto di un aumento di capitale sociale. Prima di tale operazione, il 66.74% delle azioni era detenuto da Enti Pubblici e il rimanente 33,26% da investitori privati. Il capitale sociale ammontava ad € 7.755.000,00, interamente versato, suddiviso in 15.000 azioni del valore nominale di € 517,00. La Provincia di Catanzaro possedeva una partecipazione di n. di n. 2085 azioni, per un valore nominale di € 1.077.945,00, pari al 13.90% del Capitale Sociale.
L'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12 novembre 1997 – rubricato "Capitale minimo delle società di gestione aeroportuale", nel disporre che il capitale sociale dei gestori aeroportuali debba esser determinato in base alle unità di traffico globale calcolate su base annua – prescrive che esso non possa essere inferiore a "lire 25.000 milioni" (pari ad euro 12.911.423,00) per aeroporti con traffico da 2.000.001 "WLU/anno" a 5.000.000 "WLU/anno" deve intendersi "Workload-units" (unità di carico di lavoro) e l'unità equivale ad un passeggero. Il comma 2 del medesimo articolo stabilisce che "L'obbligo di adeguamento del capitale delle società di gestione, in relazione alle varie classi indicate nel comma precedente, si determina sulla base della media del volume di traffico accertato nell'ultimo biennio". La "Relazione sulla gestione della S.A.CAL. S.p.A." relativa all'anno 2014 – così come ribadito nella nota prot. n.11648/2015 del 20 novembre 2015, inviata agli azionisti della Società dal Presidente della società – evidenziava che "S.A.CAL. S.p.A." ha superato, nel biennio 2013/2014, i 2.000.001 "Workload-units". In considerazione di tale dato, la previsione di cui all'ultimo comma dell'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12.11.1997, imponeva di procedere all'aumento di capitale sociale sino ad almeno € 12.911.423,00. La relazione sulla verifica amministrativo-contabile di ENAC e del MEF, notificata alla Società il 7 luglio 2014, ha rilevato il mancato adempimento da parte di "S.A.CAL. S.p.A." in ordine alla predetta prescrizione. La mancata ottemperanza a tale prescrizione avrebbe determinato il venir meno di un requisito oggettivo e la conseguente decadenza della concessione della gestione totale ai sensi dell'art. 14 bis della Convenzione ENAC/SACAL.
Pertanto, con deliberazione del Consiglio d'Amministrazione n. 9 del 24 novembre 2015 "S.A.CAL S.p.A." ha deliberato l'aumento del capitale sociale da € 7.755.000,00 ad € 12.911.558,00, ai sensi dell'art. 2439 C.C., a seguito della presa d'atto della necessità di adeguamento del capitale sociale al succitato disposto dell'art. 3 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 521 del 12 novembre 1997. Il valore nominale di ogni singola azione rimaneva immutato e pari ad € 517,00. Con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 24 del 30 marzo 2015 – con la quale veniva approvato il Piano di razionalizzazione delle società partecipate e la relativa relazione tecnica, ai sensi della legge n. 190/2014 – si dava atto che: "... la congiuntura economica mondiale ha avuto riflessi anche nel comparto aereo ma l'attuale management evidenzia che il bilancio 2014 registra un'inversione di tendenza rispetto alla gestione economica e finanziaria della società. La solidità di S.A.CAL. S.p.A. è certificata anche dalla concessione totale dello scalo attribuita alla suddetta società, nel 2009, da ENAV che reputa il gestore aeroportuale adeguato al mantenimento di standard di qualità efficienti e professionali". Il medesimo piano prevedeva che: "... la più importante struttura regionale allocata sul territorio comunale non vedrà la dismissione delle quote societarie della Provincia di Catanzaro che ritiene fondamentale continuare a essere parte di una società che già è punto di riferimento in tema di logistica e trasporti e che continua ad essere strategica per il tessuto sociale ed economico locale. L'analisi sullo stato di salute della società, sui risultati ottenuti, sul conseguimento di obiettivi gestionali e l'analisi finanziaria, anche in prospettiva della ricapitalizzazione, inducono la Provincia di Catanzaro alla riconferma della partecipazione azionaria in S.A.CAL. S.p.A.".
La Provincia di Catanzaro – dopo attente valutazioni e nel rispetto dei limiti imposti dalle norme vigenti – ha inteso, a causa delle scarse risorse finanziarie dovute ai continui tagli sulle finanze provinciali, non aderire all'aumento di capitale deliberato dal Consiglio d'Amministrazione della società "S.A.CAL. S.p.A." in data 24 novembre 2015, ai sensi dell'art. 2439 cc..
A seguito delle determinazioni assunte dai Soci nel corso della assemblea straordinaria del 2 luglio 2021 la "S.A.CAL S.p.A." ha deliberato l'aumento del capitale sociale da € 12.911.558,00 ad € 23.920.556,00; per effetto di tale aumento ed in assenza di sottoscrizione di nuove azioni la partecipazione dell'amministrazione Provinciale di Catanzaro è scesa al 6,218% del capitale sociale.
L'aeroporto di Lamezia Terme è considerato lo scalo più importante della Regione Calabria e rientra tra gli scali più strategici del Mediterraneo, dato confermato dal volume dei passeggeri che registra valori apprezzabili e sempre in continuo miglioramento. In data 27 agosto 2015 l'aeroporto, ai sensi e per gli effetti dell'art. 698 del codice della navigazione, è stato incluso, con deliberazione del consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in uno schema di Decreto del Presidente della Repubblica che ha individuato i 38 aeroporti di interesse nazionale, scelti sulla base di criteri riconducibili al ruolo strategico, all'ubicazione territoriale, alle dimensioni e alla tipologia di traffico, ed i 12 aeroporti di particolare rilevanza strategica.
La partecipazione in "S.A.CAL. S.p.A" non si pone in contrasto con le previsioni di cui all'art. 4, comma 2, del d. lgs. n. 175/2016, considerato che l'attività svolta dalla società si sostanzia nella produzione di un servizio di interesse generale. Va altresì precisato che le società aeroportuali perseguono finalità istituzionali legate alla mobilità ed al collegamento dei territori a fini di pubblica utilità (cfr circolare ANCI 3 novembre 2010). La partecipazione in "S.A.CAL. S.p.A." risulta altresì legittimata dal fatto che attraverso l'attività della partecipata, l'Ente persegue le proprie finalità istituzionali che, nella fattispecie, consistono nella promozione e nella tutela dello sviluppo e del progresso civile, sociale ed economico della propria comunità (ex art. 2 dello Statuto Provinciale) in ossequio, pertanto alle previsioni di cui al comma 1 del medesimo art. 4.
La detenzione della partecipazione non contrasta nemmeno con le previsioni di cui all'art. 5, comma 1, del medesimo decreto in quanto il mercato locale, anche nel caso di specie, fa constatare l'esclusività della Società rispetto a potenziali concorrenti, data l'assenza di altre compagini similari e partecipate che svolgono le medesime funzioni in ambito comunale, comprensoriale e sovra comunali ovvero in ambiti territoriali ottimali. Per concludere, si osserva che la partecipazione non integra la fattispecie prevista dall'articolo 20, comma 2, del decreto in quanto:
- come già precisato, la partecipazione societaria rientra nelle categorie di cui all'art. 4;
- la società non è priva di dipendenti ed il numero di amministratori è nettamente inferiore a quello dei dipendenti;
- la società non svolge attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- la società, nel triennio precedente, ha conseguito un fatturato medio superiore a un milione di euro;
- la società è stata costituita per la gestione di un servizio d'interesse generale per cui non rileva il risultato in alcuni dei cinque esercizi precedenti (e comunque la società ha realizzato un risultato positivo nell'anno 2017 pari ad € 48.824,00, nell'anno 2018 pari ad €. 777.674, nell'anno 2019 pari ad €. 1.027.809);
- la gestione di un servizio di interesse generale, non diversamente erogabile, pone in secondo piano la necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- non si ravvisa, nel caso di specie, la necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4.
"S.A.CAL. S.p.A." detiene a sua volta partecipazioni, che pertanto si sostanziano in partecipazioni indirette dell'Ente, nelle seguenti società:
- SACAL GROUND HANDLING SOCIETÀ PER AZIONI" (in sigla "SACAL GH S.P.A.)". La società è stata costituita con atto del 31 maggio 2016 ed è iscritta nel Registro delle Imprese di Catanzaro dal 1° luglio 2016 (codice fiscale e numero di iscrizione 03507930794). Ha per oggetto l'esercizio di tutte le attività connesse e/o complementari al traffico aereo nonché la gestione dei servizi aeroportuali e di tutti i servizi a questi connessi. La società ha un sistema di amministrazione di tipo tradizionale con un amministratore unico. Ha un capitale sociale di € 1.000.000,00, interamente versato, costituito da n. 2.000 azioni del valore di € 500,00. Il capitale sociale è interamente detenuto da "S.A.CAL. S.p.A.";
- "Lameziaeuropa S.p.A.", società partecipata dalla Provincia di Catanzaro, nella quale "S.A.CAL. S.p.A." detiene una partecipazione dello 0,49% (n. 3.400 azioni del valore nominale di € 500,00).
Ai fini della predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione di cui all'art. 20 TUSP non rilevano le partecipazioni detenute indirettamente per il tramite di "S.A.CAL. S.p.A." in quanto:
- l'art. 2, comma 1, lett. g) del TUSP definisce la "partecipazione indiretta" come "la partecipazione in una società detenuta da un'amministrazione pubblica per il tramite di società o altri organismi soggetti a controllo da parte della medesima amministrazione pubblica";
- lo stesso art. 2, al comma 1, lett. b), definisce "controllo" "la situazione descritta nell'articolo 2359 del codice civile. Il controllo può consistere anche quando, in applicazione di norme di legge o statutarie o di patti parasociali, per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all'attività sociale è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo";
- l'art. 2359 c.c., rubricato "Società controllate e società collegate", prevede che sono considerate società controllate:
- le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria;
- le società in cui un'altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un 'influenza dominante nell'assemblea;
- le società che sono sotto influenza dominante di un'altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa";
Per quanto sopra esposto, la società "Società "S.A.CAL. S.p.A." non può considerarsi "società o altro organismo soggetto a controllo da parte di questa amministrazione pubblica". Pertanto, le partecipazioni indirette di questo Ente detenute per il tramite di "S.A.CAL. S.p.A." – che tra l'altro non sono state inserite nel provvedimento di revisione straordinaria delle partecipazioni detenute alla data del 23 settembre 2016 (deliberazione del Consiglio Provinciale n. 68 del 29 settembre 2017) – non rilevano ai fini della predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione delle partecipazioni detenute, di cui all'art. 20 TUSP.
Riguardo a tale partecipata l'ente aveva deciso la dismissione nell'ambito delle operazioni funzionali al risanamento finanziario di cui al piano di riequilibrio finanziario pluriennale, approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 18 del 23.02.2022. In tale contesto si era ipotizzato un valore di cessione di euro 1.407.409,00, pari al prodotto del numero delle azioni possedute (n. 2.877), valutate al valore nominale di euro 517,00. Tuttavia, nel frattempo, in occasione di recesso da parte di due soci, manifestato nel mese di aprile 2022, l'amministratore Unico della SACAL SPA, sentito il parere del collegio sindacale e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, ha determinato il valore di liquidazione delle azioni in euro 354,92. Alla luce di questa valutazione, al momento, si ritiene economicamente non conveniente procedere alla cessione della partecipazione.
## A.e.e.c. Energy della Provincia di Catanzaro S.C.A.R.L
Riguardo alla "A.e.e.c. Energy della Provincia di Catanzaro S.C.A.R.L" per la quale la decisione di sottoporla a liquidazione fu intrapresa dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 68 del 29/09/2017, si rappresenta che le operazioni non sono state ancora concluse. Si auspica che la procedura di liquidazione possa essere definita entro il 31/12/2023.
## Catanzaro 2000 – S.C.P.A.
Le attività per la partecipazione nella società "Catanzaro 2000 – S.C.P.A. in liquidazione", posta in liquidazione dal 4 agosto 2010, non sono ancora completate. Tuttavia la società è stata cancellata dal Registro delle imprese il 21/12/2018. Si auspica, comunque, che la procedura di liquidazione possa essere conclusa entro il 31/12/2023. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Vibo Valentia (VV) | 2023-01-04 | 16009dc62a690d490e88dbd5042484ed | 1 | PREMESSA | Il Comune di Mileto, con delibera del Consiglio Comunale n.37 del 29/12/2020, ha approvato, previa ricognizione, il mantenimento delle società partecipata dall'Ente, in ottemperanza a quanto prescritto dall'art 3, comma 27 della legge n. 244/2007 e ss.mm.ii. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Vibo Valentia (VV) | 2023-01-04 | 16009dc62a690d490e88dbd5042484ed | 2 | INQUADRAMENTO NORMATIVO | Il legislatore nazionale, da alcuni anni, prevede che vengano attuate procedure di dismissioni delle società partecipate degli enti locali che non presentano determinati requisiti e che, in questo senso, la legge n.244 del 24/12/2007 (Finanziaria 2008), con lo scopo di evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato e di assicurare la parità degli operatori, ha dettato precise disposizioni riguardanti le società partecipate dalle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2, del D.Lgs 165/2001.
In particolare, l'art.3, comma 27, della Legge 244/2007, e successive modifiche ed integrazioni, tutt'ora vigente, dispone che gli enti locali non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società ed il successivo comma 28 dispone che il mantenimento delle partecipazioni societarie devono essere autorizzati dall'organo elettivo con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27.
Successivamente alla finanziaria del 2008, il governo è tornato ad approfondire l'argomento delle "partecipate " degli enti locali, tramite la pubblicazione del "Piano Cottarelli", documento dell'agosto 2014 con il quale l'allora commissario straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate da circa 8.000 a circa 1.000.
La legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l'avvio un "processo di razionalizzazione " che possa produrre risultati già entro fine 2015, in tal senso il comma 611, art. 1, della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il "coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato", gli enti locali devono avviare un "processo di razionalizzazione "delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015.
Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il "processo di razionalizzazione":
- eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;
- aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica;
- contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni.
Ai sensi del successivo comma 612 della legge 190/2014, i Sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, "in relazione ai rispettivi ambiti di competenza", devono definire ed approvare, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni che prevede le modalità e i tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Al Piano deve essere altresì allegata una specifica relazione tecnica, ovviamente qualora necessaria.
Il Piano deve essere trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione; la pubblicazione è obbligatoria agli effetti del "decreto trasparenza" (d.lgs. 33/2013). |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Vibo Valentia (VV) | 2023-01-04 | 16009dc62a690d490e88dbd5042484ed | 3 | PERSEGUIMENTO DELLE FINALITÀ ISTITUZIONALI | La legge 190/2014 conserva espressamente i vincoli posti dai commi 27-29 dell'articolo 3 della legge 244/2007, che recano il divieto generale di "costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società".
È sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale, che forniscano servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici.
L'acquisto di nuove partecipazioni e, una tantum, il mantenimento di quelle in essere, devono sempre essere autorizzate dall'organo consiliare con deliberazione motivata da trasmettere alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Vibo Valentia (VV) | 2023-01-04 | 16009dc62a690d490e88dbd5042484ed | 4 | LE PARTECIPAZIONI DELL'ENTE | La norma individua quali soggetti passivi dei piani di razionalizzazione che devono predisporre gli Enti individuati al comma 611 dell'articolo1 della legge 190/2014, le società e le partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute (società partecipate, società consortili, società cooperative).
Mentre la finanziaria 2008 si limitava ad indicare solo le società direttamente partecipate, la legge di stabilità 2015 amplia lo spettro di azione facendo riferimento anche a quelle possedute indirettamente per il tramite di una partecipata.
Il comune di Mileto con riferimento alla rilevazione al 31.12.2021, detiene oltre all'Asmenet Calabria S.C.A.R.L. con una quota di partecipazione dello 0,67 %, anche ASMEL Consortile s.c.a.r.l. con una quota di partecipazione dello 0,241%. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Vibo Valentia (VV) | 2023-01-04 | 16009dc62a690d490e88dbd5042484ed | 5 | I CRITERI A BASE DEL PROCESSO DI RAZIONALIZZAZIONE | Il primo criterio è quello della indispensabilità della partecipazione, desumibile dalla lettura dell'articolo 1, comma 611, lett.a) della legge190/2014, che così recita: "eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione". Si tratta di effettuare una prima valutazione circa la indispensabilità delle società e delle partecipazioni societarie che giustifichino il mantenimento del controllo pubblico. In proposito si rammenta che l'unico obbligo espresso e ribadito è quello previsto dall'articolo3, comma 27 della legge 244/2007, legge finanziaria 2008, che cosi stabilisce: "Al fine di tutelare la concorrenza e il mercato, le amministrazioni di cui all'articolo1, comma2, del decreto legislative 30 marzo 2001, n.165, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società."
Il secondo criterio è quello del rapporto amministratori/dipendenti, desumibile dalla sia lettura dell'articolo1, comma 611, lett.b) della legge190/2014, che così recita: "soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superior a quello dei dipendenti". La finalità della norma è quella di eliminare le società improduttive prevedendone la soppressione nei casi in cui il numero dei dipendenti sia pari a zero o inferiore al numero degli amministratori.
Il terzo criterio è quello delle attività analoghe o similari, desumibile dalla lettura dell'articolo 1, comma 611, lett.c) della legge 190/2014, che così recita: "eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da alter società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni". In questo caso, la norma richiede che venga svolta una analisi valutativa per verificare se la società partecipata non svolga attività analoga o similar a quella svolta da alter società partecipate o da altri enti pubblici strumentali per evitare l'aumento indiscriminate e non giustificato di organismi esterni dell'Ente con duplicazione dei costi. Resta invariato il presupposto che la partecipazione deve essere strettamente necessaria per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali.
Il quarto criterio è quello della aggregazione di società che erogano servizi pubblici locali di rilevanza economica, desumibile dalla lettura dell'articolo1, comma 611, lett.d) della legge190/2014, che così recita: "aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica". La stessa legge di stabilità, al comma 609, introduce disposizioni in materia di fusioni o cessioni di società rafforzandone il controllo.
Il quinto criterio è quello del contenimento dei costi di funzionamento, desumibile dalla lettura dell'articolo1, comma611, lett.e) della legge 190/2014, che così recita: "contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni". Negli ultimi anni, più volte il legislatore nell'ottica di contenimento dei costi di funzionamento delle società partecipate è intervenuto in merito alla riduzione dei component degli organi sociali e delle relative remunerazioni. Le operazioni di contenimento dei costi devono essere fatte, come è stato più volte ribadito, "in attuazione dei principi di economicità, efficienza e proporzionalità, così che la riduzione non si traduca in una perdita di capacità operativa del soggetto partecipato o di controllo da parte dell'ente socio". |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Vibo Valentia (VV) | 2023-01-04 | 16009dc62a690d490e88dbd5042484ed | 6 | LA SCHEDA DELLA SOCIETÀ | ## Asmenet Calabria soc.cons.ar.l.
Il Comune partecipa al capitale della Società Asmenet Calabria soc.cons.ar.l.con un valore della partecipazione di 713,00 euro pari a una quota del 0,66%.
La società è interamente partecipata da Enti locali, svolge per questa Amministrazione, servizi strumentali, in particolare di e-government, funzioni proprie del Centro Servizi Territoriale (CST) per il quale è stata costituita il 29 luglio 2005, ai sensi del D.Lgs.267/2000 (TUEL), allo scopo di favorire la piena partecipazione al processo di innovazione in atto e sostenere l'erogazione di servizi di e-Government da parte degli Enti Locali.
Lo statuto all'art.5- Scopo ed oggetto sociale, prevede che la Società è costituita in via prioritaria allo scopo di:
- Realizzare Centri di Servizi Territoriali (CST) che garantiscano la diffusione dei servizi innovativi;
- Perseguire la ricerca delle economie di scala necessarie a rendere efficiente e realizzabile l'erogazione agli enti locali dei servizi infrastrutturali, formative e di support alle decisioni, e, contemporaneamente, ai cittadini e alle imprese i servizi di e-government.
Con il Piano di e-government nazionale, pubblicato con il DPCM 14/02/2002, nascono iCST (CentriServiziTerritoriali), strutture di servizio partecipate e controllate da piccolo e medi comuni, per la messa in comune dei servizi ICT e ricavare economie di scala.
ICST sono strutture di compartecipazione studiate per risolvere non solo i problemi dei piccoli Comuni(<5000ab.), ma di tutte quelle realtà medio piccolo che si trovano ogni giorno a dover affrontare esigenze di:
- Scarsità di risorse finanziarie, che non permettono il raggiungimento di economie di scala e che sono pressate dal patto di stabilità interno (equilibri di bilancio);
- Carenza di personale, e quindi di conoscenze e competenze necessarie a compiere scelte di mercato adeguate;
- Mancanza di infrastrutture, data center, ecc.
Viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.213 del 13 settembre 2005, l'Avviso per la selezione dei soggetti ammessi a presentare progetti finalizzati all'erogazione di servizi informa associate per piccolo Comuni, per stimolare l'associazionismo dei piccoli Comuni consentendo la formazione di "organismi" che siano caratterizzati da:
- Stabilità
- economicità
- rappresentatività
- flessibilità gestionale
Tali organismi, chiamati Centri Servizio Territoriali (CST), devono, pertanto, mirare a ridurre I costi che gravano sui Comuni nelle erogazioni dei servizi attraverso la condivisione di risorse e lo sviluppo di economie di scala.
I Centri di Servizio Territoriali costituiti secondo una delle forme associative previste dal D. Lgs.267/2000 e selezionati dall'Avviso, sono stati finanziati nell'ambito dei fondi assegnati dalla delibera CIPE17/2003 al Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie è stato, inoltre, contemplato un progetto che ha previsto l'avvio e realizzazione di 19 CST nelle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Gli enti attuatori sono state le Regioni e le modalità d'attuazione inserite negli Accordi di Programma Quadro.
Le "line guida per la costituzione e l'avvio dei CST", elaborate nel 2005 dall'allora CNIPA, allegate all'avviso per la selezione dei soggetti ammessi a presentare progetti finalizzati all'erogazione di servizi informa associate per I Piccoli Comuni, al capitolo 3;1 LEFORME ASSOCIATIVE, ha individuato "le potenziali forme associative" tra cui Società per azioni o a responsabilità limitata, costituite secondo le norme previste dal TUEL e la cui proprietà sia interamente di Enti locali e, eventualmente, di Regioni o Province autonome secondo le norme previste dall'art.113 TUEL, modificato dall'art.35 Legge Finanziaria 2002 e dal Decreto-Legge del 30/09/2003 n.269.
Dunque il profilo di governance della società consortile Asmenet Calabria è stato improntato a criteri aziendali, di stretta aderenza tra mezzi e fini, per contenere in modo drastico le spese e massimizzare le economie di scala per gli Enti soci. Con questa formula di servizi low cast ad oggi hanno aderito 321 Enti Locali della Regione Calabria per una popolazione di 1.019.915 abitanti.
Il notevole risparmio di costi per l'ICT, che in questi anni è stato garantito a questa Amministrazione, risulta evidente dalla quantità di servizi forniti (segue elenco), tutti ricompresi nella quota servizi base:
- Protocollo informatico e gestione (con workflow, protocollo direttamente da "file" gestione di PEC, invio registro al sistema di conservazione)
- Sito internet comunale (conforme requisiti di accessibilità D.Lgs.159/06)
- Assistenza Informatica (da remoto)
- Albo Pretorio On-line-Sistema di gestione, pubblicazione e archiviazione atti(L.69/09);
- Firma digitale avanzata
- Caselle di Posta Elettronica Certificata(PEC)
- Caselle di Posta Elettronica Istituzionale
- Adempimenti anti corruzione e Amministrazione trasparente L.190/2012
- Sportello unico attività produttive (Suap) 200 moduli per l'inoltro delle istanze da parte di cittadini
- Sportello unico edilizia(Sue)
- Sistema informative territoriale (WebGis)
- Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS)
- Disaster Recovery e Continuità Operativa
- Sistema di calcolo di tribute e tasse comunali
- Fatturazione Elettronica
- My Portal (area riservata del sito istituzionale dedicate al cittadino)
- Scrivania Virtuale (gestione Atti: determine, delibere, contratti, gestione e conservazione del fascicolo, ecc.)
- Registrazione dominio "gov.it"
- Registrazione dominio di Posta elettronica istituzionale
- Autocertificazioni online
- Registrazione all'Indice della Pubblica Amministrazione (IPA) (art.57bisD.L.82/05);
- Servizi di assistenza, formazione e consulenza sui suddetti servizi e sugli adempimenti normative legati al CAD e ai servizi di cui sopra.
La società non eroga servizi o prodotti a listino, è prevista una sola quota annua che è stata determinate in funzione del numero degli abitanti e corrisponde a soli 0,4 euro per abitante (con un tetto Massimo di euro 5.000,00 oltre IVA). Come già detto, la quota è irrisoria rispetto alla quantità di servizi erogati, ciò è possibile grazie alla forte massa critica raggiunta degli Enti locali aderenti. Il CST inoltre è continuamente al lavoro, per l'aggiornamento e realizzazione di nuovi servizi, in particolare per consentire l'adempimento alle nuove norme dell'Agenda Digitale, detti servizi vengono ricompresi nella quota annua.
La società presenta utili di bilancio nel triennio di riferimento, ha un amministratore unico e pertanto risponde, ai fini del contenimento dei costi di funzionamento, a quanto previsto dall'art.1, comma 611, della legge di stabilità 2015. A seguito di compiuta analisi di convenienza economica, si evidenzia il notevole contenimento dei costi, rispetto al numero dei servizi forniti.
## ASMEL CONSORTILE Società Consortile ARL
Il Comune partecipa al capitale della soc. Asmel Cons.scarl. con la quota dello 0,241 % La società è interamente partecipata da Enti locali, svolge per questa Amministrazione, servizi strumentali quali appunti servizi di Centrale di Committenza.
La società non eroga servizi o prodotti a listino, è prevista una sola quota annua che è stata determinata in funzione del numero degli abitanti e corrisponde a soli 0,15 euro per abitante.
Come già detto, la quota è irrisoria rispetto alla quantità di servizi erogati, ciò è possibile grazie alla forte massa critica raggiunta degli enti locali aderenti.
La società presenta utili di Bilancio nel triennio di riferimento, ha un numero di amministratori inferiore al numero dei dipendenti, e pertanto risponde, ai fini del contenimento dei costi di funzionamento, a quanto previsto dall'art. 1 comma 611, della Legge di stabilità 2015.
Rispetta, dunque, tutte le condizioni previste dall'art. 16 del D.lgs. n.175/2016 |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Vibo Valentia (VV) | 2023-01-04 | 16009dc62a690d490e88dbd5042484ed | 7 | CONCLUSIONI | Atteso che i criteri contenuti nel comma 611, lettere da ad e) dell'articolo 1 della legge 190/2014, hanno natura indicativa ma non vincolante come anche ribadito dall'A.N.C.I. nella nota del 23 marzo 2015, e che l'unico obbligo espresso e ribadito dalla Legge di Stabilità 2015 resta quello concernente il divieto di mantenere partecipazioni non necessarie in relazione alle finalità istituzionali dell'ente, si ritiene che possano essere fatte le seguenti valutazioni in ordine ai presupposti per il mantenimento delle partecipazioni societarie detenute.
Il Comune di Mileto in merito alle società partecipate: Asmenet Calabria S.C.A.R.L. e Asmel Consortile scarl, dal momento che non sostiene né costi generali né costi per organi amministrativi, intende mantenere la partecipazione delle suddette controllate società per le motivazioni, di carattere tecnico ed economico, nel seguito espresse:
- per la prima società, ritiene fondamentale mantenere la governance e il controllo sui servizi di governo elettronico, che altrimenti sarebbero ad appannaggio di privati, con i conseguenti pesanti rischi in termini di sicurezza informatica, non disponendo di personale interno dotato di adeguata professionalità;
- per la seconda società il vantaggio di avvalersi di una centrale di committenza che dispone di personale interno dotato di adeguata professionalità.
La convenienza economica, è ampiamente verificabile, poiché questa Amministrazione ottiene, per quanto concerne i servizi erogati dalla controllata Asmenet, un risparmio di circa il 62%, rispetto al mercato, mentre per quanto concerne Asmel centrale di committenza il risparmio per l'ente è notevole in quanto la suddetta Associazione non ricava dal pubblico le risorse per il proprio sostentamento a mero titolo di sovvenzioni, contributi o trasferimenti pubblici. Il volume d'affari dell'organismo consortile è costituito o dal corrispettivo versato per i servizi di committenza ausiliari da parte degli aggiudicatari delle singole procedure d'evidenza pubblica indette dagli associati, o direttamente imputato ai quadri economici dei progetti pubblici realizzati dalla stazione appaltante di questo Comune.
Inoltre, dallo Statuto di Asmenet Calabria e Asmel si rileva che le amministrazioni socie esercitano sulla società un controllo analogo congiunto", che non è possibile la partecipazione di capitali privati e prevede che oltre l'ottanta per cento del fatturato sia effettuato nello svolgimento dei compiti a essa affidati dagli enti pubblici soci. La eventuale produzione ulteriore, rispetto al suddetto limite di fatturato, è consentita solo a condizione che la stessa permetta di conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell'attività principale della società. Alla luce degli elementi sopra forniti, si conferma, dunque, l'opportunità di mantenere le partecipazioni, al momento utile per la promozione dello sviluppo del territorio locale e per il conseguimento delle finalità istituzionali di questo Ente. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 1 | 1. Il Quadro normativo | Con il presente piano si intende dare attuazione al disposto del d.lgs. 19.08.2016 n. 175, recante "Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica" (T.U.S.P.), che impone alle pubbliche amministrazioni di procedere alla ricognizione di tutte le partecipazioni detenute direttamente o indirettamente, individuando quelle che devono essere alienate ovvero razionalizzate, fuse, soppresse, anche mediante messa in liquidazione o cessione. Il provvedimento di ricognizione e di razionalizzazione delle partecipazioni, da assumersi sulla base dei criteri stabiliti dal T.U.S.P., costituisce, ai sensi dell'art. 24 dello stesso T.U.S.P. sotto specificato, aggiornamento dei piani di razionalizzazione già adottati. Esso, pertanto, più che come mero esito di un procedimento amministrativo, si configura fase di un più ampio e permanente processo organizzativo, destinato a dare attuazione a quanto previsto dall'art. 24, comma 1, del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175: "Le partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente, dalle amministrazioni pubbliche alla data di entrata in vigore del presente decreto in società non riconducibili ad alcuna delle categorie di cui all'articolo 4, ovvero che non soddisfano i requisiti di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, o che ricadono in una delle ipotesi di cui all'articolo 20, comma 2, sono alienate o sono oggetto delle misure di cui all'articolo 20, commi 1 e 2".
All'uopo, lo stesso art. 24 ha posto a carico delle amministrazioni pubbliche, titolari di partecipazioni societarie, l'obbligo di effettuare una ricognizione delle quote detenute, direttamente ed indirettamente, finalizzata ad una loro razionalizzazione nei casi previsti dall'art. 20.
Nella prospettiva assunta dal legislatore della riforma, tale attività costituisce l'implementazione di un processo continuo di revisione periodica delle partecipazioni pubbliche, non solo al fine di contenere il correlato impegno finanziario ma anche, e forse soprattutto, per ricondurre al perseguimento di specifici fini istituzionali, e dunque nell'alveo di una corretta amministrazione, uno strumento ad alta specificità, organizzativa e regolativa, quale appunto quello societario.
Conseguentemente, il legislatore della riforma ha imposto che l'esito della ricognizione, quand'anche negativo, sia comunicato in prima battuta al MEF entro il 31 ottobre 2017 (scadenza poi differita al 10 novembre 2017) secondo le modalità di cui all'articolo 17 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, e successivamente entro il 31 dicembre.
A ben vedere, tuttavia, l'istituto della revisione costituisce, per gli Enti territoriali, aggiornamento del piano operativo di razionalizzazione già adottato ai sensi dell'art. 1, comma 612, della l. n. 190/2014. Pertanto, appare ragionevole ritenere che la novella del 2016 rappresenti una tappa, significativa ed importante, di un processo riformatore già avviato da tempo, destinato a sollecitare da parte di tutte le amministrazioni pubbliche una gestione attenta e puntuale, e forse anche più consapevole, di assetti societari spesso ereditati nel tempo, la cui coerenza rispetto ai fini istituzionali dell'ente rappresenta, insieme alla stessa sostenibilità economica, elemento essenziale di valutazione e verifica.
Infine, deve evidenziarsi che la Corte dei Conti, con delibera n. 19 del 21 luglio 2017, ha adottato le linee di indirizzo per la revisione straordinaria delle partecipazioni, con annesso il modello standard di atto di ricognizione e relativi esiti, per il corretto adempimento, da parte degli Enti territoriali, delle disposizioni di cui all'art. 24, d.lgs. n. 175/2016. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 2 | 2. Lo stato di attuazione in Regione Calabria | In applicazione delle disposizioni di cui all'art. 1, comma 612 e ss. della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015), la Giunta Regionale ha approvato la deliberazione n. 89 del 31 marzo 2015 e il Piano Operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie regionali, con cui sono state individuate, secondo i parametri imposti dalla citata legge, le società oggetto di dismissione/soppressione e quelle da mantenere nel portafoglio regionale, in quanto coerenti con le finalità istituzionali della Regione Calabria. In particolare, con la suindicata D.G.R. n. 89/2015, è stato disposto quanto segue:
- il mantenimento delle partecipazioni societarie detenute nelle Società di Gestione degli scali aeroportuali di Crotone, Reggio Calabria e Lamezia Terme (Aeroporto S. Anna SpA, Sogas SpA, Sacal SpA), in Ferrovie della Calabria Srl, in Fincalabra SpA, in Terme Sibarite SpA;
- la dismissione, in quanto ritenute non coerenti con il fine istituzionale dell'Ente, ai sensi dell'art. 1, comma 611, lett. a), della L. n. 190/2014, delle partecipazioni regionali detenute in Comalca Scrl, Progetto Magna Graecia Srl, Banca Popolare Etica SpA;
- la soppressione, in quanto composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti ai sensi dell'art. 1, comma 611, lett. b), della L. n. 190/2014, delle partecipazioni societarie detenute in Locride Sviluppo Scpa, Consorzio per la Promozione della Cultura e degli Studi Universitari di Crotone Scrl;
- il riordino, da parte di Fincalabra SpA, in quanto società in house providing interamente in proprietà e controllo regionale, delle proprie partecipazioni secondo i criteri stabiliti dalla Legge di Stabilità 2015.
Prima del piano di razionalizzazione di cui alla D.G.R. n. 89/2015, la Regione Calabria possedeva partecipazioni in 20 società, operanti in settori diversi, di cui n. 11 attive, n. 8 sottoposte a procedure di liquidazione e n 1 sottoposta a procedura fallimentare. A seguito dell'approvazione del piano, l'amministrazione, con riferimento alle società attive, ha stabilito di mantenere solo n. 6 partecipazioni determinando la dismissione di n 5 partecipazione con la riduzione pari al 45%.
Successivamente, in riferimento all'annualità 2016, con D.G.R. n. 424 del 29/09/2017, la Regione Calabria ha registrato, per ciascuna partecipazione societaria, gli aggiornamenti sinteticamente di seguito esposti:
- Società Progetto Magna Graecia Srl in liquidazione: previa autorizzazione dell'assemblea dei soci, in data 2/01/2017 il liquidatore ha presentato istanza di fallimento presso la Cancelleria fallimentare del Tribunale di Cosenza, registrata al numero n. 2/2017 e iscritta in data 14.12.2017 presso la CCIIAA di Cosenza in seguito a provvedimento dell'autorità giudiziaria n. 35/3017 del 05.12.2017.
- Comalca Scrl: prima dell'adozione dell'atto deliberativo n. 89/2015, la Regione ha esperito, con esito negativo, la vendita della propria quota. Pertanto, potrebbe ragionevolmente ritenersi perfezionata la fattispecie di cui all'articolo 1, comma 569, della Legge 27 dicembre 2013, n. 147, ovvero la cessazione ad ogni effetto della partecipazione non alienata mediante procedura ad evidenza pubblica e la liquidazione in denaro al socio del valore della quota nei successivi dodici mesi. Pertanto, preso atto che nel periodo 2016-2017 gli organi sociali non hanno dato seguito alle richieste del Socio Regione, si è ritenuto opportuno disporre l'alienazione/la dismissione anche nei confronti della compagine sociale in parola, in applicazione dell'art. 24, comma 5, del D. Lgs. n. 175/2016.
- Banca Popolare Etica SpA: a seguito di interlocuzioni informali con gli Organi regionali preposti, in vista della revisione straordinaria è emersa l'opportunità di approfondire l'effettiva esigenza di dismettere la partecipazione, anche in considerazione del fatto che la prefigurata dismissione non era stata tuttavia vincolata a specifiche esclusioni di legge.
- Locride Sviluppo Scpa: in data 27 febbraio 2017, il rappresentante del Dipartimento vigilante ha inoltrato agli organi sociali formale richiesta di aggiornare gli estratti camerali, con l'esclusione della Regione Calabria dalla compagine sociale. La partecipazione della Regione Calabria è stata a tutti gli effetti eliminata dal Registro nell'anno 2017. Pertanto, si ritiene che non debba essere censita in quanto la partecipazione regionale è conclusa.
- Consorzio per la Promozione della Cultura e degli Studi Universitari di Crotone Srl: nella seduta del 2 febbraio 2017, l'assemblea dei soci ha approvato il bilancio finale predisposto dal liquidatore, con rinuncia all'esercizio del diritto di reclamo previsto dall'art. 2453 c.c. Inoltre, preso atto dell'impossibilità di procedere ad un accollo dei debiti, la suddetta assemblea ha autorizzato il liquidatore a richiedere la cancellazione della società dal registro delle imprese. La cancellazione è stata disposta con provvedimento del 24.02.2017.
In riferimento all'annualità 2017, con D.G.R. n. 657 del 31/12/2018, la Regione Calabria, ha approvato il piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie regionali dirette ed indirette ai sensi dell'art. 20 del D.lgs. n 175 del 19/08/2016 e s.m.i. disponendo il mantenimento di n. 6 partecipazioni, delle quali la Regione Calabria è socio unico in Ferrovie della Calabria S.r.l., Fincalabra S.p.A. e Terme Sibarite S.p.A.. Inoltre, n. 3 società sono state liquidate e/o dichiarate fallite; per le restanti società le procedure di liquidazione avviate sono finalizzate all'estinzione delle stesse, fatta eccezione per Sorical SpA in liquidazione, in quanto la procedura deliberata dall'Assemblea dei Soci prevede espressamente la continuità aziendale e la salvaguardi del patrimonio aziendale in esecuzione agli obblighi assunti nell'Accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'art, 182 bis della Legge fallimentare e per tale ragione è indicata l'ipotesi di mantenimento della partecipazione.
Con D.G.R. n. 642 del 30/12/2019, è stato approvato il piano di razionalizzazione periodica per l'annualità 2018, disponendo di mantenere le n. 6 partecipazioni di cui alla D.G.R. n. 657 del 31/12/2018 e per le restanti società risultano avviate n. 4 procedure fallimentari e n. 6 procedure di liquidazione comunque finalizzate all'estinzione delle stesse, tranne Sorical SpA in liquidazione. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 3 | 3. Le società partecipate della Regione Calabria | Il Piano approvato con D.G.R. n. 89/2015 esclude gli "organismi partecipati diretti" già posti in liquidazione ovvero oggetto di riordino attraverso procedure di accorpamento, fusione e liquidazione per effetto delle disposizioni contenute nella Legge regionale 16 maggio 2013, n. 24. Sono state, inoltre, escluse quelle "partecipazioni indirette" che non potevano essere dismesse per le seguenti motivazioni:
- la quota posseduta non consentiva l'esercizio dei poteri del socio in ordine al mantenimento/dismissione della stessa;
- la partecipazione diretta era relativa a società in liquidazione destinate ad essere estinte;
- la partecipazione regionale era oggetto di riordino (recesso, dismissione, ecc.) ai sensi del precedente Piano.
Definite le partecipazioni societarie potenzialmente oggetto di razionalizzazione, è stata condotta, per ciascuna società, l'analisi economico-patrimoniale e per indici, attraverso la riclassificazione dei dati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari. Ciò, allo scopo di valutare la sostenibilità economica delle partecipazioni regionali.
L'analisi di carattere tecnico, ai fini del piano di revisione straordinaria, è stata svolta sulla base dei vincoli posti dalla legislazione statale e non sulla base di una mera valutazione svolta in considerazione del ruolo strategico assegnato alla singola partecipazione societaria, nonché in base alla coerenza tra la "mission" societaria ed i fini istituzionali dell'Amministrazione.
Il piano standard elaborato dalla Corte dei Conti, articolato in diverse e specifiche sezioni, comprende l'elenco delle partecipazioni dirette di controllo e non di controllo, nonché quelle indirette oggetto di ricognizione solo se detenute dall'ente per il tramite di una società/organismo sottoposto a controllo da parte dello stesso.
Nel confermare l'orientamento normativo che affida preliminarmente all'autonomia e alla discrezionalità dell'ente qualsiasi scelta in merito alle partecipazioni possedute, la Corte dei Conti ha sottolineato che gli interventi di riassetto devono essere motivati e che il mantenimento delle partecipazioni sia effettuato nel rispetto delle vigenti norme, delle attività svolte dalla singola società a beneficio della collettività amministrata, della convenienza economica del modello utilizzato di società, nonché della relativa sostenibilità della scelta di mantenimento in termini di "costo-opportunità".
Alla data del 31 dicembre 2019 il sistema delle partecipazioni della Regione Calabria risulta essere costituito da 15 partecipazioni dirette, di cui 4 già sottoposte a procedure di liquidazione e 5 sottoposte a procedura fallimentare. Per quanto concerne le partecipazioni indirette, non avendo ricevuto alcuna comunicazione di variazione della situazione precedente, il sistema è invariato. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 4 | 4. L'attuazione del piano di revisione straordinaria delle partecipazioni | Il complessivo processo istruttorio che, condotto sulla base dei principi indicati dall'art. 24, comma 1, del Testo Unico, consente di pervenire all'individuazione dei soggetti per i quali non corre l'obbligo di procedere ad una razionalizzazione e di quelli che, viceversa, non rispondono ai criteri previsti per il mantenimento in portafoglio e devono essere razionalizzati, trova comunque esito in un atto dell'amministrazione pubblica procedente.
Di fatti, con Deliberazione della Giunta Regionale n. 424 del 29/09/2017, la Regione Calabria ha effettuato la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute alla medesima data di entrata in vigore del decreto, individuando quelle che devono essere alienate.
Le risultanze di tale attività e le informazioni relative allo stato di attuazione delle relative procedure sono già state comunicate mediante l'applicativo "Partecipazioni" del Portale Tesoro. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 5 | 5. La razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche | Col presente piano di razionalizzazione periodica si intende dare attuazione al disposto dell'art. 20 del D.Lgs. 19.08.2016 n. 175 "Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica" (T.U.S.P), il quale prescrive che "Le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione. (...)".
Nell'ambito della razionalizzazione periodica, è possibile considerare come l'insieme delle partecipazioni prese in considerazione risulti un portato dell'insieme accogliente le partecipazioni assentite dalla revisione straordinaria. Più precisamente, l'Amministrazione regionale è stata chiamata ad esaminare:
- le società che già sono state vagliate attraverso la revisione straordinaria e risultano ancora in portafoglio, in quanto:
- sono coerenti con i presupposti stabiliti dal D.Lgs. n. 175/2016;
- pur risultando non rispondenti ai presupposti di mantenimento, non si è perfezionato l'iter finalizzato alla loro espunzione dal portafoglio stesso;
- le partecipazioni entrate a far parte del portafoglio successivamente alla revisione straordinaria.
La razionalizzazione periodica delle partecipazioni di cui è onerata l'amministrazione regionale si compone di due distinte fasi, l'una propedeutica all'altra:
- l'analisi dell'assetto complessivo delle società direttamente o indirettamente partecipate;
- la predisposizione di un piano di razionalizzazione. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 6 | 6. Gli elementi procedurali | Il piano di razionalizzazione, corredato della presente relazione tecnica, con specifica indicazione di modalità e tempi di attuazione, è adottato in quanto, in sede di analisi, l'amministrazione regionale ha rilevato la sussistenza delle condizioni di cui al comma 2 dell'art. 20 del D.Lgs. n. 175/2016.
In riferimento al mantenimento delle partecipazioni societarie, l'Amministrazione regionale ha l'obbligo di motivare tale decisione, specificando la sussistenza dei requisiti ovvero la stretta necessarietà della società alle finalità dell'Ente e lo svolgimento da parte della medesima di una delle attività consentite dall'art. 4). In caso di attività inerenti ai servizi pubblici locali, sono state esplicitate le ragioni della convenienza economica dell'erogazione del servizio mediante la società anziché in forme alternative (gestione diretta, azienda speciale, ecc.) e della sostenibilità della scelta in termini di costo-opportunità per l'ente.
Nel precedente piano operativo di revisione delle partecipazioni erano state espressamente mantenute le società di gestione Aeroporto S. Anna SpA (società di gestione dello scalo aeroportuale di Crotone), Sogas SpA (società di gestione dello scalo aeroportuale di Reggio Calabria) e Sacal SpA (società di gestione dello scalo aeroportuale di Lamezia Terme).
Nonostante le risultanze economico patrimoniali delle suindicate società, il competente Settore Trasporti del Dipartimento "Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità" aveva confermato il ruolo strategico del trasporto aereo per come indicato all'art. 49 della L.R. 29 dicembre 2010 e ss.mm.ii.
Tuttavia deve segnalarsi che, alla data del 23 settembre 2016, la società Aeroporto S. Anna SpA (società di gestione dello scalo aeroportuale di Crotone) era stata già dichiarata fallita e pertanto, l'esito della ricognizione su tale società sarà illustrato nel paragrafo dedicato alle compagini sottoposte a procedura concorsuale. A motivo della rilevanza strategica dei collegamenti aerei in una zona a rilevante vocazione turistica nell'anno 2016, la Regione Calabria ha costituito, unitamente al comune di Crotone e al Comune di Isola Capo Rizzuto, la società Sagas SpA posta successivamente in liquidazione volontaria nell'autunno del 2018 e definitivamente estinta nell'aprile 2019. Come già detto, Sogas SpA è inserita nel presente piano di razionalizzazione, sebbene sia stata dichiarata fallita con provvedimento del Tribunale di Reggio Calabria datato 24 ottobre 2016.
Tuttavia, i fallimenti delle suindicate società aeroportuali hanno fatto comprendere la necessità di istituire un soggetto societario unico per la gestione dei tre scali, situazione che si è oggi concretizzata con l'assegnazione alla società Sacal SpA, da parte dell'Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), della concessione trentennale per i detti scali del territorio regionale.
In data 7 marzo 2017, Sacal SpA è risultata aggiudicataria di entrambi i lotti relativi alla gara ad evidenza pubblica bandita dall'Enac per l'affidamento della concessione della gestione totale degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone. Allo stato l'unica compagine societaria nel settore della gestione degli scali aeroportuali in cui la Regione Calabria può mantenere la partecipazione societaria, sia pure non di controllo ai sensi dell'art. 2359 cod. civ., è Sacal SpA. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 7 | 7. Ricognizione e valutazioni tecniche in ordine al mantenimento delle partecipazioni societarie. Le partecipazioni societarie dirette | Come è noto, con riferimento alle partecipazioni detenute alla data del 31/12/2019, gli adempimenti a carico delle amministrazioni previste dall'art. 20, comma 2, del D. Lgs. n. 175/2016 e s.m.i., in materia di razionalizzazione periodica si integrano con quelli stabiliti dall'art. 17 del D.L. n. 90/2014 per la rilevazione annuale delle partecipazioni e dei rappresentanti condotta dal Dipartimento del Tesoro e condivisa con la Corte dei Conti. La Regione Calabria, attraverso l'applicativo "Partecipazioni" del por tale del Tesoro ha tempestivamente trasmesso i dati relativi alla razionalizzazione periodica nonché i dati richiesti ai fini del censimento annuale delle partecipazioni e dei rappresentanti nominati negli organi di governo delle società e degli Enti.
Occorre precisare che fin dai primi commenti alla disciplina di cui all'articolo 20, comma 2, del D. Lgs. n. 175/2016 e s.m.i., che individua le fattispecie che non devono ricorrere ai fini del mantenimento delle partecipazioni societarie in capo agli Enti pubblici, hanno individuato nella disposizione in parola una sorta di automatismo, per cui accertata l'esistenza di una delle condizioni di legge la conseguenza obbligata sarebbe stata l'alienazione della partecipazione. In realtà, le ipotesi di razionalizzazione previste dal TUSP contemplano oltre all'alienazione in termini di cessione o dismissione, la razionalizzazione genericamente intesa - si pensi alla necessità di contenimento dei costi di funzionamento - fusione o soppressione anche mediante messa in liquidazione. La scelta tra le diverse ipotesi di razionalizzazione dipende anche dalla presenza delle condizioni legislativamente previste o convenzionalmente stabilite. Salvi i casi in cui gli statuti delle società prevedano un recesso ad nutum da parte dei soci o si sia concretizzata un'ipotesi di recesso prevista dalla disciplina codicistica, in tutti gli altri casi il processo di dismissione avverrà attraverso procedure di cessione/vendita delle azioni o tramite procedure di liquidazione a seconda se, rispettivamente, si tratti di una partecipazione di minoranza o se, invece, la partecipazione della Regione sia tale da permettere il controllo o la dominanza della società.
Per le compagini societarie già sottoposte a liquidazione o procedura concorsuale, fermo restando l'opportunità di richiamarle comunque in sede di elaborazione del presente piano, la disciplina della revisione ordinaria e straordinaria delle partecipazioni societarie continua a fare riferimento alle "partecipazioni" detenute negli organismi societari e, quindi, non fa espresso riferimento agli organismi per i quali, alla data di entrata in vigore del testo unico, era stata già disposta la liquidazione e, dunque, era stato già accertato lo scioglimento della comunione di scopo oggetto del contratto sociale. Non è stato inserito, dunque, l'esito della ricognizione sul presupposto per cui si debbano attendere gli esiti della procedura con eventuali prescrizioni ai liquidatori nei termini anzidetti. Di seguito si riportano le informazioni relative all'attuazione delle misure di razionalizzazione previste dalla revisione straordinaria ai sensi dell'art. 24 del TUSP. In primo luogo, relativamente a SAGAS SpA, la Regione Calabria ha proceduto alla razionalizzazione della partecipazione, in quanto, ricorre la circostanza di cui all'art. 20, comma 2, lettera b del D.Lgs. 175/2016. Con D.G.R. n. 424/2017 è stata deliberata la dismissione della partecipazione in quanto non coerente con le previsioni di cui all'art. 4, commi 1 e 2 del succitato decreto. È stata convocata l'assemblea dei soci per il giorno 20/12/2018 in prima convocazione e 21/12/2018 in seconda convocazione per l'approvazione del bilancio finale di liquidazione e del piano di riparto. Il socio Regione Calabria ha espresso, in sede di assemblea, la necessità di procedere entro il tempo più breve possibile alla chiusura della procedura di liquidazione (nota prot. n. 434268 del 20/12/2018 – Settore 6 – Dipartimento Presidenza). La società risulta cancellata dal Registro delle Imprese a far data dal 19/04/2019.
In secondo luogo, il Comalca Scrl è la società di gestione del Centro Agroalimentare di Germaneto (CZ), in cui la Regione detiene una partecipazione di minoranza pari al 27,28% del capitale sociale. L'articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 aveva disposto la cessazione ad ogni effetto di legge delle partecipazioni - vietate ai sensi dell'articolo 3, comma 27, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 - delle pubbliche amministrazioni nelle società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. L'art. 11, comma 5, della legge regionale n. 9/2007 aveva demandato alla Giunta regionale il compito di definire un piano per la dismissione delle partecipazioni detenute dalla Regione Calabria nelle società consortili COMAC Srl, COMALCA Scrl e COMARC Srl e con D.G.R. n. 481 del 28 luglio 2008, la Giunta regionale pro tempore aveva autorizzato la dismissione della partecipazione detenuta nella società. La predetta cessazione, dunque, si era già prodotta ope legis quale conseguenza della mancata alienazione, mediante procedura di evidenza pubblica, della partecipazione in argomento entro il termine di cui all'articolo 3, comma 29 della legge n. 244/2007, prorogato di dodici mesi dall'entrata in vigore della legge n. 147/2013 ad opera del succitato comma 569. Tale termine risulta scaduto il 2 gennaio 2015. Allo stato, si è ancora in attesa del recepimento della richiesta del Socio Regione da parte degli organi della società e della liquidazione della quota di partecipazione del capitale. Tuttavia, è stata formalizzata l'opzione di recesso automatico ex art. 24, comma 5, del D. Lgs. n. 175/2016 e ss.mm.ii. in data 16/10/2018 con nota prot. n. 348967 e sono state avviate le conseguenti procedure, consapevoli che trascorso un anno dal piano di razionalizzazione straordinario non possono essere esercitati i diritti di socio.
## 7.1 Ferrovie della Calabria Srl
Ferrovie della Calabria Srl è la società che svolge la gestione delle infrastrutture e il servizio pubblico del trasporto locale. Per ammodernare il settore e renderlo maggiormente competitivo, la Regione ha previsto la suddivisione delle funzioni di gestione delle infrastrutture, compresa la rete ferroviaria, dalla gestione del trasporto pubblico, da realizzarsi mediante un'operazione societaria straordinaria di scissione che porterà alla costituzione della società Agenzia Reti e Mobilità SpA, per scissione da Ferrovie della Calabria Srl.
Il carattere di stretta necessarietà della partecipazione al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente Regione di cui all'art. 4, comma 1, del D. Lgs. n. 175/2016 emerge dall'art. 117 comma 3 della Costituzione italiana che attribuisce alla legislazione concorrente regionale anche la materia "grandi reti di trasporto e di comunicazione", dal D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 112 di conferimento delle funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni nonché dalla legge regionale 31 dicembre 2015 n. 35 che conferma l'opzione per la gestione in forma societaria del servizio di trasporto pubblico locale.
Tale opzione è stata confermata dal rinnovo del contratto di servizio con Ferrovie della Calabria per lo svolgimento dei servizi di competenza.
Dalle relazioni finanziarie e tecniche si evince l'esplicitazione delle ragioni della sostenibilità della scelta in termini di costo opportunità.
In ordine a Ferrovie della Calabria Srl, società a totale partecipazione regionale, acquisita dalla Regione nel dicembre 2012 in seguito agli accordi stipulati con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonostante le risultanze economico patrimoniali, il Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità si è espresso a favore del mantenimento della partecipazione regionale, in quanto inerente l'unica società regionale per i servizi del Trasporto Pubblico Locale e, per tale ragione, coerente con il fine istituzionale dell'Ente.
Inoltre, il suindicato Dipartimento regionale ha ribadito il carattere strategico della partecipazione, sottolineando la necessità del mantenimento ai fini del processo di scissione in atto ai sensi della L.R. 35/2015.
Stante quanto sopra, appare ora necessario un breve excursus sull'attuale processo in atto nel settore strategico del trasporto regionale, a partire dal passaggio di proprietà della società dallo Stato alla Regione Calabria, con gli Accordi di Programma sottoscritti nel 2000 (art. 14) e nel 2012 (art. 3).
Ovviamente, in merito alla strategicità del mantenimento della partecipazione si deve considerare che siamo nell'ambito del Trasporto pubblico locale (interesse generale), la cui attività viene sviluppata dalla società sia nel settore automobilistico (oltre 9.000.000 di AB/KM annui) che ferroviario (con collegamento tra due città importanti come Catanzaro e Cosenza).
Da qui l'assoluta necessità di mantenere la partecipazione.
Quanto allo stato di attuazione degli adempimenti previsti dalla legge regionale n. 35/2015, in data 8 luglio 2016 Ferrovie della Calabria Srl ha presentato alla Regione Calabria una proposta di piano di scissione ai sensi dell'art. 2506 bis c.c., ai fini della costituzione dell'Agenzia di cui all'art. 13 della legge regionale n. 35/2015, unitamente a delle linee guida di piano industriale e ipotesi di piani economico finanziari.
Il progetto di scissione è ancora in itinere, ragion per cui il piano industriale non può dirsi ancora operativo. Ferrovie della Calabria Srl ha dismesso la partecipazione in Fersav Srl. Mantiene la partecipazione nel Consorzio CO.ME.TRA Scarl.
La Fersav in liquidazione Srl è attualmente in stato di fallimento dichiarato dal Tribunale di Catanzaro con sentenza n. 10/2015 emessa il 13/05/2015 e depositata in Cancelleria in data 21/05/2015 con nomina di un Giudice Delegato e di un curatore fallimentare.
Precedentemente, in data 06/12/2011 per la stessa società era stata avviata la procedura di liquidazione giudiziaria con mantenimento delle attività fino alla data del 05-11-2013.
A decorrere dal 15/11/2013, la Fersav non ha mai più esercitato servizi di trasporto pubblico locale e Ferrovie della Calabria ha perso il controllo della società da quando si è insediato il liquidatore giudiziario (06-12-2011).
Ferrovie della Calabria Srl è una partecipazione strategica per la Regione Calabria, riconducibile ai fini istituzionali dell'ente.
In quanto servizio di interesse generale, pur essendo in perdita da oltre quattro anni consecutivi - sia pure con una riduzione progressiva delle perdite come sarà evidenziato nell'analisi economico -finanziaria - non incorre nel divieto per il mantenimento della partecipazione di cui all'art. 20, comma 2, lettera e) del. D. Lgs. n. 175/2016 né negli altri divieti per il mantenimento di cui alla medesima.
## 7.2 Sacal SpA
La partecipazione della regione nelle società aeroportuali, progressivamente ricondotta alla sola Sacal, risponde ad una chiara logica di sostenere la mobilità locale, in assenza di interventi strutturali che dovrebbero fare carico allo Stato centrale, chiamato ad assicurare condizioni minime di mobilità eguali per tutti su tutto il territorio nazionale, nell'attesa di stabilizzare una strategia di sistema basata sulla presenza di un operatore unico su scala regionale.
In tale contesto, Sacal è la società che effettua la gestione del sistema aeroportuale calabrese, avendo la gestione dei tre scali regionali. L'aeroporto di Lamezia Terme ha un flusso di passeggeri in continuo aumento che nell'anno in corso, già al mese di settembre, ha superato i 2 mln di passeggeri con circa il 35% di passeggeri internazionali. Con i predetti dati di riferimento, è evidente che la partecipazione in Sacal SpA sia da considerarsi strategica per la valenza e la posizione che riveste la società quale elemento di sviluppo per l'economia calabrese.
Il carattere strategico della stessa, già confermato dall'analisi tecnica ed economica svolta nella precedente ricognizione, è ribadito dalla necessità che la Regione Calabria governi e sovraintenda il processo di trasformazione in atto nel settore aeroportuale calabrese, tenendo presente le istanze delle diverse aree geografiche del territorio calabrese.
Di seguito sarà evidenziata la non operatività dei divieti ex art. 20, comma 2, del D.Lgs. n. 175/2016 nei confronti di Sacal SpA.
Il carattere di stretta necessarietà della partecipazione, ai fini del perseguimento delle finalità istituzionali della Regione Calabria di cui all'art. 4, comma 1, del D. Lgs. n. 175/2016, emerge dall'art. 117, comma 3, della Costituzione Italiana, che attribuisce alla legislazione concorrente regionale anche la materia dei porti ed aeroporti, dal D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 112, nonché dal piano regionale dei trasporti approvato con Deliberazione del Consiglio della Regione Calabria n. 157/2016 accettato dalla Commissione Europea nel mese di marzo 2017.
Non avendo la Regione Calabria una partecipazione di controllo in Sacal SpA non potrebbe decidere di sottoporre la stessa ad azioni di razionalizzazione per contenimento dei costi.
## 7.3 Fincalabra SpA
Per quanto riguarda Fincalabra SpA in house providing, la Regione è impegnata ad accompagnare un processo di radicale riorganizzazione sociale. L'obiettivo è definire i servizi e l'apporto che la società svolge per la Regione, puntando ad una organizzazione efficiente delle risorse umane e cercando di affrontare in modo definitivo gli effetti negativi di passate scelte quale l'acquisizione del ramo d'azienda di Calabria Impresa e Territori Srl Unipersonale in liquidazione del 15 novembre 2014, che finora ha determinato una maggiore capacità produttiva per la società, ma che deve essere accompagnata da maggiore efficienza nell'uso delle risorse, non ultimo di quella risorsa fondamentale per l'attività di Fincalabra rappresentata dal personale, per puntare ad un sostanziale equilibrio economico-finanziario.
Fincalabra SpA, società in house providing a totale partecipazione regionale, si occupa, principalmente, di fornire assistenza tecnica all'Amministrazione regionale nell'attuazione delle politiche regionali di sviluppo, con particolare riferimento alla gestione di Fondi regionali e/o comunitari finalizzati alla creazione di nuove iniziative imprenditoriali, allo sviluppo d'impresa, al sostegno agli investimenti ed all'incremento dei livelli occupazionali.
Le risultanze economiche e le attività affidate alla società finanziaria, nonché le decisioni di accorpamento decise dai procedenti governi regionali ed ancora in esecuzione rendono detta partecipazione strategicamente rilevante per l'Amministrazione regionale.
Oltre al carattere strategico già confermato in occasione della precedente ricognizione, in tale sede si evidenzia il carattere di stretta necessarietà della partecipazione per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente Regione di cui all'art. 4, comma 1, del D. Lgs. n. 175/2016.
Infatti, con le deliberazioni di Giunta Regionale nn. 249 e 250 del 12 luglio 2016 la società Fincalabra SpA è stata individuata quale organismo tecnico operativo a supporto dell'attuazione degli interventi, rispettivamente, del Progetto Strategico "CalabriaInnova" e del Progetto Strategico "CalabriaCompetitiva", in continuità con le attività svolte nell'ambito del POR Calabria FESR 2007-2013.
Ciò, al fine di assicurare un adeguato supporto all'attuazione degli interventi di cui ai su indicati Progetti Strategici, attraverso il ricorso alle competenze tecniche e organizzative della stessa società.
La stretta inerenza con i fini istituzionali dell'Ente Regione emerge dalle numerose disposizioni di legge regionale che disciplinano la struttura e le funzioni di Fincalabra SpA, istituita nel 1984 con legge regionale n. 7/1984 e costituita nel 1989.
La Regione Calabria, con la legge regionale n. 9/2007, ha acquisito la totalità delle azioni di Fincalabra e ne ha ridefinito compiti e ruoli.
Allo stato attuale, la società è uno strumento tecnico ed operativo della Regione Calabria più efficace nell'attuazione delle politiche di sviluppo economico. Attraverso delle linee per il risanamento imperniate soprattutto sulla stabilizzazione dei ricavi, il bilancio per il 2016 si è chiuso con un utile. Per il consolidamento del quadro, oltre al monitoraggio dei costi già avvenuto nell'anno 2017 sul compenso degli organi sociali e ad una riorganizzazione delle competenze interne alla compagine sociale, si procederà con l'approvazione di un piano di risanamento imperniato sulla concreta riduzione dei costi, laddove i ricavi in conseguenza dei possibili ritardi nell'avvio del piano operativo regionale 2014 -2020 dovessero non essere sufficienti.
## 7.4 Sorical SpA
Sebbene in liquidazione volontaria dal 13 luglio 2012, un'attenzione particolare va dedicata alla Sorical. La società, in ragione dell'essenzialità del servizio pubblico gestito, ha garantito e sta garantendo normalmente la fornitura idropotabile all'ingrosso ai Comuni, agli Enti ed agli altri soggetti titolari di contratti per la fornitura di acqua all'ingrosso nonostante le molteplici difficoltà. Essa, tuttavia, versa in uno stato di crisi finanziaria indotta essenzialmente dai mancati incassi da parte dei Comuni, spesso in dissesto, dai quali vanta un credito complessivo di circa 200 milioni di Euro. Appare evidente che la Sorical risente delle difficoltà incontrate dalla Regione nella riscossione delle tariffe per i rifiuti e per il pregresso servizio idropotabile, avviato a soluzione, per via dell'azione congiunta di piani di rientro dal debito, del blocco dei trasferimenti in caso di assenza di non adesione ai piani di rientro e dell'azione di commissariamento per i comuni morosi.
In ogni caso, a fronte di una esposizione debitoria, considerata nell'Accordo, ammontante a circa € 386 mln, il debito residuo è attualmente pari a € 188 mln, con una riduzione dello stesso in ca. tre anni del 51% circa. La So.Ri.Cal. merita attenzione essendo una delle partecipate in grado di esprimere adeguate performances sul proprio business, criticità finanziarie a parte, ed avendo dimostrato di essere in grado di garantire il servizio pubblico essenziale del quale è affidataria, ma anche, dal punto di vista economico e gestionale, di essere in grado di generare risultati in linea con quelli dei maggiori operatori nazionali del settore idrico.
Trattandosi di una società in liquidazione, sebbene volontaria, non è necessario indicare l'esito ma viene inserita in ricognizione in quanto, in considerazione del servizio di interesse generale svolto, ne è stata disposta la prosecuzione dell'attività.
Occorre dar conto, inoltre, degli elementi che ne giustificano la permanenza anche nel nuovo sistema - laddove i soci decidano per il ritorno in bonis - in considerazione della stretta inerenza ai fini dell'Ente regionale e dal carattere di servizio di interesse generale svolto dalla società.
In ordine all'evoluzione del sistema idrico calabrese e al fine di ottemperare alle prescrizioni normative di settore come novellate dal D.L. n.133 del 2014 (c.d. Sblocca Italia), la Regione ha emesso una serie di provvedimenti per l'avvio dell'affidamento del servizio Idrico Integrato (SII) ad un Soggetto Gestore Unico.
Infatti, con deliberazione di Giunta regionale n.183 del 12.6.2015 è stata individuata l'Autorità Idrica della Calabria (A.I.C.), quale Ente di Governo dell'Ambito (EGA) per il servizio idrico integrato nel territorio comprendente l'intera regione e con successiva deliberazione n. 256 del 27.07.2015 ne è stato disciplinato il funzionamento.
Con D.D.G. n.552 del 03.02.2016, assunto il 30.12.2015, è stata quindi avviata la procedura di affidamento della nuova concessione di gestione del Servizio Idrico Integrato dell'ATO Calabria.
Il processo di implementazione del SII è proseguito, ed infine con Legge Regionale n. 18 del 18.05.2017, è stata riconosciuta ed istituita l'AIC rappresentativa dei comuni della Calabria.
Con la predetta Legge è disciplinata l'organizzazione della gestione del Servizio Idrico Integrato, da parte dei soggetti competenti, in conformità con quanto disposto dalla legislazione comunitaria e nazionale e dalla Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI).
All'AIC spetterà, tra le altre funzioni, la scelta della forma di gestione.
In questa fase di riposizionamento strategico dei fondamentali del sistema idrico regionale, è opportuno mantenere la partecipazione in Sorical SpA in liquidazione volontaria, in attesa che venga individuata la forma di gestione in grado di assicurare i margini migliori per l'erogazione del servizio.
In conseguenza della condizione di forte tensione finanziaria in cui la So.Ri.Cal. SpA in liquidazione si è venuta a trovare nel corso del biennio 2011/2012, l'Assemblea dei Soci nel corso della seduta del 9.07.2012 nel prendere atto dell'intervenuta causa di scioglimento della Società, ne aveva disposto la liquidazione, garantendo altresì che la stessa sarebbe dovuta esser gestita "assicurando e provvedendo nelle more all'esercizio provvisorio del servizio, tenendo conto dell'essenzialità del pubblico servizio gestito, e quindi addivenendo alla cessione unitaria del complesso aziendale" e nominando all'uopo due liquidatori.
Coerentemente con il deliberato Assembleare e con la missione loro assegnata, al fine di superare tale criticità, e quindi di tutelare il patrimonio aziendale e garantire la continuativa erogazione del servizio, i Liquidatori della Società hanno proposto di depositare al Tribunale di Catanzaro l'Accordo di Ristrutturazione dei Debiti ex art. 182 bis L. Fall.
Il citato Accordo di Ristrutturazione ed il Piano di risanamento ad esso sotteso mira alla ristrutturazione del debito accumulato alla data del 31.05.2013 verso i Creditori Principali, nonché verso la quasi totalità dei creditori c.d. minori, tenendo conto, in particolare della effettiva capacità reddituale che la Società stessa può destinare per fare fronte ai propri impegni finanziari pregressi e della consistenza del patrimonio sociale (crediti verso i Clienti).
L'Accordo, omologato dal Tribunale di Catanzaro il 22 dicembre 2014, è stato sin qui regolarmente adempiuto e la gestione sia finanziaria che economica della Società è allineata con i dati contenuti nel PEF sotteso all'Accordo stesso.
Nel corso dell'anno 2019 si è concluso l'iter di modifica dell'Accordo di Ristrutturazione del debito, resosi necessario a causa della contrazione degli incassi da parte dei propri clienti. Ciò ha comportato alcune azioni principali:
- pagamento tra fine 2019 e inizio 2020 delle rate scadute periodo 2017-2019 nei confronti dei creditori principali Depfa Bank ed Enel Energia Spa;
- un nuovo scadenzario nei confronti dei creditori;
- la cessione pro-soluto di alcuni crediti vantati nei confronti dei propri clienti.
## 7.5 Terme Sibaritide SpA
Con D.G.R. n. 89/2015 è stato riconosciuto il carattere strategico della società Terme Sibarite SpA, trasferita dallo Stato alla Regione per effetto dell'art. 22, della L. 15/03/1997 n. 59, per effetto del quale la L.R. 3 settembre 2012, n. 38, in attuazione del comma 3, art. 1, della L. 24 ottobre 2000, n. 323, ha dettato disposizioni dirette alla valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria.
Con D.P.G.R. n. 100 del 29/09/2017, è stata esclusa dall'applicazione delle disposizioni di cui all'art. 4 del D. Lgs. n. 175/2016 e s.m.i. la partecipazione totalitaria nella società Terme Sibarite SpA, in quanto la società non palesa sotto il profilo economico-finanziario particolari criticità ed è caratterizzata da adeguata redditività e solvibilità dal punto di vista patrimoniale.
Fermo restando che l'analisi contabile conferma una situazione economico-finanziaria in attivo al 23 settembre 2016, si riporta di seguito la scheda da cui emerge la mancanza dei divieti di cui all'art. 20 comma 2 del D. Lgs. n. 175 ai fini del mantenimento.
## 7.6 Banca Popolare Etica SpA
Quanto alla partecipazione detenuta in Banca Popolare Etica, pari allo 0,2110% del capitale sociale, si rileva che la stessa è stata acquisita in esecuzione dell'art. 7, comma 4, della legge regionale n. 1/2006.
L'adesione della Regione ha trovato giustificazione nel fatto che il suddetto Istituto bancario rispondeva ad un nuovo concetto di banca, senza fine di lucro ed al servizio della collettività, che investe il risparmio attraverso operazioni volte a finanziare unicamente iniziative socio-economiche di utilità sociale ed internazionale, alla difesa dell'ambiente ed alla crescita culturale della società.
Con D.G.R. n. 89/2015 è stata disposta la dismissione della società in parola, in quanto ritenuta non coerente con il fine istituzionale della Regione.
Successivamente, con D.P.G.R. n. 99 del 27/09/2017, tale società è stata esclusa dalla applicazione delle disposizioni di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 175/2016 e s.m.i. la partecipazione nella società Banca Popolare Etica Scpa.
Il ripensamento sulla dismissione della quota in Banca Etica, di importo, peraltro, poco significativo, nasce da una più attenta considerazione dei benefici derivanti al sistema economico delle piccole e piccolissime imprese nell'accesso al credito, che ha consentito di verificare come la presenza sul territorio regionale, assicurata dalla partecipazione societaria, produca effetti positivi per il sistema imprenditoriale e, quindi, occupazionale del tutto non considerati nella prima decisione assunta su dati meramente formali. Da questo punto di vista, se si riconosce che i fini istituzionali dell'ente sono di realizzare politiche pubbliche positive per la collettività amministrata allora ne segue che il segnalato ripensamento su Banca Etica o le predette dinamiche sul sistema aeroportuale meritano una diversa chiave di lettura.
L'analisi economico-finanziaria acquisita riporta un trend positivo e bilanci in utile, con conseguente assenza di particolari criticità sotto il profilo economico-finanziario, evidenziando, peraltro, che la società investe sul territorio regionale molto più di quanto venga depositato dai clienti calabresi. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 8 | 8. SOCIETÀ IN LIQUIDAZIONE E SOTTOPOSTE A PROCEDURE CONCORSUALI | In occasione del precedente piano operativo di razionalizzazione delle partecipate le società in liquidazione o sottoposte ad altre procedure concorsuali non sono state oggetto di misure di razionalizzazione. Era stato svolto, quindi, un aggiornamento dello stato delle procedure, con l'individuazione delle possibili attività che le strutture regionali avrebbero dovuto effettuare per monitorare e agevolare la chiusura delle liquidazioni in essere.
Invero, gli articoli del D.Lgs n. 175/2016 e s.m.i. non chiariscono l'ambito oggettivo della ricognizione sotto il profilo della situazione in cui versa la compagine societaria. Sulla base di un'esegesi letterale del testo, infatti, la nuova disciplina sulla razionalizzazione obbligatoria sembrerebbe non riguardare le compagini societarie già sottoposte a liquidazione o procedura concorsuale alla data del 23 settembre 2016, dal momento che la disciplina della revisione ordinaria e straordinaria delle partecipazioni societarie continua a fare riferimento alle "partecipazioni" detenute negli organismi societari e, quindi, non fa espresso riferimento agli organismi per i quali, alla data di entrata in vigore del testo unico, era stata già disposta la liquidazione, con conseguente accertamento dello scioglimento della comunione di scopo oggetto del contratto sociale.
Stante il perdurare delle procedure di liquidazione in essere, sono state intraprese iniziative finalizzate prescrivere agli organi di liquidazione delle società di procedere, entro un tempo stabilito, alla determinazione allo stato degli atti del valore della quota di pertinenza della Regione Calabria.
Tale determinazione deve essere svolta sulla base di una precisa valutazione del bilancio iniziale di liquidazione e dell'attività svolta nel corso della procedura, con il supporto di dati concreti e documentati.
Preliminarmente si osserva che, a seguito della riforma della disciplina codicistica in materia di società, il fallimento non è più annoverato tra le cause di scioglimento della compagine, ragion per cui la società dovrà essere censita nell'ambito delle partecipazioni regionali sebbene sia sottoposta a procedura concorsuale: è evidente, tuttavia, che il socio Regione non potrà più esercitare i diritti di socio nel momento entra in carica la curatela.
Nel corso dell'anno 2020 non sono pervenute comunicazioni di variazione della situazione precedente, il sistema pertanto è invariato.
Segue un breve excursus sullo stato delle procedure in corso
## Comac Srl in fallimento
L'art. 12 della Legge regionale n. 24/2013 stabilisce che la Giunta regionale, mediante l'utilizzo dei poteri di socio e secondo le norme dello Statuto societario e delle normative vigenti in materia, provveda a porre in liquidazione la società posseduta al 77,61%.
In attuazione di tale disposizione normativa, l'Assemblea Straordinaria del 26/06/2014 ha posto in liquidazione la società ed il Presidente del C.d.A. è stato nominato Commissario liquidatore.
La procedura non è nella disponibilità della Regione Calabria e il Curatore fallimentare riferisce che in data 22 giugno 2015 è stato dichiarato il fallimento di una società creditrice di Comac Srl e, nella specie, della società Obiettivo Lavoro SpA.
## Consorzio CIES in fallimento
Il Consorzio CIES (Centro di Ingegneria Economica e Sociale) è stato costituito nel 1989 assumendo la natura di consorzio con attività esterna senza scopo di lucro e l'oggetto sociale, previsto dallo statuto, prevede la realizzazione e la gestione di un centro per lo svolgimento di ricerche, di sperimentazione, di formazione e di servizi con particolare riferimento alla problematica dell'innovazione.
In data 23/09/2011 il Tribunale di Cosenza ha emesso la sentenza dichiarativa del fallimento del Consorzio.
La procedura non è nella disponibilità della Regione Calabria e il Curatore fallimentare deve recuperare somme all'esito dei contenziosi in essere per il recupero, da parte dello stesso Consorzio, di quote consortili per un importo complessivo di euro 236.275,93.
## Società Progetto Magna Graecia in fallimento
Il piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 89 del 31 marzo 2015 aveva qualificato la partecipazione nella società Progetto Magna Graecia Srl non coerente con il fine istituzionale della Regione Calabria prevedendone la dismissione attraverso l'avvio della procedura di liquidazione. Si tratta di una società in cui la Regione detiene il 50% delle quote sociali, costituita nell'anno 2012 con lo scopo di promuovere la valorizzazione del patrimonio archeologico calabrese. L'assemblea dei soci del 16 giugno 2015 ha deliberato l'avvio della procedura di liquidazione della società. La differenza tra la massa passiva accertata e la massa attiva a disposizione del liquidatore non ha permesso la definizione della procedura di liquidazione e, nell'impossibilità di provvedere al ripiano della situazione debitoria se non in violazione del divieto di soccorso finanziario, il liquidatore ha convocato un'assemblea per l'attivazione di procedure concorsuali. In occasione dell'incontro del 13 gennaio 2017 con i liquidatori degli enti partecipati svoltosi presso la sede della Cittadella regionale su formale convocazione del Presidente della Giunta, il liquidatore della società Progetto Magna Graecia ha comunicato di aver presentato, in data 2/01/2017, istanza di fallimento c/o la cancelleria fallimentare del Tribunale di Cosenza, registrata al numero n. 2/2017. L'udienza dinanzi al Giudice del fallimento è stata fissata per il 15 ottobre 2017 e il fallimento è stato dichiarato in data 14 dicembre 2017.
## Società Aeroporto S. Anna SpA in fallimento
La società è stata posta in fallimento in data 15 aprile 2015.
## SOGAS SpA in fallimento
Dichiarazione di fallimento a seguito di Sentenza del Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria del 18/10/2016
## Comarc Srl in liquidazione
Per la società Comarc Srl in liquidazione, nella quale la Regione Calabria ha una partecipazione pari al 20,98%, l'Assemblea Straordinaria del 10 giugno 2010 aveva stabilito l'avvio della procedura di liquidazione del Consorzio con la conseguente nomina di due Commissari liquidatori.
È stata convocata l'Assemblea dei soci per definire la proposta di transazione del credito vantato nei confronti del Comune di Reggio Calabria.
In caso di accettazione da parte dei soci, la società potrà concludere la liquidazione entro 3-4 mesi dall'avvenuto incasso del credito.
Il giorno 13 gennaio 2017, presso la sede della Cittadella regionale, si sono svolti gli incontri programmati tra i liquidatori degli enti partecipati inclusi nell'elenco allegato alla convocazione del Presidente della Giunta regionale e i rappresentati dei Dipartimenti regionali a vario titolo interessati all'oggetto della stessa.
In occasione dell'incontro, il liquidatore ha comunicato che il Comune di Reggio Calabria non ha ancora effettuato il versamento. Dal momento dell'incasso, i liquidatori ritengono che si possa concludere la liquidazione entro 3-4 mesi.
Essendo risultati vani i tentativi di bonario componimento, per non causare un danno erariale agli enti pubblici partecipanti al capitale si sta andando avanti con l'azione di recupero del credito per decreto ingiuntivo. Nell'udienza del 28 febbraio u.s. il G.I. si è riservata la decisione per cui si è in attesa di detto deposito. Decorsi 120 giorni dal deposito si potrà notificare il precetto e procedere successivamente con il pignoramento presso terzi (Banca d'Italia). Si ricorda infine che la società, già nel 2017, ha provveduto alla liquidazione di parte del capitale sociale, corrispondendo alla Regione Calabria un importo pari ad euro 125.880,00 a fronte di una quota sottoscritta di capitale sociale pari ad euro 289.421,44.
I liquidatori hanno proceduto all'ulteriore azione esecutiva per il recupero del saldo della quota che risulta incassata per euro 601.794 nell'anno 2019.
Nel corso dell'anno 2020 sono stati approvati i bilanci di liquidazione relativi all'esercizio 2018 e 2019, e si è richiesto ai liquidatori di redigere, essendovene le condizioni, il bilancio finale di liquidazione e il piano di riparto in modo da estinguere la società.
## La Somesa Srl in liquidazione
È una società a responsabilità limitata in liquidazione posseduta per il 50% dalla Regione, (subentrata nel 2008 all'ARSSA Calabria) per il 25% dall'ARSSA Abruzzo e per il restante 25% dal Consorzio Cooperative della Marsica in liquidazione coatta amministrativa, avente ad oggetto la valorizzazione della produzione di barbabietola da zucchero in via principale nonché di altri prodotti agricoli, nella Zona del Mezzogiorno d'Italia.
La procedura di liquidazione è ferma per via di un credito da recuperare, nei confronti del Consorzio delle Cooperative della Marsica in liquidazione coatta amministrativa.
Il liquidatore ha comunicato durante l'incontro che il Consorzio delle Cooperative della Marsica in liquidazione coatta amministrativa è riuscito a cedere le quote di partecipazione al capitale della Somesa. La procedura, tuttavia, è in essere ormai da diversi anni, ragion per cui è necessario chiedere al liquidatore di procedere alla valutazione della quota virtuale di competenza della Regione Calabria. In tal senso, il liquidatore, considerata la difficoltà di individuare un rappresentante per le quote dell'ex ARSSA Abruzzo le cui quote societarie nella fase di estinzione dell'Ente non risultano trasferite, ha proposto di procedere secondo un percorso indicato in una recente Ordinanza TAR Abruzzo n.168/2017 - riguardante la procedura di dismissione di una società partecipata da Enti locali - resa nei confronti di un Amministrazione Comunale, che ha ritenuto legittimo: a) poter effettuare una alienazione congiunta tra più Enti locali soci; b) indire una procedura di vendita ad evidenza pubblica, senza che ciò comporti violazione di clausole statutarie in materia di prelazione; c) non predeterminare il prezzo a base d'asta.
La soluzione prospettata è quella di accantonare in apposito conto dedicato le somme dovute al socio ex ARSSA Abruzzo e procedere con lo scioglimento ed estinzione della società.
## La società Stretto di Messina SpA
Costituita ai sensi della Legge 17 dicembre 1971, n. 1158 e s.m.i. in cui la Regione detiene il 2,576% del capitale sociale, ha per oggetto lo studio, la progettazione e la costruzione di un'opera per il collegamento stabile viario e ferroviario e dei pubblici servizi tra Scilla e il continente.
La società è stata posta in liquidazione in applicazione delle norme contenute nell'art. 34 decies della Legge n. 221/2012 e con l'emanazione del DPCM del 15.04.2013, con il quale è stato, altresì, nominato il commissario liquidatore entrato in carica in data 14.05.2013.
Il comma 9 dell'art. 34 decies della L. n. 221/2012 ha posto un termine annuale per la conclusione della procedura di liquidazione. Tuttavia, tale termine, a parere del commissario liquidatore, deve essere considerato sollecitatorio e non perentorio in considerazione del fatto che la durata della procedura è strettamente legata all'esito di contenziosi ancora pendenti dinanzi ai Tribunali civili e amministrativi con i vari contraenti insorti per l'effetto dell'applicazione della legge 221/2012 che ha sancito la liquidazione della società.
Nell'assemblea ordinaria del 28 aprile 2016 convocata per l'approvazione del bilancio intermedio di liquidazione il bilancio è stato approvato.
Con deliberazione 28 dicembre 2016 n. 17/2016/G, la Corte dei Conti Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato si è pronunciata in merito alla ridefinizione dei rapporti contrattuali della società Stretto di Messina: l'indagine della Corte dei Conti ha preso le messe dal notevole peso finanziario della complessa vicenda riguardante la mancata realizzazione dell'opera, analizzando i costi da sostenere nei confronti dei titolari dei contratti pendenti, unitamente ad un approfondimento dei modi e dei tempi della gestione liquidatoria.
Le conclusioni cui è pervenuta la Sezione Centrale della Corte dei Conti sostanzialmente suggeriscono, oltre ad un'ulteriore ridimensionamento dei costi della società per quanto possibile "che la società valuti sotto la propria responsabilità, l'effettiva esistenza di ragioni giuridiche ostative alla liquidazione e che gli azionisti - quindi anche Regione Calabria - compiano una specifica ponderazione circa i vantaggi conseguibili dal contenzioso attivo, a fronte di costi certi per la permanenza in vita della concessionaria", anche in considerazione dell'art. 2495 cod. civ. per facilitare la chiusura delle società (responsabilità del socio per i debiti sociali nei limiti della quota e di quanto pervenuto in sede di ripartizione dell'attivo).
Il dott. Antonucci, delegato dal liquidatore per l'incontro del 13 gennaio u.s., ha consegnato una relazione, con cui ha chiarito lo stato dell'arte della liquidazione.
I dati più rilevanti emersi dall'incontro sono due:
- ai sensi dell'articolo 1 della Legge 1158/1971, recepito nell'articolo 8 dello Statuto sociale, il capitale sociale della società Stretto di Messina deve essere in ogni tempo posseduto da Anas SpA, dalle regioni Sicilia e Calabria e dalle altre Amministrazioni statali coinvolte;
- così come per l'annualità 2015, anche l'esercizio 2016 chiude in pareggio grazie agli interessi attivi che riescono a coprire le spese di gestione che vengono continuamente monitorate dai liquidatori.
Si è tuttora in attesa degli esiti dei contenziosi in essere al fine di procedere al compimento delle attività dirette alla dismissione delle azioni, sebbene il rinnovato interesse per l'opera potrebbe avere degli effetti sulla procedura di liquidazione. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 9 | 1. Ferrovie della Calabria Srl | Durante l'anno 2020 l'andamento della gestione è stato caratterizzato da metà di marzo dagli effetti dell'emergenza sanitaria da covid-19, che ha determinato una contrazione degli incassi con la chiusura delle scuole e con l'incremento della modalità del telelavoro e dello smart working. A questa situazione congiunturale si accompagna ormai da qualche anno una contrazione dei corrispettivi dei contratti di servizio, in tal senso la società ha iniziato una politica di contenimento dei costi realizzata soprattutto attraverso la progressiva riduzione del personale dipendente che al 30 giugno si attesta pari a 700 unità con una riduzione di circa 250 unità negli ultimi 5 anni. Passando all'analisi del bilancio 2019, si evidenzia che sono stati utilizzati i medesimi criteri di valutazione di cui all'art. 2426 del c.c. utilizzati nella redazione del bilancio del precedente esercizio, e non si sono verificati eventi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui agli artt. 2423 bis, secondo comma e 2423, quinto comma del Codice Civile.
Il bilancio chiuso al 31.12.2019, pur registrando una perdita di esercizio, denota un miglioramento rispetto all'esercizio 2018; infatti, l'ultimo esercizio chiude con una perdita di euro 1.051.283 rispetto alla perdita di euro 8.998.589 registrata nel precedente esercizio.
L'importo dei ricavi delle prestazioni nel 2019 ammonta ad euro 47.430.228, con una flessione di euro 169.776 rispetto all'anno precedente e, come per gli anni passati, la quasi totalità dei ricavi viene assorbita dal costo del personale che, seppur in diminuzione, denota un'incidenza sul fatturato caratteristico intorno al 76%.
Si precisa, inoltre, che le spese (costi della produzione) hanno subito un decremento passando da euro 68.782.741 nell'esercizio 2018 ad euro 58.922.583 nell'esercizio 2019.
Tale variazione si sostanzia nel decremento delle seguenti voci del conto economico:
- Voce B6) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, di euro 239.281, (da euro 7.062.628, dell'anno 2018, ad euro 6.823.347, dell'anno 2019);
- Voce B9) Costi per il personale di euro 1.010.400 (da euro 37.115.672, dell'anno 2018, ad euro 36.105.272, dell'anno 2019);
- Voce B10) Ammortamenti e svalutazioni di euro 1.927.000 (da euro 5.790.058, dell'anno 2018 ad euro 3.863.058, dell'anno 2019).
- Voce B12) Accantonamenti per rischi di euro 200.000 (valorizzata per euro 200.000 nell'esercizio 2018 rispetto a nessuna valorizzazione per l'anno 2019);
- Voce B13) Altri accantonamenti di euro 3.950.000 (valorizzata per euro 3.950.000 nell'esercizio 2018 rispetto a nessuna valorizzazione per l'anno 2019);
- Voce B14) Oneri diversi di gestione di euro 2.566.729 (da euro 5.093.529, dell'anno 2018, ad euro 2.099.147, dell'anno 2019);
nell'incremento delle seguenti voci di costo:
- Voce B7) Costi per servizi di euro 295.588 (da euro 10.007.942, dell'anno 2018, ad euro 10.303.530, dell'anno 2019);
- Voce B8) Costi per godimento di beni di terzi, di euro 12 (da euro 49.026 dell'anno 2018, ad euro 49.038 dell'anno 2019);
- Voce B11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci di euro 165.305 (da euro (486.114) dell'anno 2018, ad euro (320.809) dell'anno 2019).
## Analisi di bilancio
L'analisi economica a "valore aggiunto", che evidenzia il valore aggiunto prodotto dall'azienda ed il Margine Operativo Lordo (MOL) - la ricchezza prodotta nell'esercizio dopo la remunerazione dei costi esterni e del personale - dimostra un miglioramento nell'anno 2019 sia in termini di Valore aggiunto che di MOL.
Il MOL nell'annualità 2019 ritorna in positivo con un conseguente miglioramento anche del Reddito Operativo che però rimane negativo per l'intero triennio considerato. Il risultato dell'esercizio migliora rispetto all'annualità precedente anche per il concorso della gestione straordinaria passata da un risultato negativo di euro 1.269.571 ad un risultato positivo di euro 178.859. Altro dato da attenzionare è il costante peggioramento nel triennio del risultato della gestione finanziaria.
il ROI (Redditività del Capitale Investito) rappresenta la redditività vera dell'azienda misurata sul reddito operativo ed assume un valore negativo in termini di remunerazione che la gestione dà dell'intero capitale investito; risulta, in ripresa rispetto ai risultati delle annualità precedenti.
Il ROE (Redditività del Capitale Proprio) misura la remunerazione che la gestione aziendale dà al capitale apportato nell'azienda a titolo di rischio; nonostante l'indice risulti in ripresa rispetto alla annualità precedente, continua ad avere un valore negativo.
Il capitale circolante netto esprime la capacità dell'impresa di far fronte alle passività correnti con le attività correnti. Tale margine seppur migliorato rispetto all'esercizio 2018, permane ancora in valore negativo.
Il margine di tesoreria, rilevato dalla differenza tra le liquidità immediate e differite e le passività correnti, risulta, nonostante il miglioramento rispetto all'esercizio 2018, ancora notevolmente in negativo denotando uno squilibrio finanziario nel breve periodo.
Il margine di struttura è dato dalla differenza tra il patrimonio netto e l'attivo immobilizzato ed evidenzia quanta parte delle immobilizzazioni viene finanziata con il capitale proprio. Nell'anno 2019 si è registrato un miglioramento rispetto all'esercizio successivo ma il margine continua a registrare valori negativi. Questo margine è strettamente correlato con il Capitale Circolante.
L'indice di liquidità corrente permette di evidenziare la capacità dell'azienda di far fronte ai propri impegni finanziari nel breve termine, nonostante un leggero incremento l'indice assume ancora valori bassi che denotano criticità della società in termini finanziari.
L'indice di copertura delle immobilizzazioni nette contrappone le attività immobilizzate che si rendono liquide nel medio/lungo periodo e le fonti di finanziamento destinate a rimanere più a lungo in azienda; è, dunque, rappresentativo della solidità finanziaria dell'impresa e della sua capacità di non subire in futuro squilibri finanziari. L'indice in questione risulta in peggioramento rispetto all'esercizio precedente denotando una scarsa solidità patrimoniale della società. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 10 | 2. Fincalabra SpA | La società Fincalabra Spa in house providing presenta, ormai da qualche anno, una struttura dei costi molto rigida rispetto ai volumi di fatturato, il costo del personale medio nel periodo 2017-2019 rappresenta il 65% del valore della produzione, quando in società di servizi tale valore dovrebbe attestarsi massimo al 55% del valore della produzione. Tale indice migliora già a partire dall'anno 2019 (61%), con l'incremento di produttività della società mediante l'affidamento dei piani di attività a valere sul POR 2014/2020, in particolare i programmi Calabria Innova, Calabria Impresa, Calabria Competitiva, i programmi di ingegneria finanziaria FRIF e FOI, oltre alla prosecuzione delle attività di monitoraggio dei SIF FSE, FESR; l'attuazione dei PISL, l'assistenza tecnica FSC e all'ufficio del Commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico; ed infine le attività inerenti la Convenzione Quadro. Mentre nell'anno 2020 risultano affidate anche le commesse relative ai progetti sviluppati per affrontare la crisi economica conseguente all'Emergenza Covid 19. Con riferimento all'andamento della gestione si evidenzia che il bilancio chiuso al 31.12.2019 denota un miglioramento atteso che l'ultimo esercizio chiude con un utile di euro 14.178 rispetto alla perdita di euro 1.878.170 registrata nel precedente esercizio.
La società, nel corso dell'esercizio 2019 è riuscita a raggiungere il pareggio di bilancio coprendo integralmente i costi di gestione. L'importo del totale "Valore della produzione" dell'anno 2019 ammonta ad euro 8.611.124, con un incremento di oltre 1,5 ml di euro rispetto all'anno precedente.
Si precisa, inoltre, che le spese (costi della produzione) sono leggermente diminuite rispetto all'esercizio precedente passando da euro 8.802.414 nell'esercizio 2018 ad euro 8.577.487 nell'esercizio 2019.
Il dettaglio delle variazioni si sostanzia nel decremento delle seguenti voci del conto economico:
- Voce B6) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, di euro 26.661, (da euro 36.661, dell'anno 2018, ad euro 10.000,00 dell'anno 2019);
- Voce B7) Costi per servizi di euro 91.820 (da euro 2.755.932, dell'anno 2018, ad euro 2.664.112, dell'anno 2019);
- Voce B8) Costi per godimento di beni di terzi, di euro 115.263 (da euro 186.218, dell'anno 2018, ad euro 70.955, dell'anno 2019);
- Voce B10) Ammortamenti e svalutazioni di euro 3.747 (da euro 200.611, dell'anno 2018 ad euro 196.864, dell'anno 2019)
- Voce B14) Oneri diversi di gestione di euro 119.864 (da euro 407.210, dell'anno 2018, ad euro 287.346, dell'anno 2019);
nell'incremento delle seguenti voci di costo:
- Voce B9) Costi per il personale di euro 75.023 (da euro 5.215.782, dell'anno 2018, ad euro 5.290.805, dell'anno 2019);
- Voce B12) Accantonamenti per rischi che, a fronte di nessuna indicazione nell'esercizio 2018, risulta, nell'esercizio 2019, valorizzata per euro 57.405.
## Analisi di bilancio
L'analisi economica a "valore aggiunto", che evidenzia il valore aggiunto prodotto dall'azienda ed il Margine Operativo Lordo (MOL) - la ricchezza prodotta nell'esercizio dopo la remunerazione dei costi esterni e del personale – dimostra che, dopo le annualità 2017 e 2018, il MOL è tornato in positivo così come il reddito operativo seppur con valori ancora bassi.
Dalla tabella sopra esposta si evidenza che il miglioramento in termini di "Valore aggiunto"-dipeso oltre che dall'aumento del valore della produzione, anche dalla contrazione dei costi -ha determinato, a cascata, ad un conseguente miglioramento anche dei valori di "MOL" e di "Reddito Operativo" che sono entrambi tornati in positivo.
Il ROI (Redditività del Capitale Investito) rappresenta la redditività vera dell'azienda misurata sul reddito operativo ed assume, nella annualità 2019, un valore positivo in termini di remunerazione che la gestione dà dell'intero capitale investito; il dato registrato nell'esercizio 2019 risulta in leggero miglioramento rispetto ai risultati delle annualità precedenti tornando in positivo.
Il ROE (Redditività del Capitale Proprio) misura la remunerazione che la gestione aziendale dà al capitale apportato nell'azienda a titolo di rischio; evidenzia un notevole miglioramento rispetto agli esercizi precedenti tornando in positivo.
L'indice di copertura delle immobilizzazioni nette contrappone le attività immobilizzate che si rendono liquide nel medio/lungo periodo e le fonti di finanziamento destinate a rimanere più a lungo in azienda; è, dunque, rappresentativo della solidità finanziaria dell'impresa e della sua capacità di non subire in futuro squilibri finanziari.
Sebbene si registra nell'anno 2019 un sostanziale miglioramento della salute aziendale, occorre affrontare le criticità finanziarie pregresse legate in particolare al ripiano perdite anno 2017, in quanto la Regione Calabria in ottemperanza al disposto di cui al comma 1 dell'articolo 21 del D.Lgs. 175/2016 ha accantonato la corrispondente somma delle perdite pregresse portate a nuovo nell'apposito fondo regionale "Fondo perdite società partecipate".
L'obbligo di accantonamento da parte della Regione Calabria nel Fondo, in correlazione ai risultati negativi degli organismi partecipati, non comporta però un automatismo o un corrispondente obbligo in capo al Socio Unico di ripianamento delle perdite, piuttosto occorre che la società, come richiesto dal collegio sindacale e dallo stesso socio predisponga un idoneo piano di ristrutturazione aziendale da cui risulti una comprovata capacità di recupero dell'equilibrio economico e finanziario delle attività svolte. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 11 | 3. S.A.CAL. SpA | In prima analisi si evidenzia che, nel bilancio di esercizio 2019, sono stati utilizzati i medesimi criteri di valutazione di cui all'art. 2426 del Codice civile utilizzati nella redazione del bilancio del precedente esercizio, ad eccezione delle voci per le quali il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 139 ha introdotto nuovi criteri di valutazione; non si sono verificati eventi eccezionali che hanno reso necessario il ricorso a deroghe agli artt. 2423, quinto comma, e 2423 bis, secondo comma, del Codice civile relativi alla redazione del bilancio di esercizio. Il bilancio chiuso al 31.12.2019 registra un utile di euro 1.027.809 in aumento di euro 250.135 rispetto all'utile registrato nella annualità 2018 di euro 777.674.
L'importo dei ricavi delle prestazioni nel 2019 ammonta ad euro 28.855.112, con un aumento di euro 2.128.625 rispetto all'anno precedente che risulta superiore all'incremento (euro 1.407.592) che le spese (costi della produzione) hanno subito passando da euro 25.874.110 nell'esercizio 2018 ad euro 27.281.702 nell'esercizio 2019.
Tale variazione si sostanzia nell'incremento delle seguenti voci del conto economico:
- Voce B6) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, di euro 8.423, (da euro 93.818 dell'anno 2018 ad euro 102.241, dell'anno 2019);
- Voce B7) Costi per servizi di euro 1.775.271 (da euro 13.630.851 dell'anno 2018 ad euro 15.406.122 dell'anno 2019);
- Voce B8) Costi per godimento di beni di terzi, di euro 243.545 (da euro 1.625.354 dell'anno 2018 ad euro 1.868.899 dell'anno 2019);
- Voce B12) Accantonamenti per rischi di euro 126.601 (da euro 399.232 dell'anno 2018 ad euro 525.833 dell'anno 2019);
nel decremento delle seguenti voci di costo:
- Voce B9) Costi per il personale di euro 1.128.615 (da euro 8.802.154 dell'anno 2018 ad euro 7.673.539 dell'anno 2019);
- Voce B10) Ammortamenti e svalutazioni di euro 12.225 (da euro 1.388.516 dell'anno 2018 ad euro 1.376.291 dell'anno 2019).
- Voce B14) Oneri diversi di gestione di euro 205.408 (da euro 534.185 dell'anno 2018 ad euro 328.777 dell'anno 2019).
## Analisi di bilancio
L'analisi economica a "valore aggiunto", che evidenzia il valore aggiunto prodotto dall'azienda ed il Margine Operativo Lordo (MOL) - la ricchezza prodotta nell'esercizio dopo la remunerazione dei costi esterni e del personale - dimostra un miglioramento nell'anno 2019 in termini di Valore aggiunto di MOL e di Reddito Operativo.
Per meglio rappresentare l'attività svolta dalla società, il Valore aggiunto è stato depurato del valore della svalutazione della controllata Sacal GH in quanto l'attività aeroportuale non può essere esercitata senza considerare l'attività di handling svolta dalla società controllata.
Il Margine Operativo Lordo (MOL) presenta un valore positivo di euro 3.853.849 in aumento rispetto al biennio precedente, il che denota un miglioramento del reddito operativo depurato dagli effetti delle politiche di bilancio connesse ad ammortamenti e accantonamenti. Risulta in positivo per tutte le annualità considerate. Anche il reddito operativo risulta in sensibile miglioramento rispetto all'esercizio precedente. La gestione finanziaria risulta in positivo e ritorna in positivo dopo due esercizi chiusi in negativo. L'esercizio contabile 2019 tiene conto della contabilizzazione delle poste riferite alla società controllata SACAL GH SPA. In merito a tale contabilizzazione si precisa che, in bilancio, la partecipazione è stata rilevata secondo il metodo del Patrimonio Netto, per euro 1.348.137, nelle immobilizzazioni finanziarie al netto di una svalutazione contabilizzata nella voce D19) a) del conto economico per un importo di euro 419.789 oltre all'utilizzo del fondo per euro 117.000; inoltre, nei fondi rischi è stato inserito un apposito accantonamento di euro 245.000 per la copertura delle perdite in corso della società.
Il ROI (Redditività del Capitale Investito) risulta migliorato rispetto all'esercizio 2018, presentando un valore positivo in termini di remunerazione che la gestione aziendale dà dell'intero capitale investito nell'impresa.
Il ROE (Redditività del Capitale Proprio) presenta un miglioramento rispetto all'annualità 2018, presentando un valore positivo in termini di remunerazione che la gestione aziendale dà al capitale apportato nell'azienda a titolo di rischio.
Il Margine di tesoreria, in aumento rispetto all'esercizio precedente, assume un valore positivo nel 2019 il che denota una situazione di equilibrio finanziario a breve periodo, indicando in quale misura le liquidità riescono a coprire i debiti di prossima scadenza.
Con riferimento all'analisi della situazione di liquidità della società si riportano di seguito i principali indici di liquidità nel periodo 2017-2019. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 12 | 4. Sorical SpA | Fermo quanto già evidenziato nelle pagine precedenti, si evidenzia che il bilancio chiuso al 31.12.2019, denota un lieve miglioramento rispetto all'esercizio 2018; infatti, l'ultimo esercizio chiude con un utile di euro 484.370 rispetto all'utile di euro 124.673 registrato nel precedente esercizio. L'importo dei ricavi delle prestazioni nel 2019 ammonta ad euro 91.174.982, con un aumento di euro 3.778.341 rispetto all'anno precedente. Si precisa, inoltre, che le spese (costi della produzione) hanno subito un incremento passando da euro 88.048.181 nell'esercizio 2018 ad euro 95.113.794 nell'esercizio 2019.
Tale variazione si sostanzia nell'incremento delle seguenti voci del conto economico:
- Voce B6) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, di euro 166.207, (da euro 1.987.173, dell'anno 2018, ad euro 2.153.380, dell'anno 2019);
- Voce B7) Costi per servizi di euro 4.745.685 (da euro 40.400.676, dell'anno 2018, ad euro 45.146.361, dell'anno 2019);
- Voce B8) Costi per godimento di beni di terzi, di euro 270.709 (da euro 1.206.485 dell'anno 2018, ad euro 1.477.194 dell'anno 2019);
- Voce B9) Costi per il personale di euro 1.586.835 (da euro 14.080.384 dell'anno 2018, ad euro 15.667.219, dell'anno 2019);
- Voce B12) Accantonamenti per rischi di euro 1.594.340 (da euro 500.000 dell'anno 2018, ad euro 2.094.340 dell'anno 2019);
nel decremento delle seguenti voci di costo:
- Voce B10) Ammortamenti e svalutazioni di euro 1.091.269 (da euro 29.092.504 dell'anno 2018, ad euro 28.001.235, dell'anno 2019).
- Voce B14) Oneri diversi di gestione di euro 206.894 (da euro 780.959, dell'anno 2018, ad euro 574.065, dell'anno 2019).
In applicazione del principio contabile OIC (Organismo Italiano di Contabilità) n. 32, è stata istituita nell'aggregato Patrimonio Netto A) VII la voce "Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi" che alimenta in contropartita la voce B) Fondi per rischi ed oneri, mediante la costituzione di un fondo specifico "Strumenti finanziari derivati passivi" che accoglie il valore dello strumento finanziario sottoscritto tra la Sorical SpA in liquidazione e la Depfa Bank a copertura del rischio di variazione del tasso di interesse per come motivato nella Nota Integrativa e nella relazione sulla gestione. A tal proposito si precisa che il punto 117 dell'OIC 32, stabilisce che: "se cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per la copertura di flussi finanziari, la società deve contabilizzare l'importo accumulato nella voce A) VII "Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi" fino al verificarsi dei flussi finanziari futuri:
- se si prevede che si verifichino ancora futuri flussi finanziari dell'elemento coperto, l'importo deve rimanere nella voce A) VII "Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi" fino al verificarsi dei flussi finanziari futuri;
- se non si prevedono più flussi finanziari o l'operazione programmata non si prevede più sia altamente probabile l'importo della riserva deve essere riclassificato immediatamente nella sezione D) del conto economico in quanto l'ammontare della riserva è divenuto inefficace".
Nel caso di specie, l'esposizione in bilancio denota la possibilità per la società di recuperare tutta la perdita o parte della riserva in un esercizio o in più esercizi futuri; nell'ipotesi contraria la società dovrà, invece, imputare immediatamente la perdita o la riserva che non si prevede di recuperare alla voce D) 19 d) del conto economico dell'esercizio.
## Analisi di bilancio
Si precisa che il presente report, pur trattandosi di un bilancio intermedio di liquidazione, sarà incentrato sull'analisi del bilancio e sulla predisposizione ed analisi degli indici di bilancio più comuni, tenuto conto che la liquidazione della società non ha comportato la cessazione dell'attività aziendale che sta regolarmente procedendo nel periodo di liquidazione.
L'analisi economica a "valore aggiunto", che evidenzia il valore aggiunto prodotto dall'azienda ed il Margine Operativo Lordo (MOL) - la ricchezza prodotta nell'esercizio dopo la remunerazione dei costi esterni e del personale – dimostra, a fronte di un leggero incremento del Valore Aggiunto, un decremento nell'anno 2019 in termini di MOL.
Il MOL, infatti, nell'annualità 2019 diminuisce rispetto all'esercizio precedente per via dell'incremento delle spese per il personale e porta ad una conseguente riduzione anche del Reddito Operativo che rimane, comunque, sempre positivo per l'intero triennio considerato.
Nonostante la riduzione del Reddito Operativo, il risultato dell'esercizio migliora rispetto all'annualità precedente sia per il concorso della gestione straordinaria (+ 1.283.722 euro rispetto all'esercizio precedente) sia per il miglioramento gestione finanziaria (+1.824.954 euro rispetto all'esercizio precedente).
Il Margine di tesoreria, rilevato dalla differenza tra le liquidità immediate e differite e le passività correnti, risulta in peggioramento rispetto all'esercizio 2018 ed ancora notevolmente in negativo denotando uno squilibrio finanziario nel breve periodo.
Il Margine di struttura è dato dalla differenza tra il patrimonio netto e l'attivo immobilizzato ed evidenzia quanta parte delle immobilizzazioni viene finanziata con il capitale proprio.
Nell'anno 2019 si è registrato un leggero miglioramento rispetto all'esercizio successivo ma il margine continua a registrare valori negativi per l'intero periodo considerato. Questo margine è strettamente correlato con il Capitale Circolante.
L'indice di liquidità corrente permette di evidenziare la capacità dell'azienda di far fronte ai propri impegni finanziari nel breve termine, ha subito una flessione rispetto all'esercizio precedente ed assume ancora valori bassi che denotano criticità della società in termini finanziari.
L'indice di copertura delle immobilizzazioni nette contrappone le attività immobilizzate che si rendono liquide nel medio/lungo periodo e le fonti di finanziamento destinate a rimanere più a lungo in azienda; è, dunque, rappresentativo della solidità finanziaria dell'impresa e della sua capacità di non subire in futuro squilibri finanziari. L'indice in questione risulta in peggioramento rispetto all'esercizio precedente denotando una scarsa solidità patrimoniale della società. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 13 | 5. Terme Sibarite SpA | Con riferimento all'andamento della gestione si evidenzia che nel bilancio di esercizio 2019 sono stati utilizzati i medesimi criteri di valutazione di cui all'art. 2426 del Codice Civile, utilizzati nella redazione del bilancio del precedente esercizio, e non si sono verificati eventi eccezionali che hanno reso necessario il ricorso a deroghe di cui agli artt. 2423, quinto comma, e 2423 bis, secondo comma, del Codice Civile.
Si evidenzia che il bilancio al 31.12.2019 chiude con un utile pari ad euro 34.864 denotando, pertanto, un leggero miglioramento rispetto all'esercizio precedente nel quale si registrava un utile pari ad euro 21.704.
L'importo dei ricavi delle prestazioni nel 2019 ammonta ad euro 1.624.198, con una leggera flessione di circa 20.000 euro rispetto all'anno precedente.
Si precisa, inoltre, che le spese (costi della produzione) hanno subito un leggero decremento passando da euro 1.717.283 per l'esercizio 2018 ad euro 1.697.727 nell'esercizio 2019. Tale variazione si sostanzia nel decremento che si registra per le seguenti voci del Conto Economico:
Con riferimento allo Stato Patrimoniale e al Conto Economico si riepilogano nei prospetti seguenti le macrovoci dell'attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale e della gestione economica al fine di evidenziare l'evoluzione registrata nel triennio 2017-2019:
- Voce B6) Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo di euro 1.090 (da euro 169.533 dell'anno 2018 ad euro 168.443 dell'anno 2019);
- Voce B10) Ammortamenti e svalutazioni di euro 21.270 (da euro 334.621 dell'anno 2018 ad euro 313.351 dell'anno 2019).
- Voce B11) Variazione delle rimanenze, di euro 5.788, (da euro 3.598 dell'anno 2018 ad euro (2.190) dell'anno 2019);
- Voce B14) Oneri diversi di gestione, di euro 41.201 (da euro 252.748 dell'anno 2018 ad euro 211.547 dell'anno 2019);
e nell'incremento di altre voci di costo quali:
- Voce B7) Costi per servizi di euro 48.769 (da euro 231.496 dell'anno 2018 ad euro 280.265 dell'anno 2019);
- Voce B9) Costi del personale, di euro 1.024 (da euro 725.287 dell'anno 2018 ad euro 726.311 dell'anno 2019).
## Analisi di bilancio
L'analisi economica "a valore aggiunto" evidenzia un miglioramento nell'anno 2019 sia in termini di Valore Aggiunto che di Margine Operativo Lordo (MOL) e di Risultato Operativo (RO) rispetto all'annualità precedente.
Il miglioramento in termini di Valore Aggiunto trova giustificazione nell'aumento della voce A5) "Altri ricavi e proventi" che risulta maggiore rispetto alla contrazione della voce A1) "Ricavi delle vendite e delle prestazioni". A seguito di tale miglioramento risultano in crescita anche il Margine Operativo Lordo (MOL) ed il Reddito Operativo (RO). In ogni caso sia il Valore aggiunto che il MOL e il Reddito Operativo risultano in positivo per le tre annualità considerate. Si rileva che non è stato previsto alcun accantonamento a fondi rischi nell'esercizio in esame ed il valore del Fondo per rischi ed oneri è pari a zero come nell'esercizio precedente.
Il ROI (Redditività del Capitale Investito), che rappresenta la remunerazione che la gestione aziendale dà dell'intero capitale investito nell'impresa, risulta in leggero miglioramento rispetto all'esercizio 2018.
Il ROE (Redditività del Capitale Proprio), che rappresenta la remunerazione che la gestione aziendale dà al capitale apportato nell'azienda a titolo di rischio, risulta in leggero miglioramento rispetto alla annualità 2018. Con riferimento all'analisi della situazione patrimoniale della società si riportano di seguito i principali margini del periodo 2017-2019.
Il margine di tesoreria assume un valore positivo nel 2019 il che denota una situazione di equilibrio finanziario a breve periodo, indicando in quale misura le liquidità riescono a coprire i debiti di prossima scadenza.
Il margine di struttura essenziale, in costante miglioramento nel corso del triennio, risulta positivo. Lo stesso evidenzia quanta parte delle immobilizzazioni viene finanziata con il capitale proprio.
L'indice di liquidità corrente permette di evidenziare la capacità della società di far fronte ai propri impegni finanziari nel breve termine; risulta in costante crescita nell'arco del triennio.
L'indice di copertura delle immobilizzazioni nette contrappone le attività immobilizzate che si rendono liquide nel medio/lungo periodo e le fonti di finanziamento destinate a rimanere più a lungo in azienda; è, dunque, rappresentativo della solidità finanziaria dell'impresa e della sua capacità di non subire in futuro squilibri finanziari. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Regione Calabria | 2020-12-22 | 92f810e5aab710916f6d1bbfb6b7513c | 14 | 1. Considerazioni conclusive | Occorre precisare che fin dai primi commenti alla disciplina di cui all'articolo 20, comma 2, del D. Lgs. n. 175/2016 e s.m.i., che individua le fattispecie che non devono ricorrere ai fini del mantenimento delle partecipazioni societarie in capo agli enti pubblici, hanno individuato nella disposizione in parola una sorta di automatismo, per cui accertata l'esistenza di una delle condizioni di legge la conseguenza obbligata sarebbe stata l'alienazione della partecipazione.
In realtà, le ipotesi di razionalizzazione previste dal TUSP contemplano oltre all'alienazione in termini di cessione o dismissione, la razionalizzazione genericamente intesa - si pensi alla necessità di contenimento dei costi di funzionamento - fusione o soppressione anche mediante messa in liquidazione.
La scelta tra le diverse ipotesi di razionalizzazione dipende anche dalla presenza delle condizioni legislativamente previste o convenzionalmente stabilite.
Salvi i casi in cui gli statuti delle società prevedano un recesso ad nutum da parte dei soci o si sia concretizzata un'ipotesi di recesso prevista dalla disciplina codicistica, in tutti gli altri casi il processo di dismissione avverrà attraverso procedure di cessione/vendita delle azioni o tramite procedure di liquidazione a seconda se, rispettivamente, si tratti di una partecipazione di minoranza o se, invece, la partecipazione della Regione sia tale da permettere il controllo o la dominanza della società.
Per le compagini societarie già sottoposte a liquidazione o procedura concorsuale alla data del 23 settembre 2016, fermo restando l'opportunità di richiamarle comunque in sede di elaborazione del presente piano, la disciplina della revisione ordinaria e straordinaria delle partecipazioni societarie continua a fare riferimento alle "partecipazioni" detenute negli organismi societari e, quindi, non fa espresso riferimento agli organismi per i quali, alla data di entrata in vigore del testo unico, era stata già disposta la liquidazione e, dunque, era stato già accertato lo scioglimento della comunione di scopo oggetto del contratto sociale.
Non è stato inserito, dunque, l'esito della ricognizione sul presupposto per cui si debbano attendere gli esiti della procedura con eventuali prescrizioni ai liquidatori nei termini anzidetti.
Di seguito si riporta un riepilogo sintetico delle società direttamente partecipate, oggetto della presente analisi, con relativa proposta di mantenimento o razionalizzazione ai sensi della Legge 175/2016 e successive modifiche e integrazioni.
In attuazione con quanto disposto dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità per l'anno 2015), articolo 1, commi da 611 a 614, con deliberazione di Giunta regionale n. 89 del 31 marzo 2015, è stato approvato il piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute. La Regione ha provveduto a valutare le partecipazioni societarie di interesse generale e strettamente indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali deliberando la coerenza con il fine istituzionale ai sensi dell'art. 1, comma 611, lett. a) della succitata normativa.
Prima del piano di razionalizzazione, la Regione Calabria possedeva partecipazioni in n. 20 società, operanti in settori diversi, di cui n. 11 attive, n. 8 sottoposte a procedure di liquidazione e n. 1 sottoposta a procedure fallimentare. A seguito dell'approvazione del piano, l'amministrazione, con riferimento alle società attive, sulla base dei criteri sopra esposti previsti dalla normativa di riferimento, ha stabilito di mantenere solo n. 6 partecipazioni determinando la dismissione delle restanti partecipazioni. Rispetto alle quote di partecipazione, la Regione è socio unico di n. 3 società, mentre negli altri casi ha quote comprese tra il 10,00% e il 14,00%.
La situazione attuale prevede, come da tabella sopra riportata, il mantenimento di n. 6 partecipazioni, delle quali la Regione Calabria è socio unico in Ferrovie della Calabria s.p.a, Fincalabra s.p.a e Terme Sibarite SpA. Inoltre, tre società sono state liquidate e/o dichiarate fallite; per le restanti società sopra indicate le procedure di liquidazione avviate sono finalizzate all'estinzione delle stesse, fatta eccezione per la società Sorical SpA in liquidazione, per cui la procedura deliberata dall'Assemblea dei Soci prevede espressamente la continuità aziendale e la salvaguardia del patrimonio aziendale in esecuzione agli obblighi assunti nell'Accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182 bis della Legge fallimentare e per tale ragione è indicata in tabella come ipotesi di "mantenimento" della partecipazione. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Crotone (KR) | 2022-05-26 | 933b44b2d463aa6e0eb5a2071fc8a7f2 | 1 | IL NUOVO QUADRO NORMATIVO | ## Finalità della ricognizione
Il Testo Unico delle Società Partecipate (TUSP), varato con D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 in vigore dal 23 settembre 2016, stabilisce che le amministrazioni pubbliche sono tenute ad effettuare la revisione ordinaria delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2018 alla luce delle disposizioni normative. La ricognizione è finalizzata all'individuazione delle partecipazioni che non sono riconducibili ad alcuna delle categorie ammesse o che non soddisfano i requisiti di legge, per le quali è prevista l'alienazione entro un anno dalla ricognizione. Tale razionalizzazione annuale delle partecipazioni di cui dall'art. 20. costituisce un aggiornamento del Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni di cui all'art. 1, comma 612, della legge 23 dicembre 2014 n. 190, adottato dall'Ente con Decreto del Presidente n. 23 del 30/03/2015 e alla Revisione Straordinaria cui alla Delibera di Consiglio 13/2018
## Tipologia di partecipazioni ammesse
L'art. 3 del TUSP dispone che "le amministrazioni pubbliche possono partecipare esclusivamente a società, anche consortili, costituite in forma di società per azioni o di società a responsabilità limitata, anche in forma cooperativa".
All'art. 4 del TUSP, dopo aver affermato il generale limite secondo il quale "Le amministrazioni pubbliche non possono, direttamente o indirettamente, costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né acquisire o mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in tali società." (art. 4, comma 1), il legislatore indica una serie di attività per le quali è possibile, per la pubblica amministrazione, costituire, acquisire o mantenere partecipazioni societarie.
L'art. 4, comma 2, del TUSP, in particolare, stabilisce che:
- produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi;
- progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 193 del decreto legislativo n. 50 del 2016;
- realizzazione e gestione di un'opera pubblica ovvero organizzazione e gestione di un servizio d'interesse generale attraverso un contratto di partenariato di cui all'articolo 180 del decreto legislativo n. 50 del 2016, con un imprenditore selezionato con le modalità di cui all'articolo 17, commi 1 e 2;
- autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento;
- servizi di committenza, ivi incluse le attività di committenza ausiliarie, apprestati a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 50 del 2016.
## Ulteriori requisiti di ammissibilità
Per essere considerate ammesse dalla normativa non è sufficiente che le partecipazioni oggetto di ricognizione siano riconducibili ad una delle suindicate categorie previste all'art. 4, commi 1, 2, 3 del TUSP, ma è necessario che non ricadano in una delle ipotesi di cui all'art. 20, comma 2 del TUSP novellato dal Dlgs 100/2017.
Inoltre occorre tenere conto che ai fini di cui sopra devono essere alienate od oggetto delle misure di cui all'art. 20, commi 1 e 2, T.U. – ossia di un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione – le partecipazioni:
- che non sono riconducibili ad alcuna delle categorie di cui all'art. 4, commi 1, 2 e 3, T.U., sopra richiamato;
- che non soddisfino i requisiti di cui all'art. 5, commi 1 e 2, T.U., e quindi per le quali non si ravvisa la necessità del mantenimento per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente, anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria e in considerazione della possibilità di destinazione alternativa delle risorse pubbliche impegnate ovvero di gestione diretta od esternalizzata del servizio affidato, nonché della compatibilità della scelta con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità dell'azione amministrativa;
- per le quali si verifichino le seguenti condizioni (cfr. art. 20, c. 2, T.U.):
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, T.U.;
- società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro;
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4, |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Crotone (KR) | 2022-05-26 | 933b44b2d463aa6e0eb5a2071fc8a7f2 | 2 | 1. Il Piano operativo | Il precedente piano operativo adottato, con Decreto del Presidente della Provincia n. 23 del 30.03.2015, prevedeva che nel corso dell'anno 2015 si procedesse ad una riduzione del numero delle partecipazioni dell'Ente.
In particolare era previsto di mantenere unicamente, per i motivi che erano illustrati nella relazione tecnica allegata al piano le partecipazioni nelle seguenti società:
- Aeroporto S.Anna S.pA.
- Gestione Servizi S.p.A.
- SOAKRO S.p.A.
In particolare:
- Aeroporto S.Anna S.pA. - Si riportano l'analisi dei 5 criteri richiamati dal comma 621 della legge 190/2014:
- eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione.
- Ricorre la fattispecie
- soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.
- Non ricorre la fattispecie in quanto il numero dei consiglieri di amministrazione è pari a n. 3, mentre i dipendenti sono superiori a tale numero.
- eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;
- Non ricorre la fattispecie in quanto l'Ente non detiene partecipazioni in altre società che forniscono attività analoghe o similari.
- aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica;
- Non ricorre la fattispecie in quanto la società non è soggetto che svolge servizi pubblici locali di rilevanza economica.
- contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.
- Ai fini del presente Piano, è interesse della Provincia di Crotone il mantenimento della partecipazione al Capitale Sociale. Così come deliberato dal Consiglio Provinciale con proprio atto n° 72/2010, redatto per gli adempimenti disposti dall'articolo 3 commi 27 33 della Legge 244/2007, sono confermati i presupposti al mantenimento vista l'importanza primaria che tale infrastruttura ricopre per il territorio e l'economia della provincia anche alla luce del progressivo ed inesorabile declassamento del più complessivo sistema dei trasporti locali. Si rappresenta che recentemente le attività aeroportuali hanno subito un rilancio, con le istituzioni di voli della compagnia area Ryanair, registrando un incremento esponenziale di viaggiatori in transito. La società è sottoposta ad a procedura di concordato con continuità ai sensi dell'articolo 186-bis della Legge Fallimentare (Regio Decreto 267/1942). Il piano atteso a detta procedura prevede, nell'ipotesi di sua omologa e successiva messa in esecuzione che la società miri ad un bilancio che chiuda quantomeno in pareggio, nonché l'apporto di capitale privato al fine di una progressiva ed ulteriore riduzione della partecipazione della Provincia di Crotone alla compagine sociale. I componenti del Consiglio di Amministrazione non percepiscono per espressa rinuncia degli stessi.
- Gestione Servizi S.p.A. - Si riportano l'analisi dei 5 criteri richiamati dal comma 621:
- eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione.
- Non ricorre la fattispecie in quanto la società con il modello dell'in house provviding fornisce servizi in materia di viabilità, manutenzione degli immobili e dei mobili registrati ed in materia di gestione del patrimonio (pulizia, vigilanza). Con delibera di Consiglio 78 del 29.12.2010 si è riconosciuta la necessità al mantenimento della partecipata, secondo quanto previsto dall'art. 3, commi 27 e 28 della legge n. 244/2007 e più precisamente è stata verificata l'indispensabilità al perseguimento delle proprie finalità istituzionali in particolare si è deliberato "...il mantenimento in quanto di interesse generale curando la manutenzione ordinaria immobili e mobili, la gestione dell'autoparco, officina e servizi informatici della provincia di Crotone".
- soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.
- Non ricorre la fattispecie in quanto il numero dei consiglieri di amministrazione è pari a n. 3, mentre i dipendenti sono pari a 76.
- eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;
- Non ricorre la fattispecie in quanto l'Ente non detiene partecipazioni in altre società che forniscono attività analoghe o similari.
- aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica;
- Non ricorre la fattispecie in quanto la società è un ente strumentale che opera con il modello dell'in house provviding e non svolge servizi pubblici locali di rilevanza economica.
- contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.
- Dalle relazioni degli incaricati, da parte del socio unico, emerge chiaramente che la struttura societaria risulta sovradimensionata rispetto ai servizi erogati, richiedendo contributi in conto gestione diretti o indiretti (spese per le locazioni passive e copertura delle perdite) per assicurare l'equilibrio economico. Finora l'equilibrio finanziario, è stato garantito attraverso il pagamento degli stipendi per consentire la prosecuzione dell'attività, ma non pagando ad esempio le ritenute, i contributi e le imposte, esponendo i soggetti che hanno effettuato tale scelta anche a rischi di natura anche penale. Come hanno rilevato anche dai revisori nel verbale del 13/03/2013, il fatto che la Provincia di Crotone non ha provveduto alla esecuzione di quanto deliberato nell'assemblea straordinaria del 19 settembre 2014, nella quale veniva deliberato la copertura della perdita ammontante ad euro 2.851.997,00, e la ricostituzione del capitale sociale ad euro 120.000,00 e la circostanza che anche il 2014 è un anno che presenterà una perdita consistente (presuntivamente superiore agli €. 800.000), che nuovamente azzererà il capitale sociale si è verificato una causa di scioglimento della società, ai sensi dell'art 2484 n. 4 del codice civile. Con Decreto n°07 del 25.03.2015, il Presidente della Provincia di Crotone ha approvato oltre alla possibilità di affidare fino al 31.12.2015 servizi essenziali ed indispensabili per l'Ente, anche il futuro ricorso alle procedure previste dagli articoli 2484 (Cause di sciogliemmo) e 2485 del Codice Civile (Obblighi degli Amministratori). Nel medesimo Decreto Presidenziale"... l'Amministrazione, quale socio unico intende conferire ha inteso conferire come materialmente conferirà, l'indirizzo al liquidatore di proseguire in regime di esercizio provvisorio, i servizi che garantiscono una rimuneratività sufficiente a soddisfare i criteri di tutela del patrimonio sociale, demandando allo stesso di ricorrere alla salvaguardia dei livelli occupazionali, ricorrendo, ove occorre, agli strumenti degli ammortizzatori sociali nessuno escluso e comunque a mettere in campo ogni azione che evitino lo scioglimento ma consenta anche un percorso di ritorno (in bonis) della società"
- SOAKRO S.p.A. - Relativamente alla partecipata SOAKRO, fermo restando la volontà di dismissione della propria partecipazione azionaria, allo stato non si dichiara la fuoriuscita dalla compagine societaria atteso che la società svolge servizio pubblico essenziale e in attesa di specifica norma regionale che disciplina la gestione degli Ex ATO provinciali sia in materia di Servizio Idrico Integrato che in materia di Rifiuti.
Relativamente alle altre partecipazioni sarebbero state invece eliminate le partecipazioni nelle seguenti società:
- AKROS S.p.A.;
- Consorzio per lo sviluppo industriale;
- Consorzio per la promozione degli studi universitari SCARL;
- Cultura e Innovazione SCARL,
- Crotone Sviluppo SCPA;
- PIER SCARL;
- PST SCARL;
- STU in liquidazione S.p.A;
- Società delle Terme S.p.A.
A seguito del Decreto 23/2015 si sono verificati eventi che hanno modificato sostanzialmente le compagini societarie nelle quali la Provincia di Crotone deteneva partecipazioni.
Infatti per quelle in cui l'Ente aveva manifestato l'intenzione di mantenere la partecipazione:
- Aeroporto S.Anna S.pA è stata dichiarata fallita in data 15/04/2015;
- Gestione Servizi S.p.A. è stata posta in liquidazione in data 29/05/2015 giusta Assemblea Straordinaria Repertorio 84600 Raccolta 29831 del Notaio dott. Capocasale in Crotone. Nell'Assemblea Straordinaria di cui sopra, è stato deliberato quanto segue:
- di attribuire al liquidatore tutti i poteri previsti dalla legge per la liquidazione, affidando allo stesso la rappresentanza legale della società;
- di stabilire per il liquidatore un compenso annuo lordo di Euro 30.000,00 (trentamila virgola zero zero), naturalmente rapportato all'effettivo periodo di espletamento dell'incarico;
- di adottare i seguenti criteri, in base ai quali deve svolgersi la liquidazione:
- finalizzare l'attività al tempestivo recupero di tutti i crediti sociali anche mediante una azione tendente ad un riconoscimento formale dei crediti sociali da parte dei debitori ed alla sottoscrizione di eventuali piani di pagamento;
- proseguire in regime di esercizio provvisorio i soli servizi, i cui contratti e la cui attuazione, garantiscono una remuneratività sufficiente a soddisfare i criteri di tutela del patrimonio sociale e di migliore realizzo dell'attivo, propria della liquidazione o che, in ogni caso, non determinino risultati propri negativi, demandando allo stesso liquidatore di ricorrere alla salvaguardia dei livelli occupazionali, ricorrendo, ove occorra, agli strumenti degli ammortizzatori sociali, nessuno escluso, e comunque a mettere in campo ogni azione che eviti il definitivo scioglimento, ma consenta anche un eventuale percorso di ritorno "in bonis" della società.
- SOAKRO S.p.A. è stata dichiarata fallita in data 13/01/2016.
Per quelle che sarebbero state eliminate:
- AKROS S.p.A presupposto che con Delibera di Consiglio Provinciale n° 72 del 29.12.2010 questo Ente ha preso atto che: "la Società è in liquidazione volontaria e, comunque, la Provincia avendo rinunciato al diritto di prelazione e non avendo sottoscritto l'aumento di capitale deliberato al 31.12.2009 (ricapitalizzazione per perdite articolo 2447 C.C.) il valore della partecipazione risultava azzerato, svalutando pertanto la propria partecipazione in essere. La società è stata dichiarata fallita in data 21/04/2016;
- Consorzio per lo sviluppo industriale di Crotone è confluito nel Consorzio Regionale per lo sviluppo delle Attività Produttive (CORAP), ente pubblico economico e strumentale della Regione Calabria, mediante l'accorpamento nel Consorzio ASI di Catanzaro degli altri quattro Consorzi provinciali regolamentati con legge regionale 31 dicembre 2001, n.38 giusto Decreto del Presidente della Giunta della Regione Calabria n. 115 del 29.06.2016;
- Crotone Sviluppo SCPA è stata dismessa la partecipazione, giusta delibera di Consiglio Provinciale n. 22 del 07.0.2017, attraverso la vendita delle quote del 55,560% al Comune di Crotone;
- PIER SCARL è posta in liquidazione ai sensi dell'articolo 2484 del Codice Civile così come deliberato dal Consiglio Provinciale con atto n. 6 del 26.05.217 ed ha cessato l'attività in data 24.09.2020 con cancellazione alla CCIAA in data 30.09.2020;
Rispetto alle altre partecipate:
- Consorzio per la promozione degli studi universitari SCARL in data 24/02/2017 è stata cancellata dal Registro delle Imprese a seguito della procedura di liquidazione iniziata in data 17/07/2015;
- CULTURA E INNOVAZIONE S.C.A.R.L. IN BREVE C&I - S.C.A R.L.,
- PST-KR PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO MULTISETTORIALE - SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA;
- STU S.p.A in liquidazione;
- Società delle Terme S.p.A in liquidazione procedura iniziata in data 15/12/2015 giusto verbale di assemblea del 03/12/2015 repertorio 7871 del Notaio dott. Proto di Crotone.
Con Delibera di Consiglio Provinciale 13 del 13.05.2018 si è proceduto a:
- approvare la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute dalla Provincia di Crotone alla data del 23 settembre 2016, accertandole come da allegato "A" alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
- aggiornare il precedente Piano di Razionalizzazione, già adottato ai sensi dell'art. 1, c. 612, legge 23 dicembre 2014 n. 190, con Decreto Presidenziale n. 23/2015 secondo le risultanze ivi riportate e qui integralmente richiamate;
- procedere all'alienazione delle seguenti partecipazioni societarie detenute dalla Provincia di Crotone, non sussistendo ragioni giuridiche congrue per il relativo mantenimento sulla scorta dei parametri evincibili dal combinato disposto degli artt. 2, 4, 5, 16, 20 e 24 del T.U.S.P disattesi nella misura indicata nella Relazione tecnica che s'allega alla presente sub "A":
- società Cultura & Innovazione Società Cooperativa r.l. in breve C & I S.c.a.r.l.;;
- società Parco Scientifico Tecnologico Multisettoriale in breve PST-KR S.c.a.r.l.;
- società in house "Gestione Servizi S.p.A." attualmente in liquidazione;
Atteso che rispetto a quanto deliberato con atto consigliare 13 del 31.05.2018, in data 17/07/2018 il Tribunale di Crotone con sentenza 16 ha dichiarato il fallimento con rito ordinario ai sensi del R.D: 267/42 della "Gestione Servizi S.p.A. in liquidazione" partecipata dalla Provincia di Crotone con il 100% del capitale
Con Delibera di Consiglio Provinciale 23 del 19.12.2019 si è proceduto a:
- approvare la revisione ordinaria dell'assetto complessivo delle società possedute dalla Provincia di Crotone alla data del 31.12.2018 secondo quanto disposto dall'articolo 20 del D.Lgs. 175/2016, accertandole come da allegato "A" alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
- aggiornare il Piano di Razionalizzazione, già adottato ai sensi dell'art. 1, c. 612, legge 23 dicembre 2014 n. 190, con Decreto Presidenziale n. 23/2015 ed integrato con Delibera di Consiglio Provinciale 13/2018 secondo le risultanze ivi riportate e qui integralmente richiamate;
- confermare l'alienazione delle seguenti partecipazioni societarie detenute dalla Provincia di Crotone, non sussistendo ragioni giuridiche congrue per il relativo mantenimento sulla scorta dei parametri evincibili dal combinato disposto degli artt. 2, 4, 5, 16, 20 e 24 del T.U.S.P:
- società Cultura & Innovazione Società Cooperativa r.l. in breve C & I S.c.a.r.l.;
- società Parco Scientifico Tecnologico Multisettoriale in breve PST-KR S.c.a.r.l.;
Atteso che entro il prossimo 31 dicembre 2021 le Amministrazioni pubbliche di cui all'art. 2 comma 1 lett.a) del d.lgs. 175/2016 (TUSP) devono approvare il provvedimento di revisione periodica delle partecipazioni societarie detenute al 31 dicembre 2020 e la relazione sull'attuazione del precedente piano di razionalizzazione adottato con riferimento alle partecipazioni detenute al 31dicembre 2019 (art. 20 commi 1 e 2 e comma 4 del TUSP).
Si propone di confermare quanto già deliberato con atto consigliare n. 23/2019 e n. 10/2021 e cioè che l'Ente non può detenere partecipazioni, acquisire o mantenere in società aventi ad oggetto attività di produzioni di beni e servizi non strettamente necessarie alle proprie finalità istituzionali (c.d. vincolo di scopo).
Inoltre, relativamente alla partecipazione alla Fondazione ODYSSEA, seppur non rientrante nel novero delle partecipate oggetto di ricognizione ai sensi della Legge 190/2014 si propone di uscire dalla stessa atteso che non rientra nelle funzioni stabilite dalla Legge 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni (G.U. n. 81 del 7 aprile 2014) all'articolo 1) |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Crotone (KR) | 2022-05-26 | 933b44b2d463aa6e0eb5a2071fc8a7f2 | 3 | RELAZIONE TECNICA | Si richiama quanto stabilito dalla LEGGE 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni (G.U. n. 81 del 7 aprile 2014) all'articolo 1):
- comma 85. Le province di cui ai commi da 51 a 53, quali enti con funzioni di area vasta, esercitano le seguenti funzioni fondamentali:
- pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza;
- pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;
- programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale;
- raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali;
- controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale.
- comma 86. Le province di cui al comma 3, secondo periodo, esercitano altresì le seguenti ulteriori funzioni fondamentali:
- cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione di servizi in forma associata in base alle specificità del territorio medesimo;
- cura delle relazioni istituzionali con province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale ed enti territoriali di altri Stati, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane, anche stipulando accordi e convenzioni con gli enti predetti.
- comma 87. Le funzioni fondamentali di cui al comma 85 sono esercitate nei limiti e secondo le modalità stabilite dalla legislazione statale e regionale di settore, secondo la rispettiva competenza per materia ai sensi dell'articolo 117, commi secondo, terzo e quarto, della Costituzione.
- comma 88. La provincia può altresì, d'intesa con i comuni, esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Crotone (KR) | 2022-05-26 | 933b44b2d463aa6e0eb5a2071fc8a7f2 | 4 | Ricognizione delle società interessate dall'obbligo | Affinché l'amministrazione possa effettuare le valutazioni del caso, occorre preliminarmente procedere ad una ricognizione delle società partecipate effettuata alla data odierna, dando atto che l'adempimento in parola sconta un notevole ritardo rispetto alla tempistica indicata nell'articolo 24 del Dlgs. 175/2016.
Di seguito si propone un elenco delle società partecipate direttamente dalla Provincia di Crotone con le evoluzioni dalla data di approvazione del precedente piano delle razionalizzazioni adottato con Decreto del Presidente della Provincia di Crotone con atto n. 23 del 30/03/2015 così come revisionato con Delibera di Consiglio 27/2018. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Crotone (KR) | 2022-05-26 | 933b44b2d463aa6e0eb5a2071fc8a7f2 | 5 | CULTURA E INNOVAZIONE S.C. A R.L. IN BREVE C & I - S.C. A R.L. | ## Attività svolta
Cultura & Innovazione S.c.a.r.l. è un ponte tra imprese, enti e Pubbliche Amministrazioni che nasce con l'obiettivo di valorizzare la cultura dell'innovazione e sostenere la competitività delle imprese aderenti. Il consorzio è una realtà all'avanguardia nell'erogazione di servizi altamente tecnologici e specializzati nei settori della conservazione, restauro, valorizzazione dei beni culturali e dell'ambiente.
## Sussistenza delle condizioni previste dall'art. 20, comma 2
Si riportano l'analisi dei 7 criteri richiamati dall'articolo 20 comma 2 del Dlgs. 175/2016:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, T.U.
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- Non ricorre la fattispecie in quanto l'Ente non detiene partecipazioni in altre società che forniscono attività analoghe o similari.
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a 500 mila euro;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata. Necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4, T.U.
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata
## Azione di razionalizzazione da adottare:
L'azione da adottare consiste nella alienazione della percentuale di partecipazione attraverso modalità di alienazione da effettuarsi nel rispetto dei principi di pubblicità trasparenza e non discriminazione, oppure mediante negoziazione diretta ai sensi dell'art. 10, c.2, T.U.S.P. e cioè: effettuata nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e non discriminazione, ed in casi eccezionali a seguito di deliberazione analiticamente motivata rispetto alla convenienza economica dell'operazione, soprattutto rispetto alla congruità del prezzo di vendita. In casi eccezionali - ponendo in rilievo la convenienza economica dell'operazione in particolare la congruità del prezzo - l'alienazione può essere effettuata mediante negoziazione diretta con un singolo acquirente, fatto salvo il diritto di prelazione dei soci eventualmente previsto dalla legge o dallo statuto
## SCHEDE DI RILEVAZIONE
per tale partecipazione dirette detenute alla data del 31/12/2020 e ancora detenuta alla data di adozione del provvedimento di razionalizzazione, per le quali nel precedente piano era stata indicata una misura di razionalizzazione, viene compilata la seguente scheda, in base alla misura di razionalizzazione indicata nell'anno precedente |
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LA SOCIETÀ HA PER OGGETTO LA GESTIONE, DI IMMOBILI ED IMPIANTI, LA MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETÀ, DI NATURA PATRIMONIALE DISPONIBILE, INDISPONIBILE E DEMANIALE O IN USO AGLI ENTI LOCALI; SERVIZI DI VIGILANZA, DI ATTESA; GESTIONE DI AUTOMEZZI, BENI STRUMENTALI, RISORSE UMANE; ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI E CONVEGNI, ATTIVAZIONE DI SERVIZI ISTITUZIONALI, SISTEMI INFORMATICI, GESTIONE DEL CICLO DELLE ACQUE NONCHÉ ATTIVITÀ CHE POSSANO PRODURRE ECONOMIE ALLA PROVINCIA ED AI COMUNI DEL TERRITORIO PROVINCIALE.
## Sussistenza delle condizioni previste dall'art. 20, comma 2
Si riportano l'analisi dei 7 criteri richiamati dall'articolo 20 comma 2 del Dlgs. 175/2016:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, T.U.
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata.
- società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- Non ricorre la fattispecie in quanto l'Ente non detiene partecipazioni in altre società che forniscono attività analoghe o similari.
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a 500 mila euro;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata non avendo l'Assemblea societaria approvato i Bilanci degli ultimi quattro esercizi, per cui il fatturato medio rappresenta un dato non accertato in alcun modo desumibile.
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata.
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4, T.U.
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata
Si precisa che la società "Gestione Servizi" è stata posta in liquidazione per obbligo di legge dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2824 del cod. civ., comma 1, numero 4) e giusta la deliberazione assembleare in data 23 maggio 2015 con la quale si è proceduto alla nomina del Liquidatore ed alla definizione delle modalità della liquidazione.
L'antefatto significativo è l'Assemblea dei soci in data 19 settembre 2014, nel cui verbale si è preso atto della perdita di esercizio evidenziata con l'approvazione del Bilancio 2013 (in data 30 agosto s.a.) per un importo pari ad € 2.851.997,00 e si è addivenuti alla relativa copertura parziale con la riduzione del Capitale Sociale versato, pari ad € 120.000,00 ed il contestuale aumento dello stesso per € 2.849.898,00 da eseguire improrogabilmente entro il 31.12.2014.
Questo passaggio assembleare appare dirimente sulla scorta della giurisprudenza e, da ultimo, della delibera della Sezione Regionale di Controllo per la Calabria della Corte dei Conti (la n. 29 del 14 febbraio 2018) in ordine alla possibilità concessa dal Legislatore all'ente pubblico, socio (anche unico) di una partecipata, di finanziare con propri fondi le perdite della società nella fase della liquidazione della medesima.
Al riguardo, l'art. 14 del TUSP circoscrive tutte le possibilità di intervento dell'ente pubblico socio, in deroga al principio di non intervento, senza fare distinzioni sulla tipologia di società: comprendendo, quindi – anche come possibilità di "fallimento" e nonostante la pronuncia in senso inverso della Corte di cassazione, Sezioni Riunite -, anche la società domestica, definita dallo stesso Legislatore, con termine mutuato dal diritto anglo-sassone, "società in house".
Come chiarito dalle Sezioni Regionali di controllo per la Lombardia e per la Sicilia, l'inibitoria si estende anche all'esercizio del potere discrezionale dell'ente pubblico "socio", salvo che questo dimostri, attraverso una congrua motivazione a supporto della facoltà di accollo, "la sussistenza di un interesse pubblico concreto giustificativo dell'operazione da intraprendere, valutandone attentamente la sostenibilità finanziaria".
È evidente che tale scelta discrezionale, per quanto sorretta da una motivazione, non può estendersi fino al punto da comportare una rinuncia al limite legale della responsabilità patrimoniale della società di cui all'art. 2325 cod. civ.; Inoltre essa presuppone una situazione finanziaria florida in capo all'ente pubblico "socio", tale da prefigurare un Piano sostenibile: circostanza, allo stato, non percorribile nelle attuali condizioni economico-finanziarie dell'ente socio unico.
Peraltro, occorre precisare che si tratta, in vero, di una scelta discrezionale che l'ente socio può vagliare unicamente nella fattispecie della continuità imprenditoriale e non già nella fase liquidatoria della partecipata. Così come, del pari, la clausola di salvezza di cui all'art. 2447 cod. civ. rimane circoscritta nella prospettiva di una prosecuzione dell'attività sociale – in coerenza con un Piano Industriale o un business plan di medio-lungo periodo -, rimanendo comunque inibito il rifinanziamento di una partecipata in liquidazione.
Per tali ragioni appare dirimente l'intervenuta messa in liquidazione della società in house, interamente partecipata dalla Provincia di Crotone, in esito al mancato versamento dell'aumento del capitale sociale entro il termine perentorio del 31.12.2014.
Seguendo lo stesso ragionamento e facendo riferimento al Preconcordato – o concordato in bianco – la Sezione Regionale di Controllo per la Calabria della Corte dei Conti, richiesta di uno specifico parere dal Presidente p.t. della Provincia di Crotone con nota prot. n. 8326 indirizzata al CAL, conclude circa la non ammissibilità di un sostegno finanziario da parte dell'ente pubblico socio nell'ipotesi del Preconcordato inerente la propria società partecipata posta in stato di liquidazione.
La Sezione conclude nel senso che la fattispecie di cui all'art. 161 della Legge Fallimentare "non integra e non può essere assimilata sotto alcun profilo alle ipotesi ricorrendo le quali è consentito finanziare una società in perdita da parte di un ente locale".
Se tutto ciò è vero, compito del Consiglio Provinciale, in sede di pianificazione straordinaria dell'assetto societario, è procedere ad un giudizio di alienazione ex art. 24 del TUSP, dando corso a quanto previsto dalla normativa nel lasso di tempo necessario per addivenire alla revisione ordinaria cui all'articolo 20 dello stesso TUSP.
## Azione di razionalizzazione da adottare:
Alienazione a seguito della procedura di liquidazione ai sensi dell'articolo 2484 del Codice Civile.
Si precisa che rispetto a quanto deliberato con atto consigliare 13 del 31.05.2018, in data 17/07/2018 il Tribunale di Crotone con sentenza 16 ha dichiarato il fallimento con rito ordinario ai sensi del R.D: 267/42 della "Gestione Servizi S.p.A. in liquidazione" partecipata dalla Provincia di Crotone con il 100% del capitale.
## SCHEDE DI RILEVAZIONE
per tale partecipazione dirette detenute alla data del 31/12/2019 e ancora detenuta alla data di adozione del provvedimento di razionalizzazione, per le quali nel precedente piano era stata indicata una misura di razionalizzazione, viene compilata la seguente scheda, in base alla misura di razionalizzazione indicata nell'anno precedente. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Crotone (KR) | 2022-05-26 | 933b44b2d463aa6e0eb5a2071fc8a7f2 | 7 | PST-KR PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO MULTISETTORIALE - SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA | ## Attività svolta
Realizzazione di programmi di ricerca e sviluppo tecnologico nei settori dell'agroalimentare, energie rinnovabili, medicina d'eccellenza e nel settore del legno.
## Sussistenza delle condizioni previste dall'art. 20, comma 2
Si riportano l'analisi dei 7 criteri richiamati dall'articolo 20 comma 2 del Dlgs. 175/2016:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, T.U.
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- Non ricorre la fattispecie in quanto l'Ente non detiene partecipazioni in altre società che forniscono attività analoghe o similari.
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a 500 mila euro;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata.
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4, T.U.
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata
## Azione di razionalizzazione da adottare:
L'azione da adottare consiste nella alienazione della percentuale di partecipazione attraverso modalità di alienazione da effettuarsi nel rispetto dei principi di pubblicità trasparenza e non discriminazione, oppure mediante negoziazione diretta ai sensi dell'art. 10, c.2, T.U.S.P. e cioè: effettuata nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e non discriminazione, ed in casi eccezionali a seguito di deliberazione analiticamente motivata rispetto alla convenienza economica dell'operazione, soprattutto rispetto alla congruità del prezzo di vendita. In casi eccezionali - ponendo in rilievo la convenienza economica dell'operazione in particolare la congruità del prezzo - l'alienazione può essere effettuata mediante negoziazione diretta con un singolo acquirente, fatto salvo il diritto di prelazione dei soci eventualmente previsto dalla legge o dallo statuto.
## SCHEDE DI RILEVAZIONE
per tale partecipazione dirette detenute alla data del 31/12/2020 e ancora detenuta alla data di adozione del provvedimento di razionalizzazione, per le quali nel precedente piano era stata indicata una misura di razionalizzazione, viene compilata la seguente scheda, in base alla misura di razionalizzazione indicata nell'anno precedente |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Crotone (KR) | 2022-05-26 | 933b44b2d463aa6e0eb5a2071fc8a7f2 | 8 | STU STAZIONE S.P.A. IN LIQUIDAZIONE | ## Sussistenza delle condizioni previste dall'art. 20, comma 2
Si riportano l'analisi dei 7 criteri richiamati dall'articolo 20 comma 2 del Dlgs. 175/2016:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, T.U.
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- Non ricorre la fattispecie in quanto l'Ente non detiene partecipazioni in altre società che forniscono attività analoghe o similari.
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a 500 mila euro;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4, T.U.
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata
## Azione di razionalizzazione da adottare:
Alienazione a seguito della procedura di liquidazione ai sensi dell'articolo 2484 del Codice Civile |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Provincia di Crotone (KR) | 2022-05-26 | 933b44b2d463aa6e0eb5a2071fc8a7f2 | 9 | SOCIETÀ DELLE TERME S.P.A. in liquidazione | ## Sussistenza delle condizioni previste dall'art. 20, comma 2
Si riportano l'analisi dei 7 criteri richiamati dall'articolo 20 comma 2 del Dlgs. 175/2016:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, T.U.
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- Non ricorre la fattispecie in quanto l'Ente non detiene partecipazioni in altre società che forniscono attività analoghe o similari.
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a 500 mila euro;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- Ricorre la fattispecie per la partecipata.
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4, T.U.
- Non ricorre la fattispecie per la partecipata
## Azione di razionalizzazione da adottare
Società posta in liquidazione 03/12/2015 giusto Verbale di Assemblea Repertorio 7871 del Notaio dott. Proto.
Al fine di supportare l'Amministrazione sulle decisioni da adottare in merito alle procedure in caso di mantenimento o meno di proprie partecipazioni nelle attuali partecipate, si sottopone quanto suggerito da CORTE DEI CONTI nella già richiamata deliberazione 19/SEZAUT/2017/INPR che si allega alla presente Relazione Tecnica di accompagno al Piano. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2021-12-31 | 9a677e9d4eb200cc327298e16fb92d1d | 1 | VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE | VISTO l'art. 42 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267;
CONSIDERATO quanto disposto dal D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, emanato in attuazione dell'art. 18, legge 7 agosto 2015 n. 124, che costituisce il nuovo Testo unico in materia di Società a partecipazione Pubblica (T.U.S.P.), come integrato e modificato dal Decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100;
VISTO che ai sensi del predetto T.U.S.P. (cfr. art. 4, c.1) le Pubbliche Amministrazioni, ivi compresi i Comuni, non possono, direttamente o indirettamente, mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali;
ATTESO che il Comune, fermo restando quanto sopra indicato, può mantenere partecipazioni in società:– esclusivamente per lo svolgimento delle attività indicate dall'art. 4, c. 2, del T.U.S.P., comunque nei limiti di cui al comma 1 del medesimo articolo:
- produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi;
- progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 193 del decreto legislativo n. 50 del 2016;
- realizzazione e gestione di un'opera pubblica ovvero organizzazione e gestione di un servizio d'interesse generale attraverso un contratto di partenariato di cui all'articolo 180 del decreto legislativo n. 50 del 2016, con un imprenditore selezionato con le modalità di cui all'articolo 17, commi 1 e 2;
- autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento;
- servizi di committenza, ivi incluse le attività di committenza ausiliarie, apprestati a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3, comma 1,lettera a), del decreto legislativo n. 50 del 2016.– ovvero, al solo scopo di ottimizzare e valorizzare l'utilizzo di beni immobili facenti parte del proprio patrimonio, "in società aventi per oggetto sociale esclusivo la valorizzazione del patrimonio, tramite il conferimento di beni immobili allo scopo di realizzare un investimento secondo criteri propri di un qualsiasi operatore di mercato";
RILEVATO che per effetto dell'art. 24 T.U.S.P., entro il 30 settembre 2017 il Comune doveva provvedere ad effettuare una ricognizione straordinaria di tutte le partecipazioni dallo stesso possedute alla data del 23 settembre 2016, individuando quelle che dovevano essere alienate;
RILEVATO che l'Ente:
- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 57 del 28.09.2017, ha approvato la ricognizione straordinaria delle società partecipate e provveduto alle comunicazioni previste per legge;
- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 119 del 10.12.2018 ha approvato la ricognizione delle società partecipate al 31.12.2017;
- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 69 del 23.12.2019 ha approvato la ricognizione delle società partecipate al 31.12.2018;
- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 97 del 12.12.2020 ha approvato la ricognizione delle società partecipate al 31.12.2019;
CONSIDERATO che l'art. 20 comma 1 del T.U.S.P. prevede che:
- le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione.
- I piani di razionalizzazione, corredati di un'apposita relazione tecnica, con specifica indicazione di modalità e tempi di attuazione, sono adottati ove, in sede di analisi di cui al comma 1, le amministrazioni pubbliche rilevino:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'articolo 4;
- società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- partecipazioni in societarie che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- partecipazioni in societarie che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro;
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4;
CONSIDERATO che il medesimo articolo prevede che i provvedimenti di cui sopra siano adottati entro il 31 dicembre di ogni anno e siano trasmessi con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto legge n. 90 del 2014, n. 114 e rese disponibili alla struttura di cui all'articolo 15 e alla sezione di controllo della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4;
ATTESO:
- che la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Regione Lombardia, con parere n. 198/2018, ha affermato la necessità che ogni amministrazione provveda alla verifica delle azioni previste in sede di revisione straordinaria delle società partecipate, rendendone formalmente conto agli utenti o alla collettività di riferimento mediante pubblicazione sul proprio sito istituzionale, nonché alla competente Sezione della Corte dei conti e al Ministero dell'economia e delle finanze;
- che questo Comune è tenuto ad effettuare l'analisi dell'assetto delle società in cui detiene partecipazioni, dirette o indirette, al 31 dicembre 2020;
CONSIDERATO che le disposizioni del Testo unico devono essere applicate tenendo conto dell'efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, della tutela e promozione della concorrenza e del mercato, nonché della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica;
TENUTO CONTO che ai fini di cui sopra devono essere alienate oppure oggetto delle misure di cui all'art. 20, commi 1 e 2, T.U.S.P. – ossia di un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione – le partecipazioni per le quali si verifica anche una sola delle seguenti condizioni:
- non abbiano ad oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente, di cui all'art. 4, c. 1, T.U.S.P., anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria e in considerazione della possibilità di gestione diretta od esternalizzata del servizio affidato, nonché della compatibilità della scelta con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità dell'azione amministrativa, come previsto dall'art. 5, co. 2, del Testo Unico;
- non siano riconducibili ad alcuna delle categorie di cui all'art. 4, comma 2, T.U.S.P., sopra richiamato;
- tra quelle previste dall'art. 20, c. 2, T.U.S.P.:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie delle due precedenti categorie;
- società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un 1000.000 di euro, euro 500.000 fino al 31/12/2019 ai sensi dell'art 26 comma 12 quinquies;
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti, tenuto conto che per le società di cui all'art. 4, co. 7, D.Lgs. n. 175/2016, ai fini della prima applicazione del criterio in esame, si considerano i risultati dei cinque esercizi successivi all'entrata in vigore del Decreto correttivo;
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4, T.U.S.P.;
CONSIDERATO, altresì, che le disposizioni del predetto Testo unico devono essere applicate avendo riguardo all'efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato, nonché alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica;
TENUTO CONTO che è fatta comunque salva la possibilità di mantenere partecipazioni:
- in società che producono servizi economici di interesse generale a rete di cui all'art. 3-bis, D.L. n. 138/2011 e s.m.i., anche fuori dall'ambito territoriale del Comune di Reggio Calabria, e dato atto che l'affidamento dei servizi in corso alle medesime società sia avvenuto tramite procedure ad evidenza pubblica ovvero che la stessa rispetta i requisiti di cui all'art. 16 del T.U.S.P.;
- in società che, alla data di entrata in vigore del Decreto correttivo, risultino già costituite e autorizzate alla gestione di case da gioco ai sensi della legislazione vigente;
CONSIDERATO che le società in house providing, sulle quali è esercitato il controllo analogo ai sensi dell'art.16, D.Lgs. n. 175/2016, che rispettano i vincoli in tema di partecipazioni di capitali privati (co. 1) e soddisfano il requisito dell'attività prevalente producendo almeno l'80% del loro fatturato nell'ambito dei compiti affidati dagli enti soci (co. 3), possono rivolgere la produzione ulteriore (rispetto a detto limite) anche a finalità diverse, fermo il rispetto dell'art. 4, co. 1, D.Lgs. n. 175/2016, a condizione che tale ulteriore produzione permetta di conseguire economie di scala od altri recuperi di efficienza sul complesso dell'attività principale delle società;
VISTE le linee guida predisposte dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, condivise con la Corte dei conti e la Struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo presso il Dipartimento del Tesoro, relative alla redazione del provvedimento di razionalizzazione periodica delle partecipazioni, da adottare ai sensi dell'art. 20 del TUSP, aggiornate al 31dicembre 2020;
VALUTATE pertanto le modalità di svolgimento delle attività e dei servizi oggetto delle società partecipate dall'Ente, con particolare riguardo all'efficienza, al contenimento dei costi di gestione e alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato;
TENUTO CONTO del miglior soddisfacimento dei bisogni della comunità e del territorio amministrati a mezzo delle attività e dei servizi resi dalle società partecipate possedute dall'Ente;
CONSIDERATO che la ricognizione è adempimento obbligatorio anche nel caso in cui il Comune non possieda alcuna partecipazione, esito che comunque deve essere comunicato alla sezione della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4, e alla struttura di cui all'articolo 15, TUSP.
VISTO l'esito della ricognizione effettuata come risultante dalla relazione tecnica allegato A) alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
VISTA la proposta della Giunta Comunale effettuata con deliberazione n. 208 del 06/12/2021;
PROPONE DI DELIBERARE:
- Di approvare, per le motivazioni esposte in premessa, la ricognizione al 31/12/2020 delle società in cui il Comune di Reggio Calabria detiene partecipazioni, dirette o indirette come disposto dall'art. 20 del D.Lgs 19/8/2016, n. 175 come modificato dal d.lgs. 16/6/17 nr. 100 e analiticamente dettagliata nella relazione tecnica, allegato A), costituente parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
- Di prendere atto che la ricognizione effettuata non prevede un nuovo piano di razionalizzazione;
- Di precisare che tale provvedimento costituisce atto di indirizzo programmatico per le azioni da intraprendere da parte dell'ente in materia di società partecipate;
- Di trasmettere la presente deliberazione a tutte le società partecipate dal Comune di cui alla relazione come sopra allegata;
- Di comunicare, ai sensi dell'art. 20 comma 3 del T.U.S.P., l'esito della ricognizione di cui alla presente deliberazione alla sezione della Corte dei conti competente ai sensi dell'articolo 5, comma 4, e alla struttura di cui all'articolo 15, TUSP. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2021-12-31 | 9a677e9d4eb200cc327298e16fb92d1d | 2 | 1. INTRODUZIONE | La legge di stabilità per il 2015 (Legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l'avvio di un "processo di razionalizzazione" delle società a partecipazione pubblica allo scopo di assicurare il "coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato". In adesione a tale disposto legislativo il Comune di Reggio Calabria, con atto della Giunta Comunale n. 47 del 27 aprile 2015, approvava il "Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie", e con atto sindacale prot. n. 51917 del 31 marzo 2016 approvava la relazione redatta ex art 1, c. 612, della legge 190/2014 sui risultati conseguiti rispetto al Piano operativo 2015, inviato alla Corte dei Conti.
In data 23 settembre 2016 è entrato in vigore il nuovo Testo Unico delle Società partecipate (D.Lgs. 175 del 19.08.2016) attraverso il quale il Governo ha dato attuazione alla delega prevista nella legge 7 agosto 2015 n. 124, sulla disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, al fine di assicurare la chiarezza delle regole, la semplificazione normativa e la tutela e la promozione del fondamentale principio della concorrenza.
Le disposizioni di detto decreto hanno ad oggetto la costituzione di società da parte di amministrazioni pubbliche, nonché l'acquisto, il mantenimento e la gestione di partecipazioni da parte di tali amministrazioni, in società a totale o parziale partecipazione pubblica, diretta o indiretta.
In particolare, il decreto risponde alle esigenze individuate dal Parlamento ai fini del riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, attraverso i seguenti principali interventi:
- l'ambito di applicazione della disciplina, con riferimento sia all'ipotesi di costituzione della società che all'acquisto di partecipazioni in altre società a totale o parziale partecipazione pubblica, diretta o indiretta (artt. 1, 2, 23 e 26);
- l'individuazione dei tipi di società e le condizioni e i limiti in cui è ammessa la partecipazione pubblica (artt. 3 e 4);
- il rafforzamento degli oneri motivazionali e degli obblighi di dismissione delle partecipazioni non ammesse (artt. 5, 20 e 24);
- la razionalizzazione delle disposizioni in materia di costituzione di società a partecipazione pubblica ed acquisto di partecipazioni (artt. 7 e 8), nonché di organizzazione e gestione delle partecipazioni (artt. 6, 9, 10 e 11);
- l'introduzione di requisiti specifici per i componenti degli organi amministrativi e la definizione delle relative responsabilità (art. 11 e 12);
- definizione di specifiche disposizioni in materia di monitoraggio, controllo e controversie (artt. 13 e 15);
- l'introduzione di disposizioni specifiche in materia di crisi d'impresa e l'assoggettamento delle società a partecipazione pubblica alle disposizioni sul fallimento, sul concordato preventivo e/o amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi (art. 14);
- il riordino della disciplina degli affidamenti diretti di contratti pubblici per le società "in house" (art. 16);
- l'introduzione di disposizioni specifiche in materia di società a partecipazione mista pubblico-privata (art. 17);
- l'introduzione di disposizioni specifiche in materia di quotazione delle società a controllo pubblico in mercati regolamentati (art. 18);
- la razionalizzazione delle disposizioni vigenti in materia di gestione del personale (artt. 19 e 25);
- l'assoggettamento delle società partecipate agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni di cui al D. Lgs. 33/2013 (art. 22);
- la razionalizzazione delle disposizioni finanziarie vigenti in materia di società partecipate dalle pubbliche amministrazioni locali (art. 21);
- l'attuazione di una ricognizione periodica delle società partecipate e l'eventuale adozione di piani di razionalizzazione (art. 20);
- la revisione straordinaria delle partecipazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche, in sede di entrata in vigore del testo unico (art. 24);
- le disposizioni di coordinamento la legislazione vigente (art. 27 e 28).
In base all'articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, ciascuna amministrazione pubblica, entro il 30 settembre 2017, era chiamata a effettuare, con provvedimento motivato, la ricognizione straordinaria delle partecipazioni possedute alla data del 23 settembre 2016, individuando quelle da alienare o da assoggettare alle misure di razionalizzazione di cui all'articolo 20 del TUSP.
L'esito della ricognizione, anche in caso negativo, doveva essere comunicato al MEF, entro il 31 ottobre 2017 (scadenza poi differita al 10 novembre 2017), esclusivamente secondo le modalità di cui all'articolo 17 del Decreto-Legge 24 giugno 2014, n. 90.
Una volta operata tale ricognizione straordinaria, le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo, ai sensi dell'art. 20 del TUSP, di procedere annualmente alla revisione periodica delle partecipazioni detenute predisponendo, ove ne ricorrano i presupposti, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione.
A tale obbligo sono tenute le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i loro consorzi o associazioni per qualsiasi fine istituiti, gli enti pubblici economici e le autorità di sistema portuale (art. 2, c. 1, lett. a), del TUSP).
Con deliberazione del Consiglio comunale n. 57 del 28.09.2017 questo Comune ha provveduto ad effettuare la ricognizione straordinaria delle partecipazioni possedute alla predetta data, analizzando la rispondenza delle società partecipate ai requisiti richiesti per il loro mantenimento da parte di una amministrazione pubblica, cioè alle categorie di cui all'art. 4 T.U.S.P., il soddisfacimento dei requisiti di cui all'art. 5 (commi 1 e 2), il ricadere in una delle ipotesi di cui all'art. 20 comma 2 T.U.S.P..
Con deliberazioni di Consiglio Comunale n. 119 del 10.12.2018, n. 69 del 23.12.2019 e n. 97 del 12.12.2020 ha approvato la ricognizione delle società partecipate rispettivamente per gli anni 2018/2019/2020.
Ne è scaturito il seguente piano di razionalizzazione:
- MANTENIMENTO SENZA INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE
- ATAM s.p.a.: La società gestisce il servizio di trasporto pubblico che costituisce un servizio di interesse generale. Il Comune non partecipa ad altre società con lo stesso oggetto sociale.
- CASTORE - Società per la gestione dei servizi pubblici locali e strumentali di Reggio Calabria s.r.l.: La società gestisce servizi di interesse generale e strumentale di pertinenza ed in favore dell'ente locale socio.
- Hermes Servizi Metropolitani s.r.l.: La società gestisce i servizi di accertamento e riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali di pertinenza dell'ente locale socio.
- AZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE
- COMARC S.R.L.: Cessione/Alienazione quote
- PATTO TERRITORIALE DELLO STRETTO S.P.A.: Cessione/Alienazione quote
- SCUOLA MEDITERRANEA DI DESIGN S.C.A.R.L.: Cessione/Alienazione quote
- Multiservizi RC s.p.a.: Liquidazione
- FATA MORGANA s.p.a.: Liquidazione
- LEONIA s.p.a.: Liquidazione
- CASTORE S.P.L. s.r.l. E POLLUCE s.r.l. (fuse per incorporazione nella Castore Società per la gestione del Servizi Pubblici e strumentali di Reggio Calabria s.r.l.): Fusione/Incorporazione |
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Ai sensi dell'art. 20 del T.U.S.P. "Razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche", al comma 3 si prevede che i provvedimenti di cui ai commi 1 e 2 sono adottati entro il 31 dicembre di ogni anno, e trasmessi con le modalità definite al comma 3 medesimo. Infine il successivo comma 4 del succitato articolo prevede che in caso di adozione del piano di razionalizzazione le pubbliche amministrazioni approvino una relazione sull'attuazione del piano che evidenzi i risultati conseguiti, entro il 31 dicembre dell'anno successivo.
Il provvedimento di cui sopra, adeguatamente motivato, deve essere adottato dall'organo dell'ente che, nel rispetto delle regole della propria organizzazione, può impegnare e manifestare all'esterno la volontà dell'ente medesimo al fine di far ricadere su quest'ultimo gli effetti dell'attività compiuta. Per gli enti locali è da intendersi che il provvedimento deve essere approvato con delibera consiliare.
Come delineato all'articolo 1, comma 1, del TUSP, le disposizioni dello stesso TUSP si applicano avendo riguardo alle partecipazioni detenute dalle amministrazioni in società a totale o parziale partecipazione pubblica, sia diretta che indiretta (c.d. perimetro oggettivo).
Ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. f), dello stesso TUSP, per "partecipazione" si deve intendere "la titolarità di rapporti comportanti la qualità di socio in società o la titolarità di strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi".
Una società si considera:
- partecipata direttamente, quando l'amministrazione è titolare di rapporti comportanti la qualità di socio o di strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi nella società;
- partecipata indirettamente, quando la partecipazione è detenuta dall'amministrazione per il tramite di società o altri organismi soggetti al controllo da parte di una singola amministrazione o di più pubbliche amministrazioni congiuntamente.
Pertanto, rientrano fra le "partecipazioni indirette" soggette alle disposizioni del TUSP sia le partecipazioni detenute da una pubblica amministrazione tramite una società o un organismo controllati dalla medesima (controllo solitario), sia le partecipazioni detenute in una società o in un organismo controllati congiuntamente da più Pubbliche Amministrazioni (controllo congiunto).
Con riferimento a quest'ultimo caso, in considerazione del fatto che la "tramite" è controllata da più enti, ai fini dell'analisi della partecipazione e dell'eventuale individuazione delle misure di razionalizzazione da adottare ai sensi dell'art. 20 del TUSP, le Amministrazioni che controllano la società "tramite" sono invitate a utilizzare opportune modalità di coordinamento (tra queste, ad esempio, la conferenza di servizi) per determinare una linea di indirizzo univoca sulle misure di razionalizzazione da adottare, da rendere nota agli organi societari
La nozione di organismo "tramite" non comprende gli enti che rientrano nell'ambito soggettivo di applicazione del TUSP ai sensi del menzionato articolo 2, comma 1, lett. a), come i consorzi di cui all'art. 31 del TUEL e le aziende speciali di cui all'art. 114 del TUEL che dovranno procedere ad adottare un autonomo provvedimento di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche detenute.
L'art. 20, comma 2, lett. d), del TUSP, stabilisce inoltre che le amministrazioni pubbliche devono adottare misure di razionalizzazione per le partecipazioni detenute in società che, nel triennio precedente, hanno conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro. Ai sensi dell'art. 26, comma 12-quinquies, del TUSP, detta soglia è ridotta a cinquecentomila euro fino all'adozione dei piani di razionalizzazione riferiti al 31 dicembre 2019.
Nell'applicazione di tale norma si deve fare riferimento al bilancio individuale di ciascuna società partecipata con specifico riferimento all'area ordinaria della gestione aziendale, al fine di individuare la misura della "dimensione economica" dell'impresa.
Per l'analisi effettuata, sulla base delle indicazioni contenute nelle Linee guida predisposte dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, condivise con la Corte dei conti e la Struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo presso il Dipartimento del Tesoro, si rimanda all'allegato "1" - Ricognizione delle partecipazioni societarie possedute direttamente o indirettamente ai sensi dell'art. 20 del D. Lgs. n. 175/2016 - che forma parte integrante e sostanziale alla presente relazione. |
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La ricognizione effettuata non prevede un nuovo piano di razionalizzazione. Di seguito si riportano, per ciascuna delle società dismesse, lo stato delle procedure di dismissione:
- S.A.T.I. srl (cancellata dal registro delle imprese il 04/04/2019);
- Leonia spa (in liquidazione);
- Multiservizi RC spa (in fallimento);
- Comarc srl (liquidazione, in fase di chiusura entro il 31/12/2022);
- Fata Morgana (in fallimento);
- Patto territoriale dello Stretto (il Comune ha esercitato il diritto di recesso);
- Scuola mediterranea di design (il Comune ha esercitato il diritto di recesso. Nel 2020 è stata avviata la procedura di scioglimento d'ufficio senza liquidazione ai sensi dell'art. 40 del decreto legge n° 76/2020);
- Società Marina di Reggio Calabria S.R.L. (estinta);
- Promedia scarl (il Comune ha esercitato il diritto di recesso. Nel 2020 è stata richiesta la cancellazione ai sensi dell'art.20 co,9 del Tusp.);
- Consorzio Okeanos (cancellata dal Registro delle Imprese il 26 ottobre 2020);
- Fondazione BAAM (estinta);
- SOGAS SPA (in Fallimento). |
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La procedura di liquidazione, avviata dopo la predetta dichiarazione di scioglimento pronunciata dal Tribunale di Catanzaro Sez. Specializzata per le Imprese, con decreto (procedimento n. 501/2013) depositato il 15.11.2013, è tutt'ora incorso.
Il contratto di servizio è tuttavia cessato in data 15 novembre 2013 e la stessa Società, dal 15 novembre dello stesso anno, ha licenziato i lavoratori.
La società ha da tempo avviato azioni di recupero crediti nei confronti del Comune di Reggio Calabria instaurando dei contenziosi giudiziari che ancora sono pendenti presso le competenti autorità giudiziarie.
In attesa della conclusione dell'iter liquidatorio e dell'aggiornamento dell'attuale contenzioso, l'Ente continua a mantenere prudenzialmente in bilancio, le poste attive e passive conservate nei residui di bilancio dell'ente. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2021-12-31 | 9a677e9d4eb200cc327298e16fb92d1d | 6 | MULTISERVIZI RC s.p.a. in fallimento | La società Multiservizi RC s.p.a. aveva come oggetto sociale le attività di produzione e di fornitura di servizi reali ed intellettuali nel settore della gestione e manutenzione in genere del patrimonio di Enti pubblici locali.
Era stata costituita nella forma di società mista con la partecipazione al 51% del Comune e del 49% dal socio privato selezionato a seguito di procedura di evidenza pubblica. Nel 2012, a seguito dello scioglimento disposto in conseguenza dell'informazione interdittiva antimafia pervenuta dalla Prefettura di RC a carico del Socio privato, la società è stata messa in liquidazione ed è stato nominato un apposito organo di liquidazione. Il contratto di servizio è cessato in data 30 giugno 2013 e la stessa Società, dal 15 novembre dello stesso anno, ha licenziato i lavoratori.
Successivamente, il Tribunale di Reggio Calabria Sezione Fallimentare, in data 16.10.2015, ha dichiarato il fallimento della società, con sentenza depositata in pari data.
Risulta pendente con la società fallita un contenzioso per il recupero di crediti pretesi nei confronti del Comune di Reggio Calabria: (fasc. n. 70332/C e 70402/C). Il contenzioso della ex società partecipata Multiservizi RC s.p.a., ora portato avanti dalla curatela del fallimento, riguarda due procedimenti portanti nn. di ruolo generale 1402/2014 e 1355/2014, oggi riuniti e ancora pendenti davanti al Tribunale di Reggio Calabria. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2021-12-31 | 9a677e9d4eb200cc327298e16fb92d1d | 7 | FATA MORGANA s.p.a. in fallimento | La società mista Fata Morgana s.p.a. aveva per oggetto la gestione diretta di servizi municipali, con particolare riferimento alla raccolta differenziata ed ai servizi ambientali in genere compreso il servizio di raccolta, trasporto, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
La predetta società è stata dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di Reggio Calabria n. 11 del 05 luglio 2012, mentre le prestazioni di servizio a favore di questo Comune avevano avuto termine il 15 giugno 2010.
Tutti rapporti e le pendenze economiche con la anzidetta Società sono stati oggi definiti e conclusi con l'accordo transattivo sottoscritto in data 15/09/2021 con la Curatela del fallimento. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2021-12-31 | 9a677e9d4eb200cc327298e16fb92d1d | 8 | SOCIETÀ PER L'ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI (SA.T.I.) S.R.L. IN LIQUIDAZIONE | La SA.T.I. s.r.l., costituita il 13 ottobre del 2010, era una società partecipata al 100% dal Comune di Reggio Calabria, che provvedeva, in particolare, in un'ottica di valorizzazione territoriale, a favorire: l'attrazione di investimenti; l'innovazione e la crescita del sistema produttivo locale.
La società aveva come oggetto la promozione dello sviluppo integrato del territorio di Reggio Calabria, attraverso la realizzazione di attività di marketing territoriale e di attrazione degli investimenti in ambito nazionale ed internazionale.
Con deliberazione della Commissione Straordinaria n. 81 del 17.07.2014, adottata con i poteri del Consiglio Comunale, si è proceduto allo scioglimento della predetta società, ai sensi dell'art. 2484 n. 6 cod. civ.; successivamente, l'Assemblea straordinaria dei Soci, tenutasi il 13 ottobre 2014, dando seguito a quanto stabilito dalla predetta delibera della Commissione Straordinaria ha posto in liquidazione la società. In occasione dell'Assemblea dei Soci del 26.02.2016, è stato nominato il nuovo liquidatore della Società.
La società SATI s.r.l. in liquidazione è stata cancellata d'ufficio dal registro delle Imprese, ai sensi dell'art. 2490 ultimo comma c.c., a seguito di ordinanza del giudice del registro del Tribunale di Reggio Calabria - prima sezione civile - ufficio volontaria giurisdizione, con decorrenza 04/04/2019, a seguito di provvedimento adottato nell'ambito del proc. nr.778/2019 v.g.- cron. n. 660/2019 del 21/03/2019.
Risultano tuttavia ancora pendenti presso la Corte d'Appello di Reggio Calabria due contenziosi avviati dalla Società prima della cancellazione per ottenere il recupero di pretesi crediti contestati dall'Ente. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2021-12-31 | 9a677e9d4eb200cc327298e16fb92d1d | 9 | SOGAS S.P.A. IN FALLIMENTO | La società SOGAS s.p.a. era la ex Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto. Il Comune aveva in tale società una partecipazione del 4,63%. Nell'annualità 2016, nonostante tutti gli sforzi da ultimo compiuti dagli Enti Soci l'ENAC ha dichiarato la decadenza della SOGAS s.p.a. dalla concessione di gestione dell'Aeroporto dello Stretto, autorizzando la prosecuzione della conduzione dell'Aeroporto fino al subentro del nuovo gestore.
Successivamente, la stessa Società è stata dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di RC in data 24/10/2016.
Risultano ancora pendenti presso il Tribunale di Reggio Calabria due contenziosi riuniti nascenti da altrettante opposizioni del Comune a decreti ingiuntivi, riguardanti il ripiano perdite anno 2013 e la quota di partecipazione per costruzione aereostazione. Dopo il fallimento della Società, il Comune ha provveduto alla riassunzione dei giudizi riuniti, di cui si attende la relativa sentenza.
Si segnala infine che di recente è stato notificato un atto di citazione presso il Tribunale di Catania-Sez. specializzata in materia d'impresa, dalla Sicurcenter s.p.a. per responsabilità da preteso abuso del potere di etero-direzione previsto dall'art. 2497 cod. civ., unitamente a Regione Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Città Metropolitana di Messina e Camera di Commercio di Reggio Calabria. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2021-12-31 | 9a677e9d4eb200cc327298e16fb92d1d | 10 | PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETÀ E CONSORZI | Per quanto concerne le altre società e consorzi partecipati dall'Ente, si fa presente che con nessuno di essi è mai intercorso alcun rapporto di servizio, né sono stati effettuati singoli affidamenti, partecipando soltanto il Comune al capitale sociale ed avendo, peraltro, già disposto, con delibera del Consiglio comunale n. 27 del 25 luglio 2012, in applicazione dell'art. 3 c. 27 e segg. della legge 244/2007, per tutti i detti organismi, la dismissione delle relative partecipazioni.
Di seguito si riporta, per ciascuna delle società dismesse, lo stato delle procedure di dismissione:
- COMARC s.r.l. – la società è stata messa in liquidazione dal 20.7.2010 e l'Ente ha esercitato il diritto di recesso con racc.r.r. nr. 130748 del 30/08/2012, in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 25 luglio 2012. In esecuzione di tale recesso, in data 27.05.2016 è stata incassata la somma di €. 140.640,00 riversata dal liquidatore della predetta società a titolo di "Riparto Parziale Assemblea del 14/12/2015";
- PATTO TERRITORIALE DELLO STRETTO s.p.a. – il Comune ha esercitato il diritto di recesso con racc.r.r. nr. 130711 del 30/08/2012, in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 25 luglio 2012; in data 14.04.2015, con nota prot. n. 54947, è stato reiterato l'invito a procedere sollecitamente alla liquidazione della partecipazione essendo, peraltro, trascorso oltre un anno dalla comunicazione di recesso sopra richiamata. In tale occasione è stato ribadito che al diritto di recesso esercitato consegue l'effetto previsto dall'art. 1 comma 569 della Legge 27/12/2013 n. 147, in base al quale, decorso il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della detta legge (31.12.2014), "la partecipazione non alienata mediante procedura di evidenza pubblica cessa ad ogni effetto" ed "entro dodici mesi successivi alla cessazione la società liquida in denaro il valore della quota del socio cessato in base ai criteri stabiliti all'articolo 2437-ter, secondo comma, del codice civile". Con successive note dirigenziali prot. 34839 del 2.3.2016 e prot. 34369 del 3.3.2016, è stata ulteriormente sollecitata la liquidazione delle quote societarie; nel 2019 è stata ulteriormente reiterata la richiesta di liquidazione delle quote societarie con le note prot.n.95882-U del 05/06/2019 e 112165-U del 02/07/2019. Con nota prot. n.10631-I del 18/06/2020 è stato richiesto all'Avvocatura Civica di avviare la procedura giudiziale per ottenere la dichiarazione di intervenuta cessazione della partecipazione societaria di questo Comune e la conseguente liquidazione del valore della propria quota azionaria (pari all'11,91% del capitale sociale) in base ai criteri stabiliti dall'art.2437-ter secondo comma del codice civile.
- SCUOLA MEDITERRANEA DI DESIGN s.c.a.r.l. – il Comune ha esercitato il diritto di recesso con racc.r.r. nr. 130717 del 30/08/2012, in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 25 luglio 2012 anche per tale società, in data 14.04.2015, con nota prot. n. 54972, è stato reiterato l'invito a procedere sollecitamente alla liquidazione della partecipazione essendo, peraltro, trascorso oltre un anno dalla comunicazione di recesso sopra richiamata. In tale occasione è stato ribadito che al diritto di recesso esercitato consegue l'effetto previsto dall'art. 1 comma 569 della Legge 27/12/2013 n. 147. Con successive note dirigenziali prot. 34839 del 2.3.2016, prot. 34377 del 3.3.2016 e prot. n. 74467 del 14/04/2021 è stata ulteriormente sollecitata la liquidazione delle quote societarie. La società è attualmente inattiva, come risulta dalla relativa visura camerale. La Camera di Commercio a seguito dell'ultima richiesta di questo Comune, ha comunicato con nota n. 8608 del 10.05.2021 che, a seguito di istruttoria, si è constatato l'omesso deposito del bilancio per cinque anni consecutivi, risalendo l'ultimo deposito effettuato al bilancio d'esercizio del 31/12/2013, in concorrenza con l'omessa presentazione all'Ufficio del Registro delle Imprese dell'apposita dichiarazione per integrare le risultanze del Registro delle Imprese a quelle del libro soci, ai sensi dell'art. 16 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni in legge 28 gennaio 2009, n. 2 e che, si avvierà, pertanto, a breve, il procedimento d'ufficio di scioglimento senza liquidazione della società citata, così come disciplinato dall'art. 40 del decreto legge n° 76/2020, convertito in legge n° 120/2000.
- PROMEDIA s.c.a.r.l. - il Comune ha esercitato il diritto di recesso con racc.r.r. nr. 130722 del 30/08/2012, in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 25 luglio 2012; In data 14.04.2015, con note prot. nn.rr. 54947, 54968, 54972 e 54984, è stato reiterato l'invito a procedere sollecitamente alla liquidazione della partecipazione essendo, peraltro, trascorso oltre un anno dalla comunicazione di recesso sopra richiamata. Anche in tale occasione è stato ribadito che al diritto di recesso esercitato consegue l'effetto previsto dall'art. 1 comma 569 della Legge 27/12/2013 n. 147, in base al quale, decorso il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della detta legge (31.12.2014), "la partecipazione non alienata mediante procedura di evidenza pubblica cessa ad ogni effetto" ed "entro dodici mesi successivi alla cessazione la società liquida in denaro il valore della quota del socio cessato in base ai criteri stabiliti all'articolo 2437-ter, secondo comma, del codice civile" Con successive note dirigenziali prot. 34839 del 2.3.2016 e prot. 34375 del 3.3.2016, è stata ulteriormente sollecitata la liquidazione delle quote societarie. La società è comunque in procedura di scioglimento, come risulta dalla relativa visura camerale. Con nota prot. n.802690 del 29/04/2020 è stata richiesta la Cancellazione della società dal Registro delle imprese ai sensi dell'art.20 comma 9 del D.Lgs 175/2016.
- CONSORZIO OKEANOS - il Comune ha esercitato il diritto di recesso con racc.r.r. nr. 130709 del 30/08/2012, nr. 135207 del 11.09.2012 e nr. 178112 del 03.12.2012, in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 25 luglio 2012 e della deliberazione della Commissione Straordinaria n. 31 del 29.11.2012, che ha disposto di richiedere lo scioglimento e la messa in liquidazione del Consorzio Okeanos, con conseguente nomina del liquidatore. Il 26/10/2020 il Consorzio è stato cancellato dal registro delle imprese su istanza del conservatore.
- SOCIETÀ MARINA DI REGGIO CALABRIA s.r.l. – il Comune ha esercitato il diritto di recesso con racc.r.r. nr. 130715 del 30/08/2012, in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 25 luglio 2012; con successive comunicazioni prot. nr. 29137 del 20.02.2014 e n. 54984 del 14.04.2015, è stato reiterato l'invito a procedere sollecitamente alla liquidazione della partecipazione essendo, peraltro, trascorso oltre un anno dalla comunicazione di recesso sopra richiamata. In tale occasione è stato ribadito che al diritto di recesso esercitato consegue l'effetto previsto dall'art. 1 comma 569 della Legge 27/12/2013 n. 147, in base al quale, decorso il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della detta legge (31.12.2014), "la partecipazione non alienata mediante procedura di evidenza pubblica cessa ad ogni effetto" ed "entro dodici mesi successivi alla cessazione la società liquida in denaro il valore della quota del socio cessato in base ai criteri stabiliti all'articolo 2437-ter, secondo comma, del codice civile". Con successive note dirigenziali prot. 34839 del 2.3.2016 e prot. 34369, 34375 e 34377 del 3.3.2016, è stata ulteriormente sollecitata la liquidazione delle quote societarie. In esito a tali note, il liquidatore della Società Marina di Reggio Calabria s.r.l., chiudendo la liquidazione della predetta società nel 2017, ha riconosciuto un importo a titolo di liquidazione della quota di patrimonio netto spettante al Comune di Reggio Calabria di euro 10.285,49. La somma è stata incassata dall'Ente nel 2018.
- CONSORZIO ASIREG – A seguito della trasmissione della citata deliberazione del Consiglio comunale n. 27 del 25 luglio 2012, con deliberazione consortile del 29.11.2012, è stato preso atto del recesso del Comune, che pertanto da allora non detiene più alcuna partecipazione nel predetto Consorzio (che comunque oggi, con DPGR della Regione Calabria n. 115 del 29.06.2016, stato accorpato con il Consorzio ASI di Catanzaro, costituendo il CORAP).
- FONDAZIONE RICOVERI RIUNITI - Il Comune ha comunicato alla competente Regione Calabria, con nota prot. n. 22402 dell'11.02.2014, che con deliberazione nr. 10 del 06.02.2014, adottata dalla Commissione Straordinaria con i poteri del Consiglio comunale, è stato disposto il recesso del Comune di Reggio Calabria, in qualità di Socio Fondatore, dalla Fondazione "Ricoveri Riuniti". La Fondazione è stata quindi estinta.
- FONDAZIONE B.A.A.M. - Il Comune ha comunicato con nota prot. n. 178187 del 03.12.2012 la dismissione della quota posseduta dal Comune nella Fondazione denominata "Biennale dell'Architettura e delle Arti del Mediterraneo", in sigla "BAAM", disposta con la deliberazione della Commissione Straordinaria n. 32 del 29.11.2012, confermando la proposta di scioglimento e messa in liquidazione della detta Fondazione, con conseguente nomina del liquidatore; con decreto del Prefetto di Reggio Calabria prot. n. 8357 del 16.12.2013 è stata disposta la liquidazione della predetta Fondazione. A seguito della conclusione della procedura di liquidazione, il Liquidatore della Fondazione, nominato con provvedimento del Tribunale di Reggio Calabria del 23 maggio 2014, proc. V.G. n. 584/2014, a seguito di espressa autorizzazione del Tribunale di Reggio Calabria, giusto provvedimento nr. Cron. 1614/2020 del 05/08/2020 reso in seno al procedimento di volontaria giurisdizione R.G.N. 1113/2020, ha disposto il pagamento della somma di €. 50.000,00 a titolo di "Liquidazione quota patrimonio Fondazione B.A.A.M. Infine, si fa presente che con nota prot. n. 142596 del 30.07.2021, il dirigente del Settore Finanze ha comunicato di aver registrato un provvisorio in entrata di euro 34.330,62 per ulteriori importi residuati dalla chiusura della liquidazione della Fondazione B.A.A.M. |
calabria | public_services | public_holdings_rationalization | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2021-12-31 | 9a677e9d4eb200cc327298e16fb92d1d | 11 | CONCLUSIONI | Per quanto riguarda le partecipazioni societarie possedute, si conferma il seguente quadro sintetico operato in sede di piano di revisione straordinaria approvato con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 57 del 28.09.2017. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 1 | 1. PREMESSA | La presente Carta del Servizio Idrico Integrato (SII) è adottata dal Comune di Acri nella qualità di Gestore.
La presente Carta è conforme ai principi stabiliti dalla:
- Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994 avente ad oggetto "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici"
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 aprile 1999 avente ad oggetto "Schema generale di riferimento per la predisposizione della Carta del Servizio Idrico Integrato".
Con il presente documento il gestore si impegna a rispettare determinati livelli di qualità del servizio nei confronti dei propri utenti. I livelli di qualità riguardano solitamente i tempi massimi di esecuzione delle principali prestazioni richieste dall'utente e in alcuni casi la loro violazione può dare diritto a un rimborso (indennizzo automatico).
La Carta dei servizi sarà resa disponibile con la pubblicazione sul sito web del Comune nonché visionabile presso l'Ufficio Idrico.
## 1.1 Procedura di Revisione e Verifica
La Carta è soggetta a revisione qualora si verifichino mutamenti tali da rendere necessari adeguamenti e dopo un percorso di confronto con le associazioni dei Consumatori e degli Utenti, le associazioni imprenditoriali e gli altri soggetti interessati.
Le modifiche dovranno essere portate a conoscenza degli Utenti secondo le modalità riportate al Art.6 "Informazioni all'utenza". |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 2 | 2. ASPETTI GENERALI | ## 2.1 Il Soggetto Gestore e la missione.
Il Comune di Acri gestisce in economia il servizio idrico integrato.
La missione tradizionale del Comune di Acri è quella di soddisfare le esigenze primarie della comunità locale, fornendo il servizio idrico integrato, mantenendo aperto un dialogo-confronto con i propri utenti.
I tre obiettivi sostanziali sono:
- Informare gli utenti sui servizi erogati dal Gestore;
- Impegnare le strutture comunali ed i propri fornitori/appaltatori nel migliorare il livello di qualità dei servizi;
- Misurare il grado di soddisfazione degli Utenti, per migliorare ulteriormente i livelli di qualità prestabiliti.
L'impegno così profuso deve tendere alla massima efficienza ed efficacia per ottenere il miglior rendimento possibile in rapporto alle risorse disponibili ed impegnate nell'applicazione della Carta.
La Carta dei Servizi vincola il Gestore nella sua articolazione ed insieme Amministrativo, gestionale ed operativo.
## 2.2 I principi fondamentali
Il gestore basa il suo rapporto con gli utenti sui seguenti principi generali:
### 2.2.1 Eguaglianza ed imparzialità di trattamento
L'erogazione del Servizio Idrico Integrato si basa sul principio di eguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole riguardanti i rapporti tra il Gestore e gli utenti prescindono le differenze di sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. Deve essere garantita la parità di trattamento degli utenti, a parità di condizioni impiantistico-funzionali, nell'ambito di tutto il territorio di competenza. Particolare attenzione è posta sia nel rapporto diretto agli sportelli che in quello indiretto (in particolare telefonico e postale), nei confronti dei soggetti portatori di handicap, anziani e cittadini- utenti appartenenti a fasce sociali più deboli. Il Gestore s'impegna ad agire, nei confronti degli utenti, in modo obiettivo, giusto ed imparziale.
### 2.2.2 Continuità
Viene garantito l'impegno ad erogare un servizio continuo regolare e senza interruzioni. Le interruzioni del servizio potranno essere imputate solo ad eventi di forza maggiore e/o a guasti e manutenzioni necessarie per il corretto funzionamento degli impianti. In questi casi il Gestore si impegna a limitare al minimo i tempi dell'interruzione e, comunque quando previsto, ad attivare servizi sostitutivi di emergenza.
### 2.2.3 Partecipazione
L'utente singolarmente o tramite le associazioni dei consumatori e degli utenti appositamente delegate ha diritto di accesso alle informazioni che lo riguardano e sulle proprie problematiche può avanzare proposte. Per gli aspetti di relazione con l'utente, il Gestore garantisce la identificabilità del personale, individua il referente aziendale, comunica la PEC comunale e gli altri canali di comunicazione.
Il Gestore acquisisce periodicamente la valutazione dell'utente circa la qualità del servizio erogato mediante indagini di soddisfazioni all'utenza.
### 2.2.4 Comportamento del personale
Il personale del Gestore, ovvero da questi incaricati, è tenuto a trattare gli utenti con rispetto e cortesia, a rispondere ai loro bisogni, ad agevolarli nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento degli obblighi fornendogli, se necessario, chiare spiegazioni e adeguata documentazione di supporto.
Nel relazionarsi con l'utenza, il personale del Gestore è altresì tenuto ad identificarsi, indicando il proprio cognome e nome ovvero il rispettivo codice o matricola identificativi.
### 2.2.5 Chiarezza e comprensibilità dei messaggi
Il Gestore pone la massima attenzione all'efficacia del linguaggio anche simbolico, utilizzato nei rapporti con l'utente e alla sua massima semplificazione.
### 2.2.6 Efficacia ed efficienza
Il Comune, in qualità di Gestore persegue l'obiettivo del progressivo e continuo miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza del servizio, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali allo scopo. In tal senso si impegna a rispondere nel minor tempo possibile a tutte le richieste dell'utente. Tende a razionalizzare, a ridurre ed a semplificare le procedure, particolarmente per le operazioni riguardanti l'utenza, applicando le norme vigenti.
### 2.2.7 Sostenibilità uso risorsa idrica
L'uso non controllato della risorsa idrica, senza prevederne l'impatto sulla quantità disponibile nel medio – lungo periodo, può portare all'esaurimento della risorsa stessa. È quindi necessario gestire la risorsa acqua in modo da garantire uno sviluppo ed un uso ecologicamente sostenibile. Fare un uso sostenibile della risorsa significa che la stessa non deve essere utilizzata in eccesso rispetto alla sua capacità di rigenerarsi e che deve limitare gli sprechi e il prelevamento delle acque superficiali. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 3 | 3. DEFINIZIONI | Ai fini della presente Carta si applicano le seguenti definizioni:
- "Acquedotto" è l'insieme delle infrastrutture di captazione, adduzione, potabilizzazione e distribuzione, finalizzate alla fornitura idrica;
- "Allacciamento idrico" è la condotta idrica derivata dalla condotta principale e/o relativi dispositivi ed elementi accessori e attacchi, dedicati all'erogazione del servizio ad uno o più utenti. Di norma inizia dal punto di innesto sulla condotta di distribuzione e termina al punto di consegna dell'acquedotto;
- "Allacciamento fognario" è la condotta che raccoglie e trasporta le acque reflue dal punto di scarico della fognatura, alla pubblica fognatura;
- "Appuntamento posticipato" è l'appuntamento fissato, su richiesta del richiedente, in data successiva a quella proposta dal gestore;
- "Atti autorizzativi" sono le concessioni, autorizzazioni, servitù o pareri obbligatori, il cui ottenimento è necessario per l'esecuzione della prestazione da parte del gestore, escluse le concessioni, autorizzazioni o servitù la cui richiesta spetta al richiedente;
- "Attivazione della fornitura" è l'avvio dell'erogazione del servizio, a seguito o di un nuovo contratto di fornitura, o di modifica delle condizioni contrattuali (voltura);
- "Auto –lettura" è la rilevazione da parte dell'utente e la successiva comunicazione al gestore della misura espressa dal totalizzatore numerico del contatore ad una data specifica;
- "Autorità" è l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, istituita ai sensi della legge n. 481/95;
- "Carta dei Servizi" è il documento, previsto dalla normativa, con cui il gestore si impegna a rispettare determinati livelli di qualità del servizio nei confronti dei propri utenti. I livelli di qualità riguardano solitamente i tempi massimi di esecuzione delle principali prestazioni richieste dall'utente e in alcuni casi la loro violazione può dare diritto a un rimborso.
- "Cause di forza maggiore" ovvero atti e fatti, imprevisti ed imprevedibili non imputabili ai Gestori tale da rendere oggettivamente impossibile in tutto o in parte l'adempimento delle obbligazioni;
- "Cessazione" è la disattivazione del punto di consegna o punto di scarico a seguito della disdetta del contratto di fornitura da parte dell'utente finale con sigillatura o rimozione del misuratore;
- "Codice di rintracciabilità" è il codice, comunicato al richiedente in occasione della richiesta, che consente di rintracciare univocamente la prestazione durante tutte le fasi gestionali, anche attraverso più codici correlati;
- "Consumi rilevati" sono i consumi di acqua, in metri cubi, tra due letture del contatore rilevate o autoletture: sono pertanto pari alla differenza tra i numeri indicati dal contatore al momento dell'ultima lettura rilevata (o dell'ultima autolettura) ed i numeri indicati dal contatore al momento della precedente lettura rilevata (o della precedente autolettura);
- "Consumi fatturati" sono i consumi di acqua, in metri cubi, fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. Possono essere diversi dai consumi rilevati, quando ai consumi rilevati viene aggiunta una parte di consumi stimati, dall'ultima lettura o autolettura, fino all'emissione della bolletta;
- "Consumi stimati" sono i consumi di acqua, in metri cubi, che vengono attribuiti, in mancanza di letture rilevate dal contatore o autoletture, basandosi sulle migliori stime dei consumi storici dell'utente disponibili al gestore;
- "Consumo storico" è la media aritmetica degli ultimi tre consumi annui e comunque come stabilito ai sensi del TIMSII;
- "Contatore accessibile" è il misuratore per cui l'accesso da parte dell'operatore incaricato dal gestore ai fini della visualizzazione dei valori dei totalizzatori del misuratore è consentito senza necessità di alcuna persona fisica;
- "Contatore non accessibile" è il misuratore per cui l'accesso da parte dell'operatore incaricato dal gestore ai fini della visualizzazione dei valori dei totalizzatori del misuratore è consentito solo in presenza e del titolare del punto di consegna;
- "Contatore parzialmente accessibile" è il misuratore avente caratteristiche differenti dal misuratore accessibile e dal misuratore non accessibile; in particolare a tale misuratore il gestore può normalmente accedere ai fini della visualizzazione dei valori dei totalizzatori in presenza di persona che consenta l'accesso al luogo dove il misuratore è installato;
- "Contratto di fornitura" del servizio idrico integrato, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono, è l'atto stipulato fra l'utente finale e il gestore del servizio;
- "Definizione del contratto" è la presentazione da parte del richiedente di tutta la documentazione richiesta e il pagamento dei contributi di allacciamento indicati nel Regolamento del Servizio Idrico Integrato, esclusi i casi in cui i pagamenti siano addebitati sulla prima fattura;
- "Deposito Cauzionale" è una somma di denaro che l'utente versa al gestore a titolo di garanzia e che deve essere restituita dopo la cessazione del contratto nel rispetto delle condizioni contrattuali in vigore;
- "Depurazione" è l'insieme degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane convogliate dalle reti di fognatura, al fine di rendere le acque trattate compatibili con il ricettore finale, comprese le attività per il trattamento dei fanghi;
- "Disattivazione della fornitura" è la sospensione dell'erogazione del servizio al punto di consegna a seguito della richiesta dell'utente finale, ovvero del gestore nei casi di morosità dell'utente finale;
- "Fognatura" è l'insieme delle infrastrutture per l'allontanamento delle acque reflue urbane, costituite dalle acque reflue domestiche o assimilate, industriali, meteoriche di dilavamento e di prima pioggia; comprende anche le reti di raccolta, i collettori primari e secondari, gli eventuali manufatti di sfioro, ivi inclusi i connessi emissari e derivatori;
- "Gestore" è il Comune di Acri;
- "Giorno feriale" è un giorno non festivo della settimana compreso tra lunedì e sabato inclusi;
- "Giorno lavorativo" è un giorno non festivo della settimana compreso tra lunedì e venerdì inclusi;
- "Lettura" è la rilevazione effettiva da parte del gestore del SII della misura espressa dal totalizzatore numerico del misuratore;
- "Livello di pressione" è la misura della forza unitaria impressa all'acqua all'interno della conduttura espressa in atmosfere;
- "Livello o standard generale di qualità" è il livello di qualità riferito al complesso delle prestazioni da garantire agli utenti finali;
- "Livello o standard specifico di qualità" è il livello di qualità riferito alla singola prestazione da garantire al singolo utente finale;
- "Metro cubo (mc)" il metro cubo (mc) è l'unità di misura generalmente utilizzata per indicare i consumi di acqua. 1 mc equivale a 1000 litri;
- "Minimo contrattuale impegnato" è un quantitativo di metri cubi di acqua che, per le sole utenze per altri usi, l'utente è tenuto a pagare indipendentemente dall'effettivo consumo, se ciò è previsto dal Regolamento di utenza;
- "Misuratore" o contatore è il dispositivo posto al punto di consegna dell'utente finale atto alla misura dei volumi consegnati;
- "Morosità" è la situazione in cui si trova l'utente non in regola con il pagamento delle bollette. Il ritardo nel pagamento della bolletta può comportare l'addebito di interessi di mora. Il mancato pagamento può portare, in alcuni casi, alla sospensione della fornitura;
- "Operatore" è una persona incaricata in grado di rispondere alle richieste dell'utente finale che contatta il gestore relativamente a tutti gli aspetti principali della fornitura di uno o più servizi del SII;
- "Perdita occulta": è una dispersione idrica che si verifica a valle del contatore, non individuabile dall'utente secondo il principio di nomale diligenza, nell'ipotesi in cui essa si verifichi su parti non ispezionabili dell'impianto privato, come ad esempio tratti di tubazioni interrate (ad esclusione di galleggianti, valvole, rubinetti ecc.);
- "Perfezionamento del contratto" relativamente alle forniture attivate dalla data di affidamento del servizio idrico integrato al gestore si intende la sottoscrizione quando espressamente prevista e/o la presentazione da parte dell'utente di tutta la documentazione richiesta e il pagamento dei corrispettivi;
- "Pro-die" criterio di imputazione dei consumi rilevati o stimati consistente nella attribuzione di un consumo quotidiano costante, ottenuto dividendo il dato di consumo complessivo per i giorni del periodo preso in esame. In concreto consentirà di procedere all'attribuzione del consumo su uno specifico periodo di riferimento e di rapportare su tale periodo gli scaglioni tariffari annui;
- "Punto di consegna dell'acquedotto" è il punto in cui la condotta di allacciamento idrico si collega all'impianto o agli impianti dell'utente finale. Sul punto di consegna è installato il contatore;
- "Punto di scarico della fognatura" è il punto in cui la condotta di allacciamento fognario si collega all'impianto o agli impianti di raccolta reflui dell'utente finale;
- "Quota fissa" è una quota che si paga indipendentemente dal consumo e copre una parte dei costi fissi che il gestore sostiene per erogare il servizio.
- "Reclamo scritto" è ogni comunicazione scritta fatta pervenire al Gestore, anche per via telematica, con la quale l'utente finale, o per suo conto un rappresentante legale dello stesso o un'associazione dei consumatori, esprime lamentele motivate circa la non coerenza del servizio ottenuto con uno o più requisiti definiti da leggi o provvedimenti amministrativi, dal contratto di fornitura, dal Regolamento del servizio, dalla Carta del Servizio, ad eccezione delle richieste scritte di rettifica di fatturazione;
- "Riattivazione" si intende il ripristino dell'erogazione del servizio al punto di consegna che pone fine alla disattivazione della fornitura o alla sospensione della stessa per morosità;
- "Richiesta scritta di informazioni" è ogni comunicazione scritta fatta pervenire al Gestore, anche per via telematica, con la quale un qualsiasi soggetto formula una richiesta di informazioni in merito a uno o più servizi del SII non collegabile ad un disservizio percepito e non sia una richiesta scritta di rettifica di fatturazione. Ai fini della classificazione, non sono considerati i casi di sollecito o di reiterazione di una stessa richiesta di informazione;
- "Richiesta scritta di rettifica di fatturazione" è ogni comunicazione scritta, fatta pervenire al gestore, anche per via telematica, con la quale un utente finale esprime lamentele circa la non correttezza dei corrispettivi fatturati in merito a uno o più servizi del SII;
- "Risoluzione del contratto": nel caso in cui l'inadempimento dell'Utente perduri oltre il tempo massimo stabilito dal Gestore dopo la sospensione della fornitura, il Gestore procederà alla risoluzione del contratto anche eventualmente con la rimozione del misuratore dei consumi;
- "Servizio idrico integrato" è l'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue, ovvero di ciascuno di suddetti singoli servizi, compresi i servizi di captazione e adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali, definiti ai sensi della regolazione dell'unbundling contabile del SII;
- "Servizio telefonico" è il servizio telefonico che permette all'utente finale di mettersi in contatto con il proprio gestore per richieste di informazioni, prestazioni o servizi, inoltro di reclami e ogni altra prestazione o pratica contrattuale che il gestore rende telefonicamente; per ogni servizio telefonico possono essere resi disponibili uno o più numeri telefonici.
- "Situazioni di pericolo" sono quelle situazioni in cui la qualità dell'acqua distribuita può essere nociva per la salute umana, nonché quelle connesse a problemi di viabilità dovute ad esondazioni, guasti o ad interventi non programmati sulla rete;
- "Sopralluogo" è l'accertamento delle condizioni tecniche di erogazione del servizio o di sua attivazione o lo stato dei luoghi;
- "Sportello fisico" è un punto di contatto, reso disponibile dal gestore, per richieste di informazioni, prestazioni o servizi;
- "Sportello dedicato" è un ufficio del Gestore preposto all'accoglimento dei "grandi utenti" per la risoluzione delle problematiche sollevate fornendo e ricevendo comunicazioni in maniera puntuale e personalizzata;
- "Sportello partecipato" è un ufficio gestito da un soggetto anche diverso dal Gestore e preposto all'accoglimento dell'utenza e alla risoluzione delle problematiche da essa sollevate, aperto in giorni ed orari che il Gestore renderà noti alla propria utenza tramite sito ed altre forme di comunicazione;
- "Subentro" è la riattivazione della fornitura da parte di un nuovo utente in seguito alla cessazione del contratto dell'utente precedente, che ha richiesto anche la disattivazione del contratto/contatore;
- "Tipologia d'uso potabile" come prevista dal d.P.C.M. 29 aprile 1999, è, per il servizio di acquedotto, la tipologia riferita ai seguenti usi potabili:
- uso civile domestico;
- uso civile non domestico, inteso come consumi pubblici (scuole, ospedali, caserme, edifici pubblici; centri sportivi, mercati, stazioni ferroviarie, aeroporti, ecc.);
- altri usi, relativi a settori commerciali artigianali e terziario in genere, con esclusione di quello produttivo;
- "Utenza condominiale" è l'utenza servita da un unico punto di consegna che distribuisce acqua a più unità immobiliari, anche con diverse destinazioni d'uso;
- "Utente finale" è la persona fisica o giuridica che abbia stipulato un contratto di fornitura per uso proprio di uno o più servizi del SII. Le utenze condominiali sono a tutti gli effetti equiparate alle utenze finali; è inoltre ogni altro soggetto che richiede l'intervento del gestore al fine di diventare utente o al fine di richiedere l'esecuzione di una prestazione relativa al Servizio Idrico Integrato, anche se tale soggetto non avesse ancora stipulato il contratto di utenza;
- "Voltura" è la richiesta di attivazione, con contestuale variazione nella titolarità del contratto o dei dati identificativi, di un punto di consegna attivo. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 4 | 4. STANDARD DI QUALITÀ DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO | Gli standard specifici di qualità, per i quali si fa riferimento al tempo massimo delle singole prestazioni del Gestore, si riferiscono:
- ai tempi caratteristici del rapporto contrattuale con l'utente nella fase di avvio del rapporto medesimo;
- alla gestione del rapporto contrattuale.
Gli standard generali di qualità del servizio, per i quali si fa invece riferimento ai tempi medi del complesso delle prestazioni del Gestore, si riferiscono a:
- l'accessibilità al servizio;
- la continuità del servizio;
- la regolarità del servizio.
Il tempo per l'esecuzione delle prestazioni soggette a standard specifici e generali di qualità si intende espresso in giorni lavorativi, salvo diversa indicazione.
Per il calcolo dei tempi delle prestazioni non si tiene conto di tutti gli eventi esterni e indipendenti dalla volontà e capacità del Gestore (es. scioperi): in particolare non viene considerato il tempo necessario al rilascio di autorizzazioni o permessi da parte di terzi, alla predisposizione di opere edili e di altri adempimenti a carico dell'utente. A tal fine il tempo necessario per il rilascio delle autorizzazioni è dato dal tempo intercorrente tra la data di richiesta dell'autorizzazione presentata per ultima e la data di rilascio dell'autorizzazione rilasciata per ultima.
Nel caso in cui, per cause di forza maggiore o imputabili a terzi, insorgano difficoltà a rispettare le scadenze garantite o già comunicate, il Gestore comunica tempestivamente all'utente il nuovo termine ed il motivo del rinvio.
Nei casi in cui si debba effettuare il sopralluogo e questo non venga fatto nella data concordata con il richiedente per causa di quest'ultimo e si debba procedere alla fissazione di un nuovo appuntamento per l'effettuazione del sopralluogo, il tempo di esecuzione della prestazione richiesta decorrerà dalla data di effettuazione del sopralluogo.
## 4.1 Avvio del rapporto contrattuale
### 4.1.2 Tempo di attivazione o riattivazione della fornitura (livello o standard specifico)
È il tempo massimo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di completamento dei lavori di esecuzione dell'allacciamento e la data di effettiva attivazione della fornitura (successiva alla definizione del contratto) fatti salvi i casi in cui è necessario procedere ad adeguamenti tecnici previsti dal gestore e opportunamente comunicati.
Il tempo di riattivazione della fornitura, ovvero di subentro nella fornitura, è il tempo intercorrente tra la data di stipula del contratto di fornitura, ovvero di richiesta di riattivazione e la data di effettiva riattivazione della stessa e varia in funzione dell'eventuale modifica della portata del misuratore. Qualora la riattivazione, ovvero il subentro, comporti l'esecuzione di lavori semplici o complessi, il tempo di riattivazione decorre dalla data di completamento dei suddetti lavori.
La rilevazione del tempo di riattivazione della fornitura non si applica alle riattivazioni della fornitura a seguito di variazioni di titolarità del contratto di utenza che non richiedono intervento di riattivazione (quali volture o subentri immediati).
Il tempo di riattivazione della fornitura a seguito della disattivazione della fornitura per morosità dell'utente non deve superare i 2 giorni feriali dalla comunicazione del pagamento purché la regolarizzazione della posizione contrattuale avvenga entro venti giorni lavorativi successivi alla sospensione della fornitura.
I valori degli standard sono i seguenti:
- Tempo di attivazione della fornitura: 5 gg. lavorativi
- Tempo di riattivazione/subentro nella fornitura senza modifiche alla portata del misuratore: 5 gg. lavorativi
- Tempo di riattivazione/subentro nella fornitura con modifiche alla portata del misuratore: 10 gg. lavorativi
- Tempo di riattivazione a seguito della disattivazione della fornitura per morosità: 2 gg. lavorativi
La richiesta di attivazione della fornitura può essere presentata al protocollo dell'ente, all'ufficio idrico o via e-mail, a mezzo posta, ovvero compilando il modulo pubblicato sul sito dell'ente.
Nel caso in cui l'utente richieda l'attivazione della fornitura a decorrere da una data successiva a quella di completamento dei lavori di esecuzione dell'allacciamento, quest'ultima coincide convenzionalmente con il primo giorno lavorativo precedente la data posticipata indicata dal richiedente stesso.
In caso di nuovo contratto, il diritto alla somministrazione è subordinato al versamento, da parte del richiedente, dell'importo delle connesse spese e delle competenze accessorie e alla sottoscrizione del contratto che impegna il Comune alla fornitura, per come stabilito dalla Giunta Comunale.
Ad ogni fornitura, per tale intendendosi ogni contatore di erogazione, dovrà corrispondere apposito contratto redatto sugli appositi modelli predisposti dal Comune.
Il contratto deve fare riferimento al presente Regolamento di cui l'utente conferma di avere piena conoscenza. I contratti potranno essere stipulati:
- per le nuove utenze: solo dopo che saranno stati autorizzati i lavori di allaccio ed effettuato il pagamento delle spese di allacciamento;
- per le vecchie utenze (sub-ingresso o voltura): in qualsiasi momento e si intenderanno automaticamente cessate le corrispondenti precedenti utenze. In caso di richiesta di trasformazione d'uso della concessione, il richiedente è tenuto a sottoscrivere un nuovo contratto risolvendo quello in essere.
Nel contratto devono essere indicati, tra l'altro:
- i dati anagrafici, il codice fiscale e/o la partita I.V.A. del sottoscrittore titolare del contratto. Se la fornitura riguarda un condominio, il contratto deve essere firmato dal relativo Amministratore idoneamente delegato;
- i dati catastali dell'immobile;
- la località ove sarà impiantato lo sbocco;
- l'idoneo titolo di possesso riferito all'immobile per il quale si chiede l'attivazione del contratto. Ai sensi dell'art. 5 D.L. 28 marzo 2014, n. 47 convertito con modificazioni dalla L. 23 maggio 2014, n. 80, chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l'allacciamento a pubblici servizi in relazione all'immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge;
- la tipologia di utenza: domestica uso residenziale, domestica non residenziale e commerciale;
- per le utenze condominiali, il numero delle unità immobiliari servite, suddivise in base alle diverse tipologie di utenza.
- ogni altra indicazione ritenuta necessaria, per come disposta dalla Giunta comunale.
Il richiedente che deve stipulare un nuovo contratto d'utenza deve provvedere al versamento:
- del deposito cauzionale per come deliberato dalla Giunta Comunale;
- delle spese amministrative stabilite dalla Giunta Comunale, salvi i casi di voltura in caso di decesso dell'intestatario del contratto.
Non è consentita la cessione del contratto di fornitura.
I contratti di fornitura hanno una durata massima fino ad 1 anno, generalmente dalla data di stipula fino al 31 dicembre dello stesso anno e si intenderà tacitamente prorogato di anno in anno, salvo disdetta o risoluzione o revoca.
L'utente, in ogni caso, può disdire il contratto in ogni momento fermo restando che la disdetta avrà efficacia solo dal giorno in cui saranno apposti al contatore i sigilli di blocco.
### 4.1.3 Riattivazione della fornitura in seguito a disattivazione per morosità
Il tempo di riattivazione della fornitura in seguito a disattivazione per morosità è il tempo, misurato in giorni feriali, intercorrente tra la data di ricevimento dell'attestazione di avvenuto pagamento delle somme dovute e la data di riattivazione della fornitura.
A seguito del pagamento delle somme dovute da parte dell'utente, il Gestore procederà alla riattivazione della fornitura del servizio disattivata per morosità.
Le richieste di riattivazione della fornitura pervenute al Gestore oltre le ore 18 nei giorni lavorativi possono essere trattate dal Gestore come pervenute il giorno successivo.
L'avvenuto pagamento può essere comunicato al Gestore tramite i canali di contatto disponibili al pubblico, mediante il servizio di assistenza telefonico con contestuale invio dell'attestazione di avvenuto pagamento all'indirizzo e-mail, fax, posta, o tramite gli sportelli territoriali.
La comunicazione di avvenuto pagamento costituisce autocertificazione ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
Il Gestore, tuttavia, successivamente alla riattivazione della fornitura, può in ogni caso richiedere all'utente l'esibizione del documento originale da cui risulti il pagamento delle somme dovute.
### 4.1.4 Tempo di disattivazione della fornitura su richiesta dell'utente (livello o standard specifico)
È il tempo massimo, misurato in giorni lavorativi, a disposizione Gestore Comune di Acri per disattivare la fornitura idrica a decorrere dalla data di ricevimento della richiesta dell'Utente e salvo particolari esigenze dell'Utente: esso è definito pari 5 giorni lavorativi dalla richiesta, sempre che il contatore sia accessibile o nel caso di non accessibilità venga garantita la possibilità di esecuzione dell'intervento da parte del richiedente la disattivazione.
A seguito della richiesta di cessazione del servizio presentata dall'utente, il Gestore procede alla disattivazione della fornitura, la quale comporta la sospensione dell'erogazione del servizio, la chiusura del punto di consegna o di scarico e la contestuale effettuazione della lettura di cessazione indispensabile ai fini dell'emissione della fattura di chiusura del rapporto contrattuale.
La disattivazione della fornitura può essere richiesta dall'utente con le modalità descritte nel precedente comma 3.
Nel caso in cui l'utente richieda la disattivazione della fornitura a decorrere da una data successiva a quella della richiesta, la data di ricevimento da parte del Gestore della richiesta di disattivazione della fornitura coincide convenzionalmente con il primo giorno lavorativo precedente la data posticipata indicata dal richiedente.
Tale rilevazione non si effettua per le richieste di disattivazione presentate contestualmente alle richieste di riattivazione per variazioni nella titolarità del contratto di utenza che non richiedono intervento di riattivazione, quali volture e subentri immediati sono esclusi da tale rilevazione.
### 4.1.5 Tempo di esecuzione della voltura (livello o standard specifico)
Il tempo di esecuzione della voltura è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta della voltura e la data di attivazione della fornitura a favore del nuovo utente finale.
Si ha voltura dell'utenza idrica quando, in costanza di servizio, vi è la richiesta di variazione della titolarità del contratto o dei dati identificativi.
La richiesta di voltura può essere inoltrata dall'utente entrante, purché integrata da parte del medesimo da idonea documentazione che attesti la proprietà o il regolare possesso o detenzione dell'unità immobiliare interessata e provvedere al versamento del deposito cauzionale e del corrispettivo previsto a copertura delle spese amministrative.
Al momento della richiesta di voltura, il nuovo utente comunica al Comune Gestore l'autolettura del misuratore che costituirà lettura di cessazione per il precedente intestatario del contratto e lettura iniziale per il nuovo titolare.
Nel caso in cui tale autolettura non coincida con quella comunicata dall'utente uscente, il Gestore provvederà ad effettuare una lettura di verifica, addebitandone i costi.
I consumi fatturati fino al giorno della voltura, che decorre dalla data di cessazione dell'utenza precedente e dalla contestuale apertura del rapporto contrattuale con il nuovo utente, sono addebitati al precedente intestatario del contratto di fornitura con l'emissione della fattura di chiusura del rapporto contrattuale.
Qualora la richiesta di voltura abbia ad oggetto un punto di consegna o di scarico in cui la fornitura è stata disattivata per morosità, ovvero in tutti i casi in cui l'intestatario uscente risulti moroso, il Comune ha facoltà di:
- richiedere all'utente finale entrante una autocertificazione ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n 445, eventualmente corredata da opportuna documentazione, che attesti l'estraneità al precedente debito;
- non procedere all'esecuzione della voltura fino al pagamento delle somme dovute nei casi in cui il gestore medesimo accerti che l'utente finale entrante occupava a qualunque titolo l'unità immobiliare cui è legato il punto di consegna o di scarico in oggetto.
In caso di decesso dell'intestatario del contratto, entro 60 giorni, l'erede ovvero un soggetto già residente nell'unità immobiliare in cui è sita l'utenza, può richiedere voltura del contratto d'utenza in proprio favore, assumendo tutti i diritti e gli obblighi del precedente intestatario del contratto di fornitura. In tale circostanza, nessun corrispettivo, al di fuori dell'ultima fattura a saldo dei consumi registrati fino alla data di richiesta della voltura, potrà essere richiesto al soggetto che inoltra richiesta di voltura. Nel caso di più eredi la richiesta deve essere autorizzata da tutti gli aventi causa.
### 4.1.6 Cessazione o disdetta del rapporto contrattuale e cause di mancato rispetto degli standard previsti per l'avvio
Gli utenti che non intendono rinnovare ovvero proseguire il contratto per il servizio idrico integrato hanno l'onere di revocarlo, presentando disdetta al Comune che provvederà alla sigillatura e rilevazione della lettura del contatore per accertarne il consumo finale da fatturare, salvo eventuale conguaglio.
L'apposizione dei sigilli deve risultare da apposito verbale in cui sono rilevabili le letture del contatore.
Il Gestore si impegna al rispetto dei tempi stabiliti per l'esecuzione delle prestazioni richieste, fatto salvo il verificarsi di cause di forza maggiore e di altro tipo, non imputabili al Gestore, che determinano il mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità, di seguito classificate:
- cause di forza maggiore: intese come atti di autorità pubblica, eventi naturali eccezionali per i quali sia stato dichiarato lo stato di calamità dall'autorità competente, scioperi indetti senza il preavviso previsto dalla legge, mancato ottenimento di atti autorizzativi;
- cause imputabili all'utente, inclusa l'inaccessibilità del misuratore;
- cause imputabili a terzi, ovvero danni o impedimenti provocati da terzi.
### 4.1.7 Cambio tipologia tariffaria e trasformazione d'uso della fornitura
Quando l'intestatario di un contratto di fornitura del servizio idrico varia il proprio domicilio di residenza e la preesistente fornitura resta attiva, questi deve comunicare al Comune entro dieci giorni per consentire l'applicazione in bolletta della corrispondente tariffa. Il cambio da domestico residenziale e domestico non residenziale non comporta la stipulazione di un nuovo contratto. Diversamente, l'utente è tenuto a sottoscrivere a procedere a disdetta o alla richiesta di un nuovo contratto.
In caso di ristrutturazione o ricostruzione del fabbricato adibito a civile abitazione, che determini l'impossibilità d'uso dell'immobile, la concessione dell'acqua per uso domestico sarà, d'ufficio e per il periodo compreso tra l'inizio e la fine dei lavori, trasformata in uso fornitura edile con applicazione della relativa tariffa.
### 4.1.8 Alienazione dell'immobile fornitura
L'alienazione dell'immobile non comporta l'automatico trasferimento del contratto di somministrazione al compratore. Per effetto dell'alienazione:
- l'alienante, originario titolare del contratto di utenza, deve procedere alla disdetta entro i successivi dieci giorni, pena la permanenza nella titolarità del contratto e fatta salva la facoltà del Comune di comminare le sanzioni previste dalla Giunta Comunale;
- l'alienatario, prima dell'utilizzo dell'immobile oggetto di fornitura del servizio idrico integrato, deve richiedere la voltura o il subentro, al ricorrere della rispettiva condizione.
### 4.1.9 Abbandono dell'immobile
Nel caso in cui l'utente abbandoni l'immobile, senza preventiva disdetta del contratto di fornitura e si rendesse irreperibile, il Comune provvederà al blocco o rimozione del contatore, ove accessibile.
### 4.1.10 Fallimento dell'utente
In caso di fallimento dell'utente, la somministrazione rimane sospesa comunque il Comune ne venga a conoscenza. Il Curatore, con l'autorizzazione del Giudice Delegato, potrà dichiarare di proseguire nel contratto in luogo del fallito assumendone tutti gli oneri relativi, ovvero di risolvere il medesimo.
### 4.1.11 Risoluzione espressa del contratto e clausole speciali
Il Comune dichiara, con preavviso di 30 giorni all'utente o agli aventi causa, la risoluzione di diritto del contratto di somministrazione, senza ricorso all'Autorità Giudiziaria per:
- alienazione dell'immobile;
- dichiarazione di inabitabilità o inagibilità dell'immobile da parte delle autorità competenti;
- distruzione o demolizione dell'immobile;
- morosità dell'utente;
- decesso dell'utente;
- accertata manomissione di sigilli e apparecchi di misurazione
- uso diverso della somministrazione da quello stabilito in contratto;
- sospensione dell'erogazione dell'acqua da oltre 30 giorni per cessazione d'esercizio, d'industria, etc;
- sub-fornitura del servizio;
- cessione a terzi della fornitura.
Le concessioni si intendono risolte, altresì, nei seguenti casi:
- cessazione di attività o di servizio derivante da fallimento dell'utente, dalla data di comunicazione da parte del curatore fallimentare;
- reiterata impossibilità ed ostacoli al rilevamento dei consumi o di accesso al contatore ovvero alla verifica degli impianti interni;
La concessione si intende risolta senza intervento di alcun atto formale da parte dell'Amministrazione Comunale quando, trascorso il termine fissato dalla Giunta dalla sospesa erogazione dell'acqua per morosità dell'utente, non sia intervenuta regolarizzazione del credito dell'Amministrazione e in tutti gli altri casi previsti dal presente Regolamento ovvero disciplinati dalla Giunta Comunale.
Nei casi di risoluzione del contratto l'utente è tenuto al pagamento delle fatture rimaste insolute, interamente o parzialmente, oltre agli interessi di legge e moratori e alle spese per chiusura presa stradale e rimozione contatore e, comunque, di ogni altra somma dovuta, anche per erogazioni avvenute senza stipula di apposito contratto, determinate, ove non sia possibile rilevare i consumi, sulla base di calcoli statistici.
Nei casi di frode o di abusi l'Amministrazione Comunale, salvo le azioni giudiziarie verso l'utente colpevole, interromperà, senza preavviso alcuno, la somministrazione dell'acqua e l'eventuale contratto sottoscritto sarà risolto.
## 4.2 Accessibilità al servizio
### 4.2.1 Informazioni all'utente
Il Gestore garantisce agli utenti l'accessibilità all'informazioni riguardanti le modalità di esecuzione del servizio e i principali aspetti normativi, contrattuali e tariffari. Tutte le informazioni sono disponibili presso l'ufficio competente e sul sito internet del Gestore e, occorrendo, diffuse altresì in fattura ovvero con appositi opuscoli informativi o altra forma di pubblicità.
Entro il 30 giugno di ogni anno, il Gestore provvederà a comunicare agli utenti, tramite allegati alla bolletta, i livelli di qualità raggiunti, gli standard specifici e generali di qualità, il grado di rispetto degli standard e gli indennizzi automatici previsti in caso di mancato rispetto degli stessi.
### 4.2.2 Sportelli aperti al pubblico
Il Gestore dispone di sportelli fisici presso i quali l'utente può effettuare la stipula e la risoluzione dei contratti, presentare reclami, richieste di rettifiche di fatturazione e di rateizzazione dei pagamenti, richieste di informazioni, richieste di preventivi ed esecuzione di lavori e allacciamenti, richieste di attivazione, disattivazione, voltura, subentro nella fornitura, richieste di appuntamenti, di verifiche del misuratore e del livello di pressione.
Presso gli sportelli gli utenti possono altresì ottenere tutte le informazioni sui servizi erogati e sugli impegni del Gestore richiamati nella presente Carta.
Gli sportelli del Gestore prevedono agevolazioni e percorsi preferenziali per alcune tipologie di utenti, quali portatori di handicap, disabili e invalidi.
Negli sportelli dedicati sono espletate le seguenti pratiche:
- Richiesta di informazioni e chiarimenti;
- Richiesta preventivi per allacciamenti e/o lavori;
- Richiesta di esecuzione allacciamenti e/o lavori;
- Stipulazione e risoluzione dei contratti di utenza;
- Richiesta di attivazione, disattivazione, voltura, subentro nella fornitura, appuntamenti;
- Effettuazione di variazioni dei contratti di utenza;
- Inoltro reclami;
- Richieste di rettifiche di fatturazione e di rateizzazione dei pagamenti;
- Richiesta di verifica contatori e livello di pressione.
Il Comune di Acri garantisce l'apertura degli sportelli, assicurando almeno 15 ore settimanali oltre alla disponibilità telefonica e online.
L'ubicazione degli sportelli ed il relativo orario è indicato in bolletta, sul sito comunale e con ogni ulteriore forma di pubblicità.
Gli orari dei vari uffici sono periodicamente comunicati all'utenza tramite la stampa, emittenti radiotelevisive, sito internet del Gestore.
### 4.2.3 Sportelli partecipati
Negli sportelli partecipati vengono principalmente espletate almeno le seguenti pratiche:
- richiesta informazioni e chiarimenti;
- inoltro reclami;
- divulgazione di materiale informativo: carta del servizio, regolamenti di utenza, modulistica.
### 4.2.4 Svolgimento di pratiche per via telefonica. Gestione di un servizio informazioni
Il Comune di Acri garantisce sportelli telefonici con la presenza di operatori, fruibile gratuitamente sia da rete fissa sia da rete mobile.
Per segnalazioni di disservizi, contattare il Centralino, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle ore 08.30 alle ore 13.30 e mercoledì e venerdì dalle 15:30 alle 17:30, ferma la competenza del locale Comando di Polizia Municipale a ricevere le segnalazioni in tutti i giorni festivi.
Per informazioni ed assistenza potrà rivolgersi all'ufficio tributi, nei giorni di:
- Lunedi/Mercoledì/Venerdì dalle 9.30 alle 13.30;
- Lunedì e Mercoledì dalle 16.00 alle 17.30
### 4.2.5 Riconoscibilità, comportamenti, modi e linguaggi del personale
Gli operatori del Gestore sono muniti di apposito tesserino di riconoscimento sul quale è riportata la foto dell'operatore, il nome, la funzione, l'ufficio d'appartenenza. Gli operatori in servizio sono tenuti ad esibire il proprio cartellino di identificazione in caso di richiesta dell'utente.
Gli operatori del Gestore sono tenuti a rispettare i principi fondamentali stabiliti nella presente Carta con particolare riferimento a cortesia, chiarezza e comprensibilità.
È fatto assoluto divieto agli operatori del Gestore di chiedere o ricevere compensi da parte degli utenti per le prestazioni eseguite per conto del Gestore.
Agli stessi obblighi sono sottoposti gli operatori delle imprese che eseguono lavori e servizi per conto del Gestore.
### 4.2.6 Sito internet
Sul sito internet del Gestore è pubblicata la presente Carta dei Servizi, il Regolamento d'utenza, gli orari di apertura al pubblico degli sportelli fisici e del servizio telefonico.
Il Gestore è costantemente impegnato a sviluppare l'interattività degli indicati siti internet al fine di garantire all'utente l'accessibilità ai servizi anche tramite lo "Sportello Online".
### 4.2.7 Sportello online
Tramite lo sportello online e tramite email l'utente ha la possibilità di inoltrare reclami, richieste di rettifiche di fatturazione e richieste di rateizzazione dei pagamenti, richieste di informazioni, richieste di attivazione, disattivazione, voltura, subentro nella fornitura, richieste di appuntamenti, di verifiche del misuratore, etc.
### 4.2.8 Svolgimento di pratiche per corrispondenza
Per facilitare l'accesso ai servizi, vi è la possibilità di svolgimento di pratiche per corrispondenza da inviare tramite il servizio postale al fine di avviare le procedure inerenti le richieste di attivazione di fornitura, voltura o subentro, di cessazione fornitura, reclami, rimborsi, segnalazione guasti, copia fatture, richieste verifica misuratore, richieste verifica livello di pressione e tutte le altre prestazioni gestibili per corrispondenza.
Qualora necessario gli operatori telefonici forniscono al segnalante istruzioni sui comportamenti e provvedimenti generali da adottare al fine di tutelare l'incolumità propria e altrui in attesa dell'arrivo sul luogo della squadra di pronto intervento.
### 4.2.9 Differenziazione delle forme e delle modalità di pagamento
Il Comune di Acri garantisce all'utente finale una gamma di modalità di pagamento e mette a disposizione dell'utente finale medesimo almeno i seguenti mezzi di pagamento:
- bollettino PagoPa;
- bollettino Postale;
- bonifico Bancario.
### 4.2.10 Fascia di puntualità per appuntamenti concordati, (livello o standard specifico/generale)
Gli appuntamenti con gli utenti sono concordati, entro un periodo massimo differenziato in funzione della tipologia dell'intervento indicato, a partire dal giorno della richiesta, aumentabile per espressa richiesta dell'utente. È, altresì, indicata la fascia oraria massima di disponibilità richiesta (fascia di puntualità) all'utente, da concordarsi anche in relazione alle esigenze di quest'ultimo. La fascia di puntualità è il periodo di tempo, misurato in ore, entro il quale l'appuntamento può essere concordato con il richiedente per effettuare un sopralluogo o un intervento necessario ai fini dell'esecuzione delle prestazioni soggette a livelli specifici e generali di qualità.
Il Comune di Acri è tenuto a fissare l'ora di inizio e l'ora di fine della fascia di puntualità per l'appuntamento concordato impegnandosi a presentarsi nel luogo e nel periodo di tempo concordati con il richiedente.
Il gestore ha la facoltà di procedere, previo consenso dell'utente, all'eventuale esecuzione anticipata della prestazione o del sopralluogo. La fascia di puntualità per gli appuntamenti concordati è stabilita in 3 ore.
L'utente assicura la propria disponibilità a ricevere il gestore per tutta la fascia di puntualità concordata con il gestore medesimo.
In caso di mancato rispetto dell'appuntamento da parte dell'utente, senza che ne sia dato congruo preavviso, almeno 24 ore prima dell'orario concordato, il Comune di Acri addebiterà comunque l'eventuale spesa del sopralluogo.
### 4.2.11 Tempi di attesa agli sportelli (livello o standard generale e specifico)
Il tempo di attesa agli sportelli è il tempo medio/massimo che intercorre tra il momento in cui l'utente finale si presenta allo sportello fisico o dedicato, ritirando il biglietto dal "gestore code" e il momento in cui il medesimo viene ricevuto.
### 4.2.12 Tempo di risposta alle richieste scritte di informazioni degli utenti (livello o standard specifico)
Il tempo di risposta a richieste scritte è il tempo massimo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta di informazione pervenuta per iscritto e la data di invio all'utente della risposta motivata scritta.
La rilevazione del tempo di risposta motivata a richieste scritte si applica a tutte le richieste di informazione pertinenti al servizio pervenute per iscritto. Esso è fissato in 25 giorni lavorativi.
Tali richieste possono essere inoltrate:
- a mezzo del normale servizio postale inviando la richiesta in busta chiusa a "Comune di Acri, Settore Tributi - Via Roma – 87041 Acri (CS)";
- all'indirizzo email protocollo.acri@pec.it;
- oppure utilizzando ogni ulteriore modalità indicata sul sito internet www.comune.acri.cs.it.
## 4.3 Gestione del rapporto contrattuale
### 4.3.1 Criteri generali
I consumi rilevanti ai fini della fatturazione dei corrispettivi per ciascuna tipologie di utenza sono deliberati dalla Giunta Comunale.
Ai fini dell'applicazione dei corrispettivi per i servizi di fognatura e depurazione, il volume dei reflui scaricato in pubblica fognatura nonché il volume dei reflui depurato sono assunti pari al volume di acqua prelevato dall'acquedotto, salvo diversa previsione specifica.
Il consumo di ciascun utente è determinato in base alla misura rilevata da un apposito misuratore installato in corrispondenza del punto di consegna.
### 4.3.2 Installazione, manutenzione e verifica dei misuratori
Gli apparecchi di misura delle somministrazioni idriche sono acquistati e installati dall'utente su precise indicazioni tecniche fornite dal Comune. Il consumo è misurato attraverso il contatore o misuratore. L'utente è responsabile di qualsiasi manomissione, alterazione, rottura, effrazione dei sigilli e dei contrassegni posti dal Comune.
La manomissione dei sigilli, ivi compresi quelli apposti per la sospensione dell'erogazione dell'acqua in caso di morosità nei pagamenti o per altri motivi, comporterà il pagamento, da parte dell'Utente finale, della penalità prevista dal tariffario, salvo il diritto del Comune di denunciare il fatto alle competenti autorità, qualora nella manomissione si riscontri fatto doloso.
Il tipo e calibro dei misuratori è stabilito dal Comune in relazione all'uso e al fabbisogno necessario che l'utente è obbligato a dichiarare nella richiesta di fornitura.
Qualora l'Utente finale rilevi la presenza di guasti o di palese imperfetto funzionamento del contatore, lo stesso ha l'obbligo di darne immediata comunicazione al Gestore, in modo che il medesimo possa provvedere alle necessarie riparazioni. Le spese per le riparazioni e le eventuali sostituzioni degli apparecchi di misura e degli accessori, nei casi in cui il guasto sia dovuto a dolo e/o incuria, sono a carico dell'Utente finale.
Eventuali misuratori di capacità superiore dovranno essere preventivamente autorizzati, su motivata richiesta e sempre che vi sia la possibilità di concedere maggiori portate, e la quota di allacciamento e cauzione saranno ridefinite in relazione alla richiesta.
L'eventuale installazione di riduttori di pressione, di sfiati o quant'altro ritenuto necessario per una più corretta erogazione idrica e limitazione di disagi o disfunzioni resta a carico dell'utente.
È fatto obbligo per gli utenti muniti di contatori a lancette di provvedere alla sostituzione degli stessi con misuratori a lettura diretta.
Ove l'utente non provveda nei termini indicati dall'Ufficio Comunale competente, si provvederà a determinare i consumi in maniera presuntiva, applicando la penale per mancato funzionamento del contatore.
### 4.3.3 Spostamento contatori
I misuratori possono essere rimossi o spostati solo per specifica decisione dei Comune che fornirà apposita indicazione all'utente, il quale dovrà provvedere, a proprie spese, mediante l'impiego di ditte specializzate.
Il Comune ha facoltà di disporre il cambiamento di sito o spostamento del contatore a spese dell'utente, qualora abbia accertato che si trovi in luogo non idoneo alle verifiche e alla funzionalità dell'apparecchio e che la posizione dello stesso renda difficile la lettura dei consumi da parte del personale del Comune.
L'esecuzione dei lavori di spostamento contatori e delle opere di derivazione, richiesti dall'utente, sarà a totale carico dello stesso previo pagamento dei relativi oneri secondo le tariffe in vigore. In tal caso, previo sopralluogo, lo spostamento avverrà sotto la direzione del Servizio comunale preposto.
L'esecuzione dei lavori di spostamento dei contatori, stabiliti dal Comune per motivi igienico-sanitari e di sicurezza, non sono a carico dell'utente.
Per i contatori già installati, il Comune potrà prescrivere l'esecuzione dei lavori necessari per rendere agevole la lettura disponendo, eventualmente, una diversa ubicazione del contatore. Ove l'utente non vi provveda entro 60 giorni successivi alla notifica della prescrizione potrà essere disposta la sospensione dell'erogazione.
All'atto dello spostamento del contatore è redatto apposito verbale, firmato dall'agente incaricato dal Comune e dall'utente o dal suo rappresentante.
### 4.3.4 Rimozione e sostituzione del contatore
All'atto della rimozione o della sostituzione dell'apparecchio di misura, a carico dell'utente, è redatto apposito verbale firmato dall'agente del Comune e dall'utente o da un suo rappresentante.
Il verbale deve indicare tanto per l'apparecchio rimosso che per quello sostituito, il tipo, il calibro, la matricola, la lettura del consumo e il numero del sigillo e deve riportare il motivo della sostituzione o rimozione ed eventuali altre indicazioni.
Una copia del verbale è consegnata all'utente.
Il Comune ha la facoltà di richiedere la sostituzione dei contatori in qualsiasi momento, quando lo ritenga opportuno, comunicandolo all'utente.
### 4.3.5 Fabbricati con più utenze
Ogni utenza deve essere munita di apposito contatore a lettura diretta ovvero a distanza. Nei fabbricati con più utenze i contatori dovranno installarsi in unico riquadro, con indicazione per ognuno del nome dell'utente.
### 4.3.6 Custodia dei contatori
L'utente ha l'obbligo di agevolare la rilevazione dei consumi e l'ispezionabilità dei luoghi ove è collocato il misuratore, mantenendo accessibile, sgombro e pulito, l'alloggiamento del medesimo misuratore e lo sportello della nicchia. Egli è tenuto a preservare da manomissioni il contatore e gli accessori, essendo responsabile dei danni e dei guasti per danneggiamento doloso o colposo.
### 4.3.7 Verifica dei contatori
Gli apparecchi di misura possono essere verificati e letti in ogni momento in cui il Comune lo ritenga opportuno e comunque secondo i termini e le modalità stabilite nella Carta del servizio idrico integrato.
Generalmente i controlli vengono periodicamente eseguiti sulla base di un programma elaborato dal Comune.
Alla fine di ogni periodo prestabilito, l'incaricato del Comune controllerà i contatori ed annoterà su apposito registro (cartaceo o informatico tramite tablet) il consumo di acqua rilevato per ogni singolo utente. L'incaricato stesso verificherà lo stato di funzionamento del contatore nonché l'integrità dei sigilli apposti ai contatori di misura e di erogazione.
L'utente può richiedere la verifica del corretto funzionamento del misuratore in contraddittorio con i tecnici del Comune, analogamente può richiedere la verifica del livello di pressione immediatamente a valle del rubinetto d'arresto.
Nel caso in cui il funzionamento del contatore risulti irregolare, i consumi dell'anno in contestazione saranno valutati sulla base della media di quelli rilevati nello stesso periodo nei 3 anni precedenti. Per i contratti più recenti si terrà conto dei sei mesi successivi.
In caso di cessazione di rapporto contrattuale il Comune provvederà alla revisione dei consumi sulla scorta di quelli riconducibili mediamente in ragione al tipo di utenza, ove non sia possibile procedere all'esatto computo rilevato dal misuratore.
Nel caso in cui il funzionamento del misuratore risulti regolare, e cioè entro i limiti di tolleranza, saranno addebitate all'utente le spese di verifica così come determinate dal Comune.
Nel caso in cui il Comune, anche di sua iniziativa, accerti il non regolare funzionamento del misuratore, provvederà a rilasciare autorizzazione alla sostituzione dell'apparecchio e alla ricostruzione dei consumi come sopra indicato.
### 4.3.8 Guasti dei contatori
È fatto divieto di procedere autonomamente alla sostituzione del contatore senza che sia intervenuta la preventiva verifica e lettura da parte dell'incaricato del Comune, pena la sospensione della fornitura idrica e salvo ulteriori sanzioni o azioni a norma di legge e del presente Regolamento.
### 4.3.9 Lettura dei contatori
Il gestore è tenuto a effettuare almeno i seguenti tentativi di raccolta della misura:
- per gli utenti finali con consumi medi annui fino a 3.000 mc: 2 tentativi di raccolta l'anno;
- per gli utenti finali con consumi medi annui superiori a 3.000 mc: 3 tentativi di raccolta l'anno.
Il gestore garantisce il rispetto delle seguenti distanze temporali minime tra tentativi di raccolta della misura consecutivi effettuati per uno stesso utente finale:
- nel caso di 2 tentativi di raccolta l'anno: 150 giorni solari;
- nel caso di 3 tentativi di raccolta l'anno: 90 giorni solari.
In caso di tentativo di raccolta della misura non andato a buon fine, il gestore è tenuto a lasciare all'utente finale una nota cartacea informativa del fallimento del tentativo, della possibilità dell'autolettura tramite sito, telefono e mail.
Il consumo d'acqua di ciascun utente è normalmente accertato dagli incaricati del Comune secondo l'itinerario stradale ed il programma predisposto dal Comune.
Le letture sono ritenute contrattualmente riconosciute ed accettate dall'utente, se non contestate nel termine perentorio di giorni 20 dal termine di scadenza per il pagamento della fattura.
La contestazione può essere effettuata o per iscritto, a mezzo pec o verbalmente, presso gli uffici comunali, dinanzi a personale del Comune che redige apposito verbale.
In caso di contestazione il Comune predisporrà i relativi accertamenti e ove la lettura rilevata dal personale incaricato risulterà congruente con quella precedente, il Comune addebiterà l'onere sulla successiva bolletta nella misura prevista nel tariffario approvato dalla Giunta Comunale. Nel caso, invece, risultasse fondato il ricorso dell'utente si procederà alla rettifica dei consumi.
Qualora, per causa dell'utente - casa chiusa, nicchia esterna carente di vetro o non leggibile, impedimento frapposto al letturista, posizionamento contatore anomalo o disagevole, etc.- non sia stato possibile eseguire la lettura e tale impossibilità si ripeta per oltre due volte nelle successive verifiche, può essere disposta la chiusura dell'utenza.
Il letturista negli accertamenti intermedi lascerà sul luogo un avviso con il quale comunicherà di essere stato impossibilitato a rilevare la lettura. In tal caso l'utente effettuerà l'autolettura e la comunicherà secondo le modalità indicate sul sito del Comune
La riapertura potrà avere luogo soltanto una volta effettuata la lettura e quando l'utente abbia provveduto al pagamento dei consumi.
Il servizio ha comunque la facoltà di far eseguire, quando lo ritenga opportuno, letture supplementari. L'Amministrazione potrà applicare ai misuratori sistemi elettronici di lettura e controllo a distanza.
### 4.3.10 Informazioni agli utenti e avvisi di lettura
Nell'espletamento delle attività programmate di lettura, il Gestore:
- fornisce agli utenti informazione preliminare sui tentativi di lettura, comunicando il giorno e la fascia oraria dei passaggi del personale incaricato.
Tale comunicazione è fornita in un intervallo temporale compreso tra i 5 e i 2 giorni lavorativi antecedenti la data del tentativo di lettura, in forma riservata ai soli utenti coinvolti, attraverso posta elettronica, telefonata o la modalità preferita indicata dall'utente;
- prende in carico la lettura eventualmente lasciata disponibile dall'utente in prossimità del punto di consegna o dell'abitazione (es. nota cartacea).
### 4.3.11 Fotolettura dei misuratori
Nell'effettuazione delle raccolte della misura il Gestore si avvale dello strumento della "fotolettura", che consente di conservare la documentazione fotografica del quadrante del misuratore e di certificare la data e la misura della lettura effettuata.
L'utente, in caso di necessità, può richiedere al Gestore copia della documentazione fotografica attraverso e-mail o in forma scritta presso lo sportello competente, indicando la data di riferimento della lettura desiderata nonché l'indirizzo o l'account di posta elettronica a cui può essere inviata la documentazione.
### 4.3.12 Autolettura dei misuratori
In caso di tentativo di lettura non andato a buon fine, il Gestore provvede a lasciare all'utente una nota cartacea informativa del fallimento del tentativo, della possibilità dell'autolettura, delle modalità per effettuare l'autolettura e dell'invito ad aggiornare eventualmente le modalità di contatto preferite.
Per comunicare l'autolettura è possibile utilizzare le seguenti modalità:
- comunicazione scritta;
- cartolina postale (predisposta dal Gestore)
- sportelli fisici e telefonici;
- sito internet.
Il Gestore prende in carico la lettura comunicata dall'utente con la modalità di autolettura, a meno dei casi di dato palesemente errato, ai fini della sua validazione e del suo successivo utilizzo per scopi gestionali e di fatturazione.
In caso di mancata presa in carico dell'autolettura palesemente errata, il Gestore fornisce immediato riscontro all'utente sulla mancata presa in carico della lettura al momento stesso della comunicazione, nei casi in cui le modalità utilizzate permettano una risposta immediata.
Il Gestore fornisce riscontro all'utente entro nove giorni lavorativi dalla ricezione dell'autolettura in caso di mancata validazione con le medesime modalità di comunicazione utilizzate dall'utente.
### 4.3.13 Stima e ricostruzione dei dati di misura
Il Gestore procede alla stima dei dati di misura:
- in caso di indisponibilità dei dati di misura ottenuti in base alle letture da parte del personale incaricato dal Gestore o da autoletture, relativamente ad un determinato intervallo temporale, calcolando il consumo stimato.
- In caso di sostituzione del misuratore guasto o malfunzionante, ricostruendo dei consumi non correttamente misurati.
### 4.3.14 Segnalazione consumi anomali
Al fine di consentire all'utente di valutare le variazioni dei consumi medi giornalieri relativi alla propria fornitura il Gestore riporta, in bolletta e in forma grafica, l'andamento dei consumi medi giornalieri con riferimento agli ultimi quattro periodi per cui sono disponibili consumi effettivi.
Nel caso in cui l'anomalia del consumo derivi da perdita occulta scaturita a valle del misuratore dell'utente, il Gestore potrà applicare lo storno di una quota del consumo maturato nel periodo interessato dalla perdita per ottenere il quale l'utente dovrà fornire documentazione idonea a comprovare l'esistenza della perdita e della riparazione effettuata, il tutto ai sensi delle disposizioni contenute nel Regolamento del Servizio Idrico Integrato.
### 4.3.15 - Perdite danni e responsabilità
Ogni utente risponde della costruzione e manutenzione degli impianti interni.
L'utente ha il dovere di segnalare immediatamente ogni eventuale anomalia e/o le dispersioni che si verificassero in corrispondenza o dopo del contatore.
Nel caso il Comune dovesse essere condannato a risarcire danni a terzi, ha facoltà di regresso nei confronti di chiunque vi abbia dato causa.
Nel caso fosse il Comune a riscontrare perdite su proprietà privata segnalerà all'utente l'inconveniente indicando il tempo massimo entro il quale deve effettuare l'intervento di riparazione; trascorso inutilmente il termine oppure su espressa richiesta scritta dell'utente, il Comune provvederà d'ufficio all'esecuzione dei lavori di ripristino addebitando le relative spese allo stesso utente.
L'utente deve provvedere affinché siano preservati da manomissioni e da danneggiamenti i materiali costituenti la rete di distribuzione privata ed è quindi responsabile dei danni provocati che dovrà risarcire.
L'utente dovrà osservare tutte le norme prescritte dalle autorità competenti e tutte le eventuali disposizioni, anche non indicate nel presente Regolamento, che il Comune riterrà di stabilire a garanzia e nell'interesse della sicurezza e salute pubblica.
L'utente è quindi responsabile dei danni ed è tenuto a rimborsare al Comune le spese sostenute per le riparazioni e per l'eventuale sostituzione della condotta di derivazione nonché per i costi di manodopera.
In caso di lettura, o autolettura, che evidenzi un incremento di consumo di almeno 100 mc e comunque superiore del 50% rispetto al consumo storico dello stesso periodo, il personale del Comune incaricato della lettura dei misuratori ne deve dare segnalazione all'Utente finale, se presente al momento della lettura, oppure lasciare o spedire presso l'indirizzo di fornitura (o di recapito) un apposito avviso, invitandolo a verificare il corretto funzionamento dell'impianto idraulico interno. Il Comune provvederà ad indicare esplicitamente nella bolletta la possibile esistenza di una perdita con indicazione della facoltà da parte dell'utente finale di richiedere il riconoscimento come perdita occulta dei consumi. In mancanza di fatturazione entro trenta giorni lavorativi dalla rilevazione dei consumi, il Comune ha l'obbligo di comunicare entro lo stesso periodo l'eventuale perdita per raccomandata A/R o altro mezzo idoneo a certificare il ricevimento della comunicazione.
L'istanza di riconoscimento della perdita occulta, corredata da idonea documentazione, anche fotografica, dovrà essere presentata, di norma, entro il termine di scadenza del pagamento indicato nella fattura ovvero entro il termine indicato nella comunicazione dal Comune.
Il ricalcolo sarà concesso una sola volta per ciascuna utenza ogni 365 giorni solari, applicando il consumo storico per il periodo interessato. Non si può, in ogni caso, partire da una data antecedente l'ultima lettura effettiva fatturata non contestata entro i termini di scadenza della relativa bolletta.
### 4.3.16 - Calcolo dei consumi
Effettuata la lettura del contatore ovvero validata l'autolettura, il Comune procede a determinare il consumo effettivo, a calcolare la somma dovuta per consumi e quant'altro e ad inviare la bolletta al domicilio indicato dall'utente.
Per le somministrazioni del servizio è previsto in contratto una quota fissa anche se in consumo risulta pari a zero.
### 4.3.17 Agevolazioni per utenze deboli
Con Deliberazione n. 897/2017/R/IDR del 21 dicembre 2017, l'AEEGSI (ora ARERA) ha approvato il "Testo Integrato delle modalità applicative del Bonus Sociale Idrico (TIBSI) per la fornitura di acqua agli utenti domestici economicamente disagiati", in base a quanto previsto dal D.P.C.M. 13 ottobre 2016.
Il Bonus Sociale Idrico erogato dal Gestore agli utenti domestici economicamente disagiati, secondo le disposizioni impartite da ARERA, è calcolato applicando la tariffa agevolata al quantitativo minimo vitale di acqua (50 litri/abitante/giorno), determinato tenendo conto della numerosità della famiglia anagrafica (18,25 mc/anno per ogni componente del nucleo familiare).
Ai fini dell'ammissione al bonus sociale idrico, l'utente diretto (intestatario della fornitura idrica di residenza) o indiretto (che usufruisce di una fornitura condominiale di residenza) interessato deve presentare apposita richiesta presso il proprio Comune di residenza o presso uno dei CAF abilitati, fornendo le informazioni e le certificazioni previste.
Le condizioni di ammissibilità al Bonus Sociale Idrico sono definite sulla base del livello dell'indicatore ISEE. È previsto inoltre il riconoscimento del Bonus Sociale Idrico agli utenti economicamente disagiati già titolari di Reddito e Pensione di Cittadinanza.
Si evidenzia che la richiesta di ammissione alla compensazione per la fornitura idrica deve essere presentata congiuntamente alle richieste per l'ottenimento del bonus sociale elettrico e/o gas.
Per gli utenti diretti beneficiari dell'agevolazione, il bonus sociale idrico è riconosciuto dal gestore direttamente in bolletta, a decurtazione dei corrispettivi relativi alla quota variabile del servizio di acquedotto.
Per ulteriori informazioni in merito agli aventi diritto, alle modalità di presentazione delle richieste di ammissione alla compensazione per la fornitura idrica, ed alle modalità di erogazione del Bonus sociale idrico, è possibile visitare il sito internet dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente www.arera.it.
### 4.3.18 Tariffe, fasce di consumo e struttura generale dei corrispettivi
Il Gestore del Servizio Idrico Integrato svolge un servizio che per sua natura ha un costo che viene assicurato grazie al pagamento di un corrispettivo da parte dei titolari dei contratti di utenza. Il Gestore applica agli utenti le tariffe secondo l'articolazione tariffaria.
In particolare, per le utenze domestiche (ad uso residenziale e non residenziale) i corrispettivi sono articolati secondo una struttura tariffaria che prevede:
- una quota variabile (euro/mc), che:
- con riferimento al servizio di acquedotto risulta proporzionale all'utilizzo e modulata per fasce di consumo. In particolare ai fini dell'individuazione della fascia di consumo annuo agevolato per le utenze domestiche residenti, la quota variabile relativa al servizio di acquedotto è determinata configurando le fasce di consumo sulla base di quantità pro capite (in funzione del numero di componenti dell'utenza domestica residente).
- con riferimento al servizio di fognatura e al servizio di depurazione, risulta proporzionale al consumo.
- una quota fissa (euro/anno) indipendente dal volume.
Per le tipologie di utenze ad uso industriale, commerciale e pubblico i corrispettivi applicati sono articolati prevedendo:
- una quota variabile (euro/mc), che:
- con riferimento al servizio di acquedotto, modulata per fasce di consumo sulla base dei volumi prelevati;
- con riferimento al servizio di fognatura e al servizio di depurazione, risulta proporzionale al consumo.
- una quota fissa (euro/anno) indipendente dal volume.
L'utente, in caso di necessità, può richiedere al Gestore copia della documentazione fotografica attraverso e-mail o in forma scritta presso lo sportello competente, indicando la data di riferimento della lettura desiderata nonché l'indirizzo o l'account di posta elettronica a cui può essere inviata la documentazione.
### 4.3.12 Autolettura dei misuratori
In caso di tentativo di lettura non andato a buon fine, il Gestore provvede a lasciare all'utente una nota cartacea informativa del fallimento del tentativo, della possibilità dell'autolettura, delle modalità per effettuare l'autolettura e dell'invito ad aggiornare eventualmente le modalità di contatto preferite.
Per comunicare l'autolettura è possibile utilizzare le seguenti modalità:
- comunicazione scritta;
- cartolina postale (predisposta dal Gestore)
- sportelli fisici e telefonici;
- sito internet.
Il Gestore prende in carico la lettura comunicata dall'utente con la modalità di autolettura, a meno dei casi di dato palesemente errato, ai fini della sua validazione e del suo successivo utilizzo per scopi gestionali e di fatturazione.
In caso di mancata presa in carico dell'autolettura palesemente errata, il Gestore fornisce immediato riscontro all'utente sulla mancata presa in carico della lettura al momento stesso della comunicazione, nei casi in cui le modalità utilizzate permettano una risposta immediata.
Il Gestore fornisce riscontro all'utente entro nove giorni lavorativi dalla ricezione dell'autolettura in caso di mancata validazione con le medesime modalità di comunicazione utilizzate dall'utente.
### 4.3.13 Stima e ricostruzione dei dati di misura
Il Gestore procede alla stima dei dati di misura:
- in caso di indisponibilità dei dati di misura ottenuti in base alle letture da parte del personale incaricato dal Gestore o da autoletture, relativamente ad un determinato intervallo temporale, calcolando il consumo stimato.
- In caso di sostituzione del misuratore guasto o malfunzionante, ricostruendo dei consumi non correttamente misurati.
### 4.3.14 Segnalazione consumi anomali
Al fine di consentire all'utente di valutare le variazioni dei consumi medi giornalieri relativi alla propria fornitura il Gestore riporta, in bolletta e in forma grafica, l'andamento dei consumi medi giornalieri con riferimento agli ultimi quattro periodi per cui sono disponibili consumi effettivi.
Nel caso in cui l'anomalia del consumo derivi da perdita occulta scaturita a valle del misuratore dell'utente, il Gestore potrà applicare lo storno di una quota del consumo maturato nel periodo interessato dalla perdita per ottenere il quale l'utente dovrà fornire documentazione idonea a comprovare l'esistenza della perdita e della riparazione effettuata, il tutto ai sensi delle disposizioni contenute nel Regolamento del Servizio Idrico Integrato.
### 4.3.15 - Perdite danni e responsabilità
Ogni utente risponde della costruzione e manutenzione degli impianti interni.
L'utente ha il dovere di segnalare immediatamente ogni eventuale anomalia e/o le dispersioni che si verificassero in corrispondenza o dopo del contatore.
Nel caso il Comune dovesse essere condannato a risarcire danni a terzi, ha facoltà di regresso nei confronti di chiunque vi abbia dato causa.
Nel caso fosse il Comune a riscontrare perdite su proprietà privata segnalerà all'utente l'inconveniente indicando il tempo massimo entro il quale deve effettuare l'intervento di riparazione; trascorso inutilmente il termine oppure su espressa richiesta scritta dell'utente, il Comune provvederà d'ufficio all'esecuzione dei lavori di ripristino addebitando le relative spese allo stesso utente.
L'utente deve provvedere affinché siano preservati da manomissioni e da danneggiamenti i materiali costituenti la rete di distribuzione privata ed è quindi responsabile dei danni provocati che dovrà risarcire.
L'utente dovrà osservare tutte le norme prescritte dalle autorità competenti e tutte le eventuali disposizioni, anche non indicate nel presente Regolamento, che il Comune riterrà di stabilire a garanzia e nell'interesse della sicurezza e salute pubblica.
L'utente è quindi responsabile dei danni ed è tenuto a rimborsare al Comune le spese sostenute per le riparazioni e per l'eventuale sostituzione della condotta di derivazione nonché per i costi di manodopera.
In caso di lettura, o autolettura, che evidenzi un incremento di consumo di almeno 100 mc e comunque superiore del 50% rispetto al consumo storico dello stesso periodo, il personale del Comune incaricato della lettura dei misuratori ne deve dare segnalazione all'Utente finale, se presente al momento della lettura, oppure lasciare o spedire presso l'indirizzo di fornitura (o di recapito) un apposito avviso, invitandolo a verificare il corretto funzionamento dell'impianto idraulico interno. Il Comune provvederà ad indicare esplicitamente nella bolletta la possibile esistenza di una perdita con indicazione della facoltà da parte dell'utente finale di richiedere il riconoscimento come perdita occulta dei consumi. In mancanza di fatturazione entro trenta giorni lavorativi dalla rilevazione dei consumi, il Comune ha l'obbligo di comunicare entro lo stesso periodo l'eventuale perdita per raccomandata A/R o altro mezzo idoneo a certificare il ricevimento della comunicazione.
L'istanza di riconoscimento della perdita occulta, corredata da idonea documentazione, anche fotografica, dovrà essere presentata, di norma, entro il termine di scadenza del pagamento indicato nella fattura ovvero entro il termine indicato nella comunicazione dal Comune.
Il ricalcolo sarà concesso una sola volta per ciascuna utenza ogni 365 giorni solari, applicando il consumo storico per il periodo interessato. Non si può, in ogni caso, partire da una data antecedente l'ultima lettura effettiva fatturata non contestata entro i termini di scadenza della relativa bolletta.
### 4.3.16 - Calcolo dei consumi
Effettuata la lettura del contatore ovvero validata l'autolettura, il Comune procede a determinare il consumo effettivo, a calcolare la somma dovuta per consumi e quant'altro e ad inviare la bolletta al domicilio indicato dall'utente.
Per le somministrazioni del servizio è previsto in contratto una quota fissa anche se in consumo risulta pari a zero.
### 4.3.17 Agevolazioni per utenze deboli
Con Deliberazione n. 897/2017/R/IDR del 21 dicembre 2017, l'AEEGSI (ora ARERA) ha approvato il "Testo Integrato delle modalità applicative del Bonus Sociale Idrico (TIBSI) per la fornitura di acqua agli utenti domestici economicamente disagiati", in base a quanto previsto dal D.P.C.M. 13 ottobre 2016.
Il Bonus Sociale Idrico erogato dal Gestore agli utenti domestici economicamente disagiati, secondo le disposizioni impartite da ARERA, è calcolato applicando la tariffa agevolata al quantitativo minimo vitale di acqua (50 litri/abitante/giorno), determinato tenendo conto della numerosità della famiglia anagrafica (18,25 mc/anno per ogni componente del nucleo familiare).
Ai fini dell'ammissione al bonus sociale idrico, l'utente diretto (intestatario della fornitura idrica di residenza) o indiretto (che usufruisce di una fornitura condominiale di residenza) interessato deve presentare apposita richiesta presso il proprio Comune di residenza o presso uno dei CAF abilitati, fornendo le informazioni e le certificazioni previste.
Le condizioni di ammissibilità al Bonus Sociale Idrico sono definite sulla base del livello dell'indicatore ISEE. È previsto inoltre il riconoscimento del Bonus Sociale Idrico agli utenti economicamente disagiati già titolari di Reddito e Pensione di Cittadinanza.
Si evidenzia che la richiesta di ammissione alla compensazione per la fornitura idrica deve essere presentata congiuntamente alle richieste per l'ottenimento del bonus sociale elettrico e/o gas.
Per gli utenti diretti beneficiari dell'agevolazione, il bonus sociale idrico è riconosciuto dal gestore direttamente in bolletta, a decurtazione dei corrispettivi relativi alla quota variabile del servizio di acquedotto.
Per ulteriori informazioni in merito agli aventi diritto, alle modalità di presentazione delle richieste di ammissione alla compensazione per la fornitura idrica, ed alle modalità di erogazione del Bonus sociale idrico, è possibile visitare il sito internet dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente www.arera.it.
### 4.3.18 Tariffe, fasce di consumo e struttura generale dei corrispettivi
Il Gestore del Servizio Idrico Integrato svolge un servizio che per sua natura ha un costo che viene assicurato grazie al pagamento di un corrispettivo da parte dei titolari dei contratti di utenza.
Il Gestore applica agli utenti le tariffe secondo l'articolazione tariffaria.
In particolare, per le utenze domestiche (ad uso residenziale e non residenziale) i corrispettivi sono articolati secondo una struttura tariffaria che prevede:
- una quota variabile (euro/mc), che:
- con riferimento al servizio di acquedotto risulta proporzionale all'utilizzo e modulata per fasce di consumo. In particolare ai fini dell'individuazione della fascia di consumo annuo agevolato per le utenze domestiche residenti, la quota variabile relativa al servizio di acquedotto è determinata configurando le fasce di consumo sulla base di quantità pro capite (in funzione del numero di componenti dell'utenza domestica residente).
- con riferimento al servizio di fognatura e al servizio di depurazione, risulta proporzionale al consumo.
- una quota fissa (euro/anno) indipendente dal volume.
Per le tipologie di utenze ad uso industriale, commerciale e pubblico i corrispettivi applicati sono articolati prevedendo:
- una quota variabile (euro/mc), che:
- con riferimento al servizio di acquedotto, modulata per fasce di consumo sulla base dei volumi prelevati;
- con riferimento al servizio di fognatura e al servizio di depurazione, risulta proporzionale al consumo.
- una quota fissa (euro/anno) indipendente dal volume.
### 4.3.19 Oneri di perequazione
Le componenti tariffarie di perequazione sono deliberate dall'ARERA ed applicate a tutte le utenze del servizio idrico integrato, a livello nazionale. Nello specifico, le componenti attualmente in vigore sono le seguenti:
- Componente UI1: in favore delle popolazioni terremotate, addebitata agli utenti per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione nella misura stabilita dall'ARERA;
- Componente UI2: per la promozione della qualità tecnica del SII, addebitata agli utenti per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione nella misura stabilita dall'ARERA;
- Componente UI3: per il finanziamento del Bonus Sociale Idrico nella misura stabilita dall'ARERA, addebitata agli utenti per il solo servizio di acquedotto, ad esclusione degli utenti diretti che beneficiano di Bonus Sociale Idrico e che sono intestatari di un contratto idrico.
Ulteriori eventuali componenti tariffarie di perequazione saranno applicate dal Gestore secondo quanto stabilito da successive disposizioni dell'ARERA.
## 4.4 Fatturazione
La fatturazione e l'emissione della fattura avvengono sulla base dei consumi, relativi al periodo di riferimento della fattura stessa, rilevati attraverso la lettura, oppure un'autolettura dell'utente opportunamente validata dal Gestore, ovvero sulla base di consumi stimati.
Nell'utilizzo dei dati relativi ai consumi dell'utente, il Gestore è tenuto al rispetto del seguente ordine di priorità:
- dati di lettura, con rilevazione effettiva da parte del Gestore;
- in assenza di dati di cui alla precedente lettera a), dati di autolettura forniti dall'utente;
- in assenza di dati di cui alle precedenti lettere a) e b), dati di consumo stimati. Periodicità fatturazioni annuali: 1 a 2 bollette all'anno, con cadenza annuale o semestrale.
La fattura può essere a conguaglio (su consumi reali), in acconto (su consumi stimati), ovvero prevedere una parte a conguaglio e una in acconto.
Per le fatture in acconto saranno utilizzati i consumi stimati, determinati sulla base dei consumi storici più recenti dell'utente. Per i nuovi contratti di fornitura i consumi d'acconto saranno calcolati in base ai consumi medi della tipologia contrattuale d'appartenenza.
Con la prima fattura emessa a seguito di lettura reale del misuratore, sarà effettuato il conguaglio delle fatture in acconto, accreditando quanto stimato e ricalcolando i consumi dalla precedente lettura reale. In caso di cessazione dell'utenza e/o variazioni alle condizioni contrattuali originarie, il Gestore provvederà al conguaglio fino alla data della suddetta operazione.
Il conguaglio sarà effettuato con il criterio pro-die, ovvero rapportando le fasce di consumo annuali, su base giornaliera, al periodo temporale tra due letture effettive: il consumo calcolato per differenza tra le due letture verrà attribuito a ciascuna fascia, fino alla sua eventuale saturazione, partendo dalla prima; il consumo per fascia andrà quindi moltiplicato per la corrispondente tariffa.
### 4.4.1 Emissione fatture-bollette
Per tutte le classificazioni delle forniture l'importo, determinato in funzione dei consumi effettuati e della relativa tariffa di applicazione deliberata, sarà riscosso tramite fatture-bollette alle scadenze in esse riportate.
Nelle fatture saranno incluse le spese di spedizione, per penali ed altre somme a qualunque titolo dovute al Comune.
Resta l'obbligo per il Comune di effettuare il conguaglio in occasione di ogni lettura effettiva, almeno ogni due anni, addebitando o accreditando all'utente la differenza tra l'effettivo consumo e quello fatturato presuntivamente.
### 4.4.2 Rettifica di fatturazione (livello o standard specifico)
Qualora nel processo di fatturazione vengano evidenziati errori, l'individuazione e correzione degli stessi da parte del Gestore può avvenire d'ufficio oppure mediante l'esecuzione di verifiche e controlli presso il luogo di fornitura.
Le richieste di rettifica possono essere inoltrate tramite uno degli sportelli indicati ovvero con le modalità indicate sul sito del Gestore.
Nel caso in cui sia l'utente a segnalare un errore di fatturazione il Comune di Acri potrà accettare la segnalazione, sulla base dei dati forniti dall'utente oppure effettuare opportune verifiche.
La comunicazione di errata fatturazione da parte dell'utente deve essere effettuata entro il termine di scadenza del pagamento della fattura. In tal caso il pagamento rimane sospeso fino a quando l'utente non venga messo a conoscenza dell'esito della verifica.
Il tempo di rettifica di fatturazione è il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del gestore della richiesta scritta di rettifica di fatturazione inviata dall'utente finale relativa ad una fattura già pagata, o per la quale è prevista la possibilità di rateizzazione e la data di accredito della somma non dovuta, anche in misura diversa da quella richiesta.
Il tempo di risposta motivata a richiesta di rettifica di fatturazione è il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del gestore della richiesta di rettifica di fatturazione dell'utente finale e la data di invio all'utente finale da parte del gestore della risposta motivata scritta.
I tempi di rettifica per le bollette pagate e risultate errate, sono i seguenti:
- Tempo massimo di rettifica fatturazione: 60 gg lavorativi
- Tempo di risposta a richieste scritte di rettifica fatturazione: 30 gg. Lavorativi
Qualora la rettifica di fatturazione evidenzi un credito, il Comune di Acri, previa comunicazione da inviare all'utente, procederà a detrarre tale credito dal pagamento delle fatture successive o da eventuali importi dovuti dall'utente anche su posizioni contrattuali diverse rispetto a quella per la quale si è proceduto alla rettifica di fatturazione. L'utente può concordare con l'azienda una diversa modalità di rimborso. Il Comune comunicherà l'esito della richiesta di rettifica indicando il termine per il pagamento della fattura contestata. Nel caso in cui la richiesta di rettifica risulti infondata verranno addebitati gli interessi di mora.
### 4.4.3 Recapito fatturazione e morosità
Il Comune provvederà all'invio di ogni comunicazione, comprese le fatture - bollette, al domicilio fiscale dell'utente ovvero al recapito indicato espressamente in contratto se diverso da quello fiscale.
L'utente che non effettua il pagamento entro la data di scadenza indicata in fattura è considerato moroso.
Qualora l'utente non riceva la bolletta a causa di disguidi postali o smarrimenti, è tenuto a rendersi parte attiva e comunicare al Comune il mancato ricevimento della stessa richiedendone copia; tale circostanza non esclude l'applicazione degli interessi per ritardato pagamento.
Qualora l'utente riceva la bolletta in ritardo per poter effettuare il pagamento nei termini può ottenere la ristampa della bolletta con una nuova data di scadenza semplicemente esibendo la bolletta ricevuta completa in ogni sua parte ed in particolare del timbro postale di ricevimento.
Resta l'obbligo per l'utente di comunicare tempestivamente, in forma scritta, ogni variazione del domicilio fiscale e/o del recapito scelto con raccomandata a/r ovvero con consegna diretta presso gli sportelli dell'Amministrazione Comunale che ne attesterà il ricevimento, e qualora la fattura - bolletta venga restituita per mancato recapito, verranno addebitate all'utente le spese di nuova spedizione.
### 4.4.4 Conservazione degli attestati di versamento
L'utente è tenuto a conservare gli attestati dei versamenti eseguiti fin tanto che nella successiva bolletta non compaia la scritta "i pagamenti sono regolari".
### 4.4.5 Verifica del contatore (livello o standard specifico)
Il Gestore garantisce che la misurazione delle forniture avvenga con strumenti idonei e con i limiti di tolleranza previsti dalle normative vigenti.
L'utente può richiedere la verifica del corretto funzionamento del contatore, in contraddittorio con i tecnici del gestore, rivolgendosi direttamente o telefonicamente agli sportelli.
Per procedere alla verifica l'incaricato del Gestore fissa un appuntamento con l'utente, il quale ha facoltà di presenziare alla verifica.
La verifica del contatore presso ditte specializzate su banco di prova, deve essere concordata in forma scritta con l'utente in quanto nel caso in cui dall'accertamento risulti il corretto funzionamento dello strumento di misura, questi dovrà accollarsi tutte le spese che si renderanno necessarie.
Il gestore deve comunicare per iscritto all'utente i risultati della verifica entro 30 giorni lavorativi dall'effettuazione della verifica.
### 4.4.7 Verifica del livello di pressione (livello o standard specifico)
L'utente può richiedere la verifica del corretto livello di pressione della rete nel punto di consegna. Per procedere alla verifica Comune di Acri fissa un appuntamento entro il termine massimo di seguito riportato.
Se dalla verifica risulta che il valore di pressione non è compreso nei limiti della normativa, il Comune di Acri deve individuarne la causa e comunicare all'utente la situazione esistente ed i possibili interventi.
Il tempo di intervento per la verifica del livello di pressione è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta dell'utente finale e la data di intervento da parte del gestore.
Il tempo di comunicazione dell'esito della verifica del livello di pressione è il tempo intercorrente tra la data di effettuazione della verifica presso l'utente finale e la data di invio all'utente finale stesso del relativo esito.
### 4.4.8 Casi e modalità di sospensione della fornitura e risoluzione del contratto
L'utente non può avanzare pretese risarcitorie o indennizzi di sorta, sul presupposto del rispetto degli standard di continuità del servizio, del preavviso e durata della sospensione.
La fornitura può essere sospesa per le seguenti cause:
- Mancata o inesatta comunicazione dei dati d'utenza in caso di volture o variazioni;
- Utilizzo della risorsa idrica per un immobile od un uso diverso da quello per il quale è stato stipulato il contratto;
- Prelievi abusivi;
- Cessione dell'acqua a terzi;
- Irregolarità nell'installazione o mancanza di tenuta degli impianti in proprietà privata;
- Opposizione dell'utente al controllo e alla lettura del contatore da parte del Gestore;
- Opposizione dell'utente al controllo dell'impianto interno da parte del Gestore;
- In caso di pericolo per persone o cose, in caso di mancata realizzazione da parte dell'utente di modifiche suggerite dal Gestore o in caso di irregolarità riscontrata dalla stessa;
- Manomissione del contatore e delle opere di proprietà demaniale, compresa la manomissione dei sigilli del contatore stesso;
- Morosità persistente oltre la data indicata nella regolare messa in mora.
La sospensione sarà disposta dopo 30 giorni dal preavviso di sospensione contenente l'invito a regolarizzare la situazione, nel caso in cui l'utente non abbia provveduto. Il preavviso non è dovuto nei casi di cui alle lettere c), i) e j). Il preavviso è ridotto a 24 ore nel caso di cui alle lettere f) e h).
Trascorsi 30 giorni dalla sospensione del servizio per i casi come sopra dettagliati, senza che l'utente abbia provveduto a regolarizzare la propria situazione, facendo venire meno la causa della sospensione, il contratto si intende risolto per inadempimento e il Gestore potrà chiudere il contatore con appositi sigilli, il contratto potrà essere unilateralmente risolto dal Gestore, a mezzo raccomandata A/R inviata all'utente.
Qualora l'utente provveda al pagamento totale delle somme dovute, comprese le spese per il recupero credito, il servizio potrà essere riattivato solo con stipula di un nuovo contratto di fornitura e previo pagamento del corrispettivo previsto, inclusi gli eventuali lavori o interventi necessari per la riattivazione della fornitura
Non è in ogni caso possibile procedere alla sospensione della fornitura nei giorni prefestivi o festivi. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 5 | 5 CONTINUITÀ DEL SERVIZIO | Gli Standard di qualità attengono alla continuità e regolarità del servizio e come tali riguardano l'attività di conduzione degli impianti e delle reti, assumendo la caratteristica di Standard gestionali/organizzativi/o che caratterizzano la normale erogazione del servizio all'utenza. Essi quindi non individuano, a differenza di quelli del precedente capitolo, prestazioni individuali nei confronti del singolo utente, ma prestazioni di carattere generale che non daranno luogo ad alcuna forma di rimborso individuale. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 6 | 5.1 Continuità e servizio di emergenza (livello o standard generale) | Il Comune di Acri fornisce un servizio continuo, regolare e senza interruzioni. Le interruzioni del servizio possono essere imputate solo a eventi di forza maggiore, a guasti o a manutenzioni necessarie per il corretto funzionamento degli impianti utilizzati e per la garanzia di qualità e di sicurezza del servizio. In tali casi devono essere fornite adeguate e tempestive informazioni all'utenza.
Il Comune di Acri si impegna, qualora ciò si verificasse, a limitare al minimo necessario i tempi di disservizio, sempre compatibilmente con i problemi tecnici insorti. Qualora per i motivi sopra esposti si dovessero verificare carenze o sospensioni del servizio idropotabile per un tempo limite superiore alle 12 ore, il gestore è tenuto ad attivare il servizio sostitutivo di emergenza con le seguenti modalità:
- In caso di crisi qualitativa, sancita da ordinanza sindacale di non potabilità per superamento di uno o più dei parametri di legge per l'acqua destinata al consumo umano, ma non di interruzione del flusso, la disponibilità di acqua potabile in contenitori o a mezzo autobotte nelle zone interessate, in misura di 50 litri per giorno per abitante ovvero la disponibilità di risorsa conforme ai requisiti di legge presso uno o più fontane pubbliche posti nell'ambito dello stesso centro o nucleo;
- In caso di interruzione di flusso idrico, per un tempo superiore alle 12 ore, la disponibilità, con l'esclusione delle ore notturne 00:00 - 06:00, della capacità potenziale di distribuzione nelle zone interessate a mezzo autobotte o contenitori di almeno 50 litri per giorno per abitante, ovvero, in alternativa, la ri-alimentazione di emergenza della rete o di parte della rete interessata da disservizio a pressione sufficiente ad alimentare almeno i piani terreni delle abitazioni per almeno 6 ore anche non continuative nell'intervallo 07:00 – 19:00.
- Nei casi di attivazione del servizio di emergenza per la realizzazione degli interventi di riparazione nei quali tra l'avvio delle manovre per la realizzazione dell'intervento e l'effettiva interruzione del servizio all'utenza non vi è concomitanza temporale, ai fini della eventuale attivazione del servizio di emergenza per inizio della interruzione del servizio si assume per ciascuna zona il momento nel quale si registra la condizione di serbatoio vuoto per la zona di competenza ovvero le ore 06:00 se ciò accade nella fascia oraria 00:00 - 06:00.
## 5.2 Tempi di preavviso per interventi programmati (livello o standard generale)
Nel caso di interruzioni programmate nell'erogazione dei servizi idrici, il Gestore ha l'obbligo di avvisare gli utenti almeno 48 ore prima, indicando la durata dell'interruzione e il momento del ripristino del servizio.
Il Gestore dovrà informare l'utenza attraverso la pubblicazione di un avviso sul proprio sito per come divulgato agli organi di stampa.
## 5.3 Durata delle interruzioni programmate (livello o standard generale)
Salva causa maggiore, le interruzioni programmate non potranno avere durata superiore alle 12 ore per gli interventi sulle condotte fino a 300 mm di diametro, e durata superiore a 24 ore per interventi sulle condotte di diametro superiore a 300 mm. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 7 | 6 INFORMAZIONE ALL'UTENZA | Negli uffici ospitanti gli sportelli sono situati angoli informativi, nei quali sono a disposizione materiali informativi e le comunicazioni del Gestore sulle procedure relative alla prestazione dei servizi ed il personale incaricato è a disposizione per ogni e qualsiasi informazione relativa ai servizi forniti.
## 6.1 Accesso alla documentazione in possesso del Gestore
L'utente ha diritto di accedere alle informazioni, ai documenti e agli atti in possesso del Gestore che lo riguardano.
In particolare l'utente ha diritto di esaminare documenti o atti che lo riguardino e di estrarne copia, salvo il rimborso del costo di riproduzione.
La richiesta di accesso deve essere motivata e deve essere indirizzata al Gestore, il quale ha 30 giorni di tempo per rispondere in merito. Il rifiuto e la mancata risposta del Gestore deve essere denunciato dall'utente all'Autorità Idrica Calabrese nei successivi 30 giorni.
Per garantire all'utente la costante informazione sulle modalità di prestazione dei servizi, nonché sulle procedure e iniziative che possono interessarlo, il Gestore utilizza, tra gli altri, i seguenti strumenti:
- gli sportelli, dove saranno rilasciate informazioni sulle procedure di allacciamento, pagamento fatture, modalità di stipula dei contratti, tariffe e quant'altro attiene al rapporto commerciale;
- eventuali pubblicazioni periodiche inviate gratuitamente a tutti gli utenti;
- le bollette;
- i comunicati stampa e social media;
- il sito internet comunale www.comune.acri.cs.it;
Utilizzando tali strumenti, il Gestore si impegna a:
- pubblicizzare i canali di comunicazione per permettere i contatti con l'utenza;
- incentivare l'utilizzo della posta elettronica;
- divulgare la Carta del Servizio;
- Consegnare a richiesta degli utenti copia della Carta e del Regolamento del Servizio Idrico Integrato, contenente le principali condizioni di somministrazione del servizio e le regole del rapporto intercorrente tra le parti;
- portare a conoscenza degli utenti le modifiche della presente Carta e del Regolamento del S.I.I.;
- attivare un servizio di consulenza per gli utenti, al fine di fornire informazioni sui contratti di utenza in vigore e, in generale, sugli aspetti commerciali del servizio (stipulazione del contratto, volture, bollette, allacciamenti). A tale servizio è possibile accedere di persona, telefonicamente o per iscritto attraverso appositi sportelli;
- effettuare campagne informative e di sensibilizzazione sui problemi idrici;
- informare su attività, notizie ed eventi che l'utente dovrebbe conoscere con la massima tempestività;
- assicurare gli utenti della corrispondenza dell'acqua distribuita ai vigenti standard di legge e rendere noti, su richiesta dell'utente, i valori caratteristici indicativi dei seguenti parametri relativi all'acqua erogata:
- Durezza totale in gradi idrotimetrici (°F) ovvero in mg/l di calcio
- Concentrazione di ioni idrogeno in unità e decimi di pH;
- Residuo fisso a 180°C in mg/l;
- Nitrati in mg/l di NO3;
- Nitriti in mg/l di NO2;
- Ammoniaca in mg/l di NH4;
- Fluoro in /l di F;
- Cloruri in mg/l di Cl.
- informare sulle procedure di pagamento delle bollette e sulle modalità di lettura dei contatori. Al fine di agevolare la pianificazione delle spese familiari, il Gestore informerà annualmente e di volta in volta sul calendario delle scadenze delle bollette nonché sulla possibilità di pagamenti rateizzati;
- informare sul meccanismo di composizione e variazione della tariffa e sulle variazioni tariffarie;
- informare sulle procedure per la presentazione di eventuali reclami;
- comunicare, in forma scritta, agli utenti i risultati delle verifiche effettuate sui contatori e sul livello di pressione delle tubature;
- rendere noti periodicamente i dati quali-quantitativi relativi al servizio erogato;
- effettuare periodici sondaggi per accertare l'efficacia delle informazioni e comunicazioni effettuate per recepire eventuali ulteriori esigenze dell'utente in questo campo;
- rendere noti agli utenti i contenuti del "Rapporto sulla qualità del servizio e sulla valutazione del grado di soddisfazione dell'Utente";
- informare l'utenza, con adeguato preavviso, delle misure adottate per far fronte a situazioni di crisi idrica dovuta a scarsità d'acqua e di crisi qualitativa;
- informare l'utenza circa l'andamento del servizio di fognatura e depurazione; in particolare fornire informazioni in merito ai fattori di utilizzo degli impianti di depurazione, ai limiti allo scarico, alle caratteristiche di qualità degli effluenti depurati, alla qualità e destinazione finale dei fanghi di depurazione;
- informare l'utenza, su specifica richiesta, sugli effetti a carico del corpo idrico recettore determinato dagli effluenti depurati, anche in considerazione dei fattori di utilizzo degli impianti.
## 6.2 Trattamento della privacy da parte del Gestore
Il Gestore si impegna a garantire che il trattamento dei dati personali degli Utenti avvenga nel rispetto delle disposizioni di cui al Regolamento Europeo n. 2016/679 sulla protezione dei dati personali. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 8 | 7 LA TUTELA | ## 7.1 La gestione dei reclami (liv. o standard generale)
L'utente, o un suo rappresentante, può segnalare al gestore qualsiasi violazione dei principi e delle prescrizioni, riferite a richieste di prestazioni, fissate nella presente Carta attraverso un reclamo in forma scritta o fatto verbalmente di persona presso l'ufficio indicato dal gestore (l'indirizzo e numero telefonico relativo a tale ufficio devono essere riportati nei documenti contrattuali). Nel caso di reclamo fatto di persona, l'addetto che lo riceve deve redigere verbale da far sottoscrivere all'utente o al suo rappresentante.
Al momento della presentazione del reclamo, l'utente deve fornire tutti gli estremi in suo possesso (nome del funzionario che aveva seguito la pratica, eventuali fotocopie della medesima) affinché l'ufficio reclami possa provvedere ad una ricostruzione dell'iter seguito.
Il Gestore mette comunque a disposizione dell'utenza appositi moduli da reperire presso tutti gli uffici del Gestore aperti al pubblico e pubblicati sul sito.
Il Gestore predispone e pubblica sul proprio sito una relazione sui reclami con un confronto con i dati precedentemente riscontrati, raccogliendo eventuali suggerimenti e segnalazioni tesi a garantire una migliore qualità del servizio.
### 7.1.2 Risposta a reclami scritti
Il tempo di risposta motivata a reclami scritti è di trenta giorni ed è il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore del reclamo scritto dell'utente e la data di invio all'utente da parte del Gestore della risposta motivata scritta.
Il Gestore si impegna a rispondere al reclamo scritto in modo chiaro e comprensibile, utilizzando una terminologia di uso comune
### 7.1.3 Reclami scritti multipli
In caso di un unico reclamo sottoscritto:
- da più soggetti firmatari, il gestore fornisce risposta motivata unica al primo firmatario di cui siano individuabili i seguenti elementi identificativi minimi necessari a consentire l'identificazione dell'utente che sporge reclamo e l'invio a quest'ultimo della risposta motivata scritta:
- nome e cognome;
- indirizzo di fornitura;
- indirizzo postale, se diverso dall'indirizzo di fornitura, o telematico;
- servizio a cui si riferisce il reclamo scritto (SII o singoli servizi che lo compongono).
- da un'Associazione di consumatori, il Gestore fornisce un'unica risposta motivata a tale associazione.
In relazione a più reclami che si riferiscono al medesimo disservizio, il Gestore adotta le seguenti modalità:
- fornisce una risposta scritta motivata individuale a ciascun reclamo nei casi di disservizi che abbiano effetto sulla lettura dei consumi fatturati e di disservizi contrattuali, non attribuibili a cause di forza maggiore o a responsabilità di terzi con cui non ha in corso uno specifico rapporto contrattuale per la fornitura di beni o servizi riconducibili alla fornitura stessa;
- ha facoltà di dare risposta a mezzo stampa, qualora i reclami multipli si riferiscano a uno stesso disservizio attribuibile a cause di forza maggiore o a responsabilità di terzi con cui non ha in corso uno specifico rapporto contrattuale per la fornitura di beni o servizi riconducibili alla fornitura stessa che abbia generato almeno 50 reclami; in tal caso, la risposta a mezzo stampa è pubblicata sul proprio sito internet deve comunque essere fornita entro il tempo massimo di 20 giorni lavorativi e ai fini della registrazione si considera un unico reclamo.
### 7.1.4 Risposta a richiesta scritta di rettifica di fatturazione
Il tempo di risposta motivata a richiesta di rettifica di fatturazione è di trenta giorni ed il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore della richiesta di rettifica di fatturazione dell'utente e la data di invio all'utente da parte del Gestore della risposta motivata scritta.
Il Gestore si impegna a rispondere alla richiesta di rettifica di fatturazione in modo chiaro e comprensibile, utilizzando una terminologia di uso comune
## 7.2 Controlli esterni
### 7.2.1 Valutazione del grado di soddisfazione dell'utente
Il Gestore effettua rilevazioni periodiche annuali sul grado di soddisfazione dell'utenza al fine di monitorare l'applicazione della Carta del Servizio e migliorare i livelli di qualità del servizio erogato. Sulla base delle rilevazioni effettuate il Gestore s'impegna a redigere annualmente entro il mese di gennaio dell'anno successivo un Rapporto sulla qualità del servizio e sulla valutazione del grado di soddisfazione dell'utente da pubblicare sul proprio sito.
## 7.3 Servizi di consulenza agli utenti
Personale del Gestore, esperto e qualificato nei diversi settori, si rende disponibile agli utenti ad orari prestabiliti presso gli Uffici dedicati a fornire pareri ed informazioni.
## 7.4 Cause di mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità
Le cause di mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità, sono classificate in:
- cause di forza maggiore, intese come atti e fatti imprevisti e imprevedibili, accertati da autorità pubblica e non imputabili ai gestori, tali da rendere oggettivamente impossibile in tutto o in parte l'adempimento delle obbligazioni;
- cause imputabili all'utente, quali la mancata presenza dello stesso ad un appuntamento concordato per l'effettuazione di sopralluoghi necessari all'esecuzione delle prestazioni richieste o per l'esecuzione delle prestazioni stesse, ovvero qualsiasi altro fatto imputabili all'utente;
- cause imputabili al Gestore, intese come tutte le altre cause non indicate alle precedenti lettere a) e b).
## 7.5 Disciplina dello sciopero nel servizio idrico integrato Rinvio
Il Gestore, nel rispetto del diritto di sciopero, in relazione alla natura del servizio medesimo, nonché alla salvaguardia dell'integrità degli impianti, si impegna a garantire le prestazioni indispensabili ai sensi della disciplina sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali di cui alla L.146/90. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 9 | 8 DEPOSITO CAUZIONALE | Il deposito cauzionale è una garanzia che l'utente del servizio idrico integrato costituisce per il prelievo di risorsa e quindi per l'utilizzo del servizio che egli effettua in via anticipata pagandone il corrispettivo solo a distanza di tempo.
È un ammontare che può essere determinato con deliberazione della Giunta Comunale in funzione del consumo.
L'importo corrisposto sarà restituito all'utente dopo la cessazione degli effetti del contratto, maggiorato in base al saggio degli interessi legali, al netto di eventuali insoluti esistenti in capo all'utenza. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 10 | 9 INDENNIZZI ALL'UTENTE | La Carta fissa standard di qualità del servizio, generali e specifici, che i Gestori si impegnano a rispettare di cui al Art.4 Standard di qualità del servizio idrico integrato. Nei casi di mancato rispetto degli standard specifici, per cause imputabili ai Gestori, e al di fuori delle ipotesi di cui all'Art. 7.4 (Cause di mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità lett. a e b) l'utente ha diritto ad un indennizzo forfettario automatico. Ai fini delle attività condotte direttamente dal Gestore, gli standard soggetti a rimborso automatico riguardano il mancato rispetto dei tempi relativi:
- all'attivazione/riattivazione fornitura;
- alla disattivazione della fornitura;
- all'esecuzione della voltura;
- alla fascia di puntualità degli appuntamenti;
- all'intervento per la verifica del misuratore o del livello di pressione;
- alla comunicazione dell'esito della verifica del misuratore o del livello di pressione;
- alla sostituzione del misuratore malfunzionante;
- all'emissione della fattura e alla periodicità delle fatture;
- alla risposta ai reclami ed alle richieste scritte;
- all'accredito in seguito di rettifiche di fatturazione;
L'utente ha diritto ad essere rimborsato nel caso in cui il Gestore non rispetti gli standard dichiarati. Pertanto, in caso di mancato per ciascuno dei livelli specifici di sopra elencati il Gestore corrisponderà all'utente interessato un indennizzo di euro 30. L'indennizzo è pari al doppio dell'importo quando esso non viene corrisposto nei termini previsti oppure quando la prestazione viene effettuata oltre il doppio del tempo massimo previsto.
Gli indennizzi, ove dovuti, sono corrisposti all'utente attraverso detrazione dall'importo addebitato nella prima fatturazione utile, e/o in caso di impossibilità mediante rimessa diretta, entro 180 giorni di calendario dalla formazione dell'obbligo in capo al gestore di erogare la prestazione oggetto di standard specifico ai sensi della presente Carta.
Nel caso in cui l'importo della prima fatturazione addebitata all'utente sia inferiore all'entità dell'indennizzo automatico, la fatturazione evidenzierà un credito a favore dell'utente, che deve essere detratto dalle successive fatturazioni fino ad esaurimento del credito ovvero corrisposto mediante rimessa diretta.
Nel documento di fatturazione la causale della detrazione viene indicata come "indennizzo per mancato rispetto dei livelli specifici di qualità indicati nella Carta del servizio idrico integrato". Nel medesimo documento deve essere indicato che "la corresponsione dell'indennizzo automatico non esclude la possibilità per l'utente di richiedere in sede giurisdizionale il risarcimento dell'eventuale danno ulteriore subito".
## 9.1 Casi di esclusione del diritto all'indennizzo automatico del servizio idrico
L'obbligo del Gestore di corrispondere all'utente l'indennizzo automatico previsto ella presente Carta non sussiste qualora il mancato rispetto dei livelli specifici di qualità indicati sia riconducibile ad una delle cause classificate ai punti a) e b) del Art. 7.4 "Cause di mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità".
In caso di mancato rispetto degli altri aspetti presenti nella Carta, per la violazione dei quali non è previsto indennizzo, fatte salve le ulteriori penalizzazioni previste dalla Convenzione di Affidamento, l'utente può tutelarsi tramite la procedura di reclamo scritto.
Inoltre, il Gestore non è tenuto a corrispondere l'indennizzo automatico:
- Nel caso in cui all'utente finale sia già stato corrisposto nell'anno solare un indennizzo per mancato rispetto del medesimo livello specifico;
- In caso di reclami o altra comunicazione per i quali non è possibile identificare l'utente finale perché non contengono le informazioni minime previste.
Il Gestore, nei casi in cui l'utente risulti moroso, sospende l'erogazione dell'indennizzo automatico fino al pagamento delle somme dovute |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Acri (CS) | 2020-06-11 | 1f89f0d9db523313a086002f3320e46a | 11 | 10. Norma transitoria e finale | Eventuali possibili discordanze con:
- il testo del Regolamento del Servizio Idrico Integrato saranno risolte dando prevalenza al relativo documento adottato dal Consiglio Comunale;
- le disposizioni dettate dalle preposte Autorità, prevalgono sui contenuti della Carta. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 1 | Premessa | La realtà, sempre più completa ed articolata, delle Pubbliche Amministrazioni, se da un lato, consente di offrire servizi diversificati alla cittadinanza, dall'altro si presenta spesso come un mondo di difficile accesso da parte del cittadino.
In questo contesto, il principio ispiratore della Carta dei Servizi, è sicuramente quello di garantire il cittadino, mettendolo in condizione di conoscere ed accedere agevolmente ai pubblici servizi, erogati in un'ottica di trasparenza, imparzialità ed eguaglianza.
La Carta dei Servizi, rappresenta dunque lo strumento fondamentale, attraverso il quale, il Corpo di Polizia Municipale del Comune di Catanzaro, intende far conoscere alla collettività il proprio modo di operare nel rispetto della legislazione vigente in materia di tutela sociale e qualità del servizio svolto.
Al fine di assicurare la costante corrispondenza fra la Carta dei servizi e la realtà dell'organizzazione, il documento viene periodicamente riesaminato ed aggiornato. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 2 | Presentazione del Corpo di Polizia Municipale di Catanzaro | Il Corpo di Polizia Municipale di Catanzaro svolge le funzioni di polizia locale nella Città secondo quanto previsto dalla normativa vigente (Legge 65 del 15.3.1986 - Legge regionale 15 del 2018).
Il Sindaco o l'Assessore da lui delegato sovrintende al Servizio di Polizia Municipale, impartendo le direttive, vigilando sull'espletamento del servizio, adottando i provvedimenti amministrativi previsti dalla legge e dai regolamenti e, comunque, svolgendo i necessari compiti di indirizzo, coordinamento e controllo.
Il Corpo di Polizia Municipale, è diretto da un Comandante, che è responsabile verso il Sindaco o suo delegato, in piena autonomia dell'addestramento, disciplina e della gestione del servizio. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 3 | Compiti ed ambito territoriale della Polizia Municipale | La Polizia Municipale svolge i compiti istituzionali previsti dalla vigente legislazione statale e regionale, dai regolamenti generali e locali, ottemperando altresì alle disposizioni amministrative emanate dagli Enti e dalle Autorità competenti. L'ambito territoriale ordinario delle attività di Polizia Municipale è quello del Comune di appartenenza.
La Polizia Municipale entro i limiti territoriali del Comune, provvede a:
- vigilare sull'osservanza delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze e delle altre disposizioni emanate dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune, con particolare riguardo a quanto concerne i servizi di polizia stradale, polizia edilizia, polizia giudiziaria, polizia ambientale, polizia commerciale, fiere e mercati, l'igiene e la sanità pubblica, i pubblici servizi e attività ricettive, nonché tutti i compiti attribuiti dalla Legge alla Polizia Locale;
- prestare opera di soccorso nelle pubbliche calamità e disastri, nonché, in caso di privati infortuni;
- assolvere incarichi di informazione, di accertamento, di raccolta di notizie e di rilevazione, a richiesta delle Autorità ed Uffici autorizzati;
- assolvere le funzioni di Polizia Amministrativa attribuite agli Enti Locali;
- svolgere funzioni attinenti alla tutela della sicurezza del patrimonio pubblico e privato, dell'ordine, del decoro e della quiete pubblica;
- accertare gli illeciti amministrativi e curarne l'iter burocratico fino alla definizione;
- prestare servizio d'ordine e di rappresentanza necessari all'espletamento delle attività istituzionali del Comune;
- collaborare ai servizi e alle operazioni di Protezione Civile demandate dalla legge al Comune;
- svolgere funzioni tipiche di prevenzione ed educative, anche attraverso un costante e qualificato rapporto con la popolazione. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 4 | Funzioni di Polizia Giudiziaria, Polizia Stradale, Pubblica Sicurezza | Il personale appartenente al Corpo di Polizia Municipale, nell'ambito territoriale dell'Ente di appartenenza esercita, ex lege, le funzioni di Polizia Giudiziaria assumendo a tal fine la qualifica di:
- Agente di polizia giudiziaria riferita agli appartenenti al Corpo inquadrati nell'area degli Istruttori;
- Ufficiale di polizia giudiziaria riferita al Comandante ed agli appartenenti al Corpo inquadrati nell'area dei Funzionari e dell'Elevata Qualificazione.
Il personale che svolge servizio di Polizia Municipale nell'ambito territoriale dell'Ente di appartenenza, esercita, ex legge, servizio di Polizia Stradale di cui all'art. 11 del vigente Codice della Strada, consistente in:
- prevenzione ed accertamento di illeciti in materia di circolazione stradale;
- rilevazioni tecniche relative ad incidenti stradali ai fini giudiziari;
- predisposizione ed esecuzione di servizi diretti alla regolamentazione del traffico;
- servizi di scorta per la sicurezza della circolazione;
Il personale di Polizia Municipale concorre, altresì, alle operazioni di soccorso automobilistico e stradale in genere.
Il personale che svolge servizio di Polizia Municipale nell'ambito territoriale dell'Ente di appartenenza, esercita anche funzioni ausiliarie di Pubblica Sicurezza, rivestendo a tal fine la qualifica di agente di P.S. Il Prefetto, previa richiesta dell'Amministrazione Comunale, conferisce al suddetto personale la qualifica di Agente di P.S., dopo aver accertato il possesso dei requisiti di cui all'art. 5 della Legge 7 marzo 1986, n. 65 e al T.U.L.P.S..
La qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza viene dichiarata decaduta dal Prefetto ove venga accertato il venir meno di alcuno dei requisiti.
Il personale della Polizia Municipale, nell'ambito del territorio comunale, collabora con le altre Forze di Polizia, per la realizzazione di interventi coordinati sul territorio.
Nell'esercizio di tali funzioni il personale dipende operativamente e funzionalmente dalle competenti Autorità di Pubblica Sicurezza nel rispetto delle intese intercorse fra le dette Autorità ed il Sindaco |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 5 | Ordinamento strutturale del Corpo | Per l'espletamento dei compiti istituzionali, tenuto conto delle caratteristiche geografiche del territorio, il Corpo di Polizia Municipale è organizzato dal Comandante per aree ed uffici, secondo criteri di funzionalità, professionalità ed efficienza.
In particolare il Corpo è costituito da:
- Staff del Comandante.
- Area Gestione Amministrativa.
- Area Polizia Stradale.
- Area Polizia Commerciale.
- Area Polizia Giudiziaria.
- Area Polizia Ambientale.
- Area Polizia Edilizia.
- Ufficio Mobilità e Traffico.
STAFF DEL COMANDANTE:
- Segreteria: si occupa dell'attività di segreteria del Comandante
- Ufficio Statistica: supporta il Comandante raccogliendo ed elaborando i dati relativi alle diverse attività istituzionali del Corpo.
- Ufficio Personale: si occupa della rilevazione delle presenze e delle assenze e dell'attività connessa al personale dipendente.
AREA GESTIONE AMMINISTRATIVA:
- Ufficio Amministrativo: gestisce l'attività amministrativa ed economico-finanziaria del Comando, cura l'informatizzazione e la logistica degli uffici.
- Ufficio Verbali: cura tutta l'attività ed i procedimenti relativi ai verbali del Codice della Strada.
- Autoparco: si occupa del parco veicoli del Corpo, ne garantisce l'efficienza e la funzionalità, curandone la manutenzione, gestisce la rendicontazione dei consumi del carburante e tutta l'attività afferente i veicoli in dotazione.
AREA POLIZIA STRADALE:
- Servizio appiedato, Nucleo Operativo Motociclisti, Radiomobile: si occupa dei sevizi di polizia stradale, al fine di garantire la sicurezza della circolazione stradale.
- Infortunistica stradale: cura il rilevamento e lo sviluppo degli incidenti stradali.
- Sala Operativa: gestisce tutte le comunicazioni pervenute smistandole tempestivamente per l'esecuzione dell'attività d'istituto.
AREA POLIZIA COMMERCIALE:
- Commercio in sede fissa ed in forma itinerante: si occupa dei controlli di polizia amministrativa afferenti le attività commerciali in sede fissa e di quella in forma itinerante e dell'eventuale attività di polizia giudiziaria per le violazioni penali.
- Mercati e Fiere: effettua i controlli di competenza durante lo svolgimento dei mercati ed in occasione di fiere o manifestazioni di questo genere.
- Artigianato: cura l'attività di polizia relativamente al settore artigianato
AREA POLIZIA GIUDIZIARIA: svolge l'attività di polizia giudiziaria per l'accertamento delle violazioni alle norme penali.
AREA POLIZIA AMBIENTALE: esegue controlli ed accertamenti sul territorio ai fini della tutela dell'ambiente.
AREA POLIZIA EDILIZIA: svolge l'attività di polizia per l'accertamento delle violazioni amministrative e/o penali nel campo dell'edilizia.
UFFICIO MOBILITÀ E TRAFFICO: si occupa della mobilità, del traffico e dei trasporti. Adotta le Ordinanze in materia di circolazione stradale, cura i rapporti con l'Azienda del Trasporto Pubblico locale, esegue l'attività di studio ed analisi dei flussi della circolazione stradale. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 6 | Qualifiche | Nell'ambito del Corpo sono istituite le seguenti qualifiche che devono intendersi quale espressione di grado identificativo del ruolo operativo:
- Comandante – Dirigente
- Vice Comandante
- Ufficiale Polizia Locale
- Istruttore di vigilanza
L'inquadramento del personale è determinato dalle leggi e dai C.C.N.L. vigenti in materia
## Comandante
Il Comandante del Corpo - Dirigente del Settore, riveste la qualifica di Ufficiale di PG, nel rispetto della legge 65/86 e della Legge Regionale 15/18, dei principi contenuti nel Regolamento del Corpo, ha la prerogativa di assolvere tutti i compiti, compreso l'adozione di tutti gli atti e provvedimenti che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno, non compresi espressamente dalla Legge o dallo Statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico – amministrativo.
Il Comandante del Corpo di Polizia Municipale è responsabile verso il Sindaco o l'Assessore suo delegato dell'addestramento, della disciplina e dell'impiego tecnico - operativo degli appartenenti al Corpo.
Per l'organizzazione generale dei sevizi in conformità alle funzioni di istituto ha il compito di:
- Impartire le direttive e vigilare sull'espletamento dei servizi, in conformità alle finalità e agli obiettivi dell'Amministrazione.
- Disporre l'assegnazione e la destinazione del personale nelle diverse Aree e/o Uffici.
- Coordinare l'attività dei Servizi del Corpo con le altre forze di Polizia.
- Coordinare gli interventi di Protezione Civile.
- Rappresentare il Corpo di Polizia Municipale nei rapporti interni, esterni ed in occasione di funzioni e manifestazioni pubbliche.
- Svolgere, nella sua qualità di Dirigente, tutte le funzioni gestionali previste dalle legislazioni vigenti in materia.
- Curare l'aggiornamento tecnico-professionale dei componenti il Corpo.
In caso di assenza o di impedimento il Comandante del Corpo è sostituito dal Vice Comandante, e, in assenza di questi, dall'appartenente al Corpo più alto in grado.
## Vice Comandante
Il Vice Comandante – riveste la qualifica di Ufficiale di PG ed è ricompreso tra gli Ufficiali del Corpo – collabora in modo diretto con il Comandante, al fine del raggiungimento degli obiettivi e delle finalità del Corpo. Supporta il Comandante negli interventi finalizzati alla pianificazione, organizzazione ed addestramento tecnico-operativo delle risorse umane, all'utilizzo delle risorse economico-finanziarie e di quelle strumentali, nonché nell'attività di ricerca e studio.
In assenza od impedimento del Comandante esercita le funzioni vicarie di direzione del Corpo.
Qualora l'assenza o l'impedimento del Comandante sia prevista per un arco temporale estremamente limitato, il sostituto è tenuto al rispetto delle disposizioni ricevute dal Comandante medesimo.
Ha autonomia decisionale sui propri compiti istituzionali e può, di concerto con il Comandante, rappresentare l'Ente all'esterno.
## Ufficiale Polizia Locale
L'Ufficiale di Polizia Locale riveste la qualifica di Ufficiale di PG, nel rispetto delle funzioni e dei compiti specificati dal profilo professionale dettato dalle normative vigenti, è responsabile dell'Area e/o Ufficio ad esso assegnato e dei risultati derivanti dall'attività svolta.
Collabora con il Comandante ed il Vice Comandante per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità del Corpo.
Dirige e coordina gli uffici/servizi posti alle sue dipendenze, curando la disciplina e l'impiego tecnico- operativo del personale assegnatogli dal Comandante fornendo istruzioni specifiche sullo svolgimento dei compiti d'istituto.
È responsabile dei procedimenti assegnatigli.
## Istruttore di vigilanza
Gli Istruttori di vigilanza, nel rispetto delle funzioni e dei compiti specificati dal profilo professionale dettato dalle normative vigenti, espletano tutte le mansioni della categoria inerenti i servizi d'istituto.
Devono svolgere con cura e diligenza i doveri d'ufficio e di servizio nel rispetto delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze, delle istruzioni e delle direttive ricevute dai superiori.
Svolgono le proprie funzioni in riferimento all'area e/o ufficio a cui sono assegnati.
All'interno della categoria di appartenenza gli Istruttori di vigilanza sono suddivisi nelle seguenti due fasce di responsabilità:
- Sottufficiali: rivestono la qualifica di Agenti di PG, controllano, secondo le disposizioni impartite dagli Ufficiali, il comportamento in servizio e l'attività dei sottoposti, nonché svolgono direttamente attività operativa. Sono ricompresi coloro i quali rivestono il grado di Maresciallo, Maresciallo Ordinario, Maresciallo Capo, Maresciallo Luogotenente.
- Agenti: rivestono la qualifica di agenti di PG, espletano tutte le mansioni inerenti alle funzioni d'istituto in riferimento all'Area e/o Ufficio a cui sono assegnati e secondo le direttive dei superiori. Sono ricompresi coloro i quali rivestono il grado di Agente, Agente Scelto, Appuntato, Appuntato Scelto, Vice Brigadiere, Brigadiere, Brigadiere Capo. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 7 | ACCESSO AI SERVIZI DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI CATANZARO VIA DANIELE N. 15 | ## La Centrale Operativa
La Centrale Operativa gestisce risorse e pattuglie sul territorio in modo tempestivo, non solo rispondendo, ma prevedendo e se possibile anticipandole esigenze del territorio.
È attiva 24 ore su 24, sette giorni su sette, e si pone come punto di riferimento per il cittadino rappresentando il "campanello di allarme" per l'attivazione delle risorse in caso di emergenza.
L'operatore telefonico risponde alle chiamate che giungono alla Centrale Operativa, fornendo all'utente informazioni o prestando assistenza in casi di emergenza.
Gli operatori provvedono all'invio delle pattuglie sul luogo dell'emergenza, grazie ad un costante contatto radio oppure attivano altri servizi/enti utili alla risoluzione del problema
Riceve le richieste di interventi sul territorio comunale, inviando la pattuglia sul posto dell'intervento e, se necessario, il carro attrezzi, registrandone l'eventuale rimozione del veicolo.
Riceve comunicazioni e per ogni intervento urgente informa l'Ufficiale Responsabile del Settore. Predispone ordinanze urgenti per T.S.O. (Trattamento Sanitario Obbligatorio).
In caso di allarme meteo attiva le procedure previste nel Piano Comunale di Protezione Civile, in particolare avvisa il Comandante, il Dirigente del Settore Gestione del Territorio e in caso di livello di allerta medio-alto avvisa il Signor Sindaco, il quale se necessario attiva il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) ed informa la Protezione Civile Regionale e la locale Prefettura.
Chiunque può rivolgersi alla Centrale Operativa.
Le richieste di informazione vengono soddisfatte dall'operatore direttamente o trasferendole agli uffici comunali competenti.
Per le richieste di intervento la Centrale Operativa viene contattata, nell'immediatezza del fatto, per ogni necessità ritenuta di emergenza e per i compiti specifici affidati alla Polizia Locale (rilievo incidenti stradali, passi carrabili ostruiti e posti disabili occupati, soccorso anziani ecc.)
## L'Ufficio Protocollo
L'Ufficio Protocollo si occupa:
- della corrispondenza ordinaria
- aggiorna il protocollo d'entrata e d'uscita, smistando la posta ai vari settori
- rilascia contrassegni per disabili
È possibile richiedere di accedere ai documenti prodotti dalla Polizia Municipale nello svolgimento di attività operative es: rapporti incidenti stradali, verbali, notifiche, elevati ai sensi del Codice della Strada, relazioni di servizio, notifiche ecc..
Il cittadino che intende richiedere copie di atti dovrà avanzare richiesta a mezzo posta elettronica oppure in carta semplice consegnandola presso l'Ufficio Protocollo del Comando di Via Daniele.
Il cittadino, se richiede l'atto per conto terzi, dovrà produrre apposita delega scritta dall'interessato con fotocopia del documento di identità del medesimo.
L'atto sarà a disposizione entro 30 giorni dalla data della richiesta, fatto salvo la possibilità di potere di differimento.
Inoltre, l'Ufficio Protocollo del Comando provvede al rilascio dei contrassegni per i disabili, secondo le richieste del Settore Servizi Sociali dell'Ente che riceve le istanze e ne cura l'istruttoria. Gli stessi, di norma, hanno una validità di cinque anni.
Il rinnovo del contrassegno è accordato previa presentazione di certificazione medica attestante il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio, da presentarsi presso il Settore Servizi Sociali che provvederà a darne comunicazione al Comando, che lo rilascerà, previo ritiro del contrassegno scaduto.
L'invalido dovrà presentare al Comando n. 2 fotografie formato tessera e copia documento di identità.
In caso di persona impossibilitata alla firma o al ritiro del contrassegno deve essere delegato un familiare entro il 3° grado oppure un tutore nominato dal Tribunale.
## L'Ufficio Verbali
L'Ufficio Verbali – collegato a livello informatico con il Pubblico Registro Automobilistico dell'ACI e con la Motorizzazione Civile per il controllo dei proprietari dei veicoli – si occupa del caricamento dei verbali accertati dagli agenti presenti sul territorio, della successiva notifica entro i termini previsti dal Codice della Strada (oggi sono 90 giorni dall'accertamento) e della verifica dei pagamenti degli stessi.
## L'Ufficio Ricorsi Prefettura
L'Ufficio Ricorsi Prefettura cura la trasmissione al Prefetto dei ricorsi presentati avverso i verbali del Codice della Strada corredandoli delle controdeduzioni di rito. Riceve le comunicazioni ai fini della decurtazione di punti sulla patente di guida. I termini per presentare ricorso al Prefetto sono di giorni 60 dalla contestazione o notificazione del verbale. Chi intende proporre ricorso, al Prefetto, non deve effettuare il pagamento della sanzione.
## L'Ufficio Ricorsi Giudice di Pace
L'Ufficio Ricorsi Giudice di Pace cura la trasmissione al Giudice di Pace dei ricorsi presentati avverso i verbali del Codice della Strada costituendosi in giudizio per la difesa dell'Ente. I termini per presentare ricorso al Giudice di Pace sono di giorni 30 dalla contestazione o notificazione del verbale. Chi intende proporre ricorso, al Giudice di Pace, non deve effettuare il pagamento della sanzione.
## L'Ufficio Cartelle Esattoriali
L'Ufficio Cartelle Esattoriali verifica i verbali del Codice della Strada non pagati e provvede all'emissione del ruolo, a seguito del quale vengono notificate le cartelle esattoriali dall'agente della riscossione. Presso l'Ufficio Verbali, il cittadino può richiedere informazioni sui verbali elevati ai sensi del Codice della Strada, ricevere assistenza e chiarimenti. Può essere fatto di persona durante gli orari di ricevimento pubblico, sia telefonicamente, che a mezzo mail. È possibile, previa presentazione dell'istanza di accesso agli atti in carta semplice, visionare e ottenere copia di atti relativi ai verbali, alla loro notifica, altri documenti amministrativi relativi al procedimento. Può usufruire del Servizio il cittadino interessato o un delegato, con delega scritta e fotocopia del documento di identità dell'interessato. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 8 | COME SI PAGA UNA MULTA: | ## AVVISO D'ACCERTAMENTO D'INFRAZIONE (L'avviso viene lasciato dall'Agente sul parabrezza)
L'avviso d'accertamento d'infrazione, seppur non obbligatorio come cita la Cassazione, è utilizzato da molte forze di Polizia per offrire al trasgressore l'opportunità di effettuare il pagamento dell'infrazione senza attendere la notifica. La Polizia Municipale di Catanzaro lascia l'avviso sul parabrezza del veicolo. È possibile pagare l'avviso estinguendo l'obbligazione, secondo le modalità in esso indicate.
Entro 60 gg. dalla contestazione o notificazione della violazione, è ammesso il pagamento in misura ridotta oltre le spese di notifica e di procedimento, a mezzo C/C postale n° 20933644 intestato al Comando di Polizia Municipale Catanzaro, oppure a mezzo bonifico bancario sul seguente codice IBAN IT58Q0760104400000029933644.
## SCONTO DEL 30%
Escluse alcune ipotesi particolarmente gravi (come di seguito indicate), per le violazioni alle norme del Codice della Strada per le quali è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria, il trasgressore o l'obbligato in solido possono pagare la somma pari al minimo fissata dalle singole norme ridotta del 30%, se il pagamento della sanzione è effettuato entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale, senza arrotondamenti.
Lo sconto non si applica alle spese postali e di procedimento.
Nei casi di pagamento oltre il termine di 5 giorni, o in misura inferiore a quella prevista, l'obbligazione non si considera estinta, la somma versata è trattenuta come acconto e, se entro 60 giorni dalla contestazione o notificazione non sarà effettuato il pagamento della somma esatta (cioè quello in misura ridotta senza sconto), sarà iscritta a ruolo una somma pari alla differenza tra la metà del massimo della sanzione edittale e l'acconto versato.
Lo sconto del 30 % non si applica:
- alle violazioni penali, come la guida in stato di ebbrezza media e grave, cioè sopra 0,8 grammi/litro e guida sotto effetto di sostanze stupefacenti/droghe;
- alle violazioni per le quali il pagamento in misura ridotta non è consentito;
- alle violazioni per cui è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo o la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida.
- Circolazione con un mezzo pesante nei giorni di divieto
- Trasporti eccezionali non autorizzati
- Superamento dei limiti di peso (varie casistiche)
- Uso abusivo di mezzo pesante oltre le 6 tonnellate, per conto proprio o per conto terzi
- Taxi senza licenza
- Circolazione con veicolo non immatricolato o radiato dal PRA
- Fabbricazione o vendita di ciclomotori truccati
- Ciclomotore con targa non propria
- Veicolo con targa non propria o contraffatta
- Macchine agricole non regolari (per sagoma, massa o con attrezzi non bloccati)
- Macchine agricole con targhe irregolari
- Macchine operatrici irregolari
- Guida con patente di categoria diversa da quella prescritta
- Violazione dei limiti di velocità o di potenza per neopatentati
- Guida senza patente di macchine agricole o di macchine operatrici
- Disabili alla guida di veicoli non consentiti o senza gli adattamenti prescritti
- Guida di autocarri da oltre 3.5 tonnellate a più di 65 anni senza autorizzazione
- Guida di autobus a più di 60 anni senza autorizzazione
- Carta di circolazione temporanea scaduta
- Guida di veicolo civile con patente militare
- Eccesso di velocità di oltre 40 km/h
- Contromano in curve, dossi, incroci o con visibilità limitata
- Sorpasso di tram o filobus fermi
- Sorpasso in curva, dosso o con scarsa visibilità
- Sorpasso di veicolo che stia a sua volta sorpassando
- Sorpasso di veicoli incolonnati o ai semafori o ai passaggi a livello
- Violazioni su trasporto di merci pericolose
- Circolazioni sulle corsie di emergenza, di accelerazione o di decelerazione
- Inversione di marcia in autostrada
- Cronotachigrafo mancante, non omologato, alterato, non funzionante, con sigilli manomessi o senza foglio di registrazione o senza carta del conducente
- Limitatori di velocità mancante, irregolare o alterato
- Guida in stato di ebbrezza tra 0,5 e 0,8 gr per litro
- Fuga dopo incidente
- Non fermarsi all'alt
- Rifiuto di esibire i documenti
- Circolazione con documenti assicurativi falsi o contraffatti
- Rifiuto di custodire un veicolo sequestrato
- Circolazione con veicolo sequestrato
- Rifiuto di custodire un veicolo sottoposto a fermo
- Circolazione con veicolo sottoposto a fermo
- Circolazione con targa, patente, Cqc, licenza o carta di circolazione ritirata
- Circolazione dopo la sospensione della patente o della carta di circolazione
Chi intende proporre ricorso, al Prefetto o al Giudice di Pace, non deve effettuare il pagamento della sanzione.
Il termine di 5 giorni decorre dal giorno successivo la contestazione su strada o dalla notificazione del verbale (es. contestazione su strada il 21.08.2013: il termine utile di pagamento è fino al 26.08.2013).
## RATEIZZAZIONE DELLE SANZIONI PECUNIARIE
Ai sensi dell'art. 202 bis del Codice della Strada, i soggetti tenuti al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria per una o più violazioni accertate contestualmente con uno stesso verbale, di importo superiore a 200 euro, che versino in condizioni economiche disagiate, possono richiedere la ripartizione del pagamento in rate mensili.
Può avvalersi della suddetta facoltà chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a euro 10.628,16. Ai fini di cui al presente comma, se l'interessato convive con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante, e i limiti di reddito di cui al periodo precedente sono elevati di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 9 | COME RICORRERE AVVERSO UN VERBALE | Entro 60 giorni dalla notifica del verbale è possibile fare ricorso al Prefetto di Catanzaro da presentare direttamente al Prefetto oppure per il tramite del Comando di Polizia Municipale.
Alternativamente entro 30 giorni dalla notifica del verbale è possibile presentare ricorso al Giudice di Pace di Catanzaro.
Il cittadino che decide di presentare ricorso non deve pagare la sanzione indicata sul verbale, poiché attenderà l'esito del ricorso.
Non è ammesso ricorso prima della notifica del verbale, avverso l'avviso trovato sul parabrezza del veicolo.
## RICORSI IN PREFETTURA
Il cittadino che decide di presentare ricorso non deve pagare la sanzione indicata sul verbale e può presentarlo direttamente al Prefetto oppure per il tramite del Comando di Polizia Municipale che ne curerà l'inoltro.
Il ricorso indirizzato al Prefetto di Catanzaro deve essere presentato entro 60 giorni dalla contestazione della violazione su strada oppure dal ricevimento della notificazione del verbale (art. 201 Codice della Strada).
Se il verbale d'accertamento è rinvenuto sul parabrezza del veicolo, questo non è ancora un atto perfezionato ed occorre attendere la notifica dell'atto al proprietario, che avverrà entro 90 giorni dalla data di accertamento (art. 201 Codice della Strada).
Il ricorso può essere redatto in carta semplice ed occorre indicare il numero e la data del verbale che s'intende impugnare e la documentazione che il ricorrente ritiene utile a supportare le proprie motivazioni. Può anche richiede audizione personale al Prefetto.
Può essere presentato, negli orari di ricezione pubblico, direttamente all'Ufficio Protocollo del Comando oppure inviato via posta con raccomandata con ricevuta di ritorno.
### ESITO DEL RICORSO IN PREFETTURA:
ricorso accolto: il Prefetto, esaminati il verbale e gli atti prodotti dal Comando accertatore, nonché il ricorso e i documenti allegati, sentiti gli interessati che ne abbiano fatta richiesta, se ritiene infondato l'accertamento adotta, entro centoventi giorni decorrenti dalla data di ricezione degli atti da parte dell'ufficio accertatore, ordinanza di archiviazione degli atti, comunicandola integralmente al Comando cui appartiene l'organo accertatore, il quale ne dà notizia ai ricorrenti.
ricorso respinto: il Prefetto, esaminati il verbale e gli atti prodotti dal Comando accertatore, nonché il ricorso e i documenti allegati, sentiti gli interessati che ne abbiano fatta richiesta, se ritiene fondato l'accertamento adotta, entro centoventi giorni decorrenti dalla data di ricezione degli atti da parte dell'ufficio accertatore, ordinanza motivata con la quale ingiunge il pagamento di una somma determinata, nel limite non inferiore al doppio del minimo edittale per ogni singola violazione.
È possibile impugnare davanti al Giudice di Pace di Catanzaro l'ordinanza ingiunzione del Prefetto entro 30 giorni dalla notifica.
Decorsi i termini di cui sopra, senza che sia stata adottata l'ordinanza del prefetto, il ricorso si intende accolto.
## RICORSI AL GIUDICE DI PACE
Entro 30 giorni dalla data di contestazione della violazione o dalla notifica del verbale è possibile presentare ricorso direttamente al Giudice di Pace di Catanzaro, in alternativa al ricorso al Prefetto.
Il ricorso va obbligatoriamente sottoscritto da parte del ricorrente, pena l'inammissibilità dello stesso. Nel ricorso occorre indicare il recapito, le motivazioni e le richieste (es. annullamento del verbale, sospensione dell'efficacia della sanzione, ecc.), allegando il verbale.
Bisogna corrispondere il "contributo unificato" versando allo Stato la somma di € 30,00 (o € 70,00 se la multa supera i 1.500 euro) a cui vanno sommati € 8,00 di marca da bollo per il rimborso forfettario dei diritti di cancelleria. Tale contribuito, da versare alla Posta o in tabaccheria, potrà essere recuperato solo se viene accolto il ricorso. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 10 | CARTELLE ESATTORIALI | ## RICHIESTA DI DISCARICO CARTELLA ESATTORIALE
Quando si riceve una cartella di pagamento, un sollecito o un'ingiunzione di pagamento è possibile presentare istanza di sgravio in carta semplice.
La richiesta non può concernere motivi di merito della violazione atteso che gli stessi vanno contestati con i ricorsi sopra descritti, ma ad esempio per: vizi di notifica, decesso dell'intestatario dell'atto, pagamento già effettuato, trasferimento di proprietà prima della violazione, ecc.
L'Ufficio Cartelle Esattoriali del Corpo di Polizia Municipale valuta l'istanza, acquisendo l'eventuale documentazione. Possono verificarsi due possibilità:
- l'istanza di discarico viene accettata: il cittadino riceve una lettera di archiviazione;
- l'istanza di discarico non viene accettata: il cittadino riceve una lettera di diniego che conferma la cartella esattoriale.
## RICHIESTA DI RATEIZZAZIONE
Se il cittadino si trova in difficoltà a saldare il debito della cartella esattoriale in un'unica soluzione può chiedere al Comando di pagare a rate le somme iscritte a ruolo.
Alla luce delle recenti disposizioni normative è possibile chiedere un piano di rateazione e l'importo minimo di ogni rata, salvo eccezioni, è pari a 100 euro. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 11 | PATENTE A PUNTI | ## COMUNICAZIONE DATI DEL CONDUCENTE AI FINI DELLA DECURTAZIONE DEI PUNTI SULLA PATENTE DI GUIDA A SEGUITO DI VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA
Il Codice della strada prevede all'art. 126 bis la decurtazione dei punti sulla patente di guida a seguito di alcune violazioni. Si riporta estratto dell'art. 126 bis. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 12 | POLIZIA EDILIZIA | È il punto di riferimento per l'accertamento degli abusi edilizi sul territorio del comune. Particolare attenzione viene posta al controllo del rispetto di quanto previsto nelle concessioni edilizie rilasciate dall'amministrazione comunale e di ciò che è contemplato dagli strumenti urbanistici.
Ogni anno vengono effettuati centinaia di controlli, sia di iniziativa che su denuncia, che portano all'accertamento di illeciti edilizi, con conseguenti segnalazioni di reato alla Procura della Repubblica ed in qualche caso anche con il sequestro dell'immobile o del cantiere abusivo, nonché sanzioni amministrative.
Si intrattiene un proficuo rapporto di collaborazione con la Procura della Repubblica dalla quale riceve specifiche deleghe di indagini. Per la denuncia occorre personalmente presentarsi al Comando. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 13 | POLIZIA AMBIENTALE | La Polizia Municipale svolge anche attività di polizia ambientale. In particolare esegue sul territorio comunale accertamenti e controlli relativamente al conferimento dei rifiuti, al trasporto e scarico di rifiuti pericolosi, ai veicoli abbandonati e dei veicoli fuori uso, agli scarichi di insediamenti produttivi, e quant'altro concerne la tutela dell'ambiente.
Per i reati penali trasmette le comunicazioni di notizie di reato alla competente Autorità Giudiziaria. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 14 | POLIZIA GIUDIZIARIA | La Polizia Municipale svolge anche attività di polizia giudiziaria atteso che il personale riveste la qualifica di Agente e di Ufficiale di P.G.; trasmette le comunicazioni di notizie di reato alla competente Autorità Giudiziaria ed effettua le relative indagini. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 15 | POLIZIA COMMERCIALE | Interviene, per quanto di competenza con il controllo e gli accertamenti relativi sia al commercio in sede fissa ed in forma itinerante (ambulante).
Inoltre si effettuano i controlli dei pubblici esercizi, attività di artigianato, nonché fiere e mercati. Alcune attività hanno anche risvolti penali per i quali si informa l'Autorità Giudiziaria competente. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 16 | INFORTUNISTICA STRADALE | Interviene per il rilevamento degli incidenti stradali; esegue i rilievi planimetrici, fotografici, raccoglie le notizie e le dichiarazioni, contesta le eventuali violazioni al Codice della Strada, scaturite dagli sviluppi e dalle indagini. Invia la documentazione alle autorità preposte, sia giudiziaria che amministrativa. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 17 | UFFICIO PASS | Provvede al rilascio dei pass che autorizzano la sosta nelle strisce blu. Nei giorni di ricezione pubblico si può depositare, presso l'Ufficio Protocollo del Comando, la richiesta, corredandola con la fotocopia della carta di circolazione del veicolo e con il documento di identità dell'avente titolo e, nel caso di attività professionali, commerciali, artigianali l'interessato dovrà comprovare l'ubicazione della stessa per il quale si richiede il pass. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 18 | SETTORE INFORMAZIONI | Espleta attività di accertamenti per variazioni anagrafiche: cambi di residenza, domicili ed altra attività afferente le notificazioni atti. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 19 | UFFICIO MOBILITÀ E TRAFFICO. | Si occupa della mobilità, del traffico e dei trasporti. Adotta le Ordinanze in materia di circolazione stradale, cura i rapporti con l'Azienda del Trasporto Pubblico locale, esegue l'attività di studio ed analisi dei flussi della circolazione stradale. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Catanzaro (CZ) | 2023-06-19 | 52d05e09d8dac19f92111bda1ab04fdf | 20 | PROTEZIONE CIVILE | La Polizia Municipale ha un ruolo importante nell'apparato della Protezione Civile Comunale. Oltre ai messaggi di allerta gestiti dalla Centrale Operativa e diramati ai diversi soggetti partecipi del sistema, interviene operativamente in caso di emergenza al fine di tutelare l'incolumità dei cittadini, interdendo l'accesso ad aree a rischio, evacuando se necessario la popolazione ed indirizzandola nelle aree di attesa e di ricovero previste nel Piano Comunale di Protezione Civile. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 1 | Servizi di II Livello | ## "Programmazione"
Il Servizio svolge attività di programmazione in applicazione di normative promosse dal Governo e dalla Regione in esecuzione degli atti di indirizzo dell'Amministrazione Comunale in materia di Politiche sociali attraverso l'adozione di modelli operativi ed organizzativi per ogni singola area di intervento finalizzati alla realizzazione di iniziative socio-assistenziali di un sistema di rete locale dei servizi, di cui all'art. 13 della L. 328/2000, comma 2, lettera a), della legge Regionale n. 23 /2003 e degli specifici atti di indirizzo regionali. Il Servizio predispone bandi di gara per la realizzazione di attività e gestione di interventi in ambito sociale e cura le procedure di aggiudicazione e affidamento dei servizi.
## "Famiglie e Minori"
Il Servizio Minori, svolge due funzioni principali strettamente integrate fra loro:
- Funzioni di assistenza, di sostegno e di aiuto nella genitorialità alle famiglie ed ai minori
- Funzioni relative alla vigilanza, protezione e tutela dei minori di fronte a difficoltà e carenze nella gestione del ruolo genitoriale, che devono essere attivate in presenza di fattori di rischio evolutivo del minore (art. 9 e art. 23, Legge 184/83) anche in assenza di una richiesta diretta della famiglia.
Queste funzioni vengono svolte, anche tramite i servizi sociali territoriali, attraverso gli interventi sotto elencati:
- Assistenza alle famiglie e ai minori;
- Vigilanza e protezione dei minori;
- Inserimento di minori nei contesti educativi presenti nel territorio;
- Interventi socio-educativi individuali e di gruppo;
- Interventi connessi all'adozione per quanto riguarda la valutazione sociale della coppia aspirante ed i compiti di vigilanza e monitoraggio nel post-adottivo;
- Interventi connessi alla separazione della coppia genitoriale;
- Interventi relativi a procedure ed accertamenti dell'autorità minorile;
- Assistenza domiciliare per i minori (ADM): è un intervento attivato al domicilio del nucleo familiare con l'obiettivo di offrire un accompagnamento educativo al minore ed un sostegno alle figure adulte per l'attivazione/recupero delle capacità/potenzialità legate al ruolo genitoriale. La gestione degli interventi di ADM è affidata a servizi esterni convenzionati.
- Prevenzione del disagio dei minori e dell'allontanamento dal nucleo familiare d'origine, secondo il metodo P.I.P.P.I., dell'Università di Padova.
- Affido familiare: si prefigge di garantire al minore, la cui famiglia si trovi nella temporanea incapacità o impossibilità di prendersi cura di lui, le cure e gli affetti necessari per la sua crescita. L'affido presuppone la possibilità di recupero della famiglia di origine del minore, in modo da consentirgli il rientro a casa una volta risolta la situazione che ne ha provocato l'allontanamento. Concretamente si realizza attraverso l'inserimento del minore in un nucleo affidatario che, per un periodo di tempo determinato, gli garantisca le cure e gli affetti di cui necessita.
- Inserimento in Servizi Socio Educativi: è un servizio educativo che si rivolge ai minori in situazioni di disagio che manifestano particolari bisogni di sostegno, di accoglienza e di relazione. Esso si colloca principalmente nell'area del "sostegno" al minore e alla sua famiglia. È pertanto un servizio integrativo a quelle famiglie che, pur manifestando difficoltà nel favorire un adeguato sviluppo psico-affettivo dei loro figli, mantengono sufficienti capacità genitoriali.
- Collocamento in Comunità: si realizzano attraverso l'inserimento di un minore all'interno di una struttura qualificata in grado di offrirgli cura, sostegno e protezione; nella maggior parte dei casi gli inserimenti in Comunità Alloggio avvengono a seguito di provvedimento dell'Autorità Giudiziaria che prevede, nell'interesse del minore, il suo collocamento in comunità.
- Attivazione di iniziative di promozione del benessere sociale e di prevenzione del disagio, attuati ad esempio nel contesto scolastico anche in collaborazione con il volontariato, le istituzioni religiose, ecc.
## "Anziani"
I servizi per anziani sono rivolti a valorizzare la persona anziana ed a favorire opportunità di risposte adatte a specifici bisogni attraverso interventi finalizzati a determinare condizioni per prevenire la non autosufficienza e cercare di garantire l'assistenza di cui hanno bisogno nella propria abitazione al fine di evitare allontanamenti e/o distacchi che la persona anziana difficilmente è disposta ad accettare.
## "Disabili"
I servizi per disabili hanno come obiettivo la necessità di sostenere e sviluppare l'autonomia e le capacità possibili delle persone non autosufficienti, in particolare dei disabili gravi e supportano le famiglie e le persone adulte con disabilità nei processi di inclusione nella realtà sociale.
## "Area Amministrativo-Contabile"
Il Servizio si occupa della gestione del P.E.G. relativo al Settore e di formulare proposte di variazione di bilancio; riaccertamento dei residui attivi e passivi; liquidazioni per prestazioni e forniture finanziati con fondi comunali, regionali e nazionali; gestisce gli aspetti contabili relativamente ai servizi a domanda individuale.
Il servizio mantiene, inoltre, rapporti di collaborazione con il Settore Finanze.
## "Servizio Civile"
Il Servizio predispone la programmazione e la progettazione dei progetti di Servizio civile sulla base dei bisogni che emergono a livello locale. Gestisce il sistema di selezione dei volontari da impiegare nei progetti di Servizio civile nazionale approvati da realizzarsi presso l'Ente e i volontari selezionati impiegati nei singoli progetti. Infine, realizza i sistemi di formazione, monitoraggio e valutazione dei progetti del servizio civile.
Il servizio gestisce misure sociali ed economiche, finalizzate a favorire l'inclusione sociale di nuclei familiari e/o adulti e anziani in difficoltà, che a causa di problematiche diverse sono s rischio di emarginazione. Pertanto, l'attuazione di misure sociali mira all'acquisizione dell'autonomia personale nel rispetto della dignità di ciascuno. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 2 | Uffici di III Lovello | ## "Rendicontazione"
L'Ufficio verifica le rendicontazioni prodotte dagli organismi in convenzione col Settore Welfare, al fine di stabilire la congruità della documentazione con quanto disciplinato per la realizzazione dei servizi; effettua il monitoraggio economico e finanziario e predispone i provvedimenti di liquidazione per il rimborso delle spese presentate dagli organismi.
## "Segreteria di Settore"
La Segreteria amministrativa, mediante l'utilizzo di strumenti e procedure informatizzate, si occupa della gestione delle attività amministrative del Settore; organizza e gestisce l'accoglienza, i flussi informativi in entrata ed in uscita, la registrazione, protocollazione ed archiviazione dei documenti.
## "POLI SOCIALI TERRITORIALI"
Il Servizio Sociale Territoriale, a partire dal 2014, si articola in quattro poli territoriali. Di seguito si indica la collocazione e il relativo recapito telefonico degli uffici dei Poli Sociali Territoriali:
- Polo sociale territoriale 1: (Catona- Gallico – Archi – S. Caterina), Via Montello, Tel. n. 0965/45406
- Polo sociale territoriale 2: (Pineta Zerbi – Centro storico – Ortì - Condera), Via Aschenez prolungamento n° 26, 812247, Tel n. 0965/811546
- Polo sociale territoriale 3: (Modena – S. Sperato – Cannavò - Mosorrofa), Via Modena 46, Tel. n°0965/592470-623372-625323
- Polo sociale territoriale 4: (Sbarre – Gebbione – Ravagnese – Gallina - Pellaro), Via Ravagnese Sup. (Centro Civico), Tel. n. 0965/638566-638568. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 3 | Principi procedure e accesso ai Servizi Sociali | ## NORMATIVE DI RIFERIMENTO
- Legge n. 328 dell'8 novembre 2000;
- Legge Regione Calabria n. 23/2003;
- Legge 4 maggio 1983 n. 184 e successive modificazioni;
- Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e successive modificazioni;
- Legge 5 febbraio 1992, n. 104;
- Regolamento per l'attuazione degli istituti di partecipazione popolare previsti dal titolo II dello Statuto del Comune di Reggio Calabria (approvato con delibera del C.C. n. 14 del 30/3/2016);
- Legge 31 dicembre 1998 n 476;
- D.Lgs. n.267 del 18 agosto 2000;
- D.P.R. n. 445 28 dicembre 2000;
- Legge 28 marzo 2001, n. 149;
- "Regolamento del servizio sociale comunale" deliberazione del Consiglio Comunale n. 23 del 4 settembre 2003;
- Deliberazione G.M. n. 558 del 6 ottobre 2003 "Regole fondo di Solidarietà";
- Statuto del Comune modificato con delibera C.C. n. 14 del 26/2/2016.
## Destinatari dei Servizi
Hanno diritto all'accesso ai servizi e alle prestazioni sociali sulla base della valutazione del bisogno personale e familiare, indipendentemente dalle condizioni economiche, i cittadini italiani, i cittadini di Stati appartenenti all'Unione Europea, nel rispetto di accordi internazionale, gli stranieri individuati ai sensi dell'articolo 41 del testo unico di cui al Decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286 e gli apolidi residenti nel Comune di Reggio Calabria. I soggetti sopra indicati, residenti in Comuni di altre Regioni, hanno diritto di accedere ai servizi e alle prestazioni sociali sulla base di specifici protocolli di natura più generale stipulati tra la Regione Calabria e le altre Regioni e Province autonome.
In attesa della definizione dei protocolli, i rapporti economici tra il Comune di Reggio Calabria e i comuni di residenza dei soggetti che necessitano di assistenza, saranno definiti di volta in volta, in presenza degli eventi che si verificheranno.
## Accesso ai servizi
L'ammissione, salvo le deroghe previste dal Regolamento dei Servizi Sociali, avviene con Avviso pubblico emanato con propria determinazione del Dirigente del Settore Welfare. I servizi e le prestazioni sociali si richiedono con domanda da presentare al servizio sociale del Polo Sociale Territoriale di appartenenza o presso il Settore Welfare. La domanda va formulata sui moduli forniti dai servizi sociali in ottemperanza di quanto riportato dal D.P.R. n° 445/2000 e a ogni domanda deve essere allegata la documentazione richiesta. La richiesta può essere espressa dai privati convenzionati o accreditati, dalle istituzioni pubbliche o a seguito di provvedimento da parte dell'autorità giudiziaria. Le domande saranno valutate ed evase secondo l'ordine cronologico di presentazione oppure rispettando una graduatoria, a seconda della tipologia del servizio.
La mancanza di uno solo dei documenti richiesti comporta il rifiuto di accesso al servizio o alle prestazioni sociali. Per ogni domanda vengono raccolte tutte le informazioni e i documenti necessari per la valutazione del caso, anche attraverso visite domiciliari. Saranno effettuati tutti gli accertamenti necessari per verificare la veridicità delle dichiarazioni rilasciate. In caso di dichiarazioni mendaci, i responsabili saranno denunciati alle autorità competenti ed esclusi da ogni forma di assistenza. In caso di risposta negativa, vengono comunicati all'interessato i motivi che non consentono di concedergli il servizio o la prestazione sociale. L'interessato può inviare altri documenti o osservazioni.
Completata l'istruttoria, su proposta del Responsabile del Servizio/Ufficio di competenza o del Responsabile del procedimento, al quale si allega, quando è previsto, il progetto personalizzato realizzato dagli operatori sociali, il Dirigente accoglie la domanda e stabilisce i servizi e/o le prestazioni sociali, oppure la respinge, indicando i motivi. In ogni caso la decisione è comunicata per iscritto agli interessati. In caso di eventi eccezionali ed urgenti che possano causare danni irreparabili all'utente o ai suoi familiari, l'erogazione del servizio o della prestazione sarà immediata. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 4 | SERVIZI PER MINORI E FAMIGLIE | ## Caratteristiche e funzionamento
La Costituzione Italiana e la Legge n. 328/2000 riconoscono alla famiglia un ruolo preponderante nello sviluppo della vita sociale degli individui e prevedono interventi di sostegno al fine di garantire la sua funzionalità anche nei momenti di difficoltà e di disagio. I "Servizi per le famiglie" rispondendo a tali esigenze, forniscono ai nuclei familiari a rischio di emarginazione sociale strumenti conoscitivi per rafforzare la valenza educativa ed incrementare l'adozione di un ruolo attivo e propositivo nella risoluzione dei problemi. Inoltre, mirano a favorire la continuità dei legami genitoriali per il mantenimento dei rapporti dei figli con i genitori.
L'équipe territoriale, costituita da diverse figure professionali, valuta la situazione, definisce il programma e gli interventi e predispone un progetto personalizzato concordato con la persona e la sua famiglia, in cui sono indicati la natura del bisogno, la complessità e l'intensità dell'intervento, la sua durata. (art. 6, comma terzo, Legge regionale n. 23 del 26 novembre 2003).
Gli interventi operativi, relativi al Servizio Minori, rientrano in un quadro programmatico il più possibile articolato ed efficace, attraverso misure ed interventi finalizzati a realizzare azioni che portino a favorire le competenze genitoriali e le funzioni sociali della famiglia.
I servizi attivano modalità di sostegno per i minori e per le loro famiglie, tali da ridurre il ricorso ad interventi riparatori o sostitutivi del nucleo familiare e soprattutto mirati al superamento di prestazioni parcellizzate.
I servizi finanziati dalla ex lege 285/97 sono erogati previa approvazione dell'Accordo di programma redatto secondo le modalità previste dalla legge stessa.
## Assistenza domiciliare per minori (ex lege 285/97)
### Tipologia e finalità
Il servizio di Assistenza domiciliare per i minori rientra nel quadro del sistema locale dei servizi socio-educativi per l'infanzia e l'adolescenza, finalizzato a fornire interventi di supporto differenziato alla famiglia che, per diversi motivi e/o in particolari periodi, necessita di strumenti di sostegno. Il servizio nasce dalla necessità di prefigurare condizioni ambientali volte a soddisfare le esigenze del minore: affettive, di cura, di mantenimento, di relazione con l'adulto.
Il servizio si propone di offrire a minori in difficoltà, all'interno del proprio nucleo familiare, l'opportunità di interventi socio-educativi di sostegno, con riferimento alle indicazioni attuative della Legge n.285/97, al fine di promuovere un processo di cambiamento reale delle situazioni di disagio, mediante l'attuazione di progetti funzionali alla risoluzione delle problematiche specifiche rilevate.
### Modalità di accesso
L'accesso al servizio avviene su proposta degli operatori del Polo Sociale Territoriale che hanno in carico la situazione, previa autorizzazione del Responsabile del Servizio Minori.
### Requisiti
Minori privi di adeguate cure genitoriali; genitori in situazione di difficoltà nell'assolvere funzioni educative; minori sottoposti a provvedimento di Autorità Giudiziaria; famiglie in stato di difficoltà temporanea.
### A chi rivolgersi
Servizio Minori ubicato al Palazzo Ce. Dir o Poli Sociali Territoriali.
### Documentazione necessaria
Voucher.
### Prestazioni
Il servizio è modulato all'interno di un progetto di recupero relazionale ed educativo. Le attività prevedono: sostegno educativo alla coppia genitoriale o al singolo genitore nei riguardi del/dei figlio/i minori; sostegno ed indirizzo rispetto alla gestione familiare; attività di sostegno psico-sociale; supporto di apprendimento ed integrazione scolastica; aiuto nella fruizione di opportunità e servizi diretti a minori.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
La durata delle prestazioni sarà definita dagli operatori sociali del Comune nella formulazione del programma di intervento ed in relazione al progetto di sostegno formulato per il nucleo familiare.
### Costo del servizio
Il servizio è gratuito, salve le forme di compartecipazione eventualmente previste da future deliberazioni comunali.
Le famiglie compileranno e consegneranno un voucher, indicante le ore settimanali previste dal programma d'intervento. La scelta dell'organismo viene effettuata da chi esercita la responsabilità genitoriale. Nei casi in cui le condizioni ambientali della famiglia non consentano la scelta dell'organismo accreditato, vi provvederà il responsabile del Servizio Minori o l'operatore sociale referente, con criteri di rotazione tra tutti gli organismi accreditati e tenuto conto del monte ore individuale.
### Tempo di attivazione del servizio
L'attivazione ed i tempi dipendono dalla valutazione della situazione, tenuto conto delle urgenze e delle priorità e sulla base del numero di ore di servizio disponibili.
### Standard di qualità
Programmi educativi individualizzati elaborati dall'équipe del Servizio, soddisfazione dell'utenza.
### Indicatori di qualità
Schede socio-educative per ogni utente con indicazione delle aree d'intervento, documentazione sui piani di attività, soddisfazione dell'utenza superiore al 50% rilevata tramite questionari.
## Servizi socio-educativi per minori (ex lege n. 285/97)
### Tipologia e finalità
Il servizio, rivolto ai minori di ambo i sessi di età compresa tra i 5 anni (previa iscrizione alla scuola primaria di primo grado) ed il compimento del 13° anno d'età, è finalizzato a favorire il mantenimento del minore all'interno del suo contesto familiare e socio-ambientale, a sostenere ed aiutare le famiglie che vivono situazioni di disagio ed esprimono difficoltà nel mantenere le funzioni basilari, a recuperare una dimensione educativa idonea ai bisogni evolutivi del minore, garantendo un'efficace e preventiva funzione pedagogico-educativa.
### Modi di accesso
L'accesso al servizio avviene su richiesta degli operatori dei Poli Sociali Territoriale che rilevano la necessità dell'inserimento del minore, previa comunicazione al Responsabile del Servizio Minori.
### Requisiti
Minori tra i 5/13 anni che vivono in famiglie caratterizzate da situazione di disagio e difficoltà.
### A chi rivolgersi
Poli Sociali Territoriali, Servizio Minori.
### Documentazione necessaria
Modulo di richiesta di iscrizione; certificati di vaccinazione; certificato medico attestante la compatibilità con la vita comunitaria; autocertificazione sullo stato di famiglia; certificato di residenza (se il minore non è inserito nello stato di famiglia); certificato ISEE; copia documento di identità del richiedente; codice fiscale del minore; permesso di soggiorno, se minore straniero.
### Ricettività
Ogni servizio socio-educativo garantisce una capacità ricettiva di 25 minori.
### Prestazioni
Le attività del servizio si riconducono a filoni educativi, ludici, ricreativi, sportivi, didattici sulla base del progetto individuale del minore e del progetto educativo del gruppo. Le attività di tipo educativo sono finalizzate a favorire l'apprendimento scolastico del minore e migliorare le relazioni dello stesso all'interno del contesto scolastico, ad offrire opportunità diversificate di sostegno educativo e formativo, a favorire processi di positiva identità personale, sociale e culturale. Le attività aggregative e ricreative sono strutturate in laboratori teatrali, espressivi, manipolativi, sportivi. Il servizio garantisce, inoltre, all'interno, uno spazio famiglia-genitori, finalizzato a favorire le loro competenze educative e sostenere la famiglia per il raggiungimento di una adeguata funzionalità della propria organizzazione strutturale.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
L'inserimento di ogni minore, salvo le particolarità del caso, seguirà il corso di ciascun anno scolastico (settembre-luglio), con possibilità di proroga per l'anno successivo, su richiesta degli operatori sociali che seguono il caso.
### Costo del servizio
Il servizio è gratuito, salve le forme di compartecipazione eventualmente previste da future deliberazioni comunali. Nel caso di più servizi in differenti territori comunali, il minore verrà inserito presso il centro più vicino alla propria abitazione, salvo diversi accordi tra i richiedenti ed il Servizio.
### Tempo di attivazione del servizio
L'attivazione ed i tempi dipendono dalla valutazione della situazione, tenuto conto delle urgenze e delle priorità e sulla base delle ore disponibili.
### Standard di qualità
Programmi educativi individualizzati elaborati dall'équipe del Servizio, soddisfazione dell'utenza.
### Indicatori di qualità
Schede socio-educative per ogni utente con indicazione delle aree d'intervento da mantenere e/o sviluppare, calendario di attività sottoscritto dalle famiglie, documentazione sui piani di attività, soddisfazione dell'utenza superiore al 50% rilevata tramite questionari
## Attività ludiche e ricreative per bambini malati ed ospedalizzati (ex lege 285/97)
### Tipologia e finalità
Il servizio mira a contenere le ansie e le paure dei bambini ospedalizzati, creando un clima di serenità per i piccoli e per i loro genitori. Il servizio è finalizzato a creare spazi-laboratorio nei quali i piccoli degenti possano svolgere autonomamente, in gruppo, attività grafico pittoriche e manipolative.
### Modalità di accesso
Libero.
### Requisiti
Minori affetti da patologie onco-ematologiche di età compresa tra 0-18 anni, ospedalizzati o in regime di Day Hospital presso la divisione di ematologia degli OO.RR.
### A chi rivolgersi
Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
### Documentazione necessaria
Nessuna.
### Prestazioni
Accoglienza e sostegno durante le pratiche diagnostiche, disponibilità all'ascolto e al dialogo, progettazione, programmazione, realizzazione di attività ludiche e ricreative individuali e di gruppo, sostegno per i genitori nella fase iniziale della malattia.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
Il Servizio verrà offerto in occasione del ricovero del minore e durante la sua permanenza presso la divisione ematologia.
### Costo del servizio
Gratuito.
### Tempo di attivazione del servizio
Immediato.
### Standard di qualità
Soddisfazione dell'utenza.
### Indicatori di qualità
Livello di soddisfazione superiore al 50% rilevato tramite questionari.
## Attività di sostegno per i minori a rischio sociale (ex lege 285/97)
### Tipologia e finalità
Il servizio è finalizzato a prevenire e contenere le situazioni di disagio e a promuovere anche una maggiore maturità e competenza genitoriale.
Il servizio prevede la realizzazione di attività di recupero scolastico e di socializzazione mirate a favorire un'armonica crescita del minore.
### Modalità di accesso
Libero.
### Requisiti
Minori tra i cinque e i tredici anni residenti nella periferia nord e sud del territorio comunale.
### A chi rivolgersi
Poli Sociali Territoriali, Servizio Minori.
### Documentazione necessaria
Nessuna.
### Prestazioni
Supporto scolastico come sostegno per il minore in difficoltà, attività culturali e artistiche, laboratorio teatrale, attività sportive, escursioni ludiche di vario genere.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
Da lunedì a venerdì.
Per i bambini: dalle ore 14,45 alle ore 19.00.
### Costo del servizio
Gratuito.
### Tempo di attivazione del servizio
Immediato.
### Standard di qualità
soddisfazione dell'utenza.
### Indicatori di qualità
livello di soddisfazione superiore al 50% rilevato tramite questionari.
## Servizio di affidamento familiare diurno e residenziale come strumento per la tutela dei minori
### Tipologia e finalità
Il servizio è uno strumento di tutela del minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo. Il servizio dà concretezza al diritto del minore a poter godere di relazioni significative con figure adulte, in attesa che la famiglia d'origine, supportata dai servizi, risolva i problemi che hanno portato all'allontanamento del figlio. I Poli Sociali Territoriali valutano la necessità dell'attivazione degli affidi consensuali, su richiesta degli esercenti la responsabilità genitoriale, mentre il Servizio Affido, su richiesta dei genitori o in ottemperanza ai provvedimenti dell'autorità giudiziaria, provvede a formulare gli abbinamenti tra il minore e la famiglia affidataria, in collaborazione con gli operatori territoriali referenti del caso. Il Servizio Affido procede anche alla formazione e valutazione delle coppie/persone disponibili all'accoglienza di un minore in affidamento, nonché delle famiglie affidatarie. Gli operatori hanno anche il compito di monitorare l'andamento degli affidamenti in atto, fornendo sostegno alle famiglie affidatarie e d'origine e curando i rapporti tra le due famiglie coinvolte.
Il servizio ha anche lo scopo di divulgare la corretta conoscenza del servizio d'affidamento diurno e residenziale e avviare un processo di riflessione sui valori della solidarietà sociale.
### Modalità di accesso
L'accesso al servizio è libero: ogni interessato può rivolgersi al Servizio per chiedere informazioni o fornire la propria disponibilità all'accoglienza di minori in affido. Le famiglie d'origine interessate a fruire di questa forma di sostegno possono rivolgersi ai Poli Territoriali di residenza.
### Requisiti
Famiglie, coppie o persone singole.
### Dove rivolgersi
Servizio Minori, Poli Sociali Territoriali.
### Documentazione necessaria
Nessuna.
### Prestazioni
Valutazione e formazione coppie/persone disponibili all'accoglienza in affidamento; abbinamento minore/ famiglia affidataria; sostegno pedagogico-psicologico rivolto alle famiglie ed ai minori; informazioni sull'affidamento familiare, corsi di formazione per famiglie affidatarie, attività di sostegno durante l'affidamento, interventi volti al recupero della famiglia d'origine, costruzione di una rete di sostegno solidale di comunità a sostegno sia delle famiglie di origine che degli affidatari, volta anche a promuovere la misura dell'affidamento familiare che possa coinvolgere anche gli organismi del III Settore che operano sul territorio comunale.
### Tempi d'erogazione delle prestazioni
come indicati nel piano individualizzato.
### Costo del servizio
Gratuito.
### Standard di qualità
Piani individualizzati sul minore e sulla famiglia d'origine, soddisfazione delle famiglie d'origine ed affidatarie.
### Indicatori di qualità
scheda socio-educativa, contratti con le famiglie di origine ed affidatarie, verifica periodica dei piani individuali, cronoprogramma degli incontri con le famiglie di origine e affidatarie, livello di soddisfazione superiore al 50% rilevato tramite questionari.
## Contributo economico per gli affidatari
### Tipologia e finalità
Il contributo, come prevede l'art. 5, comma 4, della legge 4 maggio 1983, n. 184 e successive modificazioni, è una misura erogata sotto forma di sostegno e di aiuto economico in favore degli affidatari. Il contributo è finanziato dalla Regione Calabria ed è erogato dal Settore Welfare.
### Modalità di accesso
Informazioni da parte degli operatori dei Poli Sociali Territoriali competenti per territorio. Presentazione della domanda da parte degli affidatari.
### Requisiti
Il contributo può essere erogato solo per gli affidamenti disposti (giudiziali) o resi esecutivi (consensuali) con provvedimento dell'autorità giudiziaria. Sono esclusi dalla misura gli affidamenti pre-adottivi.
### A chi rivolgersi
Poli Sociali Territoriali e Servizio Minori presso Cedir di Via S. Anna;
### Documentazione necessaria
- Dichiarazione rilasciata ai sensi dell'art 46 del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000 congiuntamente alla domanda;
- Certificazione ISEE;
- Stato di Famiglia – Autocertificazione
- Codice IBAN;
- Certificato di Residenza del Minore (se non incluso nello Stato di Famiglia).
- Copia Documento D'identità del richiedente;
- Codice fiscale
- Permesso di Soggiorno (Se minore straniero)
- Certificazione rilasciata ai sensi dell'art. 4 della legge n. 104 del 5.2.1992 in caso di minori con disabilità;
- Relazione semestrale del servizio sociale;
- Dichiarazione sostitutiva unica prevista dall'articolo 4 del D.Lgs. 109/1998 integrato con il D.lgs.130/2000.
### Prestazioni
Il contributo è erogato, su disposizione della Regione Calabria, in forma differenziata a seconda del tipo di affidamento:
- Affido familiare residenziale €. 20,00 giornalieri;
- Affido familiare diurno comprensivo della mensa €.10,00 giornalieri;
- Affido familiare diurno senza mensa, per una durata non inferiore alle quattro ore giornaliere €.7,00 giornalieri;
- Affido familiare residenziale di minori con disabilità accertato ai sensi dell'art. 4 della legge n. 104 del 5.2.199 €.30,00 giornalieri.
Qualora vi siano future disposizioni regionali in merito, nel caso in cui tra l'affidato e l'affidatario esista un rapporto di parentela entro il 4° grado, e quindi c'è l'obbligo per l'affidatario di garantire gli alimenti, il contributo potrà essere ridotto del 30%, tenuto conto di quanto disposto dal D.Lgs. n. 109 del 31 marzo 1998 e del D.P.C.M. n. 242 del 4 aprile 2001.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
Il contributo è erogato semestralmente, compatibilmente coi tempi dell'accreditamento regionale, a giugno per il 1° semestre e dicembre per il 2° semestre.
### Tempo di attivazione del servizio
Dalla consegna della documentazione dai 60 ai 150 giorni nei limiti delle disponibilità finanziarie disponibili.
## Adozione Nazionale ed Internazionale
### Tipologia
È un intervento disposto dal Tribunale per i minori in stato di abbandono e che sono stati dichiarati adottabili perché privi di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o parenti entro il quarto grado o disposti da Tribunali di Stati Esteri, vagliati dalla Commissione ministeriale per le Adozioni Internazionali e ratificati in Italia, con proprio provvedimento, dal Tribunale per i Minorenni competente in base alla residenza della coppia adottante.
### Modalità di Accesso
Tribunale per i Minorenni.
### Requisiti
Essere uniti in matrimonio da almeno tre anni o avere convissuto in modo stabile e continuativo per un periodo di tre anni, prima di aver contratto il matrimonio. Tra i coniugi non deve sussistere o avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale, neppure di fatto.
### Documentazione necessaria
Provvedimento dell'Autorità Giudiziaria competente che incarichi il Servizio di attuare le indagini disposte ed i percorsi formativi, ove previsti dalla legge.
### Prestazioni
informazioni inerenti l'adozione nazionale ed internazionale, preparazione degli aspiranti all'adozione, acquisizione di elementi sulla situazione personale, familiare degli aspiranti genitori adottivi e relazione al Tribunale richiedente; valutazione e accompagnamento nel periodo post-adottivo.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
Entro quattro mesi dall'incarico ricevuto da parte del Tribunale per i Minorenni il Servizio dovrà relazionare a tale A.G. sugli esiti delle attività effettuate per ciascuna coppia dichiaratasi disponibile all'adozione.
Nel posto adottivo il Servizio dovrà effettuare la vigilanza sugli affidamenti preadottivi per un anno, o per quanto richiesto dall'Autorità straniera che ha disposto l'adozione. L'accesso ai servizi offerti alle famiglie nel post adottivo, oltre il periodo di vigilanza, è libero e richiesto dalle famiglie adottive.
### Costo del servizio
Gratuito.
### Standard di qualità.
Piani individualizzati sull'intero nucleo familiare, sostegno psicologico alle coppie e ai minori in stato di adozione, soddisfazione dell'utenza.
### Indicatori di qualità
Documentazione sui piani delle attività svolte; questionari di gradimento sulle attività formative per genitori adottivi e aspiranti;
## Servizio Spazio Famiglia (ex lege 285/97)
### Tipologia e finalità
Il servizio offre ai nuclei familiari disgregati la possibilità del mantenimento delle relazioni familiari, in forma assistita e protetta. Offre, inoltre, a tutti gli interessati la possibilità di percorsi formativi sulla genitorialità e promuove azioni finalizzate ad accrescere il benessere dell'individuo attraverso la promozione della famiglia, come contesto di vita.
### Modi di accesso
L'accesso per i servizi offerti avviene su richiesta dei Poli Sociali Territoriali, i cui operatori valutano la necessità o l'opportunità dell'attivazione, previa autorizzazione del Responsabile del Servizio Minori. Per i percorsi formativi e le iniziative organizzate l'accesso è libero.
### Destinatari dell'intervento
Nuclei familiari con problemi relazionali; coppie genitoriali in corso di separazione e di divorzio; nuclei familiari interessati a partecipare alle iniziative rivolte alle famiglie o ai percorsi formativi sul tema della genitorialità organizzate dal Servizio Spazio Famiglia.
### A chi rivolgersi
Servizio Spazio Famiglia, Poli Sociali Territoriali e Servizio Minori.
### Prestazioni
Assistenza agli incontri protetti e/o assistiti tra genitori e figli in spazio neutro. Attività laboratoriali di gruppo rivolte a genitori e figli. Percorsi di informazione sulla genitorialità, attività di promozione culturale, gruppi di sostegno per bambini che vivono la separazione conflittuale dei genitori.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni.
Da lunedì a venerdì dalle ore 15,00 alle 19,00. Sabato dalle ore 9,00 alle 12,00.
### Costo del servizio
Il servizio è gratuito, salve le forme di compartecipazione eventualmente previste da future deliberazioni comunali.
### Standard di qualità
Equipe specializzata.
### Indicatori di qualità
Verifica periodica del piano individualizzato e condivisione del piano, livello di soddisfazione superiore al 50% dell'utenza tramite questionario.
## Servizio di pronta accoglienza per minori (ex lege 285/97)
### Tipologia
Il Servizio prevede l'accoglienza di minori da 0 a 12 anni, in situazioni di emergenza, laddove è necessario allontanare i minori dal proprio nucleo familiare.
### Modalità di accesso
I minori vengono inseriti dal Servizio Sociale o dalle Forze dell'ordine, in alcuni casi su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, in altri con atti disponenti interventi di urgenza (art. 403 C.C.), con successiva ratifica da parte dell'A.G.
### Requisiti di accesso
Minori da 0 a 12 anni, in situazioni di emergenza.
### Documentazione necessaria:
nessuna.
### Modi e tempi di erogazione del servizio
Immediata. La permanenza presso il centro prevede una durata massima di tre mesi dall'inserimento.
### Standard di qualità
Equipe specializzata per la presa in carico e il trattamento di situazione di emergenza.
### Indicatore di qualità
Tempestività dell'inserimento rispetto alla segnalazione ed alla valutazione del bisogno.
## Interventi per minori in collaborazione con l'Autorità Giudiziaria
### Tipologia
È un'attività di tutela dei minori e prevede lo svolgimento di indagini sociali su mandato dell'Autorità Giudiziaria. Il servizio attiva interventi di sostegno ai minori ed alle famiglie in situazione di disagio o, in sostituzione del nucleo familiare, attraverso interventi quali la collocazione dei minori in affidamento ad altre famiglie, in comunità o l'apertura dello stato di adattabilità da parte dell'Autorità Giudiziaria competente.
### Modalità di accesso
Servizio Minori o su incarico dell'Autorità Giudiziaria competente.
### Requisiti
Valutati dagli Operatori del Polo Sociale Territoriale di competenza o dal Responsabile Servizio Minori o ancora dall'Autorità Giudiziaria competente.
### Modi e tempi d'erogazione del servizio
Previsti nel progetto individualizzato.
### Standard di qualità
Equipe multidisciplinare specializzata, piano individuale.
### Indicatore di qualità
Verifica periodica del piano individuale di aiuto al minore o alle famiglie.
## Nidi d'infanzia
### Tipologia e finalità
Il Comune ha a disposizione tre strutture adibite a questo Servizio, ubicate come di seguito indicato:
- n. 1 nido d'infanzia ubicato presso l'ex territorio circoscrizionale di Archi;
- n.1 nido d'infanzia ubicato presso l'ex territorio circoscrizionale di Gebbione;
- n. 1 nido d'infanzia aziendale ubicato presso i locali del Ce.Dir. – S. Anna II tronco;
Il servizio si propone di offrire ai bambini un luogo di formazione, di cura e di socializzazione, nella prospettiva del loro benessere, della promozione della loro autonomia e dello sviluppo delle potenzialità cognitive, affettive, psicomotorie e sociali, nonché nel rispetto dei loro ritmi individuali di crescita e di apprendimento.
### Modalità di accesso
L'accesso al servizio avviene previo avviso pubblico emanato annualmente dal Dirigente del Settore Welfare rendendo noto il periodo di iscrizione, le modalità, le condizioni, i criteri di ammissione.
Gli utenti dell'anno educativo precedente sono considerati riconfermati con la sottoscrizione di un apposito modulo che dovrà essere consegnato, presso il Settore Welfare.
### Requisiti
Bambini da 3 a 36 mesi d'età;
### A chi rivolgersi
Settore Welfare, via S. Anna, palazzo Ce.Dir., corpo H.
### Documentazione necessaria:
- Copia documento d'identità in corso di validità del sottoscrittore l'istanza;
- attestazione ISEE completa di DSU relativa agli ultimi redditi certificabili del nucleo familiare anagrafico;
- ogni altro documento ritenuto utile dalla famiglia per la definizione della graduatoria o richiesto dal Comune in base alla normativa vigente.
### Ricettività
La ricettività dei Nidi d'Infanzia di Archi e Gebbione è di 50 posti cadauno e di 25 posti per il Nido d'Infanzia Aziendale.
Il nido d'Infanzia Aziendale del Comune di Reggio Calabria accoglie bambini residenti nel Territorio Comunale e, prioritariamente, bambini che abbiano un genitore dipendente di ruolo o a tempo determinato del Comune o dipendente di una delle Società Partecipate dell'Ente.
### Prestazioni
Attività ludiche, attività didattiche, servizio di cucina tenendo anche conto di regimi dietetici appropriati e adatti all'età del bambino, igiene dei bambini, controlli psico-sanitari periodici.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
I nidi d'infanzia comunali di Archi e Gebbione sono aperti dal 1 settembre al 31 luglio dell'anno in corso, dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 17.00 e il sabato fino alle ore 14.00
Il nido d'infanzia aziendale è aperto dal 1 settembre al 31 luglio dell'anno in corso, dal lunedì al venerdì con orario 7.30 – 14.30. Il martedì e il giovedì l'orario di frequenza sarà prolungato fino alle ore 17.30.
### Costo del servizio
Per la fruizione del servizio è previsto il pagamento di un contributo mensile che varia in relazione al valore dell'indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) dichiarato.
Nel caso di due o più figli iscritti al nido, la quota contributiva mensile per bambino viene ridotta del 25%. Sono esenti dal pagamento delle quote contributive gli utenti appartenenti a nuclei familiari già seguiti dai servizi sociali e segnalati in tal senso dai medesimi.
### Tempo di attivazione del servizio
A seguito pubblicazione della graduatoria definitiva si procederà ad accogliere il bambino presso uno dei nidi espressamente richiesti, tenuto conto dell'ordine di preferenza indicato nella domanda, del punteggio ottenuto e dei posti disponibili.
I servizi per anziani sono rivolti a valorizzare la persona anziana e favorire opportunità di risposte adatte a specifici bisogni attraverso interventi finalizzati a determinare condizioni per prevenire la non autosufficienza. Cercare di mantenere l'anziano nel proprio domicilio e nel contesto familiare e sociale dove ha trascorso la sua vita, rappresenta un presupposto necessario per rendere efficace qualsiasi intervento.
Gli operatori sociali valutano la situazione insieme ai richiedenti e predispongono un progetto personalizzato in cui sono indicati la natura del bisogno, la complessità e l'intensità dell'intervento e la sua durata. (art. 6, comma terzo, legge regionale n. 23 del 26 novembre 2003). |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 5 | SERVIZIO ANZIANI | ## Servizio di assistenza domiciliare anziani
### Tipologia e finalità
Il servizio comprende un sistema complesso di prestazioni di natura educativa e socio-assistenziale finalizzate a ridurre il ricorso a strutture residenziali e consentire agli anziani la permanenza nel normale ambiente di vita al fine di superare e prevenire l'isolamento sociale.
I servizi assistenziali erogati agli anziani tendono principalmente a garantire il mantenimento della loro autonomia di vita nella propria abitazione e nel relativo ambiente familiare e sociale per evitare che il ricovero in un istituto o in un ospedale, a meno che non ricorrano condizioni strettamente necessarie, possano creare condizioni di emarginazione e compromettere il loro già fragile equilibrio psicologico.
### Requisiti
Anziani residenti ultrasessantacinquenni che si trovano in stato di invalidità accertata dalle commissioni ASL o non autosufficienti in modo permanente o temporaneo la cui condizione sia stata dichiarata dal medico curante.
Non devono godere dei benefici di servizi analoghi (telesoccorso, assistenza domiciliare leggera), salvo casi di particolare gravità da valutare individualmente.
### Modi di accesso
L'accesso al servizio avviene, salvo le deroghe previste dal "Regolamento del Servizio Sociale Comunale", con avviso pubblico da emanare con determinazione del Dirigente del Settore Welfare che tenga conto delle seguenti priorità:
- Condizione economica sfavorevole
- Invalidità accertata dalle Commissioni ASP
- Presenza di ulteriori disabili certificati ex legge 104/92 o con invalidità accertata superiore al 66%.
### Documentazione necessaria
Per l'erogazione dei servizi ADI, (Assistenza domiciliare integrata) per gli anziani non autosufficienti, la modulistica è scaricabile dal sito del Comune di Reggio Calabria www.comunereggiocal.it
- Richiesta ammissione al servizio di assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti;
- Scheda di richiesta di accesso ai servizi socio-sanitari territoriali, rilasciata dal medico curante su modello dell'ASP;
- Copia Verbale Accertamento dell'Invalidità Civile;
- Copia Verbale Accertamento di disabilità, ai sensi della legge n. 104/92 art.3, comma 3;
- Attestazione ISEE del nucleo familiare convivente con l'utente con riferimento ai redditi percepiti per l'anno in corso rilasciata ai sensi del DPCM n. 159 del 05/12/2015;
- Fotocopia di un documento di identità in corso di validità;
- Fotocopia di un documento di identità in corso di validità del soggetto per il quale si richiede l'assistenza;
### A chi rivolgersi
Servizio Anziani ubicato al Cedir, corpo H, piano I oppure ai Poli sociali territoriali.
### Prestazioni
nell'ambito dell'attività di assistenza e cura della persona anziana il servizio prevede e garantisce: l'igiene e la cura personale; l'abbigliamento; l'aiuto nell'assunzione dei pasti, il sollevamento dal letto e la mobilizzazione degli allettati; l'aiuto nella deambulazione all'interno dell'abitazione; il controllo nell'assunzione di farmaci; la prevenzione delle piaghe da decubito; l'integrazione di programmi riabilitativi; la segnalazione ai parenti e al medico curante di qualsiasi anormalità relativa alle condizioni dell'utente.
Nell'ambito delle attività di assistenza per il governo e l'igiene dell'abitazione, si provvede alla pulizia dell'abitazione con particolare riguardo alla cucina e al bagno; al servizio di lavanderia, alla stireria all'interno dell'abitazione. Le attività di assistenza per il governo e l'igiene dell'abitazione vengono erogate in un piano generale di assistenza e qualora sono l'unico intervento necessario evidenziato vengono erogate solo in caso di persone sole o coppie inabili, senza figli e con situazione economica insufficiente.
Per le attività di assistenza nello svolgimento della vita quotidiana, viene garantito aiuto negli acquisti, nella preparazione e/o somministrazione dei pasti, nella compagnia e sostegno, nell'aiuto per facilitare l'integrazione dell'anziano nel proprio ambiente.
L'assistenza viene garantita anche durante eventuali periodi di ospedalizzazione a coloro che siano privi del sostegno delle relazioni familiari, con l'obiettivo di consentire la continuità con l'ambiente di vita del soggetto ospedalizzato nonché la preparazione al suo rientro a casa.
Il servizio prevede anche l'accompagnamento a visite mediche quando l'utente non sia in grado di recarvisi da solo e non possa provvedere con altri aiuti per espletare pratiche varie e interventi volti a favorire la vita di relazione (assistenza leggera).
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
Le prestazioni devono essere un effettivo aiuto all'utente e non una sostituzione ai suoi familiari. Le prestazioni vengono erogate per una durata determinata in relazione alle esigenze ed alle necessità dell'utente.
### Costo del servizio
Agli aventi diritto sarà consegnato un numero di voucher pari al monte ore mensile previsto dal programma d'intervento.
Gli utenti contribuiranno in percentuale su ogni voucher in rapporto al loro reddito ISEE.
### Tempo di attivazione del servizio
L'utente sarà avviato al servizio entro 18 giorni dalla richiesta, se completa.
### Standard di qualità
soddisfazione dell'utenza; programmi individuali socio-assistenziali.
### Indicatori di qualità
cartella socio-assistenziale per ogni utente con indicazione delle attività; livello di soddisfazione superiore al 50% rilevato tramite questionari.
## Servizio di consulenza e di sostegno alle famiglie
### Tipologia e finalità
Il servizio sostiene le famiglie dei cittadini anziani attraverso il supporto e l'orientamento.
### Modi di accesso
La consulenza può essere richiesta dai familiari degli anziani.
### Requisiti
Familiari di anziani.
### A chi rivolgersi
Al Servizio Anziani ubicato al CeDir o al Polo Territoriale di competenza.
### Documentazione necessaria
Nessuna.
### Prestazioni
Il servizio fornisce alle famiglie degli anziani informazioni tempestive aggiornate sul sistema dei servizi erogati e opportunità esistenti; consulenza continuativa e opportunità formative sulle tecniche di aiuto, sostituzione temporanea del nucleo familiare (mediante prestazioni domiciliari).
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
Durante le ore di apertura al pubblico.
### Costo del servizio
Gratuito.
### Tempo di attivazione del servizio
Immediato.
### Standard di qualità
soddisfazione dell'utenza.
### Indicatori di qualità
livello di soddisfazione superiore al 50% rilevato tramite questionari.
## Servizio di consulenza - Assistenza Amministratore di Sostegno
### Tipologia e finalità
All'anziano che non è autosufficiente viene garantita l'assistenza dell'amministratore di sostegno solamente quando questo è necessario.
L'amministratore di sostegno è la figura che aiuta, ma per cose ben determinate, chi si trova in condizioni anche temporanee di infermità fisica o psichica.
### Chi può richiederlo
Oltre alla persona stessa che ha bisogno, possono chiedere l'assistenza di un amministratore di sostegno il coniuge o il convivente, i parenti entro il quarto grado(genitori, nipoti, fratelli, zii, cugini) gli affini entro il secondo grado (suoceri e cognati). La richiesta può essere fatta anche dal pubblico ministero, dal tutore o curatore.
I responsabili dei servizi sociali e sanitari che curano la persona sono obbligati a fornire richiesta o a fare una segnalazione al Pubblico Ministero se vengono a conoscenza dei fatti che lo rendono necessario.
### Come fare domanda
Generalmente il modello standard per la richiesta di Amministratore di sostegno si trova sul sito dei Tribunali. Oltre alle informazioni di base, bisogna indicare i principali bisogni dell'ammalato e allegare la documentazione dalla quale risultino i beni posseduti e una descrizione delle somme mensilmente necessarie per le sue esigenze; dimostrare, con la documentazione medica, che la persona non può gestire certi aspetti della sua vita.
### Chi sarà l'amministratore di sostegno
A scegliere l'Amministratore di sostegno è innanzitutto la persona che ne ha bisogno, ma se non è nelle condizioni di poterlo fare la scelta viene fatta da un suo familiare secondo il seguente ordine: prima il coniuge, poi vengono i parenti di quarto grado.
In alternativa, se lo ritiene opportuno, il giudice può scegliere un'altra persona che considera idonea. Sono esclusi gli operatori dei servizi pubblici oppure i privati che si occupano della cura della persona.
## Strutture socio-assistenziali residenziali e semiresidenziali per anziani legge 328/2000, Legge regionale n. 23/2003.
Le strutture socio-assistenziali a carattere residenziale e semiresidenziale per gli anziani sono presidi assistenziali che offrono sia una residenza collettiva temporanea o permanente che una protezione socio-assistenziale diretta a sostituire o integrare inesistenti capacità di autonomia fisica, relazionale e sociale degli anziani.
Le strutture a cui ci si riferisce sono quelle che forniscono accoglienza a persone anziane classificate secondo il diverso grado di intensità assistenziale ed il livello di residenza offerta.
Esse possono pertanto offrire servizi di Comunità alloggio - Casa di riposo - Case famiglia: Destinate tutte ad accogliere anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, capaci di soddisfare il "diritto bisogno" socio-assistenziale, fornendo garanzie, protezione e servizi di tipo comunitario collettivo.
Per l'istituzionalizzazione di anziani presso le strutture socio-assistenziali sopra citate è necessario che le Amministrazioni Comunali, acquisiscono da parte dell'utente la seguente documentazione:
- Richiesta di ricovero in struttura socio-assistenziale indirizzata al Comune di residenza
- Autocertificazione di residenza
- Certificazione ISE – ISEE, relativo ai redditi
- Certificato di pensione o modello ObisM, rilasciato dall'INPS di territorio dell'anno in corso
- Copia del documento di riconoscimento, di chi sottoscrive la dichiarazione (in corso di validità)
- Certificato medico, la non incompatibilità all'inserimento presso una struttura di tipo comunitario
- Relazione sociale redatta ai sensi dell'art. 6 della L:R. n.23/2003, dove emerge in modo chiaro il reale "stato di bisogno sociale" che giustifichi il ricovero;
L'Amministrazione comunale che procede con atto amministrativo al ricovero invia Determina Comunale, con allegata documentazione che deve essere trasmessa alla Regione Calabria Settore servizi sociali di Catanzaro, in copia conforme all'originale.
## Servizio trasporto sociale per anziani non autosufficienti
### Tipologia e finalità
Il servizio è indirizzato ad anziani over 65 non autosufficienti residenti nel territorio della Città di Reggio Calabria. Il servizio assicura, in ordine di priorità, i collegamenti con: i centri riabilitativi presenti sul territorio comunale, i presidi ospedalieri, i laboratori di analisi cliniche, gli ambulatori medici di base, le strutture ASP, gli ambulatori medici specialistici, gli uffici pubblici, i centri di aggregazione,
### I luoghi di socializzazione
Il trasporto sociale si realizza attraverso la collaborazione degli enti accreditati, per il servizio di "Assistenza Domiciliare Anziani", operanti sul territorio comunale, che saranno i soggetti attuatori del servizio.
### Modalità di accesso al servizio
Nella richiesta dovranno essere dichiarati i dati anagrafici, eventuale certificazione medico specialistica, attestazione medica da cui risulti l'idoneità della persona ad essere trasportata tramite l'automezzo comunale, la situazione di momentanea o permanente difficoltà di spostamento.
Alla domanda deve essere allegata Attestazione ISEE (in corso di validità) al fine di individuare gli utenti avente diritto a servizio in forma gratuita.
Il servizio di accompagnamento dovrà essere prenotato e richiesto almeno 48 ore di anticipo in modo da consentire una opportuna programmazione dei percorsi cittadini.
La sospensione del trasporto avviene nei seguenti casi:
- mancato pagamento della quota di compartecipazione dovuta o per cause di temporanea indisponibilità di mezzi. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 6 | SERVIZIO DISABILI | ## CARATTERISTICHE E FUNZIONAMENTO
I servizi per disabili hanno come obiettivo la necessità di sostenere e sviluppare l'autonomia e le capacità possibili delle persone non autosufficienti, in particolare dei disabili gravi e supportano le famiglie e le persone adulte con disabilità nei processi di inclusione nella realtà sociale.
Questo settore valuta la situazione e predispone un progetto personalizzato in cui sono indicati la natura del bisogno, la complessità e l'intensità dell'intervento, la sua durata. (art. 6, comma terzo, legge regionale n. 23 del 26 novembre 2003).
## Assistenza domiciliare disabili
### Tipologia e finalità
L'intervento di sostegno domiciliare, rivolto ai soggetti diversamente abili, si colloca, in una rete complessiva di servizi, come unità di offerta tendente a sviluppare e mantenere adeguate condizioni di vita nel contesto relazionale e ambientale in cui il soggetto vive.
Il servizio si prefigge di offrire un sostegno al nucleo familiare al fine di ridurre gli eventuali ricorsi a strutture residenziali.
#### Modalità di accesso
L'accesso al servizio avviene previo avviso pubblico emanato con atto del Dirigente, allegando la seguente documentazione:
- Verbale di invalidità civile pari al 100%;
- Verbale accertamento di handicap ai sensi della legge 104/92 art. 3, comma 3;
- Attestazione ISEE del nucleo familiare dell'utente;
- Copia del Documento di riconoscimento e codice fiscale del richiedente e del beneficiario;
- Fino alla predisposizione di un nuovo avviso potranno essere accolte altre richieste, in ordine cronologico di presentazione, purché il beneficiario sia in possesso dei requisiti di accesso.
- Tali richieste saranno collocate in un'apposita lista d'attesa e i beneficiari, in possesso dei requisiti previsti, potranno accedere al servizio di assistenza domiciliare in caso di scorrimento della stessa.
### Requisiti
- Cittadini residenti con inabilità di ordine fisico e psichico o sensoriale di età inferiore a 65 anni (gli ultra sessantacinquenni rientrano nell'assistenza domiciliare per anziani) con invalidità riconosciuta al 100% e con certificazione ai sensi della legge n.104/92 art. 3 comma 3;
- Non essere beneficiari di servizi presso i centri comunali o di altro tipo di assistenza domiciliare, salvo i casi di particolare gravità da valutare individualmente;
- Reddito ISEE del nucleo familiare non superiore ad € 25.000,00;
### Documentazione necessaria
- Istanza di partecipazione;
- Attestazione ISEE del nucleo familiare dell'utente e Dichiarazione sostitutiva unica prevista dall'articolo 4 del D.Lgs. 109/1998 integrato con il D..Lgs.130/2000;
- Copia del Documento di riconoscimento e codice fiscale del richiedente e del beneficiario;
- Certificato/i in originale o copia conforme rilasciato ai sensi della ex legge 104/92
- Estratto del verbale/i di invalidità o copia conforme rilasciato dalla commissione competente;
### Prestazioni di aiuto domestico
aiuto per il governo della casa, per l'assunzione dei pasti, assistenza per la pulizia e l'igiene personale e dell'ambiente, consegna di alimenti e aiuto nella preparazione dei pasti, servizio di lavanderia, stireria (all'interno dell'abitazione). Le attività di assistenza per il governo e l'igiene dell'abitazione vengono erogate solo in caso di persone sole o coppie inabili, senza figli e con situazione economica insufficiente.
### Assistenza di base e prestazioni para-infermieristiche di semplice attuazione
aiuto nell'alzata e messa a letto; mobilizzazione, predisposizione e posizionamento di cuscini o altri accessori antidecubito, cambio pannolone al bisogno, sorveglianza e controllo di raccolta catetere, controllo eventuale cannule o sondini, controllo rigurgiti, controllo dell'alimentazione, del rispetto delle norme igieniche elementari e nell'assunzione e nel corretto uso dei farmaci in stretto collegamento con il medico curante, con gli operatori sanitari e con glia altri operatori adibiti all'assistenza.
### Assistenza per favorire l'autosufficienza nelle attività giornaliere
accompagnatore, anche motorizzato per raggiungere i luoghi di diagnosi e cura o per commissioni varie, segretariato sociale.
## Interventi per favorire la vita di relazione
Assistenza in periodi di ospedalizzazione, rivolta esclusivamente alle persone disabili prive del sostegno delle relazioni familiari, con l'obiettivo di garantire la continuità con l'ambiente di vita del soggetto ospedalizzato nonché la preparazione al rientro a casa della persona disabile. Interventi di servizio sociale attraverso attività di consulenza personale e familiare, di attività di coordinamento e organizzazione del servizio, di collegamento con i vari servizi dell'Ente e del territorio.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
L'attività si svolge da due a sei ore settimanali, secondo quanto previsto dal programma individuale.
### Tempo di attivazione del servizio
L'utente sarà avviato al servizio, tenuto conto della posizione in graduatoria e delle disponibilità di posti.
### Istruttoria e valutazione delle domande – criteri per la formulazione delle graduatorie
Nel caso in cui le richieste superino la disponibilità dei posti, il Comune di Reggio Calabria stilerà una graduatoria di accesso al servizio in base ai criteri di seguito riportati:
### Condizioni familiari
- persona che vive sola senza coniuge e/o figli o altri familiari: punti 6
- persona che vive con coniuge e/o figli o altri familiari non autosufficienti: punti 5
- Presenza nel nucleo di minori : punti 1 per minore
### Valore dell'ISEE del nucleo familiare
- non superiore ad € 3.000: punti 10
- tra € 3.001,00 e € 6.000: punti 8
- tra € 6.001,00 e € 9.000: punti 6
- tra € 9.001,00 e €12.000: punti 4
- tra € 12.001,00 e 15.000: punti 2
- tra € 15.001,00 e € 20.000: punti 1
- oltre € 20.001,00: punti 0
A parità di punteggio la precedenza sarà assegnata nel rispetto dei criteri di seguito riportati:
- disabile solo;
- al possessore del reddito più basso;
La graduatoria sarà approvata con determinazione del Dirigente del Settore Welfare del Comune di Reggio Calabria. Essa verrà pubblicata all'Albo Pretorio e sul sito internet http://www.comune.reggio-calabria.it con valore di notifica a tutti gli interessati. Entro 10 giorni dalla pubblicazione sarà possibile presentare istanza di riesame della propria situazione. La graduatoria definitiva, ottenuta in seguito all'esame degli eventuali reclami, sarà pubblicata con le stesse modalità innanzi riportate.
Per gli ammessi in graduatoria in posizione eccedente le disponibilità, verrà formulata una lista di attesa, aggiornata e integrata trimestralmente in funzione delle variazioni intervenute nella condizione delle persone già beneficiarie del servizio.
Potranno comunque essere accolte istanze di accesso al Servizio anche oltre il termine di cui sopra, nell'ipotesi dell'insorgenza di gravi patologie o stati di handicap e in presenza di disponibilità di posti. Diversamente le istanze saranno inserite nella graduatoria e gli interessati potranno avere accesso ai servizi in caso di scorrimento della medesima.
### Cessazione e sospensione del servizio
Il Servizio può cessare in caso di:
- rinuncia scritta dell'utente ovvero del familiare di riferimento;
- trasferimento della residenza o domicilio da parte del beneficiario in Comuni fuori dal territorio distrettuale;
- decesso dell'assistito;
- accoglienza in strutture residenziali dell'utente;
- qualora vengano meno i requisiti di ammissione al servizio;
- sospensione, per qualsiasi causa, del servizio stesso a cura del Comune di Reggio Calabria.
## Servizio "Laboratori sociali per disabili adulti"
### Tipologia e finalità
Il servizio è finalizzato allo sviluppo ed al mantenimento delle capacità residue e dei livelli di autonomia raggiunti dai disabili adulti (18-64 anni) non gravi ed in assenza di patologia psichiatrica. Il servizio viene erogato in una struttura semiresidenziale aperta e flessibile, caratterizza per la promozione di interventi volti a favorire l'acquisizione, il potenziamento e le abilità pre lavorative.
Il Centro rimane aperto dal Lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 15,00.
### Modalità di accesso
L'accesso al servizio avviene previo avviso pubblico emanato con atto del Dirigente.
### Possono accedere al Centro:
- Utenti disabili residenti nel Comune di Reggio Calabria di età compresa tra i 18 e i 64 anni, con certificazione ai sensi della legge n.104/92 art. 3 comma 3 e con assenza di patologia psichiatrica;
### L'ammissione al Centro è subordinata al possesso dei seguenti requisiti:
- Valutazione di idoneità dell'utente;
- Elaborazione del progetto individualizzato educativo e riabilitativo da parte dei referenti tecnici dell'Organismo gestore.
### Documentazione necessaria:
- Istanza di partecipazione;
- Attestazione ISEE e Dichiarazione sostitutiva unica prevista dall'articolo 4 del D.Lgs. 109/1998 integrato con il D..Lgs.130/2000;
- Certificato/i in originale o copia conforme rilasciato ai sensi della ex legge 104/92 e estratto del verbale/i o copia conforme rilasciato dalla commissione competente;
### Ricettività
30 utenti giornalieri.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
L'attività è organizzata per sei giorni settimanali, con l'attivazione del servizio mensa.
### Costo del servizio
Gli utenti con un reddito ISEE superiore a € 9.000,00 contribuiranno mensilmente con € 30,00 alle spese del Centro.
### Tempo di attivazione del servizio
L'utente sarà avviato al servizio, tenuto conto della posizione in graduatoria.
## Centro diurno per disabili adulti
### Tipologia e finalità
Il servizio si caratterizza per il raggiungimento del recupero e dell'integrazione sociale del soggetto disabile attraverso l'attuazione di progetti socio-abilitativi individualizzati. La finalità è quella di realizzare un servizio che sia rivolto ai bisogni delle persone con disabilità garantendo il benessere dell'individuo ponendo l'attenzione alla loro unicità e globalità.
Il Centro rimane aperto dal Lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 15,00.
### Modalità di accesso
Regolamento adottato dal Consiglio Comunale con Determinazione n° 873 del 05/04/2017
### Possono accedere al Centro:
- Utenti disabili residenti nel Comune di Reggio Calabria di età compresa tra i 18 e i 64 anni, con certificazione ai sensi della legge n.104/92 art. 3 comma 3 e con assenza di patologia psichiatrica;
### L'ammissione al Centro è subordinata al possesso dei seguenti requisiti:
- Valutazione di idoneità dell'utente;
- Elaborazione del progetto individualizzato educativo e riabilitativo da parte dei referenti tecnici dell'Organismo gestore.
### Costo del servizio
Gli utenti con un reddito ISEE superiore a € 9.000,00 contribuiranno mensilmente con € 30,00 alle spese del Centro.
## Centri socio-educativi per minori diversamente abili
### Tipologia e finalità
Il servizio si configura come una struttura semi-residenziale di riferimento territoriale. Favorisce il recupero e l'integrazione sociale del minore disabile attraverso la predisposizione e l'attuazione di progetti socio-riabilitativi individualizzati, finalizzati al potenziamento delle capacità residue sane della persona con disabilità e all'integrazione del soggetto disabile nel contesto sociale di appartenenza. Ogni Centro ha una capacità ricettiva giornaliera di 40 utenti suddivisi in 2 turni pomeridiani.
### Requisiti
Minori disabili residenti nel comune di Reggio Calabria con età compresa tra i 5 e i 17 anni con certificazione rilasciata dall'Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile.
Fino alla predisposizione di un nuovo avviso potranno essere accolte altre richieste, in ordine cronologico di presentazione, purché il beneficiario sia in possesso dei requisiti di accesso.
### Modi di accesso
L'accesso al servizio avviene previa presentazione della domanda.
### Documentazione necessaria:
Istanza di partecipazione;
- Attestazione ISEE e Dichiarazione sostitutiva unica prevista dall'articolo 4 del D.Lgs. 109/1998 integrato con il D.Lgs.130/2000;
- Certificato/i in originale o copia conforme rilasciato ai sensi della ex legge 104/92 o certificazione rilasciata dall'Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile;
### Prestazioni
Il servizio prevede l'erogazione di interventi finalizzati allo sviluppo ed al mantenimento delle capacità residue e dei livelli di autonomia raggiunti dai minori disabili attraverso attività ricreative e socializzanti sulla base di un preciso programma prescritto dall'Equipe di Neuropsichiatria dell'ASP di Reggio Calabria in rapporto al progetto personalizzato, definito sulla base delle caratteristiche dell'utente, dei suoi bisogni, del suo contesto familiare e sociale e degli obiettivi individuali che si vogliono raggiungere.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
Ogni intervento avrà una durata standard di dodici mesi rinnovabili, salvo il minor tempo previsto dal programma di intervento ed in relazione al progetto di famiglia.
### Costo del servizio
nessuno
## Assistenza scolastica educativa culturale e alla comunicazione presso le istituzioni scolastiche di I grado
### Tipologia e finalità
Il servizio si colloca nel quadro degli interventi e delle azioni promosse dall'Amministrazione Comunale finalizzati a favorire l'integrazione scolastica dei soggetti disabili attraverso la promozione e la realizzazione di attività orientate a sostenere e sviluppare l'autonomia e le capacità degli stessi e ad assicurare piena esigibilità a diritti fondamentali come lo studio e l'educazione.
Il servizio di assistenza educativa e scolastica si intende ad integrazione e non sostituzione delle attività sostanziali di base e didattiche di competenza delle istituzioni scolastiche.
### Oggetto dell'intervento
È l'innovazione organizzativa del servizio di assistenza agli alunni disabili delle scuole dell'infanzia primarie e secondarie di 1° grado del comune di Reggio Calabria per il periodo scolastico, con l'obiettivo di superare sovrapposizioni e frammentazione, di promuovere la qualità dei servizi di assistenza e dell'offerta formativa, nonché di migliorare e razionalizzare l'utilizzo delle risorse impiegate.
Il Servizio si prefissa il raggiungimento del maggior grado possibile di integrazione sociale e scolastica per ciascun alunno disabile secondo quanto condiviso nel piano educativo individualizzato (PEI) e in considerazione delle specifiche e personali diverse abilità.
Il raggiungimento di tali obiettivi è realizzato attraverso l'affiancamento dell'alunno disabile da parte dell'assistente educativo o alla Comunicazione al fine di assicurare la piena integrazione scolastica agli alunni con disabilità certificata ai sensi dell'art. 3, comma 3 della L. 104/92.
I Dirigenti delle Istituzioni scolastiche attingono dalle 2 short list di Assistente Educativo e di Assistente alla Comunicazione secondo le modalità stabilite nel protocollo d'intesa con il comune di Reggio Calabria.
### Requisiti
Alunni in situazione di grave e gravissima disabilità riconosciuta ai sensi dell'art. 3, comma 3 della Legge 104/1992, delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di 1° grado, ricadenti sul territorio comunale.
### A chi rivolgersi
Alla scuola di appartenenza.
### Documentazione necessaria
Certificazione ai sensi della L. 104/92 art. 3 comma 3
### Prestazioni
Fornire sostegno educativo culturale ed alla comunicazione agli alunni disabili.
### Modi e tempi d'erogazione delle prestazioni
Tale servizio si svolge per 4 ore giornaliere direttamente nelle scuole di appartenenza degli alunni in situazione di difficoltà ed opera strettamente con gli insegnanti di classe e di sostegno per l'intero anno scolastico di riferimento.
## Trasporto
### Tipologia e finalità
Il servizio si colloca nell'ambito della programmazione degli interventi a favore delle persone disabili e loro famiglie del Comune di Reggio Calabria e nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 8 comma 1, lett. g della Legge n. 104/92 " Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione scolastica, sociale e i diritti delle persone disabili", ai sensi del quale l'inserimento e l'integrazione sociale della persona disabile si realizzano mediante provvedimenti che assicurino la fruibilità dei mezzi di trasporto pubblico e privato e l'organizzazione di trasporti specifici nonché secondo quanto stabilito dall'art. 26, comma 2, della stessa legge ai sensi del quale i Comuni assicurano, nell'ambito delle proprie ordinarie risorse di bilancio, modalità di trasporto individuali per le persone disabili non in grado di servirsi di mezzi pubblici.
### Modi di accesso
Attualmente, il servizio si espleta tramite concessione di buoni servizio (voucher) nominativi corrispondenti al numero delle presenze presso le scuole o i centri socio-riabilitativi ai soggetti disabili, tenendo conto del modello ISEE e secondo le seguenti fasce di reddito:
- inferiore a € 5000: € 250
- da 5001,00 a 10000,00: € 225,00
- da 10001,00 a 15000,00: € 200
- da 15.001,00 a 20.000,00: € 175
- 20.001,00 a 25.000,00: € 125
- 25.001,00 a 30000,00: € 100
L'accesso al servizio è riservato in via prioritaria ai soggetti in situazione di disabilità riconosciuta ai sensi della L.104/1992, residenti nel Comune di Reggio Calabria e frequentanti le Scuole Primarie e Secondarie di I grado e, subordinatamente alla disponibilità delle risorse finanziarie destinate al servizio, ai soggetti disabili frequentanti i Centri Socio-Educativi o Socio Riabilitativi presenti sul territorio comunale.
### Requisiti
Persone disabili residenti nel Comune di Reggio Calabria che si ritrovano in situazione di invalidità uguale o superiore al 74% o riconosciuti tali ai sensi della Legge 118/71 o ai sensi della Legge 104/92.
È rivolto ai soggetti frequentanti la Scuola Primaria e Secondaria di I grado o i Centri Socio-Riabilitativi presenti nel territorio comunale.
### Documentazione necessaria:
- Copia del Certificato rilasciato ai sensi della ex legge 104/92 art. 3, comma 3 e/o estratto del verbale rilasciato dalla commissione competente;
- Dichiarazione sostitutiva unica prevista dall'articolo 4 del D.Lgs. 109/1998 integrato con il D.Lgs.130/2000;
- Attestazione ISEE;
- Fotocopia del documento di identità e del codice fiscale;
- Certificato di frequenza.
## Contributo per l'abbattimento delle barriere architettoniche
È un contributo a fondo perduto erogato dalla Regione Calabria e finalizzato alla realizzazione di interventi per la rimozione delle barriere architettoniche negli edifici privati in presenza di portatori di Handicap.
I requisiti e i criteri per accedere al contributo sono stabiliti dalla Legge 9 gennaio 1989 n° 13.
Le domande devono essere presentate al Settore su moduli predisposti, in bollo, entro il 1 marzo di ogni anno dal disabile (o da chi ne esercita la tutela o la potestà) per l'immobile nel quale egli ha la residenza abituale e per opere volte a rimuovere gli ostacoli alla sua mobilità.
L'erogazione dei contributi è effettuata da Comune dopo l'esecuzione delle opere, l'acquisto e l'installazione delle attrezzature, sulla base della presentazione della documentazione attestante le spese sostenute mediante fatture quietanzate e previa verifica della Residenza anagrafica.
I destinatari: soggetti con difficoltà motorie e deambulatorie certificate sensibilmente ridotte. L'intervento riguarda un immobile costruito prima del 11.08.1989.
## Contrassegni disabili
Il contrassegno disabili è un tagliando con il simbolo grafico della disabilità che permette alle persone con problemi di deambulazione e ai non vedenti di usufruire di facilitazioni nella circolazione e nella sosta dei veicoli a loro servizio, anche in zone vietate alla generalità dei veicoli.
Si tratta di una speciale autorizzazione che, previo accertamento medico, viene rilasciata dal Comune di residenza (art. 188 del codice della Strada, CdS, e art. 381 del Regolamento di esecuzione del CDS); è un atto amministrativo autorizzatorio che rimane di proprietà comunale anche se affidato alla detenzione temporanea della persona fisica indicata.
### Procedura Rilascio Contrassegni:
- L'interessato deve presentare domanda al Sindaco del Comune di residenza, nella quale deve dichiarare sotto la propria responsabilità i dati personali e gli elementi oggettivi che giustificano la richiesta;
- Certificazione medica rilasciata dall'Ufficio Medico legale dell'ASP, dalla quale risulta che nella visita medica è stato espressamente accertato che la persona per la quale viene chiesta l'autorizzazione ha effettiva capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta.
- L'autorizzazione ha validità 5 anni.
Il rinnovo avviene con la presentazione del Certificato medico curante che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che ne hanno determinato il rilascio.
Per le persone con un'invalidità temporanea in conseguenza di infortunio o per altre cause patologiche, l'autorizzazione può essere rilasciata a tempo determinato. In tal caso, la relativa certificazione medica deve specificare il presumibile periodo di durata dell'invalidità. Trascorso tale periodo è consentita l'emissione di un nuovo contrassegno a tempo determinato previa ulteriore certificazione medica rilasciata dall'Ufficio Medico dell'ASP che attesti che le condizioni della persona invalida danno diritto all'ulteriore rilascio.
Sono esentati dalla visita medico legale e presentazione ai sensi della L. 5/2012 le persone non vedenti (ciechi assoluti ai sensi della L. 138/2001) per i quali resta necessaria l'esibizione di documenti di comprova presso gli uffici di rilascio.
## Documentazione necessaria:
- Istanza di rilascio;
- Certificazione medico – legale o verbale di invalidità nel quale si evince che la persona ha capacità di deambulazione/motorie sensibilmente ridotta ex art. 381 Regolamento Codice della Strada;
- Documento di identità del richiedente e codice fiscale;
- 2 foto formato tessera
- Se il contrassegno viene rilasciato per un periodo inferiore ai 5 anni sono necessarie 2 marche da Bollo da € 16,00. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 7 | SERVIZIO CIVILE | ## Caratteristiche e funzionamento.
È un'opportunità diretta a quei giovani dai 18 ai 28 anni di età che hanno intenzione di dedicare un anno della propria vita a favore di un'attività solidaristica intesa come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore di coesione sociale.
Il servizio civile volontario garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, un importante e spesso unica occasione di crescita personale, un'opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il Servizio Civile Nazionale sono i seguenti: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale.
### Finalità
La Legge n. 64/01, con cui è stato istituito il Servizio Civile Nazionale, prevede all'art.1 il raggiungimento delle seguenti finalità:
- concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari;
- favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale;
- promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli;
- partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;
- contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero.
- Modalità di accesso. L'accesso ai progetti di Servizio civile avviene previo bando pubblico di selezione, emanato con atto del Dirigente, rivolto ai giovani, in possesso dei requisiti richiesti, presentando, entro la data di scadenza prevista dal bando, la domanda di partecipazione.
È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile nazionale, da scegliere tra i progetti inseriti nell'avviso dell'Ente. La presentazione di più domande comporta l'esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nei bandi. Tutti i candidati sostengono una selezione che è effettuata direttamente dall'Ente che realizza il progetto e si basa su un colloquio, su un test psicoattitudinale e sulla valutazione dei titoli posseduti.
### Requisiti
Possono partecipare alla selezione tutti i giovani, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda siano in possesso dei seguenti requisiti:
- abbiano compiuto il 18° e non superato il 28º anno d'età;
- siano in possesso della cittadinanza italiana;
- godano dei diritti civili e politici;
- non siano stati condannati con sentenza di primo grado per delitti non colposi commessi mediante violenza contro persone o per delitti riguardanti l'appartenenza a gruppi eversivi o di criminalità organizzata.
Ulteriori requisiti potranno essere richiesti, da parte dell'Ente, connessi all'attuazione dei singoli progetti.
### A chi rivolgersi
All'Ufficio del Servizio civile, via S. Anna II tr. snc – Corpo H 1° piano - Palazzo Ce.Dir.
### Documentazione necessaria
La domanda di partecipazione in formato cartaceo, indirizzata direttamente al Comune di Reggio Calabria – Ufficio Servizio Civile via S. Anna II tr. snc – Palazzo Ce.Dir., deve pervenire entro e non oltre la data di scadenza prevista dall'Avviso. Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione.
La domanda, firmata dal richiedente, deve essere:
- redatta secondo il modello riportato nell'Allegato 2 all'Avviso, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni riportate in calce al modello stesso e avendo cura di indicare la sede per la quale si intende concorrere;
- accompagnata da fotocopia di valido documento di identità personale;
- corredata dalla scheda di cui all'Allegato 3 contenente i dati relativi ai titoli.
### Prestazioni del volontario
Le prestazioni richieste dai progetti di Servizio civile possono consistere in: attività di assistenza ad anziani, minori, immigrati, disabili e malati; attività di cura, riabilitazione e reinserimento sociale; attività di protezione civile, difesa ecologica e salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale.
Tutti i progetti sono predisposti al fine di garantire la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani.
### Durata e svolgimento del servizio
La durata del servizio civile è di 12 mesi. L'orario di svolgimento, stabilito dall'ente, in relazione alla natura del progetto, è distribuito su 5 o 6 giorni, per un minimo di 30 di ore servizio settimanali ovvero monte ore annuo di servizio dei volontari (minimo 1400).
### Trattamento economico dei volontari
Ai volontari spetta un compenso di €. 14,46 netti giornalieri, per un totale €. 433,80 netti mensili.
Il pagamento avviene in modo forfettario per complessivi trenta giorni al mese, per i dodici mesi di durata del progetto, a partire dalla data di inizio.
### Standard di qualità
L'Ente è dotato di un sistema di monitoraggio che rappresenta un momento fondamentale dell'organizzazione, gestione e controllo delle attività progettuali, dell'efficacia dei vari momenti formativi, della qualità delle risposte dei volontari nonché del loro grado di motivazione, coinvolgimento e acquisizione di nuove abilità e competenze, della validità operativo-funzionale delle figure di riferimento, dell'adeguatezza del servizio ai risultati attesi e alla customer satisfaction.
### Indicatori di qualità
Schede di valutazione e questionari che vengono somministrati quadrimestralmente ai volontari per verificare l'andamento del servizio. |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 8 | SERVIZIO "INCLUSIONE SOCIALE, POLITICHE DELL'IMMIGRAZIONE E DELL'ACCOGLIENZA, CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE" | ## Bonus energia elettrica (Decreto Interministeriale 28 dicembre 2007 e Decreto legge n. 185/08)
Ammissione al regime di compensazione per la fornitura dell'energia elettrica. È uno strumento che mira a garantire alle famiglie in condizioni di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l'energia elettrica. L'istanza di durata annuale si presenta presso il Comune di residenza, corredata dai seguenti documenti;
- Copia documento identità
- Copia fattura di energia elettrica di qualsiasi gestore
- Certificato ISEE
## Bonus gas (Decreto legge n. 185/08 Art. 3 comma 9 – Ammissione al regime di compensazione per la fornitura di gas)
È uno strumento rivolto alle famiglie a basso reddito e/o numerose, di riduzione sulle bollette. Il bonus vale per i consumi nell'abitazione di residenza. L'istanza di durata annuale si presenta presso il Comune di residenza, corredata dai seguenti documenti;
- Copia documento identità
- Copia fattura gas di qualsiasi gestore
- Certificato ISEE
## Assegno per nuclei familiari con tre figli minori (Art. 65 Legge 23/12/98 n. 448 e ss.mm.ii.)
È un aiuto economico che spetta alle famiglie con almeno tre figli minori, con un reddito ISEE 2017 non superiore a euro 8.555,99.
L'istanza si presenta nel Comune di residenza su apposito modello, a seguito di apposito Avviso da parte dell'INPS di avvio della procedura con scadenza entro e non oltre il 31 Gennaio dell'anno successivo, corredata dai seguenti documenti;
- Copia documento identità
- Copia codice fiscale
- Certificazione ISEE con dichiarazione sostitutiva
- Codice IBAN trascritto sull'istanza
## Assegno di maternità (Legge 26 marzo 2001 n° 151 art. 74 e ss.mm.ii)
È un assegno che la madre non lavoratrice può chiedere al proprio Comune di residenza per la nascita del figlio oppure per l'adozione o l'affidamento preadottivo di un minore di età non superiore ai 6 anni (o ai 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali).
La madre lavoratrice può chiedere l'assegno se non ha diritto all'indennità di maternità dell'Inps oppure alla retribuzione per il periodo di maternità. Se l'importo dell'indennità o della retribuzione è inferiore all'importo dell'assegno, la madre lavoratrice può chiedere al Comune l'assegno in misura ridotta. L'assegno di maternità spetta a condizione che i redditi ed i patrimoni posseduti dal nucleo familiare della madre al momento della data della domanda di assegno non superino il valore dell'Indicatore della Situazione Economica (ISE) applicabile alla data di nascita del figlio (ovvero di ingresso del minore nella famiglia adottiva o affidataria).
L'istanza si presenta nel Comune di residenza su apposito modello, corredata dai seguenti documenti;
- Copia documento identità
- Copia codice fiscale
- Certificazione ISEE con dichiarazione sostitutiva
- Codice IBAN trascritto sull'istanza
## Sostegno inclusione attiva (SIA)
Il Settore Welfare del Comune di Reggio Calabria, in esecuzione al Decreto del 26 Maggio 2016 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, registrato alla Corte dei Conti al N. 2570 del 15 giugno 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 Luglio 2016, ha avviato nel Comune di Reggio Calabria il Sostegno per l'inclusione attiva (SIA)
Il SIA è una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata.
Il sussidio è subordinato ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dal servizio sociale del Comune di residenza con il coinvolgimento del CPI (CENTRO PER L'IMPIEGO), che coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e minori sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni.
Il beneficio è concesso bimestralmente e viene erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta SIA) con la quale si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati.
La Carta può essere anche utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas.
Il richiedente (componente del nucleo familiare), al momento della presentazione della domanda di partecipazione e per l'intera durata dell'erogazione del beneficio, deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Richiedente:
- Essere cittadino italiano o comunitario ovvero familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno permanente ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- Essere residente in Italia da almeno due anni (al momento della presentazione della domanda)
- Composizione del nucleo familiare:
- Presenza di almeno un componente minorenne o di un figlio disabile, ovvero di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l'unico requisito familiare posseduto la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica);
- Requisiti Economici:
- ISEE inferiore o uguale a 3.000 (3 mila) euro;
- Non beneficiare di altri trattamenti economici: il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili;
- Non beneficiare di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati: non può accedere al SIA chi è già beneficiario della NASP, dell'ASDI o altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati;
- Assenza di beni durevoli di valore: Nessun componente deve possedere Autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta oppure Autoveicoli di cilindrata superiore a 1.330 cc (250 cc in caso di motoveicoli) immatricolati nei 3 anni antecedenti la domanda;
La misura si è conclusa il 31 ottobre 2017 in quanto dal 1 Dicembre c.a. è stato avviato il REI.
## REI (Reddito di inclusione sociale):
Il REI è il nuovo sussidio contro la povertà. Verrà erogato dal gennaio 2018 sulla nuova Carta Rei. Vediamo a chi spetta, requisiti e importo, e come fare domanda per il reddito di inclusione sociale.
Il Rei andrà a sostituire il Sostegno all'inclusione attiva e l'assegno di disoccupazione Asdi. E diventerà così lo strumento unico nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, e sarà composto di due parti. Un assegno mensile, che avrà un importo variabile secondo le dimensioni del nucleo familiare e altre variabili. E un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo.
Potranno accedere al Rei le famiglie con valore ISEE non superiore ai 6mila euro, indicatore ISR non superiore ai 3mila euro, patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non superiore ai 20mila euro. E un patrimonio mobiliare non superiore a 10 mila euro. Per il patrimonio immobiliare la soglia si riduce a 6mila euro per i nuclei familiari composti da una persona e a 8mila euro per i nuclei composti da due persone.
Nella erogazione del reddito di inclusione sociale verrà data la precedenza alle famiglie con figli minorenni o disabili, donne in gravidanza e disoccupati con età superiore ai 55 anni.
Il sussidio sarà caricato sulla Carta Rei, che sostituirà la Carta Acquisti. Metà dell'assegno potrà essere prelevato in forma di contante, e l'altra metà speso in negozi convenzionati.
Sarà compatibile con alcune tipologie di situazione lavorativa. Ma non con altri sussidi per la disoccupazione, come ad esempio il Naspi, eventualmente goduti da altri membri del nucleo familiare.
## PROGETTI NAZIONALI ED EUROPEI
Realizzazione delle attività del progetto del Comune di Reggio Calabria Codice - PROG. N. AV3-2016_CAL_30, finanziato nell'ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) " INCLUSIONE" a Valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE) Programmazione 2014/2020, finalizzato all'attuazione del sostegno per l'inclusione attiva dei nuclei familiari beneficiari della misura economica SIA/REI;
Realizzazione della IV annualità del Progetto Nazionale per l'inclusione scolastica dei minori Rom, Sinti e Camminanti" finanziato a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014/2020, Programma operativo (PON) " Inclusione", finalizzato a promuovere una scuola più inclusiva e a combattere la dispersione scolastica, dei bambini RSC e di tutti i bambini presenti nella classe di progetto, con l'idea che una scuola inclusiva sia una scuola accogliente e migliore per tutti. Il progetto mira ad integrare gli obiettivi di sostegno scolastico con quelli volti alla promozione del benessere complessivo del bambino in relazione alla sua famiglia;
## IMMIGRAZIONE
Misure straordinarie di accoglienza di Adulti e minori stranieri non accompagnati extracomunitari, provenienti dagli sbarchi nel porto di Reggio Calabria o da altri porti;
Gestione Centri di Accoglienza di primo soccorso (CPSA e CAS) per minori stranieri non accompagnati;
Gestione Fondo Nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in strutture autorizzate e/o accreditate ai sensi delle normative nazionali e regionali in materia di minori;
Gestione Servizio SPRAR COD. n. 181 (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) biennio 2016/2017 in prosecuzione per il Triennio 201872020; |
calabria | public_services | service_charter | Comune di Reggio Calabria (RC) | 2018-05-14 | dc0927d319b74b47f11d440c93fdfc1a | 9 | Informazioni di carattere generale | ## I.S.E.E.
L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) I.S.E.E. significa Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Si tratta di un numero che INDICA familiare.
L'indicatore della situazione economica equivalente (I.S.E.E.) è calcolato come rapporto tra l'indicatore della situazione economica e un parametro relativo al numero dei componenti il nucleo familiare.
È obbligatorio presentare l'I.S.E.E. da parte dei cittadini che richiedono l'accesso agevolato a prestazioni o servizi comunali non destinati all'intera comunità in generale.
Per effettuare il calcolo dell'I.S.E.E. occorre consegnare la dichiarazione sostitutiva unica (moduli disponibili sul sito www.inps.it nella parte "Servizi online") correttamente compilata, presso qualunque Centro di Assistenza Fiscale (C.A.F.) autorizzato.
Il C.A.F. provvederà all'elaborazione della certificazione ISEE che consegnerà al richiedente.
A seguito delle nuove diposizioni ministeriali è possibile autocertificare l'ISEE.
## SUGGERIMENTI, OSSERVAZIONI E RECLAMI
Gli utenti o i loro familiari, quando lo ritengono opportuno, possono avanzare un reclamo sui disservizi insorti prima, durante o dopo l'avvio del servizio. Le segnalazioni di reclamo o qualsiasi tipo di richiesta, utilizzate, poi, per ottenere piani di miglioramento del servizio erogato, possono essere presentate all'U.R.P. (Ufficio per i Rapporti con il Pubblico), presso il Ce.Dir, via S. Anna II tronco, tramite compilazione di apposito modulo.
I dati di contatto e tutte le informazioni sono consultabili all'indirizzo: www.reggiocal.it. Il modulo è disponibile anche sul sito web del Comune di Reggio Calabria inserendo direttamente il seguente link: http://www.reggiocal.it/on-line/Home/StrutturaUffici/UfficioRelazioniconilPubblico/SegnalazioniReclamiSuggerimenti.html.
Il reclamo non sostituisce il ricorso ad altri mezzi di tutela dei propri diritti previsti dalle vigenti disposizioni.
Informativa ai sensi dell'art. 13 del Decreto Legislativo 196/2003: "Il trattamento dei dati personali è finalizzato unicamente all'esame della segnalazione e ad informare sull'esito della comunicazione. Il conferimento dei dati non è obbligatorio; l'eventuale rifiuto comporta l'impossibilità di ottenere risposta. Il trattamento sarà effettuato da soggetti incaricati, con l'utilizzo di procedure anche informatizzate, in grado di tutelare e garantire la riservatezza dei dati, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196. I dati potranno essere comunicati ad altri Enti solo per i fini istituzionali inerenti l'espletamento della richiesta. I responsabili del trattamento sono i Dirigenti di Servizio".
## ASCOLTO DEI CITTADINI
I servizi alla persona devono connotarsi per essere sempre più mirati alle effettive esigenze della popolazione, meno autoreferenziali, capaci di proporre soluzioni innovative e durature, e non solo di rispondere ai bisogni nella fase acuta, superando la logica dello sportello e il modello bisogno-risposta, che ha prodotto nuovi e sempre maggiori bisogni, invece che diminuirli.
Il soggetto dell'intervento da utente, come viene, a volte, ancor oggi chiamato, anche quando non chiede proprio nulla, è diventato cliente, e cioè soggetto che ha il diritto di dire la sua, di scegliere.
Ancor più, dovrebbe essere considerato un partner, un attore, con l'operatore, dell'intervento stesso.
I servizi alla persona riguardano tutte quelle attività che coinvolgono gli operatori in un rapporto diretto coi beneficiari, tale che il prodotto e il processo del servizio coincidono. Caratteristiche fondamentali sono la comunicazione e la relazione fra operatore/i e beneficiari, che vengono realizzati in unica soluzione. Nel servizio alla persona l'azione specifica dell'operatore (accudire, comunicare, formare, curare, ecc.) è allo stesso tempo, processo (l'atto dell'accudire, con tutto ciò che comporta; l'atto del comunicare, con tutte le sue implicazioni; ecc.) e prodotto (le conseguenze dell'attenzione prestata, il contenuto informativo della comunicazione, ecc)
Le azioni progettuali devono essere definite con la scansione temporale, al fine di poter costantemente monitorare lo stato di attuazione del progetto di intervento sociale.
Ascoltare e comprendere a fondo i bisogni che il cittadino esprime porre attenzione costante al suo giudizio sviluppare e migliorare la capacità di dialogo e di relazione tra chi eroga il servizio e chi lo riceve riprogettare, di conseguenza, sia le politiche pubbliche che il sistema di erogazione dei servizi.
## DIRITTI DEI CITTADINI
Il Servizio Sociale mira ad assicurare il benessere dell'utente nel rispetto di alcuni elementi fondamentali che contribuiscono a determinare un clima sereno e familiare.
- Ogni utente ha il diritto di essere accolto ed assistito con premura ed attenzione, nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni: d'altronde, condizione essenziale per sviluppare relazioni di fiducia tra l'utente e gli operatori addetti ai vari servizi è che l'utente sia protetto da qualsiasi pressione sulle proprie convinzioni morali, politiche, culturali e religiose.
- L'utente ed i suoi familiari hanno il diritto di ottenere dai gestori dei servizi informazioni relative alle caratteristiche della prestazioni dagli stessi erogati, alle modalità di accesso ed alle relative competenze. Inoltre, hanno il diritto di essere informati sul Piano di Assistenza Individualizzato, alla cui stesura realizzazione e verifica partecipano tutte le figure che compongono l'équipe multi-professionale.
- L'utente in età matura ha diritto di essere trattato professionalmente da parte del personale che è tenuto a rivolgersi in modo cortese e rispettoso, individuandolo con il suo nome e cognome (senza utilizzare appellativi confidenziali né, tanto meno, epiteti riferiti ad eventuali patologie dalle quali è affetto). Per i minori il personale è autorizzato a rivolgersi con il nome di battesimo.
- L'utente ha diritto alla riservatezza, nel pieno rispetto del pudore e dell'intimità personali: tutti i dati e le informazioni devono perciò rimanere segreti.
- L'utente ha diritto ad essere informato con parole semplici su tutto ciò che riguarda l'intervento di assistenza che lo riguarda, affinché ne sia pienamente consapevole e partecipe.
- L'utente ha il diritto di esprimere eventuali reclami su disservizi; ha diritto a conoscere entro un determinato periodo di tempo l'esito dell'eventuale reclamo presentato e ha diritto ad esprimere il proprio parere sulla qualità delle prestazioni, dei servizi, dell'assistenza ricevuta.
- L'utente ha diritto di essere sostenuto nella vita di relazione, evitando nei suoi confronti ogni forma di ghettizzazione, favorendo i rapporti familiari, il contatto con amici o conoscenti o vicinato.
- L'utente ha il diritto di essere salvaguardato da ogni forma di violenza fisica e/o morale.
## DOVERI DEI CITTADINI
Ugualmente ai cittadini è chiesto:
- di fornire la massima collaborazione e correttezza nei confronti degli operatori al fine di rendere il più efficace possibile la loro attività;
- di impegnarsi per adeguare i propri comportamenti alle informazioni fornite dagli operatori;
- di rispettare le regole in vigore, nonché gli ambienti, le attrezzature e gli arredi;
- di rispettare le norme di buona educazione nel rapporto con il personale;
- di evitare comportamenti che possano creare situazioni di disturbo e disagio per altri cittadini e per gli operatori;
- Nell'eventualità in cui l'utente intendesse rinunciare, secondo la propria volontà, a prestazioni programmate, deve informare tempestivamente la struttura.
- L'utente deve sempre comunicare agli operatori professionali tutte le informazioni relative a improvvisi cambiamenti alle sue condizioni di salute ed a farmaci di cui fa uso.
- L'utente ha il diritto di essere trattato sempre con rispetto ed educazione ed il dovere di rispettare ed essere educato nei confronti dell'operatore assegnato.
## FATTORI, INDICATORI, STANDARD DI QUALITÀ E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
Il Settore Welfare si impegna a monitorare il grado di soddisfazione degli ospiti tramite la somministrazione di appositi questionari durante ed alla fine del servizio offerto. Tali dati verranno utilizzati per elaborare statistiche in merito alla frequenza e al valore degli indicatori qualitativi e quantitativi desunti dai questionari.
Il Settore metterà a disposizione del pubblico i risultati delle indagini sulla soddisfazione dell'utente.
L'analisi delle esigenze e aspettative degli utenti identificano gli elementi che vengono considerati come fattori di qualità del servizio erogato; per ciascuno di questi fattori si definiscono gli indicatori di prestazione e si fissa lo standard minimo di qualità.
La qualità di un servizio è l'insieme delle caratteristiche alle quali il cittadino attribuisce valore.
In altre parole, la qualità si misura in funzione della capacità del servizio di soddisfare i bisogni e le aspettative dei propri utenti.
La presente Carta è uno strumento che si inserisce in un sistema più ampio per la qualità. Tale sistema comprende:
- Le indagini di Customer Satisfaction: Tali indagini sono finalizzate a conoscere sia come i cittadini/clienti valutano il servizio erogato sia quali sono le aspettative degli stessi rispetto a quel servizio: il gap fra la percezione del servizio e le aspettative dei cittadini/clienti consente inoltre di individuare le aree critiche nell'erogazione del servizio. Inoltre le indagini consentono di mettere a punto gli "indicatori esterni" che forniscono una misura della percezione dei cittadini sulla qualità.
- Gli indicatori di prestazione correlati ai bisogni dei cittadini: Gli standard, definiti a partire dalle esigenze dei cittadini, consentono la verifica della qualità offerta e il rispetto del livello garantito, configurando anche un obiettivo per il miglioramento. Inoltre consentono una misura oggettiva delle prestazioni dell'Ente, anche senza la consultazione diretta dei cittadini.
- Le attività di miglioramento dei processi: una volta definiti gli standard da garantire, occorre mettere in moto tutte quelle azioni tese a raggiungere questi standard e a migliorare le performance.
Il sistema per la Qualità come descritto sopra rappresenta un sistema dinamico, in continua evoluzione, di cui la Carta è un elemento che nasce dall'integrazione dei diversi strumenti e attraverso questi si verifica e si aggiorna. |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 1 | 1 Premessa | La carta dei servizi ha un ruolo importante nei rapporti tra azienda e utenza. Essa risponde, principalmente, a tre obiettivi:
- esplicitare i fattori da cui dipende la qualità dei servizi affidati ad ATAM per mezzo del contratto di servizio;
- dichiarare i risultati raggiunti nell'anno passato e formulare gli obiettivi per l'anno in corso (2020)
- testimoniare il valore di un patrimonio di professionalità e di mestieri che ancora resiste, nonostante tutto; stiamo infatti attraversando uno dei momenti più difficili dall'ultimo dopoguerra e riteniamo fondamentale, per poter superare questo momento, contribuire alla difesa e valorizzazione di tutti quei plessi produttivi ed umani presenti nel nostro territorio.
Un'azienda di trasporto pubblico rappresenta un bene per la collettività. Il lavoro che giornalmente il nostro personale di linea, gli operatori della manutenzione, gli addetti alla sosta e al servizio scolastico, gli impiegati e i tecnici compiono contribuisce a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a tutelare l'ambiente urbano.
Quest'anno, purtroppo, a causa dell'emergenza Covid-19 ancora peraltro in corso, ed al fine di garantire la massima sicurezza del nostro personale e dei nostri utenti, non è stato possibile effettuare l'indagine di customer satisfaction: ce ne scusiamo comunque e speriamo di poterla effettuare prima possibile perché sappiamo quanto è importante sapere quello che i nostri utenti pensano di noi e come valutano gli sforzi che giornalmente compiamo per offrire i nostri servizi.
La Carta può dunque essere interpretata come un "documento di riferimento" per la tutela dell'utenza e insieme uno strumento utile per conoscere l'attività dell'azienda e per rendere conto della sua attività. |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 2 | 2 Riferimenti normativi | La carta dei servizi viene annualmente redatta in attuazione dell'art. 2 della legge 11 luglio 1995 n. 273, sulla base dei principi del DPCM del 27 gennaio 1994 e dello schema generale di riferimento valido per il settore trasporti allegato al DPCM del 30 dicembre 1998.
Secondo quanto stabilito dal DPCM del 1998 i soggetti erogatori di servizi pubblici devono:
- individuare i fattori da cui dipende la qualità del servizio;
- adottare e pubblicare i relativi standard di qualità e quantità di cui assicurano il rispetto;
- predisporre programmi annuali per il progressivo miglioramento degli standard adottati.
La carta dei servizi nasce a seguito dell'attività di rivalorizzazione messa in atto da alcuni degli Stati membri della Comunità Europea a favore dei servizi pubblici.
La sua nascita si ispira in particolare a due punti fondamentali della nostra legislazione:
- Art. 16 della Costituzione italiana "ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi";
- Art. 8 del Trattato di Maastricht "ogni cittadino dell'Unione Europea ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri".
Al fine di approfondire i termini secondo cui la carta dei servizi viene elaborata di seguito sono riportati i riferimenti normativi a partire dalla prima Direttiva del 1994 ad oggi:
- Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994 recante "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici" O Art. 2 Decreto-Legge 12 maggio 1995 n. 163 convertito in Legge 11 luglio 1995 n. 273 recante "Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni"
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 maggio 1995 che individua i settori di erogazione dei servizi pubblici per l'emanazione degli schemi generali di riferimento
- Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 30 gennaio 1997
- Legge 30 luglio 1998 n. 281 recante "Disciplina dei diritti e dei doveri dei consumatori e degli utenti"
- Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 1998 recante "Schema generale di riferimento per la predisposizione della Carta dei servizi pubblici del settore trasporti"
- Art. 2 comma 461 Legge Finanziaria 2008.
- Regolamento CE n 181/2011 che modifica il Regolamento CE n. 2006/2004, relativo ai diritti dei passeggeri del trasporto effettuato con autobus |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 3 | 3 Principi generali della carta dei servizi | Con la Carta dei Servizi l'ATAM SpA si impegna ad assicurare l'esercizio delle proprie attività servizi svolti nel rispetto dei principi di: UGUAGLIANZA, IMPARZIALITÀ, CONTINUITÀ e REGOLARITÀ, PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA ed EFFICACIA, LIBERTÀ DI SCELTA.
La nostra azienda ha individuato alcuni fattori di qualità (regolarità del servizio, puntualità dei mezzi, sicurezza del viaggio, pulizia dei mezzi, comfort del viaggio, informazioni alla clientela, attenzione all'ambiente) su cui si fonda la percezione della qualità del servizio erogato da parte del cliente. Ognuno di questi fattori sarà quantificato per mezzo di indicatori che permettono di misurare i livelli prestazionali del servizio erogato. |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 4 | 4 Quali sono i servizi gestiti da ATAM SpA | ATAM SpA offre alla città di Reggio Calabria un servizio urbano e ad alcuni comuni limitrofi un servizio extraurbano. Il servizio di trasporto pubblico costituisce il cuore delle attività aziendali; intorno a questo abbiamo definito negli ultimi anni un'offerta integrata di mobilità, proponendo ai cittadini, oltre al Tpl, anche altri servizi come:
- il trasporto scolastico;
- il servizio noleggio;
- il servizio turistico
- la gestione dei parcheggi su strada e le attività di controllo ad essa complementari.
I principali dati di riferimento sono elencati nella tabella che segue:
- Territorio servito: 403 km2
- Numero dipendenti: 270
- Numero autobus urbani circolanti: 90
- Numero autobus extraurbani circolanti: 9
- Numero pullman granturismo: 2
- Numero autobus cabrio: 1
- Lunghezza rete: 715 km
- Numero scuolabus: 20
- Numero posti auto gestiti: 2.554 |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 5 | 5 Informazioni | Le informazioni dei servizi erogati (orari e percorsi delle nostre linee, tariffe di viaggio e sosta, elenco rivendite) possono essere ottenute:
- telefonando al numero verde 800 28 26 00 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30 ed il martedì e giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 17.00);
- telefonando al centralino di ATAM SpA: 0965 620 121;
- scrivendo alla sede ATAM SpA di Via Foro Boario, 89100 Reggio Calabria;
- recandosi presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico c/o il Terminal Bus ATAM di Largo Botteghelle, sul Viale Calabria, esclusivamente dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30 ed il martedì e giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 17.00;
- collegandosi al sito internet www.atam.rc.it o inviando una e-mail agli indirizzi info@atam-rc.it o atam@pec.it;
- collegandosi alla nostra pagina Facebook (@ATAM SpA).
Gli utenti possono altresì effettuare segnalazioni, sporgere reclami o suggerire proposte per il miglioramento dei nostri servizi. Riteniamo che tutto ciò sia uno strumento utile per crescere insieme. |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 6 | 6 Organi Sociali | AMMINISTRATORE UNICO:
- dott. Francesco Perrelli
COLLEGIO DEI REVISORI:
- dott. Giuseppe Gullì (Presidente),
- dott.ssa Sabrina Condemi,
- dott.ssa Maria Foti
REVISORE UNICO:
- Dott. Forgione Francesco
ORGANISMO DI VIGILANZA:
- dott. Domenico Siclari,
- dott.ssa Sabrina Condemi,
- Ing. Umberto Valenti. |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 7 | 7 La struttura aziendale | RESPONSABILI:
- AREA MOVIMENTO, ing. Domenico Iannò;
- AREA TECNICA, ing. Antonino Russo;
- AREA SERVIZI PER LA MOBILITÀ, dott.ssa Mariangela Romeo;
- AREA AMMINISTRATIVA, dott. Giuseppe Sgarlato;
- UNITÀ RISK MANAGEMENT, ing. Viviana Fedele;
- SEGRETERIA GENERALE, MARKETING E COMMERCIALE, dott.ssa Simona Argento
- CONTROLLO DI GESTIONE, dott.ssa Vittoria Martino |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 8 | 8 Il servizio di trasporto pubblico | ## 8.1 La struttura della rete
Gli itinerari urbani dell'ATAM servono il territorio della città di Reggio Calabria compreso tra la frazione di Catona (a Nord), la frazione di Bocale (a Sud) e la frazione di Podargoni (a Est). Gli itinerari delle linee extraurbane superano i confini comunali estendendosi fino a Gambarie d'Aspromonte e Cardeto.
## 8.2 Le linee e i percorsi
I percorsi, le fermate e gli orari delle linee gestite sono riportati negli orari (sia invernale che estivo) disponibili sul sito www.atam.rc.it. I percorsi, le fermate e gli orari delle linee gestite sono riportati negli orari (sia invernale che estivo) disponibili sul sito www.atam.rc.it e sulla nostra APP "ATAM Trasporto e Sosta" su smartphone, dove è possibile consultare anche gli orari di arrivo alle fermate in tempo reale;
Gli orari dei passaggi alle fermate ed i percorsi sono suscettibili di lievi variazioni dovute ad esigenze di servizio o a cause esterne al servizio stesso (condizioni di traffico, interruzioni stradali per lavori in corso, etc.).
L'ATAM utilizza anche l'affissione di manifesti, la distribuzione di opuscoli e volantini per aggiornare i clienti sull'attivazione di un nuovo servizio o su eventuali variazioni. Le variazioni al servizio vengono anche inviate, come push, sull'APP, in modo da tenere aggiornati gli utenti in tempo reale.
Tutte le fermate di linea sono a richiesta: a bordo dell'autobus occorre prenotare la fermata tramite l'apposito campanello; alla fermata è necessario richiedere l'arresto dell'autobus con un cenno della mano.
Disponiamo di 1400 fermate dislocate nell'area urbana ed extraurbana, di cui il 22% è dotato di paline contenenti indicazioni circa le linee e gli itinerari, il 2% è dotato di pensilina e il 76% di dischi metallici.
L'obiettivo che l'azienda intende è di attrezzare il 30% delle fermate più rappresentative anche con le indicazioni sugli orari di transito dei mezzi.
A partire dal 2018 ATAM ha installato 8 paline elettroniche con l'indicazione degli orari delle linee in tempo reale nelle fermate principali (Piazza Garibaldi, Stazione FS Centrale, Via Romeo, Via Nazionale Archi, Corso Matteotti, Viale Calabria, Terminal Libertà e Terminal Botteghelle).
All'interno di ogni veicolo sono affisse le modalità di uso del servizio e gli avvisi relativi a variazioni di orario o percorsi.
La copertura spaziale dei servizi di ATAM è riportata nella figura seguente.
## 8.3 Il sistema tariffario
Le tariffe e le tipologie dei titoli di viaggio e degli abbonamenti del Trasporto Pubblico Locale sono stabilite in coerenza con quanto deliberato dalla Regione Calabria.
Diverse sono le soluzioni disponibili per soddisfare le molteplici esigenze di mobilità: tutte le tipologie sono dettagliate sul nostro sito internet; alcuni esempi sono: il biglietto unico urbano (1,50 €) che consente di viaggiare 75 minuti dall'orario di timbratura, all'interno della zona urbana (Bocale-Catona); il biglietto extraurbano che consente di viaggiare col bus extraurbano dell'ATAM SpA (da Gambarie o Cardeto verso il centro di Reggio Calabria), gli abbonamenti mensili, trimestrali o annuali.
Presso i nostri terminal di Ponte Libertà e Piazzale Botteghelle e presso le rivendite autorizzate (bar, tabaccherie, edicole, negozi convenzionati) è possibile acquistare il biglietto a tempo (un elenco completo delle rivendite, con l'indicazione della localizzazione, è disponibile sul nostro sito www.atam.rc.it). Inoltre presso il front office di Terminal Botteghelle è possibile reperire tutte le tipologie di biglietti e abbonamenti con relativo rilascio di fattura.
Il nostro obiettivo è di incrementare il numero di rivendite presenti sul territorio e potenziare la propria capacità distributiva dei titoli di viaggio.
Dal 10.07.2017 puoi finanziare gli abbonamenti annuali di linea e di sosta. Infatti grazie alle convenzioni stipulate, con le Finanziarie Compass Banca Spa e Deutsche Bank Easy e previa approvazione del finanziamento da parte degli stessi, i clienti che lo desiderano potranno pagare il loro abbonamento in comode rate (esclusivamente presso il Front-Office ATAM di Largo Botteghelle).
Tramite la nostra APP "ATAM Trasporto e Sosta" è possibile acquistare tutte le tipologie di titoli di viaggio (biglietti e abbonamenti) urbani ed extraurbani.
## 8.4 Diritti e doveri del viaggiatore
La gestione dell'azienda è orientata a produrre i propri servizi allo scopo di assicurare la soddisfazione dell'utente; al passeggero non è richiesto altro obbligo che quello di rispettare, nell'interesse suo e della collettività, le norme di viaggio e le leggi vigenti sui mezzi di pubblico trasporto che si richiamano brevemente nel seguito.
### 8.4.1 Diritti del viaggiatore
Al cliente del servizio di trasporto, munito di titolo di viaggio regolarmente convalidato sono riconosciuti i seguenti diritti:
- rispetto delle disposizioni sul divieto di fumo sui mezzi e nei locali aperti al pubblico;
- facile accessibilità alla procedura dei reclami e tempestiva risposta agli stessi (non superiore ai 30 gg);
- copertura assicurativa in caso di incidente o di eventuali infortuni a bordo;
- sicurezza e tranquillità del viaggio;
- continuità del servizio;
- pubblicazione e reperibilità degli orari del servizio;
- accessibilità alle fermate;
- rispetto degli orari (compatibilmente con le condizioni di traffico stradale);
- igiene e pulizia dei mezzi;
- efficienza delle apparecchiature;
- riconoscibilità del personale.
Il possessore di un valido documento di viaggio ha la facoltà di far viaggiare gratis un solo bambino di altezza inferiore al metro (se i bambini accompagnati da un adulto sono più di uno è necessario che paghino il biglietto), purché non occupi un posto a sedere.
### 8.4.2 Doveri del viaggiatore
Chiunque viaggi sulle vetture deve essere in possesso di valido documento di viaggio ed è tenuto a conservarlo per tutta la durata del percorso e ad esibirlo al personale in servizio ogni qualvolta gli venga richiesto. Il biglietto deve essere convalidato all'inizio del trasporto e, comunque entro la fermata successiva, tramite le apposite obliteratrici. In caso di inagibilità o di mancato funzionamento dell'obliteratrice, l'utente dovrà convalidare manualmente il titolo di viaggio indicando la data e l'ora sulla casella posta sul retro del biglietto. In caso contrario il titolo di viaggio non sarà considerato valido.
Il biglietto deve essere conservato integro per tutta la durata del viaggio, non è cedibile dopo la convalida e deve essere esibito ad ogni richiesta del personale di controllo di ATAM.
Ai passeggeri delle vetture è vietato:
- salire e scendere quando la vettura è in movimento;
- salire e scendere da parti diverse della vettura da quelle prescritte ed in località diverse da quelle stabilite per le fermate;
- accedere all'autobus fuori delle fermate prestabilite, tranne in casi di necessità ed urgenza;
- parlare con il guidatore o distrarre comunque il personale in servizio dalle sue mansioni;
- insudiciare, guastare, rimuovere o manomettere parti di apparecchiature della vettura o attrezzature di bordo di proprietà aziendale;
- portare in vettura armi cariche, materiali infiammabili o esplosivi, acidi corrosivi, oggetti che presentino spigoli taglienti od appuntiti o che possano sporcare i viaggiatori o che per qualsiasi altra ragione possano risultare ingombranti e pericolosi;
- cantare, suonare, schiamazzare o comunque tenere un contegno scorretto che possa disturbare gli altri viaggiatori; è conseguentemente vietato l'uso di radio salvo che siano usate con gli appositi auricolari;
- distribuire oggetti a scopo di pubblicità o esercitare qualsiasi commercio, nonché distribuire o vendere oggetti, anche a scopo di beneficenza senza permesso dell'Autorità Comunale;
- effettuare indagini o interviste ai viaggiatori senza permesso dell'ATAM SpA;
- portare con sé colli ed oggetti di misure diverse da quelle consentite dalle particolari disposizioni della Direzione Generale dell'ATAM SpA;
- gettare dai veicoli qualsiasi oggetto;
- fumare sui veicoli.
È ammesso il trasporto gratuito di cani di piccola taglia purché muniti di museruola e tenuti in braccio in modo da non creare disturbo agli altri viaggiatori. Non è consentito il trasporto di cani o di altri animali di grossa taglia o comunque pericolosi per la sicurezza dei passeggeri. I cani guida per non vedenti possono viaggiare, indipendentemente dalla taglia anche se sprovvisti di museruola. Il trasporto gratuito di altri animali (sempre di piccola taglia) è consentito solo se gli stessi sono alloggiati in contenitori di dimensioni inferiori o uguali a cm 20×40×60 che preservino il contatto con gli utenti.
È ammesso il trasporto gratuito di un solo bagaglio, purché non superiore ai 10 Kg o non eccessivamente voluminoso. Per i bagagli che superino tali limiti il viaggiatore deve acquistare un biglietto per ciascun bagaglio. È ammesso il trasporto gratuito per utente di:
- n. 1 passeggino, purché chiuso disposto in modo tale da ridurre al minimo l'ingombro;
- n. 1 strumento musicale purché di dimensioni contenute.
Non è ammesso il trasporto di biciclette.
Eventuali oggetti rinvenuti in vettura devono essere consegnati al personale di linea che provvederà a recapitarli all'azienda. Gli oggetti rinvenuti potranno essere ritirati dal legittimo proprietario presso la centrale operativa movimento.
Ogni atteggiamento che non dovesse essere conforme a tali principi può essere oggetto di provvedimenti da parte del personale ATAM, che, in base alla gravità e alla natura dei fatti, può anche allontanare dall'autobus i viaggiatori che se ne rendono protagonisti, riservandosi di denunciare l'accaduto all'autorità giudiziaria, qualora se ne rilevassero gli estremi.
È riconosciuto il diritto di libera circolazione a favore di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri, al Corpo Forestale dello Stato, al Corpo della Guardia di Finanza, agli Agenti di Polizia Penitenziaria in possesso della tessera di riconoscimento rilasciata dalla rispettiva amministrazione di appartenenza, nonché a favore dei titolari di tessera di servizio rilasciate dalla direzione generale della MCTC (art. 22 comma 5 L.R. 23/99 e s.m.i.).
Il personale in servizio sulle vetture è tenuto a far osservare ai viaggiatori queste norme, a ritirare i documenti di viaggio riconosciuti comunque non validi ed a farne rapporto alla Direzione dell'ATAM SpA.
Gli addetti al controllo dell'ATAM SpA sono direttamente abilitati alla ricerca, all'accertamento ed alla contestazione delle violazioni riscontrate, ai sensi della vigente normativa. L'ATAM SpA si riserva di intraprendere ogni azione legale consentita dalla legge a carico dei viaggiatori sforniti di titolo di viaggio o in possesso di titoli di viaggio alterati o non validi.
## 8.5 Sanzioni
Il personale addetto al controllo ispettivo riveste il ruolo di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni. Gli agenti accertatori possono effettuare le verifiche ed i controlli previsti dalla L. n. 689/81, compresi quelli necessari per l'identificazione del trasgressore, così come previsto dall'art. 4 della L.R. 67/2012.
Il viaggiatore è tenuto, ai sensi dell'art. 496 c.p., ad esibire al personale il documento di viaggio e, se necessario, un documento di identità che consenta la redazione del verbale.
A seguito all'applicazione della L.R. 35/15, sono state modificate le sanzioni amministrative a carico dei passeggeri sprovvisti di adeguato titolo di viaggio, o muniti di titolo di viaggio non convalidato, contraffatto, alterato, scaduto o irregolare. In particolare le suddette sanzioni partono da un minimo di € 33,50 ad un massimo di € 100,00, oltre l'importo del titolo di viaggio. Inoltre, titolari di abbonamento personale che entro i 10 giorni successivi all'accertamento presentino agli uffici l'abbonamento convalidato in data anteriore a quella dell'accertamento, saranno tenuti al pagamento della sanzione di € 5,22. Per coloro i quali abbiano commesso la stessa violazione più di una volta entro 5 anni, la sanzione minima di € 33,50 viene raddoppiata.
## 8.6 Reclami
Il viaggiatore può inviare segnalazioni, reclami e suggerimenti secondo le seguenti modalità:
- telefonando al numero verde 800 28 26 00 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30 ed il martedì e giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 17.00);
- telefonando al centralino di ATAM SpA: 0965 620 121;
- scrivendo alla sede ATAM SpA di Via Foro Boario, 89100 Reggio Calabria;
- recandosi presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico c/o il Terminal Bus ATAM di Largo Botteghelle, sul viale Calabria, esclusivamente dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30 ed il martedì e giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 17.00;
- collegandosi al sito internet www.atam.rc.it o inviando una e-mail agli indirizzi info@atam-rc.it e atam@pec.it;
Il reclamo deve contenere l'indicazione del recapito a cui inoltrare la risposta e deve essere formulato in maniera chiara attraverso l'indicazione di elementi certi (data, ora, linea, fermata, numero del bus) che consentano la precisa individuazione dei fatti. Tutti i dati personali dell'utente saranno trattati secondo il D.Lgs. 196 del 30.06.2003.
L'azienda assicura risposta (telefonicamente per i reclami telefonici qualora sia esplicitamente richiesto e sia indicato un recapito telefonico o mediante risposta scritta negli altri casi) ai reclami ed alle richieste inoltrate secondo le modalità sopra elencate, mentre non da riscontro ai reclami anonimi. Ogni reclamo dà vita ad un'istruttoria ed entro 30 giorni viene fornita una risposta (ove ciò non sia possibile entro i 30 gg viene comunque fornita una risposta al cliente con le informazioni raccolte fino a quel momento).
L'azienda si impegna altresì a tenere nella massima considerazione i suggerimenti e le proposte dei viaggiatori in modo da realizzare un servizio in linea con le esigenze della clientela.
## 8.7 Fattori di qualità
Relativamente ai fattori di qualità, l'ATAM assicura il servizio di trasporto pubblico per circa 14 ore al giorno (dalle ore 4.30 alle ore 20.30), secondo gli orari pubblicati. Il servizio è svolto senza interruzione per tutti i giorni dell'anno. In caso di sciopero del personale, viene assicurato lo svolgimento del servizio per alcuni collegamenti ritenuti essenziali (Ospedali, Aeroporto, stazioni ferroviarie); i clienti vengono informati tempestivamente della possibile interruzione del servizio per sciopero e dei servizi essenziali comunque garantiti.
La pulizia degli autobus, effettuata, in parte da personale interno, e in parte da ditta esterna è garantita da un programma di pulizie strutturato come segue:
- Periodicità di pulizia esterna: ogni 48 h
- Periodicità di pulizia ordinaria: ogni 24 ore
- Periodicità di pulizia radicale: Mensile o a seguito di fermo macchina
L'affidabilità del servizio, intesa come puntualità e regolarità, è determinata da una serie di fattori, in parte gestiti direttamente da ATAM ed in parte legati alle condizioni generali della circolazione e del traffico, essendo, presenti solo 8 km di corsie preferenziali. Rispetto al servizio offerto i risultati relativi allo scorso anno e gli obiettivi per il prossimo anno sono: |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 9 | 9 Il servizio scuolabus | ATAM SpA gestisce il servizio di trasporto scolastico1 rivolto agli alunni di scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado residenti in zone disagiate non servite o poco servite da mezzi di trasporto pubblico, in particolare le periferie cittadine, agglomerati abitativi di campagna. L'obiettivo è quello di fornire e garantire un servizio sicuro, efficiente e puntuale agli studenti.
Al fine di garantire la pianificazione ottimale del servizio, gli utenti interessati ad usufruire dei trasporti scolastici per i loro figli devono avanzare specifica domanda all'ufficio Servizi Trasporti Scolastici dell'azienda, sito in via Foro Boario, tel. 0965 591724, o direttamente on line sul nostro sito www.atm.rc.it, nelle giornate dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00 a partire dal 18 giugno e non oltre il 31 luglio; dopo tale data le iscrizioni sono accettate esclusivamente fino all'esaurimento dei posti disponibili per la tratta di cui si fa richiesta.
Alla domanda deve essere allegato, oltre ad una fototessera dell'alunno e copia del documento di riconoscimento di un genitore, anche il Mod. ISEE, rilasciato dal CAAF o da commercialisti autorizzati attestante il reddito familiare (necessario per la determinazione della fascia di contribuzione obbligatoria) ed il questionario con la valutazione sul servizio usufruito nell'anno precedente che l'azienda predispone per conoscere il livello di gradimento del proprio servizio e valutare eventuali punti di miglioramento. L'ufficio Servizi Trasporti Scolastici redige l'elenco degli aventi diritto e comunica, all'atto dell'iscrizione, la quota tariffaria da pagare e le modalità di effettuazione.
Gli alunni aventi diritto devono frequentare la scuola pubblica di competenza zonale più vicina e devono risiedere ad una distanza minima da questa di almeno 1 Km. Al fine di garantire l'erogazione di un adeguato servizio è importante il rispetto degli orari e dei posti di raccolta, e la presenza di almeno un adulto alla partenza ed alla riconsegna degli alunni.
## 9.2 Le modalità di pagamento
Il pagamento del contributo obbligatorio a carico delle famiglie degli alunni fruitori del servizio di trasporto è determinato dalla fascia di reddito di appartenenza e deve essere effettuato mensilmente o trimestralmente o in un'unica soluzione, mediante versamento su conto corrente postale N° 31455900 intestato all'ATAM SpA di Reggio Calabria indicando nella causale la dicitura "Scuolabus – Servizio trasporto scolastico". (Modalità su piattaforma web).
Il versamento deve essere effettuato puntualmente all'inizio di ogni mese, e in ogni caso non più tardi del giorno 5, a nome dell'alunno fruitore del servizio indicando la scuola di appartenenza e con la massima puntualità, ciò al fine di evitare la sospensione del servizio.
La ricevuta del versamento deve essere consegnata al personale presente sul mezzo.
Nel caso in cui due o più alunni fratelli usufruiscono del servizio, il versamento può essere effettuato con un unico bollettino indicando comunque i nomi e la scuola di appartenenza.
## 9.3 Visite didattico-pedagogiche
Nel periodo scolastico è possibile effettuare delle visite didattico-pedagogiche nel comune di Reggio Calabria su richiesta delle scuole o di altri soggetti pubblici e/o privati. Per informazioni su costi e modalità dello svolgimento del servizio è necessario rivolgersi all'ufficio Servizi Trasporti Scolastici dell'azienda al seguente numero telefonico 0965591724 o e-mail: fchirico@atam-rc.it.
## 9.4 I risultati dei questionari di valutazione
Le famiglie degli studenti che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico sono invitate a compilare, alla fine di ogni scolastico, ed a consegnare, all'atto dell'iscrizione al servizio per l'anno scolastico successivo, un questionario con la valutazione sul servizio usufruito.
I questionari sono oggetto di valutazione al fine di acquisire gli elementi utili per rendere il servizio a misura dell'utente. Agli utenti è richiesto di esprimere un voto da 1 a 10 sui fattori relativi alla qualità del servizio complessivo; alla conoscenza del servizio; alla puntualità; al comportamento del personale di bordo degli scuolabus e alla sicurezza del viaggio.
Gli utenti possono altresì fornire eventuali suggerimenti, proposte o esporre reclami.
Di seguito sono riportati i risultati, per ogni fattore, dei questionari di valutazione relativi allo scorso anno scolastico.
- Sicurezza del viaggio: 9,7
- Comportamento personale: 9,6
- Puntualità del servizio: 9,7
- Conoscenza del servizio: 9,5
Come ogni anno il livello di soddisfazione del servizio scolastico si mantiene alto in ragione di un'adeguata organizzazione di questo servizio. |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 10 | 10 Il servizio turistico ed il servizio di noleggio | Nei mesi estivi l'azienda attiva un servizio di trasporto per i turisti che desiderano "busvagare" per le vie del centro storico di Reggio Calabria ed i suoi principali luoghi di attrazione comodamente seduti su un moderno bus cabrio (a bordo il personale è incaricato della distribuzione di cuffie monouso per l'ascolto, in 5 lingue, delle principali notizie e riferimenti che riguardano i siti incontrati lungo il tour). "ReggioBus" è operativo con 2 corse giornaliere per un itinerario che si articola, con partenza da piazza Indipendenza, secondo le seguenti fermate: Arena "Ciccio Franco", Mura Greche, Piazza Duomo, Piazza Castello, Piazza Italia e Piazza De Nava ad un costo di 5 €.
ATAM SpA dispone di 2 pullman Gran Turismo adibiti al servizio di noleggio con conducente per:
- congressi;
- gite scolastiche e aziendali;
- gite per impegni sportivi;
- gite per gruppi e per comunità religiose
I veicoli destinati al servizio di noleggio hanno capacità massima di 55 posti e sono dotati di: aria condizionata, sedili reclinabili, tv color, videoregistratore, stereo, frigobar, ampio vano portabagagli.
Il servizio è svolto con durata giornaliera o plurigiornaliera ed in condizioni di massima sicurezza, con personale specializzato ed autobus di elevata affidabilità: ATAM SpA, infatti, rispetta scrupolosamente le norme in materia di orari per i turni di guida e dispone che la manutenzione ed il controllo vengano effettuati meticolosamente dal personale specializzato delle proprie officine.
Informazioni e preventivi per il servizio turistico e per il servizio di noleggio possono essere richiesti contattando l'ufficio "Servizi Speciali" secondo le seguenti modalità:
- telefonando ai numeri 0965 591724 oppure 0965 620121;
- scrivendo un'e-mail all'indirizzo dmannarella@atam-rc.it. |
calabria | public_services | service_charter | ATAM (RC) | 2020-01-01 | ee03fedc20400ec1eec05881687b8703 | 11 | 11 Il servizio di sosta | Il Piano della sosta è uno degli strumenti di cui si è dotata l'Amministrazione Comunale per organizzare l'uso dello spazio urbano.
Il Piano nasce per regolamentare la sosta, distinguendo le esigenze dei residenti da quelle dei non residenti, le necessità di chi svolge attività commerciali o di servizio da quelle di chi si muove in funzione del tempo libero. Il Piano garantisce una priorità per l'uso strettamente necessario del mezzo privato ed apre spazi ad altre modalità di trasporto più compatibili con l'ambiente, offrendo concreti vantaggi alla città, a chi vi abita e vi lavora ogni giorno.
La sosta a pagamento viene gestita da ATAM su concessione dell'Amm.ne Comunale. Gli spazi sono delimitati da strisce blu e le aree di sosta, suddivise in zone, hanno orari e durate diversificate. (Delibera del Comune di Reggio Calabria, G.C. n. 220/2011).
La sosta a pagamento è in vigore dalle 7.30 alle ore 19.30 con esclusione delle giornate domenicali e festive. Sul Lungomare Falcomatà è in vigore tutti i giorni feriali dalle ore 7.30 alle ore 21.30, fatta eccezione per il periodo estivo (1 luglio/15 settembre) in cui l'orario si prolunga fino alle ore 24.00 La tariffa oraria è pari a 1,00 € per tutte le aree di sosta a pagamento, frazionabile fino a 15 minuti. Per poter usufruire del servizio occorre acquistare i titoli sosta, che danno diritto parcheggiare sulle strisce blu. La mancata esposizione del titolo di sosta o le altre infrazioni commesse all'interno delle strisce blu comportano l'applicazione delle sanzioni previste dal Codice della Strada agli artt. 7, 157 e 158.
## 11.1 Il sistema tariffario
La tariffa oraria è pari a 1 euro per tutte le aree di sosta a pagamento.
I titoli di sosta devono essere esposti prima di allontanarsi dal veicolo.
Le diverse tipologie di titoli di sosta attualmente a disposizione degli utenti sono:
- Tagliando ordinario (gratta e sosta): Il costo è pari a € 1,00 e consente di parcheggiare in tutte le aree per 60 minuti.
- Mobile Ticketing (ATAM Trasporti e Sosta - Easypark - MyCicero-Drop Ticket - Tabnet): Consente il pagamento degli effettivi minuti di sosta attraverso il cellulare, con una telefonata, o scaricando le applicazioni su smartphone (Android, IOS, Windows). Il pagamento dei primi 15 minuti di sosta, pari a €0.25, è obbligatorio per tutti gli operatori.
- Parcometri: Consentono il pagamento, anche frazionato, della sosta, risultando già predisposti oltre che per il pagamento in contanti anche per il pagamento con l'attivazione di carta bancomat o Poste Pay.
- Abbonamento mensile ordinario: Consente di parcheggiare nel mese in tutte le aree di sosta a pagamento senza limiti di tempo, il prezzo è pari a € 75,00.
- Abbonamento settimanale: Consente di parcheggiare nella settimana in tutte le aree di sosta a pagamento senza limiti di tempo, il prezzo è pari a € 20,00.
- Abbonamento annuale: Consente di parcheggiare in tutte le aree di sosta a pagamento senza limiti di tempo, il prezzo è pari a € 515,00 (€ 500,00 + € 15,00 diritti di segreteria). Per le categorie di lavoratori operanti all'interno della ZPRU di Reggio Calabria, l'ATAM ha provveduto a istituire, in collaborazione con le società che gestiscono il Mobile Ticketing, degli abbonamenti con monte orario funzionale all'attività esercitata consentendo la sosta in tutte le zone fatta eccezione del Lungomare Falcomatà.
In particolare è stata disposta l'emissione dei seguenti titoli:
- Abbonamento T30: capacità 100 ore mensili, importo € 30,00, destinatari: docenti delle scuole e personale part-time del settore commercio;
- Abbonamento T45: capacità 160 ore mensili, importo 45,00 €, destinatari: pubblica amministrazione, dirigenti scolastici, personale full time settore commercio;
- Abbonamento T50: capacità 180 ore mensili, importo 50,00 € destinatari: bancari e assicurativi.
È possibile acquistare i titoli di sosta tramite l'APP ATAM Trasporti e Sosta.
## 11.2 Diritti e doveri del cittadino che utilizza il servizio di sosta
La gestione dell'Azienda è orientata a produrre i propri servizi allo scopo di assicurare la soddisfazione dell'utente.
Al cliente che utilizza i parcheggi a pagamento è garantita la continuità del servizio tramite la presenza del personale ATAM addetto al controllo; gli addetti alla sosta effettuano il servizio in divisa e sono muniti di opportuno documento di riconoscimento.
A coloro che beneficiano del servizio è garantita l'accessibilità alla procedura dei reclami, con tempestiva risposta degli stessi, utilizzando il n° verde e/o da telefono mobile le cui indicazioni sono presenti su tutta la segnaletica verticale.
Per l'utilizzazione del parcheggio è richiesto di essere in possesso di valido titolo di sosta da utilizzare nei posti auto a pagamento indicati da apposita segnaletica e delimitati dalle strisce blu.
Il titolo di sosta deve essere posto in evidenza sul cruscotto della propria auto in modo visibile, osservando correttamente le condizioni d'uso previste. La mancata esposizione del titolo di sosta o le altre infrazioni commesse all'interno delle strisce blu comportano l'applicazione delle sanzioni previste dal Codice della Strada agli artt. 7, 157 e 158.
Il veicolo in sosta deve essere parcheggiato all'interno di uno degli stalli appositamente delimitati, con il motore spento e perfettamente frenato.
## 11.3 La disciplina di sosta dei residenti
Il centro urbano è stato, ai fini della regolamentazione della sosta, diviso in quattro zone:
- Zona A: delimitata da Corso Matteotti, Via Romeo, via Aschenez, Via San Marco, Via Possidonea, Via Giulia;
- Zona B: delimitata da Via Possidonea, Via Castello, Via Santo Stefano di Nicea, Via Plebiscito, corso Matteotti;
- Zona C: delimitata da Via Gerolamo Arcovito, via Cesare Battisti, Via Domenico Muratori, Via Aspromonte, via Marsala, via Argine Calopinace, via Baarlam, Via Missori, corso Matteotti;
- Lungomare Falcomatà: comprende tutto il Lungomare.
Ogni famiglia residente nelle zone A, B, C ha diritto a:
- un permesso gratuito di durata biennale, più 30,00 € di spese di segreteria, che deve essere richiesto attraverso la sezione "La Sosta– Sosta facile Richieste on line" del sito web www.atam-rc.it e ritirato presso l'Ufficio Front Office del Terminal Bus ATAM di Largo Botteghelle previo pagamento di quanto previsto.
- un abbonamento annuale al prezzo agevolato di € 120,00, più 15,00 € di spese di segreteria, che deve essere richiesto attraverso la sezione "La Sosta– Sosta facile Richieste on line" del sito web www.atam-rc.it e ritirato presso l'Ufficio Front Office del Terminal Bus ATAM di Largo Botteghelle previo pagamento di quanto previsto.
Il permesso gratuito è valido esclusivamente per il veicolo, di proprietà o in comodato d'uso (da registrare sul libretto di circolazione) di un componente della famiglia residente per il quale è stato richiesto e concede il diritto a parcheggiare, senza limiti di tempo, in tutte le vie all'interno della zona in cui si risiede e per la quale è stato rilasciato, ad eccezione del Lungomare Falcomatà, di piazza Garibaldi, piazza Duomo.
L'abbonamento annuale è esclusivamente valido per il veicolo, sempre di proprietà o in comodato d'uso di un componente della famiglia residente, per il quale è stato richiesto e concede il diritto a parcheggiare, senza limiti di tempo, in tutte le vie all'interno della zona in cui si risiede e per la quale è stato rilasciato, con le stesse limitazioni del permesso di sosta.
Il titolo di sosta rilasciato deve essere posto in evidenza sul cruscotto della propria autovettura in modo che sia chiaramente visibile; un uso irregolare del titolo di sosta, la mancata o non corretta esposizione secondo le modalità sopra descritte, il parcheggio in zona diversa da quella autorizzata o in modo non regolare, comporterà l'applicazione delle sanzioni previste dal C.d.S. e l'annullamento del titolo di sosta.
## 11.4 Permessi auto ibride
I possessori di vetture a trazione elettrica (benzina/elettrica, benzina/idrogeno e gasolio/elettrico) residenti nella città di Reggio Calabria ed Area Metropolitana della stessa, possono, ai sensi della delibera di Giunta Comunale n. 75 del 26 marzo 2018, produrre istanza per l'esenzione dalla tariffa a pagamento per i parcheggi a raso delle strade comunali. L'istanza dovrà essere trasmessa solo informaticamente utilizzando il modello di richiesta (scaricabile dal sito web www.atam-rc.it) e, inviata all'indirizzo e-mail sosta@atam-rc.it, allegando la copia dei documenti richiesti. Il costo è di € 25,00 per i soli diritti di segreteria. |
campania | garbage | service_charter | Comune di Benevento (BN) | 2020-06-23 | 0821d303944c7a03a4fb406582f62c54 | 1 | COME UTILIZZARE LA CARTA DEI SERVIZI | La Carta dei Servizi presenta una descrizione generale dei servizi aziendali di istituto, su richiesta e a pagamento; |